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{| border="1" cellpadding="2" cellspacing="0" align="right" style="margin-left:1em;"
| colspan="6" cellspacing="0" cellpadding="2"|
|-
!colspan="6" align=center bgcolor="#cccccc"|'''Generale'''
|-
|colspan="3"|Nome||colspan="3"|latta
|-
|colspan="3"|Serie chimica||colspan="3"|[[lega (metallurgia)|leghe metalliche]]
|-
|colspan="3"|Densità||colspan="3"|
|-
|colspan="3"|Colore||colspan="3" align=center|biondo lucente<br />
|-
!colspan="6" align="center" bgcolor="#cccccc"|'''Proprietà fisiche'''
|-
|colspan="3"|Stato di aggregazione||colspan="3"|solido
|-
|colspan="3"|[[Punto di fusione]]||colspan="3"| >300 °C
|-
|colspan="3"|[[Punto di ebollizione]]||colspan="3"|
|-
|colspan="3"|Resistenza a compressione (Kg/m²)||colspan="3"|
|}
 
Con il termine di '''latta''' (e con il suo sinonimo regionale '''tolla''') si indica un [[lamiera|lamierino]] di [[ferro]] sulla cui superficie sia stato depositato un sottile strato di [[Stagno (elemento)|stagno]].
 
Con il termine diLa '''latta''' (eo, con il suoun [[sinonimo]] regionale, '''tolla''') si indicaè un [[lamiera|lamierino]] di [[ferroacciaio dolce]]<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/latta_%28Enciclopedia-Italiana%29/|titolo=Latta|autore=Treccani|data=|lingua=it-IT|accesso=2022-05-27}}</ref> sulla cui superficie sia stato depositato un sottile strato di [[Stagno (elemento chimico)|stagno]].
Il procedimento consente di ottenere contenitori nello stesso tempo con la robustezza del ferro e la resistenza alla [[corrosione]] dello stagno. Queste caratteristiche resero la latta un materiale molto utilizzato fino a tempi recenti per contenere e trasportare alimenti e per realizzare piccoli oggetti di uso quotidiano e giocattoli.
 
Se lo strato viene applicato mediante [[elettrolisi]] e lo spessore del supporto in ferro è inferiore a 0,50&nbsp;mm, il materiale prende il nome di ''banda stagnata''.<ref name="AISA">{{cita web|url=http://www.aisaspa.com/file/metalli.pdf |titolo=Metallo un ponte dalla preistoria|accesso=12-12-2007|formato=PDF|editore=Arezzo Impianti e Servizi Alimentari|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090306203050/http://www.aisaspa.com/file/metalli.pdf|dataarchivio=6 marzo 2009}}</ref>
 
==Storia==
 
La data di inizio della produzione di oggetti di latta è incerta, ma risale probabilmente all'inizio del [[XIV secolo]]<ref>[{{Cita web |url=http://www.consorzioricrea.org/pages/Storia_imballaggi_Nicolas_Appert_Donkin_Hill_guerra_Crimea_Franceso_Cirio_confezione |titolo=Storia degli imballaggi in acciaio] |accesso=18 agosto 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120808114519/http://www.consorzioricrea.org/pages/Storia_imballaggi_Nicolas_Appert_Donkin_Hill_guerra_Crimea_Franceso_Cirio_confezione |dataarchivio=8 agosto 2012 |urlmorto=sì }}</ref> e già nel [[XVII secolo]] era comunemente impiegata in [[Boemia]]<ref>[[Fausto Masi]], Acciaio, Vallardi, Milano, 1956, p. 112.</ref>.
 
A partire dalla fine del [[XVIII secolo]] la latta trovò un crescente impiego nella realizzazione di [[Lattina|lattine]] per la conservazione di prodotti alimentari e non.
Attorno alla fine del [[XVIII secolo]], l'inglese Bryan Donkin sperimentò l'impiego della latta per la realizzazione di scatole per la conservazione di alimenti<ref>[http://www.consorzioricrea.org/pages/Storia_imballaggi_Nicolas_Appert_Donkin_Hill_guerra_Crimea_Franceso_Cirio_confezione Storia degli imballaggi in acciaio]</ref> e nel [[1810]] Peter Durand, inventore inglese, registrò un [[brevetto]] per scatole di latta<ref>[[Fausto Masi]], Acciaio, Vallardi, Milano, 1956, pp. 112-113.</ref>; nello stesso periodo alcuni impresari inglesi introdussero la conservazione di cibi in scatola anche negli [[Stati Uniti]]: Thomas Kensett (nel 1812 a New York) e William Underwood (nel 1817 a Boston) avviarono le prime industrie di conserve alimentari, impiegando però scatolette di importazione [[Regno Unito|britannica]]. Solo nel 1825 lo stesso Thomas Kenset registrò un brevetto per la produzione di scatole di latta negli [[Stati Uniti]]<ref>[[Fausto Masi]], Acciaio, Vallardi, Milano, 1956, p. 113.</ref>, ma le prima fabbriche di lamiera stagnata non furono aperte che nel [[1870]] a [[Cincinnati]] e [[Chicago]]<ref>[http://www.consorzioricrea.org/pages/Storia_imballaggi_Nicolas_Appert_Donkin_Hill_guerra_Crimea_Franceso_Cirio_confezione Storia degli imballaggi in acciaio]</ref>.
 
In origine la stagnatura del lamierino avveniva esclusivamente mediante immersione in un bagno di stagno fuso. Nel [[1937]] fu introdotto il procedimento [[elettrolisi|elettrolitico]] che consentì di ridurre i tempi del [[Galvanostegia|processo]] di stagnatura e di dimezzare il materiale occorrente, ottenendo così una significativa riduzione dei costi. Nel 1951 fu introdotta una modifica del procedimento di stagnatura elettrolitica che consente di ottenere rivestimenti di differente spessore sulle due facce del lamierino, consentendo spessori maggiori sulla faccia interna alla scatoletta e destinata al contatto con agenti potenzialmente [[corrosione|aggressivi]] contenuti nei cibi inscatolati e minori sulla faccia esterna meno soggetta a degrado<ref>[[Fausto Masi]], Acciaio, Vallardi, Milano, 1956, p. 113.</ref>.
In [[Italia]], nonostante la produzione di alimenti conservati in scatole di latta avesse avuto inizio già nel [[1856]] ad opera di [[Francesco Cirio]] a [[Torino]], la produzione locale di scatole di latta fu avviata solo nel [[1890]] da [[Luigi Origoni]] a [[Milano]]<ref>[http://www.consorzioricrea.org/pages/Storia_imballaggi_Nicolas_Appert_Donkin_Hill_guerra_Crimea_Franceso_Cirio_confezione Storia degli imballaggi in acciaio]</ref>.
 
In origine la stagnatura del lamierino avveniva esclusivamente mediante immersione in un bagno di stagno fuso. Nel [[1937]] fu introdotto il procedimento [[elettrolisi|elettrolitico]] che consentì di ridurre i tempi del [[Galvanostegia|processo]] di stagnatura e di dimezzare il materiale occorrente, ottenendo così una significativa riduzione dei costi. Nel 1951 fu introdotta una modifica del procedimento di stagnatura elettrolitica che consente di ottenere rivestimenti di differente spessore sulle due facce del lamierino, consentendo spessori maggiori sulla faccia interna alla scatoletta e destinata al contatto con agenti potenzialmente [[corrosione|aggressivi]] contenuti nei cibi inscatolati e minori sulla faccia esterna meno soggetta a degrado<ref>[[Fausto Masi]], Acciaio, Vallardi, Milano, 1956, p. 113.</ref>.
 
Il successivo sviluppo tecnologico, che ha portato alla produzione a basso costo di lamiere in [[alluminio]] o di [[acciaio]] anche del tipo [[Acciaio inossidabile|inossidabile]], ha drasticamente ridimensionato l'impiego della latta nelle conserve alimentari, mentre per le altre applicazioni si è massicciamente fatto ricorso alla [[materie plastiche]]. Infatti, da un lato lo stagno è più costoso, dall'altro è meno adatto per alcuni usi alimentari. I progressi, però della metallurgia hanno riguardato anche la banda stagnata e si è avuta una inversione di tendenza con recupero di alcune posizioni, soprattutto nei confezionamenti dove è importante la perfetta saldatura.
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==Significato traslato==
Per [[Tropo (retorica)|traslato]] si è continuato a chiamare latta i prodotti che con la vecchia tecnologia vedevano l'utilizzo della latta: ad esempio il vecchio confezionamento del petrolio e dei suoi derivati, prima dell'affermarsi dei distributori a pompa.
 
Un uso caratteristico era quello delle conserve di pomodoro, per le quali si diffuse il diminutivo ''[[lattina]]''. Quando si è affermato il confezionamento metallico delle bevande, il termine lattina è diventato quasi un suo sinonimo, anche se confezionato in alluminio oppure in acciaio.
 
L'ampio uso della latta per oggetti in genere di basso costo, ha spinto molti appassionati di ''modernariato'' a collezionarli, ad esempio i giocattoli d'epoca o le scatole per dolci.
 
Il termine regionale "tolla" è comunemente impiegato nell'[[idiomatismo]] ''faccia di tolla'' che, come l'analoga frase ''faccia di bronzo'', indica una persona sfrontata e capace di compiere gesti deprecabili senza mostrare alcun rimorso, senza perciò modificare la propria espressione, proprio come se la sua faccia fosse di metallo. La parola "tolla "è strettamente collegata al francese "tole": appunto, latta.
 
==Etimologia==
Le ricerche etimologiche delsul terminevocabolo silo fanno risalire a termini marinareschi con il significato di asse, traversa. <ref> [http://www.etimo.it/?term=latta Dizionario etimologico] </ref>
 
==Romanzi e film==
L'uso diffuso della latta nella produzione di giocattoli di una certa epoca ha suggerito il titolo di ''[[Il tamburo di latta (romanzo)|Il tamburo di latta]]'', di [[Günter Grass]], che evoca direttamente il periodo in cui sono ambientati.
 
Uno dei protagonisti del [[Il meraviglioso mago di Oz|Mago di Oz]] è l'[[uomo di latta]].
 
==Note==
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==Voci correlate==
*[[Giocattoli di latta]]
*[[Scatole di latta]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Tinplatewikt}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.new-box.com|NEWBOX SPA}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|chimica}}
 
[[Categoria:Metalli]]
 
[[en:Tinplate]]
[[pt:Folha-de-flandres]]