Silfio: differenze tra le versioni
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A parte i suoi usi nella cucina greco-romana (come ad esempio nelle ricette di [[Marco Gavio Apicio|Apicio]]), la pianta era utilizzata per molte applicazioni mediche. Si riteneva che curasse la tosse, la gola irritata, la febbre, l'indigestione, i dolori, le verruche ed altri tipi di malattie, ma soprattutto, secondo [[Gaio Plinio Secondo|Plinio il Vecchio]], era utilizzata come contraccettivo. Oggi sappiamo che molte specie appartenenti alla famiglia delle [[Apiaceae]] hanno proprietà [[Estrogeno|estrogeniche]], ed è stato dimostrato che alcune (come la [[Daucus carota|carota selvatica]]) possono fungere da [[Aborto|abortivo]]; è quindi possibile che la pianta fosse farmacologicamente attiva per la prevenzione o l'interruzione della gravidanza.
Nel carme 7 del suo ''Liber'', [[Gaio Valerio Catullo|Catullo]] cita la città di "[[Cirene]] ricca di silfio" (''lasarpiciferis...Cyrenis'') per caratterizzare il deserto libico, i cui granelli di sabbia sono tanto numerosi quanti i baci richiesti
Alcune fonti sostengono che il tradizionale simbolo del cuore (♥) derivi dalla forma dei suoi semi (vedi sezione [[silfio#Simbologia|Simbologia]]).
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== Simbologia ==
Ci sono state alcune speculazioni sul nesso tra il silfio e la tradizionale simbologia della forma del [[Cuore (simbolo)|cuore]] (♥)<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Favorito|nome=E. N.|cognome2=Baty |nome2=K.|data=febbraio 1995|titolo=The Silphium Connection|rivista=Celator|volume=9|numero=2|pp=
Alcuni ritengono che il simbolo del cuore, in ambito religioso, sia stato utilizzato per la prima volta nel [[XVII secolo]], quando [[Santa Margherita Maria Alacoque]] ebbe una visione di una forma di cuore dentro una [[corona di spine]]. Ad ogni modo, il simbolo è presente in [[Vetrata|vetrate]] molto più antiche.
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==Araldica==
Nel 1919 alla [[Cirenaica italiana]] venne concesso, con [[regio decreto]] del 3 aprile 1919, uno stemma «d'azzurro, al silfio d'oro reciso, e sormontato da una stella d'argento. Lo scudo timbrato da corona antica romana»;<ref>{{cita pubblicazione |cognome=Rangoni Machiavelli |nome=Luigi |anno=1933 |mese=luglio|titolo=Stemmi delle colonie, delle provincie e dei comuni del Regno d'Italia riconosciuti o concessi dalla Consulta Araldica del Regno al 1º novembre 1932 |rivista=Rivista del Collegio Araldico |volume=anno XXXI |p=365 }}</ref> il colore del fondo dello [[Scudo araldico|scudo]] divenne successivamente (tra il 1932 e il 1937) rosso e in quest'ultima versione appare nell'arma concessa alla [[Libia italiana]] il 16 dicembre 1940.<ref>{{cita pubblicazione |cognome=Z. |nome=A. |anno=1988 |titolo=Lo stemma coloniale della Libia |rivista=Vexilla Italica |volume=a. XIV |numero=n. 2 |pp=46-47 }}</ref>
Il silfio d'oro è stato poi assunto nell'[[araldica]] militare [[italia]]na quale simbolo delle unità che hanno combattuto nelle campagne in [[Africa settentrionale]] durante la [[seconda guerra mondiale]].
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File:Cyrenaica_COA.svg|Stemma ufficiale della [[Cirenaica
File:Coat of arms of Italian Libya (1940–1943).svg|Stemma ufficiale della [[Libia italiana]] dal 1940 al 1943
File:CoA mil ITA btg bersaglieri 14 (1987-).png|Stemma del [[14º Battaglione bersaglieri "Sernaglia"]], silfio d'oro su fondo rosso nel 2º quarto
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|1=https://nunc.ch/it/silphium-prima-vittima-dello-sfruttamento/|2=Silphium, prima vittima dello sfruttamento|lingua=it|accesso=8 giugno 2025}}
* {{cita web|1=http://ancient-coins.com/articles/silphium/silphium2.htm|2=Notizie e disegni sul silfio, storia di Cirene e delle sue monete|lingua=en|accesso=6 febbraio 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061102232406/http://ancient-coins.com/articles/silphium/silphium2.htm|dataarchivio=2 novembre 2006|urlmorto=sì}}
* {{cita web|http://gernot-katzers-spice-pages.com/engl/Silphion.html|L'utilizzo del silfio come spezia nell'antica cucina romana|lingua=en}}
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