Tanzania: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua
{{Stato
| nomeCorrente = Tanzania
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| stato precedente = {{EAT}}<br />[[File:Flag of Zanzibar_(January-April_1964).svg|20px|border]] [[Repubblica Popolare di Zanzibar]]
}}
La '''Tanzania''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/tanʣaˈnia/|it}} o {{IPA|/tanˈʣanja/|it}}<ref>{{DOP|id=1088441}}</ref>), formalmente '''Repubblica Unita di Tanzania''' (
[[Dar es Salaam]] è la città più grande ed è stata la capitale fino agli [[anni 1970|anni settanta]]. Il trasferimento delle funzioni amministrative nella nuova capitale è avvenuto designando [[Dodoma]], posta nel centro della Tanzania, tuttavia non è stato ancora completato.
L'area continentale dello stato fu colonia dell'[[Impero tedesco]] a partire dal [[1885]] con il nome di [[Africa Orientale
== Etimologia ==
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== Storia ==
{{
=== Preistoria ===
In Tanzania sono stati ritrovati alcuni dei più antichi reperti fossili umani. La [[Gola di Olduvai]], in particolare, è stata resa celebre dagli scavi di [[Louis Leakey]] e altri.
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=== Arabi e Persiani ===
{{vedi anche|
All'inizio del [[II secolo]] d.C. sulle coste della Tanzania sull'[[oceano Indiano]] iniziarono a nascere insediamenti commerciali [[persia]]ni e [[arabi]]. Poi l'interscambio culturale fra Arabi e Bantu contribuì in gran parte a formare la cultura odierna della regione costiera, e influenzò profondamente la [[lingua swahili]], oggi lingua ufficiale della Tanzania. Il commercio di risorse provenienti dall'entroterra africano ([[avorio]] e [[oro]]) e l'avvio della [[Tratta araba degli schiavi|tratta araba di schiavi]]<ref>Paul Lovejoy, ''Transformations of Slavery: A History of Slavery in Africa'', Cambridge University Press, 2012</ref><ref>Nota [[Rivolta degli Zanj|la durissima rivolta]], durata un quindicennio, degli schiavi neri africani, chiamati [[Zanj]], nelle [[marcita|marcite]] [[Iraq|irachene]] nel [[IX secolo]], che tenne sotto scacco il Califfato abbaside.</ref> consentì agli insediamenti arabo-persiani di fiorire, trasformandosi in vere e proprie città, come [[Kilwa (città storica)|Kilwa]]; complessivamente, questa epoca di grande sviluppo viene ricordata con il nome di [[epoca shirazi]] ("epoca persiana"). I rapporti fra Bantu e Arabi continuarono a essere determinanti per la costa della Tanzania orientale per gran parte del millennio. Nel [[1840]] [[Zanzibar]] divenne capitale di un potente [[sultanato]], legato a quello dell'[[Oman]]. Gli arabi portarono in Africa orientale la loro cultura, il loro [[alfabeto]], la loro [[letteratura]], l'[[Islam]] e coltivazioni come i [[chiodo di garofano|chiodi di garofano]].
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=== Africa Orientale Tedesca ===
{{
Verso la fine del XIX secolo le diverse potenze europee iniziarono a consolidare le proprie posizioni nell'area in ottica [[colonialismo|coloniale]]. Nel [[1884]] il tedesco [[Karl Peters]] convinse diverse tribù della regione dei [[Grandi Laghi (Africa)|Grandi Laghi]] ad accettare l'autorità della [[Impero tedesco|Germania]], e dopo la [[Conferenza di Berlino (1884)|Conferenza di Berlino]] del [[1885]] l'odierna Tanzania continentale (insieme con gli attuali [[Ruanda]] e [[Burundi]]) divenne formalmente l'[[Africa Orientale Tedesca]]. Nel [[1890]] venne firmato il [[trattato di Helgoland-Zanzibar]], con il quale Zanzibar diventava protettorato britannico.
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=== ''Ujamaa'' ed evoluzione politica ===
{{vedi anche|Ujamaa}}
Sotto l'amministrazione di Nyerere, la Tanzania assunse inizialmente un assetto politico ed economico basato su una forma di [[socialismo africano|socialismo]] agricolo chiamato ''ujamaa''. La [[costituzione della Tanzania]] venne modificata nel [[1965]] per formalizzare la situazione ''de facto'' del paese, ovvero l'egemonia di un unico partito politico, il [[Chama Cha Mapinduzi]] (CCM) nato dalla fusione di TANU e ASP. Nel [[1979]] la Tanzania fu coinvolta nella [[guerra ugandese-tanzaniana|guerra con l'Uganda]] di [[Idi Amin]].
All'inizio degli [[anni 1990|anni novanta]], il presidente [[Ali Hassan Mwinyi]], succeduto a Nyerere, intraprese una serie di profonde riforme del paese, abbandonando gradualmente l'impianto socialista dell'Ujamaa e introducendo il multipartitismo. Le successive consultazioni elettorali confermarono comunque il CCM stabilmente al governo del paese, pur con qualche contestazione; in particolare, nel [[2001]] il risultato delle consultazioni politiche dell'anno precedente portò a un periodo di scontri fra la polizia e movimenti indipendentisti di [[Zanzibar]]. Ben più problematiche le elezioni del [[2010]].
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== Geografia ==
{{vedi anche|Geografia della Tanzania}}
=== Morfologia ===
[[File:Un-tanzania.png|thumb|Mappa della Tanzania]]
Con {{M|947300|u=km²}}<ref>{{Cita web |url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/rankorder/2147rank.html |titolo=CIA - The World Factbook -- Rank Order - Area |accesso=23 ottobre 2010 |dataarchivio=9 febbraio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140209041128/https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/rankorder/2147rank.html |urlmorto=sì }}</ref>, la Tanzania è il 31º Paese più grande del mondo. È paragonabile per dimensioni alla [[Nigeria]] e all'[[Egitto]], oltre tre volte l'[[Italia]].
La Tanzania è prevalentemente montuosa nel nord-est, dove si trova il [[Kilimangiaro]]<ref>{{cita web|url=http://tanzaniatouristboard.com/|titolo=Tanzania Tourist Board|editore=tanzaniatouristboard.com|accesso=23 ottobre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100113233655/http://tanzaniatouristboard.com/|dataarchivio=13 gennaio 2010|urlmorto=sì}}</ref>, la vetta più elevata dell'[[Africa]] e le [[Pare Mountains]]. Nella stessa regione si trova anche il [[monte Meru (Tanzania)|monte Meru]]. Nel nord e nell'ovest si estende la regione dei [[Grandi Laghi (Africa)|Grandi Laghi]], tra cui il [[lago Vittoria]] (il lago più grande dell'Africa) e il [[lago Tanganica]] (lago più profondo dell'Africa, noto per le sue specie di pesci endemici). Un altro lago è il [[Lago Natron|Natron]], caratterizzato dalle acque saline, e situato nella Rift Valley vicino al confine con il [[Kenya]]. La Tanzania centrale si conforma come un vasto altopiano, con pianure e aree seminative. La costa orientale che si affaccia sull'[[oceano Indiano]] è calda e umida. L'isola di [[Zanzibar]] si trova di fronte alla costa orientale.
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{{vedi anche|Gola di Olduvai}}
=== Demografia ===
Nel [[2012]] la popolazione stimata era di {{formatnum:44928923}} abitanti<ref name="censimento2012"
La popolazione comprende anche arabi, indiani, pakistani, e piccole comunità europee e cinesi. Nel 1994, la comunità asiatica ammontava a {{formatnum:50000}} abitanti nella Tanzania continentale e a {{formatnum:4000}} a Zanzibar, ma poi è molto cresciuta. Si stimano circa {{formatnum:70000}} arabi e {{formatnum:10000}} cittadini europei residenti in Tanzania<ref>"[http://www.state.gov/r/pa/ei/bgn/2843.htm Tanzania (08/09)]". US Department of State.</ref>.▼
Come gran parte dei Paesi africani, la Tanzania è afflitta dall'epidemia dell'[[AIDS]]. I dati ufficiali indicano il 7% della popolazione adulta, con una forte penetrazione nella classe d'età tra i 20 e i 34 anni.
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A livello religioso, secondo i dati [[CIA]]<ref>{{Cita web |url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/tz.html |titolo=CIA - The World Factbook<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=19 dicembre 2010 |dataarchivio=27 novembre 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201127225447/https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/tz.html |urlmorto=sì }}</ref>, i cristiani (cattolici e protestanti quasi in pari numero) costituiscono il 35% della popolazione, seguiti dai musulmani (35%) e dai seguaci delle religioni tradizionali (ridotti al 30%). A Zanzibar prevalgono invece nettamente i musulmani (99%), seguiti dai cristiani (1%).
Tuttavia un recente studio dello statunitense United States Bureau of Democracy, Human Rights, and Labor Affairs per il 2009 suggerisce che ormai il 62% della popolazione sia cristiana, con un 35% di musulmani e 3% di altre religioni<ref>{{Cita web | autore = [[U.S. Department of State]] |data=26 ottobre 2009 | titolo = International Religious Freedom Report 2009: Tanzania |sito=[[Stati Uniti d'America]]
=== Lingue ===
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=== Etnie ===
La popolazione è costituita da più di 120 differenti etnie. Il gruppo più numeroso è quello dei [[Sukuma]], che da soli contano per circa il 16% della popolazione del paese. Seguono [[Gogo (popolo)|Gogo]] (4,2%), [[Haya (popolo)|Haya]] (3,8%), [[Ha (popolo)|Ha]] (3,2%), [[Makonde]] (3%), [[Nyamwezi]] (2,9%), [[Nyakyusa]] (2,4%), [[Hehe]] (2,3%), [[Luguru]] (2,1%), [[Zaramo]] (2%), [[Bena (popolo)|Bena]] (2%), [[Shambaa]] (2%), [[Chaga]] (2%).<ref>{{cita web|url=https://www.joshuaproject.net/countries/TZ |titolo=Country: Tanzania |accesso=2 febbraio 2025}}</ref> La maggior parte delle etnie appartiene al raggruppamento dei [[bantu (etnologia)|popoli bantu]] (almeno dal punto di vista linguistico). Fra le etnie [[Nilotici|nilotiche]] si trovano i [[masai]] e i [[Luo (popolo)|luo]]; entrambi i gruppi sono presenti numerosi nel confinante [[Kenya]]. Gruppi che parlano [[lingue cuscitiche]] risiedono specialmente nella [[Regione del Manyara]]. Due piccole tribù aborigene appartengono alla famiglia [[khoisan]].
La maggior parte della popolazione dell'isola di [[Zanzibar]] è originaria della terraferma tranne un gruppo, gli [[shirazi (popolo)|shirazi]], le cui origini sono state fatte risalire ai primi coloni [[persiani]] dell'isola. Ma quasi tutti hanno una forte percentuale di sangue arabo.▼
▲La popolazione comprende anche arabi, indiani, pakistani, e piccole comunità europee e cinesi. Nel 1994, la comunità asiatica ammontava a {{formatnum:50000}} abitanti nella Tanzania continentale e a {{formatnum:4000}} a Zanzibar, ma poi è molto cresciuta. Si stimano circa {{formatnum:70000}} arabi e {{formatnum:10000}} cittadini europei residenti in Tanzania<ref>"[http://www.state.gov/r/pa/ei/bgn/2843.htm Tanzania (08/09)]". US Department of State.</ref>.
▲La maggior parte della popolazione dell'isola di [[Zanzibar]] è originaria della terraferma tranne un gruppo, gli [[shirazi (popolo)|shirazi]], le cui origini sono state fatte risalire ai primi coloni [[persiani]] dell'isola. Ma quasi tutti hanno una forte percentuale di sangue arabo.
== Salute ==
In Tanzania, il [[tasso di mortalità]] nei primi 5 anni di vita nel [[2006]] era di 118 ogni {{formatnum:1000}}. La [[speranza di vita]] alla nascita nel 2006 era di 50 anni<ref name="WHO statistics">. Organizzazione Mondiale della Sanità, http://www.who.int/whosis/en/, 3 giugno 2009</ref>. Negli adulti tra i 15 e i 60 anni il tasso di mortalità nel 2006 era di 518 su {{formatnum:1000}} maschi e 493 su {{formatnum:1000}} femmine<ref name="WHO statistics" />.
La causa principale di morte nei bambini che sopravvivono al periodo neonatale è la [[malaria]]<ref name="Mortality Country Fact Sheet">{{cita web | url = url=http://www.who.int/whosis/mort/profiles/mort_afro_tza_tanzania.pdf | titolo = Mortality Country Fact Sheet - United Republic of Tanzania | formato = PDF | accesso=25 aprile 2010 | urlmorto = sì | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100217192327/http://www.who.int/whosis/mort/profiles/mort_afro_tza_tanzania.pdf | dataarchivio = 17 febbraio 2010 }}</ref>, per gli adulti è l'[[AIDS]]<ref name="Mortality Country Fact Sheet" />. {{Senza fonte|Altre cause di morte nei bambini sono la [[polmonite]] e la [[diarrea]].}}
Dati del 2006 mostrano che
== Ordinamento dello Stato ==
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{{vedi anche|Regioni della Tanzania|Distretti della Tanzania}}
[[File:Tanzania regions ita.svg|thumb|Regioni della Tanzania]]
La Tanzania è amministrativamente suddivisa in 30<ref>{{cita web|url=http://www.nbs.go.tz/nbs/takwimu/references/Tanzania_in_Figures_2015.pdf|titolo=Tanzania National Bureau of Statistics - Tanzania in Figures 2015|lingua=en|accesso=9 marzo 2016}}</ref> regioni, chiamate ''mikoa'' che a loro volta sono suddivise in circa 130 distretti (''wilaya'').
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== Politica ==
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Dal 1977 il Paese è stato retto dal [[partito unico]] ''[[Chama Cha Mapinduzi]]'' (CCM, Partito della Rivoluzione), guidato dal "padre della patria" [[Julius Nyerere]]. Il movimento era di ispirazione socialista e nacque dalla fusione dei fronti di liberazione nazionali del [[Tanganica (Stato)|Tanganica]] e di [[Zanzibar]]. Julius Nyerere lasciò liberamente il potere nel 1985.▼
▲Dal 1977 il Paese
Nell'ottobre del 1995 terminò il regime di partito unico con le prime elezioni multi-partitiche. Il CCM vinse le elezioni e il 23 novembre 1995 si insediò [[Benjamin Mkapa]] alla carica di presidente della Repubblica (che è anche capo del Governo); il presidente venne riconfermato nel 2000.▼
▲Nell'ottobre del 1995 terminò il regime di partito unico con le prime elezioni multi-partitiche. Il CCM vinse le elezioni e il 23 novembre 1995 si insediò [[Benjamin Mkapa]] alla carica di presidente della Repubblica (che è anche capo del Governo); il presidente venne riconfermato nel 2000.
L'opposizione, divisa e instabile, non ha saputo proporsi come alternativa alle [[Elezioni generali in Tanzania del 1995|elezioni del 1995]], [[Elezioni generali in Tanzania del 2000|del 2000]] e [[Elezioni generali in Tanzania del 2005|del 2005]]. Così il 20 dicembre 2005 diventa presidente della repubblica [[Jakaya Mrisho Kikwete]] che nomina primo ministro [[Edward Ngoyayi Lowassa]], poi dimessosi in seguito a scandali. Anche l'attuale presidente, [[Samia Suluhu]], entrata in carica il 19 marzo 2021, e l'attuale primo ministro [[Kassim Majaliwa]], in carica dal 20 novembre 2015, sono esponenti del CCM.▼
▲L'opposizione
Anche l'attuale presidente, [[Samia Suluhu]], entrata in carica il 19 marzo 2021, e l'attuale primo ministro [[Kassim Majaliwa]], in carica dal 20 novembre 2015, sono esponenti del CCM.
Nel 2018 il presidente John Magufuli
La [[Costituzione della Tanzania]] (in lingua swahili: Katiba ya Tanzania) venne approvata nel marzo del 1977.
==
=== Università ===
L'[[Università di Dar es Salaam]] è stata istituita nel 1961 come College dell'Università di Londra
== Economia ==
Il reddito annuo pro capite nel 2012 è di circa {{M|629|u=$}} (nominali)<ref name="IMF" />. Il 60% della popolazione è privo dell'elettricità e il 40% dell'acqua potabile. Negli ultimi anni si è tuttavia registrata una crescita contenuta ma costante permessa dalla stabilità politica.
L'economia dipende in gran parte dall'[[agricoltura]], che costituisce circa il 60% del [[PIL]] e l'85% delle esportazioni, e impiega l'80% della [[forza lavoro]]. Le condizioni geografiche e climatiche limitano i campi coltivati al 5% del territorio. L'[[industria]] pesa circa il 10% del [[PIL]] ed è prevalentemente limitata alla trasformazione dei prodotti agricoli. La [[Banca Mondiale]], il [[Fondo Monetario Internazionale]] e bilateral donors hanno fornito fondi per risollevare la deteriorata infrastruttura economica della Tanzania. Le grandi [[risorse naturali]] come giacimenti d'[[oro]] e i parchi nazionali non sono sfruttate appieno e generano poco reddito. La crescita degli anni 1991-99 ha generato un aumento della produzione industriale e un sostanziale incremento dell'output di minerali trainato da oro e cobalto. Recenti riforme del sistema bancario hanno favorito la crescita degli investimenti.
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== Ambiente ==
=== Parchi nazionali ===
{{vedi anche|Aree naturali protette in Tanzania}}
Circa il 32% del territorio della Tanzania (pari a {{M|303316|u=km²}}) è considerato [[area naturale protetta]]<ref name="WDPA">{{cita web |url=http://www.protectedplanet.net/country/TZ |titolo= Tanzania National Park |sito=World Database on Protected Areas |accesso=9 dicembre 2015 |lingua=en}}</ref>. La Tanzania ha sedici parchi nazionali e numerose altre riserve naturali. Fra le riserve naturali più celebri della Tanzania si contano il [[Serengeti National Park]], la [[Ngorongoro|riserva naturale di Ngorongoro]], il [[Tarangire National Park]], il [[Lake Manyara National Park]], la [[Riserva di caccia del Selous]], il [[Parco nazionale del Kilimangiaro|Kilimanjaro National Park]] il [[Parco nazionale di Ruaha|Ruaha National Park]] e il [[Mikumi National Park]]. Nella parte ovest della Tanzania sorge il [[Parco nazionale del Gombe Stream]], fondato nel 1960 da [[Jane Goodall]] per la salvaguardia e lo studio degli scimpanzé.
La Tanzania ha un'elevata [[biodiversità]] e contiene una grande varietà di [[habitat]]. Nella pianura del Serengeti, lo gnu barba bianca (''[[Connochaetes taurinus]] mearnsi'') e altri bovini partecipano a una migrazione annuale su larga scala. La Tanzania è anche sede di circa 130 anfibi e oltre 275 specie di rettili{{Senza fonte}}, molte delle quali strettamente endemiche. La Tanzania ha messo a punto un piano d'azione sulla biodiversità per affrontare la conservazione delle specie{{Senza fonte}}.
== Cultura ==
{{
=== Letteratura ===
{{
Tra i maggiori esponenti della produzione letteraria in Tanzania, vissuto tra il XX e il XXI secolo, possiamo ricordare [[Euphrase Kezilahabi]] e [[Abdulrazak Gurnah]], [[Premio Nobel per la letteratura]], nel 2021, e autore di noti romanzi come [[Il disertore (Gurnah)|Il disertore]] (2005).
=== Musica ===
{{
Come gran parte dei paesi africani, la Tanzania è caratterizzata da un vasto patrimonio di musica tradizionale, legata soprattutto alla danza e alla ritualità, e diversificata secondo le diverse etnie presenti sul territorio. La musica tradizionale tanzaniana sopravvive soprattutto nelle piccole comunità rurali, ma in tempi recenti, sull'onda del movimento della [[world music]], è stata portata all'attenzione del pubblico internazionale da artisti come [[Hukwe Zawose]].
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[[File:KangaSiyu1.jpg|thumb|upright=0.5|Una donna zanzibari vestita con il ''kanga'']]
[[File:Makonde carving 1.jpg|thumb|upright=0.5|Statuette in legno makonde]]
Come in tutta l'[[Africa subsahariana]], in Tanzania le arti figurative sono tradizionalmente legate alla decorazione artistica di oggetti di uso concreto, sia esso pratico (per esempio oggetti di arredamento e indumenti) o rituale (per esempio [[maschere africane|maschere]]). Anche rispetto alle arti figurative esiste una netta distinzione fra la cultura swahili, che anche in questo ambito attinge alla tradizione araba e mediorientale, e quella dell'entroterra, più vicina alle cultura bantu del resto dell'Africa sudorientale. Nell'arte swahili, influenzata dall'[[Islam]], predominano temi geometrici astratti e l'uso di iscrizioni (originariamente in [[lingua araba|arabo]], oggi più comunemente in [[Lingua swahili|swahili]] o in inglese) come motivi decorativi. Questa tendenza si riflette anche nei capi di vestiario tradizionali swahili, ''[[kitenge]]'' e ''[[kanga (indumento)|kanga]]'', simili ai ''[[sarong]]'' indiani e decorati tipicamente con arabeschi e proverbi o motti religiosi, politici o morali. Di tradizione invece strettamente bantu è la produzione di oggettistica in legno intagliato dell'[[etnia]] [[makonde]], fra le più raffinate dell'Africa subsahariana.
La più nota forma d'arte figurativa della Tanzania moderno è probabilmente lo stile pittorico [[Tinga-tinga]], uno stile pittorico [[naïf]] nato come "arte turistica" ma in seguito divenuto vera e propria scuola d'arte e differenziatosi su due livelli: uno relativamente basso, orientata al mercato turistico, e uno più raffinato che trova posto nelle gallerie d'arte non solo tanzaniane o africane.
=== Patrimoni dell'umanità ===
{{
La Tanzania dispone di alcuni siti iscritti nella [[Lista dei patrimoni dell'umanità]] dell'[[UNESCO]].
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Il [[cricket]] è uno sport in rapida crescita soprattutto dopo aver ospitato la ICC Cricket League division 4 nel [[2008]].
== Gastronomia ==
{{vedi anche|Cucina tanzaniana|Cucina zanzibari}}
Un altro aspetto caratteristico riguarda la gastronomia. Un piatto tipico è rappresentato dal [[kachumbari]].
== Tradizioni ==
Una delle tradizioni della Tanzania è una danza collettiva del [[26 aprile]], in memoria dell'unione tra [[Tanganica (Stato)|Tanganica]] e [[Zanzibar]].
== Ricorrenze nazionali ==
{| class="wikitable"
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== Note ==
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== Voci correlate ==
* [[Aree naturali protette in Tanzania]]
* [[Regioni della Tanzania]]
* [[Distretti della Tanzania]]
* [[Musica della Tanzania]]
* [[Religioni in Tanzania]]
== Altri progetti ==
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