Cantautore: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua||Canzone d'autore (disambigua)|Canzone d'autore}}
Un '''cantautore''' ([[Parola macedonia|sincrasi]] di «cantante» e «autore») è un [[cantante]] di [[musica leggera]] che interpreta [[brani musicali|brani]] scritti e/o musicati da
== In Italia ==
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La prima apparizione della parola cantautore è controversa: secondo le ricerche effettuate in merito da [[Jacopo Tomatis]] apparve per la prima volta in un listino pubblicitario dell'[[RCA Italiana]] nel 1959, ed è stata inventata da [[Maria Monti]]<ref>{{Cita web|url=https://www.avvenire.it/agora/pagine/cantautori----4|titolo=Maria Monti, la donna che inventò i cantautori|sito=avvenire.it|data=3 gennaio 2018|accesso=30 luglio 2024}}</ref> durante una riunione con [[Ennio Melis]] e [[Vincenzo Micocci]] per il lancio di [[Gianni Meccia]], per poi diventare popolare sul finire dell'anno successivo<ref>{{cita libro|titolo=Storia culturale della canzone italiana|autore=Jacopo Tomatis|url=https://books.google.it/books?id=Tc9UEAAAQBAJ&pg=PT246|editore=il Saggiatore|città=Milano|anno=2019|p=246|isbn=978-88-428-2546-3|accesso=21 luglio 2022}}</ref>.
Nell'articolo ''I “cantautori” promettono canzoni “mica stupide”'' pubblicato sul ''[[Corriere della Sera|Corriere d’Informazione]]'' del 1-2 ottobre 1960, (testo che segue di pochi giorni il primo articolo in assoluto
{{citazione|Sono state gettate le basi della categoria « cantautori ». Cosa vuol dire? È il sogno di alcuni giovani e quotati compositori di canzonette. Vogliono mettersi insieme, unire le ispirazioni e presentare una parata di cantanti-autori, di quelli però che scrivono testi « mica stupidi », canzoni che abbiano un significato nelle quali cuore non faccia rima con amore. Nel gruppo ci sono Maria Monti, Giorgio Gaber, Gino Paoli, Umberto Bindi e Gianni Meccia (quello che vuole uccidere le vecchie signore).|Corriere d'Informazione del 1-2 ottobre 1960}}
Modugno è il primo che scrive canzoni partendo dalla cronaca: nel [[1955]] scrive ''[[Vecchio frack/E vene 'o sole|Vecchio frack]]'' dopo aver appreso la notizia della vicenda del principe [[Raimondo Lanza di Trabia]] (marito dell'attrice [[Olga Villi]]) che, all'età di 39 anni, nel novembre del [[1954]], era morto cadendo da una finestra di un albergo di via Ludovisi a [[Roma]] (il gesto venne generalmente ritenuto un suicidio ma non fu mai chiarito del tutto);<ref>Maurizio Ternavasio, ''La leggenda di mister volare. Domenico Modugno'', editore Giunti, 2004, pag. 35</ref> anche ''[[La donna riccia/Lu pisce spada|Lu pisce spada]]'' nasce da una storia vera.<ref>"Il dizionario della canzone italiana - Le canzoni", di Autori Vari (a cura di Gino Castaldo), ed. Curcio, 1990; alla voce U pisci spada, pag. 479</ref><ref>Maurizio Ternavasio, "La leggenda di mister Volare", ed. Giunti, 2004, pagg. 31-32</ref>
[[File:I Cantacronache.jpg|thumb|I Cantacronache: da sinistra a destra [[Sergio Liberovici]], [[Fausto Amodei]], [[Michele Straniero|Michele Luciano Straniero]] e [[Margot (cantante)|Margot]]]]
Non bisogna infine dimenticare l'esperienza torinese di [[Cantacronache]], con esponenti quali [[Fausto Amodei]]<ref>{{cita|Gentile|p. 13}}.</ref>, [[Sergio Liberovici]], [[Michele Straniero]] e [[Margot (cantante)|Margot]]<ref>{{cita|Gentile|pp. 101-102}}.</ref>, che da un lato recuperano tutta la tradizione della [[musica popolare italiana]], dall'altro producono nuove canzoni, spesso in collaborazione con intellettuali come [[Italo Calvino]]
Il gruppo di [[Cantacronache]] viene considerato tra i precursori diretti della prima generazione di cantautori italiani di un certo spessore; così si è espresso in proposito [[Umberto Eco]]:
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Tra i principali cantautori italiani degli [[anni 1960|anni sessanta]] (spesso influenzati dalla canzone d'autore francese) troviamo [[Umberto Bindi]] (solo autore delle musiche, mentre per i testi si appoggiava ad altri, primo fra tutti [[Giorgio Calabrese]]), [[Luigi Tenco]], [[Gino Paoli]], [[Sergio Endrigo]], [[Bruno Lauzi]], [[Giorgio Gaber]], [[Enzo Jannacci]] (il primo che nelle sue canzoni fa diventare protagonisti gli ultimi, dai barboni ai malati di mente, dalle prostitute ai poveri), [[Piero Ciampi]] (in realtà solo paroliere, mentre per le musiche si affidava a vari compositori come [[Gian Piero Reverberi]] o [[Gianni Marchetti]]), [[Fabrizio De André]] (il quale, in realtà, ha scritto quasi tutto il suo repertorio insieme ad altri artisti<ref>Le canzoni di cui De Andrè è autore sia del testo che della musica sono otto in quasi quarant'anni di carriera (fonte: Archivio della [[Società Italiana degli Autori ed Editori|SIAE]], dopo una scrematura delle 14 che lì risultano, vedi discussione di questa pagina), ma in realtà alcune di queste derivano da musiche di cui i diritti sono scaduti (''La canzone dell'amore perduto''), o sono di autori non iscritti alla SIAE, come [[Vittorio Centanaro]] per ''La guerra di Piero'' e ''Si chiamava Gesù''</ref>), [[Nino Tristano]], [[Silverio Pisu]], [[Memo Remigi]], [[Vittorio Paltrinieri]], [[Duilio Del Prete]], i quali hanno saputo riprendere le suggestioni della canzone francese e trasformarle secondo la sensibilità italiana.
Questa prima generazione è influenzata principalmente dalla canzone francese e dalla canzone popolare italiana; a metà del decennio
Infine appartengono alla categoria anche alcuni come [[Gipo Farassino]] o [[Nanni Svampa]] che si sono dedicati per lo più alla canzone dialettale: Svampa forma poi nel [[1964]] un gruppo, [[I Gufi]], con cui spesso incide canzoni di propria composizione in italiano,
[[File:Jack Kerouac e Gian Pieretti (1966).jpg|thumb|[[Gian Pieretti]] (a destra) con [[Jack Kerouac]], durante una delle conferenze tenute insieme nell'ottobre del 1966]]
Altri, come [[Paolo Pietrangeli]], [[Gualtiero Bertelli]]
Alla fine del decennio emerge un altro cantautore, [[Ugolino (cantante)|Ugolino]], che si distacca dal genere per avvicinarsi
Per quel che riguarda le donne, una delle prime cantautrici è [[Paola Orlandi]], che già nel [[1959]] scrive il testo e la musica di una canzone che incide, ''Voglio l'amore''; nello stesso periodo iniziano la carriera la sorella [[Nora Orlandi]], [[Marisa Terzi]] e [[Maria Monti]] (all'epoca fidanzata di [[Giorgio Gaber|Gaber]]), mentre [[Margot (cantante)|Margot]] scrive e canta le sue prime canzoni all'interno dell'esperienza dei [[Cantacronache]] di cui fa parte e [[Giovanna Marini]] debutta a metà degli anni
Nella seconda metà del decennio emerge [[Nives (cantante)|Nives]], (al secolo Nives Gazziero), cantautrice a metà tra il [[folk]] e il [[musica beat|beat]], scoperta da [[Nanni Ricordi]], che oltre a brani propri traduce alcune canzoni americane, come ''[[Where Have All the Flowers Gone?]]'' di [[Pete Seeger]] (che diventa ''Dove sono finiti i fiori?'').
Proprio in questo decennio iniziano le collaborazioni tra canzone d'autore e poesia: l'antesignano, in questo senso, è ancora una volta [[Domenico Modugno]] che mette in musica due poesie di [[Salvatore Quasimodo]] con l'autorizzazione dell'autore, ''Ora che sale il giorno'' e ''Le morte chitarre''; così racconta l'esperienza il cantautore pugliese: {{Citazione|Quando gli chiesero il permesso per questa operazione, lui rispose che non lo aveva mai concesso a nessuno, ma che per Modugno non ci sarebbero stati problemi. Poi ci siamo incontrati e conosciuti a casa sua: era una persona molto strana, chiusa, vulnerabile, che ispirava tenerezza<ref>Vincenzo Mollica, ''Domenico Modugno'', edizioni Lato Side, 1981, pag. 86</ref>}}
Un altro intellettuale che ha frequenti collaborazioni con la canzone d'autore è [[Pier Paolo Pasolini]], che nel [[1963]] autorizza [[Sergio Endrigo]]
Sempre Pasolini collabora anche con [[Domenico Modugno]], scrivendo il testo di ''Che cosa sono le nuvole'':{{Citazione|Recitai nell'episodio ''Cosa sono le nuvole'', e dal titolo del film nacque anche una canzone, che scrivemmo insieme. È una canzone strana: mi ricordo che Pasolini realizzò il testo estrapolando una serie di parole o piccole frasi dell'[[Otello]] di [[William Shakespeare|Shakespeare]] e poi unificando il tutto<ref>Vincenzo Mollica, ''Domenico Modugno'', edizioni Lato Side, 1981, pag. 89</ref>}}
Endrigo invece collabora con [[Giuseppe Ungaretti]]
==== Gli anni
[[File:I giorni cantati (1979) - Guccini, Pietrangeli, Marini.jpg|thumb|left|[[Francesco Guccini]], [[Paolo Pietrangeli]] e [[Giovanna Marini]]]]
Negli [[anni 1970|anni settanta]], in concomitanza coi movimenti politici e culturali del periodo, si diffonde ancora di più l'utilizzo della canzone da parte di alcuni cantautori per uno scopo politico e sociale; musicalmente le influenze si spostano dalla musica francese a quella d'[[Inghilterra|oltremanica]]
Tra i più importanti esponenti di questo periodo, oltre ai già citati Guccini, De André e Dalla, Nino Tristano (con l'album "Suonate Suonatori" (Fonit-Cetra) che Renzo Arbore nella sua Enciclopedia della Canzone definisce "il primo esempio di contaminazione tra musica popolare italiana e musica rock") ci sono [[Umberto Tozzi]], [[Francesco De Gregori]], [[Antonello Venditti]], [[Rino Gaetano]], [[Edoardo De Angelis]], [[Giorgio Lo Cascio]], [[Ernesto Bassignano]], [[Renzo Zenobi]], [[Corrado Sannucci]], [[Mario Bonura]], [[Stefano Rosso (cantautore)|Stefano Rosso]] legati all'esperienza del [[Folkstudio]], locale romano che promuove la canzone d'autore; poi [[Roberto Vecchioni]], [[Mario Barbaja]]<ref>{{cita|Gentile|pp. 15-16}}.</ref>, [[Renato Pareti]], [[Claudio Lolli]], [[Mario Panseri]], [[Oscar Prudente]], [[Luigi Grechi]], [[Pierangelo Bertoli]], [[Giorgio Laneve]], [[Edoardo Bennato]], [[Tito Schipa Jr.]], [[Franco Califano]], [[Corrado Castellari]], [[Claudio Fucci]], [[Gianni Bella]], [[Franco Battiato]], [[Franco Simone]] (definito "il poeta con la chitarra"), [[Ivano Fossati]] (che inizia con il gruppo ''[[Rock progressivo|progressive]]'' dei [[Delirium (gruppo musicale)|Delirium]]), [[Eugenio Finardi]], [[Alberto Camerini]], [[Gianfranco Manfredi]] (questi ultimi tre vicini all'esperienza del Movimento Studentesco milanese), [[Ricky Gianco]] (già attivo nel decennio precedente, negli anni '70 si avvicina alla canzone politica), [[Enzo Maolucci]] e [[Carlo Credi]], musicalmente più vicini al rock.
[[File:Foto006.jpg|upright=1.2|thumb|Un'immagine di [[Paolo Conte]] al [[Club Tenco]] con [[Francesco Guccini]] negli [[Anni 1970|anni settanta]]]]
In questo periodo troviamo anche cantautori che non vollero fare della lotta politica e sociale la tematica delle loro canzoni ma al contrario si dedicarono a temi come l’amore e il sentimento, tra i quali [[Claudio Baglioni]]<ref>{{cita|Gentile|pp. 13-15}}.</ref> (che fino al 1975 scrive insieme
Identico è il caso di [[Lucio Battisti]]<ref>{{cita|Gentile|pp. 18-19}}.</ref>, che in realtà aveva iniziato l'attività nel decennio precedente: Battisti è autore solo delle musiche delle canzoni da lui cantate, le quali, dopo essere state composte, vengono completate con i testi scritti da [[Mogol]].
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Le cantautrici, al contrario dei colleghi uomini, non riscontrano un grande successo in questo periodo: nomi come quelli di [[Donatella Bardi]]<ref>{{cita|Gentile|pp. 16-17}}.</ref>, [[Antonella Bottazzi]], [[Maria Teresa Grossman]], [[Roberta D'Angelo]], [[Jamima]], [[Chiara Grillo]], [[Teresa Gatta]], [[Nicoletta Bauce]]<ref>{{cita|Gentile|p. 17}}.</ref>, [[Dania Colombo]], [[Graziella Caly]], [[Elena Rinaldi]] restano conosciuti solo da una ristretta cerchia di appassionati.
==== Gli anni
Negli [[anni 1980|anni ottanta]] si affermano interpreti che, seguendo le tendenze dell'epoca, adattano la canzone d'autore a stili quali [[Punk rock|punk]], [[ska]], [[rap]] e [[rock]].
[[File:Joan Baez Bob Dylan crop.jpg|thumb|upright=0.9|[[Bob Dylan]], cantautore e una delle figure più importanti degli ultimi cinquant'anni nel campo della musica popolare]]▼
Il filone rock trova in [[Vasco Rossi]] l'interprete di punta; al punk si rifà, almeno inizialmente, [[Enrico Ruggeri]]; allo ''Ska'' [[Alberto Camerini]] e [[Donatella Rettore]] mentre [[Jovanotti]] porta al successo uno stile [[rap]] inizialmente destinato a fasce giovanili, per poi ricercare nuovi messaggi destinati
Altri cantautori emersi in questo periodo, come [[Mango (cantante)|Mango]], [[Franco Fasano]], [[Fabio Concato]], [[Stefano Borgia (cantante)|Stefano Borgia]], [[Giuni Russo]], [[Amedeo Minghi]], [[Gianni Togni]], [[Mario Castelnuovo]], [[Gerardo Carmine Gargiulo]] e [[Marco Ferradini]] si ricollegano musicalmente alla melodia italiana.
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Di grande successo anche il genere umoristico il cui principale esponente è [[Stefano Belisari]] con il suo gruppo [[Elio e le Storie Tese]]<ref name=canzonetreccani/>.
In questo periodo cominciano a suscitare un certo interesse anche alcune cantautrici fra le quali [[Nada Malanima|Nada]], quest'ultima un tempo solo interprete, [[Giuni Russo]], [[Alice (cantante)|Alice]], [[Gianna Nannini]], legata alla musica rock, [[Grazia Di Michele]], influenzata da suggestioni etniche e richiami alle folk singer americane, e [[Teresa De Sio]], la prima
Negli [[Anni 1990|anni novanta]] si affermano autori che coniugano un gusto "[[postmoderno]]"
▲==== Anni 90 e seguenti ====
▲Negli [[Anni 1990|anni novanta]] si affermano autori che coniugano un gusto "[[postmoderno]]" ad una qualità dei testi vicina a quella dei loro predecessori. Sono cambiati i tempi, prima le persone avevano una maggiore predisposizione all'ascolto di una canzone, alle parole, all'impegno politico e sociale. Bastava presentarsi con una chitarra sul palco e creare una complicità e una corrispondenza di intenti che andava oltre la canzone.<ref>{{cita web|url=http://www.cantautoriitaliani.org/|titolo=articolo|accesso=14 luglio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120628020516/http://www.cantautoriitaliani.org/|urlmorto=sì}}</ref> La confusione dei tempi che si trovano a vivere porta molti di essi a ripiegare sul versante intimista. Tra i più rappresentativi del periodo, oltre ai già citati Vasco Rossi, Gianna Nannini, Jovanotti, Renato Zero, Raf e tanti altri che continuano a riaffermarsi nella canzone d'autore anche nel successivo decennio<ref name=canzonetreccani/>, vi sono, tra i tantissimi, [[Zucchero Fornaciari]], [[Samuele Bersani]]<ref>{{cita|Neri|p. 58}}.</ref>, [[Niccolò Fabi]]<ref>{{cita|Neri|pp. 183-184}}.</ref>, [[Carmen Consoli]], [[Marco Masini]], [[Luciano Ligabue]]<ref name=canzonetreccani>{{Treccani|la-canzone-d-autore-in-italia_(Enciclopedia-Italiana)|La canzone d'autore in Italia|autore=[[Roberto Vecchioni]]|anno=2000|accesso=11 settembre 2022}}</ref>, [[Max Gazzè]], [[Daniele Silvestri]], [[Alex Britti]].
== In Francia ==
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== In Belgio ==
Del Belgio francofono era originario [[Jacques Brel]], considerato tra i più grandi cantautori del Novecento<ref>{{Cita web|url=https://www.teche.rai.it/2019/04/intervista-a-jacques-brel-1973/|titolo=Intervista a Jacques Brel, 1973|accesso=19 ottobre 2023}}</ref> e con Georges Brassens e Leo Ferré, uno dei vertici della canzone francofona del dopoguerra<ref>{{Cita web|url=https://www.rsi.ch/cultura/musica/Jacques-Brel--1781419.html|titolo=Jacques Brel. On n'oublie rien|accesso=19 ottobre 2023}}</ref>; i suoi brani più noti (''Ne me quitte pas'', ''Quand on n’a que l’amour'', ''La valse à 1000 temps'', ''Amsterdam'') sono stati reinterpretati da molti cantanti, tra cui [[Nina Simone]] e [[David Bowie]]<ref>{{Cita web|url=https://tg24.sky.it/spettacolo/approfondimenti/jacques-brel#00|titolo=Jacques Brel, chi è il cantautore belga conosciuto in tutto il mondo|accesso=19 ottobre 2023}}</ref>,
Anche [[Salvatore Adamo]] è un cantautore belga (di origine italiana), molto noto fin dagli anni
== Nel Regno Unito ==▼
Sono presenti molti cantautori nel "folk" e "rock" inglese: [[Donovan]], [[Cat Stevens]], [[Nick Drake]], [[Al Stewart]] e [[Graham Nash]]. In anni più recenti sono emersi la singer-songwriter [[Anna Calvi]] e [[Ed Sheeran]].▼
== In Spagna ==
La parola ''cantautor'' esiste anche in spagnolo e in catalano. Alcuni esempi sono [[Lluís Llach]], [[Joan Manuel Serrat]], [[Roger Mas]], [[Javier Krahe]], [[Luis Eduardo Aute]], [[José Antonio Labordeta]], [[Joaquín Sabina]], [[Miguel Ríos]], [[Víctor Manuel]], [[Ana Belén]] o [[Antonio Vega]].
== In Unione Sovietica e in Russia ==▼
[[File:Vladimir Vysotsky.jpg|thumb|left|Vladimir Vysotsky]]
Anche oltrecortina la canzone d'autore ha avuto uno sviluppo, meno noto in occidente; tra i nomi più rilevanti [[Vladimir Visotskiy]], vincitore nel [[1993]] del [[Premio Tenco]], per la prima volta assegnato postumo, conosciuto in Italia per due album tributo, ''[[Il volo di Volodja]]'', con alcune sue canzoni tradotte e interpretate da vari cantautori, e ''[[Il cantante al microfono]]'' di [[Eugenio Finardi]], pubblicato nel [[2008]], con undici canzoni di Vysotsky in italiano.
Anche [[Bulat Okudzava]], tradotto in italiano nel [[2019]] da [[Alessio Lega]] nel suo disco ''[[Nella Corta dell'Arbat - le canzoni di Bulat Okudžava]]'', è noto in Italia; altri cantautori da ricordare sono [[Julij Kim]], per molti anni aderente al movimento della [[Dissidenza in Unione Sovietica|dissidenza]], e [[Viktor Luferov]].
Tra le cantautrici, da ricordare [[Žanna Bičevskaja]] e [[Natella Boltjanskaja]].
== In altri paesi europei ==
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Il fenomeno dei cantautori brasiliani è legato allo sviluppo della [[bossa nova]]: molti i nomi storici diventati noti a livello mondiale, come tra gli altri [[Joao Gilberto]], [[Caetano Veloso]], [[Chico Buarque de Hollanda]], [[Gilberto Gil]], [[Toquinho]] e il poeta [[Vinicius de Moraes]], anche cantautore.
▲== Nel Regno Unito ==
▲Sono presenti molti cantautori nel "folk" e "rock" inglese: [[Donovan]], [[Cat Stevens]], [[Nick Drake]], [[Al Stewart]] e [[Graham Nash]]. In anni più recenti sono emersi la singer-songwriter [[Anna Calvi]] e [[Ed Sheeran]].
== Negli Stati Uniti ==
▲[[File:Joan Baez Bob Dylan crop.jpg|thumb|left|upright=0.9|[[Bob Dylan]], cantautore e una delle figure più importanti degli ultimi cinquant'anni nel campo della musica popolare]]
Negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] i primi cantautori sono legati alla musica folk di protesta: in primis [[Woody Guthrie]], [[Pete Seeger]], [[Cisco Houston]], [[Joan Baez]], [[Phil Ochs]] e [[Bob Dylan]] che immette nel rock l'attenzione e la cura dei testi.
Da ricordare inoltre [[Paul Simon]] (con la precedente esperienza nel duo [[Simon & Garfunkel]]), [[James Taylor]], [[David Crosby]], [[Carole King]], [[Stephen Stills]], [[Jackson Browne]], [[Bruce Springsteen]], [[Lou Reed]], [[Tom Waits]], [[Randy Newman]], [[Steve Goodman]], [[Loudon Wainwright III]], [[Sixto Rodriguez]] e negli anni
Una delle scuole più influenti degli anni
Anche San Francisco ha prodotto due cantautori in quel periodo: [[Jason Falkner]] (poi Jellyfish) e [[Chris Von Sneidern]]. A Los Angeles [[Frank Black]] (dei [[Pixies]]), in Oregon [[Eric Matthews]] (dai Cardinal) e [[Pete Krebs]] (dagli Hazel), in Ohio [[Tobin Sprout]], in Australia [[Richard Davies (cantautore)|Richard Davies]].
== In Canada ==
[[File:Leonard Cohen 2187-edited.jpg|thumb|right|Leonard Cohen]]
Strettamente collegati con i cantautori statunitensi sono i canadesi [[Neil Young]] (la cui carriera si è sviluppata interamente negli Stati Uniti, anche in collaborazione con [[David Crosby]], [[Stephen Stills]] e [[Graham Nash]]),
[[Robbie Robertson]] (leader di [[The Band]], con cui ha lavorato spesso con Bob Dylan, [[Bruce Cockburn]] e [[Ron Sexsmith]]
Altra figura rilevante della canzone d'autore canadese è stato [[Gordon Lightfoot]] che, secondo Robbie Robertson, è da considerarsi alla stregua di un patrimonio nazionale<ref>{{Cita news | url=http://www.seattleweekly.com/2007-08-22/music/fantasy-trade-gordon-lightfoot-for-neil-diamond-the-last-waltz.php | titolo=Fantasy Trade: Gordon Lightfoot for Neil Diamond, The Last Waltz: Canadian songwriter passed on the night-of invitation, much to this author's regret. | nome=Mike | cognome=Seely | editore=''Seattle Weekly'' | data=22 agosto 2007 | accesso=5 aprile 2008 | pubblicazione= | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080123135922/http://seattleweekly.com/2007-08-22/music/fantasy-trade-gordon-lightfoot-for-neil-diamond-the-last-waltz.php | dataarchivio=23 gennaio 2008 | urlmorto=sì }}</ref>
[[Leonard Cohen]], di origine ebraica e proveniente dal Canada francofono, è uno dei nomi più noti e apprezzati a livello mondiale, considerato un poeta della musica<ref>{{Cita web | url=http://www.scaruffi.com/vol2/cohen.html| accesso=15 febbraio 2025}}</ref>; molte sue canzoni sono state tradotte in italiano da vari artisti, tra cui [[Fabrizio De André]], [[Luigi Grechi]], [[Gian Pieretti]], [[Mimmo Locasciulli]]<ref>{{DNCI|artista|2289|Leonard Cohen}}</ref>
▲== In Unione Sovietica e in Russia ==
Tra le cantautrici [[Joni Mitchell]] è partita dal folk per avvicinarsi al jazz, mentre [[Loreena McKennitt]] si è dedicata alla [[musica celtica]].
== Note ==
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