Harald Szeemann: differenze tra le versioni

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{{S|storici svizzeri}}
{{F|biografie|febbraio 2008}}
[[File:Harald_Szeemann_2001.jpeg|thumb|180px|Harald Szeemann (2001)]]''
{{Bio
|Nome = Harald
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|GiornoMeseNascita = 11 giugno
|AnnoNascita = 1933
|LuogoMorte = TegnaLocarno
|GiornoMeseMorte = 18 febbraio
|AnnoMorte = 2005
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = storico dell'arte
|AttivitàAltre = {{sp}}e [[curatore d'arte]]
|Nazionalità = svizzero
|Immagine = Harald Szeemann 2001.jpeg
|Didascalia = Harald Szeemann nel 2001
}}
 
Szeemann è considerato uno dei grandi protagonisti dell'[[arte contemporanea]] e uno dei più influenti curatori del XX secolo. Con la sua pratica e oltre 150 esposizioni, ha creato un nuovo concetto di [[Curatore d'arte|curatore]], che collabora a stretto contatto con gli artisti e utilizza la mostra stessa come espressione creativa e artistica<ref>Birnbaum, Daniel. WHEN ATTITUDE BECOMES FORM. 43 Vol. New York: Artforum Inc, 2005.</ref>.
Dopo una breve esperienza nel teatro contemporaneo si dedica all'arte. Negli anni Sessanta diventa direttore della Kunsthalle di [[Berna]], dove realizza alcune mostre seminali, tra cui "[[When Attitudes Become Form]]", che introduce nuovi linguaggi e modi di intendere arte, grazie anche alla partecipazione di artisti come [[Joseph Beuys]], [[Franz Gertsch]](not in the WABF show), [[Richard Serra]], [[Mimmo Paladino]](not in the WABF show), [[Jörg Immendorff]](not in the WABF show), [[Gian Ruggero Manzoni]] (not in the WABF show), [[Markus Lüpertz]](not in the WABF show) e [[Dieter Roth]](not in the WABF show).
 
==Biografia==
Szeemann in seguito si dimette dalla Kunsthalle preferendo operare come freelance, inventando di fatto il modello del "curatore indipendente", cioè un organizzatore di mostre slegato dalle istituzioni museali.
=== Famiglia e vita privata ===
Harald (Harry) Szeemann nasce l'11 giugno 1933 a Berna da Julie Szeemann-Kambly (1907-2005) e Étienne Ernst Szeemann (1904-1958)<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.getty.edu/research/collections/collection/113YKH|titolo=Presentazione dell'Archivio Harald Szeemann sul sito del Getty Institute - Research Collections}}</ref>. Proviene da una famiglia [[Austria-Ungheria|austroungherese]]: il nonno Etienne Szeemann (1873–1971), un [[parrucchiere]] [[poliglotta]], lavorò a [[Budapest]], [[Vienna]] e [[Karlovy Vary|Karlsbad]]; come parrucchiere di nave si recò a [[Kapstadt]] e poi [[Londra]]. Qui nel 1905 nacque il padre di Harald Szeemann. Nel 1906 i suoi nonni si spostarono con i figli a [[Berna]]. Nel 1919 riceve la cittadinanza svizzera. Il nonno e Karl Ludwig Nessler furono gli inventori della [[Permanente (capelli)|permanente]]<ref>[https://www.taz.de/index.php?id=archivseite&dig=2001/10/27/a0236 Nike Breyer in einem Interview mit H.S. in der TAZ vom 27. Oktober 2002]</ref> e il padre fu un parrucchiere di successo al quale il figlio Harlad dedicò la mostra ''Grandfather - a pioneer like us'' nel 1974 nel suo appartamento di Berna e riallestita all'Istituto Svizzero di New York nel 2019<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.swissinstitute.net/exhibition/harald-szeemann-grandfather-a-pioneer-like-us/|titolo=Harald Szeemann {{!}} Grandfather: A Pioneer Like Us {{!}} Swiss Institute|lingua=en|accesso=21 settembre 2023}}</ref>''.''
 
Harlad Szeemann si è sposato due volte, nel 1959 con Françoise Bonnefoy (1934-) e in seconde nozze con l'artista [[Ingeborg Lüscher]]. Ha avuto tre figli: Jérôme (1959-) e Valérie (1964-) nati dal primo matrimonio e Una (1975-) con la seconda moglie<ref name=":1" />.
Nel [[1972]] viene chiamato a dirigere [[Documenta]] 5 a [[Kassel]] e nel [[1978]] cura una mostra sul [[Monte Verità]], la comunità artistica fondata agli inizi del secolo sulle prealpi locarnesi.
 
=== Carriera ===
Nel [[1980]] inventa con [[Achille Bonito Oliva]] la sezione "Aperto" alla [[Biennale di Venezia]]. Nel [[1999]] viene nominato direttore artistico della stessa biennale, carica che ricoprirà anche nel [[2001]].
Durante il periodo del Ginnasio Harald Szeemann si interessò di musica, arti figurative e letteratura. Dopo la [[Esame di maturità|maturità]] studiò dal 1953 al 1960 [[storia dell'arte]], [[archeologia]] e scienze giornalistiche alla [[Universität Bern]] e all{{'}}''Institut d'Art et d'Histoire'' della [[Sorbona]]. Presto si occupa di teatro a Berna. Nel 1956 fonda un [[Ein-Mensch-Theater]]. Fece anche il grafico presso un'agenzia di pubblicità e fu anche pittore e scrittore. Nel 1957 riceve una offerta da [[Leonard Steckel]] per un ingaggio al [[Schauspielhaus Zürich]] così come da [[Franz Meyer]], direttore della [[Kunsthalle Bern]], per l'organizzazione della mostra ''„Dichtende Maler – Malende Dichter“'' presso il [[Kunstmuseum St. Gallen]]. Szeemann decide di dedicare la mostra a [[Hugo Ball]]. Nel 1958 sposa la parigina Françoise Bonnefoy. Il primo figlio fu Jérôme Patrice (1959) e poi Valére Claude (1964).
Negli ultimi anni della sua carriera avvia un ciclo di mostre a sfondo geografico, come "Blüt & Honig" ([[Vienna]], [[2003]]), "El Viajo Real" ([[New York]], 2004) e "[[Belgique Visionnaire]]" ([[Bruxelles]], [[2005]]).
 
Dopo una breve esperienza nel teatro contemporaneo si dedica all'arte. Negli anni Sessanta diventa direttore della [[Kunsthalle Bern|Kunsthalle di [[Berna]], dove realizza alcune mostre seminaligerminali, tra cui "''[[Live In Your Head: When Attitudes Become Form]]''", che introduce nuovi linguaggi e modi di intendere arte, grazie anche alla partecipazione di artisti come [[Joseph Beuys]], [[Franz Gertsch]](not in the WABF show), [[Richard Serra]], [[Mimmo Paladino]](not in the WABF show), [[Jörg Immendorff]](not, inGian theRuggero WABF show)Manzoni, [[GianMarkus Ruggero ManzoniLüpertz]] (note Dieter Roth.<ref>{{de}} [http://www.fehe.org/index.php?id=237 Felicia Herrschaft in theeinem WABFGespräch show),mit [[MarkusHarry Lüpertz]Szeemann](not</ref>. inLa themostra WABFè show)inoltre el'evento [[Dieterche Roth]](notdiede ininizio thealla WABFbrillante show)fama internazionale del suo curatore.<ref>{{Cita libro|nome=Bruce|cognome=Phaidon|titolo=Biennials and Beyond: exhibitions that made art history|anno=2013|url=https://archive.org/details/isbn_9780714864952|data=2013|editore=Phaidon|ISBN=978-0-7148-6495-2}}</ref>
== Mostre (selezione) ==
 
Szeemann in seguito si dimette dalla Kunsthalle preferendo operare come freelance, inventando di fatto il modello del "curatore indipendente", cioè un organizzatore di mostre slegato dalle istituzioni museali.
1957 - Malende Dichter - Dichtende Maler, San Gallo
 
Nel [[1972]] viene chiamato a dirigere [[Documenta]] 5 a [[Kassel]]. Nel [[1978]] cura una mostra sul [[Monte Verità]] dal titolo Monte Verità Ascona.Le mammelle della verità" che racconta la comunità artistica fondata agli inizi del secolo sulle prealpi locarnesi e che è ancora oggi allestita in modo permanente all'interno della Casa Anatta di Monte Verità<ref name=":2">Szeemann, Harald (ed.): ''Monte Verità Ascona. Le mammelle della verità/Die Brüste der Wahrheit.'' Electa Editrice, Milano, 1978 / Armando Dadò editore, Locarno, 2015.</ref>.
1969 - When Attitudes Become Form - Kunsthalle, Berna
 
Nel [[1980]] inventa con [[Achille Bonito Oliva]] la sezione "Aperto" alla [[Biennale di Venezia]]. Nel [[1999]] viene nominato direttore artistico della stessa biennale, carica che ricoprirà anche nel [[2001]].
1972 - [[documenta 5]], Kassel
Negli ultimi anni della sua carriera avvia un ciclo di mostre a sfondo geografico, come "Blüt & Honig" ([[Vienna]], [[2003]]), "El Viajo Real" ([[New York]], 2004) e "[[Belgique Visionnaire]]" ([[Bruxelles]], [[2005]]).
 
{{Citazione|U wäge dem säg i immer, also anunfürsich die Uufgaab äh Usschtellige zmache und äs Läbe lang mit de Chünschtler zverbringe, wo für mi die ideale Gsellschaft si – wo mes immer mit eim ztüe hät und quasi also die Gsellschaft sich us Additione vo Begägnige zammesätzt, muess me mit Häärz läbe.|Harald Szeemann|''Das prominente Mikrophon'', Schweizer Radio [[DRS 1]], 31. Dezember 2000|ref=<ref>Übersetzung: „Und deswegen sage ich immer, die Aufgabe, Ausstellungen zu machen und ein Leben lang mit den Künstlern zu verbringen, die für mich die ideale Gesellschaft sind, diese vielen Begegnungen muss man mit Herz leben.“ (Harald Szeemann)</ref>}}
1975 - Junggesellenmaschinen
 
== Archivio ==
1978 - Monte Verità, Ascona
L'Archivio Harald Szeemann è stato acquisito dal [[Getty Research Institute]] nel 2011<ref name=":0" />. Parte dell'archivio Szeemann è di proprietà del Cantone Ticino e collaborato presso Monte Verità e presso l'[[Archivio di Stato del Cantone Ticino]]<ref>{{Cita web|url=https://www.monteverita.org/it/complesso-museale/fondo-harald-szeemann|titolo=Fondo Harald Szeemann {{!}} Monte Verità Ascona|accesso=21 settembre 2023}}</ref><ref>Lafranchi, Claudia e Andreas Schwab (ed.): ''Dalla visione al chiodo. Dal chiodo alla visione. Il Fondo Harald Szeemann dell'Archivio Fondazione Monte Verità.'' Bollettino storico della svizzera italiana No. 12, Salvioni edizioni, Bellinzona, 2013.</ref>.
 
== Mostre (selezione) ==
1983 - Der Hang zum Gesamtkunstwerk
Harald Szeemann ha prodotto oltre 150 esposizioni nella sua carriera tra il 1957 e il 2005<ref name=":0" />.
* 1957 - Malende Dichter - Dichtende Maler, San Gallo
* 1969 - ''[[Live In Your Head: When Attitudes Become Form]]'' - [[Kunsthalle, Berna Bern]]
* 1970 - ''Happenings and Fluxus''
* 1972 - [[documenta 5]], Kassel
* 1974 - ''Grandfather - a pioneer like us''<ref name=":1" />
* 1975 - Junggesellenmaschinen
* 1975 - Machines célibataires, mostra itinerante di macchine di scena disegnate da [[Jacques Carelman]].<ref name=enciclopedia>{{cita web|url=http://www.universalis.fr/encyclopedie/jacques-carelman/|titolo=CARELMAN Jacques|sito=Enciclopædia Universalis|lingua=fr|accesso=14 luglio 2015}}</ref>
* 1978 - Monte Verità Ascona. Le mammelle della verità<ref name=":2" />
* 1983 - Der Hang zum Gesamtkunstwerk
* 1995 - Hundert Jahre Kino
* 1996 - Austria im Rosennetz
* 1997 - [[Biennale di Lione]], Lione
* 1999/2001 - Direttore della [[XLVIII Esposizione internazionale d'arte di Venezia|XLVIII]] e [[XLIX Esposizione internazionale d'arte di Venezia|XLIX Esposizione internazionale d'arte]] della [[Biennale di Venezia]]
* 2002 - Geld und Wert - Das letzte Tabu (Expo.02 - Schweizerische Landesausstellung)
* 2003 - Blut & Honig - Zukunft ist am Balkan, [[Sammlung Essl]], Vienna
* 2004 - la Bienal Internacional de Arte Contemporaneo de Sevilla
* 2005 - [[Belgique visionnaire]], Bruxelles
 
== Note ==
1995 - Hundert Jahre Kino
<references />
 
1996 - Austria im Rosennetz
 
1997 - [[Biennale di Lione]], Lione
 
1999/2001 - Direttore della [[XLVIII Esposizione internazionale d'arte di Venezia|XLVIII]] e [[XLIX Esposizione internazionale d'arte di Venezia|XLIX Esposizione internazionale d'arte]] della [[Biennale di Venezia]]
 
2002 - Geld und Wert - Das letzte Tabu (Expo.02 - Schweizerische Landesausstellung)
 
2003 - Blut & Honig - Zukunft ist am Balkan, [[Sammlung Essl]], Vienna
 
2004 - la Bienal Internacional de Arte Contemporaneo de Sevilla
 
2005 - [[Belgique visionnaire]], Bruxelles
 
== Bibliografia ==
* Hans-Joachim Müller: ''Harald Szeemann. Ausstellungsmacher.'' Hatje-Cantz-Verlag, Ostfildern 2006, 168 S., 94 Abb., ISBN 3775717048
 
* Harald Szeemann: ''Zeitlos auf Zeit - Das Museum der Obsessionen.'' Verlag Lindinger und Schmid, Regensburg 1994, ISBN 3929970112
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
* L'Ecole du Magasin International Curatorial Training Program, CNAC [http://www.ecolemagasin.com/session16/]. Official website for session 16 of L'Ecole du Magasin, National Contemporary Art Center located in Grenoble, France. The theme of research for session 16 (2006-2007) was Harald Szeemann, his archive, and curatorial practice. On this site, you will find exhaustive information regarding their research, including audio, photo, and video documentation of interviews with artists and professionals in the art field.
* Simon, Joshua''Grandfather: A Pioneer Like US'' [http://moussemagazine.it/grandfather-a-pioneer-like-us-harald-szeemann-at-swiss-institute-new-york-joshua-simon-2019/] (''Mousse Magazine'', August 2019)
* Obrist, Hans-Ulrich ''Mind over matter - interview with Harald Szeemann'' [http://findarticles.com/p/articles/mi_m0268/is_n3_v35/ai_18963443] (''Art Forum'', November 1996)
* Smith, Roberta ''Obituary: Harald Szeemann, Innovative Curator'' [http://www.iht.com/articles/2005/02/25/news/obits.php] (''New York Times'', February 26, 2005)
* Vetrocq, Marcia E. ''Harald Szeemann (1933-2005)'' [http://findarticles.com/p/articles/mi_m1248/is_4_93/ai_n13629202] (''Art In America'', April 2005)
* Winkelmann, Jan ''Failure as a poetic dimension. A conversation with Harald Szeemann'' [http://www.jnwnklmnn.de/szeem_e.htm] (''Metropolis M. Tijdschrift over hedendaagse kunst'', No. 3, June 2001)
 
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