Starship (SpaceX): differenze tra le versioni
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{{Vettore spaziale
|nome =
|immagine = SpaceX Starship ignition during IFT-5.jpg
|didascalia = Decollo di Starship durante il quinto test volo
|funzione = [[Lanciatore super-pesante]]
|nazione = USA
|cpl = 100 milioni di [[Dollari americani|USD]] (non riutilizzato)
|anno_cpl = 2023
|altezza = {{M|121.3|ul=m}} (50 m Starship / 72 m Super Heavy)<ref name="spacex"/><ref name="musk20200316">{{cita tweet|utente=elonmusk |numero=1239598329274798085 |data=16 marzo 2020 |titolo=Slight booster length increase to 70m, so 117m for whole system. Liftoff mass ~5000 mT.}}</ref>
|diametro = 9 m<ref name="spacex"/>
|massa = {{M|5000|ul=t}}<ref name="musk20200316"/><ref name="musk20190926">{{cita tweet|utente=elonmusk |numero=1177066483375058944 |data=26 settembre 2019 |titolo=Mk1 ship is around 200 tons dry & 1400 tons wet, but aiming for 120 by Mk4 or Mk5. Total stack mass with max payload is 5000 tons.}}</ref>
|stadi = 2
|carico_LEO = {{M|150|ul=t}}<ref name="spacex">{{Cita web|lingua=en|url=https://www.spacex.com/vehicles/starship/|titolo=SpaceX Starship||accesso=13 dicembre 2020}}</ref>
|carico_LEO_alt = {{M|1000|ul=m3}}
|carico_dest = [[orbita geostazionaria]]
|carico = {{M|27|ul=t}}
|stato = In sviluppo
|basi = [[SpaceX South Texas Launch Site|SpaceX Starbase]]
|lanci = 10
|successi = 4
|fallimenti = 3
|parziali = 3
|primo = 20 Aprile 2023
<!--Stadi-->
{{Vettore spaziale/stadio
|numero = 1
|nome = Super-Heavy
|propulsori = 33 [[Raptor (motore a razzo)|Raptor]]
|spinta = {{M|74.5|ul=MN}}<ref name="spacex"/>
|Isp = 330 s (3.2 km/s)
|durata =
|propellente = [[Metano|CH<small>4</small>]] / [[Ossigeno liquido|LOX]]
}}
{{Vettore spaziale/stadio
|numero = 2
|nome = Starship
|propulsori = 6 (3 [[Raptor (motore a razzo)|Raptor]], 3 Raptor Vacuum)
|spinta = {{M|14.7|ul=MN}}
|RA2_spinta_alt =
|Isp = 380 s (3.7 km/s)
|durata =
|propellente = [[Metano|CH<small>4</small>]] / [[Ossigeno liquido|LOX]]
}}
}}
{{Immagine multipla
| allinea = right
| direzione = verticale
| larghezza = 220
| immagine1 = Starship Booster Return on Final Approach (54063904149).jpg
| didascalia1 = Il primo stadio Super-Heavy viene recuperato dalla torre di lancio ''Mechazilla'' dopo aver portato in orbita il secondo stadio Starship. L'immagine è stata scattata durante il quinto test di volo a 6 minuti dopo il decollo nel ottobre 2024
| immagine2 = SpaceX CEO Elon Musk visits N&NC and AFSPC (190416-F-ZZ999-006) (cropped).jpg
| didascalia2 = [[Elon Musk]] e un modellino dello Starship nel 2019
}}
'''Starship''' è un [[vettore spaziale]] [[Sistema di lancio riutilizzabile|riutilizzabile]] [[Lanciatore super-pesante|super pesante]] in fase di sviluppo da parte di [[SpaceX]]. Con un'altezza di {{M|121.3|ul=m}} e una massa al decollo di {{M|5000|ul=t}}, è il [[Vettore spaziale|razzo vettore]] più alto e potente mai costruito dall’uomo (superando addirittura il [[Saturn V]] usato per il [[Programma Apollo]]), progettato per essere completamente riutilizzabile e abbattere drasticamente i costi di accessibilità allo spazio. Una volta completamente operativo, entrambi gli stadi verranno recuperati dopo ogni volo, per poter essere riutilizzati al lancio successivo.<ref name="spacex"/><ref name="Amos-2021">{{cita web |cognome=Amos |nome=Jonathan |data=6 agosto 2021 |lingua=en |titolo=Biggest ever rocket is assembled briefly in Texas |sito=BBC News |url=https://www.bbc.com/news/science-environment-58120874 |accesso=30 maggio 2022}}</ref>
Starship è composto da due stadi di accensione, rispettivamente dal booster ''Super-Heavy'' e dal secondo stadio Starship come veicolo spaziale autonomo per il trasporto di equipaggio e carico in orbita. Entrambi gli stadi del [[Razzo a propellente liquido|razzo]] sono spinti dai motori ''Raptor'', alimentati da ossigeno e metano liquidi in un [[ciclo a combustione stadiata]] ad alto rendimento. Dopo aver completato il volo, entrambi gli stadi del razzo sono riutilizzati, incluso il primo stadio Super-Heavy che verrebbe recuperato dai due bracci di cattura della torre di lancio, ''Mechazilla''.<ref name=":3">{{cita tweet |utente= elonmusk|autore= Elon Musk|numero=1380788934905503744|data= 10 aprile 2021|titolo= The Starship launch tower that catches the giant rocket booster is basically Mechazilla|lingua= en}}</ref>
Si prevede che Starship abbia una capacità di carico utile di {{M|150|ul=t}} in [[orbita terrestre bassa]] nella configurazione completamente riutilizzabile e di 250 t se non riutilizzato. Starship dovrebbe essere rifornito di carburante in orbita prima di viaggiare verso destinazioni che richiedono manovre orbitali e quantità di propellente maggiori, come la [[Luna]] e [[Marte (astronomia)|Marte]]. Le applicazioni a breve termine proposte per Starship includono l'invio di [[Astronauta|astronauti]] e grandi [[Satellite artificiale|satelliti]] in [[Orbita terrestre bassa|orbita terrestre]], la costruzione della [[costellazione satellitare]] [[Starlink]], l'[[esplorazione della Luna]] (''Starship Human Landing System'') e la [[colonizzazione di Marte]].
Starship ha effettuato sei voli di test, chiamati ''Integrated Flight Test'' (ITF) nel 2023 e 2024.
Il [[Storia dello sviluppo della Starship|programma di sviluppo di Starship]] segue un approccio iterativo e incrementale, che prevede la rapida costruzione, collaudo e di ottimizzazione dei prototipi, includendo test statici e di volo a bassa e alta quota.
==La nomenclatura==
I frequenti cambi di nome del veicolo spaziale hanno creato spesso confusione. Nel 2005 SpaceX ha usato il termine "BFR" per descrivere il futuro razzo per Marte,<ref>{{Cita news|url=http://www.thespacereview.com/article/497/1|titolo=Big plans for SpaceX|autore=Jeff Foust|pubblicazione=The Space Review|data=14 novembre 2005}}</ref> indicando che l'obiettivo del vettore era riuscire a portare 100 tonnellate in orbita, ma anche che non si sapeva ancora come pagare lo sviluppo.<ref>{{Cita web|url=https://www.nasaspaceflight.com/2005/11/spacex-set-maiden-flight-goals/|titolo=SPACEX set maiden flight – goals|autore=Braddock Gaskill|editore=NASASpaceFlight.com|data=18 novembre 2005|lingua=en|accesso=20 febbraio 2019}}</ref> A partire a metà 2013, SpaceX si riferiva sia all'architettura della missione sia al veicolo con il nome di Mars Colonial Trasporter.<ref>{{Cita news|url=https://www.forbes.com/sites/steveschaefer/2013/06/06/with-tesla-and-solarcity-soaring-elon-musk-talks-down-spacex-ipo-plans/|titolo=SpaceX IPO Cleared For Launch? Elon Musk Says Hold Your Horses|autore=Steve Schaefer|pubblicazione=Forbes|data=6 giugno 2013}}</ref> Al momento della rivelazione del design di 12 metri di diametro, a settembre 2016, SpaceX aveva già cominciato a riferirsi all'architettura generale con il nome di [[Storia dello sviluppo della Starship##Interplanetary Transport System (2016)|Interplanetary Transport System]].
A ottobre 2016, in una risposta pubblicata durante un Q&A su Reddit, Musk affermò'':''<ref>{{Cita web|url=https://www.reddit.com/r/spacex/comments/590wi9/i_am_elon_musk_ask_me_anything_about_becoming_a/d94trp9/|titolo=I am Elon Musk, ask me anything about becoming a spacefaring civ!|data=23 ottobre 2016|accesso=22 agosto 2020|lingua=en}}</ref>
{{Citazione|Penso ci serva un nuovo nome. ITS non funziona. Al momento stiamo utilizzando BFR per il razzo e BFS per la navicella, il che va bene interamente ma... Rilasceremo dettagli sul modulo abitativo quando avremo un modello dal vero, magari nel giro di un anno o due.}}
Durante la presentazione della nuova architettura al Congresso astronautico internazionale (IAC) in Adelaide, Australia del 2017, Musk affermò che si stava «seriamente pensando di chiamarlo BFR».<ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=tdUX3ypDVwI|titolo=Making Life Multiplanetary IAC 2017|data=29 settembre 2017|accesso=22 agosto 2020|lingua=en}}</ref> Il BFR fu chiamato, informalmente dai media e internamente a SpaceX, ''Big Fucking Rocket''.<ref name="RocketBillionaires">{{Cita libro|autore=Tim Fernholz|titolo=Rocket Billionaires: Elon Musk, Jeff Bezos, and the New Space Race|url=https://books.google.ca/books?id=9YosDwAAQBAJ&pg=PA244|data=20 marzo 2018|editore=Houghton Mifflin Harcourt|città=Boston|lingua=en|p=244|citazione=SpaceX would build a huge rocket: the BFR, or Big Falcon Rocket—or, more crudely among staff, the Big F**king Rocket|isbn=978-1-328-66223-1}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Michael Slezak|autore2=Olivia Solon|url=https://www.theguardian.com/technology/2017/sep/29/elon-musk-spacex-can-colonise-mars-and-build-base-on-oon|titolo=Elon Musk: SpaceX can colonise Mars and build moon base|pubblicazione=[[The Guardian]]|città=Londra|data=29 settembre 2017|accesso=21 maggio 2018}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Matt Burgess|url=https://www.wired.co.uk/article/elon-musk-bfr-big-rocket-earth-mars-spacex|titolo=Elon Musk's Big F**king Rocket to Mars is his most ambitious yet|pubblicazione=Wired UK|città=Londra|editore=[[Condé Nast Publications]]|data=29 settembre 2017|accesso=21 maggio 2018}}</ref> La navicella, per un periodo tra il 2017 e il 2018, fu indicata con il termine "BFS".<ref group="NB">Big Falcon Spaceship</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Stuart|cognome=Clark|url=https://www.theguardian.com/science/2018/feb/08/spacewatch-tourists-wait-spacex-bigger-rocket|titolo=Space tourists will have to wait as SpaceX plans bigger rocket|pubblicazione=The Guardian|data=8 febbraio 2018|accesso=11 marzo 2019}}</ref><ref name="68IAC-trans" /><ref>{{Cita web|url=http://www.catchnews.com/science-news/spacex-signs-its-first-passenger-to-fly-aboard-the-big-falcon-rocket-moon-mission-132574.html|titolo=SpaceX signs its first passenger to fly aboard the Big Falcon Rocket Moon mission|sito=CatchNews.com|data=14 settembre 2018|lingua=en|accesso=11 marzo 2019}}</ref>
In un tweet pubblicato a novembre 2018, Musk comunicò il cambio di nome definitivo, passando da BFR a Starship, specificando che con quest'ultimo termine ci si riferisse sia alla navicella che all'architettura complessiva, mentre il booster sarebbe stato chiamato Super Heavy.<ref>{{Cita tweet |utente=elonmusk|data = 20 novembre 2018 |titolo=Renaming BFR to Starship. Technically, two parts: Starship is the spaceship/upper stage & Super Heavy is the rocket booster needed to escape Earth’s deep gravity well (not needed for other planets or moons)}}</ref><ref name="gw201811192" /><ref name="engadget20181120">{{Cita news|lingua=en|autore=|url=https://www.engadget.com/2018/11/20/starship-bfr-spacex/|titolo=SpaceX BFR has a new name: Starship|pubblicazione=Engadget|data=20 novembre 2018|accesso=21 novembre 2018|cognome1=Lawler|nome1=Richard}}</ref>
== Storia ==
{{vedi anche|Storia dello sviluppo della Starship}}
Nel 2007, Elon Musk si prefissò l'obiettivo personale di dare il via all'[[Esplorazione di Marte|esplorazione]] e alla [[colonizzazione di Marte]]. Alcune informazioni sull'architettura della missione vennero rivelate tra il 2011 e il 2015, dichiarazioni secondo le quali i primi coloni sarebbero arrivati su Marte non prima della metà degli anni '20. Con tale obiettivo, nell'ottobre del 2012, Musk anticipò un piano per costruire un secondo lanciatore riutilizzabile, con capacità nettamente superiori a quelle del [[Falcon 9]] e del [[Falcon Heavy]]. Il nuovo veicolo doveva essere, secondo Musk, «un'evoluzione del Falcon 9 [...] ma più grande del Falcon 9».<ref name="sdc20121123">{{Cita news|url=http://www.space.com/18596-mars-colony-spacex-elon-musk.html|titolo=Huge Mars Colony Eyed by SpaceX Founder Elon Musk|autore=Rod Coppinger|data=23 novembre 2012|accesso=10 giugno 2013|citazione=The fully reusable rocket that Musk wants to take colonists to Mars is an evolution of SpaceX's Falcon 9 booster.... 'It's going to be much bigger [than Falcon 9], but I don’t think we’re quite ready to state the payload. We’ll speak about that next year,' Musk said. ... 'Vertical landing is an extremely important breakthrough — extreme, rapid reusability.'|sito=Space.com}}</ref><ref>{{Cita web|url = https://www.forbes.com/sites/steveschaefer/2013/06/06/with-tesla-and-solarcity-soaring-elon-musk-talks-down-spacex-ipo-plans/|titolo = SpaceX IPO Cleared For Launch? Elon Musk Says Hold Your Horses|accesso=24 settembre 2016|editore = Forbes}}</ref> Nello stesso anno, SpaceX aveva avviato lo sviluppo del [[Raptor (motore a razzo)|motore Raptor]], a supporto del nuovo lanciatore.<ref>{{Cita news|autore=Zach Rosenberg|titolo=SpaceX readies upgraded engines|url=http://www.flightglobal.com/news/articles/spacex-readies-upgraded-engines-369600/|accesso=17 gennaio 2018|pubblicazione=Flightglobal|data=16 marzo 2012|citazione=SpaceX is in the midst of a variety of ambitious engine programmes, including the Merlin 2, a significant modification of the Merlin 1 series, and the Raptor upper stage engine. Details of both projects are tightly held.}}</ref>
A partire dal 2014, [[Elon Musk]] rivelò diverse informazioni riguardo allo sviluppo del nuovo sistema di lancio, dichiarando che sarebbe stato in grado di ospitare un equipaggio di 100 persone e con la capacità di carico di 100 tonnellate, con un diametro di 10 metri. A settembre 2016, al 67º incontro annuale del [[Congresso astronautico internazionale]], Musk svelò dettagli sostanziali di un progetto di un veicolo di trasporto molto grande, di 12 metri di diametro e 122 metri di altezza, chiamato "Interplanetary Transport System" (ITS) e ideato per il trasporto interplanetario. Nell'occasione, Musk informò riguardo all'intenzione di lavorare su una tecnologia per il rifornimento in orbita della navicella, in modo da alleggerire il carico in fase di lancio e aumentare considerevolmente la capacità di carico.<ref>{{cita web|url=https://www.theverge.com/2016/9/27/13078230/spacex-mars-interplanetary-rocket-spaceship-video|titolo=SpaceX unveils the Interplanetary Transport System, a spaceship and rocket to colonize Mars|lingua=en|pubblicazione=theverge.com|data=27 settembre 2016|accesso=22 agosto 2020}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Eric Berger|url=https://arstechnica.com/science/2016/09/musks-mars-moment-audacity-madness-brilliance-or-maybe-all-three/|titolo=Musk’s Mars moment: Audacity, madness, brilliance—or maybe all three|pubblicazione=[[Ars Technica]]|data=28 settembre 2016|accesso=13 ottobre 2016}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Jeff Foust|url=http://www.spacenewsmag.com/feature/can-elon-musk-get-to-mars/|titolo=Can Elon Musk get to Mars?|pubblicazione=SpaceNews|data=10 ottobre 2016|accesso=12 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161013071335/http://www.spacenewsmag.com/feature/can-elon-musk-get-to-mars/|urlmorto=sì}}</ref> A settembre 2017, al 68º incontro del [[Congresso astronautico internazionale|Congresso]], SpaceX presentò la nuova architettura del veicolo che si iniziò a chiamare BFR (Big Falcon Rocket). Il nuovo design prevedeva un diametro di 9 metri e una lunghezza complessiva ridotta a 106 metri,<ref name="musk20170929">{{Cita video|url=https://www.youtube.com/watch?v=tdUX3ypDVwI|titolo=Becoming a Multiplanet Species|data=29 settembre 2017}}</ref> con una piccola [[ala a delta]] posteriore e dei flap per controllare il [[beccheggio]] e il [[rollio]]. Così come per la versione precedente, furono descritte tre versioni della navicella: BFS cargo, BFS tanker, e BFS crew. Inoltre, il BFR fu anche ipotizzato per il trasporto di merci e persone in collegamenti tra punti diversi della Terra, in un tempo inferiore ai 90 minuti.
L'ambizioso obiettivo nel 2017 era mandare le prime due missioni di carico su Marte nel 2022, con lo scopo di «verificare le risorse d'acqua e identificare i pericoli» contemporaneamente a mettere «l'infrastruttura per l'alimentazione, per l'attività mineraria, e per il supporto vitale» sul posto per i futuri voli, seguite da quattro navi nel 2024, due con equipaggio e due con attrezzatura e provviste aggiuntive aventi lo scopo di preparare una struttura di produzione di propellente. Durante una conferenza tenuta alla sede di SpaceX a [[Hawthorne (California)|Hawthorne]] a settembre 2018, Elon Musk mostrò un ulteriore aggiornamento del design del BFR e annunciò il [[progetto dearMoon]], una missione privata sponsorizzata da [[Yūsaku Maezawa]] con altri artisti, di circumnavigazione lunare, programmata per il 2023.<ref name="teslarati_moonflight2">{{Cita news|lingua=en|autore=Eric Ralph|url=https://www.teslarati.com/spacex-private-passenger-bfr-moon-mission/|titolo=SpaceX has signed a private passenger for the first BFR launch around the Moon|pubblicazione=Teslarati|data=14 settembre 2018|accesso=14 settembre 2018}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.wired.com/story/spacex-will-send-yusaku-maezawa-and-artists-to-the-moon/|titolo=Elon Musk Says SpaceX Will Send Yusaku Maezawa (and Artists!) to the Moon|pubblicazione=WIRED|accesso=18 settembre 2018|lingua=en}}</ref>
In un tweet pubblicato a novembre 2018, due mesi dopo l'aggiornamento sul design, Musk comunicò il definitivo cambio di nome dell'architettura: ''Starship'' sarebbe stato sia il nome complessivo che della navicella, mentre ''Super Heavy'' per il primo stadio (il booster) «necessario per uscire dalla gravità terrestre (non per altri pianeti o lune)».<ref name="gw201811192">{{Cita news|lingua=en|autore=[[Alan Boyle]]|url=https://www.geekwire.com/2018/goodbye-bfr-hello-starship-elon-musk-gives-classic-name-mars-spaceship/|titolo=Goodbye, BFR … hello, Starship: Elon Musk gives a classic name to his Mars spaceship|pubblicazione=GeekWire|data=19 novembre 2018|accesso=22 novembre 2018|citazione=''Starship is the spaceship/upper stage & Super Heavy is the rocket booster needed to escape Earth’s deep gravity well (not needed for other planets or moons)''}}</ref>
L'intenzione iniziale della compagnia era quella di realizzare Starship nel sito di Los Angeles<ref name="sn20180312">{{Cita news|lingua=en|autore=Jeff Foust|url=http://spacenews.com/musk-reiterates-plans-for-testing-bfr/|titolo=Musk reiterates plans for testing BFR|pubblicazione=SpaceNews|data=12 marzo 2018|accesso=19 febbraio 2019|citazione=Construction of the first prototype spaceship is in progress. 'We're actually building that ship right now,' he said. 'I think we'll probably be able to do short flights, short sort of up-and-down flights, probably sometime in the first half of next year.'}}</ref> ma il sito fu, tuttavia, completamente smantellato ad aprile 2019 in seguito alla decisione di concentrare le attività a [[Boca Chica]], in [[Texas]] e a [[Cocoa (Florida)|Cocoa]], in [[Florida]].<ref>{{cita web|titolo=SpaceX goes all-in on steel Starship, scraps expensive carbon fiber BFR tooling|url=https://www.teslarati.com/spacex-all-in-steel-starship-super-heavy/|data=17 agosto 2020}}</ref>
A gennaio 2019 viene confermato che la Starship non sarebbe stata più realizzata in fibra di carbonio ma in una particolare [[Acciaio inossidabile#Acciai inossidabili austenitici|lega]] di [[acciaio inossidabile]], adducendo motivazioni legate alla resistenza, all'economicità e alla facilità di lavorazione del materiale.<ref name="musk20181208a">{{cita tweet|numero=1071572534921900033|utente=elonmusk|titolo=The new design is metal|autore=Elon Musk|data=8 dicembre 2018}}</ref><ref name="musk20181208b">{{cita tweet|numero=1071578086418788352|utente=elonmusk|titolo=Fairly heavy metal, but extremely strong|autore=Elon Musk|data=8 dicembre 2018}}</ref><ref name="tr20181209">{{Cita news|url=https://www.teslarati.com/spacex-elon-musk-new-starship-photos-heavy-metal-bfr/|titolo=SpaceX CEO Elon Musk teases new Starship photos and “heavy metal” BFR|cognome=Ralph|nome=Eric|data=9 dicembre 2018|pubblicazione=Teslarati|accesso=9 dicembre 2018|citazione=''wide-reaching changes to BFR’s general structural composite, Musk at long last confirmed what some suspected – now known as Starship/Super Heavy, the BFR program has officially moved away from carbon fiber composites as the primary material of choice for the rocket’s structure and propellant tanks, instead pivoting to what Musk described as a “fairly heavy metal”.''}}</ref><ref>{{Cita web|cognome1=D'Agostino|nome1=Ryan|titolo=Elon Musk: Why I'm Building the Starship out of Stainless Steel|url=https://www.popularmechanics.com/space/rockets/a25953663/elon-musk-spacex-bfr-stainless-steel/|sito=popularmechanics.com|editore=[[Popular Mechanics]]|accesso=22 gennaio 2019|lingua=en|data=22 gennaio 2019}}</ref> A partire dall'estate del 2019 presero il via i collaudi nel sito di Boca Chica, con un prototipo in scala ridotta denominato Starhopper.<ref>{{cita web|titolo=SpaceX’s Starhopper completes test flight|url=https://spacenews.com/spacexs-starhopper-completes-test-flight/|data=27 agosto 2019|urlmorto=sì|accesso=28 agosto 2019|urlarchivio=https://archive.is/20211126081405/https://spacenews.com/spacexs-starhopper-completes-test-flight/}}</ref> A settembre dello stesso anno, durante un evento pubblico nello stabilimento texano, Musk mostra il prototipo della Starship Mk1, annunciando aggiornamento sul design e sulla portata del carico ipotizzato a circa {{M|100000|ul=kg}} iniziali, con l'obiettivo di raggiungere {{M|150000|ul=kg}} con il passare del tempo. Dopo il cedimento dovuto a test di pressione della Mk1, SpaceX decide di sospendere la realizzazione della Mk2, all'epoca in corso a Cocoa, in Florida,<ref>{{cita web|titolo=SpaceX expediting Mk3 construction in Texas, pausing Florida-based Starship builds|url=https://www.nasaspaceflight.com/2019/12/spacex-mk3-texas-florida-starship-builds/|data=3 dicembre 2019}}</ref> e passare direttamente alla Mk3, che viene rinominata SN1 per sottolinearne l'evoluzione delle tecniche di costruzione: gli anelli di acciaio diventano più alti, per ridurre i punti critici. Questo passaggio determina il relativo stop alle attività di costruzione dello Starship nel sito in Florida, che da quel momento sarebbero state completamente trasferite a Boca Chica. Vari test furono condotti per tutto il 2020, con la rapida costruzione di prototipi. Il 9 dicembre 2020, il prototipo SN8, dopo essere stato il primo prototipo completo e ad effettuare un test di accensione statica con tre Raptor contemporaneamente, effettuò un volo suborbitale di prova di {{M|12.5|ul=km}} dimostrando con successo la capacità di decollo, salita, trasferimento di propellente, l'esecuzione della manovra di capovolgimento e il preciso controllo dei [[Ipersostentatore|flap]] per l'atterraggio. Tuttavia, la bassa pressione all'interno del serbatoio di testa durante l'accensione dei motori, comportò un'eccessiva velocità di discesa e l'esplosione del veicolo a contatto con il suolo. Il test fu considerato ampiamente positivo, permettendo il raccoglimento di numerosi dati per i test successivi.<ref>{{cita web|url=https://www.corriere.it/esteri/20_dicembre_10/spacex-concluso-nuovo-test-gioia-elon-musk-marte-arriviamo-b01dc226-3a77-11eb-bd0f-1c432ae6dd98.shtml|titolo=SpaceX, concluso il nuovo test. La gioia di Elon Musk: «Marte, arriviamo»|data=10 dicembre 2020|accesso=10 dicembre 2020|pubblicazione=Corriere della Sera}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=ap-BkkrRg-o&t=6462|titolo=Il volo suborbitale di 12,5km del prototipo SN8|data=10 dicembre 2020|accesso=10 dicembre 2020|lingua=en|pubblicazione=youtube.com}}</ref>
== Tecnologia ==
La Starship è un [[Sistema di lancio riutilizzabile|lanciatore completamente riutilizzabile]] per carichi super-pesanti, costruito con l'obiettivo di ridurre i costi per tonnellata dei lanci in [[orbita terrestre bassa]] ({{Inglese|low Earth orbit}}, LEO) e dei trasporti tra destinazioni oltre l'orbita terrestre (''beyond Earth orbit'', BEO)''.<ref name="musk201803journal2">{{Cita pubblicazione|autore=Elon Musk|data=1º marzo 2018|titolo=Making Life Multi-Planetary|rivista=New Space|volume=6|numero=1|pp=2-11|doi=10.1089/space.2018.29013.emu|bibcode=2018NewSp...6....2M}}</ref><ref>{{Cita video|autore=Elon Musk|titolo=Making Humans a Multiplanetary Species|url=https://www.youtube.com/watch?v=H7Uyfqi_TE8|data=27 settembre 2016|editore=SpaceX|lingua=en|minuto=9|secondo=20|citazione="So it is a bit tricky. Because we have to figure out how to improve the cost of the trips to Mars by five million percent ... [which] translates to an improvement of approximately 4 1/2 orders of magnitude. These are the key elements that are needed ... to achieve ...[this] improvement. Most of the improvement would come from full reusability—somewhere between 2 and 2 1/2 orders of magnitude—and then the other 2 orders of magnitude would come from refilling in orbit, propellant production on Mars, and choosing the right propellant."}}</ref>''
Il razzo, costruito interamente in acciaio inossidabile per facilità ed economicità di utilizzo, sarà composto da due parti: un primo stadio booster, chiamato ''Super Heavy'' e un secondo stadio con integrata sezione con [[Carico utile#Astronautica|payload]], chiamato ''Starship''.<ref name="gw201811192" /><ref name="musk20170929" /> Entrambi gli stadi sono progettati per essere completamente riutilizzabili, con entrambi i veicoli che atterreranno direttamente sulla torre di lancio. Entrambi usano l'atterraggio retropropulsivo e le tecnologie per lanciatori riutilizzabili sviluppati in precedenza da SpaceX. L'insieme di Starship-Super Heavy sarà alto {{M|122|ul=m}}, cioè {{M|29|ul=m}} più alto della [[Statua della Libertà]]<ref>{{Cita news|url=https://www.usatoday.com/story/news/2018/09/27/spacexs-bfr-spaceship-rocket-elon-musk-space-travel/1430175002/|titolo=8 things Elon Musk wants you to know about SpaceX's monster BFR spaceship|pubblicazione=USA TODAY|accesso=27 settembre 2018|lingua=en}}</ref> ed una volta operativo sarà il veicolo spaziale più grande e potente che abbia mai volato.<ref name="68IAC-trans">{{Cita web|url=http://www.spacex.com/sites/spacex/files/making_life_multiplanetary_transcript_2017.pdf|titolo=Making Life Multiplanetary: Abridged transcript of the presentation to the 68th International Astronautical Congress|editore=SpaceX|data=settembre 2017|lingua=en|accesso=10 febbraio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180808022709/http://www.spacex.com/sites/spacex/files/making_life_multiplanetary_transcript_2017.pdf|dataarchivio=8 agosto 2018|urlmorto=sì}}</ref><ref name="musk201803journal2" /><ref name="nsf20180809">
{{Cita news|lingua=en|autore=Phillip Gaynor|url=https://www.nasaspaceflight.com/2018/08/evolution-big-falcon-rocket/|titolo=The Evolution of the Big Falcon Rocket|pubblicazione=NASASpaceflight|data=9 agosto 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://spacenews.com/musk-offers-more-technical-details-on-bfr-system/|titolo=Musk offers more technical details on BFR system|autore=Jeff Foust|data=15 ottobre 2017|lingua=en|citazione=The flight engine design is much lighter and tighter, and is extremely focused on reliability.}}</ref>
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==== Super Heavy (booster) ====
[[File:NASA Marshall visit to Super Heavy booster.jpg|alt=Large steel cylinder with complex engine mounts and wiring|thumb|Parte inferiore del booster senza motori installati|left]]
Super Heavy è il primo stadio o stadio booster, che forma la parte inferiore del razzo. Il booster è alto 70 m, largo 9 m e ospita fino a trentatré motori Raptor ottimizzati per il livello del mare. Il gruppo motore è composto da un anello interno di tre motori, circondato da dieci nell'anello centrale e venti nell'anello esterno. I motori nell'anello interno e centrale possono sterzare o spingere il controllo vettoriale, mentre quelli esterni sono fissi. Collettivamente, producono 72 MN (16.000.000 lbf) a piena potenza, più del doppio del [[Saturn V]].
I serbatoi del booster possono contenere 3.600 t (7.900.000 lb) di propellente, costituiti da 2.800 t di ossigeno liquido e 800 t di metano liquido. Super Heavy immagazzina anche 280 L di fluido idraulico per le sue operazioni. Si stima che Super Heavy abbia una massa a secco compresa tra le 160 t e le 200 t, con i serbatoi che pesano 80 t.
Il booster è dotato di quattro alette a griglia per il controllo d'assetto, ognuna delle quali ha una massa di 3 t. Le alette sono distanziate in modo non uniforme per consentire al booster di ottenere un maggiore controllo del beccheggio e possono ruotare solo sull'asse di rollio. L'orientamento del booster può essere controllato mediante propulsori a gas freddo, alimentati con propellente evaporato all'interno dei serbatoi. La separazione del booster dal veicolo spaziale viene effettuata dai motori Raptors dopo il rilascio dei fermi.<ref>{{cita web|url=https://techcrunch.com/2020/12/30/elon-musk-says-spacex-will-attempt-to-recover-super-heavy-rocket-by-catching-it-with-launch-tower/?guccounter=1&guce_referrer=aHR0cHM6Ly93d3cuZ29vZ2xlLmNvbS8&guce_referrer_sig=AQAAAK_UA5KsD-Y1A2_T1cw-8MkHeKVM6QzsYjX8BS5GbCQDz6gJ0OO1IWirPqFtDv0sjmwxHyiA0sdASogDywdLqMTfGPcUj8GDb08ekA7oI9JwfNH-Fbr_p4shsUQ__WAyxJ-3377pcZ5YnNs-CUK0C6P0agWzAjOANoLk7U2Pcnhq|titolo=Elon Musk says SpaceX will attempt to recover Super Heavy rocket by catching it with launch tower|accesso=5 gennaio 2021|data=30 dicembre 2020}}</ref>
==== Starship (navicella) ====
[[File:Starship SN20 tile inspection.jpg|thumb|S20 durante un'ispezione delle piastrelle dello scudo termico]]
{{anchor|BFS|Big Falcon Spaceship|Starship}}
Starship è il secondo stadio completamente riutilizzabile, che forma la parte superiore del razzo. La navicella è alta 50 m e ha una massa a secco inferiore a 100 t. Il volume del carico utile dell'astronave è di circa 1.000 m3, più grande del volume pressurizzato della Stazione Spaziale Internazionale di 80 m3.
L'astronave ha una capacità totale di propellente di 1.200 t, suddivisa in serbatoi principali e serbatoi di testa. Il serbatoio di testa è riservato al supporto della manovra di rientro, che prevede il capovolgimento e l'atterraggio del secondo stadio. Starship è equipaggiata con 6 motori Raptor, tre dei quali sono progettati per il funzionamento nella bassa atmosfera, e tre motori Raptor Vacuum sono ottimizzati per funzionare nel vuoto dello spazio. Una serie di propulsori di controllo dell'assetto, montati all'esterno del veicolo spaziale, controllano l'assetto del veicolo spaziale mentre si trova nello spazio.
Starship ha quattro flap (due anteriori e due posteriori) per controllare l'orientamento del veicolo spaziale e aiutare a dissipare l'energia durante l'ingresso nell'atmosfera. Sotto i flap anteriori sono realizzati dei punti di fissaggio, utilizzati per sollevare e catturare il veicolo spaziale tramite i bracci meccanici della torre di lancio. Lo scudo termico dell'astronave, composto da migliaia di piastrelle esagonali nere, è progettato per essere utilizzato molte volte senza alcuna manutenzione tra i voli. La loro forma esagonale è progettata per consentire la produzione in serie e impedire al plasma caldo di causare gravi danni, consentendo alle piastrelle di resistere a temperature di 1.400 °C.
Sarà realizzata in tre versioni diverse:<ref name="musk201803journal2" /><ref name="musk201803journal2" />
* '''Starship crew''': una versione con ambienti abitabili per passeggeri e area cargo, da utilizzare sia per voli in orbita bassa (verso stazioni spaziali orbitanti), sia su altri pianeti che per viaggi ''point to point'' sulla Terra.
* '''Starship cargo''': una versione per il lancio in orbita di cargo e satelliti.
* '''Starship tanker''': una versione utile al rifornimento orbitale delle versioni crew e cargo.
=== Sistema di propulsione ===
SuperHeavy e Starship saranno spinti da motori Raptor V2, sia nella loro versione ''sea level'' che ''vacuum''. Raptor 2 è la versione più recente di motori Raptor e ne è una riprogettazione completa. Tutte le componenti principali sono state ridisegnate, oltre a eliminare alcune parti e convertire molte flange in saldature. In un aggiornamento riguardo Starship del febbraio 2022, Musk ha mostrato le capacità di Raptor 2 e come è semplificato ma più potente del Raptor originale. I motori Raptor 2 raggiungevano costantemente 230 tf (510.000 lbf) di spinta entro febbraio 2022, sebbene SpaceX preveda di essere in grado di ottimizzare i parametri del motore e la progettazione nel tempo per raggiungere almeno 250 tf (550.000 lbf). Inoltre, Musk ha indicato che il costo di produzione del motore era circa la metà di quello della versione Raptor 1 che SpaceX aveva utilizzato nel 2018-2021. A partire dal 2022, su tutti i veicoli Starship sono installati solo motori Raptor 2.<ref>{{cita web|url=https://www.teslarati.com/spacex-starbase-raptor-2-engine-deliveries/|titolo=SpaceX rapidly shipping upgraded Raptor engines to Starbase|accesso=28 agosto 2022}}</ref>
=== Sistema di atterraggio e recupero ===
Tra il 2020 e il 2021, Musk ha confermato l'intenzione di SpaceX di non voler dotare né SuperHeavy né Starship di gambe di atterraggio, ma di voler recuperare entrambi i mezzi attraverso dei meccanismi installati direttamente nella nuova torre di lancio. Tale operazione andrebbe incontro alla necessità di avere un rapido riutilizzo di Starship per abbattere i costi di lancio, con l'intenzione a medio-lungo termine di poter effettuare tre lanci al giorno.
Il modello di torre di lancio, realizzato sia nel sito di Starbase che a Cape Canaveral, è equipaggiato con due braccia meccaniche, chiamate informalmente ''chopsticks'' (bacchette), che serviranno sia per sollevare i due stadi della Starship, che per "catturarli" al rientro.<ref>{{cita web|url=https://www.teslarati.com/spacex-launch-tower-arms-starship-lift-simulation/|titolo=SpaceX simulates lifting Starship with launch tower ‘arms’|accesso=28 agosto 2022}}</ref>
Delle versioni alternative di Starship, dotate di gambe di atterraggio, saranno comunque utilizzate per atterrare sulla Luna (versione HLS) e, almeno in una prima fase, su Marte.
Il 13 Ottobre 2024, il SuperHeavy è stato catturato per la prima volta nella storia al termine della procedura di rientro dalle braccia della torre di lancio.
=== Sistema di rifornimento in orbita ===
Una delle innovazioni maggiori del veicolo Starship sarà il rifornimento orbitale. SpaceX ha avviato lo sviluppo di questa tecnologia supportata da due contratti vinti nell'ambito del programma della [[NASA]] "Tipping Point": uno nel 2019, dal valore di 3 milioni di dollari per sviluppare, in collaborazione con il Glenn Research Center in Ohio e il Marshall Space Flight Center in Alabama, due centri di ricerca della [[NASA]], un accoppiatore per il fluido criogenico (un tipo di ugello necessario per il rifornimento in orbita)<ref>{{cita web|url=https://arstechnica.com/science/2019/07/nasa-agrees-to-work-with-spacex-on-orbital-refueling-technology/|titolo=NASA agrees to work with SpaceX on orbital refueling technology|lingua=en|pubblicazione=Ars Technica|data=31 luglio 2019|accesso=28 agosto 2020}}</ref> e un altro contratto, dal valore di 53 milioni di dollari ad ottobre 2020, per una dimostrazione di trasferimento di 10 tonnellate tra due Starship in orbita.<ref>{{cita web|url=https://www.teslarati.com/spacex-starship-nasa-contract-orbital-refueling-test/|titolo=SpaceX’s Starship wins $53M from NASA for full-scale orbital refueling test|lingua=en|pubblicazione=Teslerati|data=14 ottobre 2020|accesso=28 agosto 2022}}</ref>
==Versioni alternative==
=== Artemis Human Landing System ===
{{vedi anche|Starship HLS}}
[[File:Starship Nosecone for NASA.jpg|thumb|left|Il mock up del HLS realizzato nel sito di Boca Chica nell'autunno del 2020.]]
[[File:Artemis III CONOPS-IT.svg|upright=1.8|thumb|Diagramma riassuntivo della missione Artemis III]]
Il 30 aprile 2020 la NASA annunciò che una versione alternativa, denominata Starship Human Landing System, era in competizione con altre due proposte (una di Blue Origin e una di Dynetics) per lo sviluppo di un [[lander]] lunare da utilizzare all'interno del [[programma Artemis]]. Per lo sviluppo iniziale, SpaceX ricevette un finanziamento da 135 milioni di dollari.<ref>{{cita web|url=https://www.teslarati.com/spacex-starship-moon-lander-nasa-review-blue-origin/|titolo=SpaceX’s Starship Moon lander passes NASA review alongside Blue Origin, Dynetics|pubblicazione=teslarati.com|data=26 settembre 2020|accesso=7 ottobre 2020|lingua=en}}</ref> Questa variante sarà priva di scudi termici e pinne di coda, non necessarie per atterraggi su [[Superficie della Luna|suolo lunare]] e utilizzerà tre motori [[SuperDraco]]. Nel documento a supporto della proposta, la NASA ha riportato la dichiarazione dell'azienda secondo la quale la Starship, ben prima di portare astronauti sulla [[Luna]] nel 2025, avrà già effettuato ripetuti voli orbitali di breve e lunga durata, voli oltre l'[[Orbita terrestre bassa|orbita bassa]] e una missione dimostrativa di atterraggio sul suolo lunare entro il 2022. Secondo i piani, la Starship sarà regolarmente lanciata dalla Terra con un razzo Super Heavy per entrare in orbita lunare. L'equipaggio, invece, raggiungerà successivamente la Starship tramite una navicella Orion lanciata dalla Terra con l'SLS o tramite un attracco con il [[Lunar Gateway]].
A febbraio 2021 SpaceX aveva realizzato un mockup del prototipo e sviluppato e dimostrato il concept dell'ascensore che dovrebbe permettere agli astronauti di raggiungere la superficie lunare dal modulo di comando della Starship.<ref>{{cita web|url=https://www.teslarati.com/spacex-starship-moon-elevator-nasa-prototype/|titolo=SpaceX rapidly builds, tests Starship Moon elevator for NASA|accesso=26 febbraio 2021|data=24 febbraio 2021|pubblicazione=teslarati.com|lingua=en}}</ref> Il 16 aprile 2021, la NASA seleziona ufficialmente SpaceX come unica compagnia a realizzare l'Human Landing System che porterà l'equipaggio della missione Artemis III sulla superficie lunare, per un contratto dal valore di 2,9 miliardi di dollari.<ref>{{cita web|url=https://www.astrospace.it/2021/04/16/spacex-e-starship-porteranno-gli-astronauti-artemis-sulla-luna/|titolo=SpaceX e Starship porteranno gli astronauti Artemis sulla Luna|accesso=16 aprile 2021|data=16 aprile 2021|pubblicazione=astrospace.it|lingua=it}}</ref>
Durante un incontro annuale del Lunar Exploration Analysis Group della NASA, tenutosi il 23 agosto 2022, Lisa Watson-Morgan, manager del programma HLS, ha riferito che la missione di prova da effettuare prima di Artemis III potrà essere effettuata con una Starship lunare con soli i componenti essenziali a dimostrare la capacità di atterraggio, mentre la ripartenza dalla superficie lunare potrà essere dimostrata successivamente.<ref>{{cita web|url=https://spacenews.com/starship-uncrewed-lunar-lander-test-a-skeleton-of-crewed-lander/|titolo=Starship uncrewed lunar lander test a “skeleton” of crewed lander|accesso=26 agosto 2022}}</ref>
==Sviluppo e prototipi==
{{vedi anche|Elenco prototipi Starship}}
===Starhopper===
[[File:SpaceX Starhopper.jpg|thumb|SpaceX Starhopper]]
La costruzione del primo prototipo in scala, denominato ''Starhopper''<ref name="ars20190108">{{Cita news|lingua=en|autore=Eric Berger|url=https://arstechnica.com/science/2019/01/elon-musk-is-really-really-excited-about-his-starship/|titolo=Here’s why Elon Musk is tweeting constantly about a stainless-steel starship|pubblicazione=[[Ars Technica]]|data=8 gennaio 2019|accesso=12 gennaio 2019}}</ref> è cominciata a inizio dicembre 2018 e la struttura esterna è stata completata il 10 gennaio 2019. Il razzo è stato costruito in meno di sei settimane nel sito di Boca Chica sul [[golfo del Messico]] nel [[Texas meridionale]]. Il veicolo ha un diametro di 9 metri per una altezza che all'origine era prevista in 39 metri, ma dopo la distruzione della copertura aerodinamica anteriore a causa di una forte raffica di vento, fu poi ridotta a seguito della decisione di non ricostruirla.<ref name="ars20190108" /> Il veicolo è stato usato per [[Prove di volo|collaudare]] una serie di sottosistemi di ''Starship'' e per espandere l'inviluppo di volo.<ref name="ars20190108" /> Tra aprile e agosto, prima di essere decommissionato, il prototipo effettuò dei voli di prova a diverse altitudini, per la prima volta per dei motori Raptor.<ref>{{cita web|url=https://spaceflightnow.com/2019/08/27/spacex-launches-starship-hopper-on-dramatic-test-flight/|titolo=SpaceX launches Starship “hopper” on dramatic test flight|editore=spaceflightnow.com|data=27 agosto 2019|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.nasaspaceflight.com/2019/08/faa-spacexs-starhopper-hop/|titolo=SpaceX’s Starhopper completes 150 meter test hop|lingua=en}}</ref>
===Starship===
[[File:Starbase revisited (52125280262).jpg|Prototipi di Starship e SuperHeavy posizionati all'ingresso del sito di Starbase|thumb]]
A marzo del 2019, la costruzione della struttura esterna e dei serbatoi di propellente del primo prototipo orbitale presso il cantiere in Texas erano a buon punto, tanto da prevederne il completamento e l'inizio delle prove per giugno.<ref name=trati20190326>{{Cita news|cognome=Ralph|nome=Eric |url=https://www.teslarati.com/spacex-starship-official-render/ |titolo=SpaceX's steel Starship glows during Earth reentry in first high-quality render |pubblicazione=Teslarati |data=26 marzo 2019 |accesso=28 marzo 2019 }}</ref>
A maggio emerse la notizia che i prototipi orbitali in costruzione erano in realtà due (denominati Mk1 e Mk2), con il secondo esemplare (gemello del primo) in costruzione presso il cantiere SpaceX a Cocoa, in Florida.<ref>https://twitter.com/flcnhvy/status/1149572555306438656</ref> A seguito dell'esplosione in un test di pressione (20 novembre 2019) della cupola superiore del metano del Mk1 e l'abbandono del Mk2, SpaceX si concentrò su un nuovo prototipo, iniziando anche una nuova nomenclatura. Starship SN1, qualitativamente migliore del Mk1, venne anche esso perso in un test di pressione (criogenico) il 28 febbraio 2020. Completati e superati i test criogenici su SN2 (8 marzo 2020), il team a Boca Chica costruì e testò il terzo prototipo completo (SN3). Il test fallì in seguito alla insufficiente pressurizzazione del serbatoio dell'[[Ossigeno liquido]], che collassò sotto il peso del serbatoio superiore pressurizzato con metano liquido il 3 aprile 2020. A questo punto si aprì la strada ai primi test di volo. SN7 è stato deliberatamente distrutto nel tentativo di spingere Starship a nuove pressioni più alte. Lo stesso destino toccò a SN7.1. SN7.2 aveva invece l'obiettivo di testare un nuovo tipo di serbatoio, con uno spessore di solo 3 millimetri. Questo avrebbe considerevolmente ridotto il peso del veicolo aumentando le sue capacità. Purtroppo mostrò dei problemi probabilmente dovuti alla saldatura e potrebbe essere ritirato.
==== Test a bassa quota ====
* SN4 è stato il primo prototipo a passare i test a pressione criogenici, è stato anche il secondo prototipo ad essere munito di un motore [[Raptor (motore a razzo)|Raptor]], e dopo qualche accensione statica venne perso durante un test. I sistemi di supporto del prototipo che collegavano i serbatoi interni ai serbatoi al sito di lancio si sono staccati irregolarmente, portando ad un'esplosione e la perdita totale del veicolo.
* SN5 completò con successo il suo hop di 150 metri il 4 agosto 2020. L'unica anomalia rilevata durante il volo è stata una fiamma generatasi attorno ai componenti del motore, probabilmente dovuta a del metano rimasto intrappolato nella ''engine skirt.''
* SN6 riuscì a completare il suo hop di 150 metri riuscendo a mantenere più stabilità del predecessore SN5, dimostrando le stesse tecnologie.
I successi di questi prototipi hanno aperto la strada ai test di volo ad alta quota.
==== Test ad alta quota ====
*SN8 è stato il primo prototipo ad eseguire un ''high altitude flight test'', ovvero un test di volo ad alta quota. Il 9 dicembre alle ore 22:45 (fuso orario italiano) i 3 motori [[Raptor (motore a razzo)|Raptor]] si sono accesi e hanno fatto arrivare SN8 fino ad una quota di 12 km circa, marcando un primato come primo veicolo a volare sotto la spinta di più di un motore a [[ciclo a combustione stadiata]] alimentato a metano. Rispettivamente a T+ 1:41 e T+ 3:14 due motori sono stati spenti per diminuire la velocità verticale del razzo, fino ad azzerarla. A T+ 4.40 Raptor SN42, che fino a quel momento aveva spinto SN8 all'altezza di 10 km, si spegne e il veicolo si riorienta per effettuare la manovra di ''belly flop,'' che mette il veicolo in una posizione "a pancia in giù". Per i restanti minuti SN8 ha perfettamente controllato la sua discesa puntando alla zona di atterraggio fino a T+ 6:31, quando due motori si sono riaccesi e le superfici aerodinamiche superiori si sono estese, permettendo così al veicolo di riorientarsi in verticale per azzerare la sua velocità e atterrare delicatamente sul suolo. Sfortunatamente un calo di pressione nel serbatoio ''header tank'' del metano, una sfera posta al centro della cupola comune fra i due serbatoi che contengono [[metano]] e [[ossigeno liquido]], ha perso pressione. Il motore assegnato a compiere l'atterraggio è stato quindi sottoposto ad una combustione ricca di ossigeno, che ha portato una temperatura elevatissima in camera di combustione, danneggiando irreversibilmente il Raptor. La combustione non ottimale ha impedito al motore di fornire la spinta necessaria, e l'altissimo calore ha fuso le leghe di rame presenti, risultando in una fiamma verde. La velocità finale di SN8 era troppo alta per garantire un atterraggio sicuro, e infatti il veicolo ha concluso il suo viaggio con un RUD, ovvero un ''rapid unscheduled disassembly'' (disassemblaggio rapido non programmato, modo elegante per definire uno schianto che porta alla distruzione parziale o totale di un veicolo).
* A SN9 toccò seguire la stessa sorte del "fratello maggiore" SN8. Durante il volo seguì lo stesso identico profilo di SN8, anche se durante il riorientamento per il belly flop il prototipo ha inizialmente avuto dei piccoli problemi che ha risolto senza fatica. Pure l'atterraggio di SN9 è stato catastrofico, ma per ragioni diverse. Un motore fallì il riavvio durante l'atterraggio, impedendo al veicolo di acquisire una posizione verticale e cadendo al suolo con una velocità troppo elevata (circa 200 km/h).
* SN10 è stato il primo prototipo a effettuare un atterraggio. Il 4 marzo 2021 alle ore 00:15 italiane ha effettuato un secondo tentativo di lancio dopo che il primo era stato abortito dal computer di bordo circa 2 ore prima a T- 00:00:1. Raggiunti i 10 km di altezza ha iniziato la manovra di discesa riuscendo ad atterrare in modo controllato accendendo prima tutti e 3 i motori Raptor per poi spegnerne 2. Nonostante i computer ordinassero all'unico motore raptor rimasto acceso di aumentare la sua potenza, esso non ha dato al veicolo abbastanza spinta per annullare la velocità verticale completamente al momento dell'atterraggio, causando un piccolo rimbalzo (probabilmente causato anche da 3 gambe d'atterraggio che non si sono aperte correttamente). Il veicolo è rimasto in piedi sostenuto dalla sua stessa struttura e non dalle gambe e circa 10 minuti dopo aver effettuato l'atterraggio, SN10 è ugualmente esploso a causa di una perdita di metano, probabilmente causata dal brusco atterraggio.
* SN11 è stato distrutto in volo. Il 30 marzo 2021 alle ore 15:00 italiane il veicolo è decollato dalla piattaforma di lancio suborbitale B del sito di lancio di SpaceX in Boca Chica. La visibilità era molto bassa a causa della nebbia. L'ascesa è andata bene, così come il riorientamento e la discesa. Durante la manovra d'atterraggio SN11 ha però avuto un'anomalia e si è distrutto a mezz'aria, circa 900 metri sopra la piattaforma di atterraggio. A detta di Elon Musk il motore Raptor numero 2 ha avuto un'anomalia relativa alla pressione nella camera di combustione. Le cause reali non sono ancora completamente chiare. Pezzi di veicolo sono volati per tutta la zona e a quanto pare alcuni sono stati ritrovati a 5 miglia di distanza.
* SN15 ha effettuato un test di accensione statica di tutti e 3 i suoi motori Raptor il 26 aprile 2021. È stato lanciato il 5 maggio 2021 in condizioni di nebbia leggera ed ha effettuato un atterraggio morbido con un principio d'incendio vicino alla base (simile a quanto successo per SN10) che è stato spento dai sistemi automatici.<ref>{{Cita web|url=https://tech.fanpage.it/la-starship-sn15-e-atterrata-spacex-entra-nella-storia-con-il-primo-test-di-successo-del-suo-razzo/|titolo=La Starship SN15 è atterrata: SpaceX entra nella storia con il primo test di successo del suo razzo|2021-05-06|data=6 maggio 2021|nome=Lorenzo|cognome=Longhitano|editore=Fanpage.it}}</ref>
==== Test orbitali ====
===== Primo Integrated Flight Test (2021-2023) =====
[[File:StarshipLaunch (crop 2-3).jpg|thumb|Starship durante il primo integrated flight test. È possibile vedere alcuni propulsori del primo stadio che sono spenti a causa di malfunzionamenti]]
A luglio 2021 è stato condotto il primo [[Test dei sistemi dei veicoli di lancio|test di accensione statica]] dei tre propulsori del Super Heavy BN3.<ref>{{cita web|cognome=Berger|nome=Eric|data=23 luglio 2021|titolo=Rocket Report: Super Heavy lights up, China tries to recover a fairing|url=https://arstechnica.com/science/2021/07/rocket-report-super-heavy-lights-up-china-tries-to-recover-a-fairing/|urlmorto=no|accesso=11 gennaio 2022|editore=Ars Technica|lingua=en|dataarchivio=12 agosto 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210812225543/https://arstechnica.com/science/2021/07/rocket-report-super-heavy-lights-up-china-tries-to-recover-a-fairing/}}</ref>.
In quel periodo SpaceX ha modificato la nomenclatura dei velivoli passando da "SN" a "Ship",<ref name="Berger-2021b">{{cita web |cognome=Berger |nome=Eric |data=14 luglio 2021 |titolo=SpaceX will soon fire up its massive Super Heavy booster for the first time |url=https://arstechnica.com/science/2021/07/spacex-will-soon-fire-up-its-massive-super-heavy-booster-for-the-first-time/ |urlmorto=no |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220108183113/https://arstechnica.com/science/2021/07/spacex-will-soon-fire-up-its-massive-super-heavy-booster-for-the-first-time/ |dataarchivio=8 gennaio 2022 |accesso=6 agosto 2022 |editore=Ars Technica |lingua=en}}</ref> per Starship e da "BN" a "Booster" per i Super Heavy Boosters.<ref>{{cita web |cognome=Bergin |nome=Chris |data=5 maggio 2022 |titolo=One year since SN15, Starbase lays groundwork for orbital attempt |url=https://www.nasaspaceflight.com/2022/05/one-year-since-sn15-starbase-lays-groundwork-for-orbital-attempt/ |accesso=6 agosto 2022 |editore=NASASpaceFlight |lingua=en |dataarchivio=7 giugno 2022 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220607232252/https://www.nasaspaceflight.com/2022/05/one-year-since-sn15-starbase-lays-groundwork-for-orbital-attempt/ |urlmorto=no }}</ref>
Un mese dopo il prototipo Starship Ship 20 è stato montato sul Super Heavy Booster 4 componendo per la prima volta il velivolo completo. Ship 20 è stato il primo prototipo ad avere uno scudo termico che riveste completamente lo scafo.<ref name="Sheetz-2021a">{{cita web|cognome=Sheetz|nome=Michael|data=6 agosto 2021|titolo=Musk: 'Dream come true' to see fully stacked SpaceX Starship rocket during prep for orbital launch|url=https://www.cnbc.com/2021/08/06/elon-musk-spacex-starship-fully-stacked-is-dream-come-true.html|accesso=17 dicembre 2021|editore=CNBC|lingua=en|dataarchivio=19 agosto 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210819231115/https://www.cnbc.com/2021/08/06/elon-musk-spacex-starship-fully-stacked-is-dream-come-true.html|urlmorto=no}}</ref>
Ad ottobre 2021 è stata completata la costruzione dei bracci meccanici situati sulla torre di integrazione, chiamati informalmente anche "bacchette" ("chopsticks"). Due settimane dopo SpaceX e NASA hanno annunciato i piani per la costruzione del [[complesso di lancio 49]] al [[John F. Kennedy Space Center|Kennedy Space Center]].<ref name="Costa-2021">{{cita web|cognome=Costa|nome=Jason|data=15 dicembre 2021|titolo=NASA Conducts Environmental Assessment, Practices Responsible Growth|url=http://www.nasa.gov/feature/nasa-conducts-environmental-assessment-practices-responsible-growth|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211216141738/https://www.nasa.gov/feature/nasa-conducts-environmental-assessment-practices-responsible-growth/|dataarchivio=16 dicembre 2021|accesso=16 dicembre 2021|editore=NASA|lingua=en}}</ref>
Il nuovo propulsore Raptor 2, introdotto all'inizio del 2022, è stato presentato come una versione riprogettata con una struttura più semplice, una massa inferiore, una sezione dell'ugello più grande e una pressione della [[camera di combustione]] superiore (da 250 a {{M|300|ul=bar}}). Queste modifiche hanno comportato un aumento della spinta da 1,85 a {{M|2.3|ul=MN}}), ma con una diminuzione di 3 secondi dell'[[impulso specifico]].<ref name="Sesnic-2022">{{cita web |cognome=Sesnic |nome=Trevor |data=14 luglio 2022 |titolo=Raptor 1 vs Raptor 2: What did SpaceX change? |url=https://everydayastronaut.com/spacex-raptor-engine-comparison/ |accesso=21 agosto 2022 |editore=The Everyday Astronaut |lingua=en |dataarchivio=19 agosto 2022 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220819095907/https://everydayastronaut.com/spacex-raptor-engine-comparison/ |urlmorto=no }}</ref>. Nel febbraio 2022, [[Elon Musk]] ha tenuto una presentazione di Starship, del propulsore Raptor e dello sviluppo dello spazioporto in Florida nei pressi di [[SpaceX South Texas Launch Site|Starbase]].<ref name="Mooney-2022">{{cita web |cognome1=Mooney |nome1=Justin |cognome2=Bergin |nome2=Chris |data=11 febbraio 2022 |titolo=Musk outlines Starship progress towards self-sustaining Mars city |url=https://www.nasaspaceflight.com/2022/02/starships-self-sustaining-city-mars/ |accesso=16 marzo 2022 |editore=NASASpaceFlight |lingua=en |dataarchivio=10 marzo 2022 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220310040749/https://www.nasaspaceflight.com/2022/02/starships-self-sustaining-city-mars/ |urlmorto=no }}</ref>
A giugno 2022, la [[Federal Aviation Administration]] (FAA) ha concluso che Starbase non necessitava di una valutazione di impatto ambientale, ma che SpaceX doveva risolvere 75 problemi identificati nella valutazione preliminare ambientale. A luglio è stato effettuato il test delle [[turbopompa|turbopompe]] dell'ossigeno liquido di tutti i trentatré propulsori Raptor del Booster 7, risultante in una esplosione alla base del velivolo che ha distrutto una tubatura a pressione e ha causato danni minori alla piattaforma di lancio.<ref>{{cita web |cognome=Dvorsky |nome=George |data=10 agosto 2022 |titolo=SpaceX Performs Limited Static Fire Test of Starship Booster, Avoids Explosion |url=https://gizmodo.com/spacex-avoids-explosion-in-test-of-starship-booster-1849395616 |accesso=18 settembre 2022 |editore=Gizmodo |lingua=en |dataarchivio=20 settembre 2022 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220920163714/https://gizmodo.com/spacex-avoids-explosion-in-test-of-starship-booster-1849395616 |urlmorto=no }}</ref>
Al termine di novembre, Ship 24 ha concluso i [[Test dei sistemi dei veicoli di lancio|test di accensione statica]] di 2 e dei sei propulsori,<ref name="Kshatriya-2022">{{cita web |cognome1=Kshatriya |nome1=Amit |cognome2=Kirasich |nome2=Mark |data=31 ottobre 2022 |titolo=Artemis I – IV Mission Overview / Status |url=https://www.nasa.gov/sites/default/files/atoms/files/nac_october_2022_artemis_final_rev_b.pdf |editore=NASA Human Exploration and Operations Committee of the NASA Advisory Council |accesso=10 dicembre 2022 |dataarchivio=3 novembre 2022 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20221103222633/https://www.nasa.gov/sites/default/files/atoms/files/nac_october_2022_artemis_final_rev_b.pdf |urlmorto=no |formato=PDF|lingua=en}}</ref> mentre il Booster 7 ha condotto il medesimo test su 1, 3, 7, 14 e 11 propulsori.<ref name="Kshatriya-2022" /><ref>{{Cita web |cognome=Iemole |nome=Anthony |data=7 dicembre 2022 |titolo=Boosters 7 and 9 in dual flow toward Starbase test milestones |url=https://www.nasaspaceflight.com/2022/12/booster-7-9-flow-milestones/ |accesso=10 dicembre 2022 |editore=NASASpaceFlight |lingua=en |dataarchivio=10 dicembre 2022 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20221210074352/https://www.nasaspaceflight.com/2022/12/booster-7-9-flow-milestones/ |urlmorto=no }}</ref>. Infine il 9 febbraio 2023 è stato condotto il test di accensione statica di 31 propulsori al 50% di spinta. Il test di tutti i 33 propulsori è stato annullato a causa della disabilitazione di uno di essi. A gennaio 2023 è stato effettuato un [[Test dei sistemi dei veicoli di lancio|Wet Dress Rehearsal]], dove sono stati caricati più di {{M|4500|ul=t}} di propellente.<ref>{{cita web |cognome=Foust |nome=Jeff |data=24 gennaio 2023 |titolo=SpaceX completes Starship wet dress rehearsal |url=https://spacenews.com/spacex-completes-starship-wet-dress-rehearsal/ |accesso=28 gennaio 2023 |editore=SpaceNews |lingua=en |dataarchivio=15 aprile 2023 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230415032641/https://spacenews.com/spacex-completes-starship-wet-dress-rehearsal/ |urlmorto=no }}</ref>
Dopo un tentativo di lancio cancellato il 17 aprile 2023,<ref>{{cita web |cognome=Wall |nome=Mike |data=17 aprile 2023 |titolo=SpaceX scrubs 1st space launch of giant Starship rocket due to fueling issue |url=https://www.space.com/spacex-scrubs-first-space-launch-starship |accesso=20 aprile 2023 |editore=Space.com |lingua=en |dataarchivio=17 aprile 2023 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230417165605/https://www.space.com/spacex-scrubs-first-space-launch-starship |urlmorto=no }}</ref> il lancio del Booster 7 e della Ship 24 è avvenuto il 20 aprile alle 13:33.<ref name="Jackie Wattles 2023">{{cita web |cognome1=Wattles |nome1=Jackie |cognome2=Strickland |nome2=Ashley |data=20 aprile 2023 |titolo=SpaceX's Starship rocket lifts off for inaugural test flight, but explodes midair |url=https://www.cnn.com/2023/04/20/world/spacex-starship-launch-thursday-scn/index.html |accesso=20 aprile 2023 |editore=CNN |dataarchivio=21 aprile 2023 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230421000659/https://www.cnn.com/2023/04/20/world/spacex-starship-launch-thursday-scn/index.html |urlmorto=no|lingua=en }}</ref>. Durante la sequenza di lancio tre propulsori del Booster 7 si sono disabilitati, e diversi altri hanno avuto un malfunzionamento durante il volo.<ref name=":17">{{cita web |cognome=Bergin |nome=Chris |data=3 maggio 2023 |titolo=Elon Musk pushes for orbital goal following data gathering objectives during Starship debut |url=https://www.nasaspaceflight.com/2023/05/musk-orbital-goal-starship-debut/ |accesso=5 maggio 2023 |editore=NASASpaceFlight |lingua=en}}</ref> Il velivolo ha perso il controllo della [[spinta direzionale]] dei propulsori durante il volo, che ha avviato un movimento di rotazione fuori controllo<ref name=":17" />, ad un'altitudine massima di {{M|39|ul=km}}.<ref>{{cita web |cognome1=Malik |nome1=Tariq |cognome2=Wall |nome2=Mike |data=20 aprile 2023 |titolo=SpaceX's 1st Starship launches on epic test flight, explodes in 'rapid unscheduled disassembly' |url=https://www.space.com/spacex-starship-first-space-launch |accesso=16 settembre 2023 |editore=Space.com |lingua=en}}</ref>
Dopo 3 minuti dal lancio, il velivolo ha ricevuto il comando di attivazione del ''flight termination system'', un sistema di autodistruzione di sicurezza. L'attivazione di questo sistema è tuttavia avvenuta 40 secondi dopo.<ref>{{cita web |cognome=Klotz |nome=Irene |data=1 maggio 2023 |titolo=Engine Issue Felled SpaceX First Super Heavy {{!}} Aviation Week Network |url=https://aviationweek.com/aerospace/commercial-space/engine-issue-felled-spacex-first-super-heavy |accesso=4 maggio 2023 |editore=Aviation Week Network|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web |cognome1=Salinas |nome1=Sara |data=20 aprile 2023 |titolo=SpaceX launches towering Starship rocket but suffers mid-flight failure |lingua=en |editore=CNBC |url=https://www.cnbc.com/2023/04/20/spacex-starship-orbital-launch-attempt-live-updates.html |accesso=20 aprile 2023 |dataarchivio=20 aprile 2023 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230420134534/https://www.cnbc.com/2023/04/20/spacex-starship-orbital-launch-attempt-live-updates.html |urlmorto=no }}</ref>. Il test, se fosse avvenuto con successo, prevedeva una traiettoria che sorvolava gli [[stretti della Florida]] proseguendo verso est, e sarebbe ammarato nell'[[Oceano Pacifico]], a {{M|100|ul=km}} da [[Kauai]], dopo aver compiuto quasi una orbita completa del pianeta.<ref name=":0">{{cita web |cognome=Berger |nome=Eric |data=10 aprile 2023 |titolo=SpaceX's Starship vehicle is ready to fly, just waiting for a launch license |url=https://arstechnica.com/science/2023/04/spacexs-starship-vehicle-is-ready-to-fly-just-waiting-for-a-launch-license/ |urlmorto=no |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230411121824/https://arstechnica.com/science/2023/04/spacexs-starship-vehicle-is-ready-to-fly-just-waiting-for-a-launch-license/ |dataarchivio=11 aprile 2023 |accesso=11 aprile 2023 |editore=Ars Technica |lingua=en}}</ref><ref name="AppsFccGov">{{cita web|data=13 maggio 2021|titolo=Starship Orbital – First Flight FCC Exhibit|url=https://apps.fcc.gov/els/GetAtt.html?id=273481|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210513192042/https://apps.fcc.gov/els/GetAtt.html?id=273481|dataarchivio=13 maggio 2021|accesso=10 settembre 2021|editore=SpaceX|formato=PDF|lingua=en}}</ref>
===== Secondo Integrated Flight Test (2023) =====
[[File:Starship-IFT2-ascent (cropped).jpg|thumb|Starship durante il secondo integrated flight test]]
Il primo volo orbitale di test aveva causato danni alla piattaforma di lancio, che è stata ricostruita e modificata con delle fondamenta rinforzate e la costruzione di un ''Water Deluge System'' (WDS)<ref>{{cita web|url=https://www.astrospace.it/2023/08/05/water-deluge-system-in-azione-i-progressi-di-starship/|titolo=Water Deluge System in azione. I progressi di Starship|autore=Andrea D'Urso |editore=astrospace|data=5 agosto 2023|accesso=26 novembre 2023}}</ref> per la protezione della piattaforma.<ref>{{cita web |cognome=Kolodny |nome=Lora |data=28 luglio 2023 |titolo=SpaceX hasn't obtained environmental permits for 'flame deflector' system it's testing in Texas |url=https://www.cnbc.com/2023/07/28/spacex-is-testing-a-flame-deflector-for-starship-without-permits.html |accesso=1 settembre 2023 |editore=CNBC |lingua=en}}</ref>. La Ship 25 ha completato a maggio i test di accensione statica.<ref>{{cita web |cognome=Romera |nome=Alejandro Alcantarilla |data=21 giugno 2023 |titolo=Ship 25 begins engine testing as Starship launch pad work continues |url=https://www.nasaspaceflight.com/2023/06/ship-25-engine-testing/ |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230705115540/https://www.nasaspaceflight.com/2023/06/ship-25-engine-testing/ |dataarchivio=5 luglio 2023 |accesso=21 novembre 2023 |editore=NASASpaceFlight |lingua=en}}</ref>. Successivamente il Booster 9 ha compiuto il test criogenico, dove i serbatoi del propellente sono stati riempiti con azoto liquido per verificarne la tenuta, lo ''spin prime test'', che verifica il funzionamento delle turbopompe e i test di accensione statica.<ref>{{cita web |cognome=Romera |nome=Alejandro Alcantarilla |data=23 agosto 2023 |titolo=Booster 9 conducts pre-flight static fire test |url=https://www.nasaspaceflight.com/2023/08/booster9_staticfireattempt2/ |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230825202503/https://www.nasaspaceflight.com/2023/08/booster9_staticfireattempt2/ |dataarchivio=25 agosto 2023 |accesso=21 novembre 2023 |editore=NASASpaceFlight |lingua=en}}</ref>
A seguito del fallimento del primo volo di test, la FAA ha richiesto a SpaceX una investigazione sui problemi avvenuti, bloccando i voli di Starship fino al termine delle indagini.<ref>{{cita web |data=8 settembre 2023 |titolo=FAA Letter to SpaceX |url=https://www.faa.gov/media/70901 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230908173658/https://www.faa.gov/media/70901 |dataarchivio=8 settembre 2023 |accesso=22 novembre 2023 |lingua=en}}</ref><ref>{{cita web |cognome=Kolodny |nome=Lora |data=24 aprile 2023 |titolo=SpaceX Starship explosion spread particulate matter for miles |url=https://www.cnbc.com/2023/04/24/spacex-starship-explosion-spread-particulate-matter-for-miles.html |accesso=21 novembre 2023 |editore=CNBC |lingua=en}}</ref>. Ad agosto SpaceX ha inviato alla FAA le 63 azioni correttive da compiere prima di tentare un nuovo lancio.<ref>{{cita web |cognome=Wall |nome=Mike |data=16 agosto 2023 |titolo=SpaceX submits Starship mishap report to the FAA |url=https://www.space.com/spacex-submits-starship-mishap-report-faa |accesso=22 novembre 2023 |editore=Space.com |lingua=en}}</ref> L'8 settembre 2023 la FAA ha chiuso le indagini,<ref name=":21">{{cita web |data=8 novembre 2023 |titolo=FAA Closes SpaceX Starship Mishap Investigation |url=https://www.faa.gov/newsroom/faa-closes-spacex-starship-mishap-investigation |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20231120235659/https://www.faa.gov/newsroom/faa-closes-spacex-starship-mishap-investigation |dataarchivio=20 novembre 2023|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web |cognome1=Fisher|nome1=Kristin|cognome2=Wattles |nome2=Jackie |data=8 settembre 2023 |titolo=FAA won’t issue license for SpaceX mega-rocket test launch until ‘corrective actions’ implemented |url=https://www.cnn.com/2023/09/08/world/faa-launch-license-starship-scn/index.html |accesso=22 novembre 2023 |editore=CNN |lingua=en}}</ref> concludendo che SpaceX avrebbe potuto riprendere i lanci con l'implementazione di tutte le azioni correttive, e con il rilascio di una licenza modificata e mirata al soddisfacimento di tutti i regolamenti di sicurezza e ambientali.<ref name=":21" /><ref name="SeptCNBC2">{{cita web |cognome=Kolodny |nome=Lora |data=8 settembre 2023 |titolo=FAA orders Musk's SpaceX to take 63 corrective actions on Starship, keeps rocket grounded |editore=CNBC |url=https://www.cnbc.com/2023/09/08/faa-starship-grounded-corrective-action.html |accesso=8 settembre 2023|lingua=en}}</ref>
Il 19 ottobre, il [[Fish and Wildlife Service]] (FWS) ha condotto una survey dell'area attorno a Starbase<ref>{{Cita tweet | titolo=Fish and Wildlife Service is surveying the area around the Launch Site. Come tune in and watch live | url=https://twitter.com/LabPadre/status/1715052447737979039 | autore=LabPadre Space | data=19 ottobre 2023 | accesso=19 ottobre 2023 }}</ref><ref>{{cita web |cognome=Davenport |nome=Christian |data=17 ottobre 2023 |titolo=SpaceX to the FAA: The industry needs you to move faster |url=https://www.washingtonpost.com/technology/2023/10/17/spacex-congress-licenses-faa-starship/ |accesso=20 ottobre 2023 |editore=The Washington Post|lingua=en}}</ref>, verificando le modifiche alla piattaforma di lancio, in particolar modo al ''Water Deluge System''.<ref>{{cita web | titolo=Review of SpaceX Starship's Water Deluge System Critical to Next Launch | url = https://gizmodo.com/spacex-starship-environmental-review-water-deluge-1850966405 | data=27 ottobre 2023 | autore=George Dvorsky | editore=Gizmodo | accesso=30 ottobre 2023|lingua=en}}</ref>. Il 31 ottobre è stata conclusa la parte relativa alla review della sicurezza della licenza di lancio da parte della FAA.<ref>{{cita tweet |titolo=twitter.com/wapodavenport/status/1719398989156544582 |url=https://twitter.com/wapodavenport/status/1719398989156544582 |autore=Christian Davenport| accesso=31 ottobre 2023 |editore=X (formerly Twitter) |lingua=en}}</ref><ref>{{cita web |data=31 ottobre 2023 |titolo=FAA completes safety review of SpaceX Starship-Super Heavy license |editore=Reuters |url=https://www.reuters.com/technology/faa-completes-safety-review-spacex-starship-super-heavy-license-2023-10-31/ |accesso=31 ottobre 2023|lingua=en}}</ref>
L'11 novembre è stata annunciata da parte di SpaceX la data del 17 novembre come possibile lancio, in attesa dell'approvazione degli enti regolatori. Il 14 novembre è stata conclusa la review ambientale dell'FWS e poco dopo è giunta l'approvazione definitiva al test da parte della FAA.<ref>{{cita web |data=14 novembre 2023 |titolo=faa.gov/media/72786 |url=https://www.faa.gov/media/72786 |editore=FAA|accesso=15 novembre 2023|lingua=en}}</ref><ref>{{cita news |cognome=Roulette |nome=Joey |data=16 novembre 2023 |titolo=US FAA okays SpaceX license for second launch of Starship Super Heavy |lingua=en |editore=Reuters |url=https://www.reuters.com/technology/space/faa-approves-license-second-launch-spacex-starship-super-heavy-2023-11-15/ |accesso=22 novembre 2023}}</ref>. Il tentativo di lancio è stato rinviato di un giorno per sostituire degli attuatori difettosi della alette a griglia usate per il controllo del booster.<ref>{{cita web |cognome=De Cosmo |nome=Leonardo |data=17 novembre 2023 |titolo=Rinviato al 18 novembre il test di volo al razzo Starship di SpaceX |url=https://www.ansa.it/canale_scienza/notizie/spazio_astronomia/2023/11/17/rinviato-a-domani-test-di-volo-al-razzo-starship-di-spacex_93b86053-f428-4d0d-a747-2f8c964b49fb.html |accesso=26 novembre 2023 |editore=ANSA}}</ref>
Il 18 novembre 2023, Spaceship è decollata dalla piattaforma di lancio alle 13:03 UTC.<ref>{{cita web |cognome=Harwood |nome=William |titolo=Super Heavy-Starship climbs high but falls short on second test flight – Spaceflight Now |url=https://spaceflightnow.com/2023/11/18/super-heavy-starship-climbs-high-but-falls-short-on-second-test-flight/ |editore=SpaceFlightNow|accesso=23 novembre 2023 |lingua=en}}</ref>. Tutti i 33 propulsori del booster hanno funzionato correttamente fino alla sua separazione dallo stadio superiore, che è avvenuta regolarmente. Qualche secondo dopo essersi allontanato dalla Ship 25, il booster ha iniziato la rotazione per il rientro ed è esploso.<ref>{{cita news |cognome1=Skipper |nome1=Joe |cognome2=Roulette |nome2=Joey |data=18 novembre 2023 |titolo=SpaceX Starship launch presumed failed minutes after reaching space |lingua=en |editore=Reuters |url=https://www.reuters.com/technology/space/spacex-starship-launched-test-flight-texas-after-last-one-blew-up-2023-11-18/ |accesso=18 novembre 2023}}</ref> La distruzione è avvenuta a 3 minuti e mezzo dal lancio, ad un'altezza di {{M|90|ul=km}} sopra al [[Golfo del Messico]]. Ship 25 ha continuato il volo, e dopo circa 8 minuti dal lancio, prima dello spegnimento dei propulsori, è stata persa la telemetria. SpaceX ha annunciato l'attivazione del ''flight termination system'' per l'autodistruzione, prima di raggiungere l'orbita prevista o di tentare il rientro.<ref>{{cita web |cognome=Dinner |nome=Josh |data=18 novembre 2023 |titolo=SpaceX Starship megarocket launches on 2nd-ever test flight, explodes in 'rapid unscheduled disassembly' (video) |url=https://www.space.com/spacex-starship-second-test-flight-launch-explodes |accesso=19 novembre 2023 |editore=Space.com |lingua=en}}</ref>. Il [[radar meteorologico]] del [[National Oceanic and Atmospheric Administration|NOAA]] ha rilevato i detriti della Ship 25 ad una distanza di qualche centinaia di km a nord delle [[Isole Vergini]].<ref>{{cita tweet|autore=Jonathan McDowell|utente=planet4589|numero=1725917544114974995|titolo=Thanks to NOAA's Kenneth Howard for pointing me to this NOAA weather radar data showing a debris cloud exactly over my estimated Starship reentry point!|data=19 novembre 2023}}</ref>
===== Terzo Integrated Flight Test (2024) =====
Il 5 marzo 2024, SpaceX ha annunciato che stava pianificando un lancio per il 14 marzo 2024, in attesa dell'approvazione normativa.<ref name=arstechnica2024/>
IFT-3 è stato lanciato dalla struttura SpaceX Starbase lungo la costa meridionale del Texas, come i due precedenti. Il booster Super Heavy ha effettuato una riaccensione dei motori, seguita da un ammaraggio nel [[Golfo del Messico]]. La navicella spaziale Ship ha condotto diversi test dopo lo spegnimento del motore, inclusa una dimostrazione del trasferimento di propellente e un test di riaccensione dei [[Raptor (motore a razzo)|Raptor]].<ref>{{cita web|url=https://www.space.com/spacex-starship-third-test-flight-objectives|titolo=SpaceX to push the envelope on 3rd Starship test flight|data=7 marzo 2024}}</ref> Era stato previsto un rientro nell'atmosfera con lo schianto nell'[[Oceano Indiano]], senza riaccendere i motori per tentare un atterraggio morbido.<ref name=spacex3>{{cita web|url=https://www.spacex.com/launches/mission/?missionId=starship-flight-3|titolo=Starship's third flight test}}</ref>
Il lancio è avvenuto come previsto il 14 marzo e come per l'IFT-2, l'accensione di tutti i 33 motori e la separazione degli stadi sono avvenuti correttamente. Il primo stadio B10 ha condotto con successo una riaccensione dei motori, l'atterraggio pianificato nel Golfo del Messico non ha avuto successo a causa di guasti ai motori e il booster è stato distrutto ad un'altitudine di circa 462 metri.<ref name=spacex3/>
La stessa navicella spaziale Starship ha raggiunto lo spazio e la velocità orbitale prevista. Ha quindi condotto i diversi test previsti dopo lo spegnimento del motore, come la dimostrazione del trasferimento del propellente e un test di apertura del portellone di carico utile, anche se a causa della velocità di rollio non ha potuto tentare la riaccensione di un singolo motore Raptor com'era previsto.<ref name=spacecom3>{{cita web|url=https://www.space.com/nasa-spacex-starship-milestone-spaceflight-fuel-transfer-artemis-moon-missions|titolo=NASA celebrates SpaceX Starship's 3rd test flight, but more work needed ahead of Artemis moon missions|data=15 marzo 2024}}</ref> Ha tentato di rientrare nell'atmosfera sopra l'Oceano Indiano e, ad un'altitudine di circa 65 km, tutta la telemetria della Ship 28 si è interrotta, indicando la perdita del veicolo.<ref name=spacex3/>
Come per i test precedenti, essendo avvenuti degli incidenti, la FAA ha chiesto a SpaceX di avviare un'indagine per le azioni correttive da effettuare prima del prossimo lancio.<ref name=FFA3>{{cita web|url=https://www.faa.gov/newsroom/statements|titolo=FAA Statements on Aviation Accidents and Incidents|data=14 marzo|urlmorto=sì|accesso=17 marzo 2024|dataarchivio=14 marzo 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240314192027/https://www.faa.gov/newsroom/statements}}</ref> Il 18 marzo il responsabile per il trasporto spaziale commerciale della FFA ha affermato che non essendoci stati danni a persone o cose, non si prevedono ritardi nella concessione di una nuova licenza. Inoltre, per rispondere alle critiche di SpaceX e del [[Congresso degli Stati Uniti|Congresso]] sui ritardi nelle concessioni delle singole licenze di lancio, è stata presa in considerazione la possibilità di rilasciare licenze che comprendono una "serie di lanci" e non per un solo lancio, in considerazione anche del fatto che SpaceX ha pianificato di effettuare da 6 a 9 lanci solo nel 2024.<ref name=spacenews18>{{cita web|url=https://spacenews.com/spacex-planning-rapid-turnaround-for-next-starship-flight/|titolo=SpaceX planning rapid turnaround for next Starship flight|autore=Jeff Foust|data=19 marzo}}</ref>
===== Quarto Integrated Flight Test (2024) =====
Il profilo di missione del quarto Integrated Flight Test è stato lo stesso del terzo, con la mancanza del trasferimento del propellente, l'apertura del portello del payload e della riaccensione dei propulsori Raptor.
Poco dopo il decollo, uno dei 33 propulsori Raptor ha avuto un malfunzionamento ed è rimasto disattivato, e uno dei tredici propulsori è rimasto disattivato durante l'accensione per l'ammaraggio del primo stadio. Nessuno di questi malfunzionamenti ha tuttavia interferito con lo svolgimento della missione. Per ridurre la massa del primo stadio durante la discesa, il primo stadio ha espulso l'anello che lo collega alla Starship.
Il primo stadio B11 ha effettuato con successo l'ammaraggio non distruttivo nel [[Golfo del Messico]]<ref>{{Cita web |autore=Mike Wall |titolo=SpaceX Starship Blasts through Plasma on Return from Ambitious Test Flight |url=https://www.scientificamerican.com/article/spacex-starship-blasts-through-plasma-on-return-from-ambitious-test-flight/|data=6 giugno 2024 |accesso=6 giugno 2024 |editore=Scientific American |lingua=en}}</ref>
Dopo aver completato l'accensione per l'inserimento, Ship 29 ha effettuato con successo il [[rientro atmosferico]], mantenendo il [[controllo di assetto]] nonostante danni visibili alla sua struttura e alla pedita di diverse mattonelle dello [[scudo termico]]. Ship 29 ha quindi effettuato un ammaraggio non distruttivo nell'[[Oceano Indiano]] dopo una discesa [[Regime ipersonico|ipersonica]] attraverso l'atmosfera.<ref name=cbs20240606>{{cita web|cognome=Harwood|nome=William |data=6 giugno 2024 |titolo=SpaceX's Super Heavy-Starship rocket launches on "epic" test flight |editore=[[CBS News]] |url=https://www.cbsnews.com/news/spacex-super-heavy-starship-test-flight/ |accesso=6 giugno 2024}}</ref>
'''Quinto Integrated Flight Test (2024)'''
Il profilo di missione del quinto Integrated Flight Test è stato lo stesso del quarto, però il primo stadio Super-Heavy è stato recuperato dai due bracci di cattura della torre di lancio ''Mechazilla''.<ref name=":3" /> Il secondo stadio Starship ha effettuato con successo il rientro atmosferico mantenendo il controllo dell'assetto senza molti danni riuscendo ad effettuare così un ammaraggio nell'oceano indiano.
'''Sesto Integrated Flight Test (2024)'''
Il sesto test di volo di Starship è stato lanciato da Starbase il 19 novembre 2024, con l'obiettivo di espandere le capacità della nave e del booster e avvicinarsi al riutilizzo dell'intero sistema.<ref>{{Cita web|url=https://www.spacex.com/launches/mission/?missionId=starship-flight-6|titolo=Sesto volo starship|accesso=8 dicembre 2024}}</ref>
Il booster Super Heavy è decollato con successo con tutti i 33 motori Raptor in funzione. Dopo una salita nominale e la separazione degli stadi, il booster ha eseguito il burn di boostback per ritornare al sito di lancio. Durante questa fase, i controlli automatici hanno annullato il tentativo di cattura. Il booster ha quindi eseguito una manovra di deviazione pre-pianificata, effettuando un atterraggio morbido nel Golfo del Messico.
Starship ha completato un'altra ascesa con successo, posizionandosi sulla traiettoria prevista. La nave ha riacceso con successo un motore Raptor in spazio, dimostrando le capacità necessarie per eseguire il burn di deorbitazione. Con visuali e telemetria trasmesse da Starlink, la nave è rientrata con successo, eseguendo un atterraggio morbido nell'Oceano Indiano.
== Lista delle missioni ==
{| class="wikitable plainrowheaders" style="font-size:90%; style="width: 100%; text-align:center;"
|+ Test orbitale (2023–)
|-
! scope="col" |Volo <br />N.
! scope="col" |Data <br />([[Tempo coordinato universale|UTC]])
! scope="col" |Veicolo
! scope="col" |Sito di lancio
! scope="col" |Orbita
!Esito
!Atterraggio Super-Heavy
!Atterraggio Starship
|-
! rowspan="2" |1
|20 aprile 2023 13:33 UTC
|S24/B7
|[[SpaceX South Texas Launch Site|Starbase (Texas)]]
| {{M|39|ul=km}}<ref>{{cita web|titolo=Starship Flight Test |url=https://www.youtube.com/watch?v=-1wcilQ58hI |accesso=2023-04-20 |lingua=en}}</ref>
|{{fallimento}}
|{{ND}}
|{{ND}}
|-
| colspan="7" |È stato il primo tentativo di lancio orbitale e il primo volo supersonico di Starship. Il primo volo con primo e secondo stadio integrati. Almeno tre motori erano spenti al decollo e altri hanno avuto malfunzionamenti durante il volo. La perdita del controllo della spinta direzionale ne ha causato una rotazione incontrollata, la quale facendo deviare il velivolo dalla traiettoria programmata ha causato la detonazione delle cariche esplosive del sistema di terminazione a T+ 3:59 minuti. Il booster avrebbe eseguito un ammaraggio controllato nel [[Golfo del Messico]] e lo Starship sarebbe entrato in traiettoria sub-orbitale prima di rientrare nell'[[Oceano Pacifico]].
|-
! rowspan="2" |2
|18 novembre 2023 13:03 UTC<ref>{{cita web|url=https://www.opb.org/article/2023/11/18/a-successful-failure-spacex-s-starship-achieves-liftoff-loses-contact-mid-flight/|titolo=A ‘successful failure’: SpaceX’s Starship achieves liftoff, loses contact mid-flight|data=18 novembre 2023}}</ref>
|S25/B9<ref>{{cita tweet|utente=RingWatchers |autore= The Ring Watchers|numero=1648838574110916609 |data=20 aprile 2023 |titolo=Production Diagram #2 - 19th April, 2023 - "Ready for round two?"|lingua=en}}</ref>
|[[SpaceX South Texas Launch Site|Starbase (Texas)]]
|148 km
|{{Parziale|Fallimento parziale}}
|{{fallimento}}
|{{fallimento}}
|-
|colspan= "7" |È stato il secondo tentativo di lancio orbitale, tutti i motori erano accesi, a T+ 0:52 Starship ha raggiunto [[max q]] il punto di massima pressione aerodinamica, a T+ 2:53 minuti è avvenuta con successo la separazione tra Starship e Super Heavy. Il secondo stadio Starship ha avviato i suoi motori mentre era ancora agganciato al booster. Per rendere ciò possibile, è stata necessaria l’installazione di un divaricatore di fiamma sul booster, per l’espulsione dei gas di scarico provenienti dai motori Raptor del secondo stadio. Gli ''attuatori meccanici'' hanno funzionato correttamente come anche il ''Water Deluge System'' cioè il sistema di soppressione composto di lastre di acciaio installate alla base della rampa di lancio dalla quale fuoriesce acqua ad alta pressione. Ha correttamente protetto le fondamenta dal calore e dallo shock generato dai 33 motori del primo stadio. Il primo stadio, dopo la separazione, non è riuscito a reggere ed è stato fatto esplodere, a T+ 8:07 anche il secondo stadio è stato perso sempre dopo l'uso preventivo del ''flight termination system''. Gli obiettivi previsti di partenza e separazione sono avvenuti con successo, come anche il superamento della [[linea di Kármán]] raggiungendo quindi lo spazio, mentre il rientro del super-heavy e l'atterraggio della Starship sono falliti.<ref>{{cita news|url=https://www.nytimes.com/2023/11/18/science/spacex-starship-launch.html|titolo=SpaceX Makes Progress in 2nd Launch of Giant Moon and Mars Rocket|pubblicazione=[[The New York Times]]|data=18 novembre 2023|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.spacex.com/launches/mission/?missionId=starship-flight-2|titolo=Starship's second flight test|editore=SpaceX|data=18 novembre 2023|lingua=en}}</ref>
|-
! rowspan="2" |3
|14 marzo 2024 13:25 UTC<ref name=arstechnica2024>{{cita web|url=https://arstechnica.com/space/2024/03/the-next-starship-mission-has-a-tentative-launch-date-march-14/|titolo=The next Starship mission has a tentative launch date: March 14|data=6 marzo 2024}}</ref>
|S28/B10
|[[SpaceX South Texas Launch Site|Starbase (Texas)]]
|234 km
|{{Parziale|Fallimento parziale}}
|style="text-align: center;"|Non tentato
|style="text-align: center;"|Non tentato<ref name=spacex3/>
|-
|colspan= "7" |È stato il terzo tentativo di lancio orbitale, tutti i motori erano accesi, a T+0:52 Starship ha raggiunto max q il punto di massima pressione aerodinamica, a T+2:42 minuti è avvenuta con successo la separazione tra Starship e Super Heavy. In contemporanea a questo evento, la Ship 28 ha avviato i suoi 6 Raptor mentre era ancora connessa al booster. Grazie all'hot staging, la Starship ha continuato la sua ascesa fino a {{M|234|u=km}} di quota. Il Booster invece ha effettuato la manovra di rientro. A causa di oscillazioni incontrollate il booster non è riuscito a mantenere la stabilità lungo l'asse verticale e solo 3 motori su 13 raptor si sono avviati, il booster si è schiantato comunque nell'oceano ad una velocità poco maggiore di {{M|1100|u=km/h}}. La Starship ha continuato l'orbita effettuando l’apertura e chiusura del portellone per il rilascio degli [[Starlink]] ed il trasferimento di propellente tra serbatoi principali e header tank. L'accensione dei booster in orbita invece non è stata effettuata per un problema tecnico. A T+46:00 è iniziato il rientro atmosferico con il test dello scudo termico ablativo. Alla quota di {{M|65|u=km}} a T+49:05 a causa delle pressioni e temperature in gioco la Starship è andata distrutta, i frammenti rimanenti sono ammarati nell'[[Oceano Indiano]].
|-
! rowspan="2" |4
|6 giugno 2024 12:50 UTC
|S29/B11
|[[SpaceX South Texas Launch Site|Starbase (Texas)]]
|213 km
|{{successo}}
|{{Ammaraggio}}
|{{Ammaraggio}}
|-
|colspan= "7" |È stato il quarto tentativo di lancio orbitale, 32 dei 33 Raptor erano accesi, a T+1:02 Starship ha raggiunto max q il punto di massima pressione aerodinamica, a T+2:44 minuti è avvenuta con successo la separazione tra Starship e Super Heavy. In contemporanea Ship 29 ha avviato i suoi 6 Raptor mentre era ancora connessa al booster effettuando con successo l'hot-staging. L'heavy booster ha effettuato il rientro atmosferico dopo circa 7 minuti è riuscito ad ammarare con successo riuscendo a rientrare senza danni adagiandosi dolcemente sulla superficie dell'oceano, in totale 12 dei 13 motori erano attivi. La Starship ha continuato l'orbita superando la linea di Karman e raggiungendo lo spazio fino ad una quota massima di 213 km, ha iniziato il rientro a T+47:25 durante la fase di rientro parte della struttura ha subito alcuni danneggiamento con parziale fusione che ha dato alcune difficoltà al ''belly flop''. A T+1:05:38 Starship ha effettuato la manovra di ammaraggio riuscendo ad attivare i motori e rientrare in mare con successo come previsto dal programma di volo.<ref>{{cita web|url=https://www.spacex.com/launches/mission/?missionId=starship-flight-4|titolo=STARSHIP'S FOURTH FLIGHT TEST|data=6 giugno 2024}}</ref>
|-
! rowspan="2" |5
|13 ottobre 2024
|S30/B12
|[[SpaceX South Texas Launch Site|Starbase (Texas)]]
|201 km
|{{successo}}
|{{successo}}
|{{Ammaraggio}}
|-
|colspan= "7" |Quinto volo di prova orbitale della Starship: il piano di volo previsto è simile ai precedenti, con la differenza che è stato eseguito con successo il recupero del primo stadio, catturato dalla torre di lancio. Rispetto al volo precedente sono state apportate numerose modifiche alle tegole termiche, in particolare è stato aggiunto un nuovo strato ablativo sotto le piastrelle termiche nelle zone sensibili della nave.
|-
! rowspan="2" |6
|19 novembre 2024
|S31/B13
|[[SpaceX South Texas Launch Site|Starbase (Texas)]]
|190 km
|{{Successo}}
|{{Ammaraggio}}
|{{Ammaraggio}}
|-
|colspan= "7" |Dopo la separazione il booster ha effettuato un ammaraggio controllato nel [[Golfo del Messico]], vicino al sito di lancio. La cattura del Super Heavy sulla rampa di lancio non è stata tentata a causa della rottura dei radar posizionati sui bracci della torre. Questi radar, che hanno lo scopo di verificare l'allineamento del booster con la base, si sono danneggiati durante la prima fase del decollo. La navicella spaziale ha invece condotto con successo un test di riaccensione del motore nello spazio ed è ammarata nell'Oceano Indiano, per la prima volta di giorno. Nonostante uno scudo termico ridotto e una traiettoria di ingresso più aggressiva, S31 è ammarata con danni minimi ai [[Ipersostentatore|flap]].<ref>{{Cita web|url=https://www.hwupgrade.it/news/scienza-tecnologia/concluso-il-sesto-volo-del-razzo-spaziale-spacex-starship-super-heavy-non-e-stato-catturato_132912.html|titolo=Concluso il sesto volo del razzo spaziale SpaceX Starship, Super Heavy non è stato ''catturato''|data=2024-11-20}}</ref><ref>{{YouTube|6yd_cpPP4fE|SpaceX Launches Starship Flight 6 (Booster Catch Aborted)|data=2024-11-19}}</ref>
|-
! rowspan="2" |7
|16 gennaio 2025
|S33/B14
|[[SpaceX South Texas Launch Site|Starbase (Texas)]]
|146 km
|{{fallimento}}
|{{successo}}
|{{fallimento}}
|-
|colspan= "7" |Il decollo della Starship è avvenuto con successo alle 22:37 UTC. A T+2:40 il booster ha acceso solo 12 dei 13 motori previsti durante la manovra di boostback a causa di una mancanza di potenza nel sistema di accensione. Il booster è tornato comunque con successo a terra catturato dalla torre di lancio. A T+7:39 la ship ha iniziato a mostrare alcuni segni di difficoltà nella fase di ascesa. Poco prima della perdita delle comunicazioni la telemetria mostrava avarie ai motori e da una telecamera laterale si sono intraviste delle fiamme non previste nei pressi della giuntura di un alettone inferiore. A T+8:26 la Starship è esplosa e i detriti sono stati avvistati da diverse isole caraibiche. Il fallimento, come riportato da una completa analisi di Space X<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.spacex.com/updates/|titolo=SpaceX|sito=SpaceX|accesso=2025-02-28|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20250216093953/https://www.spacex.com/updates/|dataarchivio=16 febbraio 2025|urlmorto=no}}</ref>, è stato causato da delle eccessive vibrazioni che hanno comportato una fuoriuscita di carburante nella cavità sopra la paratia del vano motore. La fuoriuscita era abbastanza voluminosa da generare una pressione così elevata che le prese d'aria di sfiato non sono riuscite a mitigare. È divampato un incendio che ha successivamente causato lo spegnimento controllato di 5 motori. La Starship è stata disintegrata in piccoli frammenti per ragioni di sicurezza dal computer. Tutti i detriti sono precipitati nello spazio designato senza particolari danni a persone o all'ambiente.
|-
! rowspan="2" |8
|6 marzo 2025<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.spacex.com/launches/mission/?missionId=starship-flight-8|titolo=SpaceX|sito=SpaceX|accesso=2025-02-27|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20250227052029/https://www.spacex.com/launches/mission/?missionId=starship-flight-8|dataarchivio=27 febbraio 2025|urlmorto=no}}</ref>
|S34/B15
|[[SpaceX South Texas Launch Site|Starbase (Texas)]]
|146 km
|{{fallimento}}
|{{successo}}
|{{fallimento}}
|-
|colspan= "7" |Alle 23:30 UTC del 6 marzo la Starship è decollata con successo. A T+2:45 il booster ha acceso solo 11 dei 13 motori previsti durante la manovra di boostback. È stato comunque autorizzato il rientro del booster che nella fase finale dell'atterraggio a T+6:35 ha acceso 12 motori su 13. Il booster è stato comunque catturato con successo per la terza volta a T+7:02. La ship ha continuato la sua ascesa fino a T+8:04 quando, a poi secondi dall'obiettivo programmato, un'avaria ha causato lo spegnimento anticipato di quattro motori. La Starship, in modo simile al settimo lancio, è stata volutamente fatta esplodere per ragioni di sicurezza. Le indagini di Space X hanno concluso che l'avaria è stata causata da un evento energetico nella parte posteriore della ship<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.spacex.com/launches/mission/?missionId=starship-flight-8|titolo=SpaceX|sito=SpaceX|accesso=2025-05-22|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20250510063538/https://www.spacex.com/launches/mission/?missionId=starship-flight-8|dataarchivio=10 maggio 2025|urlmorto=no}}</ref>.
|-
! rowspan="2" |9
| 27 maggio 2025 23:30 UTC<ref>{{Cita web|url=https://x.com/BCCarCounters/status/1919672856842993908|titolo=Post NSF|accesso=8 maggio 2025}}</ref>
|S35/B14
|[[SpaceX South Texas Launch Site|Starbase (Texas)]]
|189 km
|{{fallimento}}
|{{fallimento}}
|{{fallimento}}
|-
|colspan= "7" |Dopo qualche minuto di attesa alle 23:36 UTC la Starship è decollata con successo da Starbase. Il booster 14-2, già utilizzato nel settimo lancio, ha acceso tutti e 33 i motori raptor come previsto. Il piano di volo prevedeva una traiettoria simile ai precedenti lanci per la ship e a un ammaraggio per il Super Heavy. Space X ha deciso di non tentare il recupero del booster con lo scopo di provare un nuovo approccio del boostback e verificare i limiti strutturali del razzo. A T+2:39 durante l'hot staging il booster ha eseguito una manovra di flip molto più controllata e ha riacceso tutti i 13 motori previsti durante il boostback. Durante la discesa il Super Heavy ha mantenuto un angolo molto più aggressivo rispetto al suolo con lo scopo di sfruttare maggiormente la resistenza dell'aria per rallentare lo stage. Tuttavia a T+6:20 durante l'ultima riaccensione dei motori, il booster è esploso non riuscendo ad effettuare tutti i test previsti. A T+8:58 la ship ha completato con successo la sua ascesa. Subito dopo lo spegnimento dei motori si sono iniziate a notare delle leggere oscillazioni della ship che il sistema di controllo dell'assetto aveva il compito di mitigare. Attorno ai 18 minuti dal lancio non è stato possibile rilasciare il payload a causa di un'apertura parziale dello sportello. Attorno alla mezzora le vibrazioni della ship sono peggiorate. Il controllo missione ha attribuito questi problemi nell'assetto ad una perdita di carburante nonostante non sia chiaro in quale parte del decollo si sia verificata. Attorno ai 38 minuti avrebbe dovuto essere riacceso un motore raptor; questo test non è stato effettuato a causa dei problemi riscontrati finora alla ship. La Starship è rientrata in atmosfera prima del previsto ed il suo volo è terminato senza successo dopo circa 42 minuti. Malgrado Space X abbia fatto progressi dai precedenti due lanci sia il booster sia la ship non hanno raggiunto quasi nessuno degli obiettivi preventivati.<ref>{{Cita web|url=https://x.com/SpaceX/status/1927507084679229901|titolo=Live Space X flight 9|accesso=28 maggio 2025}}</ref>
|-
! rowspan="2" |10
|26 agosto 2025 23:30 UTC
|S37/B16
|[[SpaceX South Texas Launch Site|Starbase (Texas)]]
|192 km
|{{Successo}}
|{{Ammaraggio}}
|{{Ammaraggio}}
|-
|colspan= "7" |Originariamente previsto per il 29 giugno 2025; è stato rimandato a seguito dell'esplosione della ship S36 durante un test di accensione statica<ref>{{Cita web|lingua=en-US|url=https://www.spacex.com/updates/|titolo=SpaceX|sito=SpaceX|accesso=2025-08-27|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20250825214445/https://www.spacex.com/updates/|dataarchivio=2025-08-25}}</ref>.
Il decollo è avvenuto con successo alle 23:30 UTC, con l'accensione di tutti i 33 motori del booster, sebbene uno si sia spento durante la fase di salita. A T+2:48, dopo la manovra di host staging, il booster ha riacceso 12 dei 13 motori previsti durante il boostback. Durante la discesa, il booster ha mantenuto un angolo di rientro più marcato, ammarando con successo simulando un guasto a uno dei motori centrali. A T+8:57 la ship ha completato la sua ascesa. Raggiunta la traiettoria desiderata, a T+16:57 inizia la fase di apertura del portellone di rilascio dei satelliti conclusa dopo circa 10 minuti con il rilascio di tutti e 8 i simulatori Starlink. A T+37:48 il veicolo ha eseguito una riaccensione del motore in orbita, per poi iniziare la fase di rientro controllato nell'Oceano Indiano. Durante il rientro in atmosfera, a T+47:00 si verificò un evento esplosivo nel vano motori. Nonostante ciò, S37 è riuscita ad ammarare nel punto prefissato nell'Oceano Indiano a T+1:06:30.
È stato il primo test di volo che ha visto il dispiegamento di un carico utile<ref>{{Cita web|lingua=en-US|url=https://www.spacex.com/launches/starship-flight-10|titolo=SpaceX|sito=SpaceX|accesso=2025-08-27|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20250827070039/https://www.spacex.com/launches/starship-flight-10|dataarchivio=2025-08-27}}</ref>.
|-
! rowspan="2" |11
|Ottobre 2025
|S38/B15
|[[SpaceX South Texas Launch Site|Starbase (Texas)]]
|{{ND}}
|{{ND}}
|{{ND}}
|{{ND}}
|-
| colspan="7" |Ultimo volo dei veicoli V2<ref>{{Cita web|lingua=en-US|url=https://www.spacex.com/launches/starship-flight-10|titolo=SpaceX|sito=SpaceX|accesso=2025-09-06|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20250830160706/https://www.spacex.com/launches/starship-flight-10|dataarchivio=2025-08-30}}</ref>.
|}
== Lista dei prototipi ==
Di seguito è riportata la lista dei prototipi prodotti da SN15 in poi:
=== Starship V1 ===
* BN2.1 (prototipo sezione motori del booster)
* B2.1 (prototipo per convalidare l'integrità strutturale del Booster)
* Booster 3
* Booster 4
* Ship 20
* Booster 7 (usato nel primo test di volo nel 20 aprile 2023)
* Booster 7.1 (articolo di test per l'interstage ventilato)
* Ship 24 (usato nel primo test di volo nel 20 aprile 2023)
* Ship 25 (usato nel secondo test di volo nel 18 novembre 2023)
* Booster 9 (usato nel secondo test di volo nel 18 novembre 2023)
* Ship 26 (secondo stadio del razzo senza flaps e scudo protettivo del calore)
* Ship 26.1 (articolo distrutto in un test di pressurizzazione intenzionalmente)
* Booster 10 (usato nel terzo test di volo nel 14 marzo 2024)
* Ship 27 (dismessa)
* Booster 11 (usato nel quarto test di volo nel 6 giugno 2024)
* Ship 28 (usato nel terzo test di volo nel 14 marzo 2024)
* Booster 12 (usato nel quinto test di volo nel 13 ottobre 2024)
* Ship 29 (usato nel quarto test di volo nel 6 giugno 2024)
* Ship 30 (usato nel quinto test di volo nel 13 ottobre 2024)
* Ship 31 (usato nel sesto test di volo nel 19 novembre 2024)
* Ship 32 (smantellata poiché non necessaria dato l’arrivo della V2)
* Booster 13 (usato nel sesto test di volo nel 19 novembre 2024)
=== Starship V2 ===
* Ship 33 (usata nel settimo test di volo nel 16 gennaio 2025)
* Booster 14 (usato nel settimo test di volo nel 16 gennaio 2025 e nel nono test di volo nel 27 maggio 2025)
* Ship 34 (usata nell'ottavo test di volo nel 6 marzo 2025)
* Booster 15 (usato nell'ottavo test di volo nel 6 marzo 2025)
* Ship 35 (usata nel nono test di volo nel 27 maggio 2025)
* Ship 36 (distrutta nel test di accensione statica del 18 giugno 2025)
* Booster 16 (usato nel decimo test di volo nel 26 agosto 2025)
* Ship 37 (usata nel decimo test di volo nel 26 agosto 2025)
== Applicazioni ==
* invio di satelliti commerciali in orbita terrestre
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* [[Esplorazione di Marte|trasporto su Marte]], sia di cargo, sia di passeggeri
* voli di lunga durata per i pianeti oltre la [[fascia principale]], per cargo e astronauti<ref>{{Cita tweet|numero=995462943079723008|utente=elonmusk|titolo=SpaceX will prob build 30 to 40 rocket cores for ~300 missions over 5 years. Then BFR takes over & Falcon retires. Goal of BFR is to enable anyone to move to Moon, Mars & eventually outer planets.|autore=Elon Musk|data=12 maggio 2018}}</ref>
* viaggi commerciali di passeggeri sulla Terra, in competizione con i voli aerei di lunga distanza.<ref name="musk20170929"/><ref>{{Cita video|titolo=Starship {{!}} Earth to Earth|url=https://www.youtube.com/watch?v=zqE-ultsWt0|data=28 settembre 2017|editore=SpaceX}}</ref
[
=== Viaggi commerciali terrestri ===
In occasione della presentazione del nuovo veicolo spaziale nel 2018, Musk annunciò la possibilità di utilizzarlo anche per collegare velocemente città sulla Terra. Nel 2019, la Shotwell riferì che SpaceX avrebbe potuto iniziare ad offrire questa possibilità a partire dal 2025, e che entro una decina di anni il costo del biglietto potrà essere di poco superiore a quello di un volo aereo in classe economy.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.tesmanian.com/blogs/tesmanian-blog/spacex-space-tours|titolo=SpaceX offers private passengers flights to see wonderful views of Earth from space|pubblicazione=Rtesmanian.com|data=27 agosto 2020}}</ref>
=== Tour di sorvolo lunare ===
{{Vedi anche|Progetto dearMoon}}
[[File:
A settembre 2018, SpaceX ha annunciato di aver firmato un contratto per far volare un gruppo di privati intorno alla Luna a bordo di Starship.<ref name="teslarati_moonflight2" /> I partecipanti saranno [[Yūsaku Maezawa]]
=== Trasporto marziano ===
SpaceX ha intenzione di costruire nel lungo periodo una base abitata su [[Marte (astronomia)|Marte]] per un'estesa presenza sulla superficie, che si spera diventi una [[Colonizzazione di Marte|colonia]] autosufficiente.<ref name="Eric Ralf">{{Cita web|url=https://www.teslarati.com/spacex-first-mars-bound-bfr-spaceships-martian-habitats/|titolo=SpaceX wants to use the first Mars-bound BFR spaceships as Martian habitats|autore=Eric Ralph|data=27 agosto 2018|lingua=en}}</ref><ref name=":2">{{Cita web|url=https://www.syfy.com/syfywire/mars-2024-elon-musk|titolo=We’re going to Mars by 2024 if Elon Musk has anything to say about it|autore=Elizabeth Rayne|sito=SYFY WIRE|data=15 agosto 2018|lingua=en|accesso=19 febbraio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190203050403/https://www.syfy.com/syfywire/mars-2024-elon-musk|urlmorto=sì}}</ref><ref name="ars20160928">{{Cita news|lingua=en|autore=Eric Berger|url=https://arstechnica.com/science/2016/09/musks-mars-moment-audacity-madness-brilliance-or-maybe-all-three/|titolo=Musk’s Mars moment: Audacity, madness, brilliance—or maybe all three|pubblicazione=Ars Technica|data=}}</ref><ref name="sn20161010">{{Cita news|lingua=en|autore=Jeff Foust|url=http://www.spacenewsmag.com/feature/can-elon-musk-get-to-mars/|titolo=Can Elon Musk get to Mars?|pubblicazione=SpaceNews magazine|data=10 ottobre 2016|accesso=10 febbraio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161013071335/http://www.spacenewsmag.com/feature/can-elon-musk-get-to-mars/|urlmorto=sì}}</ref><ref name="gw-20160927">{{Cita news|lingua=en|autore=Alan Boyle|url=https://www.geekwire.com/2016/spacex-elon-musk-colonize-mars/|titolo=SpaceX’s Elon Musk makes the big pitch for his decades-long plan to colonize Mars|pubblicazione=GeekWire|data=27 settembre 2016}}</ref>
Ogni spedizione su Marte rifornirebbe di carburante la Starship in orbita terrestre bassa prima di [[Orbita eliocentrica|partire per Marte]]. Le prime navicelle andranno
== Infrastrutture per il lancio ==
A partire dal 2014 SpaceX ha avviato la costruzione dello [[SpaceX South Texas Launch Site]] a Boca Chica, in Texas, per la costruzione dei primi prototipi di Starship, la realizzazione di test ed effettuare lanci. Anche il [[Complesso di lancio 39|Pad 39A]] al [[John F. Kennedy Space Center|Kennedy Space Center]], la piattaforma di lancio storica da cui un tempo decollavano le [[Programma Apollo|missioni Apollo]]<ref>Inclusa quella del primo atterraggio sulla luna</ref> e dall' ex piattaforma degli [[Space Shuttle]], piattaforma attualmente affittata proprio da SpaceX saranno utilizzati per i lanci di Starship. È in previsione, inoltre, la realizzazione di piattaforme galleggianti per lanci/atterraggi da mare.
In diversi tweet Elon Musk ha affermato che i sistemi di supporto di lancio per Starship, definiti stadio zero, sono così complicati e necessari che possono effettivamente essere definiti parte del veicolo.
Lo stadio zero include tre principali strutture:
* '''Le attrezzature di supporto a terra''' (GSE o Ground Support Equipment), costituite da tutti gli elementi a supporto del lancio, tra cui i serbatoi per il metano, l'ossigeno liquido e l'acqua;
* '''La piattaforma di lancio''' (OLP, Orbital Launch Platform), incaricata di supportare il peso del veicolo completamente assemblato e di trattenerlo a terra fino al momento del lancio. Incaricata anche di supportare il sistema di soppressione sonoro, utilizzato per evitare che le vibrazioni causate dall'accensione dei motori Raptor sul SuperHeavy causino danni alla struttura;
* '''La torre di lancio e cattura''' (Mechazilla), per il sollevamento, il supporto, il rifornimento e la cattura al rientro della Starship e del SuperHeavy.
Tutte queste infrastrutture sono state realizzate sia presso il sito di Starbase che di Cape Canaveral.
=== Starbase ===
{{vedi anche|SpaceX South Texas Launch Site}}
A partire dal 2014, SpaceX ha avviato la realizzazione di un'area di produzione e una di lancio a Boca Chica, area in cui a partire dal 2019 sono iniziati i test dei veicoli Starship. Agli inizi di marzo 2021, Elon Musk annunciò l'intenzione di creare una nuova città in Texas, chiamata Starbase, frutto di un processo di incorporazione dell'area di Boca Chica. La contea di Cameron confermò, poco dopo, la manifestazione di interesse da parte di SpaceX, ribadendo che per mettere in atto il progetto la compagnia avrebbe dovuto seguire tutte le procedure relative all'incorporazione.<ref>{{cita web|url=https://www.houstonchronicle.com/news/houston-texas/space/article/Elon-Musk-seeks-to-create-the-city-of-Starbase-in-15995110.php|titolo=Elon Musk seeks to create the city of Starbase in South Texas|accesso=15 marzo 2021|data=2/03/2021|lingua=en|pubblicazione=houstonchronicle.com}}</ref>
=== Cape Canaveral ===
Ad inizio del 2022 SpaceX ha avviato la costruzione di una nuova torre di lancio (Mechazilla) con relativo sito di produzione presso il [[Complesso di lancio 39|Pad 39A]] al [[John F. Kennedy Space Center|Kennedy Space Center]].<ref>{{cita web|url=https://www.teslarati.com/spacex-starship-florida-launch-pad-tower-progress/|titolo=SpaceX rapidly constructing Starship’s first Florida launch pad and tower|accesso=25 agosto 2022}}</ref>
=== Strutture di lancio off-shore ===
Nel corso del 2020, tramite la sussidiaria Lone Star Mineral Development, SpaceX aveva acquistato due piattaforme petrolifere con lo scopo di convertirle in strutture di lancio. Tale piattaforme furono chiamate Deimos e Phobos, il nome dei due satelliti di Marte.<ref>{{cita web|url=https://www.hwupgrade.it/news/scienza-tecnologia/spacex-compra-piattaforme-petrolifere-per-costruire-piattaforme-per-il-lancio-di-starship_94881.html|titolo=SpaceX compra piattaforme petrolifere per lanciare Starship dal mare?|accesso=19 gennaio 2021|data=19 gennaio 2021}}</ref> Attraverso una serie di tweet pubblicati a febbraio 2021, Musk informò che una delle due piattaforme sarebbe stata parzialmente operativa entro la fine dell'anno, aggiungendo che a lungo termine il metano e l'ossigeno necessari per il propellente sarebbero stati prodotti in loco tramite la [[reazione di Sabatier]]. I veicoli Starship, inoltre, dovrebbero raggiungere le piattaforme di lancio attraverso voli di breve durata dal sito di Boca Chica.
== Note ==
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== Voci correlate ==
* [[Famiglia di lanciatori Lunga Marcia|Lanciatori Lunga Marcia]]
* [[New Glenn]]
* [[Space Launch System]]
* [[Lanciatori spaziali]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita web|url=http://www.spacex.com/sites/spacex/files/making_life_multiplanetary-2017.pdf|titolo=Becoming a Multiplanetary Species|accesso=10 febbraio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171119095146/http://www.spacex.com/sites/spacex/files/making_life_multiplanetary-2017.pdf|urlmorto=sì}}
{{SpaceX}}
{{Portale|astronautica}} [[Categoria:Missilistica]]
[[Categoria:Pagine con traduzioni non revisionate]]
[[Categoria:Lanciatori SpaceX]]
[[Categoria:Veicoli spaziali]]
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