|longitudine = 7.648357
|stato = completato
|periodo costruzione = [[1928]]
|stato completamento =
|demolito =
|distrutto =
|stile = [[Architettura neogotica|neogotico]], [[Architettura eclettica|neoeclettico]]
|uso = residenziale
|architetto = PaoloPaolino Napione
|ingegnere =
|appaltatore = Cav. Giuseppe Arduino
|costruttore =
|proprietario =
}}
'''Villa Arduino''' ( nota anche nota come '''Palazzotto Arduino''' e, impropriamente, come la '''Villa di Macario'''<ref name="macario">{{cita web|1=https://www.piemontetopnews.it/villa-macario-qualledificio-gotico-e-inquietante-in-cui-il-grande-comico-torinese-non-abito-mai/|2=Alla scoperta della gotica e inquietante "Villa Macario": ma il comico torinese non vi abitò mai}}</ref>) è un edificio storico di [[Torino]], considerato uno degli ultimi e forse più interessanti esempi di dimora in [[Architettura neogotica|stile neogotico]] presenti in città.<ref>{{Cita|L. Re, 1969|p. 317}} .</ref><ref name="aavv 1928">{{Cita|AA.VV. 1928|p. 14}}.</ref><ref name="M. L. Pistoi, 1969 pp. 21-23">{{Cita|M. L. Pistoi, 1969|pp. 21-23}}.</ref> ▼
CompresaSituata nel quartiere [[Parella (Torino)|Parella]] ai confini del quartiere [[Campidoglio (Torino)|Campidoglio]], Villa Arduino sorge in una zona prettamente residenziale a poca distanza daldalla [[Parco della Pellerina| Parco CarraraPellerina]]. ▼
▲'''Villa Arduino''' (nota anche come '''Palazzotto Arduino''') è un edificio storico di [[Torino]], considerato uno degli ultimi e forse più interessanti esempi di dimora in [[Architettura neogotica|stile neogotico]] presenti in città.<ref>{{Cita|L. Re, 1969|p. 317}}</ref><ref>{{Cita|AA.VV. 1928|p. 14}}.</ref><ref>{{Cita|M. L. Pistoi, 1969|pp. 21-23}}.</ref>
▲Compresa nel quartiere [[Parella]], Villa Arduino sorge in una zona prettamente residenziale a poca distanza dal [[Parco della Pellerina|Parco Carrara]].
== Storia ==
Tra l'Ottocento e il Novecento la città di [[Torino]] fu epicentro di un'intensa attività edilizia prevalentemente orientata allo stile [[Liberty a Torino|Liberty]]. Parallelamente al naturalismo esasperato di questo stile architettonico si sviluppò la corrente del [[Neogotico]] di cui, oltre alla [[Chiesa di Gesù Nazareno (Torino)|chiesa di Gesù Nazareno]], gli esempi più eminenti di tale contaminazione in città sono alcune residenze private del [[Crocetta (Torino)|quartiere Crocetta]], della [[Colline del Po|collina]] e la celebre [[Casa della Vittoria]] che sorse sul vicino [[corso Francia]] nel 1924.
Nel [[1928]] il cavalier [[Giuseppe Arduino]], ambizioso imprenditore edìle torinese, ebbe l'idea di commissionare all’architettoall'architetto [[Paolo Napione]],<ref>{{Cita|AA.VV. name="aavv 1928|p." 14}}.</ref><ref>{{Cita| name="M. L. Pistoi, 1969| pp. 21-23}}.<" /ref> già autore del [[Alfa Teatro|Teatro Alfa]], un edificio adatto a ospitare la sede della sua azienda e, contemporaneamente, la propria dimora. NacqueFu così che nacque il progetto di Villa Arduino, considerata uno degli ultimi esempi di gusto eclettico e neogotico a fronte dell’incalzante incedere dell’architetturadell'architettura razionalista che ha caratterizzato il ventenniodecennio compreso tra gli anni trenta e gli anni quaranta del Novecento.<ref name="B. Coda N., R. Fraternali, C. L. Ostorero, 2017 pp. 11-16">{{Cita|B. Coda N., R. Fraternali, C. L. Ostorero, 2017|pp. 11-16}}.</ref> L'edificio, fortemente voluto dal cavalier Arduino, fu realizzato su uno dei lotti di terreno di sua proprietà, un appezzamento oltre l'agglomerato urbano dell’epoca e adiacente ai vari altri limitrofi su cui, negli anni successivi, sorsero gli edifici condominiali pluripiano in chiaro stile razionalista realizzati proprio dalla stessa impresa edìle del cavalier Arduino.<ref>{{Cita|B. Coda N., R. Fraternali, C. L. Ostorero, 2017|pp. 12-16}}.</ref>
L'edificio, fortemente voluto dal cavalier Arduino, fu realizzato su uno dei lotti di terreno di sua proprietà, un appezzamento oltre l’agglomerato urbano dell’epoca e adiacente ai vari altri limitrofi su cui, negli anni successivi, sorsero gli edifici condominiali pluripiano in chiaro stile razionalista realizzati proprio dalla stessa impresa edìle del cavalier Arduino.<ref>{{Cita|B. Coda N., R. Fraternali, C. L. Ostorero, 2017|pp. 12-16}}.</ref>
Nel corso dei decenni successivi Villa Arduino è stata erroneamente identificata come la residenza di [[Erminio Macario]], il celebre attore comico piemontesetorinese nato nel 1902 nel vicino borgo San Donato, alimentando una sorta di [[leggenda metropolitana]] del tutto priva di fondamento.<ref name="macario"/> Questa diceria popolare è stata smentita ufficialmente molte volte poiché il noto attore, infatti, abitò in un grande appartamento in via Santa Teresa 10, proprio sopra il teatro "La Bomboniera" che aveva fatto costruire per mettere in scena alcuni suoi spettacoli di varietà. Un’altraUn'altra credenza assai comune vorrebbe che Macario abbia abitato poco distante, presso Villa Gibellino nella vicina via Sismonda 18, ma anche questa notizia non è documentata.<ref L’uniconame="macario">{{cita web|1=https://www.piemontetopnews.it/villa-macario-qualledificio-gotico-e-inquietante-in-cui-il-grande-comico-torinese-non-abito-mai/|2=Alla scoperta della gotica e inquietante "Villa Macario": ma il comico torinese non vi abitò mai}}</ref> L'unico ospite illustre che ha risieduto per un breve periodo nella zona pare essere stato [[Nostradamus|Michel de Notredame]], che; secondo alcune testimonianze storiche, sembrasi averafferma che il celebre Nostradamus soggiornatosoggiornò tra il 1556 e il 1562 come ospite presso la cosiddetta ''Domus Victoria'', in seguito ribattezzata Cascina Morozzo, maedificio demolitapoi demolito negli anni sessanta del Novecento e di cui sopravvive soltanto un muro di cinta.<ref>{{Cita|G. M. Ferretto, 2001|pp. 18-21}}.</ref>
Nel corso degli anni Villa Arduino ha avuto più proprietari eed attualmente è una residenza privata. Dal 2010 l'edificio è sottoposto a provvedimento di tutela ai sensi del codice dei Beni Culturali con D.D.R. 27/10/2008.
Dal 2010 l’edificio è sottoposto a provvedimento di tutela ai sensi del codice dei Beni Culturali con D.D.R. 27/10/2008.
== Descrizione ==
[[File:Villa Arduino.JPG|thumb|Veduta di Villa Arduino]]
L'edificio a pianta angolare si sviluppa su quattro piani fuori terra e sorge sull'asse di [[corso Lecce]], in corrispondenza dell’incrocio con via Michele Lessona.
Villa Arduino, che nel progetto originario presentava facciate più movimentate, sfrutta strategicamente la posizione angolare per evidenziare il suo imponente ingresso padronale composto da un primo volume che avanza sino a filo strada e ingloba un portale d'accesso caratterizzato da un portico con due archi laterali che fiancheggiano un grande arco a tutto sesto che conduce all'ingresso principale dell'edificio. Il portico è sormontato da un ampio terrazzo al primo piano con balaustra in litocemento e dal volume principale più caratterizzante, ovvero una sorta di [[Dongione|dongione]] dai chiari stilemi neogotici con balconi al secondo piano e un loggiato al terzo, costituito da ampie trifore su ciascun lato, con archi a tutto sesto e coppie di colonne binate.<ref>{{Cita|AA.VV. name="aavv 1928|p." 14}}.</ref><ref>{{Cita| name="M. L. Pistoi, 1969| pp. 21-23}}.<" /ref>
Attorno a questo principale corpo angolare si articolano le due ali laterali dell’edificio, le cui facciate sono interamente percorse da un ciclo di affreschi e da un rivestimento che alterna a contrasto il mattone a vista con l'ocra degli elementi del ricco apparato decorativo costituito da decori fitomorfi, zoomorfi, allegorie e riferimenti araldici realizzati in litocemento.<ref>{{Cita| name="B. Coda N., R. Fraternali, C. L. Ostorero, 2017| pp. 11-16}}.<" /ref>
Entrambe le ali laterali dell'edificio ospitano un giardinovialetto piantumatocon un'aiuola piantumata antistante e sono costituite da due piani a struttura mista di muratura e cemento armato, con parziali sopraelevazioni che ospitano il secondo e terzo piano, le cui facciate sono caratterizzate da una variegata alternanza di bifore, trifore, loggiati, archi, finestre con arco a sesto acuto e archi a tutto sesto, compresocompresi l'arcoi strombatodue chearchi incorniciastrombati ladel grandedongione vetratae quello principale, che affaccia sul terrazzo del dongione sopra il portale di ingresso angolare.<ref>{{Cita|AA.VV. name="aavv 1928|p." 14}}.</ref><ref>{{Cita| name="M. L. Pistoi, 1969| pp. 21-23}}.<" /ref>
[[File:VILLA ARDUINO 02.jpg|thumb|200px|right|Un dettaglio dell'accesso carrabile e dell'accesso alla palazzina del custode da via Michele Lessona]]
L’edificio prevede a sinistra dell’ingresso pedonale e del passo carrabile presenti al civico 14 di via Michele Lessona, l’appartamento del custode. Alla sua destra vi è l'ala dell'edificio caratterizzata da un portico con volte a crociera e dalarchi a tutto sesto, di cui uno costituisce il varco carrabile che conduce all'ampia corte interna, dove trovano posto un magazzino e un’autorimessa.<ref>{{Cita|AA.VV. name="aavv 1928|p." 14}}.</ref><ref>{{Cita| name="M. L. Pistoi, 1969| pp. 21-23}}.<" /ref> Il piano superiore, sovrastato da pinnacoli e da un'ulteriore torre con un loggiato che affaccia sulla corte interna, era invece originariamente destinato interamente all’abitazione della famiglia Arduino.<ref name="B. Coda N., R. Fraternali, C. L. Ostorero, 2017 pp. 11-18">{{Cita|B. Coda N., R. Fraternali, C. L. Ostorero, 2017|pp. 11-18}}.</ref>
Il modulo laterale affacciato su corso Lecce, invece, appare più omogeneo, con una struttura quadrangolare costituita da prospetti più regolari e austeri, caratterizzati da finestre a sesto acuto per l'ultimo piano, bovindi, un grande affresco e un arco cieco a sesto acuto che contiene un'ampia vetrata a quadrifora al primo piano, che affaccia su un ulteriore terrazzo. Quest'ala dell'edificio ospitava originariamente gli uffici del cavalier Arduino con gli annessi locali per i disegnatori, la segreteria e l’amministrazione.<ref>{{Cita| name="B. Coda N., R. Fraternali, C. L. Ostorero, 2017| pp. 11-18}}.<" /ref> Su questo stesso lato è presente un secondo accesso pedonale a filo strada originariamente destinato agli uffici, sovrastato da un'edicola in muratura riportante tipiche decorazioni neogotiche, che conduce all'ingresso originariamente destinato agli uffici.
Nel 1940 venne realizzata una recinzione in litocemento in sostituzione dell’originale cancellata in ferro battuto, smantellata per donare alla patria il metallo per fini bellici. Essa è stata demolita nel 1960 e nuovamente sostituita con una stilisticamente più coerente. Tuttavia i ferri battuti originali superstiti si ritrovano nel cancello principale e in quelli degli accessi pedonali, che riportano un decoro piuttosto fitto ed elaborato.
A completamento della decorazione, vi sono alcuni ferri battuti di elaborata fattura anche sulla cima del dongione angolare, dove svetta un segnavento, e sulle falde di copertura dei moduli più alti, nonché sullo stipite dell'accesso angolare principale, dove si trovatrovano affissaaffisse unadue targatarghe metallicametalliche recanterecanti la dicitura "Palazzotto Arduino" in caratteri gotici a rilievo.<ref>{{Cita| name="B. Coda N., R. Fraternali, C. L. Ostorero, 2017| pp. 11-18}}.<" /ref>
== Trasporti ==
*{{BoxArrotondato|M1|#FFFFFF|#E20A16|#E20A16|0ex}} [[metropolitana di Torino|Metropolitana]], fermata[[Stazioni della metropolitana di Torino|fermate]]: [[Rivoli (metropolitana di Torino)|Rivoli]], [[BerniniRacconigi (metropolitana di Torino)|BerniniRacconigi]].
*Bus 65, 2, 13
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== Voci correlate ==
* [[Liberty a Torino]]
* [[Casa della Vittoria]]
* [[Ville e palazzi di Torino]]
* [[Luoghi d'interesse a Torino]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|1=https://www.museotorino.it/view/s/0a39cb4eab054be4a12de5024a21f73a|2=Villa Arduino}}
{{Portale|Architettura|Piemonte|Torino}}
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