Modulo lunare Apollo: differenze tra le versioni

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Il '''modulo lunare Apollo'''<ref>{{cita web|url=http://history.nasa.gov/SP-4029/Apollo_00a_Cover.htm|titolo=Apollo by the numbers NASA|lingua=en|accesso=6 marzo 2011}}</ref> o '''LEM''' (Lunar Excursion Module)<ref>La designazione del modulo lunare Apollo fu semplificata da ''Lunar Excursion Module'' (LEM) ad ''Apollo Lunar Module'' (LM), ma nel corso del Programma fu comunque pronunciato "Lem".<br />{{cita libro |lingua=en |titolo=Apollo: The Lost and Forgotten Missions |url=https://archive.org/details/apollolostforgot0000shay |nome=David J. |cognome=Shayler |editore=Springer Science & Business Media |anno=2002 |isbn=9781852335755 |p=[https://archive.org/details/apollolostforgot0000shay/page/3 3]}}</ref> o '''LM''' (Lunar Module)<ref>L'acronimo LM sostituisce il LEM nel [[1968]] poiché i dirigenti NASA ritenevano che il termine ''Excursion'' (Escursione) mal rappresentasse la portata del progetto lunare.</ref> è il ''[[lander]]'' della [[navicella spaziale Apollo]] utilizzato nell'ambito del [[programma Apollo]] della [[NASA]] per trasportare gli [[astronauta|astronauti]] sulla [[superficie della Luna]]. Il suo compito era quello di far atterrare sulla [[Luna]] due dei tre membri dell'equipaggio della navicella con attrezzature scientifiche, permettendo loro di restarvi per oltre 75 [[ora|ore]] prima di [[Decollo|decollare]] e ricongiungersi con il [[modulo di comando e di servizio]] (CSM) rimasto in orbita lunare e incaricato di riportare l'equipaggio sulla [[Terra]].
 
Quando nel [[1961]] il presidente [[John Fitzgerald Kennedy]] fissò come obiettivo dell'agenzia spaziale statunitense quello di inviare uomini sulla Luna prima della fine del decennio, il programma spaziale era ancora piuttosto indietro. Dopo avere studiato diverse configurazioni di veicoli spaziali, la [[NASA]] scelse, nel [[1962]], di ricorrere al LEM nonostante le perplessità che suscitava in quell'epoca. Solo questa soluzione, infatti, permetteva di rispettare la scadenza fissata, grazie alla riduzione della massa richiesta e limitando così costi e rischi tecnici.

Il LEM era composto da due stadi: lo stadio di discesa, il cui ruolo principale è di fare atterrare verticalmente il modulo lunare grazie ad un motore a spinta variabile, e uno stadio di ascesa nel quale è situata la cabina pressurizzata dove risiedono gli astronauti. Alla fine dell'esplorazione lo stadio di discesa veniva abbandonato sulla Luna mentre lo stadio di ascesa, grazie ad un ulteriore proprio motore, decolla dalla superficie lunare per ricongiungersi al CSM in orbita lunare. Nonostante la complessità della missione e i limiti di massa molto rigorosi (15 [[tonnellata|tonnellate]]), il LEM è riuscito per sei volte ad atterrare sulla Luna mantenendo in vita i due uomini in un ambiente particolarmente ostile.
 
Il progetto e la costruzione del LEM sono stati realizzati sotto la direzione della società aerospaziale [[Grumman]] tra il 1962 e 1969. In tutto sono stati costruiti 15 moduli lunari; dei 10 che hanno volato nello [[spazio (astronomia)|spazio]], 6 hanno raggiunto il suolo lunare nel corso di un periodo compreso tra il [[1969]] e il [[1972]]. Ad oggi il LEM resta ancora l'unico veicolo ad aver portato esseri umani sul suolo lunare.
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Il 7 novembre [[1962]] la [[Grumman|Grumman Aircraft Engineering Corporation]] si aggiudicò la gara di appalto. Questa importante azienda [[aeronautica]] statunitense<ref>Fino ad allora aveva già sviluppato, tra gli altri, i [[Aereo da caccia|caccia]] [[Aereo imbarcato|imbarcati]] ''[[Grumman F6F Hellcat|F6F Hellcat]]'' l'''[[Grumman F-14 Tomcat|F-14 Tomcat]]''.</ref> aveva già partecipato senza successo a molti bandi della NASA. Grumman volle inserirsi nel mercato aerospaziale tanto da mobilitare un notevole gruppo di [[ingegnere|ingegneri]] per lavorare al progetto del LEM prima ancora che la gara d'appalto avesse inizio. L'interlocutore della Grumman all'interno della NASA fu il centro per i voli con equipaggio dell'agenzia (Manned Spacecraft Center) che venne spostato al centro spaziale di [[Houston]] (oggi chiamato [[Lyndon B. Johnson Space Center]]).
 
Dopo una serie di negoziati, con l'obiettivo di definire la distribuzione dei compiti e delle procedure, la retribuzione della Grumman fu fissata a 385 milioni di [[dollaro|dollari]] includendo un profitto di 25 milioni. Questo benché i contraenti avessero, all'epoca, soltanto una vaga idea della macchina da costruire. Il progetto partì così con il ritardo di un anno rispetto agli altri componenti del programma Apollo, in particolare del CSM. All'inizio del 1963, gli ingegneri della Grumman, basati a [[Bethpage]], [[Long Island]] ([[New York (Statostato)|Stato di New York]]), iniziarono a lavorare sull'architettura generale del modulo lunare. Nel corso dei primi confronti con la NASA, si delineò un veicolo spaziale di tre metri di [[diametro]] e di 4,5 metri di altezza, del peso di circa 11 [[tonnellata|tonnellate]], composto da una parte abitabile che per dimensioni e forma ricordava la cabina di un [[elicottero]]<ref name="Grumman p.212">{{cita|Grumman : Lunar Module News Reference|p. 212|GRU}}.</ref>.
 
=== Lo stadio di ascesa viene profondamente rivisto ===