Arduino II d'Ivrea: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Era figlio di [[Arduino d'Ivrea]] e di [[Berta degli Obertenghi (regina d'Italia)|Berta degli Obertenghi]], probabilmente figlia di [[Oberto II (Margravio di Milano)|Oberto II]]<ref name="DBI Arduino">[[Girolamo Arnaldi]], [http://www.treccani.it/enciclopedia/re-d-italia-arduino_(Dizionario-Biografico)/ «ARDUINO, re d'Italia»], ''[[Dizionario Biografico degli Italiani]]'', [[Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]]</ref>. In seguito alla [[scomunica]] del padre nel [[999]] ad opera di [[papa Silvestro II]], alcuni storici hanno assunto che probabilmente<ref name="DBI Arduino" /> la carica di marchese d'Ivrea fosse passato ad Ardicino, ma la transizione è smentita e ad oggi non accettata<ref>{{Cita libro|autore=[[Giuseppe Sergi]]|titolo=Arduino fra storia e mito|editore=
Dopo la morte del padre, la [[marca d'Ivrea]] scomparve {{senza fonte|e Arduino, come i fratelli Ottone e Guiberto riconobbero [[Olderico Manfredi II|Olderico Manfredi]] quale marchese di
Nel 1023 mediò nelle dispute tra l'[[abbazia di Fruttuaria]] e l'[[Abbazia di San Benigno (Digione)|abbazia di San Benigno]] di Digione<ref name=":02">{{Cita libro|autore=Gian Savino Pene Vidari|curatore=[[Giuseppe Sergi]]|titolo=Arduino fra storia e mito|editore=
{{C|I conti canavesani non risulta fossero della progenie di Arduino|storia|gennaio 2024}} Nel 1027 subì un attacco da parte di [[Corrado II il Salico|Corrado II]], intenzionato a riappropriarsi di Ivrea, cruciale per il passaggio verso la Borgogna ma, una volta che il sovrano rientrò, i discendenti di Arduino, che controllavano il corso della Dora e da lì il passaggio verso la Borgogna, tornarono.<ref name=":02" />. {{senza fonte|Nel [[1036]] Arduino ottenne in feudo dal [[Diocesi di Cremona|vescovo di Cremona]] [[Ubaldo di Cremona|Ubaldo]] dei beni a sud di Bergamo rafforzando così il proprio potere nella parte meridionale del territorio [[Bergamo|bergamasco]].}}
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== Bibliografia ==
* AA.VV., ''[[Enciclopedia biografica universale]]''. [[Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]], edizione 2006.
* Gabiani N., ''Asti nei principali suoi ricordi storici'' voll. 1, 2, 3. Tip. Vinassa 1927-1934.
{{Casa degli Anscarici}}
== Voci correlate ==
* [[Anscarici]]
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