Cantautore: differenze tra le versioni
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Tra i più importanti esponenti di questo periodo, oltre ai già citati Guccini, De André e Dalla, Nino Tristano (con l'album "Suonate Suonatori" (Fonit-Cetra) che Renzo Arbore nella sua Enciclopedia della Canzone definisce "il primo esempio di contaminazione tra musica popolare italiana e musica rock") ci sono [[Umberto Tozzi]], [[Francesco De Gregori]], [[Antonello Venditti]], [[Rino Gaetano]], [[Edoardo De Angelis]], [[Giorgio Lo Cascio]], [[Ernesto Bassignano]], [[Renzo Zenobi]], [[Corrado Sannucci]], [[Mario Bonura]], [[Stefano Rosso (cantautore)|Stefano Rosso]] legati all'esperienza del [[Folkstudio]], locale romano che promuove la canzone d'autore; poi [[Roberto Vecchioni]], [[Mario Barbaja]]<ref>{{cita|Gentile|pp. 15-16}}.</ref>, [[Renato Pareti]], [[Claudio Lolli]], [[Mario Panseri]], [[Oscar Prudente]], [[Luigi Grechi]], [[Pierangelo Bertoli]], [[Giorgio Laneve]], [[Edoardo Bennato]], [[Tito Schipa Jr.]], [[Franco Califano]], [[Corrado Castellari]], [[Claudio Fucci]], [[Gianni Bella]], [[Franco Battiato]], [[Franco Simone]] (definito "il poeta con la chitarra"), [[Ivano Fossati]] (che inizia con il gruppo ''[[Rock progressivo|progressive]]'' dei [[Delirium (gruppo musicale)|Delirium]]), [[Eugenio Finardi]], [[Alberto Camerini]], [[Gianfranco Manfredi]] (questi ultimi tre vicini all'esperienza del Movimento Studentesco milanese), [[Ricky Gianco]] (già attivo nel decennio precedente, negli anni '70 si avvicina alla canzone politica), [[Enzo Maolucci]] e [[Carlo Credi]], musicalmente più vicini al rock.
[[File:Foto006.jpg|upright=1.2|thumb|Un'immagine di [[Paolo Conte]] al [[Club Tenco]] con [[Francesco Guccini]] negli [[Anni 1970|anni settanta]]]]
In questo periodo troviamo anche cantautori che non vollero fare della lotta politica e sociale la tematica delle loro canzoni ma al contrario si dedicarono a temi come l’amore e il sentimento, tra i quali
Cantautore atipico e trasversale è [[Claudio Baglioni]] che ha progressivamente ampliato la sua maniera di esprimersi, evolvendo da tematiche sentimentali verso contenuti di carattere sociale e introspettivo. Raggiunge il successo nel 1972 con [[Questo piccolo grande amore (album)|''Questo piccolo grande amore'']], un’opera che inaugura la stagione dei [[concept album]] in Italia: un formato in cui i brani sono legati da un filo narrativo o tematico, modalità di scrittura che diventerà una delle cifre stilistiche più ricorrenti dell’artista – tutt’oggi è il cantautore italiano con il maggior numero di concept album nella propria produzione. Il disco non solo mette in luce la sua capacità di costruire narrazioni scenografiche, raccontando una storia d’amore che si sviluppa come un’opera teatrale lungo le tracce, ma ottiene anche uno straordinario successo commerciale. Questo forte riscontro popolare, però, nei primi anni porta parte della critica a escluderlo dal novero dei cantautori “impegnati”, nonostante la qualità della scrittura e l’evoluzione dei suoi progetti artistici. Nel corso del decennio, Baglioni raffina ulteriormente la sua proposta. Con ''[[Sabato pomeriggio]]'' (1975), concept album incentrato sul tema dell’attesa, propone brani come ''Poster'' – considerato da [[Ennio Morricone]] uno dei più bei pezzi italiani a sfondo sociale. Due anni più tardi, con ''[[Solo (Claudio Baglioni)|Solo]]'' (1977), affronta invece il tema della solitudine, delineando un percorso introspettivo sempre più maturo e articolato.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://claudiobaglionihistory.wordpress.com/2025/05/23/tutti-gli-album-di-claudio-baglioni-spiegati-e-recensiti/|titolo=Tutti gli album di Claudio Baglioni spiegati e recensiti|sito=Claudio Baglioni|data=2025-05-23|accesso=2025-06-18}}</ref>
Identico è il caso di [[Lucio Battisti]]<ref>{{cita|Gentile|pp. 18-19}}.</ref>, che in realtà aveva iniziato l'attività nel decennio precedente: Battisti è autore solo delle musiche delle canzoni da lui cantate, le quali, dopo essere state composte, vengono completate con i testi scritti da [[Mogol]].▼
▲Identico è il caso di [[Lucio Battisti]]<ref>{{cita|Gentile|pp. 18-19}}.</ref>, che in realtà aveva iniziato l'attività nel decennio precedente: Battisti è autore però solo delle musiche delle canzoni da lui cantate, le quali, dopo essere state composte, vengono completate con i testi scritti da [[Mogol]].
[[File:Theoris Campus - Etichetta lato B.jpg|thumb|left|[[Francesco De Gregori|De Gregori]] e [[Antonello Venditti|Venditti]] sull'etichetta del disco [[Theorius Campus]]]]
Anomalo il caso di [[Paolo Conte]], la cui produzione coincide a livello temporale con quella degli artisti citati, ma i cui riferimenti musicali sono il [[jazz]] e le grandi orchestre [[swing]] degli [[Anni 1930|anni trenta]] e [[Anni 1940|quaranta]]. I suoi testi spesso descrivono situazioni dell'epoca (ad esempio nei brani ''Topolino amaranto'', ''Bartali'', ''Diavolo rosso'') oppure ricreano un'atmosfera poetica più generale (''I giardini pensili hanno fatto il loro tempo'', ''Per quel che vale'', ''Chi siamo noi?''). Oltre a cantare i suoi testi, Conte prende generalmente parte all'esecuzione come pianista.
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In questo periodo cominciano a suscitare un certo interesse anche alcune cantautrici fra le quali [[Nada Malanima|Nada]], quest'ultima un tempo solo interprete, [[Giuni Russo]], [[Alice (cantante)|Alice]], [[Gianna Nannini]], legata alla musica rock, [[Grazia Di Michele]], influenzata da suggestioni etniche e richiami alle folk singer americane, e [[Teresa De Sio]], la prima ad unire la melodia partenopea al folk e alla [[world music]].
Si riconfermano nel 1980 inoltre i cantautori esplosi nel precedente decennio come Lucio Battisti, Antonello Venditti e in particolar modo Claudio Baglioni che consolida il proprio ruolo nella musica d’autore italiana. Il suo album ''[[Strada facendo (album Claudio Baglioni)|Strada facendo]]'' (1981) riceve il premio dell’Associazione Critici Discografici come miglior lavoro cantautoriale dell’anno, segnando un ulteriore passo nella sua evoluzione artistica e un rafforzamento del suo riconoscimento anche in ambito critico. Il successo popolare di Baglioni continua a crescere, trovando il suo apice nel 1985 con l’uscita di ''[[La vita è adesso]]'', un concept album che diventa l’album più venduto della storia discografica italiana, infrangendo ogni record di vendite nel Paese. Questo risultato rende Baglioni l’artista di musica d’autore di maggior impatto commerciale del decennio. Nel medesimo decennio, Baglioni diventa inoltre il primo artista italiano – e l’unico cantautore – a intraprendere una tournée interamente negli stadi, totalizzando oltre un milione di spettatori: un primato che segna una svolta nella dimensione live della canzone d’autore italiana. I concept album realizzati in questo decennio si allontanano dal romanticismo degli anni Settanta per abbracciare tematiche più ampie e universali, come la riflessione sociale, la vita e il senso dell’esistenza nel collettivo.<ref>{{Cita web|url=https://www.lastampa.it/spettacoli/musica/2018/02/07/news/quando-baglioni-sbaragliava-sanremo-anche-senza-andarci-1.33977215/amp/|titolo=Quando Baglioni sbaragliava Sanremo anche senza andarci|sito=www.lastampa.it|accesso=2025-06-18}}</ref>
==== Anni 90 e seguenti ====
Negli [[Anni 1990|anni novanta]] si affermano autori che coniugano un gusto "[[postmoderno]]" ad una qualità dei testi vicina a quella dei loro predecessori. Sono cambiati i tempi, prima le persone avevano una maggiore predisposizione all'ascolto di una canzone, alle parole, all'impegno politico e sociale. Bastava presentarsi con una chitarra sul palco e creare una complicità e una corrispondenza di intenti che andava oltre la canzone.<ref>{{cita web|url=http://www.cantautoriitaliani.org/|titolo=articolo|accesso=14 luglio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120628020516/http://www.cantautoriitaliani.org/|urlmorto=sì}}</ref> La confusione dei tempi che si trovano a vivere porta molti di essi a ripiegare sul versante intimista. Tra i più rappresentativi del periodo, oltre ai già citati Vasco Rossi, Gianna Nannini, Jovanotti, Renato Zero, Raf e tanti altri che continuano a riaffermarsi nella canzone d'autore anche nel successivo decennio<ref name=canzonetreccani/>, vi sono, tra i tantissimi, [[Zucchero Fornaciari]], [[Samuele Bersani]]<ref>{{cita|Neri|p. 58}}.</ref>, [[Niccolò Fabi]]<ref>{{cita|Neri|pp. 183-184}}.</ref>, [[Carmen Consoli]], [[Marco Masini]], [[Luciano Ligabue]]<ref name=canzonetreccani>{{Treccani|la-canzone-d-autore-in-italia_(Enciclopedia-Italiana)|La canzone d'autore in Italia|autore=[[Roberto Vecchioni]]|anno=2000|accesso=11 settembre 2022}}</ref>, [[Max Gazzè]], [[Daniele Silvestri]], [[Alex Britti]] e Claudio Baglioni che si conferma figura centrale della musica d’autore pop italiana, raggiungendo proprio in questo decennio l’apice della qualità compositiva. Nel 1990 pubblica ''[[Oltre (Claudio Baglioni)|Oltre]]'', doppio album unanimemente considerato il suo capolavoro, nonché primo atto della cosiddetta ''Trilogia del tempo'', completata da ''[[Io sono qui]]'' (1995) e ''[[Viaggiatore sulla coda del tempo]]'' (1999). Questa trilogia rappresenta un unicum nella storia della canzone d’autore italiana: per la prima volta tre concept album sono concepiti come parti di un’opera unitaria, legati da un filo tematico e stilistico coerente. I tre dischi, articolati e sperimentali, affrontano con profondità i grandi interrogativi dell’esistenza umana, il tema del viaggio – reale e interiore – e la riflessione sul senso della vita, fondendo canzone, poesia, musica orchestrale e contaminazioni internazionali è infatti il momento in cui la [[world music]] e diverse influenze musicali si uniscono come non mai.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://claudiobaglionihistory.wordpress.com/2025/05/23/tutti-gli-album-di-claudio-baglioni-spiegati-e-recensiti/|titolo=Tutti gli album di Claudio Baglioni spiegati e recensiti|sito=Claudio Baglioni|data=2025-05-23|accesso=2025-06-18}}</ref> Nonostante la complessità del progetto, la trilogia riscuote un grande successo commerciale e un impatto culturale, contribuendo a ridefinire i confini della musica d’autore italiana negli anni a seguire.
== In Francia ==
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