Abramo Abulafia: differenze tra le versioni
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|Cognome = Abulafia
|PostCognomeVirgola = nome italianizzato di '''Abraham ben Samuel Abulafia'''
|PreData =
|Sesso = M
|LuogoNascita = Saragozza
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|LuogoMorteLink = Comino (isola)
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = dopo il 1291
|NoteMorte =
|Epoca = 1200
|Attività = filosofo
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E tutti i segni erano complementari e si spiegavano l'un l'altro. Di tutti i segni del creato quello eccelso erano le quattro lettere del nome di [[Dio]], il [[Tetragrammaton]]. Il Tetragrammaton andava oltre l'uomo perché non si poteva pronunciare, si poteva solo meditare, analizzarne le lettere, ricombinarle, studiarne le corrispondenze e, attraverso esso, risalire l'[[albero delle sefirot]]. Per mezzo di questi esercizi mistici e con l'osservanza di pratiche [[ascesi|ascetiche]], l'uomo di Abulafia si innalza dallo stato mondano a uno stato superiore e diviene ''profeta''. Ma non si diventa profeti per dar spettacolo di sé con miracoli, bensì per giungere a uno stadio di ''percezione'' più sottile e per poter penetrare ''intuitivamente'' la natura imperscrutabile dell'Altissimo, i misteri della creazione, i problemi posti dalla vita umana, dal "[[Da-sein]]", i significati più reconditi della [[Torah]].
Nel [[1272]] Abulafia si trovava a [[Patrasso]], in [[Grecia]]. Lì compose il primo dei suoi libri profetici, il ''Sefer ha-Yashar'' (Libro del Giusto). Ma il suo spirito inquieto continuava a spingerlo verso l'incontro col papa. La richiesta di udienza raggiunse [[papa Niccolò III]] a Soriano. Il papa, che non era un mistico, ordinò di mettere al rogo quell'ebreo se si fosse presentato. Abulafia si presentò ugualmente, e fu incarcerato. Fu liberato dopo solo quattro settimane - nel frattempo il papa era stato colpito da un'apoplessia. Abulafia fece la sua comparsa in [[Sicilia (isola)|Sicilia]] dove si manifestò alle comunità ebraiche come [[Messia nell'ebraismo|Messia]]. Lo scandalo suscitato da questa affermazione costrinse il filosofo a fuggire ancora. Nell'isola [[Malta|maltese]] di [[Comino (isola)|Comino]] compose il ''Sefer ha-Ot'' (Libro del segno) tra il [[1285]] e il [[1288]]. Nel [[1291]] scrisse la sua opera più difficile, gli ''Imre Shefer'' (Parole di bellezza); dopo questa data si perde ogni traccia di lui.
== Il pensiero ==
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Le teorie che affermano la creazione, da parte di Abulafia, di una specie di trinità simile a quella cristiana sono prive di fondamento in quanto Abulafia stesso criticò le prevalenti teorie rabbiniche e cabbaliste dell'epoca affermando che facevano con le [[Sefirot]] quello che i cristiani avevano fatto con la Trinità.
{{
== Insegnamenti ==
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Abraham Abulafia descrive l'esperienza di vedere una forma umana diverse volte nei suoi scritti. Comunque, inizialmente non è chiaro chi sia questa forma. Dal momento in cui la forma e il mistico cominciano a dialogare, il lettore capisce che questa forma è l'immagine riflessa dello stesso mistico. Rivolgendosi ai suoi studenti e seguaci, nel libro Sefer haKheshek, Abulafia elabora ulteriormente lo scenario:
{{quote|Siediti pensando che un uomo sia in piedi presente ad aspettare che tu parli con lui; lui è pronto a risponderti ad ogni domanda. Tu dirai sparla, e lui risponderà […] cominciando a pronunciare [il nome] e recitando prima ''"la testa delle teste"'' [es. la prima combinazione di lettere], prolungando il respiro rendendolo più calmo. Dopodiché indietreggia come se ci fosse uno di fronte a te che ti risponde, e sarai tu stesso a rispondere, cambiando la tua voce.}}
Apparentemente, utilizzando le lettere del "Nome" con specifiche tecniche di respirazione, la forma umana dovrebbe apparire. Solo nell'ultima sentenza Abulafia suggerisce che questa forma sei te stesso.
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|ebraismo|filosofia|medioevo|spagna}}
[[Categoria:Morti a Għajnsielem]]
[[Categoria:Ebrei spagnoli]]
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