'hours...': differenze tra le versioni
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{{Album
|titolo = {{'}}hours...{{'}}
|titoloalfa = Hours
|artista = David Bowie
|tipo
|giornomese = 4 ottobre
|anno = 1999
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|produttore = David Bowie e [[Reeves Gabrels]]
|durata = 57:35
|genere =
|nota genere = <ref name="Pitchfork">{{Cita web|url=http://pitchfork.com/reviews/albums/881-hours/|titolo=David Bowie: ''Hours'' |editore=[[Pitchfork (sito web)|Pitchfork]]|cognome= Schreiber |nome=Ryan|accesso=26 aprile 2011}}</ref>
|registrato = aprile–giugno 1999, Seaview Studio ([[Bermuda]]), Chung King Studios ([[New York]])
|numero di dischi = 1
|numero di tracce = 11
|note =
|numero dischi d'
|numero dischi di platino = ▼
▲|numero dischi di platino =
|precedente = [[Earthling]]
|anno precedente = 1997
|successivo = [[Heathen (
|anno successivo = 2002
|singolo1 = [[Thursday's Child]]
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|data singolo4 = 17 luglio [[2000]]
}}
'''''{{'}}hours...{{'}}''''' è il
==
Il disco è stato composto insieme a [[Reeves Gabrels]] per il [[videogioco]] ''[[Omikron: The Nomad Soul]]'' del 1999.
'' 'Hours...' '' è un disco molto più convenzionale rispetto ai frenetici ''[[Earthling]]'' e ''[[1.Outside]]'', gli album che l'hanno preceduto, recuperando atmosfere pop rock più intimiste e riflessive. Se la musica di Bowie era sempre stata caratterizzata da artificio, intelligenza e sintesi, '''hours...'' segna una svolta ed è un punto di partenza rilassato e naturale. Questo cambiamento di tono rispetto agli ultimi suoi lavori è stato definito su ''[[AllMusic]]'' rinfrescante.<ref name=allmusic/>▼
Per promuovere l'album venne indetto un "Cyber Song Contest" sul sito ufficiale di Bowie, www.BowieNet, con cui il vincitore avrebbe potuto aggiungere il testo ad una versione strumentale del brano ''What's Really Happening'' e comparire tra gli autori nelle note di copertina. Tra gli {{formatnum:80000}} testi arrivati risultò vincente quello del ventenne Alex Grant, giudicato da Bowie impertinente e facile da cantare.<ref>{{cita web|url=http://ultimateclassicrock.com/david-bowie-cyber-song/
Nella rivista ''[[Rolling Stone]]'' è stato invece definito effervescente e malinconico al tempo stesso, rappresentando una sintesi della carriera di Bowie, in cui l'ascoltatore può trovare tracce di album precedenti quali ''[[Hunky Dory]]'', ''[[The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars|Ziggy Stardust]]'', ''[[Aladdin Sane]]'', ''[[Heroes]]'', ''[[Low (David Bowie)|Low]]'' e quelli realizzati con i [[Tin Machine]]. Sempre secondo la rivista americana, l'introspezione che caratterizza'' 'hours...' '' testimonia la serenità derivante dalla maturità, longevità artistica e fama di leggenda raggiunte dall'autore.<ref>{{cita web|url=http://www.rollingstone.com/artists/davidbowie/albums/album/322955/review/6211745/hours|titolo=David Bowie: Hours: Music Reviews |editore=Rolling Stone|accesso=30 giugno 2016| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080622103520/http://www.rollingstone.com/artists/davidbowie/albums/album/322955/review/6211745/hours |dataarchivio=22 giugno 2008 | lingua=en}}</ref>▼
== Copertina ==
▲Per promuovere l'album venne indetto un "Cyber Song Contest" sul sito ufficiale di Bowie, www.BowieNet, con cui il vincitore avrebbe potuto aggiungere il testo ad una versione strumentale del brano ''What's Really Happening'' e comparire tra gli autori nelle note di copertina. Tra gli {{formatnum:80000}} testi arrivati risultò vincente quello del ventenne Alex Grant, giudicato da Bowie impertinente e facile da cantare.<ref>{{cita web|http://ultimateclassicrock.com/david-bowie-cyber-song/ |15 Years Ago: David Bowie Records The First Cyber Song |13 maggio 2017 |lingua=en}}</ref> Grant si aggiudicò anche un viaggio ai Looking Glass Studios di [[Philip Glass]] il 24 maggio 1999, con la possibilità di osservare Bowie al lavoro in studio di registrazione. Contribuì alla canzone anche cantando nel coro di sottofondo, insieme ad un amico che lo aveva accompagnato.<ref>{{cita web|http://www.davidbowie.com/news/it-really-happened-45456 |It Really Happened! |13 maggio 2017 |lingua=en}}</ref>
La copertina dell'album, disegnata da Rex Ray elaborando fotografie di Tim Bret Day e Frank Ockenfels, mostra una sorta di "[[Pietà vaticana|Pietà michelangiolesca]]" dove un Bowie con capelli corti appare esanime a terra con la testa sulle ginocchia di un caritatevole altro Bowie dai capelli lunghi, come in una sorta di passaggio tra vecchia e nuova incarnazione musicale dell'artista. Il primo rappresenta il morente Bowie del precedente album ''Earthling'', mentre il secondo, con la sua aria innocente e indefinibile ed il suo aspetto molto più giovane e vagamente
▲La copertina dell'album, disegnata da Rex Ray elaborando fotografie di Tim Bret Day e Frank Ockenfels, mostra una sorta di "[[Pietà vaticana|Pietà michelangiolesca]]" dove un Bowie con capelli corti appare esanime a terra con la testa sulle ginocchia di un caritatevole altro Bowie dai capelli lunghi, come in una sorta di passaggio tra vecchia e nuova incarnazione musicale dell'artista. Il primo rappresenta il morente Bowie del precedente album ''Earthling'', mentre il secondo, con la sua aria innocente e indefinibile ed il suo aspetto molto più giovane e vagamente effemminato, potrebbe rappresentare il Bowie di inizio carriera e al tempo stesso un nuovo Bowie sconosciuto ed alieno.<ref>{{cita libro|url= https://books.google.co.jp/books?id=RksjCgAAQBAJ&pg=PA192 |pp=192-194 | titolo= David Bowie in Darkness: A Study of 1. Outside and the Late Career | autore=Nicholas P. Greco |editore= McFarland, 2015 |ISBN= 0-7864-9410-7 |lingua=en}}</ref> Nelle prime stampe dell'album, la copertina era stata sottoposta ad un complicato processo di stampa che donava all'immagine un effetto tridimensionale.
== Accoglienza ==
{{Recensioni album
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L'album ebbe un notevole successo in Europa, in particolare raggiunse la Top 10 nelle classifiche nazionali con la 2ª posizione in Svezia e Austria, la 4ª in Germania e Norvegia, la 5ª nel Regno Unito, la 7ª in Francia e la 9ª in Italia.<ref>Vedi le note della sezione [['hours...'#Classifiche di vendita|Classifiche di vendita]]</ref> Negli Stati Uniti invece fu il primo album di studio di Bowie a fallire l'entrata nella US Top 40 dai tempi di ''[[The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars|Ziggy Stardust]]'' (1972), raggiungendo la 47ª posizione.<ref name=billboard/> Discrete furono le vendite di ''[[Thursday's Child]]'', il primo dei singoli estratti dall'album, che raggiunse la 16ª posizione della [[
▲''
▲Nella rivista ''[[Rolling Stone]]'' è stato invece definito effervescente e malinconico al tempo stesso, rappresentando una sintesi della carriera di Bowie, in cui l'ascoltatore può trovare tracce di album precedenti quali ''[[Hunky Dory]]'', ''[[The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars|Ziggy Stardust]]'', ''[[Aladdin Sane]]'', ''[["Heroes" (album David Bowie)|"Heroes"]]'', ''[[Low (David Bowie)|Low]]'' e quelli realizzati con i [[Tin Machine]]. Sempre secondo la rivista americana, l'introspezione che caratterizza ''
== Tracce ==
Line 78 ⟶ 76:
# ''[[Thursday's Child]]'' – 5:24
# ''Something in the Air'' – 5:46
# ''[[Survive (David Bowie)|Survive]]'' – 4:11
# ''If I'm Dreaming My Life'' – 7:04
# ''Seven'' – 4:04
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** [[Holly Palmer]]: cori in ''Thursday's Child''
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!Classifica (1999)
!Posizione<br />massima▼
▲!Posizione
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|[[Oricon|Giappone]]
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|[[VG-lista|Norvegia]]<ref>{{cita web|titolo=David Bowie – ''Hours...''|url=http://norwegiancharts.com/showitem.asp?interpret=David+Bowie&titel=Hours...&cat=a|sito=norwegiancharts.com|lingua=en|accesso=14 maggio 2017}}</ref>
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== Note ==
<references/>
== Collegamenti esterni ==
* {{
{{David Bowie}}
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