Alleanza dei Progressisti: differenze tra le versioni

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{{F|partiti politici italiani|maggio 2010}}
{{nd|il partito politico brasiliano|Progressisti (Brasile)}}
{{nd|la corrente culturale e politica|Progressismo}}
{{Partito politico
|nome = Alleanza dei Progressisti
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|abbreviazione =
|partito = [[Partito Democratico della Sinistra]]<br />[[Partito della Rifondazione Comunista]]<br />[[Partito Socialista Italiano]]<br />[[Alleanza Democratica (Italia)|Alleanza Democratica]]<br />[[Federazione dei Verdi]]<br />[[Cristiano Sociali]]<br />[[La Rete (partito politico)|La Rete]]<br />[[Rinascita Socialista]]
|ideologia = [[Progressismo]]<br />[[Riformismo]]<br />[[Post-comunismo]]<br />[[Socialismo democratico]]<br />[[Socialdemocrazia]]<br />[[Antifascismo]]<br />[[Pacifismo]]<br />[[Ecosocialismo]]<br />[[Eurocomunismo]]
|ideologia = [[Progressismo]]
|internazionale =
|collocazione = [[Sinistra (politica)|SinistraCentro-sinistra]]<ref>{{cita libro| nome=Ciro | cognome=ROSSELLI | titolo=Il Novecento |url =https://books.google.ch/books?id=8qOhAgAAQBAJ&pg=PA158&lpg=PA158&dq=Elezioni+politiche+1994%2Bschieramenti&source=bl&ots=7UQGz2bmZz&sig=mz2_VArFdz-xRsoEsBAyvL9nflk&hl=de&sa=X&ved=0ahUKEwj4jcepwN7VAhXGLFAKHRoGDd8Q6AEIWjAG#v=onepage&q=Elezioni%20politiche%201994%2Bschieramenti&f=false| anno=2009 | editore= Ciro Rosselli/Lulu.com Editore| città | capitolo= Capitolo II; L'Italia del cambiamento| p =158 |ISBN =978-1409281702}}</ref>/[[Sinistra (politica)|Sinistra]]
|coalizione =
|partito europeo = '''[[Partito del Socialismo Europeo|PSE]]''' ([[Partito Democratico della Sinistra|PDS]], [[Partito Socialista Italiano|PSI]], [[Rinascita Socialista|RS]], [[Cristiano Sociali|MCS]])<br />'''[[Sinistra Unitaria Europea|GUE]]''' ([[Partito della Rifondazione Comunista|PRC]])<br />'''[[Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l'Europa (partito)|ALDE]]''' ([[Alleanza Democratica (Italia)|AD]])<br />'''[[Federazione Europea dei Partiti Verdi|Verdi/FEPV]]''' ([[Federazione dei Verdi|FdV]], [[La Rete (partito politico)|La Rete]])
|gruppo parlamentare europeo =
|seggi1 = {{Seggi|213|630|partito P|a=[[Elezioni Alleanzapolitiche deiin Progressisti}}Italia <small>([[del 1994|1994]])</small>}}
|seggi2 = {{Seggi|122|315|partito P|a=[[Elezioni Alleanzapolitiche deiin Progressisti}}Italia <small>([[del 1994|1994]])</small>}}
|seggi3 =
|seggi4 =
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}}
 
L<nowiki>{{'</nowiki>}}'''Alleanza dei Progressisti''' era una [[coalizione]] elettorale [[italia]]na costituita il 1º febbraio [[1994]]. Nelle [[Elezioni politiche italianein Italia del 1994|elezioni politiche di quell'anno]], rappresentò l'ala sinistra dello schieramento politico italiano.
 
==Storia==
===Precursori: le elezioni amministrative del 1993===
I diretti precursori di quella che sarebbe divenuta l'Alleanza dei Progressisti possono essere individuati nelle elezioni amministrative che si svolsero tra il giugno e il novembre-dicembre del [[1993]]. Infatti la nuova legge elettorale che prevedeva l'elezione diretta dei [[presidenti della provincia|presidenti di provincia]] e dei [[sindaci]] dei comuni con oltre 15.000{{formatnum:15000}} abitanti permetteva che più partiti potessero coalizzarsi per indicare un candidato comune. Accadde quindi che forze dalla collocazione politica affine si alleassero a questo scopo.
 
Nella tornata di giugno, si vide per il comune di Milano la convergenza di tutte le forze della [[sinistra (politica)|sinistra]] (escluso eventualmente il [[Partito Socialista Italiano|PSI]]) sulla candidatura di [[Nando Dalladalla Chiesa]], de [[La Rete (partito politico)|La Rete]]; a [[Torino]] si registrò invece una frattura tra la sinistra moderata, che con parte del centro appoggiava [[Valentino Castellani]], e l'alleanza Rete-[[Rifondazione Comunista]], che presentava [[Diego Novelli]]. Lo stesso accadde a [[Catania]], con [[Enzo Bianco]] contrapposto a [[Claudio Fava]].
 
In autunno le coalizioni di sinistra vinsero in tutte le grandi città al [[ballottaggio]]: [[Adriano Sansa]] divenne sindaco di [[Genova]], [[Massimo Cacciari]] di [[Venezia]], [[Riccardo Illy]] di [[Trieste]], [[Francesco Rutelli]] di [[Roma]], [[Antonio Bassolino]] di [[Napoli]]; [[Leoluca Orlando]] era stato eletto [[sindaco di Palermo]] già al primo turno. In quasi tutti i casi, seppur con la notevole eccezione della [[Milano|capitale economica del paese]], ad uscire sconfitti furono i candidati [[Lega Nord|leghisti]] o [[MSI-DN|missini]].
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*'''[[Rinascita Socialista]]''': forza politica nata da una scissione della sinistra [[socialismo|socialista]] dal PSI, guidata da [[Enzo Mattina]].
 
Il simbolo era dato dalla scritta '''PROGRESSISTI''' su sfondo bianco con una striatura tricolore. Nella quota proporzionale della [[Camera dei deputati (Italia)|Camera]] erano presenti i simboli di AD, Verdi, Rete, PRC, PDS e PSI; quest'ultimo presentò propri candidati in alcuni [[collegi uninominali]] dell'Italia meridionale, in concorrenza con quelli della coalizione (in particolare, per via del veto di [[Leoluca Orlando]], contrario alla partecipazione dei socialisti siciliani all'alleanza), mentre la Rete si presentò da sola in [[Sardegna]].
Dopo l'insuccesso alle elezioni politiche del 27 e 28 marzo [[1994]], l'alleanza cessò praticamente di esistere.
 
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I partiti che furono parte della coalizione progressista, tuttavia mantennero tra di loro un certo legame grazie all'opposizione al [[governo Berlusconi I]]. In particolare il PDS, passato dalla segretaria di [[Achille Occhetto]] a quella di [[Massimo D'Alema]], avviò un processo di confronto con le forze del [[centrismo|centro]] italiano, che in buona parte erano raccolte nella coalizione del [[Patto per l'Italia]], anch'essa in cerca di nuove alleanze in seguito all'insuccesso elettorale del 1994. Per un certo periodo parve esserci una comunione d'intenti con il [[Partito Popolare Italiano (1994)|PPI]] di [[Rocco Buttiglione]], con l'operazione che portò alla poltrona di sindaco di [[Brescia]] l'ex segretario [[democristiano]] [[Mino Martinazzoli]].
 
Dopo la prima caduta di [[Berlusconi]] nel dicembre [[1994]], l'Italia fu per un anno governata da una squadra di tecnici guidati dall'ex ministro del tesoro [[Lamberto Dini]], che ebbe il sostegno di un'inedita maggioranza di centro-sinistra formata da Progressisti (meno [[Rifondazione Comunista]]), [[Partito Popolare Italiano (1994)|PPI]] e [[Lega Nord]]. Questo schieramento pareva destinato a porre candidature comuni per le [[elezioni regionali italiane del 1995|elezioni regionali del 1995]], ma Buttiglione decise di entrare nell'alleanza di centro-destra provocando una scissione nel suo partito, mentre la Lega presentò propri candidati alle presidenze delle regioni, pur alleandosi con altri partiti della maggioranza in molte province e comuni. Una ricomposizione del fronte progressista avvenne su base locale: in [[Campania]] e nelle [[Marche]] si riformarono coalizioni di sinistra con l'inclusione di Rifondazione Comunista e l'esclusione dei Popolari. In Calabria il PDS e altri partiti di sinistra si ripresentarono col simbolo del 1994.
 
La fine del [[Governo Dini]] e il fallimento del tentativo di [[Antonio Maccanico|Maccanico]] nel [[1996]] portarono dunque a nuove elezioni, nelle quali lo stesso Dini si presentò con un suo partito di natura [[moderatismo|moderata]] e [[centrismo|centrista]]: [[Rinnovamento Italiano]], che scelse fin dall'inizio di entrare nella costituenda alleanza di centro-sinistra.
 
Dall'unione della maggior parte delle forze di [[centrismo|centro]] (esclusi solo i settori centristi di [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] ed il [[Centro Cristiano Democratico|CCD]]-[[Cristiani Democratici Uniti|CDU]]) e quello che fu lo schieramento della [[sinistra (politica)|sinistra]], nacque una nuova coalizione di "''centro-sinistra''", formata da partiti moderato-riformisti di centro e centrosinistra ([[Partito Popolare Italiano (1994)|PPI]], [[Rinnovamento Italiano|RI]], [[Alleanza Democratica (Italia)|AD]], [[La Rete (partito politico)|La Rete]], [[Partito Socialista Italiano|PSI]]) alleati con partiti collocati nell'ambito della sinistra moderata e democratica ([[Rinascita Socialista]], [[Federazione dei Verdi|Verdi]], [[Cristiano Sociali]], [[Partito Democratico della Sinistra|PDS]]): era nata la coalizione de ''[[L'Ulivo]]''. Tale coalizione riconobbe come proprio leader l'ex Presidentepresidente dell'[[Istituto per la Ricostruzione Industriale|IRI]] ed ex Ministroministro dell'Industria [[Romano Prodi]], economista da sempre vicino ai settori [[riformismo|riformisti]] e ''[[Aldo Moro|morotei]]'' della [[Democrazia Cristiana]] e perciò ben visto tanto dai settori centristi quanto da quelli di sinistra dello schieramento. Questi dunque, come leader del [[centro-sinistra italiano]] siglò accordi di desistenza con il principale partito dell'area della sinistra radicale ([[Partito della Rifondazione Comunista|PRC]]) e portò la sua coalizione alla vittoria nelle [[Elezioni politiche italianein Italia del 1996|elezioni politiche del 1996]].
 
Alle [[Elezioni politiche italianein Italia del 1996|elezioni politiche del 1996]] infatti, in alcune circoscrizioni, il Partito della Rifondazione Comunista presentò candidati con il simbolo dei Progressisti e con l'appoggio esterno dei partiti dell'[[L'Ulivo|Ulivo]], in base a reciproci accordi di [[Patto di desistenza|desistenza]].
 
==Risultati elettorali==
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! width=40% colspan=2| Elezione
{| class="wikitable"
! width=1520%|% Voti
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! width=20%|Voti Seggi
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!width=15%|Seggi
|-
!rowspan=2; align=left|[[Elezioni politiche italianein Italia del 1994|Politiche 1994]]
!align=left|<small>Maggioritario Camera</small>
|align=center|12.632.690
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|align=center|122
|-
!rowspan=2; align=left|[[Elezioni politiche italianein Italia del 1996|Politiche 1996]]
!align=left|<small>Camera</small>
|align=center|982.505
Riga 102:
|-
|}
 
==Note==
<references />