Python natalensis: differenze tra le versioni

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Il '''pitone delle rocce dell'Africa meridionale''' (''Python natalensis''), anche noto anche come '''pitone del Natal''' o '''pitone africano minore''', è una grande [[Specie (tassonomia)|specie]] di grandi dimensioni di serpente costrittore appartenente alla [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] [[Pythonidae]],. È originariaoriginario dell'[[Africa meridionale]], chedove prediligevive leprevalentemente in [[Savana|savane]] e le boscaglie.<ref name=iucn/>

La specie Vennevenne descrittodescritta per la prima volta da [[Andrew Smith]] nel 1833.<ref>{{cita libro|autore=Smith, A. |anno=1849 |titolo=Illustrations of the zoology of South Africa : consisting chiefly of figures and descriptions of the objects of natural history collected during an expedition into the interior of South Africa, in the years 1834, 1835, and 1836; fitted out by "the Cape of Good Hope Association for exploring Central Africa" : together with a summary of African zoology, and an inquiry into the geographical ranges of species in that quarter of the globe |url=https://archive.org/details/illustrationszo00smitd |città=Londra |editore=Smith, Elder and Co |pp=[https://archive.org/details/illustrationszo00smitd/page/42 42]–44 |capitolo=''Python natalensis'' |urlcapitolo=https://archive.org/details/illustrationszo00smite/page/n41/mode/2up}}</ref> Con una lunghezza diche oltrepuò superare i 5 metri, questoil pitone delle rocce dell'Africa meridionale è unotra deii serpenti più grandi al mondo.
 
== Descrizione ==
Il pitone delle rocce dell'Africa meridionale hapresenta una colorazione simile ala quella del suo parente settentrionale (''[[Python sebae|parente settentrionale]]''), tuttaviama è descritto come "più scialbo". Sotto la striscia chiara sulla testa, dicomune entrambia ientrambe serpentile specie, lail speciepitone meridionale hamostra una macchia scura più stretta, che assomigliasomiglia a una striscia invecepiuttosto che a una macchia.

Il [[Python sebae|pitone delle rocce dell'Africa centrale]] (''[[Python sebae]]'') presentasi distingue per due linee chiare prominenti che partono dal naso, passandi sopra l'occhiogli occhi fino alla parte posteriore della testa, chementre queste linee sono molto più opache nel pitone delle rocce dell'Africa meridionale. Inoltre, la specie settentrionale hapresenta squame della testa notevolmente più grandi,<ref>{{Cita web|url= https://reptile-database.reptarium.cz/species?genus=Python&species=natalensis | titolo=Difference from P. sebae}}</ref><ref name="b123">{{cita web|url=https://www.africansnakebiteinstitute.com/articles/snake-comparison-african-rock-python-vs-southern-african-python/#:~:text=The%20African%20Rock%20Python%20has,differences%20between%20the%20two%20species| titolo=Snake Comparison – African Rock Python vs Southern African Python| data=25 giugno 2019}}</ref> oltreed adè averegeneralmente di dimensioni notevolmente inferioreinferiori rispetto al pitonesuo delleparente rocce dell'Africa centralemeridionale.<ref name="b123" />
 
=== Dimensioni ===
I pitoni delle rocce dell'Africa meridionale raggiungono una lunghezza media compresa tra i 2,8 e i 4 metri.<ref name="Spawls">{{cita libro|autore=Spawls, K.|autore2=Howell, R. |autore3=Drewes, J A. |anno=2002 |titolo=A Field Guide to the Reptiles of East Africa |città=Londra |editore=Academic Press |pp=305–310305-310 }}</ref> Tuttavia, lligli individui piùche lunghisuperano dii 4,6 metri sono piuttosto rari.<ref name="FitzSimons1930">{{cita libro|autore=FitzSimons, F. W. |anno=1930 |titolo=Pythons and their ways |città=Londra |editore=George G. Harrap & Co. Ltd |pp=12–6712-67}}</ref> Per quanto riguarda la lunghezza del corpo e la massa, questaLa specie mostrapresenta unoun spiccatoevidente [[dimorfismo sessuale]], doveper quanto riguarda lunghezza e massa corporea: le femmine sono significativamente più grandi e pesanti dei maschi.<ref name="Broadley1984">{{cita pubblicazione|autore1=Broadley, D. G. |anno=1984 |titolo=A review of geographical variation in the African Python, ''Python sebae'' (Gmelin) |rivista=British Journal of Herpetology |volume=6 |numero= |pp=359–367359-367}}</ref>

Tra Deii 75 individui misurati in [[Sudafrica]], la femmina più lunga eraregistrata lungamisurava 4,34 metri pere un peso dipesava 53,4 &nbsp;kg., Ilmentre il maschio più grande era lungo 4,23 metri pere un peso dipesava 31,1 &nbsp;kg.<ref name="Alexander">{{cita libro|autore=Alexander, G. J. |anno=2007 |capitolo=Thermal Biology of the Southern African Python (''Python natalensis''): Does temperature limit its distribution? |pp=51–7551-75 |città=Eagle Mountain |titolo=Biology of the Boas and Pythons |editore=Eagle Mountain Publishing Company |curatore1=Henderson, R. W. |curatore2=Powell, R.}}</ref> EsisteÈ documentato un record affidabile di un esemplare vivente che ha raggiunto i 5,56 metri.<ref name="FitzSimons1930"/> Il pitone sudafricano più lungo mai misurato misuravaaveva una lunghezza di 5,8 metri, misuratoed è stato registrato nell'ex- [[Transvaal]].<ref name="Branch">{{cita pubblicazione|autore1=Branch, W. R. |autore2=Haacke, W. D. |anno=1980 |titolo=A Fatal Attack on a Young Boy by an African Rock Python ''Python sebae'' |rivista=Journal of Herpetology |volume=14 |numero=3 |pp=305–307305-307}}</ref>
 
== Nella cultura popolare ==
Nel libro ''Where Men Still Dream'', il giornalista e autore sudafricano [[Lawrence G. Green]] ipotizza che la leggenda del [[Grootslang]], ununa esserecreatura miticomitica del folklore dei cercatori d'oro sudafricani, chepossa assomigliaavere aorigine unda serpenteavvistamenti gigantedi epitoni chedelle sirocce diceinsolitamente vivagrandi nel [[Orange (fiume)|fiume Orange]],. abbiaIl avutoGrootslang, originedescritto moltocome probabilmenteun daserpente avvistamentigigante, disarebbe pitoniquindi delleil roccerisultato insolitamentedi grandiracconti nel fiume,esagerati che sonohanno statitrasformato esageratiquesti avvistamenti in descrizioni di ununa esserecreatura mostruosomostruosa.<ref name="Dream">{{cita libro|autore=Green, Lawrence George |titolo= Where Men Still Dream |data=1948 |url= https://archive.org/details/in.ernet.dli.2015.54893/page/n137/mode/2up |editore= Standard Press Ltd., Cape Town |pp= 125–126125-126}}</ref>
 
== Note ==
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