Valsolda: differenze tra le versioni

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|Didascalia mappa = Localizzazione del comune di Valsolda nella provincia di Como
}}
'''Valsolda''' (''Valsòlda'' in [[dialetto comasco]]<ref group="N">Per il [[dialetto comasco]], si utilizza l'[[ortografia ticinese]], introdotta a partire dal 1969 dall'associazione culturale ''Famiglia Comasca'' nei vocabolari, nei documenti e nella produzione letteraria''.''</ref>, <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/valˈsɔlda/|lmo}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] [[Comune sparso|sparso]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /><ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[provincia di Como]] in [[Lombardia]].
 
== Geografia fisica ==
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La concessione del feudo valsoldese alla mensa arcivescovile di Milano da parte degli [[Hohenstaufen]] permise di fatto una vera potestà temporale alla chiesa milanese, con le periodiche investiture imperiali susseguitesi nei secoli (1311, 1531).<ref name=":0" /> Dopo un breve periodo in cui, tra il [[1525]] e il [[1531]] il condottiero [[Gian Giacomo Medici|Medeghino]] e il cavaliere Giambattista Pusterla vennero investiti del feudo della valle, la [[Arcidiocesi di Milano]] rafforzò il controllo sulla Valsolda pretendendone una sovranità non solo da un punto di vista religioso ma anche politico.<ref name=":0" /> A [[Gian Giacomo Medici]] si deve, nel [[1528]], la distruzione del castello valsoldese,<ref name=":06" /> detto di San Martino, situato nell'odierna frazione di [[Castello (Valsolda)|Castello]].
[[File:Lugano, San Mammete, Tessin, Switzerland-LCCN2001703250.jpg|sinistra|miniatura|San Mamete in una cartolina del 1905]]
Il territorio era composto dalle XII Terre di Albogasio, Casarico, Castello, Cima, Cressogno, Dasio, Drano, Loggio, Oria, Puria, San MametteMamete e Bisnago, con quest'ultima detta anche Roncaglia e situata sulla sponda opposta del lago rispetto alle altre.<ref name=":0" /> Il capoluogo amministrativo fu posto a San Mamete ove risiedeva periodicamente un delegato dell'arcivescovo che vi esercitava anche funzioni di giudice straordinario, affiancandosi al potere amministrativo del podestà elettivo della valle.<ref name=":0" /> Le XII terre erano originariamente divise in sei comuni ([[Albogasio]] con Oria,<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3000179/?view=toponimi&hid=0|titolo=Comune di Albogasio con Oria, sec. XIV - 1757 |sito= Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali|accesso=20 maggio 2020}}</ref> [[Cressogno]],<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3000186/?view=toponimi&hid=0|titolo=Comune di Cressogno, sec. XIV - 1757 |sito= Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali|accesso=20 maggio 2020}}</ref> [[Dasio (Valsolda)|Dasio]],<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3000193/?view=toponimi&hid=0|titolo=Comune di Dasio, sec. XIV - 1757 |sito= Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali|accesso=20 maggio 2020}}</ref>, Drano con Loggio,<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3000200/?view=toponimi&hid=0|titolo=Comune di Drano con Loggio, sec. XIV - 1757 |sito= Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali|accesso=20 maggio 2020}}</ref> [[Puria]]<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3000214/?view=toponimi&hid=0|titolo=Comune di Puria, sec. XIV - 1757 |sito= Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali|accesso=20 maggio 2020}}</ref> e [[Castello (Valsolda)|Castello]]<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3000207/|titolo=Comune di Castello, sec. XIV - 1757 |sito= Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali|accesso=20 maggio 2020}}</ref>), il numero dei quali variò più volte nel corso del tempo: sceso a cinque nel corso del Cinquecento, si ridusse a uno nel 1751 (il comune di San Mamete), per poi diventare due nel 1753 e ritornare ai sei originari nel 1757.<ref name=":0" />
 
Il governo austriaco, con un dispaccio imperiale di [[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena|Giuseppe II]] del [[1784]], disconobbe la sovranità degli arcivescovi sulla valle pur confermando la concessione del feudo.<ref name=":0" /> Con quest'atto, l'imperatore integrò di fatto e di diritto la "valle del Soldo" nello [[Ducato di Milano|Stato di Milano]],<ref name=":62">{{Cita libro|nome=|cognome=Cantù|titolo=Storia della città e della diocesi di Como|url=https://books.google.de/books?id=lMDtSr1I_aUC&printsec=frontcover&hl=de&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false|accesso=4 maggio 2022|p=226|cid=Cantù}}</ref> decretando la fine di quel regime particolare di cui il territorio godeva fin dalle origini.<ref name=":0" />
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==== Demografia post-unitaria ====
{{Demografia/Valsolda}}
 
== Gemellaggi ==
 
* [[Montegalda]]
 
== Cultura ==