Comune vecchio (Scandicci): differenze tra le versioni

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{{S|palazzi della Toscana}}
{{Edificio civile
|nome edificio = Palazzo Comune vecchio
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|didascalia = Palazzo del Comune vecchio
|paese = ITA
|divamm1 = {{IT-TOS}}[[Toscana]]
|città = Scandicci
|cittàlink = <!-- valorizzare tale campo se la città è ambigua -->
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|costruttore = Matteo Cocchini
|proprietario = Comune di [[Scandicci]]
|committente = Comune di Casellina e Torri (oggi Scandicci)
}}
L'edificio del '''Comune vecchio''' è stato sede dal 1871 al 1975 del Comune di Casellina e Torri, divenuto dopo il 19281929, [[Scandicci|Comune di Scandicci]].
 
==Storia==
L'edificio, collocato in terreni dati dalla famiglia di possidenti Poccianti per costruirvi la sede del Comune, fu progettato dall'architetto Francesco Martelli e finitoultimato nel 1870 e si trova al centro di [[Piazza Matteotti (Scandicci)|Piazza Matteotti]]. All'architetto comunale Francesco Martelli ( fl. Casellina e Torri, XIX secolo) si deve il progetto del palazzo neorinascimentale<ref> Il palazzo si ispira allo stile dei palazzi di Firenze Capitale progettati dal Poggi. M. Gamannossi, ''FIERAmente Scandicci, 150 anni di esposizione e di storia'', Sicrea edizioni, 2016, p. 31.</ref>, mentre i lavori li diresse Matteo Cocchini di Signa. I lavori costarono 40.000 lire dell'epoca<ref>{{Cita libro|autore=Marco Gamannossi,''|titolo=Fieramente Scandicci-. 150 anni di esposizione e di storia'', |anno=2016|editore=Sicrea edizioni,|cid=Fieramente 2016, cit.Scandicci}}</ref>.
 
Nel giugno del 1870 fuvenne bocciatarespinta una proposta di collocare sulla facciata "un orologio da torre"<ref>Marco{{Cita|Fieramente Gamannossi, op. cit.,Scandicci}}</ref>.
 
Il cosiddetto "comune vecchio" era stato progettato come una Casa per la comunità: sede dell'amministrazione, in costante dialogo con la piazza e la sua funzione fieristica, al pian terreno s'insediarono le scuole elementari (maschili sul lato destro e femminili sull'altro). Il mezzanino fu adibito ad alloggio per gli insegnanti. Gli uffici comunali si trovavano al primo piano<ref>Marco{{Cita|Fieramente Gamannossi, op. cit.Scandicci}}</ref>.
 
==Descrizione==
Di sobria architettura tipicamente ottocentesca, mostra elementi classicheggianti nella forma delle finestre e nei piatti bugnati laterali. Caratteristico è il loggiato della facciata che presentava una apertura posteriore dando accesso a Piazza Piave.
<ref>{{cita libro|titolo = Scandicci. Itinerari storico-artistici nei dintorni di Firenze|editore = Ponte alle Grazie|città = Firenze|anno = 1997|curatore = Daniela Lamberini}}</ref>. La ristrutturazione avvenuta nel 2013 ha chiuso il passaggio verso Piazza Piave, collocandovi un ascensore ed ha costruito una passarellapasserella al 1º piano tra i due lati dell'edificio.
==Utilizzo==
L'edificio fu destinato inizialmente a sede della comunità di [[Casellina e Torri]]<ref>Una delibera del 25 febbraio 1869 relativa alla costruzione dell'edificio lo destinava a “ad uso di Ufizio comunale, delle scuole, e dei loro maestri”</ref>, divenuta poi [[Scandicci|Comune di Scandicci]]; tale destinazione è rimasta sino alla costruzione del nuovo comune nel 1975. L'edificio era caratterizzato da un ampio loggiato riservato alle contrattazioni durante le annuali fiere del bestiame; al piano terreno le due ali ospitavano le scuole elementari (femminili su lato destro della facciata, maschili su quello sinistro), al mezzanino v'erano gli alloggi degli insegnanti e infine al primo piano trovavano posto gli uffici comunali veri e propri.

Dal 1962 ha ospitato anche la Biblioteca comunale e l'Archivio storico<ref>{{cita web|url=http://www.scandiccicultura.eu/biblioteca-e-archivio-storico/storia.html|titolo=Biblioteca. Storia|sito=Scandicci Cultura|accesso=6 maggio 2015|dataarchivio=24 maggio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150524121921/http://www.scandiccicultura.eu/biblioteca-e-archivio-storico/storia.html|urlmorto=sì}}</ref>. Successivamente al trasferimento nel 2009 della Biblioteca nella nuova sede in Via Roma 38/A, l'edificio è stato ristrutturato ed ospita dal 2013 gli uffici comunali della Pubblica Istruzione, dei Servizi Educativi, dell'Agenzia Formativa (con n.5 aule attrezzate), del Cred (Centro Risorse Educative Didattiche) e di “Scandicci Cultura”, organismo strumentale del Comune per la gestione dei servizi e delle attività culturali.

Al piano terra si trova l'URBAN CENTER, spazio di comunicazione sull'identità urbana e sulle trasformazioni urbanistiche nell'area metropolitana, gestito dall'INU (Istituto Nazionale di Urbanistica) e, per la parte riguardante la memoria storica del paesaggio e della comunità locale, da Scandicci Cultura.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.scandicci.fi.it/rassegne/bancadati/20131212/SIO4142.PDF|titolo=Nuova vita al Comune vecchio; ospiterà l'Uban center|rivista=La Nazione|data=12 dicembre 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151122133149/http://www.comune.scandicci.fi.it/rassegne/bancadati/20131212/SIO4142.PDF|dataarchivio=22 novembre 2015}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.comune.scandicci.fi.it/cred/|sito=Comune di Scandicci|titolo=La fabbrica dei saperi|accesso=6 maggio 2015}}</ref>
 
==Note==
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* {{cita libro|curatore= Daniela Lamberini|titolo=Scandicci - Itinerari storico artistici nei dintorni di Firenze|editore=Ponte alle Grazie|città=Firenze|anno=1990}}
*{{cita libro|autore=Marco Gamannossi|titolo=Fieramente Scandicci 150 anni di esposizione e di storia|editore= Sicrea edizioni|anno=2016|ISBN=978-88-942009-0-4}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
{{Portale|architettura|Firenze}}