Papa Pio IX: differenze tra le versioni

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|nome = Papa Pio IX
|immagine = Pius IX, by Adolphe Braun, 1875.jpg
|didascalia = Pio[[Adolphe IX in unBraun]], ritratto fotografico deldi 1875,Pio operaIX di [[Adolphe Braun]](1875)
|stemma = C o a Pius IX.svg
|titolo = 255º papa della Chiesa cattolica
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== Biografia ==
=== Giovinezza ===
[[File:Senigallia Casa ove Pio IX fu allattato.jpg|thumb|left|upright=1.05|La casa natale di Pio IX a [[Senigallia]]]]
Nato il 13 maggio [[1792]] a [[Senigallia]] con il nome di Giovanni Maria Battista Pietro Pellegrino Isidoro Mastai-Ferretti, fu il nono figlio di Girolamo Benedetto Gaspare (membro della famiglia dei conti [[Mastai]]-Ferretti, 1750–1833) e Caterina Antonia Maddalena Solazzi. Venne [[Battesimo|battezzato]] lo stesso giorno di nascita nel [[Duomo di Senigallia|Duomo]] della città dallo zio [[canonico]] Angelo Mastai Ferretti.
Ricevette la [[confermazione|cresima]] il 9 giugno [[1799]] dal cardinale [[Bernardino Honorati]], vescovo di [[diocesi di Senigallia|Senigallia]], e la [[prima comunione]] il 2 febbraio [[1803]].
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L'elezione di Mastai fu una sorpresa sia per i cittadini romani sia per l'Europa intera. I cittadini esultavano perché ricordavano gli anni passati da Mastai in provincia e gli esponenti degli stati nazionali furono contenti poiché Mastai era considerato un moderato e non favoriva una particolare nazione.<ref name="Aubert27" /> Addirittura l'ambasciatore francese a Roma ebbe da esultare «Il papa è fatto e liberale, [...]!»,<ref>{{cita|Aubert|p. 27 nota 10}}.</ref> mentre il cancelliere austriaco [[Klemens von Metternich]] affermò che la notizia dell'elezione di Mastai gli procurò «una soddisfazione viva e legittima».<ref>{{cita|Aubert|p. 27 nota 11}}.</ref>
 
== Il Pontificato ==
=== I primi anni ===
{{Approfondimento
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"Inquartato: nel primo e nel quarto di Mastai: d'azzurro, al leone poggiante con la branca posteriore sinistra su una palla, il tutto d'oro; nel secondo e nel terzo di Ferretti: d'argento a due bande di rosso."
}}
Il 16 luglio 1846, Pio IX prese il suo primo provvedimento concedendo l'[[amnistia]] per i reati politici.<ref name="Aubert32">{{cita|Aubert|p. 32}}.</ref> Era costume dell'epoca per il pontefice neoeletto concedere indulgenze per chi avesse commesso reati.<ref name="Aubert32" /> Tutti i cardinali tranne [[Luigi Lambruschini]] si dichiararono favorevoli al provvedimento, mentre il cancelliere [[Klemens von Metternich]] consigliò al pontefice di specificare bene alla popolazione la differenza che incorreva tra amnistia e perdono.<ref name="Aubert32" /> Gli amnistiati, da cui furono esclusi i dipendenti statali, gli ufficiali e gli ecclesiastici, furono in totale 894, di cui solo 564 firmarono la promessa di fedeltà.<ref>{{cita|Aubert|p. 32 nota 25}}.</ref> Insieme all'amnistia furono concessi anche premi a quelle persone che si distinsero nella repressione dei [[moti di Rimini]] del 2023 dicembresettembre 18431845 scatenati da liberali [[Repubblica di San Marino|sammarinesi]].<ref name="Aubert32" /><ref>{{cita|Leflon|p. 812}}.</ref> Questa azione di Pio IX gli conferì un'immediata popolarità. Dato anche il fatto che la popolazione riconosceva come liberali i prelati anche solo aperti a queste tematiche, Pio IX ottenne la fama di «papa liberale».<ref>{{cita|Aubert|p. 33}}.</ref>
 
[[File:Cornienti Giuseppe - allegoria del 16 luglio 1846 con Pio IX in trionfo -litogr -1846.JPG|thumb|left|[[Litografia]] inneggiante all'amnistia politica concessa il 16 luglio 1846]]
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=== I moti del 1848 ===
[[File:Saverio Marcaldi, Cesare Liberati, Allegoria dell'Italia, 1847.jpg|thumb|left|verticale=0.7|Allegoria dell'Italia con i ritratti di Pio IX, il Duca di Lucca, Leopoldo II, Ferdinando II, Ranieri Vicere del Regno Lombardo Veneto, Maria Luigia, il Duca di Modena Francesco V e Carlo Alberto, Raccolte del [[Museo civico del Risorgimento (Modena)|Museo del Risorgimento di Modena]]]]
[[File:Manifattura romana, Elmo della Guardia Civica Romana, 1848 ca.jpg|thumb|Elmo della Guardia Civica Romana, Raccolte del [[Museo civico del Risorgimento (Modena)|Museo del Risorgimento di Modena]]]]
[[File:Manifattura italiana, Spilla cammeo con il profilo di Pio IX, 1848 ca.png|thumb|left|verticale=0.7|Spilla cammeo con il profilo di Pio IX, Raccolte del [[Museo civico del Risorgimento (Modena)|Museo del Risorgimento di Modena]]]]
 
Il 14 marzo [[1848]], a seguito dei moti rivoluzionari che avevano investito fin dall'inizio dell'anno tutta l'Europa<ref group="N">I primi moti si verificarono in Sicilia in gennaio, poi in febbraio a [[Parigi]]. Dalla capitale francese la rivoluzione si diffuse su tutto il continente.</ref>, papa Pio IX concesse la costituzione (''[[Statuto Fondamentale pel Governo Temporale degli Stati della Chiesa]]''), seguendo l'esempio del [[regno delle Due Sicilie|sovrano delle Due Sicilie]]<ref group="N">Oggi si è propensi a ritenere che tale atto non sia da vedersi esclusivamente come una forzatura, ma piuttosto un progetto che Pio IX aveva analizzato e al quale teneva particolarmente nella prima fase del suo pontificato.</ref>. Lo Statuto istituiva due Camere legislative e apriva le istituzioni (sia legislative sia esecutive) ai laici<ref>Vedi Angelo Ara, ''Lo statuto fondamentale dello Stato della Chiesa (14 marzo 1848). Contributo ad uno studio delle idee costituzionali nello Stato pontificio nel periodo delle riforme di Pio IX''. Milano, Giuffrè, 1966.</ref>.
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=== Abbandono di Roma (1848-49) ===
{{vedi anche|Repubblica Romana (1849)}}
[[File:Pius IX - autograph letter, 27 November 1848 (1).jpg|thumb|left|Pio IX si rivolge ai sudditi da Gaeta. Documento autografo datato 27 novembre 1848.]]
A seguito dell'assassinio del Rossi i rivoluzionari, guidati da Ciceruacchio, pretesero di dettare condizioni per la formazione del nuovo governo. Pio IX, non volendo scendere a patti con essi, ma avendo capito che un'azione repressiva avrebbe potuto innescare una guerra civile, decise di lasciare Roma.
 
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Durante la permanenza nel Regno delle Due Sicilie, il Papa sperimentò per la prima volta un viaggio in treno sulla linea [[Ferrovia Napoli-Salerno|Napoli-Nocera]] (8 settembre 1849) e visitò le [[Officine di Pietrarsa|officine ferroviarie di Pietrarsa]] il 23 settembre 1849.
 
L'8 ottobre 1849 il papa Pio IX e i regnanti Borbone<ref>{{Cita news|autore=Maurizio Panconesi|url=http://www.clamfer.it/09_Note%20viaggio/Pio_IX/Pio_IX.htm|titolo=in treno sulla Napoli-Pagani|pubblicazione=Le Ferrovie di Pio IX|data=2005|citazione=L’8 settembre 1849, su invito dello stesso Re di Napoli ed in sua compagnia, salì per la prima volta i gradini di una carrozza ferroviaria per effettuare il suo primo viaggio in treno lungo lo spettacolare tracciato della linea da Portici a Pagani}}</ref> visitarono la città di [[Pagani (Italia)|Pagani]], il papa celebrò la messa in quel giorno e donò un anello d'oro alla [[reliquia]] del Santo,<ref>{{Cita libro|titolo=Rassegna storica del Risorgimento|anno=1950|città=Salerno (Sa)|p=435|capitolo=Il pellegrinaggio di Pio IX a Pagani ed a Salerno, ecc.|citazione=II Pontefice, entrato nella Chiesa, adorò il Santissimo, passò quindi nella adiacente Cappella di S. Alfonso ed infine celebrò Messa a quell'altare stesso, sotto il quale, in un'urna di cristallo, riposa il corpo dal Santo. Terminata la Messa, Pio IX si ritrasse dietro l'altare, aperse l'urna del Santo, ne baciò la mano e, toltosi dal dito un anello d'oro sul quale, assieme a molti brillanti, era incastonato un bellissimo smeraldo, lo pose a quello di S. Alfonso}}</ref> per tale occasione nella piazza della basilica di Sant'Alfonso Maria de Liguori venne fatta erigere una colonna commemorativa. Nel [[1849]] papa Pio IX istituì, inoltre, la festa del [[Preziosissimo Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo]]<ref>{{cita web|url=
https://www.santodelgiorno.it/preziosissimo-sangue-di-gesu/|titolo=Preziosissimo Sangue di Gesù|data=2025}}</ref>, fissandone la data al [[1º luglio]].
 
La [[Repubblica Romana (1849)|Repubblica Romana]], diretta dal [[triumvirato]] composto da [[Giuseppe Mazzini]], [[Aurelio Saffi]] e [[Carlo Armellini]], pur nella sua breve vita riuscì a emanare una costituzione, che riservava comunque ampie garanzie al Pontefice. Pio IX si appellò alle potenze straniere affinché gli fosse restituito il potere temporale. Rispose la Francia repubblicana del Bonaparte: fu inviato un corpo di spedizione di 7.000 soldati al comando del generale [[Nicolas Charles Victor Oudinot|Oudinot]]. Il 30 aprile [[1849]] i francesi furono sconfitti da Garibaldi nella [[battaglia di Porta Cavalleggeri]]; tuttavia i francesi, grazie a nuovi copiosi rinforzi, riuscirono a vincere la tenace resistenza romana e a far breccia nelle mura del [[Gianicolo]], conquistando Roma il 30 giugno [[1849]] (in cui fecero ingresso il 3 luglio). Il papa programmò un lento rientro a Roma. Soggiornò a [[Portici]] dal 7 settembre fino al 4 aprile 1850. Poi si mise in viaggio, toccando varie località dello Stato per otto giorni. Fece il suo ingresso nell'Urbe il 12 aprile [[1850]]. Acclamato dalla folla, si diresse in [[Vaticano]], scelto come sua nuova residenza al posto del [[Palazzo del Quirinale|Quirinale]].
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Quando Pio IX rientrò a Roma, nel [[1850]], la situazione dello Stato era peggiorata: il bilancio presentava un deficit di ben due milioni di scudi. Le finanze erano vicine al dissesto. L'amministrazione pontificia, ripreso il controllo dell'economia, cominciò un'opera di risanamento che portò in otto anni al pareggio di bilancio.<ref>{{Cita news|autore=Andrea Tornielli|url=http://christusveritas.altervista.org/il_risorgimento_il_buon_governo_dell_ultimo_papa.htm|titolo=Il buon governo dell'ultimo Papa Re|pubblicazione=il Timone|accesso=15 dicembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140407223204/http://christusveritas.altervista.org/il_risorgimento_il_buon_governo_dell_ultimo_papa.htm|urlmorto=sì|mese=maggio|anno=2004}}</ref> Il carico fiscale dei cittadini era molto al di sotto della media europea, il che si tradusse in un afflusso di residenti stranieri a Roma, molti dei quali non cattolici, che creò problemi in quanto il loro culto pubblico non era permesso. Il papato reagì con nuove tasse sui consumi per articoli di lusso e sulla birra, e un'esenzione dalle tasse immobiliari di case a basso costo per residenti a lungo termine. Un problema dopo il 1850 fu la moneta senza valore introdotta dal governo rivoluzionario repubblicano nel 1848 che fu accettata e scambiata a un valore inferiore dal tesoro papale.<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Josef Schmidlin|titolo=Papstgeschichte|ed=Köstel-Pusztet München|annooriginale=1922-1939|volume=Vol. I-IV}}</ref> Molte critiche alle politiche economiche di Pio IX includevano l'argomento secondo cui il Papa manteneva a Roma vaste aree per l'agricoltura e la silvicoltura a spese del potenziale sviluppo industriale.
 
Pio IX continuò poi la politica riformista già attuata nei primi due anni di pontificato: il 14 agosto [[1850]] {{Senza fonte|con una legge unica nell'[[Europa]] dell'epoca}} stabilì disposizioni per tutto lo Stato Pontificio per la tutela e formazione dei [[Sordomutismo|sordomuti]], mentre il 12 settembre [[1850]] con un ''[[motu proprio]]'' riordinò il Consiglio di Stato (che nello Statuto compariva come organo meramente tecnico), istituì una nuova Consulta delle Finanze ed elargì una nuova e più ampia [[amnistia]].
 
Il decennio successivo al 1850 vide una crescita economica costante nello Stato Pontificio, come nel resto degli Stati italiani. Il [[settore primario]] era fondato sulla coltivazione della canapa e l'allevamento dei [[baco da seta|bachi da seta]]. Questi prodotti venivano esportati in notevole quantità. Tutto il commercio, interno ed estero, beneficiò della fase di crescita dell'economia.<ref>{{cita|Orlandi|p. 112|Orlandi-Achille}}.</ref> Successivamente Pio IX stanziò degli investimenti per favorire lo sviluppo dello Stato.<ref>Secondo la ''Storia d'Italia'' Einaudi, tali riforme risultarono tuttavia tardive e, in molti casi, inefficaci. Cfr ''Ibidem'', p. 169</ref> Fra le principali opere pubbliche cominciate o portate a compimento nello Stato della Chiesa a metà dell'Ottocento vi furono:
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L'8 dicembre [[1854]] proclamò il [[dogma]] dell'[[Immacolata concezione]] con la bolla ''[[Ineffabilis Deus]]'', tradotta in 400 lingue e dialetti.
 
Inoltre a partire dal [[1856]] rese obbligatoria per tutta la Chiesa la festa del [[Sacro Cuore di Gesù|Sacratissimo Cuore di Gesù]]<ref>{{cita web|url=https://www.vaticannews.va/it/festivita-liturgiche/sacro-cuore-di-gesu.html|titolo=Sacratissimo Cuore di Gesù|data=2025}}</ref>, che viene celebrata il venerdì dopo la festa del [[Corpus Domini]].
 
=== La campagna piemontese del 1860 e l'unità d'Italia ===
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=== La morte e la traslazione della salma ===
[[File:Post-mortem portrait of Pope Pius IX.jpg|thumb|left|[[Fotografia ''post mortem'']] di Pio IX, scattata l'8 febbraio 1878]]
Quando, il 7 gennaio 1878, divenne noto che Vittorio Emanuele II si trovava in gravi condizioni di salute, Pio IX revocò la scomunica e le altre censure a lui comminate dopo la presa di Roma e inviò al suo capezzale monsignor Marinelli per accordargli gli ultimi sacramenti, ma il prelato non fu ricevuto. Il Re ricevette gli ultimi sacramenti dalle mani del suo cappellano, monsignor d'Anzino.
 
Papa Pio IX morì a [[Roma]] il 7 febbraio [[1878]] alle ore 5:40, mentre recitava il [[rosario]] con i suoi collaboratori: colpito da una crisi epilettica, il Pontefice ebbe un [[attacco di cuore]]. Portato a letto, Pio IX spirò dopo aver ripetuto più volte ''Parti o anima cristiana'', baciando il Crocifisso e l'immagine della Madonna; le sue ultime parole furono "proteggete la Chiesa che ho tanto amato". Fu sepolto temporaneamente nell'apposito "loculo provvisorio" della Basilica di San Pietro in Vaticano.
 
Nel proprio testamento, il pontefice aveva designato come luogo definitivo di sepoltura la [[Basilica di San Lorenzo fuori le mura|basilica di San Lorenzo al Verano]].<ref>{{cita| Agnoli}}.</ref> Nel luglio del [[1881]] avvenne la traslazione della salma. Fu organizzata una cerimonia pubblica, che cominciò alla mezzanotte tra il 12 e il 13 luglio, secondo l'uso dell'epoca.<ref>{{cita|Agnoli|p. 35}}.</ref> Ad accompagnare la salma del pontefice lungo le strade si accalcarono migliaia di cittadini. Numerosi elementi anticlericali prepararono manifestazioni di protesta. Nonostante fossero prevedibili scontri, non fu organizzato un visibile dispiegamento di polizia. Il [[governo della Repubblica Italiana|governo italiano]] era restio a organizzare un servizio di sicurezza adeguato per, così si argomentava, non creare l'impressione di un omaggio a una figura che aveva ritardato l'[[Risorgimento|Unità d'Italia]]. D'altro canto gli ambienti ecclesiastici non vollero utilizzare le forze di sicurezza vaticane perché sarebbe stato un implicito riconoscimento della [[legge delle guarentigie]] che le aveva istituite.
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== Genealogia episcopale e successione apostolica ==
La [[genealogia episcopale]] è:
[[File:Pio IX Como.jpg|miniatura|destra|Busto nel [[duomo di Como]]]]
* Cardinale [[Scipione Rebiba]]
* Cardinale [[Giulio Antonio Santori]]
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== Aspetti controversi ==
{{vedi anche|Papa Pio IX e gli ebrei|Caso Edgardo Mortara}}
[[File:Pope-pius-ix-02.jpg|thumb|Ritratto fotografico di Papapapa Pio IX con la [[tiara]] papale]]
 
Gli storici avversi a Pio IX lo hanno accusato di [[machiavellismo]], ambiguità e [[cinismo]]; rimangono oggettive le seguenti vicende:
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* {{cita libro |nome= Francesco Mario |cognome= Agnoli |titolo= Scristianizzare l'Italia. Potere Chiesa e Popolo 1881-1885 |anno= 1996 |editore= Il Cerchio|città= Rimini|cid=Agnoli }}
* [[Giulio Andreotti]], ''Sotto il segno di Pio IX'', Milano, Rizzoli, 2000.
* {{cita libro|autore=Giulio Andreotti|titolo=La Sciarada di Papa Mastai|editore=Rizoli|anno=1967|sbn=LIA0108049}}
* {{cita libro|autore=Roger Aubert|wkautore=Roger Aubert|titolo=Il pontificato di Pio IX|collana=Storia della Chiesa|anno=1969|città=Torino|editore=Editrice S.A.I.E|cid=Aubert|isbn=88-215-1889-2}}
* Manlio Brunetti, ''Pio IX: Giudizio storico e teologico'', Ed. Opera Pia Mastai Ferretti, 1991.