Guerra degli ottant'anni: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→Bibliografia: +wl |
m Bot: orfanizzazione voci eliminate in seguito a consenso cancellazione: -Battaglie della guerra degli ottant'anni |
||
(35 versioni intermedie di 22 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{
|Tipo = Guerra
|Nome del conflitto = Guerra degli ottant'anni
|Immagine = Slag bij Nieuwpoort.jpg
|Didascalia = La [[battaglia di Nieuwpoort]] (2 luglio 1600)
|Data = 23 maggio [[1568]] - 30 gennaio [[1648]]
|Luogo = [[Paesi Bassi]], [[Germania]] e scontri coloniali e marittimi
|Casus = Ribellione delle ''[[Province Unite]]'' contro il dominio [[Spagna|spagnolo]]
|Esito = * [[Pace di Münster]]
* Indipendenza della [[Repubblica delle Sette Province Unite]]▼
* La Spagna mantiene i suoi [[Paesi Bassi spagnoli]]▼
▲*Indipendenza della [[Repubblica delle Sette Province Unite]]
* Creazione dell'[[Impero coloniale olandese]]▼
▲*La Spagna mantiene i suoi [[Paesi Bassi spagnoli]]
|Schieramento1 = {{simbolo|Prinsenvlag.svg|20px}} [[Province Unite]]<br>
▲*Creazione dell'[[Impero coloniale olandese]]
* {{simbolo|Statenvlag a15 (1600).svg|20px}} [[Stati generali dei Paesi Bassi|Stati Generali]]
|Schieramento2 = {{simbolo|Flag of New Spain.svg}} [[Impero spagnolo|Spagna]]<br/><hr /><small>'''Alleati europei'''</small><br/>{{simbolo|Flag of Portugal (1578).svg}} [[Regno del Portogallo|Portogallo]]<ref>Sino al 1640 in unione personale con la Spagna</ref><br />{{simbolo|Banner of the Holy Roman Emperor with haloes (1430-1806).svg|20px}} [[Sacro Romano Impero]]
|
|Comandante2 = {{simbolo|Flag of New Spain.svg|20px}} {{simbolo|Flag of Portugal (1578).svg|20px}} [[Filippo II di Spagna]]<br/>{{simbolo|Flag of New Spain.svg|20px}} {{simbolo|Flag of Portugal (1578).svg|20px}} [[Filippo III di Spagna]]<br/>{{simbolo|Flag of New Spain.svg|20px}} {{simbolo|Flag of Portugal (1578).svg|20px}} [[Filippo IV di Spagna]]<br/>{{simbolo|Flag of New Spain.svg|20px}} [[Fernando Álvarez de Toledo|Fernando Álvarez de Toledo, III duca d'Alba]]<br />{{simbolo|Flag of New Spain.svg|20px}} [[Fadrique Álvarez de Toledo y Enríquez de Guzmán|Fadrique Álvarez de Toledo]] <br/>{{simbolo|Flag of New Spain.svg|20px}} [[Alessandro Farnese]]<br />{{simbolo|Flag of New Spain.svg|20px}} [[Ambrogio Spinola]]<br/>{{simbolo|Flag of New Spain.svg|20px}} [[Antonio de Oquendo]]
|Perdite1 =
|Perdite2 =
|Perdite4 =
}}
{{Campagnabox Battaglie della Guerra degli ottant'anni}}
{{Storia dei Paesi Bassi}}
La '''guerra degli ottant'anni''', o '''rivolta olandese''' o '''rivolta dei Paesi Bassi''', fu la ribellione delle [[Province Unite]] contro il dominio [[Spagna|spagnolo]], che si tramutò in un conflitto durato dal
Il conflitto fu una delle cause del progressivo declino della potenza della Spagna e vide sorgere un nuovo
▲La '''guerra degli ottant'anni''', o '''rivolta olandese''' o '''rivolta dei Paesi Bassi''', fu la ribellione delle [[Province Unite]] contro il dominio [[Spagna|spagnolo]], che si tramutò in un conflitto durato dal [[1568]]<ref>Viene qui utilizzata come data d'inizio del conflitto il 1568, anno dei primi scontri tra truppe spagnole e truppe mercenarie al soldo di Guglielmo d'Orange; in realtà, visto che il conflitto vero e proprio fu preceduto da una lunga fase di rivolta, esistono varie interpretazioni riguardo alla data d'inizio della guerra; date alternative sono il 1567, data delle prime repressioni spagnole, o il 1572, data della presa di Brienne da parte dei pezzenti d'acqua</ref> al [[1648]], quando l'indipendenza delle Province Unite fu sancita dalla [[Pace di Vestfalia]].
▲Il conflitto fu una delle cause del progressivo declino della potenza della Spagna e vide sorgere un nuovo stato, la [[Repubblica delle Sette Province Unite]], che sarebbe presto divenuta una delle potenze mondiali del [[XVII secolo|XVII]] e [[XVIII secolo]], distinguendosi per il suo dinamismo in campo commerciale, scientifico e culturale ([[secolo d'oro olandese]]).
== Situazione dei Paesi Bassi prima del conflitto ==
Riga 33:
=== Situazione politica ===
I Paesi Bassi entrarono a far parte, nel corso del [[XV secolo]], dei domini dei [[Ducato di Borgogna|duchi di Borgogna]]; in seguito alla morte del duca [[Carlo I di Borgogna|Carlo il Temerario]] nel
I [[Paesi Bassi (regione storica)|Paesi Bassi]], e specialmente le [[Contea delle Fiandre|Fiandre]], grazie alla loro ricchezza e ai fiorenti commerci che li interessavano, costituivano uno dei cardini del dominio asburgico in Europa. La frammentazione dei domini di Carlo V, tuttavia, ne rendeva molto difficoltosi il mantenimento e la difesa, che si rivelarono fondamentali durante le numerose guerre che gli Asburgo intrapresero nel corso del XVI secolo, in particolar modo contro la [[Francia]] e l'[[Impero ottomano
Oltre al pesante giogo fiscale, i Paesi Bassi furono sottoposti a una progressiva centralizzazione amministrativa; tale politica urtava contro la tradizionale autonomia di governo e gestione economica che erano in vigore nella zona fin dal [[Medioevo]], e che veniva esercitata in particolar modo dalla piccola nobiltà e dai mercanti. La politica di centralizzazione in materia di tassazione e legislatura, iniziata già dai duchi di Borgogna, venne proseguita con determinazione dai nuovi governanti asburgici, suscitando sospetti e malcontenti proprio tra le classi economicamente più attive. Un esempio di questa politica si verificò nella città di [[Utrecht]] nel
=== Situazione religiosa ===
[[File:Johannes calvin.jpg|thumb|[[Giovanni Calvino]]; la diffusione del [[calvinismo]]
Durante il XVI secolo le dottrine protestanti trovarono largo seguito nell'Europa settentrionale; in particolare, nella regione settentrionale dei
== La rivolta dei Paesi Bassi (1555-1572) ==
[[File:Philip II.jpg|thumb|[[Filippo II di Spagna]] ritratto da [[Tiziano Vecellio|Tiziano]]]]
Nel
=== L'opposizione nobiliare ===
Filippo, allo scopo di costituire un governo dei Paesi Bassi fedele alla [[Spagna]] e ligio alle direttive provenienti da [[Madrid]], pose diversi membri dell'alta nobiltà locale nell'organo di governo della regione, gli [[Stati Generali della Repubblica delle Sette Province Unite|Stati Generali]]; inoltre nominò capo degli Stati Generali il suo confidente [[Antoine Perrenot de Granvelle]] e la sorellastra [[Margherita d'Austria]] reggente.
Tuttavia, già a partire dal
Nel
Nel
=== L'intervento del Duca d'Alba ===
{{Vedi anche|Rivolta dei pezzenti}}▼
[[File:Detail_of_a_portrait_of_Fernando_Alvarez_de_Toledo_by_Antonio_Moro.jpeg|thumb|Il Duca d'Alba; egli fu sostenitore di una linea di condotta molto dura verso i ribelli olandesi]]
La situazione nei Paesi Bassi si fece sempre più difficile, a causa di vari fattori: oltre alla sempre presente ostilità dei leader calvinisti al dominio cattolico, si aggiunsero nel
La situazione precipitò all'inizio di agosto del
▲{{Vedi anche|Rivolta dei pezzenti}}
▲La situazione precipitò all'inizio di agosto del [[1566]], quando scoppiò una serie di rivolte popolari nelle principali città calviniste; il movimento assunse connotati [[Iconoclastia|iconoclastici]], e si verificarono episodi di assalto alle chiese cattoliche con lo scopo di distruggere le immagini dei santi, viste dai calvinisti come idoli (''[[Beeldenstorm]]''). In realtà il numero di immagini distrutte sembra essere stato piuttosto esiguo, e l'episodio suscitò reazioni contrastanti all'interno della classe dirigente olandese: mentre Guglielmo d'Orange e altri nobili si opposero al movimento iconoclasta, altri notabili, tra i quali [[Enrico di Brederode]], diedero il proprio supporto.
Filippo si accorse ben presto di avere perso il controllo della situazione; la soluzione del governo centrale fu l'invio di [[Fernando Álvarez de Toledo|Fernando Álvarez de Toledo, Duca d'Alba]], alla testa di
Alba ricorse ben presto a misure drastiche, nominando un tribunale speciale, il ''[[Consiglio dei torbidi]]'' ("''Raad van Beroerten''"), allo scopo di giudicare e condannare chiunque si fosse opposto al volere di Filippo; ben presto molti membri della nobiltà dei Paesi Bassi furono coinvolti nella repressione. Il caso più
In realtà Egmont e Horne erano due nobili cattolici moderati, che rimasero fino alla morte sempre fedeli al governo spagnolo; per questo la loro condanna suscitò una vasta ondata di proteste nei Paesi Bassi. Ma il tribunale continuò nella sua attività repressiva, e più di un migliaio furono le condanne a morte nei mesi seguenti; queste misure valsero al tribunale il soprannome di "''Tribunale di sangue''", e ad Alba quello di "''Duca di Ferro''". Alba, invece di controllare la situazione e di stabilizzarla, aveva di fatto aggravato i malcontenti fino a un punto di non ritorno.
Riga 75 ⟶ 73:
[[File:WilliamOfOrange1580.jpg|thumb|Guglielmo I d'Orange, primo capo riconosciuto della rivolta]]
L'anno
Guglielmo ritornò per tentare di allontanare il Duca d'Alba; egli vedeva questo tentativo non come una ribellione verso il dominio di Filippo, quanto piuttosto come un atto di lealtà e riconciliazione, in quanto, con l'allontanamento di Alba, Filippo avrebbe potuto riassumere il controllo della regione. Nonostante ciò, in vari opuscoli e in lettere dirette ai propri alleati, Guglielmo ribadì il concetto secondo cui se un sovrano non avesse rispettato i diritti e i privilegi dei propri sudditi, questi avrebbero avuto il diritto di recedere dal loro giuramento di obbedienza.
Le intenzioni di Guglielmo erano quelle di attaccare i Paesi Bassi da più direzioni: il suo piano prevedeva un'invasione proveniente dall'[[Sacro Romano Impero|Impero]] da parte di alcuni contingenti guidati dai propri fratelli, mentre le truppe [[Ugonotti|ugonotte]] avrebbero intrapreso un attacco da sud. Il 23 aprile
== Ripresa della rivolta (1572-1585) ==
Intorno al
=== Ripresa del conflitto ===
{{Vedi anche|Haarlem#Assedio_di_Haarlem{{!}}Assedio di Haarlem}}
Tale relativa calma fu tuttavia provvisoria: nel mese di marzo del
Un'importante svolta avvenne il 1º marzo del
Molte delle più importanti città in Olanda e Zelanda si dichiararono solidali ai ribelli, con l'eccezione di [[Amsterdam]] e [[Middelburg]], che rimasero fedeli ai cattolici fino al
La [[
=== L'Unione di Gand e le Unioni di Utrecht e Arras ===
[[File:Map Union of Arras and Utrecht 1579-en.svg|thumb|Le Unioni di Utrecht (azzurro) e di Arras (giallo)]]▼
{{Vedi anche|Furia spagnola{{!}}Assedio d'Anversa}}
▲[[File:Map Union of Arras and Utrecht 1579-en.svg|thumb|Le Unioni di Utrecht (azzurro) e di Arras (giallo)]]
Nel
Si giunse così, l'8 novembre
Nel
=== L'Atto di abiura e la caduta di Anversa ===
Dopo la scissione dei Paesi Bassi, la parte settentrionale si rivolse alla regina [[Elisabetta I d'Inghilterra]] per chiederle di assumere il ruolo di sovrana; Elisabetta, nonostante favorisse la causa dei ribelli e fosse ostile alla Spagna (sarebbe infatti scoppiata a breve la [[guerra anglo-spagnola (1585-1604)|guerra anglo-spagnola]] del
Gli [[Stati Generali della Repubblica delle Sette Province Unite|Stati Generali dei Paesi Bassi]] si rivolsero allora al fratello minore del [[re di Francia]], [[Francesco Ercole di Valois|Francesco, duca d'Alençon]], che accettò, ponendo la condizione che gli Stati Generali sciogliessero ogni legame con Filippo II. Per questo, nel
Poiché Elisabetta d'Inghilterra continuava a non essere disposta ad assumere il ruolo di sovrana, gli Stati Generali decisero di strutturare le province ribelli come una repubblica; nasceva così la [[Repubblica delle Sette Province Unite]].
Immediatamente dopo la proclamazione dell'
A questo punto la divisione dei Paesi Bassi divenne estremamente netta: nella parte settentrionale, governata dalle Province Unite, la popolazione si convertì nella quasi totalità alla religione calvinista; nella parte meridionale occupata dagli spagnoli, al contrario, il cattolicesimo riprese il sopravvento, e i protestanti locali fuggirono verso il
== L'indipendenza di fatto delle Province Unite (1585-1621) ==
Le Province Unite erano, nel 1585, in gravi difficoltà, e cercarono aiuti esterni, in modo particolare dalla [[Francia]] e dall'[[Inghilterra]]; [[Elisabetta I d'Inghilterra|Elisabetta]], considerando anche la crescente ingerenza spagnola nelle questioni religiose francesi, decise che era giunto il momento di intervenire direttamente nel conflitto, o la causa degli olandesi sarebbe stata perduta. Il 20 agosto venne quindi firmato il [[
L'accordo si rivelò però fallimentare: Leicester rivelò scarse doti militari, e provocò seri problemi fomentando il radicalismo calvinista contro i cattolici e i moderati e tentando di assumere più vasto potere scontrandosi con gli Stati Generali e il patriziato locale. Il risultato di tale situazione fu che Leicester, perduto il supporto sia della popolazione sia della classe dirigente olandese, ritornò in Inghilterra rinunciando al governatorato; al suo posto gli Stati Generali posero il figlio di Guglielmo d'Orange, [[Maurizio di Nassau]], con l'incarico di Capitano Generale delle forze olandesi.
Riga 123 ⟶ 121:
[[File:Michiel Jansz van Mierevelt - Maurits van Nassau, prins van Oranje en Stadhouder.jpg|thumb|Maurizio di Nassau assunse la guida delle forze olandesi dopo l'assassinio di suo padre Guglielmo]]
L'assunzione del comando da parte di Maurizio di Nassau si rivelò un fattore chiave per le sorti del conflitto: egli rivelò infatti notevoli capacità strategiche. Inoltre gli ultimi quindici anni del [[XVI secolo]] videro una serie di gravi difficoltà per le finanze e le armi spagnole: nel
Nel
Uno dei fattori che contribuirono molto al fiorire nelle Province Unite dei commerci e degli scambi, e conseguentemente all'aumento della ricchezza, fu la posizione strategica occupata dagli olandesi sull'estuario del fiume [[Schelda]], che, bloccando di fatto il traffico del porto di Anversa, favorì enormemente il centro commerciale di [[Amsterdam]], tanto che la classe mercantile olandese cominciò a temere che
La spedizione provocò uno scontro con le truppe spagnole di stanza lungo la costa, che si risolse nella [[battaglia di Nieuwpoort]] del 2 luglio, conclusasi con il trionfo delle Province Unite. Maurizio non poté però proseguire la propria marcia a causa di problemi di rifornimento, e fu costretto a ritirarsi verso nord, rinunciando a conquistare Doncherche. Gli olandesi, considerando l'importanza di proteggere i loro commerci marittimi, incrementati nel
=== La Tregua dei dodici anni ===
{{Vedi anche|Tregua dei dodici anni}}
La difficile situazione convinse gli spagnoli a firmare, nel
== Fasi finali del conflitto (1621-1648) ==
Quando cominciò ad avvicinarsi il
=== Operazioni nei Paesi Bassi ===
[[File:Velázquez - de Breda o Las Lanzas (Museo del Prado, 1634-35).jpg|thumb|La resa di Breda agli spagnoli, dipinta da [[Velázquez]]]]
L'inizio delle ostilità vide gli spagnoli all'offensiva nei Paesi Bassi, anche se un loro tentativo di catturare la fortezza di [[Bergen op Zoom]], nel
La cattura di Breda costituì il culmine dell'offensiva spagnola; da allora, le sorti del conflitto volsero definitivamente a favore delle Province Unite. Un primo clamoroso successo olandese si verificò nel
Nel
Gli spagnoli fecero un estremo tentativo di riconquistare le posizioni perdute inviando verso le Fiandre una consistente flotta, con a bordo
[[File:Gerrit van Honthorst - Frederik Henderik van Nassau, prins van Oranje en Stadhouder.jpg|thumb|[[Federico Enrico d'Orange]]]]
Il fattore di svolta definitivo della situazione fu rappresentato da un'alleanza stipulata con la [[Francia]], che avrebbe permesso alle Province Unite di riconquistare le regioni meridionali. Tuttavia,
=== Operazioni oltremare ===
Mentre nei Paesi Bassi si svolgevano aspri combattimenti, altrettanto duri scontri avevano luogo nei teatri coloniali, dove le Province Unite, sfruttando la loro potente flotta militare e mercantile, sferrarono un'offensiva senza quartiere contro i traffici e le colonie [[Spagna|spagnole]] e [[Portogallo|portoghesi]] (allora unite sotto un solo sovrano). Varie battaglie si svolsero sia nel teatro dell'[[Oceano Atlantico]] (in [[Brasile]] e nelle [[Indie
Nel teatro orientale gli olandesi perseguirono una politica di espansione territoriale e intrapresero una serie di attacchi alle colonie nemiche, specialmente le colonie portoghesi, piuttosto sparse e più facilmente conquistabili; il risultato di tale politica fu che i domini portoghesi in Asia vennero in gran parte conquistati dalle Province Unite, che si assicurarono importanti e ricchi territori specialmente nell'[[Insulindia]].
Nel teatro occidentale, nonostante la formazione della [[Compagnia
== Firma della pace (1648) ==
{{Vedi anche|Pace di Vestfalia}}
Il 30 gennaio
Le clausole del trattato riguardanti i Paesi Bassi stabilivano che le Province Unite erano riconosciute formalmente indipendenti dal dominio spagnolo e mantenevano il possesso di tutti i territori conquistati fino al termine del conflitto. La Repubblica delle Province Unite veniva così a essere composta da sette province, ovvero [[Contea d'Olanda|Olanda]], [[Contea di Zelanda|Zelanda]], [[Signoria di Utrecht|Utrecht]], [[Ducato di Gheldria|Gheldria]], [[Signoria di Overijssel|Overijssel]], [[Signoria di Frisia|Frisia]] e [[Stad en Lande|Groninga]], governate da propri stati provinciali e da uno [[statolder]]. Nonostante gli statolder fossero in teoria subordinati agli Stati Generali, in realtà i membri della [[Casa d'Orange-Nassau]] assunsero di fatto il ruolo di statolder ereditari di Olanda e Zelanda; questa situazione avrebbe in futuro portato a uno scontro per il potere tra gli Orange e gli Stati Generali. Alle sette province si aggiungevano i [[Generaliteitslanden|territori delle generalità]], corrispondenti ai territori di confine conquistati nelle fasi finali del conflitto, e consistenti nel Brabante settentrionale, nelle Fiandre
La pace così ottenuta non sarebbe stata duratura per la Repubblica delle Province Unite: terminato il quasi secolare conflitto con la Spagna, un nuovo nemico venne infatti ad affacciarsi, ovvero l'[[Inghilterra]]; la [[prima guerra anglo-olandese]] sarebbe scoppiata soltanto quattro anni dopo la
== Conseguenze del conflitto ==
La guerra degli ottant'anni fu un avvenimento cruciale della storia moderna sotto molti aspetti; oltre a segnare l'ascesa di una nuova potenza, quella olandese, che avrebbe lasciato il proprio segno sul [[XVII secolo]] e il declino della Spagna, il conflitto vide sorgere anche la prima importante repubblica in Europa e dal punto di vista militare fu caratterizzato da una serie di innovazioni che diedero il via a quella che molti storici chiamano [[
=== Conseguenze sui Paesi Bassi ===
I Paesi Bassi erano, prima del conflitto, una delle regioni più ricche d'Europa; nonostante mantenessero questa caratteristica anche dopo il conflitto, si verificò nella regione una sostanziale spaccatura, politica, culturale ed economica: la Repubblica delle Province Unite, di religione calvinista, conobbe uno straordinario periodo di fioritura economica; la regione meridionale cattolica (corrispondente all'incirca all'odierno [[Belgio]]), pur rimanendo un'area economicamente florida, conobbe un sostanziale declino, il cui maggior sintomo fu lo spostamento dell'asse dei commerci da [[Anversa]] ad [[Amsterdam]].
La divisione dei Paesi Bassi si rivelò definitiva: all'inizio del [[XIX secolo]] il tentativo di riunificare la regione sotto il dominio olandese provocò nel
=== Conseguenze sulla Spagna ===
La guerra degli ottant'anni fu uno dei fattori principali che portarono al declino della potenza spagnola a partire dalla fine del [[XVI secolo]]: il conflitto si rivelò estremamente dispendioso, sia per la durata sia per le caratteristiche stesse della lotta, aggravate dai problemi di rifornimento verso i Paesi Bassi e dal continuo logoramento della marina spagnola lungo tutte le rotte oceaniche. Impegnata, oltre che nel conflitto con le Province Unite, in guerre con l'[[Impero
La necessità di riconquistare le province perdute fu alla fine uno dei motivi che indussero la Spagna a intervenire attivamente nella [[guerra dei trent'anni]] e nella conseguente lotta contro la [[Francia]]; con la perdita delle Province Unite, del [[Portogallo]] e con la sconfitta sancita dalla [[
=== Conseguenze politiche e ideologiche ===
La rivolta degli olandesi contro il loro sovrano fu sancita in modo netto dall'
L'instaurazione della Repubblica delle Province Unite segnò un'altra importantissima svolta nella storia europea: per la prima volta veniva accettata l'esistenza di uno
=== Conseguenze militari ===
{{Storia dei Paesi Bassi}}
La guerra degli ottant'anni vide da parte degli olandesi l'introduzione di alcune importanti novità in campo tattico e strategico. [[Maurizio di Nassau]] decise di introdurre nella fanteria olandese la tecnica, che sarebbe divenuta comune nei secoli successivi, del fuoco di fila; con tale tattica le truppe erano schierate su più ranghi (Maurizio raccomandava l'utilizzo di 8-10 file) in cui la prima faceva fuoco e si ritirava per ricaricare, per essere sostituita dalla seconda, che procedeva in modo analogo. Tale tecnica si rivelò spesso vincente, e sarebbe poi stata affinata dal [[re di Svezia]] [[Gustavo II Adolfo]] negli anni venti e trenta del [[XVII secolo]].▼
▲[[Maurizio di Nassau]] decise di introdurre nella fanteria olandese la tecnica, che sarebbe divenuta comune nei secoli successivi, del fuoco di fila; con tale tattica le truppe erano schierate su più ranghi (Maurizio raccomandava l'utilizzo di 8-10 file) in cui la prima faceva fuoco e si ritirava per ricaricare, per essere sostituita dalla seconda, che procedeva in modo analogo. Tale tecnica si rivelò spesso vincente, e sarebbe poi stata affinata dal [[re di Svezia]] [[Gustavo II Adolfo]] negli anni venti e trenta del [[XVII secolo]].
Dal punto di vista strategico, il conflitto vide confermata la tendenza a combattere un numero limitato di battaglie campali (considerate pericolose e spesso inconcludenti) per dedicarsi invece alla pratica sistematica di assediare le fortezze avversarie; in effetti la maggior parte degli scontri del conflitto consistettero in assedi e in tentativi di liberare città assediate.
Riga 199 ⟶ 192:
Venne inoltre alla luce, nel campo della guerra navale, l'efficacia di gruppi di corsari che agivano molestando le comunicazioni e le rotte nemiche, come evidenziato dai grandi successi riportati dai "''pezzenti d'acqua''".
Già nel Cinquecento alcune potenze europee avevano inviato squadre navali (e soprattutto corsari) nelle acque americane e nel triangolo compreso tra le Canarie, le Azzorre e Madera, inoltre sin dal tardo Quattrocento la Francia aveva mosso le sue flotte dal Mediterraneo all'Atlantico e viceversa. Il conflitto tra Paesi Bassi e Spagna, soprattutto tra il 1598 e il 1606 e, a maggior ragione, tra il 1621 e la sua conclusione vide le flotte olandesi impegnate in un conflitto "mondiale" con le potenze iberiche. Infatti le flotte olandesi e zelandesi, oltre a quelle della [[Compagnia olandese delle Indie orientali|VOC]] (Verenigde oost indische compagnie - compagnia delle indie orientali) e della WIC (Geoctroyeerde Westindische Compagnie)<ref>''Enciclopedia Britannica'': [https://www.britannica.com/EBchecked/topic/174648/Dutch-West-India-Company "Dutch West India Company, Dutch West-Indische Compagnie"]</ref>, le due compagnie monopolistiche di Stato per il commercio con l'Oriente e le Americhe, entrarono con grandi flotte nei Caraibi e nell'Oceano Indiano, oppure combatterono (con alterne fortune, va aggiunto, perché la reazione degli iberici fu spesso furiosa ed efficace) lungo le coste del Brasile e della stessa Spagna mediterranea. Le azioni dei "ribelli" non furono prive di conseguenze, innanzi tutto spagnoli e portoghesi (fino al 1640 sottoposti alla corona di Spagna, poi ribelli) potenziarono enormemente le loro flotte, rendendole statali e permanenti, in secondo luogo la Francia e l'Inghilterra fecero altrettanto, in funzione anti-spagnola (ma l'Inghilterra guardava già con preoccupazione la potenza olandese e quella delle potenze nordiche di Danimarca e Svezia).
In pratica nel 1560 solo poche nazioni nord europee (Danimarca, Svezia, Inghilterra) disponevano di una marina da guerra permanente o semi permanente, molte altre avevano tentato di costituirla con scarso successo (Spagna, Francia, Impero, Lubecca, Polonia, Scozia; Brandeburgo-Prussia), dopo il 1640 tutte queste nazioni o avevano definitivamente rinunciato a difendere le loro coste (Lubecca, Polonia, Impero, Brandeburgo) oppure si dotarono di più o meno grandi marine professionali di navi a vela. Anche le galere, molto usate anche nel Mare del Nord fin verso il 1600 (da Spagna, Francia, Olanda, Fiandra, Zelanda e in maniera minore Inghilterra) declinarono rapidamente, sia perché queste nuove flotte potenziarono tanto l'armamento quanto la capacità di manovra dei loro velieri, sia perché gli spagnoli nelle Fiandre introdussero un nuovo tipo di imbarcazione, la [[fregata (nave)|fregata]] (circa 1625), molto più manovrabile e veloce di galeoni e vascelli (che erano invece, inizialmente, estremamente più lenti delle galere e incapaci quasi di navigare di bolina) e destinata a un grandissimo successo, tanto che fu immediatamente copiata da olandesi e zelandesi oltre che dagli inglesi.
== Note ==
Riga 209 ⟶ 200:
== Bibliografia ==
* Roberto Lenti, "I Paesi Bassi verso il «secolo d'oro» nelle relazioni di osservatori stranieri", COEDIT.
* [[Geoffrey Parker]], "La Rivoluzione Militare", ed. Il Mulino, ISBN 88-15-10782-7.
* Geoffrey Parker, "La Guerra dei trent'anni", ed. Vita e Pensiero, ISBN 88-343-2536-2.
;In lingua inglese:
Riga 217 ⟶ 208:
* Pieter Geyl (1936), "The Netherlands Divided, 1609-1648", Williams & Norgate, UK.
* Jonathan I. Israel (1998), "The Dutch Republic. Its Rise, Greatness, and Fall 1477-1806", Clarendon Press, Oxford, ISBN 0-19-820734-4.
* Geoffrey Parker (1977), "The Dutch revolt", Penguin books, London.
== Voci correlate ==
* [[Armata delle Fiandre]]
* [[Cammino spagnolo]]
* [[Guerra dei trent'anni]]
* [[Repubblica delle Sette Province Unite]]
* [[Pace di Vestfalia]]
* [[Egmont (dramma)|''Egmont'']] (Dramma di [[Johann Wolfgang von Goethe|Goethe]])
== Altri progetti ==
|