Sirio e Nuraghe Santu Antine: differenze tra le pagine

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{{coord|40.486543|N|8.769874|E|display=title}}
{{Nota disambigua|altri significati|[[Sirio (disambigua)]]}}
{{quote|Non è affatto inferiore al Sole, solo molto più lontana|[[Gaio Giulio Cesare Claudiano Germanico|Germanico Cesare]]}}
{{corpo celeste
|tipo = Stella
|nome_stella = Sirio
|lettera_stella = Alfa
|id_stella = A
|sigla_costellazione = CMa
|immagine = Immagine:Position Alpha Cma.png
|designazioni_alternative_stellari =
[[Nomenclatura di Bayer|Alpha CMa]] - [[Nomenclatura di Flamsteed|9 CMa]] - [[Catalogo HD|HD]] 48915 - HIP 32349 - [[Catalogo SAO|SAO]] 151881 - WDS 06451-1643 - [[Catalogo Gliese|Gliese]] 244 - Alhabor
|categoria = [[stella nana]]
|epoca = [[2000|J2000]]
|ar = 6h 45m 8.917s
|declinaz = -16° 42' 58.017"
|distanza_anniluce = 8,6 [[anno luce|anni luce]]
|lat_galattica = -8.88°
|long_galattica = 227.22°
|magn_app = -1,44
|magn_ass = 1,46
|diametro_med = 2.617.000 km
|raggio_sole = 1,88
|massa = {{Exp|4.289|30}} kg
|massa_sole = 2,15
|densità =
|gravità =
|metallicità = 190% del Sole
|classe_spettrale = A1 Vm
|temp_med = 9,900 [[Kelvin|K]]
|età = 200-300 milioni di anni
|indice_di_colore = 0,01
|luminosità_sole = 22,4
|periodo_rotaz = 16,8 ore
|velocità_rotaz = 13 km/sec
|velocità_rotaz_note =
|parallasse = 379,21 ± 1,58 [[milliarcosecondo|mas]]
|moto_proprio = Ar: −546,01 [[milliarcosecondo|mas]]/[[anno]]<br/>Dec: −1223,08 [[milliarcosecondo|mas]]/[[anno]]
|velocità_radiale = −7.6 km/s
}}
'''Sirio''' (&alpha; [[Canis Major|Canis Majoris]], conosciuta anche come la ''Stella del Cane'') è la [[stella]] più luminosa del cielo notturno ([[magnitudine apparente]] -1,46 e [[magnitudine assoluta]] +1,40 ). Questa stella può essere vista da tutte le regioni abitate della Terra e, nell'emisfero nord, è uno dei vertici del cosiddetto [[Triangolo Invernale]].
 
Sirio si trova ad una distanza di 8,6 [[anno luce|anni luce]], ed è perciò una delle [[Lista delle stelle più vicine alla Terra|stelle più vicine alla Terra]] (questo è il motivo principale della sua luminosità). È una stella di [[sequenza principale]], con [[tipo spettrale]] A0 o A1 ed ha una massa di circa 2,4 volte quella del [[Sole]]. Ha una compagna, una [[nana bianca]] chiamata [[Sirio B]], che orbita attorno alla principale ad una distanza compresa tra 8,1 e 31,5 [[unità astronomica|UA]], con un periodo di circa 50 anni. Fu la prima nana bianca ad essere scoperta. Di conseguenza, la primaria è a volte chiamata Sirio A.
 
Il '''nuraghe Santu Antine''', chiamato anche ''Sa domo de su Re'' (in italiano "La casa del Re") è uno dei [[Nuraghe|nuraghi]] più maestosi dell'intera [[Sardegna]] ed è anche uno dei più importanti tra quelli esistenti; si tratta infatti di una vera e propria reggia nuragica, al pari di [[su Nuraxi]] di [[Barumini]].
==Osservazione nelle epoche precessionali==
[[Immagine:NuragheSantuAntine.jpg|thumb|right|250px|Il nuraghe Santu Antine]]
Le coordinate attuali di Sirio farebbero pensare che da sempre la stella sia stata visibile da tutti i popoli storici e preistorici della [[Terra]]; in realtà, a causa della [[precessione degli equinozi]], le coordinate della stella variano sensibilmente. Attualmente, l'[[ascensione retta]] di Sirio è pari a 6h 45m, ossia prossima alle 6h di ascensione retta; questo valore corrisponde al punto più settentrionale che l'[[eclittica]] raggiunge a nord dell'[[equatore]] celeste, e dunque segna anche il punto più settentrionale che un oggetto celeste può raggiungere. Dunque, attualmente, Sirio si trova alla sua [[Declinazione (astronomia)|declinazione]] più settentrionale, che corrisponde a circa -16°.
[[Immagine:Central tower of the Nuraghe at Saint Antine of Torralba.jpg|thumb|right|250px|La torre centrale]]
[[File:Interno nuraghe Santu Antine.JPG|thumb|250px|Interno del nuraghe Santu Antine]]
[[File:Nuraghe santu antine torralba.JPG|thumb|right|250px|Una delle gallerie all'interno della Reggia Nuragica di Santu Antine]]
 
Si trova nella regione storica del [[Meilogu]], nel comune di [[Torralba]], nella piana di ''[[Valle dei Nuraghi|Cabu Abbas]]'' dove già sono presenti una decina di nuraghi, distanti tra di loro poche centinaia di metri, tra i quali spicca il nuraghe Oes.
Nell'epoca precessionale opposta alla nostra (avvenuta circa 13.000 anni fa), Sirio aveva una coordinata di ascensione retta pari a 18h, che corrisponde alla declinazione più meridionale che un oggetto può raggiungere; sottraendo ai -16° attuali un valore di 47° (pari al doppio dell'angolo di inclinazione dell'[[asse terrestre]]), otteniamo una coordinata di -63°. Questo significa che, 13.000 anni fa, Sirio era una stella molto meridionale, e poteva essere osservata solo a sud del 27° [[parallelo]] nord. Dunque, per buona parte dell'epoca precessionale completa, Sirio non è osservabile da buona parte dell'[[emisfero boreale]].
 
==Un gigante della preistoria==
Attualmente, la declinazione di Sirio tende a spostarsi lentamente in direzione sud, assieme alla seconda stella più brillante del cielo, [[Canopo]]. Tra circa 9.000 anni, non sarà più visibile da quasi tutto il bacino del [[Mediterraneo]], dalla [[Cina]] settentrionale e da gran parte dell'[[America del nord]].
L'intero complesso rappresenta un importante esempio di [[Megalitismo|architettura preistorica mediterranea]] e si presume che l'altezza originaria del mastio centrale raggiungesse una misura compresa tra i 22 e i 24 metri, la più alta per quel periodo dopo le [[Piramide|piramidi egizie]].
 
==Datazione==
==Sirio e il suo significato nelle culture dell'antichità==
Le indagini effettuate datano il primo insediamento tra il 1.600 ed il 1.450 a.C, nell'Età del Bronzo Medio, ma la costruzione è proseguita anche nel Bronzo Recente con l'edificazione del mastio. Gli scavi effettuati nel 2007 hanno rilevato che la torre centrale è databile al 1800 a.C. mentre le altre parti sono state aggiunte successivamente, appunto tra il 1600 e il 1450 a.C.
Storicamente, molte culture hanno dato un significato speciale a Sirio. Era adorata nella valle del [[Nilo]] col nome di [[Sothis]], molto prima che [[Roma]] fosse fondata, e molti templi degli antichi [[Egizi]] furono costruiti orientandoli in modo che la luce della stella potesse illuminare i loro altari interni. Gli Egizi inoltre basarono il loro [[calendario egizio|calendario]] sul [[sorgere eliaco]] di Sirio, che accadeva poco prima dell'annuale piena del Nilo e del [[solstizio]] d'estate. Nella [[mitologia greca]], il cane di [[Orione (mitologia)|Orione]] divenne Sirio. I Greci inoltre associarono Sirio con il caldo dell'estate, la ''[[canicola]]'': il nome Sirio deriva da ''Seirios'', che significa "lo scottatore".
[[Immagine:Sirius A and B Hubble photo.jpg|thumb|left|250px|Sirio A (in centro) e Sirio B (in basso a sinistra). Foto [[Telescopio spaziale Hubble]] ]]
 
Successivamente, intorno all'intero complesso è sorto il villaggio nuragico.
==Alcune questioni ancora aperte==
 
===C'è unaGli terzascavi compagna?===
I primi scavi furono condotti da [[Antonio Taramelli]] nel [[1935]], ne seguirono altri ma sempre parziali e non esaustivi, infatti a tutt'oggi la maggior parte della superficie del villaggio non è stata ancora riportata alla luce.
 
== Struttura ==
Tra le questioni irrisolte riguardo a Sirio, la prima è quella sulla possibile esistenza di una terza compagna, molto piccola, che è stata desunta da osservazioni astrometriche ma non confermata da osservazioni ottiche. In questi ultimi anni l'ipotesi sembra essere confermata al 90%. La vicinanza di questo ipotetico terzo corpo (Sirio C) a Sirio A ostacola fortemente l'osservazione ottica. La massa attribuibile a Sirio C sarebbe molto piccola, 0.05 volte quella solare; sarebbe quindi una minuscola [[nana rossa]] o anche una [[nana bruna]]. L'[[orbita]] sarebbe di 6.3 anni attorno a Sirio A. La sua luminosità non supererebbe la 15° magnitudine.
Quello di Santu Antine è un nuraghe polilobato, la parte più antica è costituita dal mastio centrale, mentre sono di epoca successiva la cinta esterna di muraglie trilobata, che arriva all'altezza del primo livello.
 
L'accesso alla struttura è orientato in direzione [[Sud]], l'ambiente interno del primo livello del mastio centrale presenta tre nicche, ma - fatto rarissimo - sono rese comunicanti tra loro da un corridoio circolare ricavato nello spessore del muro.
===Il colore di Sirio era diverso nell'antichità?===
 
La scala, disposta in senso orario, conduce al secondo livello completando 360° di estensione. La scala raggiungeva anche il terzo livello non più esistente, l'altezza residua del mastio raggiunge 17,5 [[metro|metri]].
Un'altra questione irrisolta è quella del colore di Sirio. Diversi autori dell'antichità e tra questi [[Cicerone]], [[Quinto Orazio Flacco|Orazio]], [[Seneca]] e soprattutto [[Claudio Tolomeo]] nel suo [[Almagesto|catalogo stellare]] descrivono Sirio come una stella rossa; Seneca la definisce addirittura più rossa di [[Marte (astronomia)|Marte]], mentre oggi Sirio è incontestabilmente bianca. Di questo apparente cambiamento di colore e dei suoi possibili motivi si discute da secoli.
 
Il nuraghe dispone di due pozzi, uno nella pavimentazione di una cella, l'altro nel cortile.
Quali spiegazioni sono possibili? Ne sono state proposte molte, nessuna delle quali pienamente convincente, in particolare:
 
Adiacente al nuraghe si trova il villaggio, con le classiche capanne a pianta circolare del periodo nuragico e con abitazioni a pianta rettangolare di periodo romano che testimoniano il riutilizzo della struttura in epoche successive a quella nuragica.
* È un falso problema: non c'è stato alcun cambiamento di colore; i sostenitori di questa tesi pensano che non si debba dare troppo peso alle fonti antiche, e che sia tutto un equivoco nato da errori di traduzione e di interpretazione, licenze poetiche, interpolazioni di copisti ecc.ecc.
 
==Bibliografia==
* Il cambiamento di colore c'è stato; gli antichi vedevano Sirio B, una [[gigante rossa]] giunta al suo ultimo stadio prima di trasformarsi nell'attuale [[nana bianca]]. Il problema è che questa trasformazione sarebbe avvenuta nel giro di pochi secoli, un tempo troppo breve secondo l'attuale teoria dell'[[evoluzione stellare]]; inoltre dovrebbero essere rimasti segni evidenti nell'ambiente astronomico circostante; ma, come tutte le teorie scientifiche, anche quella dell'evoluzione stellare non è definitiva e sono possibili revisioni e ampliamenti futuri, dunque questa ipotesi, che sarebbe per molti versi la più calzante, non può certo essere accantonata.
 
* E. Contu, ''Il Nuraghe S. Antine'', collana ''Sardegna archeologica'', Serie Guide e Itinerari, Sassari, 1988 Carlo Delfino editore.
* Il cambiamento di colore c'è stato ma è dovuto a qualche altro fattore: alcuni hanno proposto l'idea che Sirio B pur essendo già degenerata in nana bianca nell'antichità possa aver subito una momentanea eruzione di idrogeno dal nucleo che l'avrebbe riportata per qualche secolo a uno stato simile a quello di gigante rossa; altri hanno riesumato l'ipotesi ottocentesca che davanti a Sirio possa essere transitata una nube di polvere cosmica che avrebbe per qualche tempo arrossato il colore della stella.
* A. Moravetti, ''Il nuraghe S. Antine'', in Preistoria e Protostoria della Sardegna centro-settentrionale, Sassari, 1978.
* G. Lilliu, ''I nuraghi torri preistoriche della Sardegna'', Cagliari, 1962, La Zattera;
* A. Taramelli, ''Il nuraghe S. Antine nel territorio di Torralba'', in ''Monumenti Antichi dei Lincei'', 1939;
 
==Voci correlate==
===Sirio e l'enigma dei Dogon===
*[[Civiltà nuragica]]
 
==Altri progetti==
Un terzo mistero è il cosiddetto ''enigma dei [[Dogon]]'', una tribù dell'[[Africa]] che sarebbe stata già a conoscenza dell'esistenza di "Sirio B" senza avere alcuno strumento astronomico e, pare, prima ancora che la scienza del XIX secolo li scoprisse. Alcuni, come raccontato nel libro ''The Sirius Mystery'' del controverso scrittore [[Robert Temple]], ipotizzano un contatto con visitatori [[extraterrestri]] che avrebbero rivelato loro queste conoscenze. Altri lo spiegano con contatti con missionari, che avrebbero trasmesso ai Dogon le loro conoscenze astronomiche sulla stella, missionari che comunque non sono mai stati nè individuati, nè intervistati allo scopo di confermare o smentire l'ipotesi.
{{ip|commons=Category:Nuraghe Sant'Antine}}
C'è da chiedersi solo perché - secondo tali prospettive - dovrebbe essere più probabile l'incontro con visitatori extraterrestri piuttosto che con "comuni" visitatori terrestri che abbiano trasmesso l'informazione ai Dogon.
 
== Collegamenti esterni ==
==Possibilità di vita intorno alla stella==
*[http://www.archeologiasarda.com/nuraghe_santu_antine_torralba.asp Dettagli e panoramiche]
La distanza da Sirio A alla quale un pianeta dovrebbe trovarsi per avere condizioni fisiche favorevoli alla vita è 4.7 [[Unità astronomica|UA]], circa 700 milioni di chilometri. Tuttavia ad una simile distanza non potrebbe avere un'orbita stabile, a causa delle perturbazioni dovute alla vicina [[Sirio B]], e sarebbe stato distrutto dall'espansione degli strati più esterni di quest'ultima quando la stella era una [[gigante rossa]]. Anche se il pianeta si fosse formato in seguito, sarebbe probabilmente sottoposto ad un'incessante pioggia di [[cometa|comete]] e [[asteroide|asteroidi]] (nel sistema di Sirio è stato rilevato un disco di polveri simile a quello che occupava il [[Sistema Solare]] nelle prime fasi della sua storia).
*[http://www.neroargento.com/page_galle/antine_gallery.htm Photo Gallery Nuraghe Santu Antine]
 
[[Categoria:Siti archeologici della Sardegna]]
== Voci correlate ==
[[Categoria:Nuraghi|Santu Antine]]
[[Categoria:Siti archeologici della provincia di Sassari]]
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[[de:Nuraghe Santu Antine]]
* [[Sirio B]]
* [[Lista delle stelle più vicine alla Terra]]
* [[Lista delle stelle più luminose]]
* [[Lista di stelle]]
 
==Collegamenti esterni==
 
* Sirius: The Star of Isis: http://www.louisville.edu/~aoclar01/ancient/astronomy/Sirius.htm
* D. Benest & J.L. Duvent, "Is Sirius a triple star?", [[Astronomy and Astrophysics]], 299, pp. 621-628 (1995), disponibile dal [http://adsabs.harvard.edu/abstract_service.html NASA Astrophysics Data System]
* G. Comoretto, "Dogon e Sirio B" disponibile sul [http://www.cicap.org/enciclop/at100246.htm sito] del [[CICAP]]
 
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