Computer Lib/Dream Machines: differenze tra le versioni

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{{Libro
== ''Computer lib/Dream machines'' ==
|tipo =
'''''Computer Lib''''' è un libro del 1974 di [[Ted Nelson]], originariamente pubblicato dallo stesso autore e stampato con '''''Dream Machines''''', un altro libro di Nelson, con una doppia copertina anteriore per indicare la sua ''[[Intertwingularity|intertwingled]] nature'', ed è stato ripubblicato con una prefazione di [[Stewart Brand]] nel 1987 nel [[Microsoft Press]]. Computer Lib, sottotitolato "Puoi e devi capire i computer ADESSO", è stato influenzato dal [[Whole Earth Catalog]] di Brand.
=|titolo = ''Computer libLib/Dream machines'' ==Machines
|autore =
|annoorig = 1974
|genere = saggio
|sottogenere = informatica
|lingua = en
}}
'''''Computer Lib''''' è un libro del 1974 di [[Ted Nelson]], originariamente pubblicato dalloinsieme stesso autore e stampato cona '''''Dream Machines''''', un altro libro di Nelson, con una doppia copertina anteriore per indicare la sua natura "interconnessa" (''intertwingled'' secondo un [[Intertwingularity|intertwingledneologismo]] natureconiato dallo stesso Nelson). La prima edizione è stata autopubblicata dall'',autore. edLa seconda è statostata ripubblicatodata conalle unastampe prefazionenel di1987 da [[StewartMicrosoft BrandPress]], nelcon 1987una nelprefazione di [[MicrosoftStewart PressBrand]]. Computer Lib, sottotitolato "Puoi e devi capire i computer ADESSO", è stato influenzato dal [[Whole Earth Catalog]] di Brand ed è considerato uno dei primi libri sul [[personal computer]].
 
== Contenuto ==
Il libro di Nelson è un manifesto vivace che ha ispirato una generazione di amanti del computer fai-da-te. Nel suo libro ''Tools for Thought'', [[Howard Rheingold]] definisce ''Computer Lib'' "il manifesto clandestino più venduto della [[Microcomputer revolution|rivoluzione del microcomputer]]".<ref>{{Cita libro|nome=Rheingold|cognome=Howard|titolo=Tools for tought|anno=1985|editore=Princeton University Press|città=Londra|lingua=inglese|ISBN=9780262681155}}</ref> Nel libro di [[Steven Levy]], ''[[Hackers: Heroes of the Computer Revolution|Hackers]]'', ''Computer Lib'' è descritto come "l'epopea della rivoluzione informatica, la bibbia ed il sogno degli hacker. [Nelson] fu testardo abbastanza da pubblicarlo quando nessun altro sembrava pensare che fosse una buona idea.<ref name=":0">{{Cita libro|nome=Steven|cognome=Levy|titolo=Hackers: heroes of the computer revolution|anno=2011|città=Toronto|lingua=inglese|capitolo=Capitolo 8: "Revolt in 2100"|ISBN=0616656076}}</ref> " Pubblicato poco prima del rilascio del kit [[Altair 8800]], ''Computer Lib'' è spesso considerato il primo libro sul personal computer.<ref>{{Cita libro|nome=Noah|cognome=Wardrip-Fruin|nome2=Nick|cognome2=Montfort|titolo=New Media Reader|anno=2003|editore=MIT Press|città=Cambridge|lingua=inglese|p=301|ISBN=0-26223-227-8}}</ref>
Nelson scrive appassionatamente riguardo laalla necessità che le persone comprendano profondamente i computer, più profondamente di quanto non siasi statofaccia generalmentecon promossola comesemplice [[Computer literacy|alfabetizzazione informatica]], che Nelson considera ununa tipofamiliarità eccessivamente superficiale di familiarità con hardware e software particolari. Il suo grido di protesta "Down with Cybercrud" ("''Abbasso il gergo tecnico informatico''") è rivolto contro la centralizzazione dei computer (come quella eseguitapromossa all'epoca da [[IBM]]), così come èe contro quelle che considera le falsità intenzionali che "le persone informatiche" diconodiffondono alletra personei non informaticheaddetti perai impedirlelavori diper capireperpetrarne i computerl'ignoranza. In ''Dream Machines'', Nelson copretratta il potenziale multimediale flessibile del computer, che all'epoca era sorprendentementeuna nuovo.<brnovità />sorprendente.
 
Il libro di Nelson è un manifesto vivace che ha ispirato una generazione di amanti del computer [[Fai da te|fai-da-te]]. Nel suo libro ''Tools for Thought'', [[Howard Rheingold]] definisce ''Computer Lib'' "il manifesto clandestino più venduto della [[Microcomputer revolution|rivoluzione del microcomputer]]".<ref>{{Cita libro|nome=Rheingold|cognome=Howard|titolo=Tools for tought|anno=1985|editore=Princeton University Press|città=LondraLondon|lingua=ingleseen|ISBN=9780262681155}}</ref> Nel libro di [[Steven Levy]], ''[[Hackers: Heroes of the Computer Revolution|Hackers]]'', ''Computer Lib'' è descritto come "l'epopea della rivoluzione informatica, la bibbia ed il sogno degli hacker. [Nelson] fu testardo abbastanza da pubblicarlo quando nessun altro sembrava pensare che fosse una buona idea."<ref name=":0">{{Cita libro|nome=Steven|cognome=Levy|titolo=Hackers: heroes of the computer revolution|anno=2011|città=Toronto|lingua=inglese|capitolo=Capitolo 8: "Revolt in 2100"|ISBN=0616656076}}</ref> " Pubblicato poco prima del rilascio del kit [[Altair 8800]], ''Computer Lib'' è spesso considerato il primo libro sul personal computer.<ref>{{Cita libro|nome=Noah|cognome=Wardrip-Fruin|nome2=Nick|cognome2=Montfort|titolo=New Media Reader|url=https://archive.org/details/newmediareader0000unse|anno=2003|editore=MIT Press|città=Cambridge|lingua=inglese|p=[https://archive.org/details/newmediareader0000unse/page/301 301]|ISBN=0-26223-227-8}}</ref>
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== Sinossi ==
Nelson scrive appassionatamente riguardo la necessità che le persone comprendano profondamente i computer, più profondamente di quanto non sia stato generalmente promosso come [[Computer literacy|alfabetizzazione informatica]], che considera un tipo superficiale di familiarità con hardware e software particolari. Il suo grido di protesta "Down with Cybercrud" è contro la centralizzazione dei computer come quella eseguita all'epoca da [[IBM]], così come è contro quelle che considera le falsità intenzionali che "le persone informatiche" dicono alle persone non informatiche per impedirle di capire i computer. In ''Dream Machines'', Nelson copre il potenziale multimediale flessibile del computer, che all'epoca era sorprendentemente nuovo.<br />
 
== Formato ==
Entrambe le edizioni del 1974 e del 1987 hanno un layout non convenzionale, con due covercopertine frontali (una per ''Computer Lib'' e l'altra per ''Dream Machines'') e la divisione tra i due libri contrassegnaticontrassegnata dadal testo (per l'altro lato) ruotatiruotato di 180 °. Il testo stesso è suddiviso in più sezioni, con virgolette simulate, fumetti, barre laterali, ecc., Simili al layout di una rivista. Secondo [[Steven Levy]], i requisiti di formato di Nelson per le "pagine sovradimensionatepiene caricate condi una stampa così piccola che difficilmenteera potevidifficile leggerloda leggere, insieme a annotazioni scarabocchiate, e disegni maniacalmente amatoriali" potrebbero aver contribuito alla difficoltà di trovare un editore per la prima edizione -. Nelson ha pagato 2.000 dollari di tasca sua per la prima tiratura di diverse centinaia di copie.<ref name=":0" />
 
OltreIl allayout mostrava somiglianze, oltre che con il ''the Whole Earth Catalog'', il layout mostrava anche somiglianze con la [[newsletter]] della [[People's Computer Company]] (PCC), pubblicata da un omonimo gruppo di [[Menlo Park, California|Menlo Park]], dove il libro di Nelson avrebbe guadagnato (come descritto da Levy) "un cultoseguito che segueda culto... Ted Nelson è statoera trattato come un re alle cene gustose del [PCC] ".<ref name=":0" /><br />
 
== Neologismi ==
Nelson ha introdotto termini come ''[[ipertesto]]'', ''[[Intertwingularity|intertwingled]]'' e ''[[cybercrud]]'':
 
* '''cybercrud''' èindica "ill'uso terminedi stessoun dell'autoregergo peroscuro lanei praticaconfronti di metterenon lespecialisti cosedell'informatica sullee personel'imposizione chedi usanocompiti iinutilmente ardui nell'uso del computer (specialmentein particolare, costringendolicostringendo l'utente ad adattarsi a un sistema rigido, inflessibile, mal concepito)<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Nelson|data=1975p. 8|mese=Ottobrelib|titolo=|rivista=BYTEComputer Megazine|volume=|numero=|url=http://www.digibarn.com/collections/mags/byte-sept-oct-1975/two/82.jpgLib}}.</ref>
*'''intertwingled''' è un termine usato per indicare la complessità delle correlazioni nella conoscenza umana e la natura di rete di ogni forma di informazione<ref>{{Cita|Nelson|p. 45|lib|titolo=Dream Machines}}.</ref>
 
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== Note ==
<references />
 
== RiferimentiBibliografia ==
 
*{{CiteCita booklibro|titlenome=Theodor|cognome=Nelson|titolo=Computer Lib: You Can and Must Understand Computers Now; Dream Machines: New Freedoms Through Computer Screens— A Minority Report. Self-published|lastdata=Nelson1974|first=Theodor|publishereditore=Self -published|yearlingua=1974en|isbncid=lib|ISBN=0-89347-002-3|___location=|pages=}}
*{{Cita libro|nome=Noah|cognome=Wardrip-Fruin|nome2=Nick|cognome2=Montfort|titolo=New Media Reader|url=https://archive.org/details/newmediareader0000unse|anno=2003|editore=MIT Press|lingua=en|ISBN=0-26223-227-8}}
*{{Cita pubblicazione|autore=Ted Nelson|anno=1973|mese=Giugno|titolo=A Conceptual Framework for Man-Machine Everything|rivista=Proceedings AFIPS National Computer Conference and Exposition|volume=|numero=|lingua=en}}
*{{Cita libro|autore=Ted Nelson|curatore=Brenda Laurel|titolo=The Art of Human-Computer Interface Design|anno=1990|url=https://archive.org/details/artofhumancomput00laur|data=1990|editore=Wesley|città=Reading|lingua=en|pp=[https://archive.org/details/artofhumancomput00laur/page/235 235]-243|capitolo=The Right Way to Think about Software Design}}
 
== Voci correlate ==
 
* [[Ted Nelson]]
* [[Whole Earth Catalog]]
* [[Stewart Brand]]
 
== LinkCollegamenti esterni ==
{{Cite book|title=Computer Lib/Dream Machines|last=Nelson|first=Theodor|publisher=Tempus Books of Microsoft Press|year=1987|isbn=0-914845-49-7|___location=|pages=}}
*{{Collegamenti esterni}}
*{{Cita web|url=http://www.digibarn.com/collections/books/computer-lib/|titolo=Computer Lib/Dream Machines Retrospective|lingua=en|accesso=17 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190517093228/http://www.digibarn.com/collections/books/computer-lib/|dataarchivio=17 maggio 2019|urlmorto=no}}
*{{Cita web|url=http://www.rheingold.com/texts/tft/14.html|titolo=Xanadu, Network Culture, and Beyond|lingua=en|accesso=17 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190517094259/http://www.rheingold.com/texts/tft/14.html|dataarchivio=17 maggio 2019|urlmorto=no}}
 
{{Portale|editoria|informatica}}
{{Cite book|title=New Media Reader|last=Wardrip-Fruin|first=Noah|last2=Montfort|first2=Nick|publisher=MIT Press|year=2003|isbn=0-26223-227-8|___location=|pages=}}
 
[[Categoria:Saggi di informatica]]
== Link esterni ==
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