Patrick Depailler: differenze tra le versioni
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{{Sportivo
|Nome = Patrick Depailler
|Immagine = Patrick Depaillier.jpg
|Sesso = M
|CodiceNazione = {{FRA}}
|Altezza =
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|Disciplina = Automobilismo
|Specialità =
|Categoria = [[Formula 1]]
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|Ranking =
|TermineCarriera = [[1980]]
|RigaVuota =
{{Sport_motoristici
|categoria = Formula 1
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|anni=[[Campionato mondiale di Formula 1 1972|1972]], [[Campionato mondiale di Formula 1 1974|1974]]-[[Campionato mondiale di Formula 1 1980|1980]]
|scuderie={{Automobilismo Tyrrell|G}}<br />{{Automobilismo Ligier|G}}<br />{{Automobilismo Alfa Romeo|G}}
|mondiali =
|migliore =4º ([[Campionato mondiale di Formula 1 1976|1976]])
|disputati = 95
|vinti = 2
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|puntiottenuti= 139 (141)
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}}
|Vittorie=
|Aggiornato =
}}
{{Bio
|Nome = Patrick André Eugène Joseph
|Cognome = Depailler
|Sesso = M
|LuogoNascita = Clermont-Ferrand
|GiornoMeseNascita = 9 agosto
|AnnoNascita = 1944
|LuogoMorte = Hockenheim
|GiornoMeseMorte = 1º agosto
|AnnoMorte = 1980
|Attività = pilota automobilistico
|Nazionalità = francese
}}
Ha disputato 95 gran premi validi quali prova del [[Campionato mondiale di Formula 1]], ottenendo 2 vittorie, una ''pole position'', 4 giri veloci, 19 podi e 141 punti totali. Perì nel corso di una sessione di prove libere, presso il circuito di [[Hockenheimring|Hockeheim]], al volante di un'[[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]].
Vinse il [[F3 francese|Campionato francese di Formula 3 1971]] e il [[Campionato europeo di Formula 2 1974]].
==Biografia==
Patrick era figlio di Marcel Depailler (1902-1978), architetto dell'università di Clermont-Ferrand e di Paule Marguerite Rolland (1909-1999). Rispose alle attese del padre ottenendo un diploma di ortodonzista.
Amante delle moto, praticava anche sci, vela, immersioni, deltaplano. Appassionato di ciclismo, era tifoso di [[Jacques Anquetil]] ed [[Eddy Merckx]].<ref name=motorsport/>
Era un accanito fumatore.<ref name=motorsport/>
Il figlio, Loïc, ebbe una carriera da pilota automobilistico, negli anni novanta del XX secolo. Ha corso in Nordamerica, nella Formula Atlantic e nei prototipi.
È accreditato come generico nel film statunitense ''[[Un attimo, una vita]]'' (1977) di [[Sydney Pollack]], ambientato nel mondo dell'automobilismo. Depailler è uno dei piloti che conduce le Formula 1 nelle scene girate sul [[Circuito di Le Mans]].
== Carriera ==
===Gli esordi===
Fin da bambino fu ispirato da [[Jean Behra]], altro pilota francese morto nel 1959 a seguito di un incidente occorsogli alla guida della sua Porsche in una gara di contorno al [[Gran Premio di Germania 1959|Gran Premio di Germania di Formula 1]].
Impegnato inizialmente con le moto passò, in seguito all'automobilismo.
===Vetture sport===
L'impegno di Depailler nelle vetture sport fu sporadico. L'esordio nel [[Campionato internazionale sportprototipi]] avvenne nel [[Campionato internazionale sportprototipi 1967|1967]] con l{{'}}''Écurie Calberson'', al volante di un'Alpine. Non terminò né la [[24 Ore di Le Mans 1967|24 Ore di Le Mans]] né la 500 km del Nürburgring.
Nel [[Campionato internazionale sportprototipi 1968|1968]] colse il terzo posto nella 1000 km di Monza. Il suo copilota fu [[André de Cortanze]].<ref>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,10/articleid,0119_01_1968_0100_0010_7618420/|formato=pdf|accesso=25 settembre 2020|lingua=|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=26 aprile 1968|titolo=Hawkins-Hobbs vincono la 1000 Km di Monza Killy (in coppia con Guichet) è decimo|p=10|autore=Michele Fenu}}</ref> Giunse sesto a Monza anche nel 1969. Depailler fu protagonista di un incidente con la Ford di Kelleners, al centesimo, e ultimo giro, della gara. Dopo un urto fra le due vetture, la Alpine del francese colpì la scarpata che costeggiava il tracciato, alla ''Curva del Serraglio''. Depailler venne portato all'Ospedale di Niguarda per la frattura di una costola.<ref>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,17/articleid,0125_01_1969_0098_0017_24818399/|formato=pdf|accesso=25 settembre 2020|lingua=|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=26 aprile 1969|titolo=Siffert-Redman trionfano a Monza
e migliorano il primato della corsa|pagina=17|autore=Michele Fenu}}</ref>
Negli anni successivi la partecipazione di Depailler a questo campionato si limitò alla sola 24 Ore di Le Mans, ove però non colse nessun risultato rilevante.
Solo nel 1976, al volante dell'Alpine 442 del team Renault, fu sesto nella 200 miglia di Mosport e secondo nella 500 km di Digione.<ref>{{cita web|url=http://wsrp.cz/wsc1976.html#16/6|accesso=25 settembre 2020|lingua=en|sito=wsrp.cz|titolo=500 km Dijon}}</ref>
Nel 1970, assieme a [[Jean-Pierre Beltoise]] e [[Jean Todt]], vinse il [[Tour de France automobile]], al volante di un Matra 650.
===Rally===
Nel 1970 si aggiudicò, su Alpine A110, il ''Rallye des Monts Dôme''; il suo navigatore fu Bernard Vasset.
===Formula 3===
Nel 1967 Depailler chiuse al quinto posto nel campionato francese di Formula 3. Alla guida di un'Alpine ottenne la vittoria nel ''XII Prix de Paris'', disputato sul [[Circuito di Montlhéry]].<ref>{{cita web|url=http://www.the-fastlane.co.uk/formula2/F367_E28.htm|accesso=20 settembre 2020|lingua=en|sito=the-fastlane.co.uk|titolo=XII Prix de Paris 1967}}</ref> L'anno successivo giunse sesto in campionato, non vincendo alcuna gara, ma conquistando due secondi posti e un terzo. Nel 1969 conquistò la ''Coupe de l'ACIF'', corsa sul circuito di Montlhéry.<ref>{{cita web|url=http://www.the-fastlane.co.uk/formula2/F369_E28.htm|accesso=24 settembre 2020|lingua=en|sito=the-fastlane.co.uk|titolo=Coupe de l'ACIF 1969}}</ref> Chiuse quarto nel campionato, ottenendo anche due secondi posti. Nel prestigioso [[Gran Premio di Monaco di Formula 3|Gran Premio di Monaco]], prova non valida per il campionato francese, gara disputata proprio il giorno prima della ''Coupe de l'ACIF'', fu quinto.<ref>{{cita web|url=http://www.the-fastlane.co.uk/formula2/F369_E26.htm|accesso=24 settembre 2020|lingua=en|sito=the-fastlane.co.uk|titolo=XI Grand Prix de Monte Carlo - Formule 3 1969}}</ref>
Depailler conquistò il [[F3 francese|campionato francese di Formula 3]] nel 1971, al volante di un'Alpine A360-Renault. In stagione conquistò 7 vittorie, 2 secondi posti e un terzo. Fu terzo anche nel [[Gran Premio di Monaco di Formula 3]], ancora prova non valida per il campionato.<ref>{{cita web|url=http://www.the-fastlane.co.uk/formula2/F371_E22.htm|accesso=19 settembre 2020|lingua=en|sito=the-fastlane.co.uk|titolo=XIII Grand Prix de Monaco - Formule 3 1971}}</ref>
===Formula 2===
Nel [[Campionato europeo di Formula 2 1970|1970]] Depailler partecipò, per la prima volta, al [[Campionato europeo di Formula 2]], al volante di una Pygmée-Cosworth. Dopo due non qualificazioni, si ritirò nel Gran Premio del Mediterraneo, corso a [[Autodromo di Pergusa|Pergusa]]. Nel [[Campionato europeo di Formula 2 1971|1971]] passò alla [[Tecno (automobilismo)|Tecno]]. La scuderia italiana aveva ottenuto, in quella stagione, l'appoggio della Elf, che portò all'ingaggio di diversi piloti francesi, tra cui Depailler. Anche in questa caso però il campionato si concluse senza risultati di rilievo per Depailler. Il francese giunse però sesto nel [[Gran Premio di Pau]], prova non valida per il campionato.<ref>{{cita web|url=http://www.the-fastlane.co.uk/formula2/F271_6.htm|accesso=10 settembre 2020|lingua=en|sito=the-fastlane.co.uk|titolo=XXXI Grand Prix Automobile de Pau 1971}}</ref>
[[File:Depailler, Patrick, Pygmée 1970-05-01.jpg|left|thumb|Depailler impegnato con una vettura di Formula 2, al Nürburgring, nel 1970.]]
Nel [[Campionato europeo di Formula 2 1972|1972]] la Tecno passò a gareggiare in Formula 1; l'Elf si associò quindi alla scuderia ''John Coombs''. Nel Gran Premio di Pau Depailler conquistò il primo podio nella categoria, un secondo posto. Concluse la stagione con altri due secondi posti (nella gara di Pergusa la vittoria assoluta andò a [[Henri Pescarolo]], pilota senza la possibilità di iscrivere punti nel campionato), e altri tre arrivi nei punti, tanto da chiudere la stagione al terzo posto. In stagione Depailler impiegò sia una March che un'Alpine
L'anno [[Campionato europeo di Formula 2 1973|successivo]] Depailler si confermò ancora terzo nella classifica generale. Ottenne cinque podi, conquistando 9 punti nell{{'}}''Eifelrennen'' al [[Nürburgring]], in una gara vinta da [[Reine Wisell]], con [[Tim Schenken]] secondo. Depailler, terzo, fu il primo dei piloti non graduati. In questa stagione l'Elf costruì in proprio il telaio con cui competere.
La consacrazione per il pilota transalpino avvenne nel [[Campionato europeo di Formula 2 1974|1974]], quando passò al team ufficiale [[March Engineering|March]], sempre però sostenuto dalla sponsorizzazione della Elf.<ref name=march74/> In quell'anno il francese accompagnò la sua partecipazione alla Formula 2 all'impegno nel Campionato mondiale di Formula 1 con la [[Tyrrell]]. Depailler vinse quattro gare, ottenendo 9 punti anche nel ''Kanonloppet'', corso a Karlskoga, ove giunse secondo alle spalle di [[Ronnie Peterson]], pilota graduato che non poteva iscrivere punti nel campionato.
Dal [[Campionato europeo di Formula 2 1975|1975]] la presenza in Formula 2 di Depailler divenne sporadica. Giunse secondo nel ''Grand Prix de Magny Cours'', gara non valida per il campionato,<ref>{{cita web|url=http://www.the-fastlane.co.uk/formula2/F275_6.htm|accesso=15 settembre 2020|lingua=en|sito=the-fastlane.co.uk|titolo=XV Grand Prix de Magny Cours 1975}}</ref> mentre fu terzo nel Gran Premio di Pau, prova titolata.
===Formula 1===
====Il periodo in Tyrrell (1972-1978)====
=====1972=====
L'esordio nella massima formula avvenne il 2 luglio 1972, al [[Gran Premio di Francia 1972|Gran Premio di Francia]], al volante di una [[Tyrrell]]. Depailler godeva dell'appoggio dell'azienda petrolifera francese [[Elf Aquitaine|Elf]]. Fu François Guiter, resposasibile presso la Elf delle sponsorizzazioni nel mondo del motorsport, a persuadere Ken Tyrrell nel dare un'opportunità al ventottenne francese.<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1972/france.aspx|accesso=30 agosto 2020|lingua=fr|sito=statsf1.com|titolo=6. France 1972}}</ref>
La scuderia britannica approntò per lui una terza vettura, un modello [[Tyrrell 004|004]], da far gareggiare assieme a quelle assegnate ai piloti titolari, [[Jackie Stewart]] (a cui era affidata la nuova [[Tyrrell 005|005]]) e [[François Cevert]]. Partito sedicesimo non risultò classificato. Depailler ebbe una seconda opportunità nel [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 1972|Gran Premio degli USA]], ultimo gp della stagione, in cui chiuse al margine della zona dei punti, settimo.
La Tyrrell offrì al pilota francese, anche per il {{F1|1973}}, l'opportunità di disputare le gare nordamericane di fine stagione ma, pochi giorni prima della partenza per il continente americano, Depailler subì un incidente con la moto, che portò alla frattura di una gamba.<ref name=motorsport>{{cita web|url=https://www.motorsportmagazine.com/archive/article/march-2000/16/patrick-depailler-2|lingua=en|accesso=24 settembre 2020|sito=motorsportmagazine.com|titolo=Patrick Depailler}}</ref>
=====1974=====
La sua prima stagione intera in Formula 1 fu nel {{F1|1974}}, quando divenne pilota titolare della Tyrrell, che aveva perso Stewart, ritiratosi, e Cevert, deceduto nelle prove dell'ultima gara del 1973.<ref>{{cita web|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1973/11/03/pagina-19/1398169/pdf.html#&mode=fullScreen|formato=pdf|data=3 novembre 1973|p=19|accesso=20 settembre 2020|lingua=es|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|titolo=Depailler ficha por la escudería Tyrrell}}</ref> Il suo compagno di scuderia era [[Jody Scheckter]]. Anche in questo caso il suo ingaggio fu perorato da Guiter e dalla Elf. Depailler, a inizio stagione, non era ancora in perfetta forma, per i postumi di un incidente occorsogli facendo motocross.<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1974/argentine.aspx|accesso=30 agosto 2020|lingua=fr|sito=statsf1.com|titolo=1. Argentine 1974}}</ref> Venne comunque confermato il suo impegno anche nel [[Campionato europeo di Formula 2 1974|Campionato di Formula 2]].<ref name=march74>{{cita web|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1973/11/03/pagina-19/1398169/pdf.html#&mode=fullScreen|formato=pdf|data=8 novembre 1973|p=21|accesso=20 settembre 2020|lingua=es|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|titolo=Depailler en Formula 1 y 2}}</ref>
Depailler ottenne i primi punti iridati col quarto posto nel [[Gran Premio del Sudafrica 1974|Gran Premio del Sudafrica]], e conquistò la ''pole position'' nel [[Gran Premio di Svezia 1974|Gran Premio di Svezia]].<ref>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,0016_01_1974_0126_0019_16403984/|data=9 giugno 1974|accesso=17 maggio 2019|pubblicazione=[[La Stampa]]|titolo=Le Ferrari dalla seconda fila per vincere|p=19|autore=Michele Fenu}}</ref> Quella di Depailler fu la prima partenza al palo, nel mondiale, per un pilota francese,<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/france/pole.aspx|lingua=fr|sito=statsf1.com|titolo=France-Pole positions|accesso=17 maggio 2019}}</ref> e fu anche l'unica occasione in cui due [[Tyrrell]] completarono la prima fila.<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/statistiques/constructeur/pole/detail-tyrrell--double.aspx|lingua=fr|sito=statsf1.com|titolo=STATISTIQUES CONSTRUCTEURS-Pole positions-Doublé-Tyrrell|accesso=17 maggio 2019}}</ref> In gara Depailler partì peggio del suo compagno di scuderia, [[Jody Scheckter]], che si pose così al comando, e vinse davanti al francese, che ottenne però il suo primo giro veloce in gara.<ref name=swe>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1974/suede.aspx|accesso=9 maggio 2019|sito=statsf1.com|titolo=7. Suède 1974|lingua=fr}}</ref>
Nelle prove del [[Gran Premio di Francia 1974|Gran Premio di Francia]] Depailler finì fuori pista, ma senza conseguenze fisiche.<ref name=sab>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,17/articleid,1113_01_1974_0147_0017_16409712/|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=6 luglio 1974|accesso=8 dicembre 2019|titolo=Digione: le Ferrari tentano il "sorpasso" di Fittipaldi|formato=pdf|p=17|autore=Michele Fenu}}</ref>
Chiuse la stagione ancora con paio di arrivi nei punti, raggiungendo, in classifica piloti, il nono posto, con un totale di 14 punti.
=====1975=====
[[File:Patrick Depailler 1975 Watkins Glen 2.jpg|thumb|Depailler nel [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 1975]].]]
Nel {{F1|1975}} la stagione si sviluppò in maniera simile al 1974, con delle buone prestazioni in prova e diversi arrivi nei punti. In [[Gran Premio del Sudafrica 1975|Sudafrica]] conquistò il suo secondo podio nel mondiale, giungendo terzo, e partì in prima fila in [[Gran Premio di Svezia 1975|Svezia]], secondo, alle spalle di [[Vittorio Brambilla]].<ref>{{cita news|url=|titolo=Brambilla protagonista- Ferrari all'inseguimento|data=7 giugno 1975|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Michele Fenu|p=15}}</ref><ref>{{cita news|url=|titolo=Svezia: la Ferrari gioca in difesa, a Brambilla la "pole position"|data=8 giugno 1975|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Michele Fenu}}</ref> La gara fu tormentata per il francese che, già al tredicesimo giro, quando era secondo dietro a Brambilla, fu costretto ai box per una rottura nell'impianto dell'olio.<ref>{{cita news|url=|titolo=Lauda-Ferrari, un capolavoro|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|editore=|autore=Walter Rosboch|data=9 giugno 1975|p=14}}</ref>
Chiuse la stagione con 12 punti, e nuovamente col nono posto nella classifica dedicata ai piloti. Tra questi arrivi a punti va segnalato il sesto posto nel [[Gran Premio di Francia 1975|Gran Premio di Francia]], in cui Depailler, partito tredicesimo, fu autore di una poderosa rimonta. Nel [[Gran Premio di Germania 1975|Gran Premio di Germania]], dopo essere partito in seconda fila, fu limitato da una sospensione rotta nei primi giri.<ref>{{cita news|titolo=Lauda sempre al comando, poi la foratura|data=4 agosto 1975|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|p=14|autore=Michele Fenu}}</ref> Alcuni errori di guida lo penalizzarono sia nel [[Gran Premio d'Austria 1975|Gran Premio d'Austria]] (corso sotto la pioggia)<ref>{{cita news|titolo=Brambilla, il capolavoro a 37 anni|data=18 luglio 1975|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Michele Fenu|p=14}}</ref> che nel [[Gran Premio d'Italia]], in cui in entrambi si era trovato in posizioni di classifica importanti.<ref>{{cita news|titolo=Corsa stupenda: in testa dall'inizio alla fine|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Giorgio Viglino|pp=9-10|data=8 settembre 1975}}</ref>
=====1976=====
Il {{F1|1976}} fu la sua migliore stagione nella massima formula. Nelle prime otto gare conquistò ben 5 podi, tanto che al termine del [[Gran Premio di Francia 1976|Gran Premio di Francia]], ottava gara della stagione, e giro di boa del campionato, il francese aveva 26 punti in classifica, appaiato al secondo posto della graduatoria con [[James Hunt]], che poi vincerà il titolo.
La stagione iniziò col [[Gran Premio del Brasile 1976|Gran Premio del Brasile]] in cui Depailler chiuse secondo, alle spalle di [[Niki Lauda]], sfruttando gli errori di [[Jean-Pierre Jarier]] e [[Tom Pryce]], passati sull'olio lasciato in pista da Hunt.<ref>{{cita news |titolo=Ferrari guastafeste per i brasiliani|editore=[[Stampa Sera]]|data=26 gennaio 1976|autore=Livio Zanotti}}</ref> Nel [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Est 1976|Gran Premio di Long Beach]] ottenne la prima fila ma rovinò la gara con un testacoda, anche se chiuse comunque al terzo posto.<ref>{{cita news|titolo=Regazzoni-Lauda, un trionfo|data=30 marzo 1976|pubblicazione=[[La Stampa]]|p=17}}</ref>
Dal [[Gran Premio di Spagna 1976|Gran Premio di Spagna]] Depailler guidò la [[Tyrrell P34]], l'unica vettura a sei ruote che abbia mai corso nel mondiale di Formula 1. Conquistata la seconda fila in qualifica, dovette ritirarsi per un'uscita di pista.<ref>{{cita news|titolo=Hunt squalificato, Lauda e la Ferrari primi|data=3 maggio 1976|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|p=17|autore=Michele Fenu}}</ref> Il francese tornò a podio nel [[Gran Premio di Monaco 1976|Gran Premio di Monaco]], in cui giunse terzo, alle spalle del compagno di team Scheckter, e con una vettura non perfetta per dei problemi tecnici.<ref>{{cita news|titolo=A vele spiegate verso il mondiale|data=1º giugno 1976|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Michele Fenu|p=15}}</ref> La stagione proseguì con due secondi posti, in [[Gran Premio di Svezia 1976|Svezia]] (gara vinta dalla P34 di Scheckter) e in [[Gran Premio di Francia 1976|Francia]].
Nelle tre gare seguenti il transalpino collezionò tre ritiri. In [[Gran Premio di Gran Bretagna 1976|Gran Bretagna]] venne a contatto con [[Hans-Joachim Stuck]],<ref>{{cita news|titolo=Hunt poi Lauda a Brands Hatch|data=19 luglio 1976|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Gianni Rogliati|p=15}}</ref> in [[Gran Premio di Germania 1976|Germania]] fu vittima di un'uscita di pista, al fine di evitare la vettura di [[Clay Regazzoni]],<ref>{{cita news|titolo=Fuori la Ferrari, monologo di Hunt|data=2 agosto 1976|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Michele Fenu|p=15}}</ref> mentre in [[Gran Premio d'Austria 1976|Austria]] fu tradito da una sospensione.
A [[Gran Premio d'Italia 1976|Monza]] Depailler conquistò nuovamente la seconda fila, e in gara si trovò secondo, alle spalle di [[Ronnie Peterson]]. Il podio sfumò verso fine gara, quando un problema elettrico lo fece retrocedere al sesto posto.<ref>{{cita news|titolo=La corsa più bella e imprevedibile|data=13 settembre 1976|p=11|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Giorgio Viglino}}</ref> Il podio venne ottenuto nel [[Gran Premio del Canada 1976|Gran Premio del Canada]], in cui Depailler fu autore di una vera impresa. Posto in caccia di Hunt, primo, negli ultimi giri Depailler subì una rottura nel sistema del carburante, che ne impediva di proseguire negli attacchi alla prima posizione. La benzina era entrata nell'abitacolo e i suoi gas stavano stordendo Depailler. Hunt conquistò la vittoria, con Depailler che giunto secondo venne estratto dall'abitacolo subito dopo il traguardo, quasi incosciente.<ref>{{cita news|titolo=Hunt vince, Lauda è solo settimo|data=4 ottobre 1976|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|p=17|autore=Michele Fenu}}</ref>
Nelle prove del [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest 1976|Gran Premio degli USA Ovest]] Depailler si trovò a duellare con [[James Hunt]] per la ''pole position'', con Depailler che seguiva la McLaren di Hunt sulla pista, quando il contenitore dell'aria compressa della [[McLaren]] cadde e colpì la Tyrrell sulle due gomme anteriori sinistre e sulla monoscocca. Si ruppero entrambe le gomme, e dopo essersi fermato per riparare il danno e sostituirle, lo sterzo della vettura di Depailler non era più ben calibrato, tanto che il francese fu solo settimo in griglia.<ref>{{cita news|titolo=Duello Lauda-Hunt arbitra la pioggia|data=10 ottobre 1976|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Michele Fenu|p=19}}</ref> In gara si ritirò nei primi giri per un problema alla pompa della benzina.
In [[Gran Premio del Giappone 1976|Giappone]] Depailler partì tredicesimo ma fu autore di un'ottima gara sotto la pioggia, che lo portò al secondo posto, alle spalle di Hunt. Il francese si ritrovò al comando dopo la sosta ai box del britannico, ma una foratura lo costrinse a cedere la vetta ad Andretti. Depailler chiuse secondo.<ref name=vigl2>{{Cita news|autore=Giorgio Viglino|titolo=Una folle gara sotto l'acqua|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|giorno=25|mese=10|anno=1976|p=17}}</ref>
=====1977=====
Nel {{F1|1977}} cambiò il partner di Depailler. [[Jody Scheckter]] andò a correre alla [[Walter Wolf Racing|Wolf]], e venne sostituito dal pilota svedese [[Ronnie Peterson]]. Anche in questa stagione la scuderia impiegò il modello P34, a sei ruote. Depailler si rese subito conto delle difficoltà tecniche che sarebbero state sofferte nell'anno, anche a causa del mancato sviluppo degli pneumatici anteriori da parte della [[Goodyear Tire & Rubber Company|Goodyear]].<ref name=prem/>
[[File:Patrick Depailler Gp Argentina 1977.jpg|thumb|left|Patrick Depailler sulla [[Tyrrell P34]] con la livrea che riporta lo sponsor ''First National City Travelers Checks'', nel 1977.]]
Le prime gare non fece punti. In [[Gran Premio d'Argentina 1977|Argentina]], prima gara della stagione, Depailler partì terzo ma perse subito diverse posizioni, poi fu costretto all'abbandono. Il francese rovinò la gara seguente, in Brasile, per un contatto con [[John Watson (pilota automobilistico)|John Watson]].
In [[Gran Premio del Sudafrica 1977|Sudafrica]] partì quarto e fu terzo, in una gara in cui morì [[Tom Pryce]].<ref>{{cita news|titolo=Nel giorno di Lauda è morto Pryce|data=6 marzo 1977|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=|p=18}}</ref> Dopo il quarto posto nel [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest 1977|Gran Premio di Long Beach]],<ref>{{cita news|titolo=Lauda accusa Andretti|data=4 aprile 1977|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Jan Pidgeon|p=17}}</ref> seguirono due ritiri, e l'ottavo posto in Belgio.
Tornò a punti in [[Gran Premio di Svezia 1977|Svezia]], quarto.<ref>{{cita news|titolo=La Ferrari si salva dal naufragio in Svezia|data=20 giugno 1977|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Walter Rosboch|p=17}}</ref> Seguì poi una fase molto deludente, sia in prova che in gara: Depailler collezionò tre ritiri di fila, fu tredicesimo in Austria, altri ritiri in Olanda e Italia, e un piazzamento lontano dai punti a Watkins Glen.
Le due ultime gare della stagione regalarono al francese due podi. In [[Gran Premio del Canada 1977|Canada]] partì sesto e giunse secondo, dietro al suo ex compagno di scuderia Scheckter, in una gara dominata da [[Mario Andretti]] fino a pochi giri dal termine.<ref>{{cita news|titolo=Andretti rompe alla fine causando il caos in pista|data=10 ottobre 1977|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|p=19|autore=}}</ref> Nell'ultima gara della stagione, in [[Gran Premio del Giappone 1977|Giappone]], si qualificò solo quindicesimo ma con una gara regolare finì terzo e fu l'unico a presentarsi sul podio: [[James Hunt]] e [[Carlos Reutemann]], primo e secondo, abbandonarono il circuito per non perdere il volo. Depailler restò per onorare la [[Tyrrell P34|P34]], alla sua ultima gara mondiale.<ref name=prem>{{cita news|titolo=40 anni senza Patrick Depailler. L'uomo senza paura|data=1º agosto 2020|accesso=2 settembre 2020|sito=motorinolimits.com|url=https://www.motorinolimits.com/2020/08/01/40-anni-senza-patrick-depailler-luomo-senza-paura/|autore=Riccardo Turcato}}</ref><ref>{{cita news|titolo=Villeneuve tampona Peterson a 230 l'ora|data=24 ottobre 1977|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|p=19|autore=}}</ref> Il podio in Giappone fu il suo dodicesimo nel mondiale. All'epoca nessun pilota aveva colto così tanti podi senza mai vincere.
=====1978=====
Il [[Campionato mondiale di Formula 1 1978|campionato 1978]] iniziò in maniera ottima per il pilota transalpino. In [[Gran Premio d'Argentina 1978|Argentina]], partito decimo, chiuse al terzo posto.<ref>{{cita news|titolo=Niki in difesa, Reutemann cede|data=16 gennaio 1978|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Ercole Colombo|p=17}}</ref><ref>{{cita news|titolo=Fangio sbaglia, gara più corta|data=16 gennaio 1978|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Ercole Colombo|p=17}}</ref> Dopo un ritiro in [[Gran Premio del Brasile 1978|Brasile]] Depailler inanellò una serie di ottimi piazzamenti.
In [[Gran Premio del Sudafrica 1978|Sudafrica]] fu autore di una grande rimonta: ottenuta in qualifica l'undicesima posizione, riuscì ad andare al comando, e, all'inizio dell'ultimo giro, godeva ancora di buon vantaggio su [[Ronnie Peterson]]. Alla prima staccata, quella della ''Crowthorne'', Depailler doppiò Rebaque ma, dalla sua vettura, uscivano dei fumi azzurrognoli che indicavano che anche la [[Tyrrell]] del francese era rimasta senza benzina. Peterson raggiunse la vettura del francese: le due macchine viaggiarono ruota contro ruota nel tratto centrale del circuito. Depailler riuscì a mettere il suo musetto avanti all'altezza della ''Sunset'' ma, all'uscita della curva a sinistra ''Clubhouse'', Peterson affiancò la Tyrrell ormai all'asciutto e alle ''Esses'' passò in testa e condusse fino all'arrivo. Per lo svedese fu la nona vittoria nel mondiale, la prima dal [[Gran Premio d'Italia 1976]].<ref>{{cita news|url=|titolo=Patrese sogna, Peterson vince|data=5 marzo 1978|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Ercole Colombo|p=19|lingua=}}</ref> Un ennesimo podio, il terzo posto, venne conquistato nel successivo [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest 1980|Gran Premio di Long Beach]]: anche qui il francese, dopo delle qualifiche deludenti, fu abile nel giungere a podio, dopo una lunga rimonta.<ref>{{cita news|url=|titolo=Ora è la Ferrari l'auto da battere|data=4 aprile 1978|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=15|lingua=}}</ref>
A [[Gran Premio di Monaco 1978|Monaco]] Depailler conquistò la sua prima vittoria iridata. Partito quinto, si installò subito in seconda posizione, e, sfruttando un errore di [[John Watson (pilota automobilistico)|John Watson]], dovuto a un problema ai freni, passò a condurre al trentottesimo giro. Depailler rimase al comando fino al termine, conquistando quello che fu il ventunesimo successo per la [[Tyrrell]].<ref>{{cita news|titolo=Giornata nera per la Ferrari|data=8 maggio 1978|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Giorgio Viglino|p=13}}</ref> Depailler fu il 62º pilota a riuscire nell'impresa di vincere una gara iridata.<ref>{{cita web|url=http://www.statsf1.com/fr/statistiques/pilote/victoire/chronologie.aspx|titolo=Statistiques Pilotes Victoires-Chronologie|data=|accesso=13 luglio 2012|editore=statsf1.com|autore=|lingua=fr}}</ref><ref>{{cita news|titolo=Carlos accusa Watson, è colpa di Niki|data=8 maggio 1978|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=13}}</ref> Depailler detiene ancora il record del pilota che ha conquistato più podi prima della sua prima vittoria, 15; il record venne poi eguagliato da [[Jean Alesi]], [[Mika Häkkinen]] e [[Eddie Irvine]].<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/statistiques/pilote/podium/avant-victoire.aspx|titolo=Statistiques Pilotes-Podiums-Avant une victoire|data=|accesso=4 settembre 2020|editore=statsf1.com|autore=|lingua=fr}}</ref> Al termine della gara Depailler si trovò al comando della classifica del mondiale, da solo, con 23 punti.
Al termine del gran premio Depailler affermò:
{{Citazione| Finalmente! L'ho atteso tanto questa vittoria che quasi non mi sembra vero. Adesso sono contento di aver aspettato perché il successo è venuto proprio a Montecarlo. È stata una vittoria fin troppo facile. In partenza mi sono infilato in un varco che si è aperto sulla sinistra e ho praticamente trovato strada libera. È presto per parlare del campionato. Comunque posso anche io nutrire qualche speranza perché la macchina è ottima e si adatta facilmente a ogni tracciato.<ref>{{cita news<!-- |titolo=Perché mi sono ritirato in Giappone -->|data=8 maggio 1978|titolo=Depailler: "Ho tanto atteso questa vittoria che ora non ci credo..."|accesso=5 settembre 2020|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,0034_02_1978_0103_0021_24162669/|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|p=19|autore=Ercole Colombo}}</ref>}}
Le speranze del francese di poter lottare per il titolo vennero meno quando, dal successivo [[Gran Premio del Belgio 1978|Gran Premio del Belgio]], la [[Team Lotus|Lotus]] introdusse il modello [[Lotus 79|79]], che sfruttava a pieno l'effetto suolo, e che dominò la restante parte della stagione.<ref name=ven>{{cita news|url=|titolo=Mario Andretti imbattibile in Belgio?|data=20 maggio 1978|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Michele Fenu|p=17|lingua=}}</ref> Da questa gara, e fino a quella in Francia, la [[Goodyear Tire & Rubber Company|Goodyear]] decise di concentrarsi maggiormente su dieci piloti (tra cui Patrick Depailler), fornendo loro tutte le mescole possibili. La casa si impegnava inoltre a fornire tutte le mescole ai due piloti, che in ciascun gran premio, avessero fatto segnare i tempi migliori nella prima giornata di prove.<ref>{{cita news|url=|titolo=Solo i dieci più bravi avranno le gomme veloci|data=22 maggio 1978|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=|p=17|lingua=}}</ref><ref>{{cita news|data=3 luglio 1978|titolo=Lauda ha fatto l'alzabandiera|autore=|p=15|pubblicazione=[[Stampa Sera]]}}</ref>
[[File:Incidente Peterson Monza 1978 (2).JPG|thumb|right|Patrick Depailler mentre aiuta i commissari a spegnere le fiamme che avvolgevano la vettura di [[Ronnie Peterson]], dopo l'incidente al via del [[Gran Premio d'Italia 1978]].]]
Dal Belgio Depailler fu costretto, per 4 gare di fila, al ritiro. Nella prima gara per colpa del cambio, in Spagna per il motore, in Svezia per una sospensione e in Francia ancora a causa del propulsore. Tornò a punti, quarto, nel [[Gran Premio di Gran Bretagna 1978|Gran Premio di Gran Bretagna]]. Dopo un altro ritiro, per incidente, nel Gran Premio di Germania, il francese ottenne il secondo posto, nel successivo [[Gran Premio d'Austria 1978|Gran Premio d'Austria]]. Partito tredicesimo, fu autore di un ottimo avvio, che lo portò al secondo posto già al secondo giro, alle spalle di Peterson.
Al settimo giro la direzione di corsa decise di sospendere la gara, a causa della pioggia, per fare sì che le vetture potessero tornare ai box per montare gomme da bagnato. Il regolamento prevedeva questa ipotesi, qualora non fosse stato coperto più di un terzo della distanza prevista.
Dopo un'attesa di circa 50 minuti, la gara riprese con le vetture schierate secondo la classifica al momento della sospensione: primo Peterson davanti a Depailler, John Watson, Laffite, Pironi, Lauda, Hunt e Clay Regazzoni. La classifica finale sarebbe stata ottenuta dalla somma dei tempi dei due spezzoni di gara. Ciò non rese però chiara agli spettatori l'effettiva classifica, non esistendo ancora maxischermi lungo il circuito che la possano riepilogare la situazione reale.
Nella ripartenza Patrick Depailler era stato veloce ed aveva passato Peterson, che però comandava sempre per somma di tempi. La pista si stava però asciugando, tanto che molti piloti iniziarono a montare gomme slick. Quando fu il turno di Peterson a cambiare, Reutemann si trovò a condurre, anche se, in realtà, nella somma dei tempi, era staccato di ben due giri dallo svedese. Poco dopo anche Reutemann cambiò gli pneumatici, così a condurre si trovò [[Gilles Villeneuve]]. Dopo il cambio gomme di Villeneuve, dietro a Peterson, nella classifica reale, si trovava [[Niki Lauda]], che però andò a sbattere e fu costretto al ritiro.
La classifica vedeva al comando [[Ronnie Peterson]], seguito da Gilles Villeneuve e Depailler. Gli pneumatici del canadese però non erano performanti e ciò consentì il sorpasso a Depailler, che chiuse così secondo.<ref>{{cita news|url=|titolo=Dal k.o. di Mario al secondo via|data=14 agosto 1978|autore=Cristiano Chiavegato|p=13|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|lingua=}}</ref>
Dopo essere stato costretto a un altro ritiro in Olanda, nel [[Gran Premio d'Italia 1978|Gran Premio d'Italia]] fu uno dei tanti piloti coinvolti nell'incidente al via, la cui conseguenze porteranno al decesso di [[Ronnie Peterson]].<ref>{{cita news|titolo=Quattro lunghe e drammatiche ore a Monza|data=11 settembre 1978|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Giorgio Viglino|p=10}}</ref> Nei giorni precedenti la gara monzese venne annunciato il passaggio di Depailler alla scuderia francese [[Ligier]], per la stagione 1979.<ref>{{cita news|titolo=Depailler lascia la Tyrrell per Ligier|data=10 settembre 1978|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=|p=15}}</ref>
Dopo un ennesimo ritiro nella gara di Watkins Glen, il francese ottenne un quinto posto nel [[Gran Premio del Canada 1978|Gran Premio di Montreal]], ultima gara della stagione.
====Ligier (1979)====
Nel passaggio alla [[Ligier]] Depailler trovò come compagno il suo connazionale [[Jacques Laffite]]. La coppia di piloti veniva considerata ben assortita, con Laffite veloce e Depailler più capace dal punto di vista tecnico.<ref name=arg79>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1979/argentine.aspx|sito=statsf1.com|titolo=1. Argentine 1979|lingua=fr|accesso=30 agosto 2020}}</ref>
L'inizio di stagione fu molto promettente. Nella prima gara, in [[Gran Premio d'Argentina 1979|Argentina]], Depailler ottenne il miglior tempo nelle qualifiche, al venerdì mattino.<ref>{{cita news|url=|titolo=Le "Lotus" copiate meglio delle vere|data=20 gennaio 1979|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=19}}</ref> Al sabato venne battuto solo dal suo compagno di team Laffite.<ref>{{cita news|titolo=In formula 1 i francesi all'assalto della Lotus|data=21 gennaio 1979|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=19}}</ref> In gara Depailler condusse per molti giri, prima che un problema al motore lo facesse retrocedere al quarto posto.<ref name=arg79/> La stessa cosa si riprodusse in [[Gran Premio del Brasile 1979|Brasile]], con le Ligier che monopolizzavano la prima fila, e Depailler che partiva alle spalle del compagno di team.<ref>{{cita news|url=|titolo=Ligier-Lotus-Ferrari, che samba nel G. P. del Brasile|data=4 febbraio 1979|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=19}}</ref> In gara il francese chiuse secondo, ancora alle spalle di Laffite. Questa fu l'unica doppietta per la Ligier, nella storia del mondiale di Formula 1.<ref>{{cita news|url=|titolo=La Ligier domina, bis di Laffite in Brasile|data=5 febbraio 1979|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=17}}</ref>
Ritiratosi nel [[Gran Premio del Sudafrica 1979|gran premio successivo]] (in cui la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] fece esordire la competitiva [[Ferrari 312 T4|312 T4]], che fu l'arma decisiva per la conquista del titolo mondiale), nella gara di [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest 1979|Long Beach]] si trovò a lungo in seconda posizione, prima che un problema al cambio lo costringesse a chiudere al quinto posto.<ref>{{cita news|titolo=Doppietta Ferrari anche a Long Beach|data=9 aprile 1979|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=19}}</ref>
Depailler ottenne la sua seconda, e ultima, vittoria nel mondiale, in [[Gran Premio di Spagna 1979|Spagna]]. Partito in prima fila, alle spalle di Laffite, prese subito il comando della gara, che non cedette fino al termine. A questo punto del campionato Depailler si trovava in testa alla classifica mondiale, a pari punti con [[Gilles Villeneuve]].<ref>{{cita news|titolo=In Spagna ritorna a brillare la stella della Ligier|data=30 aprile 1979|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=17}}</ref> In [[Gran Premio del Belgio 1979|Belgio]] sfiorò ancora la ''pole position'', battuto di solo 7 centesimi ancora dal compagno Laffite. In qualifica Depailler fu vittima anche di un'uscita dal tracciato, ove rovinò la sua monoposto.<ref>{{cita news|url=|titolo=Ligier al vertice, Lauda litiga|data=13 maggio 1979|p=21|lingua=|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref> In gara battagliò a lungo con Laffite, quando, al giro 46, mentre era in testa, fu costretto, dall'afflosciamento di una gomma, a un'uscita di pista. Oltre al ritiro il francese subì anche la frattura della mano destra, infortunio che mise in dubbio la sua presenza al [[Gran Premio di Monaco 1979|Gran Premio di Monaco]].<ref>{{cita news|url=|titolo=In Belgio tocca a Scheckter vincere con la Ferrari|data=14 maggio 1979|p=17|lingua=|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref> Depailler riuscì a partecipare alla gara del Principato. Partito in seconda fila, rovinò la sua gara con un testacoda al ventiseiesimo giro, mentre era quarto, dopo essere stato messo sotto pressione da [[Didier Pironi]]. Il francese della Ligier chiuse comunque quinto. In realtà, a causa del regolamento del campionato, per cui valevano solo i migliori 4 risultati delle prime 8 gare, Depailler si trovò a scartare i due punti conquistati a Monaco. Depailler contava 20 punti validi, contro i 30 di Scheckter, in testa al campionato.<ref>{{cita news|titolo=Dal ritiro di Villeneuve all'assalto di Regazzoni|data=29 maggio 1979|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=13}}</ref>
La stagione si presentava ancora aperta per Depailler, quando, il 3 giugno, mentre si esercitava in [[deltaplano]] fu vittima di un incidente che compromise la sua stagione. Mentre provava a [[Clermont Ferrand]], infatti, sbagliò a calcolare la traiettoria del suo volo avvicinandosi troppo al [[Puy de Dôme (vulcano)|Puy de Dôme]] tanto da non riuscire più a virare in tempo.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Spiegato l'errore di Depailler|rivista=Autosprint|editore=Conti Editore|città=San Lazzaro di Savena|numero=24|data=12 giugno 1979|p=33}}</ref> Il pilota riportò fratture multiple a [[Tibia (anatomia)|tibia]] e [[perone]] e [[femore]]<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Ligier sceglierà un pilota straniero per Depailler ko|rivista=Autosprint|editore=Conti Editore|città=San Lazzaro di Savena|numero=23|data=5 giugno 1979|p=33}}</ref> che richiesero una prognosi di tre mesi più la riabilitazione.<ref>{{Cita news|titolo=Depailler si frattura il femore in deltaplano|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|data=4 giugno 1979}}</ref> La [[Ligier]] lo sostituì, per tutto il resto della stagione, con l'esperto [[belgio|belga]] [[Jacky Ickx]] (con all'attivo già 106 gran premi),<ref name="avversari">{{Cita news|titolo=Per le Ferrari gli avversari rinnovati |data=29 giugno 1979|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref> che mancava nel campionato mondiale di F1 dal [[Gran Premio di Svezia 1978]] corso con l'[[Ensign]]. Inizialmente sembrò che la [[Ligier]] fosse orientata a preferire un francese, [[Michel Leclère]].<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1979/06/16/pagina-23/1042406/pdf.html?search=Leclere|titolo=Leclere a "Ligier" y Rosberg a "Wolf"|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]] |data=16 giugno 1979|accesso=2 ottobre 2012|lingua=es|p=23|autore=Xavier Ventura}}</ref>
====Alfa Romeo (1980)====
A seguito dell'incidente venne licenziato dalla Ligier; ricevette alcune offerte, come collaudatore, da [[Williams F1|Williams]] e [[Brabham]],<ref name=prem/> ma nell'autunno del 1979 venne ingaggiato dall'[[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]], per la stagione 1980.<ref>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,21/articleid,1078_01_1979_0237_0024_15528492/|data=18 ottobre 1979|accesso=30 agosto 2020|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=|p=21|titolo=Cheever alla Lotus?}}</ref> Al suo posto, alla Ligier, arrivò [[Didier Pironi]], ex compagno di Depailler alla Tyrrell.<ref>{{cita news|titolo=Pironi alla Ligier|data=18 ottobre 1979|pubblicazione=[[Il Piccolo]]|p=12}}</ref>
La casa italiana annunciò il 7 dicembre 1979, nel corso della presentazione della stagione, avvenuta presso il [[Museo storico Alfa Romeo|Museo storico della casa]] che il francese avrebbe corso assieme a [[Bruno Giacomelli]], mentre una terza monoposto sarebbe stata affidata a [[Vittorio Brambilla]], ma solo per le corse europee. Il francese venne scelto in quanto considerato fondamentale per la messa a punto della monoposto, soprattutto in attesa del nuovo motore turbo, che da metà stagione avrebbe dovuto equipaggiare la vettura. Depailler affermò di poter dare un giudizio sulla vettura solo dopo 6 mesi di test.<ref name=alfa1>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,23/articleid,1080_01_1979_0280_0025_19856313/|data=8 dicembre 1979|accesso=30 agosto 2020|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=23|titolo=L'Alfa si lancia in F.1 Tre piloti e il "turbo"}}</ref> Il francese ringraziò la casa milanese per l'opportunità datagli, dopo il grave incidente occorso con il deltaplano, in cui aveva rischiato anche l'amputazione.<ref name=prem/>
Pochi giorni dopo il transalpino testò per la prima volta la nuova monoposto sul [[Circuito Paul Ricard]],<ref name=alfa1/> ma l'esito non fu molto incoraggiante: Depailler soffriva ancora di dolori agli arti inferiori, quale postumi dell'incidente di giugno. Venne ipotizzato che potesse essere sostituito, almeno per le prime gare della stagione {{F1|1980}} da [[Patrick Tambay]].<ref>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,25/articleid,1080_01_1979_0284_0027_15797028/|data=14 dicembre 1979|accesso=30 agosto 2020|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato|p=25|titolo=Ancora validi i motori col turbo}}</ref> Depailler lodò comunque la competitività della vettura italiana.<ref>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,20/articleid,1080_01_1979_0285_0021_15797752/anews,true/|data=15 dicembre 1979|accesso=30 agosto 2020|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=|p=20|titolo=Depailler: Alfa Ok}}</ref>
La vettura si presentava competitiva in prova, ma poco affidabile in gara. Dopo i primi due gran premi, corsi in Sudamerica, con risultati deludenti in prova, seguiti da ritiri per problemi tecnici in gara, nel [[Gran Premio del Sudafrica 1980|Gran Premio del Sudafrica]] Depailler conquistò il settimo posto in griglia, anche se in gara risultò non classificato. Depailler si lamentò di aver perso un po' l'abitudine alla guida, che lo portò a degli errori di cambiata, che provocarono anche un cedimento del motore nelle prove libere. Il francese era comunque soddisfatto del risultato delle qualifiche.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,26/articleid,1060_01_1980_0049_0028_15076796/|titolo=Depailler è tornato in forma Che rischio per Giacomelli|data=1º marzo 1980|accesso=4 settembre 2020|pubblicazione=[[La Stampa]]|p=15|autore=Ercole Colombo}}</ref> Nel frattempo il francese aveva testato la nuova Alfa Romeo 180, sul circuito de Le Castellet.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1980/02/20/pagina-26/1063405/pdf.html|titolo="Renault" y "Ligier" apabullantes en Paul Ricard|data=20 febbraio 1980|accesso=7 dicembre 2012|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|autore=|p=26|lingua=es}}</ref>
Il francese ottenne il terzo posto in griglia nel successivo [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest 1980|Gran Premio USA Ovest]], prima di essere nuovamente costretto al ritiro, mentre era quarto.<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1980/etats-unis-ouest/tour-par-tour.aspx|lingua=fr|titolo=Etats-Unis 1980-Tour par Tour}}</ref>
[[File:Alfa Romeo Gp Argentina 1980.jpg|thumb|Depailler e [[Bruno Giacomelli]], entrambi su [[Alfa Romeo]], al [[Gran Premio d'Argentina 1980]]]]
Dopo un ennesimo ritiro nel [[Gran Premio del Belgio 1980|Gran Premio del Belgio]], nel corso di una gara comunque poco competitiva, a [[Gran Premio di Monaco 1980|Monaco]] il francese partì settimo e s'installo già al primo giro al quinto posto, che mantenne fino al venticinquesimo giro, quando scalò quarto per il ritiro di [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]]. Il prestigioso risultato andò in fumo al cinquantesimo giro, quando un problema al motore lo costrinse all'abbandono.<ref>{{cita news|titolo=Pironi getta via un successo certo|data=19 maggio 1980|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|p=15|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref>
In Francia si ritirò per problemi di tenuta di strada, mentre a [[Gran Premio di Gran Bretagna 1980|Brands Hatch]] il transalpino si trovò a lungo in zona punti, fino a quando, per un problema nuovamente al propulsore, fu costretto al ritiro.<ref>{{cita web|url=http://www.statsf1.com/fr/1980/grande-bretagne.aspx|titolo=8. Grande Bretagne 1980|data=|accesso=25 gennaio 2013|editore=statsf1.com|lingua=fr}}</ref><ref>{{cita news|titolo=A Brands Hatch ancora Jones sulla Williams|data=14 luglio 1980|autore=Cristiano Chiavegato|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|p=10}}</ref>
====L'incidente mortale====
Il 1º agosto 1980 Depailler perse la vita sul [[Hockenheimring|circuito di Hockenheim]], dove era in corso una sessione di prove private, in previsione del successivo [[Gran Premio di Germania 1980|Gran Premio di Germania]], fissato per il 10 agosto, il giorno dopo il suo trentaseiesimo compleanno. L'Alfa Romeo voleva il prolungamento del contratto per altri due anni.<ref name=prem/>
Al mattino le Alfa Romeo di Depailler e di [[Bruno Giacomelli]] avevano avuto problemi. Il francese chiese a Giacomelli di testare la sua vettura, ma il pilota bresciano non riscontrò nessun problema evidente. Successivamente Depailler salì sulla monoposto approntata per Giacomelli.<ref name=giac>{{cita web|url=https://www.clubitalia.it/40-anni-senza-patrick/|accesso=24 settembre 2020|sito=clubitalia.it|titolo=40 anni senza Patrick|autore=Luca Delli Carri|data=}}</ref>
La vettura, per cause mai chiarite, anche se fu poi ipotizzata la rottura di una minigonna (o di una sospensione anteriore, problema già riscontrato sulla vettura),<ref name=giac/> uscì di pista alla ''Ostkurve'' a circa {{M|260|u=km/h}}, colpendo le barriere al termine della via di fuga, con un angolo di quasi 90°, carambolando e ribaltandosi.<ref name=giac/><ref name=ger80>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1980/allemagne.aspx|accesso=1º settembre 2020|lingua=fr|sito=statsf1.com|titolo=8. Allemagne 1980}}</ref> La scuderia ipotizzò anche non perfette condizioni fisiche del pilota.<ref>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,14/articleid,0002_01_1980_0173_0014_15547883/|accesso=5 settembre 2020|data=10 agosto 1980|pubblicazione=[[La Stampa]]|p=14|titolo=Polemiche per Depailler tra l'Alfa e i francesi}}</ref> Sull'asfalto e nella via di fuga erano evidenti le strisciate che testimoniavano la frenata.<ref name=giac/>
Il pilota fu estratto in gravissime condizioni. Con le gambe quasi amputate, il cranio e il braccio destro fratturati, Depailler presentava pure un'imponente perdita di sangue, tanto che i medici gli praticarono una trasfusione prima che il pilota fosse portato alla Clinica Universitaria di [[Heidelberg]], dove alle 13 morì ufficialmente<ref name=ger80/> per una frattura cranica e per numerose emorragie interne.<ref>{{cita news|titolo=Dramma in F.1: Depailler ucciso dall'Alfa|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=2 agosto 1980|p=17|autore=}}</ref> All'esterno della curva, tra la pista e il guardrail, non erano ancora state posate reti di protezione. Le reti, ancora disposte nei rotoli, erano appoggiate contro il guardrail, pronte per essere fissate per la gara.<ref>{{cita news|titolo=Depailler con le reti si sarebbe salvato?|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|data=2 agosto 1980|p=25|autore=}}</ref> Depailler fu il terzo a perire sul tracciato tedesco nel 1980, dopo [[Markus Höttinger]], deceduto il 13 aprile, nel corso di una gara di Formula 2, e il motociclista Orene Kamlot.<ref>{{cita news|titolo=DETALLES DEL
ACCIDENTE|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es|data=2 agosto 1980|pagina=31|autore=}}</ref>
In seguito a questo incidente, la ''Ostkurve'' di Hockenheim venne preceduta da una variante atta a ridurne la velocità di percorrenza. Inoltre, la Federazione impose nel regolamento, per la stagione successiva, una regola sull'altezza minima delle vetture, per limitare l'effetto suolo. A inizio della settimana in cui avvenne l'incidente, [[Alan Jones (pilota automobilistico)|Alan Jones]], pilota della [[Williams F1|Williams]], e futuro campione del mondo, aveva criticato la poca sicurezza del tracciato alla ''Ostkurve'', affermando che la curva veniva ora percorsa in quinta marcia, senza che vi fossero adeguate protezioni nel caso di uscita di pista.<ref>{{cita news|titolo=ALAN JONES HABIA CRITICADO EL TRAZADO|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es|data=2 agosto 1980|p=31|autore=}}</ref>
La gara in Germania venne vinta dall'ex compagno di scuderia di Depailler, alla [[Ligier]], il suo connazionale [[Jacques Laffite]]. Egli non festeggiò sul podio, in rispetto del decesso di Depailler.<ref name=postgara>{{cita news|titolo=Il vincitore ha rifiutato lo champagne "Niente feste dove è morto Depailler"|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|data=11 agosto 1980|p=14|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref>
L'[[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]] decise di non sostituire il francese e così schierò una sola vettura (la casa milanese affermò di non avere una seconda monoposto pronta e perciò negò di aver contattato [[Arturo Merzario]] e [[Patrick Tambay]]),<ref>{{cita news|titolo=L'Alfa Romeo correrà in Germania ma soltanto con Bruno Giacomelli |pubblicazione=[[La Stampa]]|data=5 agosto 1980|p=15|autore=Cristiano Chiavegato}}</ref> anche se [[Bruno Giacomelli]] e [[Vittorio Brambilla]] vennero lasciati liberi di decidere se partecipare al gran premio o meno.<ref>{{cita news|titolo=Giacomelli e Brambilla lasciati liberi di partecipare o no al Gran Premio|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=2 agosto 1980|p=17|autore=}}</ref> Giacomelli, con l'unica Alfa Romeo presente, conquistò, proprio in Germania, i secondi punti stagionali (dopo il quinto posto all'esordio in Argentina) per la casa italiana, chiudendo quinto.
La casa milanese non lo sostituì fino al [[Gran Premio d'Olanda 1980|Gran Premio d'Olanda]], quando la sua vettura, nuovamente disponibile, venne affidata a [[Vittorio Brambilla]], che fino a quel momento non era mai stato utilizzato in stagione dall'Alfa Romeo, pur se a inizio anno ne era stato prospettato l'impiego nelle gare europee.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1980/08/20/pagina-26/1063090/pdf.html|titolo=Veintiocho inscritos en el G.P. de Holanda|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|lingua=es|accesso=6 febbraio 2013|data=20 agosto 1980|p=26}}</ref>
Patrick Depailler riposa nel cimitero di [[Crevant-Laveine]].
==Palmares==
* [[Tour de France automobile|Tour de France automobile 1970]] (con [[Jean-Pierre Beltoise]] e [[Jean Todt]])
* [[F3 francese|Campionato francese di Formula 3 1971]]
* [[Campionato europeo di Formula 2 1974]]
==Riconoscimenti==
Nel 1974 venne premiato con la medaglia dell{{'}}''Académie des sports''.
Nel 2016 una ricerca svolta presso l'Università di Sheffield, che cercava di stabilire il pilota più forte nella storia del campionato mondiale di Formula 1, sterilizzando l'influenza relativa delle vetture guidate, posizionava Depailler al trentacinquesimo posto.<ref>{{cita web|titolo=The Top 50 F1 drivers of all time, regardless of what they were driving |autore=Mike Hanlon|data=12 maggio 2016|accesso=23 dicembre 2017 |url=https://newatlas.com/computer-modelled-top-50-f1-drivers-of-all-time/43147/ |sito=newatlas.com|lingua=en}}</ref>
A Depailler è dedicato un circuito per [[Modellismo automobilistico dinamico|auto radiocomandate]], costruito nella sua città natale. Il mini circuito ''Patrick Depailler'' è uno dei più antichi di Francia, e fu usato per ospitare una gara della [[International Federation of Model Auto Racing]] (IFMAR) nel 1999.
Una statua a lui dedicata è stata eretta presso il centro natatorio di [[Chamalières]].
A Depailler è dedicata una via nel parco tecnologico ''de la Pardieu'' a [[Clermont-Ferrand]].
Nel 2013 il pilota francese è stato interpretato da [[Xavier Laurent]], nel film, dedicato alla Formula 1, ''[[Rush (film 2013)|Rush]]''. L'episodio ''La Formule 1'' della serie televisiva [[Salut champion]] è un omaggio postumo imprevisto alla sua memoria.<ref>{{cita web|url=http://www.ina.fr/video/CPA81051749/salut-champion-s2e05-formule-1-video.html|sito=ina.fr|lingua=fr|titolo=Salut Champion}}</ref> L'episodio, ambientato al [[Gran Premio di Francia 1980]], disputato sul au [[Circuito Paul Ricard]], racconta la storia di un pilota della scuderia [[Ligier]] che si rompe una caviglia con un [[carro a vela]] (con riferimento all'incidente in deltaplano patito da Depailler), qualche giorno prima della gara; fu girato a giugno del 1980, poche settimane prima della morte del pilota francese.
==Risultati==
===Prototipi===
====Risultati completi nel Campionato internazionale sportprototipi====
{| class="wikitable" style="text-align:center; font-size:85%;"
|- class="hintergrundfarbe5"
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!Scuderia
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! Calberson
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! Scuderia
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! [[Ligier JS3|JS3]]
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! Scuderia
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! [[File:Flag of South Africa (1928–1994).svg|20px]]
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! Alpine
! [[Alpine A441|A441]]
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! Scuderia
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! [[Alpine A442|A442]]
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! rowspan="2"| [[Campionato del mondo sportprototipi 1976|1976]]
! Scuderia
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! [[Alpine-Renault|Renault Sport]]
! [[Alpine A442|A442]]
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|-style="border-top:2px solid #aaaaaa"
! rowspan="2"| [[Campionato del mondo sportprototipi 1978|1978]]
! Scuderia
! Vettura
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|-
! [[Alpine-Renault|Renault Sport]]
! [[Alpine A443|A443]]
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====Risultati completi nella 24 Ore di Le Mans====
{| class="wikitable" style="font-size:85%;"
|- bgcolor="#ABBBDD"
! Anno
! Scuderia
! Copiloti
! Vettura
! Pos.
! Motivo
|-
| [[24 Ore di Le Mans 1967|1967]]
| {{Bandiera|FRA}} Ecurie Calberson
| {{Bandiera|FRA}} [[Gérard Larrousse]]
| [[Alpine A210]]
|Rit
| Cambio
|-
| [[24 Ore di Le Mans 1968|1968]]
| {{Bandiera|FRA}} Ecurie Savin-Calberson
| {{Bandiera|BEL}} [[Mauro Bianchi]]
| [[Alpine A220]]
| Rit
| Incidente
|-
| [[24 Ore di Le Mans 1969|1969]]
| {{Bandiera|FRA}} [[Renault|Société des Automobiles Alpine]]
| {{Bandiera|FRA}} [[Jean-Pierre Jabouille]]
| Alpine A220
| Rit
| Albero di trasmissione
|-
| [[24 Ore di Le Mans 1970|1970]]
| {{Bandiera|FRA}} [[Matra|Equipe Matra-Simca]]
| {{Bandiera|FRA}} Jean-Pierre Jabouille
|[[Matra MS660|Matra-Simca MS660]]
| Rit
| Motore
|-
| [[24 Ore di Le Mans 1971|1971]]
| {{Bandiera|FRA}} [[Ligier|Équipe Ligier]]
| {{Bandiera|FRA}} [[Guy Ligier]]
| [[Ligier JS3]]
| NC
|
|-
| [[24 Ore di Le Mans 1973|1973]]
| {{Bandiera|FRA}} Equipe Matra-Simca Shell
| {{Bandiera|FRA}} [[Bob Wollek]]
| [[Matra MS670|Matra-Simca MS670B]]
| Rit
| Pompa dell'olio
|-
| [[24 Ore di Le Mans 1977|1977]]
| {{Bandiera|FRA}} Renault Sport
| {{Bandiera|FRA}} [[Jacques Laffite]]
| [[Alpine A442]]
| Rit
| Motore
|-
| [[24 Ore di Le Mans 1978|1978]]
| {{Bandiera|FRA}} Renault Sport
| {{Bandiera|FRA}} Jean-Pierre Jabouille
| [[Alpine A443]]
| Rit
| Motore
|}
===Risultati completi nel Campionato europeo di Formula 2===
{| class="wikitable" style="font-size: 85%;"
|-
! Anno
! Scuderia
! Telaio
! Motore
! 1
! 2
! 3
! 4
! 5
! 6
! 7
! 8
! 9
! 10
! 11
! 12
! 13
! 14
! 15
! 16
! 17
! {{Abbr|Pos.|Posizione nel campionato}}
! Punti
|-
| [[Campionato europeo di Formula 2 1970|1970]]
! Constructions Mécaniques Pygmée
! Pygmée MDB15
! [[Cosworth]]
| [[Circuito di Thruxton|THR]]
| [[Hockenheimring|HOC]]
|style="background:#FFCFCF;"| [[Circuito del Montjuïc|BAR]]<br/>NQ
|style="background:#FFCFCF;"| [[Circuito di Rouen|ROU]]<br/><small>{{Abbr|NQ|Eliminato in una batteria}}</small>
|style="background:#EFCFFF;"| [[Autodromo di Pergusa|PER]]<br/>Rit
| [[Brumowski Air Base|TUL]]
| [[Autodromo Enzo e Dino Ferrari|IMO]]
| [[Hockenheimring|HOC]]
|
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! NC
! 0
|-
| [[Campionato europeo di Formula 2 1971|1971]]
! [[Tecno (automobilismo)|Equipe Tecno Elf]]
! Tecno TF71
! [[Cosworth]]
|style="background:#EFCFFF;"| [[Hockenheimring|HOC]]<br/>Rit
|style="background:#EFCFFF;"| [[Circuito di Thruxton|THR]]<br/>Rit
|style="background:#CFCFFF;"| [[Eifelrennen|NÜR]]<br/>21
| [[Circuito permanente del Jarama|JAR]]
|style="background:#EFCFFF;"| [[Circuito del Crystal Palace|PAL]]<br/>Rit
|style="background:#FFCFCF;"| [[Circuito di Rouen|ROU]]<br/>NQ
| [[Mantorp Park|MAN]]
|style="background:#CFCFFF;"| [[Brumowski Air Base|TUL]]<br/>9
|style="background:#EFCFFF;"| [[Circuito d'Albi|ALB]]<br/>Rit
| [[Circuito di Vallelunga|VAL]]
| [[Circuito di Vallelunga|VAL]]
|
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! NC
! 0
|-
|rowspan=2| [[Campionato europeo di Formula 2 1972|1972]]
!rowspan=2| [[Elf Aquitaine|Elf John Coombs]]
! Alpine A367
!rowspan=2| Cosworth
| [[Circuito di Mallory Park|MAL]]
| [[Circuito di Thruxton|THR]]
|style="background:#EFCFFF;"| ''[[Hockenheimring|HOC]]''<br/>Rit
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|style="background:#EFCFFF;"| [[Hockenheimring|HOC]]<br/>Rit
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!rowspan=2 style="background:#FFDF9F;"| 3°
!rowspan=2 style="background:#FFDF9F;"| 27
|-
! [[March Engineering|March 722]]
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|style="background:#DFDFDF;"| [[Circuito di Pau|PAU]]<br/>2
|style="background:#DFFFDF;"| [[Circuito di Crystal Palace|PAL]]<br/><small>{{Abbr|7|Ricevette due unti in quanto [[Francois Cevert]] e [[Jean-Pierre Beltoise]], classificatisi meglio, non potevano iscrivere punti per il campionato.}}</small>
|
|style="background:#FFCFCF;"| [[Circuito di Rouen|ROU]]<br/><small>{{Abbr|NQ|Eliminato in batteria}}</small>
|style="background:#DFFFDF;"| [[Österreichring|ÖST]]<br/><small>{{Abbr|5|Ricevette tre punti in quanto [[Emerson Fittipaldi]], classificato meglio, non poteva iscrivere punti per il campionato.}}</small>
|style="background:#EFCFFF;"| [[Autodromo Enzo e Dino Ferrari|IMO]]<br/>Rit
|style="background:#EFCFFF;"| [[Mantorp Park|MAN]]<br/>Rit
|style="background:#DFDFDF;"| [[Autodromo di Pergusa|PER]]<br/><small>{{Abbr|2|Ricevette 9 punti in quanto [[Henri Pescarolo]], classificato meglio, non poteva iscrivere punti per il campionato.}}</small>
|style="background:#DFFFDF;"| [[Salzburgring|SAL]]<br/><small>{{Abbr|7|Ricevette un punto in quanto [[Graham Hill]], classificato meglio, non poteva ricevere punti per il campionato.}}</small>
|style="background:#DFDFDF;"| '''''[[Circuito d'Albi|ALB]]'''''<br/>2
|style="background:#EFCFFF;"| [[Hockenheimring|HOC]]<br/>Rit
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|-
| [[Campionato europeo di Formula 2 1973|1973]]
! [[Elf Aquitaine|Elf John Coombs]]
! Alpine A367
! Cosworth
| [[Mallory Park|MAL]]
|style="background:#DFDFDF;"| [[Hockenheimring|HOC]]<br/>2
|style="background:#EFCFFF;"| '''[[Circuito di Thruxton|THR]]'''<br/>Rit
|style="background:#FFDF9F;"| [[Eifelrennen|NÜR]]<br/><small>{{Abbr|3|Ricevette 9 punti in quanto [[Reine Wisell]]e [[Tim Schenken]], classificati meglio, non potevano ricevere punti per il campionato.}}</small>
|style="background:#EFCFFF;"| '''[[Circuito di Pau|PAU]]'''<br/>Rit
|style="background:#DFDFDF;"| [[Kinnekulle|KIN]]<br/>2
| [[Circuito di Nivelles|NIV]]
| [[Hockenheimring|HOC]]
|style="background:#DFFFDF;"| [[Circuito di Rouen|ROU]]<br/><small>{{Abbr|6|Ricevette 2 punti in quanto Tim Schenken, meglio classificato, non poteva iscrivere punti per il campionato.}}</small>
|style="background:#DFDFDF;"| [[Autodromo Nazionale Monza|MNZ]]<br/>2
|style="background:#DFFFDF;"| '''''[[Mantorp Park|MAN]]'''''<br/>4
| [[Circuito di Karlskoga|KAR]]
|style="background:#EFCFFF;"| ''[[Autodromo di Pergusa|PER]]''<br/>Rit
|style="background:#DFDFDF;"| '''''[[Salzburgring|SAL]]'''''<br/>2
| [[Norisring|NOR]]
| [[Circuito d'Albi|ALB]]
| [[Circuito di Vallelunga|VAL]]
!style="background:#FFDF9F;"| 3°
!style="background:#FFDF9F;"| 38
|-
| [[Campionato europeo di Formula 2 1974|1974]]
! [[March Engineering|March Racing Team]]
! [[March Engineering|March 742]]
! [[BMW]]
|style="background:#DFDFDF;"| [[Circuito del Montjuïc|BAR]]<br/>2
|style="background:#DFFFDF;"| [[Hockenheimring|HOC]]<br/>4
|style="background:#FFFFBF;"| '''[[Circuito di Pau|PAU]]'''<br/>1
|style="background:#FFCFCF;"| [[Salzburgring|SAL]]<br/>NQ
| [[Hockenheimring|HOC]]
|style="background:#FFFFBF;"| [[Autodromo del Mugello|MUG]]<br/>1
|style="background:#DFDFDF;"| '''''[[Karlskoga Motorstadion|KAR]]'''''<br/><small>{{Abbr|2|Ricevette 9 punti in quanto Ronnie Peterson, che vinse la gara, non poteva iscrivere punti per il campionato.}}</small>
|style="background:#EFCFFF;"| [[Autodromo di Pergusa|PER]]<br/>Rit
|style="background:#FFFFBF;"| [[Hockenheimring|HOC]]<br/>1
|style="background:#FFFFBF;"| '''''[[Circuito di Vallelunga|VAL]]'''''<br/>1
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!style="background:#FFFFBF;"| 1°
!style="background:#FFFFBF;"| 54
|-
| [[Campionato europeo di Formula 2 1975|1975]]
! [[Ron Dennis|Project 3 Racing]]
! [[March Engineering|March 752]]
! BMW
| [[Circuito di Estoril|EST]]
| [[Circuito di Thruxton|THR]]
| [[Hockenheimring|HOC]]
| [[Eifelrennen|NÜR]]
|style="background:#FFDF9F;"| [[Circuito di Pau|PAU]]<br/>3
| [[Hockenheimring|HOC]]
| [[Salzburgring|SAL]]
| [[Circuito di Rouen|ROU]]
| [[Autodromo del Mugello|MUG]]
| [[Autodromo di Pergusa|PER]]
| [[Circuito di Silverstone|SIL]]
| [[Circuito di Zolder|ZOL]]
| [[Circuito di Nogaro|NOG]]
| [[Circuito di Vallelunga|VAL]]
|
|
|
! NC
! 0 ‡
|}
([[:Template:Risultati F1|legenda]]) (il '''grassetto''' indica le pole position, il ''corsivo'' indica i giri veloci, ‡ che il pilota non era eleggibile per la classifica del campionato. )
===Formula 1===
====Statistiche del Campionato mondiale di Formula 1<ref name=depstat>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/patrick-depailler.aspx|lingua=fr|titolo=Patrick DEPAILLER|accesso=10 settembre 2020}}</ref>====
* Gran Premi disputati: 95
* Vittorie: 2 ({{bandiera|MCO}} [[Gran Premio di Monaco 1978]], {{Bandiera|ESP 1977-1981}} [[Gran Premio di Spagna 1979]])
* Pole position: 1 ({{Bandiera|SWE}} [[Gran Premio di Svezia 1974]])
* Giri veloci: 4 ({{Bandiera|SWE}} [[Gran Premio di Svezia 1974]], {{bandiera|MCO}} [[Gran Premio di Monaco 1975]], {{bandiera|CAN}} [[Gran Premio del Canada 1976]], {{bandiera|MCO}} [[Gran Premio di Monaco 1979]] )
* Podi: 19
* Punti totalizzati: 141<ref>Depailler iscrisse in classifica solo 139 punti; due punti vennero scartati nella stagione 1979, in quanto in regolamento prevedeva che venissero contati solo i 4 migliori risultati delle prime 7 gare, e i migliori 4 delle ultime 8.</ref>
* Giri in testa: 164 (pari a 614 km)
* Giri totali percorsi in gara: {{formatnum:4635}} (pari a {{formatnum:21297}} km)
==== Risultati completi nel Campionato mondiale di Formula 1 ====
{{RisF1|Ritiro=1980|Anno=1972|Scuderia=Tyrrell|Vettura=[[Tyrrell 004|004]]|6R=NC|12R=12|Punti=0}}
{{RisF1|Ritiro=1980|Anno=1974|Scuderia=Tyrrell|Vettura=[[Tyrrell 005|005]], [[Tyrrell 006|006]] e [[Tyrrell 007|007]]|1R=6|2R=8|3R=4|4R=8|5R=Rit|6R=9|7R='''''2'''''|8R=6|9R=8|10R=Rit|11R=Rit|12R=Rit|13R=11|14R=5|15R=6|Punti=14|Pos=9}}
{{RisF1|Ritiro=1980|Anno=1975|Scuderia=Tyrrell|Vettura=[[Tyrrell 007|007]]|1R=5|2R=Rit|3R=3|4R=Rit|5R=''5''|6R=4|7R=12|8R=9|9R=6|10R=9|11R=9|12R=11|13R=7|14R=Rit|Punti=12|Pos=9}}
{{RisF1|Ritiro=1980|Anno=1976|Scuderia=Tyrrell|Vettura=[[Tyrrell P34|P34]] e [[Tyrrell 007|007]]|1R=2|2R=9|3R=3|4R=Rit|5R=Rit|6R=3|7R=2|8R=2|9R=Rit|10R=Rit|11R=Rit|12R=7|13R=6|14R=''2''|15R=Rit|16R=2|Punti=39|Pos=4}}
{{RisF1|Ritiro=1980|Anno=1977|Scuderia=Tyrrell|Vettura=[[Tyrrell P34|P34]]|1R=Rit|2R=Rit|3R=3|4R=4|5R=Rit|6R=Rit|7R=8|8R=4|9R=Rit|10R=Rit|11R=Rit|12R=13|13R=Rit|14R=Rit|15R=14|16R=2|17R=3|Punti=20|Pos=9}}
{{RisF1|Ritiro=1980|Anno=1978|Scuderia=Tyrrell|Vettura=[[Tyrrell 008|008]]|1R=3|2R=Rit|3R=2|4R=3|5R=1|6R=Rit|7R=Rit|8R=Rit|9R=Rit|10R=4|11R=Rit|12R=2|13R=Rit|14R=11|15R=Rit|16R=5|Punti=34|Pos=5}}
{{RisF1|Ritiro=1980|Anno=1979|Scuderia=Ligier|Vettura=[[Ligier JS11|JS11]]|1R=4|2R=2|3R=Rit|4R=5|5R=1|6R=Rit|7R=''5''|Punti=20|Pos=6}}
{{RisF1|Ritiro=1980|Anno=1980|Scuderia=[[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]]|Vettura=[[Alfa Romeo 179|179]]|1R=Rit|2R=Rit|3R=NC|4R=Rit|5R=Rit|6R=Rit|7R=Rit|8R=Rit|Punti=0|LEG=1}}
==== Risultati completi nelle gare di Formula 1 non valide come prove del campionato ====
{| class="wikitable" style="font-size: 85%;"
|-
! Anno
! Scuderia
! Telaio
! Motore
! 1
! 2
! 3
|-
| [[Campionato mondiale di Formula 1 1975|1975]]
|'''[[Elf Aquitaine|Elf]] [[Tyrrell|Team Tyrrell]]'''
|''' [[Tyrrell 007]]'''
|'''[[Ford Cosworth DFV]]'''
| [[Race of Champions 1975|RoC]]
|style="background:#CFCFFF;"| [[BRDC International Trophy 1975|BRDC]]<br/>5
|style="background:#DFDFDF;"| [[Gran Premio di Svizzera 1975|SUI]] <br/>2
|-
| [[Campionato mondiale di Formula 1 1978|1978]]
|'''[[Elf Aquitaine|Elf]] [[Tyrrell|Team Tyrrell]]'''
|'''[[Tyrrell 008]]'''
|''' [[Ford Cosworth DFV]] '''
|style="background:#EFCFFF;"| [[BRDC International Trophy 1978|BRDC]]<br/> Rit
|
|
|}
== Note ==
<references/>
==Voci correlate==
* [[Incidenti mortali di Formula 1]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|url=http://memoiresdestands.hautetfort.com/archive/2005/03/06/patrick_depailler_1944-1980.html|titolo=Articolo su Patrick Depailler su ''memoiresdestands.hautetfort.com''|lingua=fr|accesso=5 agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120630105705/http://memoiresdestands.hautetfort.com/archive/2005/03/06/patrick_depailler_1944-1980.html|urlmorto=sì}}
* {{cita web | url = http://iltempodijames.altervista.org/memoriale/piloti/A-L/Patrick_Depailler.htm | titolo = L'incidente di Depailler | accesso = 7 settembre 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080503153328/http://iltempodijames.altervista.org/memoriale/piloti/A-L/Patrick_Depailler.htm | urlmorto = sì }}
{{Ligier}}
{{Scuderia Tyrrell}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Formula 1}}
[[Categoria:Piloti di Formula 1 francesi]]
[[Categoria:Piloti automobilistici morti durante l'attività]]
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