Metodo combinatorio: differenze tra le versioni

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Questo metodo fa assegnamento principalmente sull'informazione disponibile ''nella'' e ''riguardo alla'' lingua che si sta studiando e, in massima parte, è stato già usato a meraviglia per lo studio della [[lingua etrusca]], oltre che per altre lingue, come per esempio da [[Yves Duhoux]] (1982) per l'[[eteocretese]]. Il metodo venne per prima sostenuto da [[Wilhelm Deeke]] nel 1875 nella sua confutazione riguardo al tentativo di [[Wilhelm Corssen]] di dimostrare una supposta relazione tra l'etrusco e le altre [[lingue indoeuropee]], per mezzo del cosiddetto ''[[metodo etimologico]]'', un metodo basato sulle somiglianze percepite tra le parole nel testo della lingua sconosciuta e le parole esistenti in lingue già note.
 
Il metodo combinatorio venne sviluppato per sostituire il [[metodo etimologico]], poiché quest'ultimo si basa su un circolo vizioso dove la relazione supposta a quanto si dice prova l'interpretazione del testo e viceversa, perciò resta inadeguato per lo studio scientifico o è incapace di fornire prove. Mentre gli specialisti tradizionali in etruscologia hanno da molto tempo abbandonato il metodo etimologico a favore del lento, ma rigoroso lavoro del metodo combinatorio, il metodo etimologico è ancora molto popolare tra i dilettanti che hanno la fregolapretesa di provare una relazione tra i testi antichi e la loro lingua favorita.
 
Il metodo combinatorio è costituito da tre fasi distinte o componenti: