Torriglia: differenze tra le versioni

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|Panorama = Torriglia-panorama3.jpg
|Didascalia = Panorama di Torriglia
|Bandiera = Torriglia-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Torriglia-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
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|Data istituzione = 1861
|Altitudine =
|Abitanti = 2185
|Note abitanti = {{Istat|010|62|2022}}
|Aggiornamento abitanti = 31-5-2022
|Sottodivisioni = Vedi [[#Geografia antropica|elenco]]
|Divisioni confinanti = [[Davagna]], [[Lorsica]], [[Lumarzo]], [[Moconesi]], [[Montebruno]], [[Montoggio]], [[Neirone]], [[Propata]], [[Rondanina]], [[Valbrevenna]]
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}}
 
'''Torriglia''' (''Toriggia'' in [[Lingua ligure|ligure]]<ref>Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del {{cita libro|professor Gaetano|Frisoni|Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese|1910-2002|Nuova Editrice Genovese|Genova}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:2185Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Genova]] in [[Liguria]].
 
== Geografia fisica ==
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Il territorio comunale è situato in zona collinare ai piedi del [[monte Prelà]] (1406 m) in uno spartiacque comprendente le valli dei fiumi [[Trebbia]] e [[Scrivia]] e il bacino del [[lago del Brugneto]], a breve distanza dal [[passo della Scoffera]] (674 m s.l.m.) collegante le [[Alta valle Scrivia|valli Scrivia]] e [[Val Bisagno|Bisagno]]. Attraverso il [[passo del Portello]] (1.040 m s.l.m.) è possibile il collegamento tra la [[Val Fontanabuona|valle fontanina]] e l'alta val Trebbia.
 
Tra le vette del territorio il monte Duso (1451 m), il monte Scietto (1150 m), il monte Montaldo (1136 m), il monte Lavagnola (1113 m), il monte Corsica (1096 m), il monte Bragagino (1091 m), il monte Frisciallo (1061 m), il monte Penzo (1061 m), il monte Moro di Torriglia (1049 m), il monte di Pezza (1029 m), il monte Dragonat (988 m), il monte Spina (984 m), il bric della Croce (952 m), il monte del Cardinale (946 m), il monte Carcagno (914 m), il monte la Colla (898 m), il monte Castelluzzo (850 m), il monte Chiappa (827 m).
 
Il territorio, a nord est di [[Genova]], è ricco di [[Bosco|boschi]] e [[Pascolo|pascoli]] ed in estate è meta di vacanza per molte famiglie del vicino capoluogo.
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== Storia ==
=== Percorso storico ===
[[File:Torriglia-IMG 0680.JPG|miniatura|sinistra|Scorcio del centro storico di Torriglia]]
 
Il borgo di Torriglia ebbe molto probabilmente origine in [[Impero romano|epoca romana]].
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In [[Medioevo|epoca medievale]] Torriglia fu sede di un vero e proprio centro di evangelizzazione della [[val Trebbia]] con la presenza dell'antica abbazia di Patrania, citata nei testi come ''abatiam de Patrania''.
 
Nel 947 il re [[Lotario II d'Italia|Lotario II]] donò l’abbazia di Santa Maria di Patrania ed il suo feudo a quella dell'abbazia di San Marziano di [[Tortona]] nella persona del fondatore dell'abbazia tortonese il vescovo ed abate ''Giseprando'', cancelliere di Lotario II, [[Diocesi di Tortona|vescovo di Tortona]] e contemporaneamente [[abati di Bobbio|abate di Bobbio]], cosicché gli abati di San Marziano porteranno anche il titolo di abate di Patrania<ref>Guido Ferretti, [http://www.vferretti.it/antiche_mulattiere/Le_antiche_mulattiere.pdf ''Le antiche mulattiere - vie di carovane commerci e saperi''], Terza Edizione 2012</ref>; in seguito da lì a poco si separeranno in [[Val Trebbia|alta Valval Trebbia]] i possedimenti monastici tortonesi e bobbiesi.
 
In seguito divenne feudo dal 1227 della famiglia [[Malaspina]], già signori della [[Lunigiana]] e del [[Riviera di Levante|levante ligure]], grazie all'approvazione dell'imperatore [[Federico II di Svevia]].
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Intorno alla metà del XIII secolo fu sottoposto ai [[Fieschi|conti Fieschi di Lavagna]], i quali edificheranno in un periodo successivo il [[Castello di Torriglia|locale castello]] per la difesa del borgo; quest'ultimo venne poi sottoposto al controllo della [[Repubblica di Genova]], mantenendo però ai Fieschi l'ufficiale investitura sul feudo.
 
Nella lotta tra le diverse fazioni [[Guelfi e ghibellini|guelfe e ghibelline]] il feudo ne fu pienamente coinvolto, scatenando nel 1432 la reazione di [[Genova]] che assalì ed espugnò il castello fliscano.
 
Dopo la famosa [[Congiura di Gianluigi Fieschi|congiura dei Fieschi del 1547]] contro la repubblica, e soprattutto contro la famiglia [[Doria]], a partire dal 1547, fu assoggettato a questi ultimi che videro elevare il feudo di Torriglia al titolo di [[Marchesato di Torriglia|marchesato]] fino al 1760 e di [[principato (diritto)|principato]] dell'impero fino all'invasionearrivo di [[Napoleone Bonaparte]] in [[Liguria]] nel 1797, quando fufurono abolitoaboliti con la soppressione deii [[feudi imperiali]].
 
[[File:Torriglia-panorama inizio XX secolo.jpg|miniatura|Panorama del borgo e del castello all'inizio del XX secolo]]
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Nel 1815 entrò nel [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]], secondo le decisioni del [[congresso di Vienna]] del 1814, e successivamente nel [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nell'XI mandamento di Torriglia del [[circondario di Genova]] dell'allora [[provincia di Genova]].
 
Durante la [[seconda guerra mondiale]] si distinse per le [[Resistenza italiana|lotte partigiane di Resistenza]], infatti qui nacque quella che divenne nota come [[Repubblica di Torriglia|Repubblica di torriglia]], la "Prima [[repubbliche partigiane|Repubblica partigiana]] della Liguria"<ref>{{Cita web |url=http://www.altavaltrebbia.net/la-resistenza-in-val-trebbia/22-la-repubblica-di-torriglia.html |titolo=La repubblica di Torriglia<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=2 maggio 2010 |dataarchivio=25 marzo 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160325214808/http://www.altavaltrebbia.net/la-resistenza-in-val-trebbia/22-la-repubblica-di-torriglia.html |urlmorto=sì }}</ref><ref>[http://prono.provincia.genova.it/notizia.asp?IDNotizia=6751 Pro.No. - Provincia Notizie - Agenzia di stampa della Provincia di Genova<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140225011331/http://prono.provincia.genova.it/notizia.asp?IDNotizia=6751 |data=25 febbraio 2014 }}</ref>.
 
Il 17 luglio 1908<ref>Da ''La Trebbia'' del 26 luglio 1908</ref> si verificò un violento nubifragio con una piena straordinaria della [[Trebbia]] che devastò case e campagne soprattutto nel territorio del [[Circondario di Bobbio|mandamento bobbiese di Ottone]] e fra i confini delle provincie di Genova e Pavia, con gravi danni nell'abitato di [[Gorreto]], distruggendo cinque ponti lungo la [[Strada statale 45 di Val Trebbia|statale 45]] interrompendo le comunicazioni stradali fra Ottone e Torriglia, e la linea telegrafica fra Bobbio e Genova; danni ed allagamenti anche nel piacentino a [[Rivergaro]] e a [[Sant'Antonio a Trebbia]] nei pressi di Piacenza. Distruzioni imponenti e danni più ingenti si verificarono, invece, con l'alluvione che colpì la val Trebbia il 19 settembre 1953<ref>Da [http://www.altavaltrebbia.net/val-trebbia-di-ieri/805-nubifragio-1953.html ''La Trebbia'' del 25 settembre 1953] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20190805083713/http://www.altavaltrebbia.net/val-trebbia-di-ieri/805-nubifragio-1953.html |datedata=5 agosto 2019 }}</ref><ref>Gigi Pasquali, ''Cento anni di storia bobbiese - 1903-2003'', tratto dagli articoli del settimanale bobbiese ''La trebbia'', Bobbio 2003, Capitolo 2: Il fiume Trebbia pp.15-27</ref>.
 
Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della [[Comunità montana delle Alte Valli Trebbia e Bisagno|Comunità montana Alta Val Trebbia]] e, con le nuove disposizioni della Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008<ref>[http://www.federalismi.it/ApplOpenFilePDF.cfm?artid=10598&dpath=document&dfile=15072008190233.pdf&content=LIGURIA,+L.R.+n.+24/2008,Disciplina+di+riordino+delle+comunit%C3%A0+montane,+disposizioni+per+lo+sviluppo+della+cooperazione+intercomunale+e+norme+a+favore+dei+piccoli+comuni+-++-++-+ Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008]</ref>, ha fatto parte fino al 2011 della [[Comunità montana delle Alte Valli Trebbia e Bisagno]].
 
=== Il marchesato e principato di Torriglia ===
{{Doppia immagine verticale|right|Coat of Arms of the House of Doria.svg|Luigino Violante Lomellini D'Oria.png|150|Stemma dei Doria|Moneta ([[luigino]]) della principessa Violante Lomellini D'Oria}}
Centro amministrativo del [[Marchesato di Torriglia|marchesato]] (fino al 1760) e poi del [[Principato (diritto)|principato]] (1760-1797), Torriglia fu anche sede di un commissario che esercitava la [[podestà (medioevo)|podestà]] per conto dei suoi signori assieme a quattro Reggenti del Borgo. La giurisdizione di Torriglia comprendeva - nel 1712 - alcune "Ville" rappresentate da consoli: Casaleggio, Caorsi, Marzano, Orcesi, Tercesi, Frevada, Donetta, Garaventa, [[Pentema]], Bavastri, [[Bavastrelli]], Caprile, [[Propata]], [[Fascia (Italia)|Fascia]], Cassingheno, Alpicella, [[Montebruno]], Porcile-Pareto, Dova, [[Canale (Fontanigorda)|Canale]], [[Fontanigorda]]. Nel territorio del principato erano ricompresi anche gli altri "feudi di montagna" dei [[Doria Landi Pamphili|Doria Pamphilj]], mentre dal precedente marchesato era esclusa la giurisdizione di [[Santo Stefano d'Aveto]].
 
Nel [[medioevo]] i suoi sovrani furono i [[Fieschi]]. In seguito al fallimento della famosa [[Congiura di Gianluigi Fieschi|congiura del 1547]] la signoria fu trasferita ai marchesi [[Doria]], poi Doria-Landi, principi di [[Melfi]], della [[val di Taro]] e [[Meldola]] e marchesi di [[Loano]] (1679), [[Carrega Ligure]], [[Garbagna]], [[Grondona]], [[Gremiasco]], Fabbrica, Santo Stefano d'Aveto (1760), [[Cabella Ligure]] (1784), Croce Val Trebbia, [[Ottone (Italia)|Ottone]], [[Vargo]], Fontana e signori di [[Fontanarossa (Gorreto)|Fontanarossa]], [[San Sebastiano Curone]], [[Stellanello]] e Valle.
 
==== Sovrani ====
Dal 1547 la signoria sovrana fu concessa dall'imperatore [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] ad [[Andrea Doria]] ed alla famiglia [[Doria]] col titolo di ''[[Marchesato di Torriglia]]'':
 
* [[Andrea Doria]] 1547-1560;
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=== Simboli ===
[[File:Torriglia-Stemma.pngsvg|bordo|sinistra|150px]]
[[File:Torriglia-Gonfalone.pngsvg|bordo|destra|100px]]
 
;Stemma
 
{{Citazione|[[Troncato]]: il primo d'azzurro, all'aquila spiegata di nero, allumata di rosso; il secondo di verde, a tre torri d'argento, murate di nero, chiuse e finestrate dello stesso e merlate alla guelfa di tre. Ornamenti esteriori da Comune.<ref name="Araldica"/>}}
;Gonfalone
 
{{Citazione|Drappo di bianco bordato di azzurro…<ref name="Araldica">{{cita web|url=https://www.araldicacivica.it/comune/torriglia/|titolo=Torriglia |sito Araldica Civica.it|accesso=6 novembre 2011}}</ref>}}
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con il [[decreto del presidente della Repubblica]] del 21 marzo 1997.<ref name="Araldica"/><ref>{{cita webtesto|httpurl= https://incomunewww.internocomune.torriglia.ge.it/statutic010062/statutiimages/torrigliaDocumenti/Statuto_Comune_Torriglia.pdf |autore= Comune di Torriglia |titolo= Statuto Comunale|posizione= art. 4 c. 1 ''Segni distintivi''}}</ref>
 
Nella parte superiore l'aquila nera è simbolo della famiglia [[Doria]] che dominò il feudo di Torriglia e nella parte inferiore le tre torri merlate alla guelfa, rappresentano le vestigia dell'[[Castello di Torriglia|antico castello]] che ancora domina il borgo.<ref>{{cita web|url= https://www.comune.torriglia.ge.it/c010062/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/22 |titolo= Lo stemma|accesso= 16 gennaio 2021}}</ref>{{clear|left}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Torriglia-chiesa sant'onorato di arles-complesso1complesso2.jpg|miniatura|La [[Chiesa di Sant'Onorato|chiesa parrocchiale di Sant'Onorato di Arles]] nel centro di Torriglia]]
[[File:Pentema (Torriglia)-chiesa san pietro apostolo-complesso1.jpg|miniatura|La parrocchiale di San Pietro nel borgo di [[Pentema]]]]
 
=== Architetture religiose ===
* [[Chiesa di Sant'Onorato|Chiesa parrocchiale di Sant'Onorato]] nel capoluogo. La parrocchiale, facente parte della [[diocesi di Tortona]], è l'unica in [[Liguria]] con tale intitolazione. Rifatta nel XVII secolo conserva al suo interno statue marmoree di vari santi.
* Oratorio di San Vincenzo nel capoluogo. Sito nel piazzale antistante la parrocchiale di Sant'Onorato, conservaun primo edificio è citato già nel 1474, ma l'attuale struttura è il frutto della sua ricostruzione nel 1794 in stile [[Architettura barocca|barocco]]. Nel 1843 subì il crollo della volta della navata e del tetto, a seguito degli eventi legati al terremoto del 1829, cui seguì il rifacimento della copertura e della cupola. Al 1891 risale il restauro della facciata con la lisciatura in marmo. Conserva al suo interno una statua del XVI secolo, proveniente dalla cappella privata del castello durante la dominazione dei [[Fieschi]], raffigurante ''Nostra Signora della Neve''. L'oratorio è aperto al pubblico durante le festività natalizie per l'esposizione del caratteristico [[presepe genovese]].
* Chiesa di San Giorgio nella frazione di Bavastri, alle dipendenze della [[Bavastrelli|parrocchia di [[San Giacomo di Bavastrelli (Propata)]]. Eretta nel XVI secolo ad unica navata, nel 1666 fu aggiunta la navata destra e nel 1757 quella di Propatasinistra; nel 1691 venne realizzata la cappella intitolata a sant'Anna.
* Cappella di Sant'Anna nella frazione di Casaleggio, datata tra il 1700 e il 1720.
* Chiesa di San Giovanni Battista nella frazione di Cavorsi. Alcune fonti, non certificate, fanno risalire al XII secolo la costruzione dell'edificio che venne citato, però, per la prima volta in un atto vescovile nel 1459; nel 1886 venne restaurato.
* Chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo nella frazione di Fascia di Carlo.
* Chiesa di San Giovanni EvangelistaBernardo nella frazione di GaraventaDonetta. Risalente al XVII secolo, presenta una struttura ad unica navata e campanile a vela.
* Chiesa parrocchialeCappella di San GiacomoMichele Arcangelo nella frazione di LaccioFascia di Carlo.
* Chiesa di San Giovanni Evangelista nella frazione di Garaventa. Venne edificata nel XVI secolo e restaurata nel corso del 1877. Tra il 1924 e il 1928 furono realizzati interventi all'intero bene: la costruzione e sopraelevazione del campanile (1924-1925) e sopraelevazione della volta.
* Chiesa parrocchiale di San Pietro apostolo nella frazione di [[Pentema]]. All'interno è ospitata una statua di legno dedicata alla ''Madonna della Neve'', attribuita alla scuola del [[Anton Maria Maragliano|Maragliano]], ed è presente l'orchestra in pregevole struttura lignea sulla quale è sistemato l'organo corale, opera dei fratelli Paganini.
* Chiesa antica di San Giacomo nella frazione di Laccio. La fondazione dell'antica parrocchiale, voluta dal principe Doria per venire incontro alle esigenze della locale popolazione, è risalente alla metà del XVI secolo. Tra il 1882 e il 1883 la struttura in stile [[Architettura neoclassica|neoclassico]] venne ampliata con il prolungamento della chiesa e la suddivisione in tre navate, mentre al 1836 risale l'aggiunta delle due cappelle laterali intitolate a san Rocco e alla Madonna Addolorata. L'attiguo campanile venne edificato nel corso dell'Ottocento e restaurato nella seconda metà del Novecento.
* Chiesa parrocchiale di Santa Maria nella frazione di Santa Maria del Porto.
* Chiesa parrocchiale di San Giacomo nella frazione di Laccio. L'odierna parrocchiale fu edificata nel corso del 1968 e presenta una facciata a profilo parabolico.
* Chiesa di San Bartolomeo nella frazione di Marzano, risalente al XVII secolo. Nel 1862 venne realizzato il pavimento e nel corso del 1896 il restauro degli esterni ed interni; la facciata fu tinteggiata nel 1927.
* Chiesa parrocchiale di San Pietro apostolo nella frazione di [[Pentema]]. AllRisalente al 1850, all'interno è ospitata una statua di legno dedicata alla ''Madonna della Neve'', attribuita alla scuola del [[Anton Maria Maragliano|Maragliano]], ed è presente l'orchestra in pregevole struttura lignea sulla quale è sistemato l'organo corale, opera dei fratelli Paganini.
* Chiesa parrocchiale di Santa Maria nella frazione di Santa Maria del Porto. Secondo le fonti storiche venne fondata nel XV secolo dai [[Ordine di Sant'Agostino|frati agostiniani]].
* Cappella della Panteca, dedicata a Nostra Signora della Guardia, ubicata lungo un crinale a circa mille metri di altitudine.
* Resti della cappella gentilizia della famiglia Guani, di cui si è conservata l'abside.
 
=== Architetture civili ===
[[File:Torriglia-castello.jpg|miniatura|I ruderi del [[castello di Torriglia]]]]
 
*Villa Carlo e Giacomo Becchi, identificato come "Castello Becchi". Costruito tra il 1910 e il 1914 in stile neo medievale su progetto di [[Gino Coppedè]] nella frazione di Tercesi.
* Colonia "Carlo Piaggio", detto anche Albergo dei Fanciulli, realizzato nella prima metà del XX secolo.
* Palazzo comunale del XX secolo.
* Casa detta "La Torriglietta", nel capoluogo, edificio rettangolare edificato nel corso del XVIII secolo e sede dell'[[Parco naturale regionale dell'Antola|Ente Parco dell'Antola]].
 
=== Architetture militari ===
 
* [[Castello di Torriglia]]. Eretto secondo alcune fonti locali intorno o dopo l'anno 1000, il primo documento ufficiale che certifica l'esistenza del castello è una bolla papale del 1153 del pontefice [[Papa Anastasio IV|Anastasio IV]]. Nella sua storia fu di proprietà della famiglia [[Malaspina]] (1180), dei [[Fieschi]] (XIII secolo) e quindi, dopo la [[Congiura di Gianluigi Fieschi|congiura dei Fieschi del 1547]], della famiglia [[Doria]] che lo mantenne, cambiandone radicalmente la struttura, fino al 1799 quando fu assalito e distrutto dagli abitanti di Torriglia. Dal 2009 è nuovamente accessibile e aperto al pubblico.
* Resti archeologici del castello medievale di Donetta, oggi semidistrutto. Il maniero sorge su una collinetta a circa due chilometri a nord dell'odierno paese di Donetta, in una località conosciuta come Pian della Torre o Torriglia Vecchia.
 
== Società ==
[[File:Pentema (Torriglia)-chiesa san pietro apostolo-complesso1.jpg|miniatura|La parrocchiale di San Pietro nel borgo di [[Pentema]]]]
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Torriglia}}
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== Cultura ==
[[File:Torriglia-castello.jpg|miniatura|I ruderi del [[castello di Torriglia]]]]
 
=== Cucina ===
Noti anche in ambito non locale, i [[Canestrelli#Tipi_di_canestrelliTipi di canestrelli|canestrelletti di Torriglia]] (marchio registrato) sono riconosciuti a livello nazionale come [[Prodotti agroalimentari tradizionali liguri|prodotto agroalimentare tradizionale italiano]], di ingredienti semplici a base di [[farina]], [[uovo (alimento)|uova]], [[burro]], [[Saccarosio|zucchero]]. Sono dei biscotti frollini a forma di piccola margherita con un diametro di 10&nbsp;cm ed un foro di 3&nbsp;cm. Si presentano con un foro nel mezzo e spolverati di zucchero a velo. Il Consorzio per la Tutela e Valorizzazione del Canestrelletto di Torriglia"<ref>Fonte e approfondimento sul sito de [http://www.canestrelletto.webs.com Il Canestrelletto di Torriglia] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150611024154/http://canestrelletto.webs.com/ |data=11 giugno 2015 }}</ref> ne promuove la valorizzazione nel rispetto del disciplinare di produzione.
 
=== Eventi ===
[[File:Raikkonen 26° Rally Lanterna.JPG|miniatura|[[Kimi Räikkönen]] al 26° Rally della Lanterna]]
* Si è svolta a Torriglia la rievocazione storica delle [[Campagna d'Italia (1796-1797)|campagne napoleoniche]] che nel XVIII - XIX secolo videro il suo territorio come teatro di numerose battaglie. Numerosi gruppi di figuranti si sono radunati nell'antico borgo e nei prati adiacenti al castello per eseguire la rappresentazione delle battaglie.
* Nel periodo natalizio la frazione di [[Pentema]] trasforma il suo borgo in un vero e proprio [[presepe]] ambientato alla fine del XIX secolo. I personaggi esposti sono a grandezza naturale e vestiti con costumi d'epoca, ambientati in momenti di vita quotidiana.
 
== Geografia antropica ==
Il suo territorio comunale comprende le frazioni di Acquabuona inferiore, Acquabuona superiore, Bavastri, Buoni di Pentema, Candini, Casaleggio, Cavorsi, Costafontana, Costalunga, Costapianella, Costazza, Donderi, Donetta, Fallarosa, Fascia di Carlo, Frevada, Garaventa, Gurre, [[Laccio (Torriglia)|Laccio]], Marzano, Obbi, Olcesi, Passo della Scoffera, [[Pentema]], Pezza, Poggio, Ponte Trebbia, Riola, Santa Maria del Porto, Serre di Pentema, Siginella, Tecosa, Tinello, Vi per un totale di 60,02&nbsp;km<sup>2</sup>.
 
Confina a nord con i comuni di [[Valbrevenna]], [[Propata]] e [[Rondanina]], a sud con [[Davagna]], [[Lumarzo]] e [[Neirone]], ad ovest con [[Montoggio]] e Davagna e ad est con Propata, Rondanina, [[Montebruno]], [[Moconesi]] (exclave di Santa Brilla) e [[Lorsica]] (exclave di Barbagelata).
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{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|23 giugno 1985|1º giugno 1990|Giuseppe Cevasco|[[Democrazia Cristiana|DC]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|3 luglio 1990|24 aprile 1995|Giuseppe Cevasco|Democrazia CristianaDC|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|24 aprile 1995|14 giugno 1999|Giuseppe Cevasco|Torriglia 1995<br/>([[lista civica]] di [[Centrismo|centro]])|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|14 giugno 1999|14 giugno 2004|Giuseppe Cevasco|Torriglia 1999<br/>(lista civica di centro)|Sindaco|}}
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== Sport ==
[[File:Raikkonen 26° Rally Lanterna.JPG|miniatura|[[Kimi Räikkönen]] al 26° Rally della Lanterna]]
 
* Polisportiva Torriglia 1977, squadra di [[calcio (sport)|calcio]], militante nel campionato di [[Seconda Categoria]].
* Ogni anno ospita due tappe speciali del [[Rally della Lanterna]]. Il 26° Rally della Lanterna (2010) verrà ricordato per la partecipazioni di [[Sébastien Ogier]], vincitore del Rally della Lanterna e della seconda tappa (Laccio) e di [[Kimi Räikkönen]], vincitore della prima tappa (Laccio), e sua prima vittoria (di tappa) in assoluto nei [[rally]].
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|titolo=Codice Diplomatico di San Colombano di Bobbio|volume=I|cid=codiceI}}
* {{cita libro|titolo=Codice Diplomatico di San Colombano di Bobbio|volume=III|cid=codiceIII}}
* Mons. Clelio Goggi ''Storia dei Comuni e delle Parrocchie della diocesi di Tortona'' - Tipografia "San Lorenzo" - 4ª Edizione - Tortona 2000
* Bruno Giontoni, Franca Balletti, ''I Feudi imperiali della Val Trebbia - Società e territorio tra Genova e Piacenza'', De Ferrari Editore, Genova 2019, ISBN 978-88-5503-057-1 (88-5503-057-4)
* R. Zanussi ''San Colombano d'Irlanda Abate d'Europa'' - Ed. Pontegobbo
* {{cita libro|Giovanni|Ferrero|Genova - Bobbio: frammento di un legame millenario|2003}}
* A.Maestri. ''Il culto di San Colombano in Italia''. Archivio storico di Lodi. 1939 e segg.
* ''Archivum Bobiense'' Rivista annuale degli Archivi storici Bobiensi (1979-2008). Bobbio
* Giovan Battista Canepa (partigiano "Marzo"). ''La repubblica di Torriglia''. Fratelli Frilli, Genova, 2009.
 
== Voci correlate ==
* [[Bella di Torriglia]]
* [[Città metropolitana di Genova]]
* [[Liguria]]
* [[Marchesato di Torriglia]]
* [[Parco naturale regionale dell'Antola]]
* [[Città metropolitanaRepubblica di GenovaTorriglia]]
* [[Val Trebbia]]