Bytecode: differenze tra le versioni
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Oggi, per migliorare la velocità di esecuzione, anche molti linguaggi dinamici, come [[PHP]], [[Python]], [[Ruby (linguaggio di programmazione)|Ruby > 1.8]] o [[Tcl]] fanno uso del bytecode in maniera più o meno esplicita a seconda delle implementazioni. Essi traducono il programma in bytecode e poi lo interpretano tramite una macchina virtuale. I linguaggi [[Ruby (linguaggio di programmazione)|Ruby 1.8]] o [[Perl]]<ref>Perl ha solo un supporto sperimentale per la pre-compilazione. {{Cita web | url=http://search.cpan.org/~nwclark/perl-5.8.8/ext/B/B/Bytecode.pm#KNOWN_BUGS | titolo=B::Bytecode Perl compiler's bytecode backend | autore=Beattie, Malcolm and Enache Adrian | anno=2003 | editore=[[CPAN]] }}</ref>, invece, non usano il bytecode, ma traducono il codice in una struttura sintattica ad albero che ricorda molto la rappresentazione intermedia che si usa nei compilatori; tale struttura viene poi usata dall'interprete per eseguire il programma.
Un tipo particolare di bytecode è costituito dai [[
=== Esempi ===
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* Il bytecode di molte implementazioni del linguaggio di programmazione [[Smalltalk]]
* Il linguaggio [[Ocaml]], opzionalmente il compilatore può produrre una forma di bytecode molto compatta
* La [[O-code|
* La [[p-Code|
* Il linguaggio di programmazione [[Icon (linguaggio)|Icon]]
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