Papa Giovanni Paolo II: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua||Giovanni Paolo II (disambigua)|Giovanni Paolo II}}
{{avvisounicode}}
{{nota disambigua||Wojtyła (disambigua)|Wojtyła}}
{{quote|Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a [[Gesù Cristo|Cristo]]! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli [[stato|stati]], i sistemi [[economia|economici]] come quelli [[politica|politici]], i vasti campi di [[cultura]], di [[civiltà]], di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa cosa è dentro l'[[homo sapiens sapiens|uomo]]. Solo lui lo sa!|Papa Giovanni Paolo II. [[Omelia]] della [[Celebrazione Eucaristica|messa]] di inaugurazione del pontificato, [[22 ottobre]] [[1978]]<ref name=omelia1>[http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1978/documents/hf_jp-ii_spe_19781022_inizio-pontificato_it.html Omelia di Giovanni Paolo II per l'inizio del Pontificato]. [[Santa Sede]], [[22 ottobre]] [[1978]].</ref>.}}
{{Papa della chiesaChiesa cattolica|
|nome = Papa Giovanni Paolo II
|titolo=
|immagine = Gpii.jpg
|nome=Venerabile Giovanni Paolo II
|didascalia = [[Yousuf Karsh]], ritratto fotografico di papa Giovanni Paolo II (1979)
|immagine=Immagine:Gpii.jpg
|stemma = [[File:Coat of arms of Ioannes Paulus II.svg|100px]]
|alsecolo=Karol Józef Wojtyła
|titolo = 264º papa della Chiesa cattolica
|nato=[[Wadowice]], [[Polonia]], [[18 maggio]] [[1920]]
|inizioelezione =[[ 16 ottobre]] [[1978]]
|consacrazioneinsediamento =[[ 22 ottobre]] [[1978]]
|fine pontificato =[[ 2 aprile]] [[2005]]<br/><small>({{Età e giorni|1978|10|16|2005|4|2}})</small>
|motto = ''Totus tuus''<ref>Il [[motto]] apostolico (in [[Lingua italiana|italiano]]: «Tutto tuo») venne estrapolato dal pontefice dal ''[[Trattato della vera devozione alla Santa Vergine]]'' ([[1712]]) di [[Luigi Maria Grignion de Montfort]]: «Tuus totus ego sum, et omnia mea tua sunt» («Sono tutto tuo, e tutto ciò che possiedo appartiene a te»).</ref>
|segretario=[[Stanisław Dziwisz]], [[Mieczysław Mokrzycki]]
|predecessorecardinali = vedi [[Concistori di papa Giovanni Paolo III]]
|successorepredecessore = [[papa BenedettoGiovanni Paolo XVII]]
|successore = [[papa Benedetto XVI]]
|cardinali=Giovanni Paolo II
|nome nascita = Karol Józef Wojtyła
|stemma=Immagine:John paul 2 coa.svg
|data di nascita = 18 maggio [[1920]]
|motto=[[Totus tuus]]&nbsp;<ref>Il [[motto]] apostolico (in [[lingua italiana|italiano]]: «Tutto tuo») venne estrapolato dal Pontefice dal ''[[Trattato della vera devozione alla Santa Vergine]]'' ([[1712]]) di [[Luigi Maria Grignion de Montfort]]: «Tuus totus ego sum, et omnia mea tua sunt» («Sono tutto tuo, e tutto ciò che possiedo appartiene a te»).</ref>
|luogo di nascita = [[Wadowice]]
|va=john_paul_ii
|diacordinato = 20 ottobre [[1946]] dal [[cardinale]] [[Adam Stefan Sapieha]]
|ch=wojtyla
|ordinato = 1º novembre [[1946]] dal [[cardinale]] [[Adam Stefan Sapieha]]
|sb=90026
|nomvescovo = 4 luglio [[1958]] da [[papa Pio XII]]
|consacrato = 28 settembre [[1958]] dall'[[arcivescovo]] [[Eugeniusz Baziak]]
|arcelevato = 13 gennaio [[1964]] da [[papa Paolo VI]]
|creato = 26 giugno [[1967]] da [[papa Paolo VI]]
|data di morte = {{Calcola età3|2005|4|2|1920|5|18}}
|luogo di morte = [[Città del Vaticano]]
|sepoltura = [[Basilica di San Pietro in Vaticano]]
}}
{{Santo
|nome = San Giovanni Paolo II
|immagine = Jan Paweł II portret Z. Kotyłło.jpg
|didascalia = Zbigniew Kotyłło, ''San Giovanni Paolo II'' (2012 ca.); olio su tela, chiesa del Seminario di Lublino
|note = Papa
|nato = [[Wadowice]], 18 maggio [[1920]]
|morto = [[Città del Vaticano]], {{Calcola età3|2005|4|2|1920|5|18}}
|venerato da = Chiesa cattolica
|beatificazione = [[Piazza San Pietro]], 1º maggio [[2011]] da [[papa Benedetto XVI]]
|canonizzazione = [[Piazza San Pietro]], 27 aprile [[2014]] da [[papa Francesco]]
|santuario principale = [[Basilica di San Pietro in Vaticano]]
|ricorrenza = [[22 ottobre]]
|attributi = paramenti papali, bastone pastorale
|patrono di = [[Giornata mondiale della gioventù|Giornate mondiali della gioventù]]<ref>[http://www.rio2013.com/pl/swiatowe-dni-mlodziezy/patroni-i-oredownicy Światowe Dni Młodzieży - Patroni] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140428023646/http://www.rio2013.com/pl/swiatowe-dni-mlodziezy/patroni-i-oredownicy|data=28 aprile 2014 }}</ref>, [[Famiglia|famiglie]]<ref>[http://kanonizacja.niedziela.pl/artykul/229/Jan-Pawel-II-patronem-rodzin Św. Jan Paweł II patronem rodzin]</ref>, [[Borgo Mantovano]], [[Casali del Manco]], [[Trecastelli]], [[Rivignano Teor]]
}}
 
{{Bio
|Titolo = '''Papa'''
|Nome = Giovanni Paolo II
|Cognome =
|ForzaOrdinamento = Giovanni Paolo 2
|PostCognomeVirgola = nato {{Audiolatino|Pl-Karol_Józef_WojtyłaIoannes Paulus PP.ogg II}}; {{polacco|'''KarolJan JózefPaweł Wojtyła'''II}}
|PreData = nato '''Karol Józef Wojtyła''', {{IPA|[ˈkarɔl ˈjuzef vɔjˈtɨwa]}}, <small>{{Link audio|Pl-Karol Józef Wojtyła.ogg|audio}}</small>
|PreData = in [[lingua latina|latino]]: ''Ioannes Paulus II''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Wadowice
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|GiornoMeseMorte = 2 aprile
|AnnoMorte = 2005
|CategorieEpoca = no2000
|Attività = papa
|FineIncipit = è stato il 264° [[vescovo]] di [[Roma]] e [[papa]] della [[Chiesa cattolica]] (il 263° successore di [[San Pietro|Pietro]]) e [[monarchia|sovrano]] dello [[Città del Vaticano|Stato della Città del Vaticano]] (accanto agli altri titoli connessi al suo ruolo). È stato eletto papa il [[16 ottobre]] [[1978]]. A seguito del processo di [[canonizzazione]], ancora in corso, gli è stato conferito il titolo di ''[[servo di Dio]]'' il [[2 aprile]] [[2007]] ed è stato proclamato [[venerabile]] il [[19 dicembre]] [[2009]]
|Attività2 = arcivescovo cattolico
|Attività3 = Santo
|Nazionalità = polacco
|FineIncipit = è stato il 264º [[papa]] della [[Chiesa cattolica]] e [[vescovo di Roma]], 6º [[Monarchia|sovrano]] dello [[Città del Vaticano|Stato della Città del Vaticano]], oltre agli altri [[Papa#Titoli e ruoli|titoli propri]] del [[romano pontefice]], dal 16 ottobre 1978 fino alla morte
}}
 
È considerato, per via dell'incisività del suo pontificato su vari ambiti, che variano dalla [[teologia]] alla [[politica]] e all'[[economia]], nonché per la sua ampia popolarità, uno dei più importanti [[Papa|papi]] del [[Novecento]] e dell'intera [[Storia della chiesa|storia recente della Chiesa]].
Primo papa non [[Italia|italiano]] dopo 455 anni, cioè dai tempi dell'[[Olanda|olandese]] [[Papa Adriano VI|Adriano VI]] ([[1522]] - [[1523]]), è stato inoltre il primo pontefice [[polacchi|polacco]], e [[Slavi|slavo]] in genere, della [[storia]].
 
In seguito alla causa di [[beatificazione]], il 1º maggio [[2011]] è stato beatificato dal suo successore [[papa Benedetto XVI]]; viene festeggiato nel giorno del suo [[Messa di inizio del pontificato|insediamento]], il 22 ottobre. Nella [[storia della Chiesa]], non accadeva da circa un millennio che un papa proclamasse beato il proprio immediato predecessore.<ref>TV2000: fatto citato durante la cerimonia di beatificazione.</ref> Il 27 aprile 2014, insieme a [[papa Giovanni XXIII]],<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/esteri/2011/01/14/news/papa-beatificazione-11215491/|titolo=Wojtyla beatificato il primo maggio 2011Papa firma decreto che riconosce il miracolo|sito=la Repubblica|data=2011-01-14|accesso=2021-12-01}}</ref> è stato proclamato santo da [[papa Francesco]].
Giovanni Paolo II intraprese sin dal principio del suo pontificato una vigorosa azione politica e diplomatica contro il [[comunismo]] e l'oppressione politica, ed è considerato uno degli artefici del crollo dei sistemi del [[socialismo reale]], già controllati dall'ex [[Unione Sovietica]]. Combatté la [[Teologia della Liberazione]], intervenendo ripetutamente in occasioni di avvicinamenti di alcuni esponenti del [[clero]] verso soggetti politici dell'area [[marxismo|marxista]]. Stigmatizzò inoltre il [[capitalismo]] sfrenato e il [[consumismo]], considerati antitetici alla ricerca della [[giustizia sociale]], causa di ingiustificata sperequazione fra i popoli e, per taluni effetti, lesivi della dignità dell'uomo. Nel campo della [[morale]], si oppose fermamente all'[[aborto]] e confermò l'approccio tradizionale della Chiesa sulla [[sessualità]] umana, sul [[celibato]] dei preti, sul [[sacerdozio femminile]].
 
Primo papa non [[Italiani|italiano]] dopo 455 anni, cioè dai tempi di [[Papa Adriano VI|Adriano VI]] (1522-1523), è stato inoltre il primo pontefice [[Polacchi|polacco]] della storia e il primo proveniente da un Paese di [[lingue slave|lingua slava]]. Il suo pontificato è durato 26 anni, 5 mesi e 17 giorni ed è stato il terzo pontificato più lungo in assoluto, dopo quello di [[Papa Pio IX|Pio IX]] e quello tradizionalmente attribuito a [[Pietro (apostolo)|Pietro apostolo]].
I suoi più di 100 viaggi in tutto il mondo videro la partecipazione di enormi folle (tra le più grandi mai riunite per eventi a carattere religioso). Con questi viaggi apostolici, Giovanni Paolo II coprì una distanza molto maggiore di quella coperta da tutti gli altri papi messi assieme. Questa grande attività di contatto (anche con le generazioni più giovani, con la creazione delle [[Giornata Mondiale della Gioventù|Giornate Mondiali della Gioventù]]) fu da molti interpretata come segno di una seria intenzione di costruire un ponte di relazioni tra nazioni e religioni diverse, nel segno dell'[[ecumenismo]], che era stato uno dei punti fermi del suo papato.
 
Disapprovò la [[teologia della liberazione]], intervenendo talora in occasione di avvicinamenti di alcuni esponenti del [[clero]] verso soggetti politici dell'area [[Marxismo|marxista]]. In più di un'occasione proclamò la superiorità dell'[[economia di mercato]] su quelle statalizzate, tuttavia stigmatizzò il [[capitalismo]] e il [[consumismo]] estremi, considerati antitetici alla ricerca della [[giustizia sociale]], causa d'ingiustificata profonda diseguaglianza fra i popoli e lesivi della dignità dell'uomo. Il suo pontificato, sul lato dottrinale, si distinse per posizioni [[Conservatorismo|conservatrici]] e nel campo della [[morale]] confermò l'approccio tradizionale della Chiesa su diversi campi, quali la [[sessualità]] umana, sul [[celibato ecclesiastico]] e sul [[sacerdozio femminile]], posizioni che ancora oggi sono considerate pilastri fondamentali dell'azione della [[Chiesa cattolica|Chiesa]].
Sul piano dei rapporti con l'[[Italia]], i viaggi sottolinearono l'intenzione di separare l'aspetto politico da quello religioso, come il Pontefice stesso tenne a sottolineare, due anni dopo la revisione del [[Patti lateranensi|Concordato]], nel [[1986]], a [[Forlì]], ricordando che il precedente papa a visitare quella città era stato [[papa Pio IX|Pio IX]], in veste anche di capo di Stato: "Da allora, la situazione politica è profondamente mutata, ed è stata come tale ufficialmente riconosciuta dalla Chiesa".
 
I suoi 104 viaggi in tutto il mondo<ref>{{cita web|url=https://www.vatican.va/special/canonizzazione-27042014/documents/biografia_gpii_canonizzazione_it.html|titolo=Profilo biografico di Giovanni Paolo II|sito=[[Santa Sede|La Santa Sede]]|accesso=3 aprile 2024}}</ref> videro la partecipazione di enormi folle (tra le più grandi mai riunite per eventi di carattere religioso). Con questi viaggi apostolici, Giovanni Paolo II coprì una distanza molto maggiore di quella coperta da tutti gli altri papi messi assieme. Questa grande attività di contatto (anche con le generazioni più giovani, con la creazione delle [[Giornata mondiale della gioventù|Giornate mondiali della gioventù]]) fu da molti interpretata come segno di una seria intenzione di costruire un ponte di relazioni tra nazioni e religioni diverse, nel segno dell'[[ecumenismo]], che è stato uno dei punti fermi del suo papato.
Papa Wojtyła [[Beatificazione|beatificò]] e [[Canonizzazione|canonizzò]] molte più persone di ogni altro pontefice: si calcola che le persone da lui beatificate (all'[[11 ottobre]] [[2003]]) siano state 1338<ref name=numeri> [http://www.db.avvenire.it/avvenire/papa/index.jsp?idNotizia=8772&idCategoria=233 Karol Wojtyła, i numeri]. [[Avvenire]], [[11 ottobre]] [[2003]].</ref> e canonizzate (sempre ad ottobre 2003) circa 482<ref>[http://www.db.avvenire.it/avvenire/papa/index.jsp?idNotizia=8776&idCategoria=233 Papa Wojtyła, tutti i Santi]. Avvenire, 11 ottobre 2003.</ref>, mentre i predecessori nell'arco dei quattro secoli precedenti hanno proclamato soltanto 300 santi<ref name=numeri/>.
 
Sul piano dei rapporti con l'[[Italia]], i viaggi sottolinearono l'intenzione di separare l'aspetto politico da quello religioso, come il pontefice stesso tenne a sottolineare, due anni dopo la revisione del [[Patti Lateranensi]], nel [[1986]], a [[Forlì]], ricordando che il precedente papa a visitare quella città era stato Pio IX, in veste anche di capo di Stato: "''Da allora, la situazione politica è profondamente mutata, ed è stata come tale ufficialmente riconosciuta dalla Chiesa''".
Il [[14 marzo]] [[2004]] il suo pontificato superò quello di [[Papa Leone XIII|Leone XIII]] come [[Papa#I pontificati più lunghi|terzo pontificato più lungo della storia]] (dopo quello di [[Papa Pio IX|Pio IX]] e quello tradizionalmente attribuito a [[Pietro apostolo]]).
 
Papa Wojtyła [[Beatificazione|beatificò]] e [[Canonizzazione|canonizzò]] molte più persone di ogni altro pontefice, perché semplificò i processi di beatificazione:<ref>{{Cita web|url=https://www.vatican.va/content/john-paul-ii/it/apost_constitutions/documents/hf_jp-ii_apc_25011983_divinus-perfectionis-magister.html|titolo=Divinus Perfectionis Magister (25 gennaio 1983) {{!}} Giovanni Paolo II|sito=www.vatican.va|accesso=2025-03-21}}</ref> le persone da lui beatificate furono 1.338 e quelle canonizzate 482,<ref>[http://www.vatican.va/news_services/press/documentazione/documents/pontificato_gpii/pontificato_dati-statistici_it.html Dati ufficiali sul sito del Vaticano]. I dati sono aggiornati al 5 gennaio [[2005]], dopo tale data non risulta nessuna beatificazione o canonizzazione.</ref> mentre i predecessori nell'arco dei quattro secoli precedenti avevano proclamato soltanto 300 santi. Tuttavia, i documenti relativi a molte delle prime canonizzazioni sono incompleti, mancanti o poco accurati.
== Biografia ==
=== Le origini ===
[[File:Karol Wojtyla at 12.jpg|thumb|Karol Wojtyła a dodici anni.]]
 
Fu detto "l'atleta di Dio"<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/02_Febbraio/03/messori.shtml|titolo=La notte dolorosa dell'«Atleta di Dio»|autore=Vittorio Messori|editore=Corriere della Sera|data=|3 febbraio 2005|accesso=5 ottobre 2013}}</ref> per le sue varie passioni sportive: praticò [[sci]], [[nuoto]], [[canottaggio]] e [[Calcio (sport)|calcio]]<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/febbraio/04/DUE_CORPI_DEL_PAPA_co_9_050204088.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2005/febbraio/04/DUE_CORPI_DEL_PAPA_co_9_050204088.shtml|titolo=I due corpi del Papa|autore=Sergio Luzzatto|editore=Corriere della Sera|data=|4 febbraio 2005|accesso=5 ottobre 2013}}</ref> e fu amante della montagna,<ref>{{Cita web|url=http://www.intraisass.it/com_stampa45.htm|titolo=Giovanni Paolo II - il papa che amava la montagna|accesso=2021-12-01}}</ref> continuando a praticare sport finché la salute glielo permise. Nel 1980 per la sua passione sportiva e il suo spirito atletico viene insignito del collare d'oro, la massima onorificenza sportiva riconosciuta dal CIO ([[ordine olimpico]]).
Karol Józef Wojtyła ([[Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]: {{IPA| /ˈkarɔl ˈjuzef vɔjˈtɨwa/}}) nacque il [[18 maggio]] [[1920]] a [[Wadowice]], nel sud della [[Polonia]], terzo figlio di Emilia, nata Kaczorowska ([[1884]]) e di Karol Wojtyła senior ([[1879]]) ex-ufficiale dell'esercito asburgico. Da giovane veniva chiamato dagli amici e dai familiari "Lolek".
 
Un ultimo primato riguarda la quantità di documenti scritti prodotti, che è superiore rispetto a tutti i papi che lo precedettero.<ref>{{cita web |url=https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/speeches/2005/december/documents/hf_ben_xvi_spe_20051222_roman-curia.html|titolo=Discorso di Benedetto XVI la Cura Romana in occasione degli auguri natalizi|data=22 dicembre 2005}}</ref>
Sua madre [[Emilia (nome)|Emilia]] morì nel [[1929]] per insufficienza [[rene|renale]] e una malattia cardiaca congenita. Quando Karol, che aveva 9 anni, seppe della notizia disse: «Era la volontà di Dio». Suo fratello maggiore, Edmund, di professione medico, noto anche come Mundek, morì nel [[1932]] per aver contratto la [[scarlattina]] all'età di 26 anni, da un paziente. La sorella Olga, invece, era morta poco dopo la nascita nel [[1914]] prima ancora, dunque, che Karol nascesse. Dopo la morte della madre Emilia, suo padre, un uomo molto religioso, si impegnò con tutte le forze per poter far studiare il figlio Karol.
 
== Biografia ==
La sua gioventù venne segnata da un intenso rapporto con l'allora numerosa e viva comunità [[ebreo|ebraica]] di [[Wadowice]].
[[File:Geb-Haus Papst.jpg|thumb|Retro della casa natale di Wojtyła a [[Wadowice]]]]
=== Le origini ===
[[File:Karol Wojtyla-1st comunnion.jpg|thumb|Karol Wojtyła nel giorno della sua prima comunione|324x324px]]
Karol Józef Wojtyła nacque il 18 maggio 1920 a Wadowice, cittadina polacca situata a 48&nbsp;km a sud-ovest di [[Cracovia]]. Era il terzo figlio di Emilia, nata Kaczorowska (1884-1929), e di Karol Wojtyła senior (1879-1941), ex ufficiale dell'esercito austro-ungarico. Da giovane veniva chiamato dagli amici e dai familiari "Lolek".<ref>Secondo la consuetudine polacca di nomignoli vezzeggiativi. ''Lolek'' è un diminutivo di ''Karol''.</ref> Il nonno paterno Maciej (1852-1923) era un sarto, sposato con Anna Marianna Przeczek (1853-1881), sua prima moglie, morta nel 1881, a soli ventotto anni, mentre quelli materni, Anna Maria Scholz (1853-1897) e Feliks Kaczorowski (1849-1908) erano artigiani. La madre era la quinta di tredici figli.
 
Sua madre Emilia morì nel [[1929]] per [[insufficienza renale]] e per una malattia cardiaca congenita. Quando Karol, che aveva nove anni, seppe della notizia, disse: «Era la volontà di Dio».<ref>Paweł Zuchniewicz, "Giovanni Paolo II", Paoline Editoriale Libri, Milano, 2005, p. 19</ref> Suo fratello maggiore, Edmund, di professione [[medico]], noto anche come Mundek, morì nel [[1932]] per aver contratto la [[scarlattina]], all'età di ventisei anni, da un paziente. La sorella Olga, invece, era morta poco dopo la nascita nel [[1914]], prima ancora, dunque, che Karol nascesse. Dopo la morte della madre Emilia, suo padre, uomo molto religioso, si impegnò con tutte le forze per fare studiare il figlio Karol. La sua gioventù venne segnata da un intenso rapporto con l'allora numerosa e viva comunità [[Ebreo|ebraica]] di [[Wadowice]].
 
=== Università ===
Nell'estate del [[1938]] Karol Wojtyła, insieme acon suo padre, lasciò [[Wadowice]] per trasferirsi a [[Cracovia]], dove si iscrisse all'[[Università Jagellonica]] nel semestre autunnale. Nel suo primo anno studiò [[filologia]], [[Lingua polacca|lingua]] e [[letteratura]] [[Polonia|polacca]]. Prese anche lezioni private di [[lingua francese|francese]].
 
Lavorò come [[bibliotecario]] volontario e fece l'addestramento militare obbligatorio nella legione accademica. Alla fine dell'anno accademico [[1938]]-[[1939]], impersonò il ruolo di Sagittarius nell'opera fiabesca ''The Moonlight Cavalier'', prodotta da una compagnia teatrale sperimentale. Iniziò nel frattempo lo studio delle lingue, che lo portò poi a conoscere e parlare undici idiomi diversi: [[Lingua polacca|polacco]], [[Lingua slovacca|slovacco]], [[Lingua russa|russo]], [[Lingua italiana|italiano]], [[Lingua francese|francese]], [[Lingua spagnola|spagnolo]], [[Lingua portoghese|portoghese]], [[Lingua tedesca|tedesco]], [[Lingua ucraina|ucraino]] e [[Lingua inglese|inglese]], oltre al [[Lingua latina|latino]] ecclesiastico e all'[[esperanto]].
 
Fin dall’età giovanile Karol Wojtyła dimostrò una raffinatezza di pensiero e una sensibilità artistica fuori dall’ordinario, e si dedicò, da allora e poi con continuità, sino all'età matura, alla composizione di poesie, di cui è stato ampiamente riconosciuto il valore: versi venati da un misurato lirismo, da una vocazione mistica profonda, da una devozione intima e autentica, intrisa di umiltà<ref>{{Cita web|url=https://www.pangea.news/karol-wojtyla-poesie-bignozzi/|titolo=Isabella Bignozzi, "Nel profondo degli occhi chiusi". Karol Wojtyła, poeta.|accesso=17 luglio 2025}}</ref>.
Lavorò come [[bibliotecario]] volontario e fece l'addestramento militare obbligatorio nella legione accademica. Alla fine dell'anno accademico [[1938]]-[[1939]], impersonò il ruolo di Sagittarius nell'opera fiabesca ''The Moonlight Cavalier'', prodotta da una compagnia teatrale sperimentale. Iniziò nel frattempo lo studio delle lingue, che lo portò poi a conoscere e parlare 11 idiomi diversi: [[Lingua polacca|polacco]], [[Lingua slovacca|slovacco]], [[Lingua russa|russo]], [[Lingua italiana|italiano]], [[Lingua francese|francese]], [[Lingua spagnola|spagnolo]], [[Lingua portoghese|portoghese]], [[Lingua tedesca|tedesco]], [[Lingua ucraina|ucraino]] e [[Lingua inglese|inglese]], oltre ad un'ottima conoscenza del [[Lingua latina|latino]] ecclesiastico.
 
=== La seconda guerra mondiale ===
{{vedi anche|Campagna di Polonia}}
[[File:Geb-Haus Papst.jpg|thumb|left|La casa natale di Wojtyła a [[Wadowice]].]]
 
Nel settembre del [[1939]] la [[Germania nazista|Germania]] invase la [[Seconda Repubblica di Polonia|Polonia]], e la nazioneche fu occupata prima dalle forze naziste e poi da quelle [[Unione Sovietica|sovietiche]].
Allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]], Karol e suo padre fuggirono da Cracovia verso est, insieme a migliaia di altri polacchi. Durante la marcia dovettero a volte rifugiarsi dentro delle fosse, per nascondersi dai velivoli della [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]]. Dopo avere camminato per 200 chilometri seppero dell'invasione russa della Polonia e furono obbligati a ritornare a Cracovia.
 
Allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]], Karol e suo padre fuggirono da [[Cracovia]] verso est, insieme con migliaia di altri polacchi. Durante la marcia, dovettero a volte rifugiarsi dentro i fossi per nascondersi dai velivoli della [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]]. Dopo avere camminato per duecento chilometri, seppero dell'invasione sovietica della Polonia e furono obbligati a ritornare a [[Cracovia]].
Nel novembre, 184 accademici dell'[[Università Jagellonica]] furono arrestati e l'università venne chiusa. Tutti i maschi abili furono costretti a lavorare. Nel primo anno di guerra Karol lavorò come fattorino per un ristorante. Questo lavoro leggero gli permise di continuare gli studi e la carriera teatrale e di mettere in pratica atti di resistenza culturale. Intensificò inoltre lo studio del francese.
 
Nel novembre seguente 184 accademici dell'[[Università Jagellonica]] furono arrestati e l'Università venne chiusa. Tutti i maschi abili furono costretti a lavorare. Nel primo anno di guerra Karol lavorò come fattorino per un [[ristorante]]. Questo lavoro leggero gli permise di continuare gli studi e la carriera teatrale e di mettere in pratica atti di resistenza culturale. Intensificò inoltre lo studio del francese.
Dall'autunno del [[1940]] Karol lavorò per quasi quattro anni come [[manovale]] in una cava di [[calcare]]. Il padre morì nel [[1941]]. Nel [[1942]], entrò nel [[seminario]] clandestino diretto dal cardinale [[Adamo Stefano Sapieha|Sapieha]], [[Arcidiocesi di Cracovia|arcivescovo di Cracovia]].
 
Dall'autunno del [[1940]] Karol iniziò a lavorare nelle cave di pietra della [[Solvay Group|Solvay]],<ref>[http://www.vatican.va/news_services/press/documentazione/documents/santopadre_biografie/giovanni_paolo_ii_biografia_breve_it.html Sua Santità Giovanni Paolo II breve biografia]</ref> anche grazie al sostegno della sua insegnante di francese. Dato che l'azienda produceva [[Idrossido di sodio|soda caustica]], particolarmente importante nel periodo bellico, a Wojtyła venne rilasciato un documento di identità (''Ausweis'') che lo risparmiò, a differenza di molti suoi coetanei, dalla deportazione in Germania o lungo il fronte orientale per svolgere lavori forzati.<ref>David Yallop, ''The Power and the Glory: Inside the Dark Heart of Pope John Paul II's Vatican'', p. 6</ref> Il lavoro presso la Solvay durò fino al [[1944]].
Il [[29 febbraio]] [[1944]], tornando a casa dal lavoro nella cava, fu investito da un camion tedesco, perse coscienza e passò due settimane in ospedale. Riportò un trauma cranico acuto, numerose escoriazioni e una ferita alla spalla. Secondo ''Testimone della Speranza'', la biografia scritta da [[George Weigel]], questo incidente e la sopravvivenza ad esso sembrarono a Wojtyła una conferma della propria vocazione religiosa.
 
Il padre morì nel [[1941]]. Nel [[1942]], entrò nel [[seminario]] clandestino diretto dall'[[Arcidiocesi di Cracovia|arcivescovo di Cracovia]] [[Adam Stefan Sapieha|Sapieha]]. Il 29 febbraio [[1944]], tornando a casa dal lavoro nella cava, fu investito da un camion tedesco, perse coscienza e passò due settimane in ospedale, riportando un trauma cranico acuto, numerose escoriazioni e una ferita alla [[spalla]]. Secondo ''Testimone della Speranza'', la [[biografia]] scritta da [[George Weigel]], questo incidente e la sopravvivenza a esso sembrarono a Wojtyła una conferma della propria vocazione religiosa.
Nell'agosto 1944 iniziò la [[rivolta di Varsavia]] e il [[6 agosto]], il "lunedì nero", la [[Gestapo]] perquisì la città di [[Cracovia]] deportando i giovani maschi per evitare un'analoga sollevazione. Quando la Gestapo perquisì la sua casa, Wojtyła riuscì a scampare alla deportazione nascondendosi dietro una porta e fuggì nell'Arcivescovato, dove rimase fino a guerra finita. La notte del [[17 gennaio]] [[1945]] i tedeschi abbandonarono la città. I seminaristi restaurarono il vecchio seminario, ridotto in rovine.
 
Nell'agosto [[1944]], iniziò la [[rivolta di Varsavia]] e il 6 agosto, il "lunedì nero", la [[Gestapo]] rastrellò la città di [[Cracovia]], deportando i giovani maschi per evitare un'analoga sollevazione. Quando la Gestapo perquisì la sua casa, Wojtyła riuscì a scampare alla deportazione nascondendosi dietro una porta e si rifugiò nel [[Palazzo vescovile (Cracovia)|Palazzo vescovile]], dove rimase fino a guerra finita. La notte del 17 gennaio [[1945]] i tedeschi abbandonarono la città. I seminaristi restaurarono il vecchio seminario, ridotto in rovine.
=== Servizio ecclesiastico ===
Karol Wojtyła venne [[ordinazione sacerdotale|ordinato]] [[sacerdote]] il [[1º novembre]] [[1946]] dall'[[arcivescovo]] di Cracovia, [[Adam Stefan Sapieha]]. Subito dopo egli si trasferì a [[Roma]] per proseguire gli studi teologici presso la [[Pontificia Università San Tommaso d'Aquino]] (conosciuta anche come ''Angelicum''). Nella tesi di [[dottorato]], che prese in esame la dottrina della [[fede]] in [[San Giovanni della Croce]], Wojtyła pose l'accento sulla natura personale dell'incontro dell'uomo con Dio. Ritornato in Polonia nell'estate del [[1948]], la sua prima missione pastorale fu nel paesino di [[Niegowić]], a venticinque chilometri da Cracovia. Nel marzo [[1949]] fu trasferito nella parrocchia di San Floriano a Cracovia. Insegnò etica all'[[Università Jagellonica]] della città e successivamente all'[[Università Cattolica di Lublino]]. Nel [[1958]] fu nominato [[vescovo ausiliario]] di Cracovia, e quattro anni dopo assunse la guida della diocesi quale ''vicario capitolare''.
 
=== Ministero nell'arcidiocesi di Cracovia ===
Il [[30 dicembre]] [[1963]] [[papa Paolo VI]] lo nominò [[arcidiocesi di Cracovia|arcivescovo di Cracovia]]. Sia come vescovo prima che come arcivescovo poi Wojtyła partecipò al [[Concilio Vaticano II]], contribuendo ai documenti per la stesura del ''[[Dignitatis Humanae]]'' e del ''[[Gaudium et Spes]]'', due dei documenti storici più importanti ed influenti prodotti dal concilio.
[[File:pvi1Karol Wojtyla-wikary w Niegowici.jpg|thumb|[[Paolo250px|Il VI]]giovane mentresacerdote imponeKarol laWojtyła berretta(al cardinaliziacentro del gruppo) a KarolNiegowić Wojtyłanel 1948]]
Karol Wojtyła venne [[ordinazione sacerdotale|ordinato]] [[presbitero]] il 1º novembre [[1946]] dall'[[arcidiocesi di Cracovia|arcivescovo di Cracovia]] [[Adam Stefan Sapieha]]. Subito dopo si trasferì a [[Roma]] per proseguire gli studi teologici presso la [[Pontificia Università San Tommaso d'Aquino]] (conosciuta anche come ''Angelicum''). Nella tesi di [[dottorato]], che aveva per tema la dottrina della [[fede]] in [[San Giovanni della Croce]], Wojtyła pose l'accento sulla natura personale dell'incontro dell'uomo con Dio.
 
Ritornato in [[Repubblica Popolare di Polonia|Polonia]] nell'estate del [[1948]], la sua prima missione pastorale fu nel paesino di [[Niegowić]], a venticinque chilometri da [[Cracovia]]. Nel marzo [[1949]] fu trasferito nella parrocchia di San Floriano a Cracovia. Insegnò [[etica]] all'[[Università Jagellonica]] della città e successivamente all'[[Università Cattolica Giovanni Paolo II di Lublino|Università Cattolica di Lublino]]. Nel [[1958]] fu nominato [[vescovo titolare]] di [[Diocesi di Ombi|Ombi]] e [[Vescovo ausiliare|ausiliare]] di [[Arcidiocesi di Cracovia|Cracovia]], e quattro anni dopo assunse la guida dell'arcidiocesi quale ''vicario capitolare''.
Il [[26 giugno]] [[1967]] fu creato e pubblicato [[cardinale]] di [[San Cesareo in Palatio (titolo cardinalizio)|San Cesareo in Palatio]], [[diaconia]] elevata a [[titolo cardinalizio|titolo]] ''pro illa vice'', da [[papa Paolo VI]].
 
Il 13 gennaio [[1964]], [[papa Paolo VI]] lo nominò [[arcidiocesi di Cracovia|arcivescovo di Cracovia]].
A Cracovia si distinse per la sua attività di opposizione al [[regime]] [[socialismo reale|comunista]]. In particolare fece pubblicare a puntate nel suo giornale diocesano alcuni libri usciti all'epoca e colpiti dalla [[censura]] comunista. Tra questi ''[[Ipotesi su Gesù]]'' di [[Vittorio Messori]] e ''[[Lettera a un bambino mai nato]]'' della scrittrice [[Firenze|fiorentina]] [[Oriana Fallaci]]. La giornalista in particolare non gradì l'operazione, e scrisse una lettera al cardinale denunciando la violazione del [[diritto d'autore]], ostacolo che Wojtyła poté superare grazie alla legislazione vigente nello stato polacco<ref>Oriana Fallaci, ''[[Oriana Fallaci intervista sé stessa - L'Apocalisse]]'', Rizzoli, Milano, 2004.</ref>.
 
Sia come vescovo, prima, sia come arcivescovo, poi, Wojtyła partecipò al [[Concilio Vaticano II]], contribuendo ai documenti per la stesura della ''[[Dignitatis Humanae]]'' e della ''[[Gaudium et Spes]],''<ref>Periodico ''La domenica'', numero 1&nbsp;2014, Alba (CN).</ref> due dei documenti storici più importanti e influenti prodotti dal concilio. In particolare, nel settembre del [[1964]] intervenne sullo schema preparatorio sulla libertà religiosa, evidenziando che nel testo si ometteva di dire che «solo la verità rende liberi».<ref>Roberto de Mattei, ''Il Concilio Vaticano II. Una storia mai scritta'', Torino 2010, p. 395</ref> Nel [[1965]] diede il suo contributo allo schema preparatorio della costituzione dogmatica ''Gaudium et Spes'', pronunciando il [[28 settembre]] un importante discorso in difesa dell'[[antropologia]] [[personalismo|personalista.]]<ref>Roberto de Mattei, ''Il Concilio Vaticano II. Una storia mai scritta'', Torino 2010, pp. 471-475</ref> Fece parte anche della [[Pontificia commissione per il controllo della popolazione e delle nascite]].
Nell'[[agosto]] del [[1978]], dopo la morte di Paolo VI, partecipò al [[conclave]] che si concluse con l'elezione di Albino Luciani, il cardinale [[patriarca di Venezia]], che divenne [[papa Giovanni Paolo I]]. Avendo appena 65 anni, Luciani era considerato un pontefice giovane in confronto ai suoi predecessori. Tuttavia Wojtyła, che ne aveva 58, avrebbe potuto aspettarsi di partecipare nuovamente ad un conclave prima di raggiungere gli ottant'anni (età massima per i cardinali per partecipare all'elezione del pontefice), ma certo non si aspettava che il suo secondo conclave si sarebbe tenuto così presto. Invece il [[28 settembre]] 1978, dopo solo 33 giorni di pontificato, Giovanni Paolo I morì. Nell'ottobre 1978 Wojtyła fece ritorno in [[Vaticano]] per prendere parte al secondo conclave in meno di due mesi.
 
[[File:Karol Wojtyla's cardinal proclamation.jpg|thumb|left|[[Papa Paolo VI]] mentre impone la berretta cardinalizia a Karol Wojtyła]]
=== Il secondo Conclave del 1978 ===
[[File:Coat of arms of Karol Józef Wojtyła.svg|thumb|Stemma cardinalizio di Karol Wojtyła]]
Qualcuno pensa{{citazione necessaria|}} che la sua nomina, come quella del suo predecessore, fu frutto di un compromesso: il conclave infatti, secondo quanto emerso dai racconti di alcuni cardinali, vide una netta divisione tra due candidati particolarmente forti quali il cardinale [[Giuseppe Siri]], arcivescovo di [[Arcidiocesi di Genova|Genova]], votato dalla parte dell'ala conservatrice, ed il [[cardinale]] [[Giovanni Benelli]], arcivescovo di [[Arcidiocesi di Firenze|Firenze]], molto vicino a [[papa Giovanni Paolo I]] e sorretto dall'ala più riformista del [[Collegio cardinalizio|Collegio dei Cardinali]]. Sembra che nei primi ballottaggi Benelli arrivò a nove voti dall'elezione, ma Wojtyła, in parte grazie al supporto ottenuto da cardinali come [[Franz König]] e altri che avevano precedentemente appoggiato Siri, venne eletto con grande stupore di tutto il mondo.
 
Il 26 giugno [[1967]] fu creato e pubblicato [[cardinale]] di [[San Cesareo in Palatio (titolo cardinalizio)|San Cesareo in Palatio]], [[chiesa di San Cesareo de Appia]] dedicata a [[san Cesario di Terracina]], ([[diaconia]] elevata a [[titolo cardinalizio|titolo]] ''[[pro illa vice]]'') da [[papa Paolo VI]]. A [[Cracovia]] si distinse per la sua attività di opposizione al [[stato socialista|regime comunista]]. In particolare, fece pubblicare a puntate nel suo giornale diocesano alcuni libri usciti all'epoca e colpiti dalla [[censura]] comunista. Tra questi ''[[Ipotesi su Gesù]]'' di [[Vittorio Messori]] e ''[[Lettera a un bambino mai nato]]'' della scrittrice [[Firenze|fiorentina]] [[Oriana Fallaci]]. La giornalista non gradì la cosa e scrisse una lettera al cardinale, denunciando la violazione del [[diritto d'autore]], problema che Wojtyła poté superare grazie alla legislazione vigente nello Stato polacco.<ref>Oriana Fallaci, ''[[Oriana Fallaci intervista sé stessa - L'Apocalisse]]'', Rizzoli, Milano, 2004.</ref>
Il [[16 ottobre]] [[1978]], all'età di cinquantotto anni, Wojtyła succedette a [[papa Giovanni Paolo I]]. Al momento dell'elezione Wojtyła avrebbe voluto assumere il nome di Stanislao I in onore del [[santo patrono]] della [[Polonia]]. Tuttavia, poiché i cardinali gli fecero notare che era un nome che non rientrava nella tradizione romana, Wojtyła scelse Giovanni Paolo II <ref>[http://www.cardinalrating.com/cardinal_55__article_1576.htm Wojtyła voleva chiamarsi Stanislao I]</ref>.
 
Il 23 aprile [[1974]] intervenne come relatore del Congresso per il settimo centenario di san [[Tommaso d'Aquino]], svoltosi a Roma dal 17 al 25 aprile, mentre il 28 giugno partecipò all'anniversario dell'incoronazione di Paolo VI e alla consacrazione episcopale dell'amico [[Andrzej Maria Deskur]]; con mons. Deskur e altri sei sacerdoti dell'Arcidiocesi di Cracovia, trascorse a [[San Giovanni Rotondo]] il 28º anniversario della sua ordinazione sacerdotale. Fra essi erano Adam Kubitz, mons. Edward Lubowiecki e don [[Stanisław Dziwisz]] «che avrebbe mantenuto questo ruolo a fianco del papa».<ref name="Karol Wojtyla pellegrino da Padre Pio">{{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=C-tn06ejJ80|titolo=Karol Wojtyla pellegrino da Padre Pio|editore=PadrePio tv|urlarchivio=https://archive.is/20200204110026/https://www.youtube.com/watch?v=C-tn06ejJ80|dataarchivio=4 febbraio 2020|urlmorto=no|urlarchivio2=http://web.archive.org/web/20191214165055/https://www.youtube.com/watch?v=C-tn06ejJ80|accesso=10 luglio 2022}}, dal minuto 1:28 al 3:15, e dal min 11:28 al 13:00.</ref> A fine ottobre del 1974, ritornò in Italia per partecipare alla terza assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi, per il quale Paolo VI lo chiamò a tenere la relazione sulla parte dottrinale. Il 3 novembre 1974 celebra la messa nell'altare centrale della chiesa di Santa Maria delle Grazie, raccontando dell'amicizia fra lui e il frate cappuccino, che era solito celebrare nell'altare laterale.<ref name="Karol Wojtyla pellegrino da Padre Pio" />
L'annuncio della sua elezione (l'''[[Habemus papam]]'') fu dato alle ore 18:45 dal cardinale [[Pericle Felici]]. Pochi minuti più tardi il nuovo papa si presentò alla folla riunita in [[piazza San Pietro]], affacciandosi dalla [[loggia]] che sovrasta l'ingresso della [[Basilica di San Pietro in Vaticano]]. Nel suo breve discorso egli si definì come «il nuovo Papa chiamato da un paese lontano» e superò subito le diffidenze degli [[Italia|italiani]], che vedevano per la prima volta da lungo tempo un pontefice straniero, dicendo «se mi sbaglio mi corrigerete!», frase rimasta famosa e che suscitò l'applauso dei presenti. Al termine egli impartì la prima [[benedizione]] ''[[Urbi et Orbi]]'' che fu trasmessa in [[mondovisione]].
 
Nell'agosto del [[1978]], dopo la morte di [[Paolo VI]], partecipò al [[Conclave dell'agosto 1978|conclave]] che si concluse con l'elezione di Albino Luciani, il [[patriarca di Venezia]], il quale divenne [[papa Giovanni Paolo I]]. Avendo 65 anni, Luciani era considerato un pontefice giovane in confronto ai suoi predecessori. Il 28 settembre, tuttavia, dopo solo 33 giorni di pontificato, Giovanni Paolo I morì, in circostanze mai del tutto chiarite. In ottobre Wojtyła fece così ritorno in [[Vaticano]] per prendere parte al [[Conclave dell'ottobre 1978|secondo conclave]] in meno di due mesi.
Il giorno seguente il nuovo Pontefice celebrò la [[messa]] insieme al [[Collegio cardinalizio]] nella [[Cappella Sistina]] e il [[22 ottobre]] iniziò solennemente il ministero petrino, quale 263° successore di [[Pietro apostolo]].
 
Nell'omelia pronunciata all'indomani dell'elezione alla Cattedra di Pietro, e di nuovo il 17 novembre 1979, in occasione di un convegno all{{'}}''Angelicum'' inerente alla biografia e la teologia di san Tommaso, il cardinale Wojtyla ribadì che «le parole del Concilio sono chiare: nello stretto collegamento col patrimonio culturale del passato, ed in particolare col pensiero di San Tommaso, i Padri hanno visto un elemento fondamentale per un'adeguata formazione del clero e della gioventù cristiana e quindi, in prospettiva, una condizione necessaria per il vagheggiato rinnovamento della Chiesa».<ref>{{cita web|url = http://www.vatican.va/content/john-paul-ii/it/speeches/1979/november/documents/hf_jp-ii_spe_19791117_angelicum.html|titolo = Discorso di Giovanni Paolo II al Pontificio Ateneo "Angelicum"|città = Cappella Sistina|data = 17 novembre 1979|editore = [[Libreria Editrice Vaticana]]|urlarchivio = https://archive.is/20200115135952/https://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/speeches/1978/documents/hf_jp-ii_spe_19781017_primo-radiomessaggio.html|urlmorto = no|accesso = 15 gennaio 2020 }}</ref>
Papa Giovanni Paolo II volle iniziare il suo pontificato rendendo omaggio ai due patroni d'Italia e così il [[5 novembre]] 1978 visitò [[Assisi]], per venerare [[Francesco d'Assisi|san Francesco]], e successivamente si recò anche alla basilica di [[Santa Maria sopra Minerva]] in [[Roma]], per venerare la tomba di [[Caterina da Siena]]. Il [[12 novembre]] Giovanni Paolo II prese possesso, come vescovo di Roma, della cattedra di [[San Giovanni in Laterano]] e il [[5 dicembre]] compì la prima visita alle parrocchie della [[diocesi di Roma]] iniziando con [[San Francesco Saverio]] nel quartiere della [[Garbatella]].
 
=== Il secondo conclave del 1978 ===
=== L'attentato subìto ===
{{Vedivedi anche|AttentatoConclave adell'ottobre Giovanni Paolo II1978}}
[[File:JPIIassinattem81.jpeg|thumb|200px|left|13Habemus maggiopapam 1981,Ioannes orePaulus 17II.22:jpg|thumb|Il Mehmetneoeletto Ali Ağca attenta alla vita dipontefice Giovanni Paolo II insi Piazzaaffaccia Sanalla Pietro.loggia dopo l'elezione]]
Qualcuno pensa che la sua elezione, come quella del suo predecessore, sia stata frutto di un compromesso: il conclave infatti, secondo quanto emerso dai racconti di alcuni cardinali, vide una netta divisione tra due candidati particolarmente forti quali il cardinale [[Giuseppe Siri]], [[arcivescovo di Genova]], votato dalla parte dell'ala conservatrice, e il cardinale [[Giovanni Benelli]], [[arcivescovo di Firenze]], molto vicino a [[papa Giovanni Paolo I|papa Luciani]] e sorretto dall'ala più riformista del [[Collegio cardinalizio|Collegio dei Cardinali]]. Secondo i vaticanisti [[Giancarlo Zizola]] e [[Benny Lai]], a Siri sarebbero mancati pochissimi voti per essere eletto papa:<ref>Giancarlo Zizola, ''Il conclave, storia e segreti'', Roma, Newton & Compton, 1997, p. 300 e succ.</ref><ref>Benny Lai, ''Il Papa non eletto: Giuseppe Siri, cardinale di Santa Romana Chiesa'', Roma e Bari, Laterza, 1993, p. 278.</ref> Wojtyła, però, in parte grazie al supporto ottenuto da cardinali come [[Franz König]] e altri che avevano precedentemente appoggiato Siri, venne eletto, all'ottavo scrutinio, con grande stupore di tutto il mondo, divenendo il primo pontefice non italiano dopo 455 anni: il precedente papa straniero, l'olandese [[Papa Adriano VI|Adriano VI]], era stato infatti eletto nel 1522.
Il [[13 maggio]] [[1981]] subì un [[attentato]] quasi mortale da parte di [[Mehmet Ali Agca|Mehmet Ali Ağca]], un killer professionista [[Turchia|turco]], che gli sparò due colpi di pistola in piazza San Pietro, pochi minuti dopo che egli era entrato nella piazza per un'udienza generale, colpendolo all'addome. Wojtyła fu presto soccorso e sopravvisse. Dopo l'attentato fu sottoposto ad un intervento di 5 ore e 30 minuti<ref>{{Cita web|http://www.accademiaromanachirurgia.it/centoannichirurgia/annichir_cap16.asp|Al capezzale dei papi e dei re|editore=Accademia Romana di Chirurgia}}</ref>.
 
Alle 18:18 del 16 ottobre dal comignolo della Sistina si levò la fumata bianca. Poco meno di mezz'ora dopo, alle 18:45, il cardinale protodiacono [[Pericle Felici]] annunciò l'avvenuta elezione. Pare che in un primo momento Wojtyła volesse scegliere come nome pontificale ''Stanislao,'' in onore del [[santo patrono]] della [[Polonia]]: tuttavia i cardinali gli fecero notare che era un nome che non rientrava nella tradizione romana, allora Wojtyła scelse di chiamarsi Giovanni Paolo II,<ref>[http://www.cardinalrating.com/cardinal_55__article_1576.htm]</ref> in ricordo del predecessore e per tener viva la sua memoria.<ref>[http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/audiences/1979/documents/hf_jp-ii_aud_19790822_it.html UDIENZA GENERALE Mercoledì, 22 agosto 1979]</ref>
Due giorni dopo il [[Natale]] del [[1983]], volle andare in prigione per incontrare il suo attentatore e dargli il suo perdono. I due parlarono da soli per lungo tempo e la loro conversazione è rimasta ancora oggi privata. Il Papa disse poi dell'incontro: «Ho parlato con lui come si parla con un fratello, al quale ho perdonato e che gode della mia fiducia. Quello che ci siamo detti è un segreto tra me e lui». L'attentatore venne in seguito condannato all'[[ergastolo]] dalla giustizia italiana per attentato a Capo di Stato estero. Nel [[2000]] il presidente della Repubblica [[Carlo Azeglio Ciampi]] gli concesse la grazia: Ali Ağca, estradato dall'Italia, fu condotto nel carcere di massima sicurezza di Kartal (Turchia), nel quale stava scontando la pena di dieci anni di reclusione per l'assassinio del giornalista Abdu Ipekci, avvenuto nel [[1979]].
 
Pochi minuti più tardi il nuovo papa si presentò alla folla riunita in [[piazza San Pietro]], affacciandosi dalla [[loggia]] che sovrasta l'ingresso della [[basilica di San Pietro in Vaticano]]. Contrariamente a quanto previsto dal cerimoniale, decise di rivolgere un discorso di saluto alla folla. Nel suo breve discorso egli si definì come «''un nuovo vescovo di Roma [...] chiamato da un paese lontano''» e superò subito le diffidenze degli [[italia]]ni, per i quali all'epoca un pontefice straniero era praticamente una novità assoluta, dicendo «''se mi sbaglio mi corrigerete!''»,<ref>{{cita web|url=http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1978/documents/hf_jp-ii_spe_19781016_primo-saluto_it.html|titolo=Primo saluto e prima benedizione ai fedeli|editore=vatican.va|accesso=21 aprile 2014}}</ref><ref>{{YouTube|id=D5E1VkA0SRg|titolo=Il famoso Se mi sbaglio mi corrigerete...|accesso=23 gennaio 2025|urlmorto=no}}</ref> frase rimasta famosa e che suscitò l'applauso dei presenti. Al termine egli impartì la prima [[benedizione]] ''[[Urbi et Orbi]]'' che fu trasmessa in [[mondovisione]].
Ali Ağca non ha mai voluto rivelare in modo chiaro la verità e ha ripetutamente cambiato versione sulla dinamica della preparazione dell'attentato, a volte suggerendo di aver avuto aiuti dall'interno del Vaticano. I documenti analizzati dalla [[dossier Mitrokhin|commissione Mitrokhin]] dimostrerebbero che l'attentato fu progettato dal [[KGB]] in collaborazione con la polizia della [[Germania Orientale]] (Stasi) e con l'appoggio di un gruppo terroristico bulgaro a [[Roma]], che a sua volta si sarebbe rivolto ad un gruppo turco di estrema destra, i [[lupi grigi]]. Una relazione di minoranza della stessa commissione negò questa tesi; tuttavia, altri documenti scoperti negli archivi sovietici e resi pubblici nel marzo [[2005]] supportano la tesi che l'attentato sia stato commissionato dall'[[Unione Sovietica]] <REF>{{en}}{{Cita web|http://www.dw-world.de/dw/article/0,1564,1538173,00.html|Stasi Files Implicate KGB in Pope Shooting|editore= DW-World.de|accesso=23-01-2007}}</REF>.
 
Il giorno seguente il nuovo pontefice celebrò la [[messa]] insieme al [[Collegio cardinalizio]] nella [[Cappella Sistina]] e il 22 ottobre [[Messa di inizio del pontificato|iniziò solennemente il ministero petrino]], quale 264º successore di [[Pietro apostolo]].
Le motivazioni che avrebbero portato l'URSS a preparare l'attentato non sono state chiarite; probabilmente, l'Unione Sovietica temeva l'influenza che un Papa polacco poteva avere sulla stabilità dei loro Paesi satelliti dell'Europa Orientale, in special modo la [[Polonia]]. {{cn|Altri, inoltre, accusano fazioni interne al Vaticano, in particolar modo la cosiddetta [[massoneria libera]] che si opponeva a Wojtyła e all'[[Opus Dei]].}}
 
Papa Giovanni Paolo II volle iniziare il suo pontificato rendendo omaggio ai due patroni d'Italia: il 5 novembre [[1978]] visitò [[Assisi]] per venerare [[Francesco d'Assisi|san Francesco]], e successivamente si recò anche alla [[basilica di Santa Maria sopra Minerva]] in [[Roma]] per venerare la tomba di santa [[Caterina da Siena]]. Il 12 novembre prese possesso, come vescovo di Roma, della cattedra di [[San Giovanni in Laterano]] e il 5 dicembre compì la prima visita alle parrocchie della [[diocesi di Roma]] iniziando con [[Chiesa di San Francesco Saverio alla Garbatella|San Francesco Saverio]] nel quartiere della [[Garbatella]].
[[File:Sandro Pertini con Giovanni Paolo II 2.jpg|thumb|200px|Giovanni Paolo II con [[Sandro Pertini]] sull'[[Adamello]]]]
 
== Il pontificato ==
Un'altra ipotesi (non necessariamente contraddittoria alla prima) è quella del coinvolgimento della [[mafia]] nell'attentato, suffragata dal memoriale del pentito di [[Cosa Nostra]] Vincenzo Calcara sulle dichiarazioni rese a [[Paolo Borsellino]]. Calcara racconta di essere stato incaricato dall'imprenditore mafioso e massone Michele Lucchese (che aveva contatti in Vaticano tramite il monsignor [[Marcinkus]]) di prelevare da Piazza San Pietro, 20 minuti dopo l'attentato, un turco armato da un mafioso bulgaro, Antonov. Assieme al turco e altri due mafiosi, si sarebbe recato a [[Paderno Dugnano]], a casa di Lucchese, dove il turco venne ucciso e seppellito.<ref>[http://www.19luglio1992.com/index.php?option=com_content&view=article&id=398:lettere-e-memoriali-di-vincenzo-calcara-parte-2&catid=2:editoriali&Itemid=4 Lettere e memoriali di Vincenzo Calcara (parte 2)]</ref>
=== L'inizio ===
{{citazione|Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa "cosa è dentro l'uomo". Solo lui lo sa!|Papa Giovanni Paolo II, ''[[Omelia]] per la messa di inizio del pontificato''<ref name=omelia1>[http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1978/documents/hf_jp-ii_spe_19781022_inizio-pontificato_it.html Omelia di Giovanni Paolo II per l'inizio del Pontificato]. [[Santa Sede]], [[22 ottobre]] [[1978]].</ref>}}
{{Approfondimento
|allineamento = destra
|larghezza = 250px
|titolo = Blasonatura dello stemma
|dim-testo = 100%
|contenuto =
[[File:Coat of arms of Ioannes Paulus II.svg|200px|center]]<br />
''D'azzurro, alla croce, l’asta posta a destra, e la traversa rialzata, accompagnata nel cantone sinistro della punta da una lettera maiuscola M, il tutto d’oro.''
}}
[[File:Imposition of pallium to Pope John Paul II – edited.jpg|sinistra|miniatura|Imposizione del [[Pallio (paramento liturgico)|pallio]] a Giovanni Paolo II durante la sua [[Messa di inizio del pontificato|messa di inaugurazione del ministero petrino]] il 22 ottobre 1978]]
Sull'onda del processo di rinnovamento ecclesiastico avviato dal [[Concilio Vaticano II]], Giovanni Paolo II fece a meno, come i suoi predecessori, di parte della simbologia e del cerimoniale tradizionale al fine di rendere il suo pontificato meno simile a un vero e proprio regno. Decise, pertanto, di non usare il [[plurale maiestatico]], riferendosi a sé stesso con «Io» al posto di «Noi», e optò per una semplice messa di inaugurazione del ministero petrino al posto della tradizionale cerimonia di [[incoronazione papale]].
Il suo stemma, come quello dei predecessori, fu sormontato della [[tiara]] (o triregno), un copricapo extra-liturgico adottato dai papi, sia negli stemmi sia nelle apparizioni pubbliche, nella forma attuale, dall'inizio del [[XIV secolo]] e visto spesso come un simbolo di potere terreno e di ricchezza, ma egli non la indosserà mai sostituendola con la [[mitria]].
 
{{Citazione|Il Papa Giovanni Paolo I, il cui ricordo è così vivo nei nostri cuori, non ha voluto il triregno e oggi non lo vuole il suo Successore. Non è il tempo, infatti, di tornare ad un rito e a quello che, forse ingiustamente, è stato considerato come simbolo del potere temporale dei Papi.|Papa Giovanni Paolo II, ''[[Omelia]] per la messa di inizio del pontificato''<ref name=omelia1 />}}
Tutte queste informazioni vanno considerate alla stregua di ipotesi, perché ad oggi non sono state comprovate le circostanze e le motivazioni dell'attentato.
 
Nell'omelia di inizio pontificato si soffermò anche sulla [[Tiara#Simbologia|simbologia delle tre corone]] della tiara interpretandole, innovativamente, come la triplice missione di [[Cristo]] di "sacerdote, profeta-maestro e re".
Un documento della Congregazione per la Dottrina della Fede analizza l'attentato, mettendolo in relazione con l'ultimo dei [[Segreti di Fatima]]<REF>{{Cita web|http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20000626_message-fatima_it.html|Il messaggio di Fatima|editore=Congregazione per la dottrina della fede|accesso=23-01-2007}}</REF>. L'attentato è avvenuto nel giorno della ricorrenza della prima apparizione della Madonna ai pastorelli di Fatima e Giovanni Paolo II, convinto che fu la mano della Madonna a deviare quel colpo e a salvargli la vita, volle che il bossolo del proiettile fosse incastonato nella corona della statua della Vergine a [[Madonna di Fatima|Fatima]].
 
[[File:Pope John Paul II (1979).jpg|thumb|left|Giovanni Paolo II allo [[Yankee Stadium (vecchio)|Yankee Stadium]] di [[New York]] nel 1979|259x259px]]
Un altro tentativo di assassinio di Giovanni Paolo II avvenne il [[12 maggio]] [[1982]] a [[Santuario di Fatima|Fatima]]: un uomo tentò di colpire il papa con una baionetta, ma fu fermato dalla sicurezza. L'uomo, un [[sacerdote]] spagnolo di nome Juan María Fernández y Krohn, si opponeva alle riforme del [[Concilio Vaticano II]] e definiva il papa un "agente di Mosca". Fu condannato a sei anni di prigione e, quindi, espulso dal [[Portogallo]].
 
Il suo pontificato è stato caratterizzato da un'intensa attività pastorale che lo ha portato in ogni parte del mondo. Ha operato per la difesa della [[pace]] e per migliorare le relazioni con le altre [[religioni]], in primo luogo con [[anglicani]] e [[ortodossi]].
=== I problemi di salute ===
Essendo il più giovane papa eletto dai tempi di [[papa Pio IX]] nel [[1846]] (eletto papa a 54 anni), Giovanni Paolo II iniziò il suo pontificato in ottima salute. Era un uomo relativamente giovane che, diversamente dai suoi predecessori, faceva abitualmente escursioni, nuotava e sciava. Tuttavia, dopo oltre venticinque anni sul seggio papale, un attentato ed un gran numero di traumi fisici, la sua salute cominciò a declinare. Fu vittima di un [[tumore]] al [[colon (anatomia)|colon]] che gli venne rimosso nel [[1992]], si slogò una spalla nel [[1993]], si ruppe il femore nel [[1994]] e subì l'[[appendicectomia]] nell' ottobre del [[1996]].
 
Nei confronti degli [[ebrei]], ha riconosciuto ufficialmente lo Stato di [[Israele]] e ha chiesto perdono per le mancanze e i peccati dei cristiani verso i "fratelli maggiori" nel corso dei secoli.
Nel [[2001]] venne stabilito nel corso di una visita ortopedica che, come alcuni osservatori internazionali sospettavano da tempo, Giovanni Paolo II soffriva del [[morbo di Parkinson]]. Ciò venne ufficialmente confermato dal Vaticano nel [[2003]]. Oltre all'evidente tremore alla mano, cominciò a pronunciare con difficoltà più frasi di seguito, e vennero notati anche alcuni problemi uditivi. Soffriva anche di un'[[artrosi]] acuta al ginocchio destro, che aveva sviluppato in seguito all'applicazione di una protesi all'anca. Nonostante questi disagi, continuò a girare il mondo. Disse di accettare la volontà di Dio che lo faceva Papa, e così rimase determinato a mantenere la carica fino alla morte, o finché non sarebbe diventato mentalmente inabile in maniera irreversibile. Coloro che lo hanno incontrato dicono che, sebbene provato fisicamente, sia sempre stato perfettamente lucido<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/ottobre/03/Papa_morente_forte_lucido__co_0_031003049.shtml|titolo=«Il Papa è morente». «No, è forte e lucido»|data=03-10-2003|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Luigi Accattoli}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.sanpaolo.org/fc/1005fc/1005fc36.htm|data=31-01-2010|titolo=Quando Wojtyla voleva dimettersi|pubblicazione=Famiglia Cristiana}}</ref>.
 
Wojtyła ha avuto anche una grande attenzione ai temi sociali. Ha scritto due [[Enciclica|encicliche]] sulle distorsioni delle [[Capitalismo|dottrine capitaliste]] e [[Comunismo|comuniste]]: la ''[[Laborem Exercens]]'' (14 settembre [[1981]]) e la ''[[Centesimus Annus]]'' (1º maggio [[1991]]), nel centenario della ''[[Rerum Novarum]]'' di [[papa Leone XIII]].
Nel settembre [[2003]], il cardinale [[Joseph Ratzinger]], spesso considerato la «mano destra» di papa Wojtyła<ref>{{cita news|pubblicazione=Corriere della Sera|titolo=Ratzinger, Sodano, Sandri: le «stampelle» del Pontefice malato|url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/ottobre/23/Ratzinger_Sodano_Sandri_stampelle_del_co_0_031023050.shtml|data=23-10-2003|autore=Luigi Accattoli}}</ref>, disse «dovremmo pregare per il Papa», sollevando serie preoccupazioni circa lo stato di salute del Pontefice.
 
Ha richiesto più volte a tutti gli Stati di rispettare la [[libertà religiosa]] dei propri cittadini, il suo primo pronunciamento in tale senso è stata una lettera al segretario delle [[Nazioni Unite]] [[Kurt Waldheim]] il 2 dicembre [[1978]] in occasione del trentesimo anniversario della firma della [[dichiarazione universale dei diritti umani]] del [[1948]].
=== La morte ===
{{vedi anche|Morte di Giovanni Paolo II|Autorità in delegazione ai funerali di Giovanni Paolo II}}
[[File:Body of John Paul II Daniel Scioli.jpg|thumb|left|250 px|Il corpo di Giovanni Paolo II.]]
Il [[1º febbraio]] [[2005]] fu ricoverato all'[[Ospedale Gemelli]] di Roma fino al [[10 febbraio]]; successivamente fu costretto a saltare gran parte degli impegni previsti per l'aggravarsi delle sue condizioni di salute. Il [[27 marzo]], giorno di Pasqua, apparve alla finestra su piazza San Pietro per poco tempo. Il cardinale [[Angelo Sodano]] lesse il messaggio [[Urbi et Orbi]] quando il Papa benedisse la folla di mano sua. Tentò di parlare, ma non vi riuscì.
 
=== Gli anni ottanta ===
Il [[30 marzo]], mercoledì, il Papa apparve alla finestra su piazza San Pietro per poco tempo. Tentò inutilmente di parlare. Fu l'ultima volta che si mostrò in pubblico prima di morire.
[[File:Bundesarchiv B 145 Bild-F059404-0019, Bundespräsident empfängt Papst Johannes Paul II..jpg|thumb|Papa Wojtyła insieme al [[Presidente federale della Germania|Presidente della Germania]] [[Karl Carstens]] nel [[Castelli di Augustusburg e Falkenlust|castello di Augustusburg]], 15 novembre 1980]]
Nel [[1982]] ha elevato l'[[Opus Dei]] al rango di [[prelatura personale]].<ref>[http://prelaturaspersonales.org/prelaturas-personales/documentos-mas-importantes/ Documentazione sull'erezione dell'Opus Dei come prelatura personale]</ref> Nel [[1983]] promulgò la nuova versione del [[Codice di diritto canonico]], riformando l'edizione del [[1917]] che aveva promulgato [[Papa Benedetto XV|Benedetto XV]]. Il 2 dicembre [[1984]] confermò la prassi del sacramento della [[Penitenza (sacramento)|confessione]] condannando la pratica della confessione comunitaria.
 
Con la costituzione apostolica ''[[Pastor Bonus]]'' del [[1988]] stabilì l'organizzazione della [[Curia Romana]] e i compiti dei vari dicasteri. Nel [[1989]] respinse le richieste di 163 teologi e teologhe riunite nel documento chiamato ''Dichiarazione di Colonia'' in cui essi affermavano che non sarebbe dovuta obbedienza alla Santa Sede su alcune particolari questioni di fede (soprattutto riguardo ai temi della ''[[Humanae Vitae]]'') e che sarebbe necessaria una consultazione popolare per l'elezione dei vescovi.
Morì il [[2 aprile]] [[2005]] alle ore 21:37 dopo due giorni dal peggioramento del suo stato di salute a causa di un'infezione dell'apparato urinario.
 
==== L'attentato ====
[[File:JPII_on_bier.jpg|thumb|right|250 px|Il Presidente USA Bush con la moglie e i suoi predecessori Clinton e Bush padre inginocchiati davanti al corpo del Papa]]
{{Vedi anche|Attentato a Giovanni Paolo II}}
[[File:JPIIassinattem81.jpeg|thumb|left|13 maggio 1981, ore 17:22: [[Mehmet Ali Ağca]] attenta alla vita di Giovanni Paolo II in [[piazza San Pietro]]]]
Il 13 maggio [[1981]] subì un [[attentato]] quasi mortale da parte di [[Mehmet Ali Ağca]], un killer professionista [[Turchia|turco]], che gli esplose contro due colpi di pistola in piazza San Pietro, pochi minuti dopo che Giovanni Paolo II era entrato nella piazza per un'udienza generale, colpendolo all'addome. Wojtyła, le cui condizioni apparvero subito gravi, fu presto soccorso e sottoposto a un intervento della durata di 5 ore e 30 minuti e sopravvisse.<ref>{{Cita web|1=http://www.accademiaromanachirurgia.it/centoannichirurgia/annichir_cap16.asp|2=Al capezzale dei papi e dei re|editore=Accademia Romana di Chirurgia|accesso=29 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090912044313/http://www.accademiaromanachirurgia.it/centoannichirurgia/annichir_cap16.asp|urlmorto=sì}}</ref>
 
Due anni dopo, nel [[Natale]] del [[1983]], volle andare ad incontrare il suo attentatore in carcere e dargli il suo perdono. I due parlarono da soli per lungo tempo e la loro conversazione è rimasta privata. Il Papa disse poi dell'incontro: «Ho parlato con lui come si parla con un fratello, al quale ho perdonato e che gode della mia fiducia. Quello che ci siamo detti è un segreto tra me e lui». L'attentatore venne in seguito condannato all'[[ergastolo]] dalla giustizia italiana per attentato a Capo di Stato estero (infatti la legge di ratifica dei [[Patti Lateranensi]], la legge n. 810/1929, aveva esteso la condanna all'ergastolo prevista dalla fattispecie di "Attentato al [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]]" ex art. 276 [[Codice penale italiano|c.p.]] anche alla persona del [[Papa|Sommo pontefice]] mentre, ex art. 295 c.p., la pena in cui soggiace chi attenta alla vita di un [[Capo di Stato]] estero corrisponde alla reclusione non inferiore ai 20 anni). Nel [[2000]] il presidente della Repubblica [[Carlo Azeglio Ciampi]] gli concesse la grazia: Ali Ağca, estradato dall'Italia, fu condotto nel carcere di massima sicurezza di Kartal (Turchia), nel quale stava scontando la pena di dieci anni di reclusione per l'assassinio del giornalista [[Abdi İpekçi]], avvenuto nel [[1979]].
I funerali ebbero luogo sei giorni dopo, venerdì [[8 aprile]] 2005, celebrati dal cardinale [[Joseph Ratzinger]] in [[piazza San Pietro]], con la partecipazione di un altissimo numero di capi di stato e di governo (più di 200 delegazioni ufficiali) oltre ai rappresentanti di tutte le religioni.
[[File:Giovanni Paolo II e Mehmet Ali Ağca a Rebibbia (1983).jpg|miniatura|Giovanni Paolo II con Mehmet Ali Ağca nel carcere di [[Rebibbia]], 27 dicembre 1983]]
 
Ali Ağca non ha mai voluto rivelare in modo chiaro la verità e ha ripetutamente cambiato versione sulla dinamica della preparazione dell'attentato, a volte suggerendo di aver avuto aiuti dall'interno del Vaticano. I documenti analizzati dalla [[dossier Mitrochin|commissione Mitrochin]] dimostrerebbero che l'attentato fu progettato dal [[KGB]] in collaborazione con la [[Stasi]] (polizia della [[Repubblica Democratica Tedesca]]) e con l'appoggio di un gruppo terroristico bulgaro a [[Roma]], che a sua volta si sarebbe rivolto a un gruppo turco di estrema destra, i [[Lupi grigi]]. Una relazione di minoranza della stessa commissione negò questa tesi; tuttavia, altri documenti scoperti negli archivi sovietici e resi pubblici nel marzo [[2005]] sostengono la tesi che l'attentato sia stato commissionato dall'[[Unione Sovietica]].<ref>{{cita web|lingua=en|http://www.dw-world.de/dw/article/0,1564,1538173,00.html|Stasi Files Implicate KGB in Pope Shooting|editore=DW-World.de|accesso=23 gennaio 2007}}</ref>
Si è stimato che il rito sia stato seguito direttamente da 250.000-300.000 persone che affollavano la piazza e l'antistante via della Conciliazione, e, tramite maxischermi, da almeno 2 milioni di persone riunite a Tor Vergata e nelle piazze di Roma<ref>''[http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/4422699.stm World mourns Pope at Rome funeral]'', [[BBC News]]; ''[http://www.lemonde.fr/cgi-bin/ACHATS/acheter.cgi?offre=ARCHIVES&type_item=ART_ARCH_30J&objet_id=896589&clef=ARC-TRK-G_01 Rome célèbre les funérailles de Jean Paul II]'', [[Le Monde]] online.</ref>.
 
Le motivazioni che avrebbero portato l'URSS a preparare l'attentato non sono state chiarite; probabilmente, l'Unione Sovietica temeva l'influenza che un Papa polacco poteva avere sulla stabilità dei suoi Paesi satelliti dell'Europa orientale, in special modo la [[Polonia]].
L'eccezionalità dell'evento fu sottolineata in quei giorni da diversi commentatori<ref name=funerale>«Il più partecipato e sentito funerale della storia» (''[http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/04_Aprile/08/papa-cronaca.shtml "Santo, santo": l'ultimo abbraccio della folla]'', [[Corriere della Sera]]); «il più grande funerale di un Papa nei duemila anni di storia di questo ufficio»(''[http://select.nytimes.com/gst/abstract.html?res=F60616F83F5A0C7A8CDDAD0894DD404482&n=Top%2fReference%2fTimes%20Topics%2fPeople%2fJ%2fJohn%20Paul%20II John Paul II: The Funeral; Pope Is Buried, Mourned by the Mighty and the Ordinary]'', [[New York Times]]) Il sindaco di [[Roma]] [[Walter Veltroni]] lo definì «il più grande evento della storia» (''[http://www.repubblica.it/2005/d/dirette/sezioni/esteri/papa/funeralipapa/index.html I funerali del Papa]'', ''[[la Repubblica]]'').</ref>, e il rito funebre fu trasmesso in diretta in mondovisione a reti unificate totalizzando, in Italia, quasi 15 milioni di spettatori e uno share del 90%.<ref>''[http://www.repubblica.it/2005/d/dirette/sezioni/esteri/papa/9aprile/index.html Roma il giorno dopo]'', la Repubblica.</ref>.
[[File:Sandro Pertini con Giovanni Paolo II 2.jpg|thumb|Giovanni Paolo II insieme a [[Sandro Pertini]] sull'[[Adamello (monte)|Adamello]] nel 1984]]
 
Un'altra ipotesi (non necessariamente contraddittoria della prima) è quella del coinvolgimento della [[mafia]] nell'attentato, suffragata dal memoriale del pentito di [[Cosa nostra]] [[Vincenzo Calcara]] sulle dichiarazioni rese a [[Paolo Borsellino]]. Calcara racconta di essere stato incaricato dall'imprenditore mafioso e massone Michele Lucchese (che aveva contatti in Vaticano tramite monsignor [[Paul Marcinkus|Marcinkus]]) di prelevare da piazza San Pietro, 20 minuti dopo l'attentato, un turco armato da un mafioso bulgaro, Antonov. Assieme al turco e altri due mafiosi, si sarebbe recato a [[Paderno Dugnano]], a casa di Lucchese, dove il turco sarebbe stato ucciso e seppellito.<ref>[http://www.19luglio1992.com/index.php?option=com_content&view=article&id=398:lettere-e-memoriali-di-vincenzo-calcara-parte-2&catid=2:editoriali&Itemid=4 Lettere e memoriali di Vincenzo Calcara (parte 2)]</ref>
L'afflusso di pellegrini a Roma nei giorni precedenti al funerale fu particolarmente intenso e sono state stimate tra i 2 e i 5 milioni di presenze totali.<ref>''[http://www.cnn.com/2005/WORLD/europe/04/08/pope.funeral/index.html Pope John Paul II buried in Vatican crypt]'', [[CNN]]; ''[http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/4421947.stm Reporters' log: Pope's funeral]'', BBC News; ''[http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?NewsID=53611 Funerali del Papa. Le esequie dureranno tre ore. Due milioni di pellegrini. Domani San Pietro apre alle 6]'', [[RaiNews24]], ''[http://www.repubblica.it/2005/d/sezioni/esteri/papa12/attesa/attesa.html Diciotto ore per vedere il Papa - Il prefetto: "Saranno 4 milioni"]'', la Repubblica.</ref> Furono allestite velocemente dalla [[Dipartimento della Protezione Civile|Protezione Civile]], tendopoli e ospedali da campo e furono posizionati nelle piazze cittadine, dal comune di Roma, ventisette maxischermi. La Protezione Civile prevedendo un afflusso straordinario a Roma, inviò, nei giorni precedenti, su scala nazionale a tutti i telefoni cellulari, alcuni [[Short Message Service|SMS]] che fornivano informazioni sulle condizioni climatiche, i dati d'afflusso, e invitavano i "partecipanti" a seguire l'evento tramite maxischermo poiché piazza San Pietro era divenuta inaccessibile già dal 6 aprile.<ref>''[http://www.protezionecivile.it/cms/print.php?dir_pk=52&cms_pk=2102 Informazioni utili sull'assistenza ai fedeli che interverranno alle esequie del Santo Padre Giovanni Paolo II]'', sito web della Protezione Civile.</ref>
[[File:Restos Juan Pablo II.jpg|thumb|La tomba di Giovanni Paolo II situata in Vaticano|left|270px]]
 
Tutte queste informazioni vanno considerate alla stregua di ipotesi, perché non sono state comprovate le circostanze e le motivazioni dell'attentato.
==== Successione ====
{{Vedi anche|Conclave 2005}}
Subito dopo la morte di papa Giovanni Paolo II è iniziato il periodo di [[sede vacante]] ed il processo di successione. Il suo "[[Anello del Pescatore|anello piscatorio]]" ed il sigillo sono stati distrutti dal cardinale [[camerlengo]], [[Eduardo Martínez Somalo]], a significare la fine della sua autorità papale. L'appartamento papale e tutto ciò che era sotto la diretta autorità e giurisdizione di Sua Santità è stato sigillato ed è iniziato il cerimoniale di nove giorni di esequie. Il corpo di Giovanni Paolo II è stato esposto fino al suo funerale che si è tenuto venerdì 8 aprile.
 
Un documento della Congregazione per la Dottrina della Fede analizza l'attentato, mettendolo in relazione con l'ultimo dei [[Segreti di Fátima]].<ref>{{Cita web|http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20000626_message-fatima_it.html|Il messaggio di Fatima|editore=Congregazione per la dottrina della fede|accesso=23 gennaio 2007}}</ref> L'attentato è avvenuto nel giorno della ricorrenza della prima apparizione della Madonna ai pastorelli di Fatima e Giovanni Paolo II, convinto che fosse stata la mano della Madonna a deviare quel colpo e a salvargli la vita, volle che l'ogiva del proiettile fosse incastonata nella corona della [[Madonna di Fátima|statua della Vergine a Fátima]].
== Processo di beatificazione ==
Il 28 aprile successivo alla morte, papa [[Benedetto XVI]] ha concesso la dispensa dal tempo di cinque anni di attesa dopo la morte, per l'inizio della [[Beatificazione|causa di beatificazione]] e [[canonizzazione]] di Giovanni Paolo II. La causa è stata aperta ufficialmente il [[28 giugno]] [[2005]] dal cardinale [[Camillo Ruini]], vicario generale per la [[diocesi di Roma]].
 
Un altro tentativo di assassinio di Giovanni Paolo II avvenne a [[Fátima (Portogallo)|Fátima]] a quasi un anno di distanza da quello di piazza San Pietro, il 12 maggio [[1982]]: un uomo riuscì a colpire di striscio il papa con una baionetta, prima di essere fermato dalla sicurezza.<ref>{{Cita web|http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/7673443.stm|Pope John Paul 'wounded' in 1982|editore=BBC News}}</ref> L'uomo, un [[sacerdote]] spagnolo di nome Juan María Fernández y Krohn, si opponeva alle riforme del [[Concilio Vaticano II]] e definiva il papa un "agente di Mosca". Fu condannato a sei anni di prigione ed espulso dal [[Portogallo]].
Il 2 aprile [[2007]] a due anni dalla morte, nella [[basilica di San Giovanni in Laterano]] in Roma, il cardinale Camillo Ruini ha dichiarato conclusa la prima fase diocesana del processo di beatificazione di Giovanni Paolo II, consegnando le risultanze alla [[Congregazione per le Cause dei Santi]].
 
==== L'Anno Santo del 1983 e l'istituzione delle GMG ====
Tale atto è avvenuto attraverso un iter giuridico-procedurale durante il quale sono stati letti in latino i verbali per il passaggio dei documenti, i quali riguardano la deposizione di 130 testimoni a favore e contro la beatificazione, nonché le conclusioni di teologi e storici a riguardo.
[[File:Giubileo della Redenzione - Apertura della Porta Santa.jpg|thumb|left|L'apertura della [[Porta santa]] in occasione del [[Giubileo straordinario della redenzione|Giubileo del 1983]]]]
Per il [[1983]]-[[1984]] indisse il [[Giubileo straordinario della redenzione]], nel 1950º anniversario della convenzionale data della morte e resurrezione di Cristo ([[33]]). In calendario indisse tra i vari appuntamenti il [[Giubileo dei Giovani 1984|Giubileo dei Giovani]], che ebbe il suo culmine il 15 aprile [[1984]], [[Domenica delle Palme]]: quel giorno trecentomila giovani affollarono [[piazza San Pietro]], cifra decisamente inconsueta per l'epoca.
 
Approfittando della concomitanza con l'[[Anno internazionale della Gioventù]] indetta dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]], il Papa diede appuntamento ai giovani per l'anno successivo: l'[[Giornata Mondiale della Gioventù 1985|incontro a Roma]] del 31 marzo [[1985]] segnò l'istituzione delle [[Giornata mondiale della gioventù|Giornate mondiali della gioventù]]. Nello stesso anno la [[Visita pastorale di papa Giovanni Paolo II nei Paesi Bassi|visita pastorale nei Paesi Bassi]].
Il miracolo attribuito al Papa, necessario per il riconoscimento di qualunque beato, è stata la guarigione dal [[morbo di Parkinson]] (lo stesso di cui ha sofferto Giovanni Paolo II) della religiosa francese suor Marie Simon-Pierre (nata nel 1961). La malattia le era stata diagnosticata nel 2001. Secondo la testimonianza della religiosa, la guarigione per intercessione del Pontefice è avvenuta la sera del [[2 giugno]] 2005, quando aveva 45 anni.<ref>Vedi [http://www.la-croix.com/article/index.jsp?docId=2298975&rubId=4078 articolo] del 28/03/2007 del quotidiano cattolico francese [[La Croix (quotidiano)|La Croix]].</ref><ref>[http://www.vicariatusurbis.org/beatificazione/italiano/LaCausa/ConclusoIlProcessoSuperMiro/TestimonianzaSuoraFrancese.htm Testimonianza della suora] dal sito ufficiale della diocesi di Roma.</ref>
 
Fu così deciso di continuare a organizzare questo genere di eventi ogni due anni in una città del mondo scelta dal papa: le prime due furono [[Buenos Aires]] nel [[1987]] e [[Santiago di Compostela]] nel [[1989]]. Con il passare degli anni le cosiddette "GMG" divennero incontri dall'importanza sempre maggiore, a prescindere dal numero effettivo di partecipanti.
Al 1° aprile 2009 le segnalazioni di presunti miracoli al vaglio della [[Congregazione per le Cause dei Santi]] erano 251.<ref>Franco Bucarelli, [http://www.corriere.it/cronache/09_aprile_01/miracoli_wojtyla_85d3dcce-1e98-11de-9011-00144f02aabc.shtml articolo] sul [[Corriere della sera]].</ref>
In particolare la [[Giornata Mondiale della Gioventù 1995|GMG del 1995]], svoltasi a [[Manila]] alla presenza di quattro o cinque milioni di persone, è considerato il più grande raduno umano della storia. L'ultima GMG presieduta da papa Wojtyla fu [[Giornata mondiale della gioventù 2002|quella svoltasi a Toronto nel 2002.]]
 
=== Gli anni novanta e i primi anni dopo il 2000 ===
Il [[19 dicembre]] [[2009]] con un decreto firmato da [[papa Benedetto XVI]] che ne attesta le virtù eroiche, è stato proclamato [[venerabile]].<ref>{{cita news|pubblicazione=Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede|data=19-12-2009|url=http://212.77.1.245/news_services/bulletin/news/24860.php?index=24860&lang=it|titolo=Promulgazione di decreti della Congregazione delle Cause dei Santi}}</ref><ref>{{cita news|pubblicazione=Corriere della Sera|url=http://www.corriere.it/cronache/09_dicembre_19/causa-beatificazione-papi-wojtyla-pacelli-giovanni-paolo-pio_3a47eb9c-ec97-11de-a048-00144f02aabc.shtml?fr=box_primopiano|titolo=Giovanni Paolo II e Pio XII: i due papi insieme verso gli altari|data=19-12-2009}}</ref>
{{citazione|Damose da fa'! Volemose bene! Semo romani!|Papa Giovanni Paolo II – 26 febbraio [[2004]]<ref>{{cita web|url=http://62.77.60.84/audio/ra/00027884.RM|titolo=Copia archiviata|accesso=15 luglio 2007|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070927195309/http://62.77.60.84/audio/ra/00027884.RM }}</ref><ref>[http://www.repubblica.it/2003/j/sezioni/esteri/papa2/damose/damose.html Repubblica.it/esteri: Il Papa saluta i preti di Roma "Damose da fa', volemose bbene"<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>}}
 
[[File:Sveti oce Janez Pavel II in Vid Gajsek.jpg|thumb|Giovanni Paolo II in [[Slovenia]] nel 1996]]
== Il pontificato ==
=== L'inizio ===
[[File:John paul 2 coa.svg|thumb|right|Stemma pontificio di Giovanni Paolo II. La 'M' in basso a destra sta per "Maria"]]
Sull'onda del processo di rinnovamento ecclesiastico avviato dal [[Concilio Vaticano II]], Giovanni Paolo II fece meno - come il suo predecessore - di parte della simbologia e del cerimoniale tradizionale al fine di rendere il suo pontificato meno simile ad un vero e proprio regno.
Decise, pertanto, di non usare il ''[[plurale maiestatico|pluralis maiestatis]]'', riferendosi a sé stesso con «Io» al posto di «Noi», e optò per una semplice messa di inaugurazione del ministero petrino, al posto della tradizionale cerimonia di [[incoronazione papale]].
Il suo stemma, come quello dei predecessori, fu sormontato della [[tiara]] (o triregno), un copricapo extra-liturgico adottato dai papi, sia negli stemmi che nelle apparizioni pubbliche, all'inizio del [[XIV secolo]] e visto spesso come un simbolo di potere terreno e di ricchezza, ma egli non la indosserà mai sostituendola con la [[mitria]].
 
Il 15 agosto [[1990]], nella costituzione apostolica ''[[Ex corde ecclesiae]]'' stabilì alcune regole per le Università cattoliche, tra cui il requisito per i docenti dell'approvazione del proprio vescovo. Il 27 aprile [[1991]] papa Giovanni Paolo II, in [[Basilicata]], visitò Pisticci Scalo, frazione del comune di [[Pisticci]], dove incoronò la statua di Santa Maria la Sanità del Casale, conservata nell'omonima Abbazia. Il 22 ottobre [[1993]] confermò la regola del [[celibato ecclesiastico]] nella [[Chiesa latina]], affermando che «bisogna ardire, mai ripiegare».<ref>{{Cita web|http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1993/october/documents/hf_jp-ii_spe_19931022_plenaria-clero_it.html|Ai partecipanti alla Plenaria della Congregazione per il Clero|editore=Libreria Editrice Vaticana}}</ref> Nello stesso anno visitò la [[Sicilia]], in un periodo segnato dalle tragiche vicende riguardanti i delitti mafiosi (fra i quali quelli di [[Giovanni Falcone]] e [[Paolo Borsellino]]): tra i momenti di maggiore impatto vi fu il discorso di accusa a [[Cosa nostra]] ad [[Agrigento]], presso la [[Valle dei Templi]] il 9 maggio.<ref>{{cita web|url = http://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/homilies/1993/documents/hf_jp-ii_hom_19930509_agrigento.html|titolo = Concelebrazione eucaristica nella Valle dei Templi - omelia di Giovanni Paolo II|sito = vatican.va|città = Agrigento|data = 9 maggio 1993|editore = [[Libreria Editrice Vaticana]]|urlarchivio = https://archive.is/20150922115404/http://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/homilies/1993/documents/hf_jp-ii_hom_19930509_agrigento.html|urlmorto = no|accesso = 5 maggio 2019}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2018-05/giovanni-paolo-ii-mafia-agrigento-convertitevi.html|titolo=“Convertitevi”: 25 anni fa il grido di Giovanni Paolo II contro la mafia|sito=Radio Vaticana|via=[https://www.youtube.com/watch?v=c2NsOzr6Mkw/ TV 2000 -video]|urlarchivio=https://archive.is/20190505160956/https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2018-05/giovanni-paolo-ii-mafia-agrigento-convertitevi.html|urlmorto=no|accesso=5 maggio 2019}}</ref> L'11 febbraio [[1997]], su indicazione del cardinale Camillo Ruini, nominò Antonio Buoncristiani come delegato a «esercitare tutte le funzioni spettanti normalmente sia al Superiore generale che al Superiore provinciale» nella [[Società San Paolo]], e quindi nella direzione della casa editrice delle [[Edizioni Paoline]] e di tutti i periodici da esse gestiti, tra cui ''[[Famiglia Cristiana]]''. La vicenda portò alle dimissioni dell'allora direttore [[Leonardo Zega]].
{{Quote|Il Papa Giovanni Paolo I, il cui ricordo è così vivo nei nostri cuori, non ha voluto il triregno e oggi non lo vuole il suo Successore. Non è il tempo, infatti, di tornare ad un rito e a quello che, forse ingiustamente, è stato considerato come simbolo del potere temporale dei Papi|Giovanni Paolo II, messa di inaugurazione papale, 22 ottobre 1978<ref name=omelia1 />}}
 
Con il [[motu proprio]] ''[[Ad tuendam fidem]]'' del [[1998]] chiarì il significato della «professione di fede del [[1989]]» che stabilisce la necessità per i teologi cattolici di aderire alle «verità» proclamate dal [[magistero]] «in modo definitivo» anche quando queste non siano stabilite come [[dogma]]. Sempre nello stesso anno, con il motu proprio ''[[Apostolos suos]]'' del [[21 maggio]] chiarì i limiti delle [[Conferenza episcopale|Conferenze episcopali]].
Nell'omelia di inizio pontificato si soffermò anche sulla [[Tiara#Simbologia|simbologia delle tre corone]] della tiara interpretandole, innovativamente, come la triplice missione di [[Cristo]] di "sacerdote, profeta-maestro e re".
 
[[File:John-Paul-II-Holy-Door.jpg|thumb|left|Giovanni Paolo II apre la [[porta santa]] per il [[Grande Giubileo del 2000]]]]
Il suo pontificato è stato caratterizzato da una intensa attività pastorale che lo ha portato in ogni parte del mondo.
Nella notte tra il 31 dicembre 1999 e il 1º gennaio 2000 ha presieduto la speciale benedizione [[Urbi et Orbi]] dedicata all'inizio del nuovo millennio:
Ha operato per la difesa della [[pace]] e per migliorare le relazioni con le altre [[religioni]], in primo luogo con [[anglicani]] ed [[ortodossi]].
 
{{Citazione|Sul quadrante della storia scocca un'ora importante: inizia in questo momento l'anno duemila, l'anno che ci introduce in un nuovo millennio. Per i credenti è l'anno del Grande Giubileo.
Nei confronti degli [[ebrei]], ha riconosciuto ufficialmente lo Stato di [[Israele]] ed ha chiesto perdono per le mancanze e i peccati dei cristiani verso i "fratelli maggiori" nel corso dei secoli.
Buon Anno a tutti voi, uomini e donne di ogni parte della terra!
Nel varcare la soglia del nuovo anno, mi piacerebbe bussare alla porta delle vostre case per recare a ciascuno il mio augurio cordiale: Buon Anno a tutti nella luce che da Betlemme si irradia sull'intero universo!
Vi auguro un anno ricco di pace: la pace annunciata dagli Angeli nella Notte Santa; la pace di Cristo, che per amore si è fatto fratello di ogni essere umano!
Vi auguro un anno sereno e felice: vi accompagni la certezza che Dio ci ama. Oggi, come duemila anni orsono, Cristo viene ad orientare con il suo Vangelo di salvezza i passi incerti e titubanti dei popoli e delle nazioni verso un futuro di autentica speranza.
A Lui chiedo di benedire questo momento di festa e di voti augurali, perché sia avvio promettente d'un nuovo millennio ricco di gioia e di pace. Entriamo nell'anno duemila con lo sguardo fisso al mistero dell'Incarnazione.
Cristo, ieri, oggi e sempre.|Dalla benedizione [[Urbi et Orbi]] dedicata all'inizio del nuovo millennio}}
 
Il 30 aprile 2000 ha canonizzato [[Faustina Kowalska]] e istituito la [[Festa della Divina Misericordia]].<ref><span>Periodico ''La domenica'', numero 1&nbsp;2014, Alba (CN)</span></ref> Nello stesso anno, proclama santo il presbitero [[Matteo Correa Magallanes]], morto martire nel 1927. Il 17 agosto 2002 nel [[santuario della Divina Misericordia di Cracovia-Łagiewniki]] ha effettuato, con atto solenne, l'affidamento del mondo alla Divina Misericordia.
[[File:John Paul II Polish Parliament 1999 5.jpg|left|thumb|220px|Il saluto del Papa]]
 
Il pontefice ribadì ripetutamente la dignità dell'uomo e il diritto alla vita, come fondamento di tutte le posizioni assunte in tema di morale. Ogni individuo è «unico e irripetibile» e ogni persona in quanto è a «immagine e somiglianza di [[Dio (cristianesimo)|Dio]]» ha una dignità che non è acquisita con meriti, ma è data fin dalla nascita. Il diritto naturale secondo [[Tommaso d'Aquino|san Tommaso]] discende dal diritto divino, da un volere del creatore che ha imposto tali leggi alla natura creata. La vita è un diritto in quanto dono di Dio, il Solo che può darla e toglierla. Il diritto alla vita è per il pontefice il fondamento di ogni altro diritto: della persona, e dell'esistenza di una giustizia e di un sistema di diritti a suo riguardo.
Wojtyła ha avuto anche una grande attenzione ai temi sociali. Ha scritto due [[Enciclica|encicliche]] sulle distorsioni delle [[Capitalismo|dottrine capitaliste]] e [[Comunismo|comuniste]]: la ''[[Laborem Exercens]]'' ([[14 settembre]] [[1981]]) e la ''[[Centesimus Annus]]'' ([[1 maggio]] [[1991]]), nel centenario della ''[[Rerum Novarum]]'' di [[papa Leone XIII]].
 
Il 1º ottobre 2003, riceve in Vaticano, dall'Accademia Bonifaciana di Anagni, fondata il 5 agosto precedente per ricordare i 700 anni dalla morte di papa Bonifacio VIII dal cav. Sante De Angelis, come primo insignito il Premio Internazionale Bonifacio VIII "...per una cultura della Pace...", auspicando in quell'occasione che ''"l'Accademia Bonifaciana contribuisca con ogni utile iniziativa alla costruzione di un mondo più giusto e fraterno, nella promozione degli autentici valori umani e cristiani e che il “Bonifacio” diventi il segno nel mondo di una vera cultura della Pace ed un momento insostituibile e di grande prestigio per promuovere la terra di Ciociaria e l'Italia".''
Ha richiesto più volte a tutti gli stati di rispettare la [[libertà religiosa]] dei propri cittadini, il suo primo pronunciamento in tale senso è stata una lettera al segretario delle [[Nazioni Unite]] [[Kurt Waldheim]] il [[2 dicembre]] [[1978]] in occasione del trentesimo anniversario della firma della [[dichiarazione universale dei diritti dell'uomo]] del [[1948]].
 
=== Gli anni ottantaSalute ===
[[File:PapaJohn Giovanni PaoloPaul II allaMedal Malatestianaof Freedom 2004.jpg|130px|right|thumb|Il Papa inGiovanni visitaPaolo allaII [[Bibliotecanel Malatestiana]], [[Cesena]].2004]]
Giovanni Paolo II iniziò il suo pontificato a 58 anni, un'età sensibilmente più bassa di quella dei suoi predecessori (fu il pontefice più giovane al momento dell'elezione dai tempi di [[papa Pio IX]], nel [[1846]]); era altresì una persona tonica e vigorosa, dedita regolarmente a varie attività sportive (tra le altre escursioni in montagna, nuoto e sci) e per i primi 15 anni di pontificato godette di ottima salute.<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/02_Febbraio/03/messori.shtml|titolo=Corriere della Sera - La notte dolorosa dell' «Atleta di Dio»|sito=www.corriere.it|accesso=2025-04-26}}</ref>
Nel 1982 ha elevato l'[[Opus Dei]] al rango di [[prelatura personale]].
 
L'avanzare dell'invecchiamento anagrafico e fisiologico, l'attentato del 1981 e vari traumi fisici cooperarono col tempo al declino della sua salute. Il 4 aprile 1991 gli fu diagnosticato il morbo di Parkinson.
Nel [[1983]] promulgò la nuova versione del [[Codice di diritto canonico]], riformando l'edizione del [[1917]] che aveva promulgato [[papa Benedetto XV|Benedetto XV]].
 
Nell'estate del [[1992]] gli fu asportato un [[tumore]] benigno al [[colon (anatomia)|colon]]; nel [[1993]] si slogò la spalla destra scivolando al termine di un'udienza (per qualche tempo dovette impartire le benedizioni col braccio sinistro) e nel [[1994]] si ruppe il femore destro a seguito di una caduta nel bagno del suo appartamento privato. A seguito di quest'ultimo rovescio, il 29 aprile 1994 fu sottoposto a un intervento di artroprotesi all'anca, che gli permise di tornare a camminare, seppur claudicante, obbligandolo a servirsi di un bastone. Un anno dopo, nel corso della benedizione natalizia del [[1995]] dalla finestra del Palazzo Apostolico, fu costretto a interrompere il suo discorso per un malore: la stampa parlò di una recidiva del tumore asportatogli tre anni prima, ma in seguito il medico personale Renato Buzzonetti riferì che si trattava di un attacco di [[appendicite]] acuta, che venne efficacemente curato attraverso una terapia medica, fino al successivo intervento programmato di [[appendicectomia]], al quale il pontefice fu sottoposto nell'ottobre del [[1996]] e che venne effettuato dal prof. [[Francesco Crucitti]].
Il [[2 dicembre]] [[1984]] confermò la prassi del sacramento della [[confessione]] condannando la pratica della [[confessione comunitaria]].
 
Il declino fisico di Giovanni Paolo II si acuì in maniera sensibile col manifestarsi della [[malattia di Parkinson]]. I primi sintomi, sempre secondo quanto dichiarato dall’archiatra dottor Buzzonetti in un'intervista con ''[[L'Osservatore Romano]]'', apparvero alla fine del [[1991]] sotto forma di un lieve tremore della mano sinistra; nel giro di qualche anno il pontefice palesò crescenti difficoltà nei movimenti e nella pronuncia delle parole.<ref>[http://www.vatican.va/news_services/or/or_quo/interviste/2010/112q07a1.html L'Osservatore Romano<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Alla progressione degenerativa si associarono anche problemi osteoarticolari, tra cui un'[[artrosi]] acuta al ginocchio destro, che a partire dal [[2002]] ne acuì le difficoltà di deambulazione: Giovanni Paolo II dovette quindi iniziare a servirsi di un'apposita pedana mobile per muoversi nelle occasioni pubbliche. A un certo punto, gli fu finanche impossibile stare in piedi e sulla pedana venne installata una poltrona. Nonostante questi disagi, non ridusse più di tanto i propri impegni, a cominciare dai viaggi internazionali: disse in proposito di accettare la volontà di [[Dio]], che aveva voluto rendere la sofferenza un elemento chiave del suo pontificato. Al contempo, non considerò mai l'ipotesi di rinunciare al papato, salvo qualora fosse diventato mentalmente inabile in maniera irreversibile. Coloro che lo incontrarono dicono che, sebbene provato fisicamente, Giovanni Paolo II mantenne sempre perfetta lucidità.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/ottobre/03/Papa_morente_forte_lucido__co_0_031003049.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2003/ottobre/03/Papa_morente_forte_lucido__co_0_031003049.shtml|titolo=«Il Papa è morente». «No, è forte e lucido»|data=3 ottobre 2003|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Luigi Accattoli}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.sanpaolo.org/fc/1005fc/1005fc36.htm|data=31 gennaio 2010|titolo=Quando Wojtyła voleva dimettersi|pubblicazione=Famiglia Cristiana|accesso=26 gennaio 2010|dataarchivio=7 aprile 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110407025213/http://www.sanpaolo.org/fc/1005fc/1005fc36.htm|urlmorto=sì}}</ref> Nel settembre [[2003]] il cardinale [[Joseph Ratzinger]], spesso considerato la «mano destra» di papa Wojtyła<ref>{{cita news|pubblicazione=Corriere della Sera|titolo=Ratzinger, Sodano, Sandri: le «stampelle» del pontefice malato|url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/ottobre/23/Ratzinger_Sodano_Sandri_stampelle_del_co_0_031023050.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2003/ottobre/23/Ratzinger_Sodano_Sandri_stampelle_del_co_0_031023050.shtml|data=23 ottobre 2003|autore=Luigi Accattoli}}</ref>, disse «dovremmo pregare per il Papa», sollevando serie preoccupazioni circa lo stato di salute del pontefice. Il futuro [[papa Benedetto XVI]] aveva conosciuto Wojtyła durante gli anni del [[Concilio Vaticano II]]<ref>{{cita web|autore = Card. [[Giovanni Battista Re]]|url = http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cbishops/documents/rc_con_cbishops_doc_20040518_present-alzatevi-andiamo_it.html|titolo = Presentazione del volume "Alzatevi, andiamo!" di Giovanni Paolo II|data = 18 maggio 2004|città = Scuderie del Quirinale (Roma)|sito = vatican.va|urlarchivio = https://archive.is/20190903143859/http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cbishops/documents/rc_con_cbishops_doc_20040518_present-alzatevi-andiamo_it.html|urlmorto = no|accesso = 3 settembre 2019 }}</ref> e nel libro dal titolo ''Accanto a Giovanni Paolo II'', edito nel 2014<ref>{{cita web|url = http://www.korazym.org/13400/il-papa-emerito-benedetto-xvi-racconta-un-libro-la-sua-amicizia-con-giovanni-paolo-ii/|titolo = Il Papa emerito Benedetto XVI racconta in un libro la sua amicizia con Giovanni Paolo II|data = 7 marzo 2014|sito = korazym.org|urlarchivio = https://archive.is/20190903151201/http://www.korazym.org/13400/il-papa-emerito-benedetto-xvi-racconta-un-libro-la-sua-amicizia-con-giovanni-paolo-ii/|urlmorto = no|accesso = 3 settembre 2019 }}</ref>, raccontò il profondo sentimento di stima e di affetto che lo legò personalmente al predecessore, il quale, nella propria autobiografia ''Alzatevi, andiamo!'', aveva riservato per lui l'espressione di "amico fidato".<ref>{{cita web|autore = [[Sandro Magister]]|url = http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/7042%26eng%3dy.html|titolo = Two Bishops of Krakow, Two Books, and Two Conclaves - To Keep in Mind|lingua = en|data = 27 maggio 2004|sito = chiesa.espresso.repubblica.it|urlarchivio = https://archive.is/20190729090858/http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/7042%26eng%3Dy.html|urlmorto = no|accesso = 3 settembre 2019}}</ref>
Con la costituzione apostolica ''[[Pastor Bonus]]'' del [[1988]] stabilì l'organizzazione della [[Curia Romana]] ed i compiti dei vari dicasteri.
 
=== La morte ===
Nel [[1989]] respinse le richieste di 163 teologi e teologhe riunite nel documento chiamato ''Dichiarazione di Colonia'' in cui essi affermavano che non sarebbe dovuta obbedienza alla Santa Sede su alcune particolari questioni di fede (soprattutto riguardo ai temi della ''[[Humanae Vitae]]'') e che sarebbe necessaria una consultazione popolare per l'elezione dei vescovi.
{{vedi anche|Morte di papa Giovanni Paolo II|Autorità in delegazione ai funerali di Giovanni Paolo II}}
[[File:Giovanni Paolo II 0013.JPG|thumb|left|La salma di papa Giovanni Paolo II]]
Il 1º febbraio [[2005]] Wojtyła fu ricoverato al [[policlinico Agostino Gemelli]] di Roma, dove restò fino al 10 febbraio; successivamente fu costretto a saltare gran parte degli impegni previsti per l'aggravarsi delle sue condizioni di salute. Il 27 marzo, domenica del giorno di Pasqua, apparve alla finestra su piazza San Pietro per poco tempo. Il messaggio [[Urbi et Orbi]] fu letto dal cardinale [[Angelo Sodano]], mentre il Papa benedisse la folla di mano sua, tentando di parlare senza riuscirci.
 
[[File:JPII on bier.jpg|thumb|L'allora presidente degli Stati Uniti [[George W. Bush]] con la moglie, [[George H. W. Bush]], [[Bill Clinton]] e [[Condoleezza Rice]] inginocchiati davanti alla salma di Giovanni Paolo II]]
==== L'Anno Santo del 1983 e l'istituzione delle GMG ====
Il 30 marzo, mercoledì, il Papa apparve per l'ultima volta in pubblico: si affacciò brevemente sulla finestra su piazza San Pietro e tentò di parlare, ma al posto delle parole emise solo un prolungato respiro. Dopo due giorni dal peggioramento del suo stato di salute a causa di un'infezione dell'apparato urinario, Giovanni Paolo II morì alle ore 21:37 di sabato 2 aprile 2005, vigilia della [[Domenica della divina misericordia]], all'età di 84 anni. L'annuncio della morte venne dato dal portavoce vaticano [[Joaquín Navarro-Valls]]. Un "Amen" sarebbe stata l'ultima parola pronunciata dal Pontefice.<ref>[http://www.repubblica.it/2005/d/sezioni/esteri/papa8/papa8/papa8.html Si è spento serenamente."Amen" l'ultima parola], Repubblica 3 aprile 2005.</ref> Toccò invece all'arcivescovo [[Leonardo Sandri]], sostituto per gli affari generali della [[Segreteria di Stato della Santa Sede|Segreteria di Stato]], annunciare la morte del pontefice alle migliaia di persone accorse in piazza San Pietro, raccolte in preghiera nelle ore immediatamente precedenti il decesso:
[[File:Giubileo della Redenzione - Apertura della Porta Santa.jpg|thumb|left|L'apertura della [[Porta Santa]] in occasione del Giubileo del [[1983]]]]
{{q|Carissimi fratelli e sorelle, alle 21:37 il nostro amatissimo Santo Padre Giovanni Paolo II è tornato alla casa del Padre. Preghiamo per lui.|Annuncio di Leonardo Sandri, 2 aprile 2005.}}
Per il [[1983]]-[[1984]] indisse il [[Giubileo del 1983|Giubileo Straordinario della Redenzione]], nel 1950° anniversario della data convenzionale della morte e resurrezione di Cristo ([[33]]). In calendario indisse tra i vari appuntamenti il [[Giubileo dei Giovani 1984|Giubileo dei Giovani]] che ebbe il suo culmine il [[15 aprile]] 1984, [[Domenica delle Palme]]: quel giorno trecentomila giovani affollarono piazza San Pietro, cifra decisamente inconsueta per l'epoca.
Da quella sera e fino al giorno delle esequie, più di tre milioni di pellegrini confluirono a Roma per rendere omaggio alla salma del Papa.<ref>Il Messaggero ''[http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=188668 Papa Wojtyła santo: i «miracoli» sotto la lente del Vaticano] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160106153004/http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=188668|data=6 gennaio 2016 }}'', 2 aprile 2012.</ref>
 
[[File:John Paul II funeral long shot.jpg|thumb|La messa esequiale]]
Approfittando della concomitanza con l'[[Anno internazionale della Gioventù]] indetta dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]], il Papa diede appuntamento ai giovani per l'anno successivo: l'[[Giornata Mondiale della Gioventù 1985|incontro a Roma]] del [[31 marzo]] [[1985]] segnò l'istituzione delle [[Giornata Mondiale della Gioventù|Giornate Mondiali della Gioventù]].
I funerali ebbero luogo sei giorni dopo, venerdì 8 aprile, celebrati dal cardinale [[Joseph Ratzinger]] in qualità di decano del Collegio cardinalizio (eletto papa undici giorni dopo), in [[piazza San Pietro]], con la partecipazione di un altissimo numero di capi di Stato e di governo (più di 200 delegazioni ufficiali) oltre ai rappresentanti di tutte le religioni. Molti applausi e grida di "''Santo subito''" accompagnarono l'omelia del cardinale Ratzinger.<ref>Corriere della Sera, ''[http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/04_Aprile/08/papa.html Papa, preghiere e applausi per l'ultimo addio]'', 8 aprile 2005.</ref>
 
Papa Wojtyła fu poi sepolto nelle [[Grotte Vaticane]], sotto la basilica. La bara fu calata in una tomba creata nella stessa nicchia precedentemente occupata dai resti di [[papa Giovanni XXIII]]. La nicchia era vuota da quando i resti di papa Giovanni erano stati spostati nel corpo principale della basilica dopo la sua beatificazione.
Fu così deciso di continuare ad organizzare questo genere di eventi ogni due anni in una città del mondo scelta dal papa: le prime due furono [[Buenos Aires]] ([[1987]]) e [[Santiago de Compostela]] ([[1989]]). Con il passare degli anni le cosiddette "GMG" divennero incontri dall'importanza sempre maggiore, a prescindere dal numero effettivo di partecipanti.
 
Si è stimato che il rito sia stato seguito direttamente da un numero compreso tra le 250&nbsp;000 e le 300&nbsp;000 persone che affollavano la piazza e l'antistante via della Conciliazione, e, tramite maxischermi, da almeno 2 milioni di persone riunite a Tor Vergata e nelle piazze di Roma.<ref>''[http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/4422699.stm World mourns Pope at Rome funeral]'', [[BBC News]]; ''[https://www.lemonde.fr/cgi-bin/ACHATS/acheter.cgi?offre=ARCHIVES&type_item=ART_ARCH_30J&objet_id=896589&clef=ARC-TRK-G_01 Rome célèbre les funérailles de Jean Paul II]'', [[Le Monde]] online.</ref>
In particolare la [[Giornata Mondiale della Gioventù 1995|GMG del 1995]], svoltasi a [[Manila]] alla presenza di quattro o cinque milioni di persone, è considerato il più grande raduno umano della storia.
 
L'eccezionalità dell'evento fu sottolineata in quei giorni da diversi commentatori,<ref name=funerale>«Il più partecipato e sentito funerale della storia» (''[http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/04_Aprile/08/papa-cronaca.shtml "Santo, santo": l'ultimo abbraccio della folla]'', [[Corriere della Sera]]); «il più grande funerale di un Papa nei duemila anni di storia di questo ufficio»(''[http://select.nytimes.com/gst/abstract.html?res=F60616F83F5A0C7A8CDDAD0894DD404482&n=Top%2fReference%2fTimes%20Topics%2fPeople%2fJ%2fJohn%20Paul%20II John Paul II: The Funeral; Pope Is Buried, Mourned by the Mighty and the Ordinary]'', [[New York Times]]) Il sindaco di [[Roma]] [[Walter Veltroni]] lo definì «il più grande evento della storia» (''[http://www.repubblica.it/2005/d/dirette/sezioni/esteri/papa/funeralipapa/index.html I funerali del Papa]'', ''[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]'').</ref> e il rito funebre fu trasmesso in diretta in mondovisione a reti unificate totalizzando, in Italia, quasi 15 milioni di spettatori e uno share del 90%.<ref>''[http://www.repubblica.it/2005/d/dirette/sezioni/esteri/papa/9aprile/index.html Roma il giorno dopo]'', la Repubblica.</ref>
=== Gli anni novanta ===
 
L'afflusso di pellegrini a Roma nei giorni precedenti al funerale fu particolarmente intenso e sono state stimate tra i 2 e i 5 milioni di presenze totali.<ref>''[https://www.cnn.com/2005/WORLD/europe/04/08/pope.funeral/index.html Pope John Paul II buried in Vatican crypt] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080316102402/http://www.cnn.com/2005/WORLD/europe/04/08/pope.funeral/index.html |data=16 marzo 2008 }}'', [[CNN]]; ''[http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/4421947.stm Reporters' log: Pope's funeral]'', BBC News; ''[http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?NewsID=53611 Funerali del Papa. Le esequie dureranno tre ore. Due milioni di pellegrini. Domani San Pietro apre alle 6] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071117115501/http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?NewsID=53611 |data=17 novembre 2007 }}'', [[RaiNews24]], ''[http://www.repubblica.it/2005/d/sezioni/esteri/papa12/attesa/attesa.html Diciotto ore per vedere il Papa – Il prefetto: "Saranno 4 milioni"]'', la Repubblica.</ref> Furono allestiti velocemente dalla [[Dipartimento della Protezione Civile|Protezione Civile]] tendopoli e ospedali da campo e furono posizionati nelle piazze cittadine, dal comune di Roma, ventisette maxischermi. La Protezione Civile, prevedendo un afflusso straordinario a Roma, inviò, nei giorni precedenti, a tutti i [[Telefono cellulare|telefoni cellulari]] su scala nazionale, alcuni [[Short Message Service|SMS]] che fornivano informazioni sulle condizioni climatiche e sui dati d'afflusso e invitavano chi avesse voluto seguire l'evento a farlo tramite maxischermo, poiché piazza San Pietro era divenuta inaccessibile già dal 6 aprile.<ref>''[http://www.protezionecivile.it/cms/print.php?dir_pk=52&cms_pk=2102 Informazioni utili sull'assistenza ai fedeli che interverranno alle esequie del Santo Padre Giovanni Paolo II] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070930193654/http://www.protezionecivile.it/cms/print.php?dir_pk=52&cms_pk=2102|data=30 settembre 2007 }}'', sito web della Protezione Civile.</ref>
Il [[15 agosto]] [[1990]] nella costituzione apostolica ''[[Ex corde ecclesiae]]'' stabilì alcune regole per le Università cattoliche, tra cui il requisito per i docenti dell'approvazione del proprio vescovo.
 
==== Testamento ====
Il [[22 ottobre]] [[1993]] confermò la regola del [[celibato|celibato sacerdotale]] nella [[Chiesa latina]], affermando che {{citazione necessaria|«bisogna ardire, mai ripiegare».}}
[[File:Restos Juan Pablo II.jpg|thumb|Tomba di Giovanni Paolo II nelle [[Grotte Vaticane]], prima del trasferimento dopo la beatificazione.]]
Papa Giovanni Paolo II lasciò un [[testamento olografo]], scritto in [[lingua polacca]] in periodi di tempo diversi. Esso inizia con una spiegazione delle diverse decisioni del papa per la cessione dei suoi oggetti personali di uso quotidiano; seguono riflessioni su episodi significativi del suo pontificato e chiude con il ricordo delle molte persone conosciute, tra le quali include il [[rabbino]] di Roma. Come impostazione generale, il documento ricorda il testamento di [[papa Paolo VI]].
 
Il testamento fu reso noto dapprima al [[Collegio dei Cardinali]] dal camerlengo [[Eduardo Martínez Somalo]]; successivamente il [[decano del collegio cardinalizio]] Joseph Ratzinger (succeduto a Giovanni Paolo II come [[papa Benedetto XVI]] il 19 aprile [[2005]]) lo lesse prima del funerale di papa Giovanni Paolo II. La pubblicazione ufficiale da parte del Vaticano porta la data del 7 aprile [[2005]].<ref>{{cita web|url=http://www.vatican.va/gpII/documents/testamento-jp-ii_20050407_it.html|titolo=Testo del testamento in italiano}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.opoka.org.pl/biblioteka/W/WP/jan_pawel_ii/inne/testament_jp2_20050407.html|titolo=Testo del testamento in polacco}}</ref>
L'[[11 febbraio]] [[1997]], su indicazione del cardinale Camillo Ruini, nominò Antonio Buoncristiani come delegato ad «esercitare tutte le funzioni spettanti normalmente sia al Superiore generale che al Superiore provinciale» nella [[Società San Paolo]], e quindi nella direzione della casa editrice delle [[Edizioni Paoline]] e di tutti i periodici da esse gestiti, tra cui [[Famiglia Cristiana]]. La vicenda portò alle dimissioni dell'allora direttore [[Leonardo Zega]].
 
==== Successione ====
Con il [[motu proprio]] ''[[Ad tuendam fidem]]'' del [[1998]] chiarì il significato della «professione di fede del 1989» che stabilisce la necessità per i teologi cattolici di aderire alle «verità» proclamate dal [[magistero]] «in modo definitivo» anche quando queste non siano stabilite come [[dogma]].
{{vedi anche|Conclave del 2005}}
Subito dopo la morte di papa Giovanni Paolo II è iniziato il periodo di [[sede vacante]] e il processo di successione. Il suo "[[Anello del Pescatore|anello piscatorio]]" e il sigillo sono stati distrutti dal cardinale [[camerlengo (Chiesa cattolica)|camerlengo]], [[Eduardo Martínez Somalo]], a significare la fine della sua autorità papale. L'appartamento papale e tutto ciò che era sotto la diretta autorità e giurisdizione di Sua Santità è stato sigillato ed è iniziato il cerimoniale di nove giorni di esequie. La salma di Giovanni Paolo II è stata [[Esposizione pubblica della salma|esposta]] fino al suo funerale che si è tenuto venerdì 8 aprile.
 
=== Beatificazione ===
Sempre nello stesso anno, con il motu proprio ''[[Apostolos suos]]'' del [[21 maggio]] chiarì i limiti delle [[Conferenza episcopale|Conferenze episcopali]].
[[File:Beatification of John Paul II (1).jpg|thumb|left|Un momento della beatificazione (1º maggio 2011)|382x382px]]
Il 28 aprile successivo alla morte, [[papa Benedetto XVI]] ha concesso la dispensa dal tempo di cinque anni di attesa dopo la morte per l'inizio della [[Beatificazione|causa di beatificazione]] e [[canonizzazione]]. La causa è stata aperta ufficialmente il 28 giugno [[2005]] dal cardinale [[Camillo Ruini]], vicario generale per la [[diocesi di Roma]]. Postulatore della causa è stato monsignor [[Sławomir Oder]].
 
Il 2 aprile [[2007]], a due anni dalla morte, nella [[basilica di San Giovanni in Laterano]] in Roma, il cardinale Camillo Ruini ha dichiarato conclusa la prima fase diocesana del processo di beatificazione di Giovanni Paolo II, consegnando le risultanze alla [[Congregazione per le Cause dei Santi]]. Tale atto è avvenuto attraverso un iter giuridico-procedurale durante il quale sono stati letti in latino i verbali per il passaggio dei documenti, i quali riguardano la deposizione di 130 testimoni a favore e contro la beatificazione, nonché le conclusioni di teologi e storici al riguardo.
Il Pontefice ribadì ripetutamente la dignità dell'uomo e il diritto alla vita, come fondamento di tutte le posizioni assunte in tema di morale. Ogni individuo è «unico e irripetibile» ed ogni persona in quanto è ad «immagine e somiglianza di Dio» ha una dignità che non è acquisita con meriti, ma è data fin dalla nascita. Il diritto naturale secondo [[san Tommaso]] discende dal diritto divino, da un volere del creatore che ha imposto tali leggi alla natura creata. La vita è un diritto in quanto dono di Dio, il Solo che può darla e toglierla. Il diritto alla vita è per il pontefice il fondamento di ogni altro diritto: della persona, e dell'esistenza di una giustizia e di un sistema di diritti a suo riguardo.
 
Al 1º aprile [[2009]], le segnalazioni di presunti miracoli al vaglio della [[Congregazione per le Cause dei Santi]] erano 251.<ref>Franco Bucarelli, [http://www.corriere.it/cronache/09_aprile_01/miracoli_wojtyla_85d3dcce-1e98-11de-9011-00144f02aabc.shtml articolo] sul [[Corriere della Sera]].</ref> Il 19 dicembre seguente, con un decreto firmato da [[papa Benedetto XVI]] che ne attesta le virtù eroiche, è stato proclamato [[venerabile]].<ref>{{cita news|pubblicazione=Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede|data=19 dicembre 2009|url=http://212.77.1.245/news_services/bulletin/news/24860.php?index=24860&lang=it|titolo=Promulgazione di decreti della Congregazione delle Cause dei Santi|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091224163258/http://212.77.1.245/news_services/bulletin/news/24860.php?index=24860&lang=it}}</ref><ref>{{cita news|pubblicazione=Corriere della Sera|url=http://www.corriere.it/cronache/09_dicembre_19/causa-beatificazione-papi-wojtyla-pacelli-giovanni-paolo-pio_3a47eb9c-ec97-11de-a048-00144f02aabc.shtml?fr=box_primopiano|titolo=Giovanni Paolo II e Pio XII: i due papi insieme verso gli altari|data=19 dicembre 2009}}</ref>
=== Dati, opere e documenti del Pontificato ===
[[File:Vladimir Putin with Pope John Paul II-1.jpg|right|270px|thumb|Incontro con [[Vladimir Putin]] nel [[2000]].]]
{{vedi anche|Dati sul pontificato di Papa Giovanni Paolo II|Opere e documenti di Giovanni Paolo II}}
Durante il suo pontificato ha scritto 14 [[encicliche]], proclamato ben 482 [[santi]] (più di tutti gli altri papi messi insieme) e percorso 1.163.865 [[Chilometro|chilometri]] in [[aeroplano|aereo]]; il suo è stato il 3° [[elenco dei 10 pontificati più lunghi|pontificato più lungo]] della storia.
 
Il 14 gennaio [[2011]] Benedetto XVI ha promulgato il decreto che attribuisce un miracolo all'intercessione di Giovanni Paolo II. Secondo quanto riportato dal cardinale [[Angelo Amato]], prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, si tratta della guarigione dal [[malattia di Parkinson|morbo di Parkinson]] (lo stesso di cui ha sofferto Giovanni Paolo II) della religiosa francese suor Marie Simon-Pierre, delle [[Piccole Suore delle Maternità Cattoliche]], nata nel [[1961]].<ref>"L'Osservatore Romano", ''Celerità e rigore nella causa di beatificazione di Giovanni Paolo II'', 16 gennaio 2011 [http://www.vatican.va/news_services/or/or_quo/interviste/2011/012q08a1.html url] consultato il 9 febbraio 2011. Cfr. anche "La Stampa", ''Toaff:"Riconoscimento a un grande papa"'', del 15 gennaio 2011, [http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=242&ID_articolo=3524&ID_sezione=524&sezione=], url consultato il 9 febbraio 2011</ref> La malattia le era stata diagnosticata nel [[2001]]. Secondo la testimonianza della religiosa, la guarigione per intercessione del pontefice è avvenuta la sera del 2 giugno [[2005]], quando aveva 44 anni.<ref>Vedi [http://www.la-croix.com/article/index.jsp?docId=2298975&rubId=4078 articolo] del 28/03/2007 del quotidiano cattolico francese [[La Croix (quotidiano)|La Croix]].</ref>
=== Filatelia e numismatica ===
{{Vedi anche|Emissioni filateliche della Città del Vaticano sotto Giovanni Paolo II}}
Durante il suo pontificato la Città del Vaticano ha emesso più di 500 [[Francobollo|valori postali]] diversi.
Papa Giovanni Paolo II è il primo Papa della storia ad essere soggetto di una [[banconota]]. È infatti raffigurato in quella da 50 [[złoty]] polacca del [[16 ottobre]] 2006. Su un lato Karol Wojtyła è ripreso con la [[croce pastorale]], mentre l'altra faccia mostra la celebre immagine dell'inaugurazione del Ministero che testimonia il profondo legame tra il Papa e il cardinale [[Stefan Wyszynski]], [[Primate (ecclesiastico)|Primate]] di Polonia.
 
[[File:Vaticano sightseeing fc31.jpg|thumb|La nuova tomba di Giovanni Paolo II nella cappella di San Sebastiano della [[Basilica di San Pietro in Vaticano|Basilica di San Pietro]] dopo la canonizzazione|241x241px]]
== Le sue idee sui temi internazionali ==
[[File:John Paul II Medal of Freedom 2004.jpg|thumb|left|200px|Papa Giovanni Paolo II negli [[Stati Uniti d'America|USA]] parla dopo essere stato insignito della ''Medal of Freedom'' nel [[giugno]] [[2004]]]]
==== Il tema della «cultura della morte» ====
Il [[10 gennaio]] [[2005]], durante il messaggio ai diplomatici presso la Santa Sede, antepose a tutti i problemi dell'umanità, compresa la fame, il tema della «sfida della vita» contro quella che definì come «cultura della morte», rappresentata da aborto, [[fecondazione artificiale]], [[clonazione]], [[eutanasia]], [[unioni civili]] e [[matrimoni omosessuali]], dichiarando che «lo Stato ha come suo compito primario proprio la tutela e la promozione della vita umana».
 
La cerimonia di [[beatificazione]] ha avuto luogo in [[piazza San Pietro]] nella [[domenica della divina misericordia]], il 1º maggio 2011, ed è stata presieduta dal papa suo successore, Benedetto XVI.<ref>{{Cita news|url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2011/01/14/visualizza_new.html_1640387051.html|titolo=Wojtyła: sarà beatificato il primo maggio. L'annuncio del Vaticano|pubblicazione=[[ANSA]]|giorno=14|mese=01|anno=2011|accesso=14 gennaio 2011}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/esteri/2011/01/14/news/papa-beatificazione-11215491/|titolo=Wojtyła beatificato il primo maggio 2011. Papa firma decreto che riconosce il miracolo|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|giorno=14|mese=01|anno=2011|accesso=1º maggio 2011}}</ref> Alla cerimonia erano presenti circa un milione e mezzo di fedeli,<ref name=beatificazione2011>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/esteri/2011/05/01/news/wojtyla_beato-15615255/index.html?ref=searchl|titolo=Wojtyła beato, folla immensa a San Pietro. Papa: ''Un gigante, la sua santità aleggiava''|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|giorno=01|mese=05|anno=2011|accesso=1º maggio 2011}}</ref> provenienti da tutto il mondo, tra cui moltissimi polacchi. Un lunghissimo applauso ha salutato l'immagine del beato Giovanni Paolo II mentre veniva scoperta dal balcone della Loggia delle benedizioni della basilica vaticana. Circa 90 sono state le delegazioni internazionali che hanno presenziato alla cerimonia. Il feretro del Papa, riesumato per l'occasione (ma mantenuto sigillato) il 29 aprile, dalle [[Grotte Vaticane]] è stato nuovamente esposto presso l'altare della Confessione di San Pietro, ricevendo l'omaggio ininterrotto dei pellegrini sino al 2 maggio, quando è stato tumulato, in forma privata, presso la cappella di San Sebastiano nella [[Basilica di San Pietro in Vaticano|Basilica Vaticana]].
Il tema della «cultura della morte» e la condanna di essa ricorre in numerosi pronunciamenti di Giovanni Paolo II.
 
==== AbortoCanonizzazione ====
[[File:Canonization 2014- The Canonization of Saint John XXIII and Saint John Paul II (14033195931).jpg|thumb|left|Un momento della canonizzazione (27 aprile 2014)|285x285px]]
La sua dottrina ha difeso fortemente la vita umana dal [[concepimento]] fino alla [[morte]] naturale. Questa posizione è stata per qualcuno di stampo conservatore, mentre altri l'hanno considerata un baluardo nella difesa dei più deboli e della vita.
Giovanni Paolo II è stato [[Canonizzazione|canonizzato]], insieme a [[papa Giovanni XXIII|Giovanni XXIII]], da [[papa Francesco]], alla presenza anche del [[papa emerito]] [[Papa Benedetto XVI|Benedetto XVI]], il 27 aprile [[2014]], [[Domenica della divina misericordia|festa della Divina Misericordia]] (come per la beatificazione).<ref>{{cita news|url=http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2013/09/30/0618/01384.html|titolo=Concistoro per il voto sulle cause di canonizzazione dei Beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II|editore=Sala Stampa della Santa Sede|data=30 settembre 2013|accesso=30 settembre 2013}}</ref>
 
Alla cerimonia ha partecipato in [[piazza San Pietro]] più di un milione di fedeli, per la maggior parte [[polacchi]], mentre sono state stimate in due miliardi le persone pronte a seguire l'evento, trasmesso in [[mondovisione]].<ref>[http://www.ansa.it/lazio/notizie/2014/04/27/canonizzazione-oltre-un-milione-fedeli_fd92756e-0477-482f-ace0-0cbcca9e37d2.html Canonizzazione, oltre un milione fedeli]</ref><ref>[http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Alfano-Italia-pronta-ad-ospitare-questo-grande-evento-la-canonizzazione-dei-due-papi-cd5c4db4-fa49-4f11-9142-18ee08c96be6.html Saranno in tutto due miliardi le persone pronte a seguire l'evento in tutto il mondo]</ref>
Nell'enciclica ''[[Evangelium vitae]]'' del [[25 marzo]] [[1995]] definì «democrazie totalitarie» gli stati democratici che consentono l'[[interruzione volontaria di gravidanza]].
 
Oltre a maxischermi posti in chiese e piazze in tutto il pianeta, per la prima volta nella storia un evento è stato trasmesso in diretta [[Cinema tridimensionale|3D]] in più di 500 cinema in 20 Paesi del mondo<ref>[http://www.rainews.it/dl/rainews/media/duepapisanti-maxischermi-piazze-italiane-1803d5b7-c44a-4fdc-a3c2-1db5cbd7eb6f.html Maxischermi nelle città per vedere la canonizzazione]</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.melty.it/canonizzazione-giovanni-paolo-ii-e-giovanni-xxiii-diretta-tv-e-cinema-aperti-a125103.html |titolo=Canonizzazione Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII: Diretta tv e cinema aperti |accesso=24 maggio 2023 |dataarchivio=1 aprile 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190401180436/https://www.melty.it/canonizzazione-giovanni-paolo-ii-e-giovanni-xxiii-diretta-tv-e-cinema-aperti-a125103.html |urlmorto=sì }}</ref> (in Italia è altresì andato in onda in tale formato sul canale a pagamento [[Sky 3D]]). L'evento è anche stato registrato in [[4K|Ultra HD 4K]] grazie alla collaborazione tra il [[Centro Televisivo Vaticano]], [[Sony]] e [[Sky Italia]].<ref>[http://www.digital-sat.it/ds-news.php?id=36661 Sony Digital Cinema, la tecnologia 4K alla cerimonia di canonizzazione – Digital-Sat]</ref>
==== Omosessualità ====
Il giorno dopo il [[gay pride]] tenutosi a [[Roma]] durante il [[Giubileo]], durante l'[[Angelus]] espresse «amarezza per l'affronto recato al grande Giubileo dell'anno Duemila e per l'offesa ai valori cristiani di una città che è tanto cara al cuore dei cattolici di tutto il mondo».
 
Ai fini della canonizzazione, per la quale devono essere ufficialmente riconosciuti due miracoli, la Chiesa ha ritenuto [[miracolo]]sa la guarigione di Floribeth Mora Díaz, una donna nata il 19 giugno [[1963]] a San José, in [[Costa Rica]]. La mattina dell'8 aprile [[2011]] la donna si era svegliata con un forte mal di testa, a seguito del quale era stata sottoposta a un'[[angiografia]], che aveva rivelato la rottura di un [[aneurisma cerebrale]] con conseguente [[emorragia subaracnoidea]], non operabile nelle strutture mediche locali.<ref>{{Cita web|url=http://www.lastampa.it/2014/04/15/esteri/vatican-insider/it/wojtyla-floribeth-e-quel-miracolo-che-vale-la-santit-bumrXBCpDk2Ai0zyufEsgN/pagina.html|titolo=Da http://www.vaticaninsider.it del 15 aprile 2014|accesso=30 aprile 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140502011411/http://www.lastampa.it/2014/04/15/esteri/vatican-insider/it/wojtyla-floribeth-e-quel-miracolo-che-vale-la-santit-bumrXBCpDk2Ai0zyufEsgN/pagina.html|urlmorto=sì }}</ref>
Il [[25 gennaio]] [[2003]] con un decreto della [[Congregazione per la dottrina della fede]] esplicitamente voluto {{citazione necessaria|«dal sommo Pontefice Giovanni Paolo II, con suprema ed inappellabile decisione senza alcuna possibilità di appello»}} ordina la dimissione dallo stato clericale di [[Franco Barbero]], della [[Comunità ecclesiale di base]] di [[Pinerolo]] che aveva simbolicamente benedetto alcuni matrimoni omosessuali.
 
Rimandata a casa senza speranza di guarire, il 1º maggio, mentre seguiva in televisione la cerimonia di beatificazione di Giovanni Paolo II, iniziata quando in Italia erano le 10 ed in Costa Rica le 2, pregò il pontefice scomparso di intercedere per la sua guarigione e poi, dopo aver assistito a tutta la trasmissione, si addormentò. La mattina seguente, dopo il risveglio, riferì di aver sentito interiormente la voce del papa, da poco beato, che la invitava ad alzarsi dal letto: nel fare ciò si accorse che non provava più alcun disturbo. In seguito due [[Risonanza magnetica nucleare|risonanze magnetiche]], eseguite l'11 novembre [[2011]] e il 16 maggio [[2012]], evidenziarono la totale scomparsa dell'aneurisma.<ref>[http://vaticaninsider.lastampa.it/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/giovanni-paolo-ii-john-paul-ii-juan-pablo-ii-26505/ Da www.vaticaninsider.it del 29 aprile 2014]</ref>
==== Ordinazione femminile ====
Si è espresso contro l'ordinazione al sacerdozio di donne. Nel 1979, in risposta ad un rappresentante delle suore degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], disse:
{{quote|la fedeltà a Cristo, soprattutto nella vita religiosa, non può essere mai separata dalla fedeltà alla Chiesa [...] non è da sottovalutare il fatto che la vostra consacrazione a Dio deve manifestarsi nel segno esteriore permanente di un semplice e idoneo abito religioso.|''Discorso del Santo Padre Giovanni Paolo II alle religiose di [[Washington (distretto di Columbia)|Washington]] <REF>{{Cita web|http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1979/october/documents/hf_jp-ii_spe_19791007_usa_washington_religiose_it.html| Discorso del santo padre Giovanni Paolo II alle religiose|editore=Santa Sede|accesso=23-01-2007}}</REF>}}
Tale posizione fu ribadita con la lettera apostolica ''[[Mulieris dignitatem]]''<REF>
[http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_letters/documents/hf_jp-ii_apl_15081988_mulieris-dignitatem_it.html ''Mulieris Dignitatem''] Lettera apostolica del sommo pontefice Giovanni Paolo II sulla dignità e vocazione della donna nell'anno mariano</REF>
il [[15 agosto]] [[1988]] e successivamente il [[22 maggio]] [[1994]] nella lettera ''[[Ordinatio sacerdotalis]]'':
{{quote|[il papa] in virtù del [suo] ministero di confermare i fratelli [dichiara che] la Chiesa non ha in alcun modo la facoltà di conferire alle donne l'ordinazione sacerdotale, e che questa sentenza deve essere tenuta in modo definitivo da tutti i fedeli|''Ordinatio Sacerdotalis'', 3<REF>{{Cita web|http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii//apost_letters/documents/hf_jp-ii_apl_22051994_ordinatio-sacerdotalis_it.html|Lettera apostolica ''Ordinatio Sacerdotalis'' del papa Giovanni Paolo II ai vescovi della chiesa cattolica sull'ordinazione sacerdotale da riservarsi soltanto agli uomini|editore=Santa Sede|accesso=23-01-2007}}</REF>}}
Sull'ipotesi che per tale pronunciamento si fosse avvalso dell'[[infallibilità papale]] intervenne dapprima la Congregazione per la Dottrina della Fede, con il suo ''Responsum'' in data [[28 ottobre]] [[1995]], a firma dell'allora prefetto, [[cardinale]] [[Joseph Ratzinger]]. In questo documento si afferma che la suddetta dottrina «proposta infallibilmente dal magistero ordinario e universale», è proposta dalla Lettera Apostolica ''Ordinatio Sacerdotalis'' con una dichiarazione formale e deve essere considerata come appartenente al deposito della fede. In seguito lo stesso Giovanni Paolo II, nel discorso ai vescovi tedeschi del [[20 novembre]] [[1999]] (n. 10), affermò: «l'insegnamento sul sacerdozio riservato agli uomini riveste il carattere di quella infallibilità che è legata al Magistero ordinario e universale della Chiesa».
 
== Concistori per la creazione di nuovi cardinali ==
==== Celibato del clero ====
{{vedi anche|Concistori di papa Giovanni Paolo II}}
{{vedi anche|sezione=s|[[Celibato del clero#Posizioni dei pontefici|Posizioni dei Pontefici sul celibato ecclesiastico]]}}
Come il suo predecessore [[Paolo VI]], anche Giovanni Paolo II intervenne più volte in difesa del celibato ecclesiastico, dichiarando che mantenerlo sarebbe stato positiva soluzione al calo delle vocazioni. Tra i motivi elencati in favore del celibato, [[Giovanni Paolo II]] citò il maggior tempo da dedicare alla parrocchia/comunità<ref>{{Cita web|http://www.vatican.net/holy_father/john_paul_ii/speeches/1978/documents/hf_jp-ii_spe_19781109_clero-roma_it.html|Discorso di Giovanni Paolo II al clero di Roma|data=9 novembre 1978|editore=Santa Sede|accesso=23-01-2007}}</ref>, e il fatto che il sacerdote debba non pensare ai beni terreni.
 
Papa Giovanni Paolo II durante il suo pontificato ha creato 231 [[Cardinale|cardinali]] nel corso di 9 distinti [[Concistoro|concistori]].
==== Divorzio ====
Ha confermato la posizione della Chiesa contraria all'ammissione di cattolici [[divorzio|divorziati]] al sacramento dell'[[eucaristia]] nell'[[esortazione apostolica]] ''[[Familiaris consortio]]''<REF>{{Cita web|http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_exhortations/documents/hf_jp-ii_exh_19811122_familiaris-consortio_it.html|Esortazione apostolica ''Familiaris Consortio'' di sua santità Giovanni Paolo II all'episcopato al clero e ai fedeli di tutta la chiesa cattolica circa i compiti della famiglia cristiana nel mondo di oggi|editore=Santa Sede|accesso=23-01-2007}}</REF>
del [[22 novembre]] [[1982]].
 
== Beatificazioni e canonizzazioni del pontificato ==
Il [[22 novembre]] [[2001]] ha nuovamente espresso tale posizione ai presuli dell'[[Oceania]], dopo che erano stati sollevati dei dubbi durante il ''Sinodo per l'Oceania'' tenutosi a Roma nel 1998 e nell'enciclica ''[[Ecclesia de Eucharistia]]'' del [[2003]].
{{Vedi anche|Beatificazioni del pontificato di Giovanni Paolo II|Canonizzazioni celebrate da Giovanni Paolo II}}
Giovanni Paolo II durante il suo lungo pontificato ha proclamato ben 482 santi (più di quanti ne proclamarono i pontefici precedenti) e ha beatificato 1 345 servi di Dio.
 
== Magistero e altri interventi ==
==== Ecologia ====
[[File:JohannesPaulusSimonis1985.2 (cropped).jpg|miniatura|Giovanni Paolo II durante il suo [[Visita pastorale di papa Giovanni Paolo II nei Paesi Bassi|viaggio apostolico nei Paesi Bassi]] nel 1985]]
Ha dedicato particolare attenzione al tema dell'ecologia, ponendo più volte l'accento sulla necessità di salvaguardare l'ambiente e richiamando l'uomo ad essere l’artefice e il collaboratore di Dio in questo compito.
Giovanni Paolo II proseguì l'insegnamento della dottrina cattolica attraverso la redazione di una serie di scritti teologici, che ebbero forte eco all'interno della Chiesa e, spesso, anche al suo esterno.
 
Un grande risultato di Giovanni Paolo II fu la pubblicazione del ''[[Catechismo della Chiesa cattolica]]'', che diede alla Chiesa cattolica un catechismo molto più aggiornato. Le sue prime [[enciclica|encicliche]] si soffermarono sul Dio «Uno e Trino»: la prima di esse, ''[[Redemptor Hominis]]'' ([[1979]]), riguarda la figura di Gesù; la seconda, ''[[Dives in Misericordia]]'' ([[1980]]), parla di Dio; nel [[1985]] completò la trilogia, con la ''[[Dominum et Vivificantem]]'', sullo [[Spirito Santo]] che «è Signore e dà la vita». Giovanni Paolo II mantenne questa focalizzazione su Dio durante tutto il pontificato.
{{quote|Del pari preoccupante, accanto al problema del consumismo e con esso strettamente connessa, è la questione ecologica. L’uomo, preso dal desiderio di avere e di godere, più che di essere e di crescere, consuma in maniera eccessiva e disordinata le risorse della terra e la sua stessa vita. Alla radice dell’insensata distruzione dell’ambiente naturale c’è un errore antropologico, purtroppo diffuso nel nostro tempo. L’uomo che scopre la sua capacità di trasformare e in un certo senso di creare il mondo con il proprio lavoro, dimentica che questo si svolge sempre sulla base della prima originaria donazione delle cose da parte di Dio: Egli pensa di poter disporre arbitrariamente della terra, assoggettandola senza riserve alla sua volontà come se essa non avesse una propria forma e una destinazione anteriore datale da Dio, che l’uomo può, sì, sviluppare, ma non deve tradire. Invece di svolgere il suo ruolo di collaboratore di Dio nell’opera della creazione, l’uomo si sostituisce a Dio e così finisce col provocare la ribellione della natura, piuttosto tiranneggiata che governata da lui. | ''[[Centesimus Annus]]'', 37}}
 
Nella sua visione per il nuovo millennio, contenuta nella Lettera Apostolica ''Novo Millennio Ineunte'' del 6 gennaio [[2001]], un «programma per ogni tempo», enfatizzò l'importanza di «ripartire da Cristo»: «No, non una formula ci salverà, ma una Persona».
==== Testo del catechismo ====
Il [[15 agosto]] [[1997]], con la lettera apostolica ''[[Laetamur Magnopere]]''<REF>{{Cita web|http://www.vatican.va/archive/catechism_it/lettera-apost_it.htm|Lettera apostolica ''Laetamur Magnopere''|editore=Santa Sede|accesso=23-01-2007}}</REF>,
approvò e promulgò in modo ufficiale il [[Catechismo della Chiesa cattolica]], che è stato accolto con diverso umore dai vari ambienti cattolici.
 
La prima priorità per la Chiesa è la santità: «Tutti i fedeli di qualsiasi stato o grado sono chiamati alla pienezza della vita cristiana». Inoltre, «per questa pedagogia della santità c'è bisogno di un cristianesimo che si distingua innanzitutto nell'"arte della preghiera"». La sua ultima enciclica, ''[[Ecclesia de Eucharistia]]'' ([[2003]]) è sull'eucaristia, che Wojtyła afferma «contenere l'intera ricchezza spirituale della Chiesa: Cristo stesso», enfatizzando il bisogno di «rinnovare la meraviglia» sull'eucaristia e «contemplare il volto di Cristo». Altri documenti importanti del suo pontificato sono stati la ''[[Laborem Exercens]]'' ([[1981]]) e la ''[[Centesimus Annus]]'' ([[1991]]) sui temi del lavoro, la ''[[Evangelium Vitae]]'' ([[1995]]) sull'inviolabilità della vita, la ''[[Fides et Ratio]]'' ([[1998]]) sui rapporti tra fede e ragione, e la ''[[Veritatis Splendor]]'' ([[1993]]), sulla morale cattolica.
Uno dei temi più controversi riguardava la [[pena di morte]]. Pur essendovi una decisa condanna della pena di morte, questa condanna non è totale. Una successiva riscrittura ha eliminato molti dubbi, coniugando il rispetto della dottrina precedente (nello [[Stato Pontificio]] si praticava la pena di morte, così come in quasi tutti gli stati dell'epoca) con l'affermazione secondo cui al giorno d'oggi i casi in cui tale pena è lecita sono ''praticamente inesistenti''.
 
Diversi personaggi hanno criticato Giovanni Paolo II, adducendo che egli abbia bloccato gli sforzi progressisti seguiti al [[Concilio Vaticano II]], diventando un simbolo del lato conservatore della Chiesa cattolica. La sua opposizione a metodi [[contraccezione|contraccettivi]], [[aborto]] e [[omosessualità]] è stata fervente e continua; un punto molto controverso del suo papato fu la lettera del 1º ottobre [[1986]] a tutti i vescovi in cui descriveva l'omosessualità come una «tendenza verso un male morale intrinseco» e «un disordine oggettivo». Nel suo libro ''Memoria e identità'' afferma che la spinta per il matrimonio gay potrebbe essere parte di «una nuova ideologia del male [...] che tenta di minare i diritti umani, contro la famiglia e le persone».
Nella versione odierna, il Catechismo scrive (art. 2267):
{{quote|L'insegnamento tradizionale della Chiesa non esclude, supposto il pieno accertamento dell'identità e della responsabilità del colpevole, il ricorso alla pena di morte, quando questa fosse l'unica via praticabile per difendere efficacemente dall'aggressore ingiusto la vita di esseri umani.<br />Se invece i mezzi incruenti sono sufficienti per difendere dall'aggressore e per proteggere la sicurezza delle persone, l'autorità si limiterà a questi mezzi, poiché essi sono meglio rispondenti alle condizioni concrete del bene comune e sono più conformi alla dignità della persona umana.<br />Oggi, infatti, a seguito delle possibilità di cui lo Stato dispone per reprimere efficacemente il crimine rendendo inoffensivo colui che l'ha commesso, senza togliergli definitivamente la possibilità di redimersi, i casi di assoluta necessità di soppressione del reo "sono ormai molto rari, se non addirittura praticamente inesistenti"|''[[Evangelium vitae]]''', n. 56 <REF>{{Cita web|http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P7Y.HTM|Catechismo della Chiesa cattolica|accesso=23-01-2007}}</REF>}}
 
=== Il tema della «cultura della morte» ===
==== Liturgia ====
Il 10 gennaio [[2005]], durante il messaggio ai diplomatici presso la Santa Sede, antepose a tutti i problemi dell'umanità, compresa la fame, il tema della «sfida della vita» contro quella che definì come «cultura della morte», rappresentata da aborto, [[fecondazione artificiale]], [[clonazione]], [[eutanasia]], [[unioni civili]], [[pena di morte]] e [[matrimoni omosessuali]], dichiarando che «lo Stato ha come suo compito primario proprio la tutela e la promozione della vita umana». Il tema della «cultura della morte» e la condanna di essa ricorre in numerosi pronunciamenti di Giovanni Paolo II.
Si è espresso contro le sperimentazioni nella liturgia, in un chirografo del [[22 novembre]] [[2003]] dichiarò che «il sacro ambito della celebrazione liturgica non deve mai diventare laboratorio di sperimentazioni o di pratiche compositive ed esecutive introdotte senza un'attenta verifica», posizione ripetuta nella [[lettera apostolica]] ''Spiritus et Sponsa''
<REF>{{Cita web|http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_letters/documents/hf_jp-ii_apl_20031204_sacra-liturgia_it.html| Lettera apostolica ''Spiritus et Sponsa'' del sommo pontefice Giovanni Paolo II nel XI anniversario della costituzione ''sacrosanctum concilium'' sulla sacra liturgia|accesso=23-01-2007|editore=Santa Sede}}</REF> del [[4 dicembre]] in occasione del quarantesimo anniversario della costituzione sulla liturgia del [[concilio Vaticano II]].
 
=== Aborto ===
In precedenza il [[24 maggio]] il cardinale [[Darío Castrillón Hoyos]] aveva celebrato a nome del Papa una [[Messa tridentina]] nella [[basilica di Santa Maria Maggiore]] in Roma.
La sua dottrina ha difeso fortemente la vita umana dal [[concepimento]] fino alla [[morte]] naturale. Questa posizione è stata per qualcuno di stampo conservatore, mentre altri l'hanno considerata un baluardo nella difesa dei più deboli e della vita. Nell'enciclica ''[[Evangelium vitae]]'' del 25 marzo [[1995]] definì «democrazie totalitarie» gli Stati democratici che consentono l'[[interruzione volontaria di gravidanza]].
 
Riteneva infatti che nel momento in cui «un parlamento autorizza l’interruzione della gravidanza […], commette un grave sopruso nei confronti di un essere umano innocente e privo, oltre tutto, di qualsiasi capacità di autodifesa».<ref>Giovanni Paolo II, ''Memoria e identità'', [[Rizzoli]], Milano, 2005, ISBN 978-88-58-64575-8, pagina 164.</ref>
==== L'incontro con Padre Pio ====
Nel [[1948]] la posizione di Padre Pio in seno alla Chiesa non era ancora giunta al suo punto critico: [[Papa Pio XII|Pio XII]] era un estimatore del «frate con le [[stigmate]]» e al suo arrivo sul soglio di [[San Pietro|Pietro]], nel [[1939]], aveva ordinato al [[Sant'Uffizio]] di «lasciare in pace Padre Pio». Il religioso era stato già in contrasto con il [[Sant'Uffizio]]: a partire dal maggio [[1923]], questo aveva emanato cinque decreti contro di lui e altri documenti ufficiali che sconfessavano la «soprannaturalità» dei fenomeni mistici che gli venivano attribuiti, in particolare le stigmate.
 
=== Omosessualità ===
In quel periodo, quindi, il [[clero]] di tutto il mondo sapeva che, ufficialmente, la Chiesa aveva preso le distanze da quel religioso e aveva invitato tutti a non frequentarlo. Ciò malgrado, Wojtyła volle conoscerlo. Ad aprile del 1948, durante le vacanze di Pasqua, partì per il [[Gargano]] con un seminarista suo connazionale e si trattenne qualche giorno nel paese in cui viveva Padre Pio. Le cronache registrano che ebbe vari incontri con il frate e che andò a confessarsi da lui. Nel novembre 1962 quando Wojtyła, già vescovo, era di nuovo a Roma per il Concilio, inviò una lettera a Padre Pio chiedendogli l'intercessione per la salute di una sua amica affetta da una grave neoplasia. La signora guarì, a detta dei medici stessi, in modo prodigioso. Il carteggio epistolare di tale evento (che comprende anche una lettera di ringraziamento spedita 11 giorni dopo la prima) è conservato come testimonianza.
Nel [[1986]], durante il suo pontificato, la [[Congregazione per la dottrina della fede]] emana un documento intitolato ''Cura pastorale delle persone omosessuali'' (''De pastorali personarum homosexualium cura''),<ref>{{Cita web|url=http://www.ratzinger.us/modules.php?name=News&file=article&sid=55|titolo=Amici di Joseph Ratzinger|accesso=19 gennaio 2018|dataarchivio=14 marzo 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110314163212/http://www.ratzinger.us/modules.php?name=News&file=article&sid=55|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.alleanzacattolica.org/temi/bioetica/c_139_140_1986_pp_9_10.pdf|titolo=La «Lettera» «sulla cura pastorale delle persone omosessuali»|accesso=31 marzo 2018|dataarchivio=5 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305013144/http://www.alleanzacattolica.org/temi/bioetica/c_139_140_1986_pp_9_10.pdf|urlmorto=sì}}</ref> che afferma:
{{citazione|Occorre invece precisare che la particolare inclinazione della persona omosessuale, benché non sia in sé peccato, costituisce tuttavia una tendenza, più o meno forte, verso un comportamento intrinsecamente cattivo dal punto di vista morale. Per questo motivo l'inclinazione stessa dev'essere considerata come oggettivamente disordinata.}}
Il documento porta la firma dell'allora prefetto della Congregazione, il cardinale [[Joseph Ratzinger]].
 
Il giorno dopo la [[parata del Pride]] tenutasi a [[Roma]] nel [[2000]], contemporaneamente al [[Giubileo]], durante l'[[Angelus]] espresse dalla finestra di piazza San Pietro «amarezza per l'affronto recato al grande Giubileo dell'anno Duemila e per l'offesa ai valori cristiani di una città che è tanto cara al cuore dei cattolici di tutto il mondo».
Wojtyła dimostrò sempre grande considerazione per il frate di [[Pietrelcina]]; fu proprio durante il suo pontificato che il frate fu prima [[beato|beatificato]] ([[2 maggio]] [[1999]]) e poi [[santo|canonizzato]] ([[16 giugno]] [[2002]]).
 
Il 25 gennaio [[2003]] con un decreto della [[Congregazione per la dottrina della fede]] ordina la dimissione dallo stato clericale di [[Franco Barbero (presbitero)|Franco Barbero]], della [[Comunità ecclesiale di base]] di [[Pinerolo]] che aveva simbolicamente benedetto alcuni matrimoni omosessuali.
=== Insegnamenti ===
{{quote|Damose da fa' e volemose bbene! Semo romani|Papa Giovanni Paolo II - 26 febbraio del 2004 <ref>http://www.oecumene.radiovaticana.org/IT1/Articolo.asp?c=33274</ref> <ref>http://62.77.60.84/audio/ra/00027884.RM</ref> <ref>http://www.repubblica.it/2003/j/sezioni/esteri/papa2/damose/damose.html</ref>}}
Giovanni Paolo II proseguì l'insegnamento della dottrina cattolica attraverso la redazione di una serie di scritti teologici, che ebbero forte eco all'interno della Chiesa e, spesso, anche al suo esterno.
 
=== Ordinazione femminile ===
Un grande risultato di Giovanni Paolo II fu la pubblicazione del ''[[Catechismo della Chiesa Cattolica]]'', che diede alla Chiesa cattolica un catechismo molto più aggiornato.
{{vedi anche|Sacerdozio femminile}}
[[File:George H W Bush and Pope John Paul II (cropped).jpg|thumb|Papa Giovanni Paolo II nel 1991]]
Giovanni Paolo II si è espresso contro l'ordinazione al sacerdozio di donne. Nel [[1979]], in risposta a una rappresentante delle suore degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], disse:
{{citazione|la fedeltà a Cristo, soprattutto nella vita religiosa, non può essere mai separata dalla fedeltà alla Chiesa [...] non è da sottovalutare il fatto che la vostra consacrazione a Dio deve manifestarsi nel segno esteriore permanente di un semplice e idoneo abito religioso.|''Discorso del Santo Padre Giovanni Paolo II alle religiose di [[Washington]]''<ref>{{Cita web|http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1979/october/documents/hf_jp-ii_spe_19791007_usa_washington_religiose_it.html|Discorso del santo padre Giovanni Paolo II alle religiose|editore=Santa Sede|accesso=23 gennaio 2007}}</ref>}}
Tale posizione fu ribadita con la lettera apostolica ''[[Mulieris dignitatem]].''<ref>
[http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_letters/documents/hf_jp-ii_apl_15081988_mulieris-dignitatem_it.html ''Mulieris Dignitatem''] Lettera apostolica del sommo pontefice Giovanni Paolo II sulla dignità e vocazione della donna nell'anno mariano</ref>
 
il 15 agosto [[1988]] e successivamente il 22 maggio [[1994]] nella lettera apostolica ''[[Ordinatio sacerdotalis]]'':
Le sue prime [[enciclica|encicliche]] si soffermarono sul Dio «Uno e Trino»: la prima di esse, ''[[Redemptor Hominis]]'' ([[1979]]) riguarda la figura di Gesù; la seconda, ''[[Dives in Misericordia]]'' ([[1980]]) parla di Dio; nel [[1985]] completò la trilogia, con la ''[[Dominum et Vivificantem]]'' sullo [[Spirito Santo]] che «è Signore e dà la vita». Giovanni Paolo II mantenne questa focalizzazione su Dio durante tutto il pontificato.
{{citazione|[il papa] in virtù del [suo] ministero di confermare i fratelli [dichiara che] la Chiesa non ha in alcun modo la facoltà di conferire alle donne l'ordinazione sacerdotale, e che questa sentenza deve essere tenuta in modo definitivo da tutti i fedeli|''Ordinatio Sacerdotalis'', 3<ref>{{Cita web|http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii//apost_letters/documents/hf_jp-ii_apl_22051994_ordinatio-sacerdotalis_it.html|Lettera apostolica ''Ordinatio Sacerdotalis'' del papa Giovanni Paolo II ai vescovi della chiesa cattolica sull'ordinazione sacerdotale da riservarsi soltanto agli uomini|editore=Santa Sede|accesso=23 gennaio 2007}}</ref>}}
 
Sull'ipotesi che per tale pronunciamento si fosse avvalso dell'[[infallibilità papale]], intervenne dapprima la Congregazione per la dottrina della fede, con il suo ''Responsum'' in data 28 ottobre [[1995]], a firma dell'allora prefetto, [[cardinale]] [[Joseph Ratzinger]]. In questo documento si afferma che la suddetta dottrina «proposta infallibilmente dal magistero ordinario e universale», è proposta dalla Lettera Apostolica ''Ordinatio Sacerdotalis'' con una dichiarazione formale e deve essere considerata come appartenente al deposito della fede. In seguito lo stesso Giovanni Paolo II, nel discorso ai vescovi tedeschi del 20 novembre [[1999]] (n. 10), affermò: «l'insegnamento sul sacerdozio riservato agli uomini riveste il carattere di quella infallibilità che è legata al Magistero ordinario e universale della Chiesa».
Nella sua visione per il nuovo millennio, contenuta nella Lettera Apostolica ''Novo Millennio Ineunte'' del [[6 gennaio]] [[2001]], un «programma per ogni tempo», enfatizzò l'importanza di «ripartire da Cristo»: «No, non una formula ci salverà, ma una Persona».
La prima priorità per la Chiesa è la santità: «Tutti i fedeli di qualsiasi stato o grado sono chiamati alla pienezza della vita cristiana». Inoltre, «per questa pedagogia della santità c'è bisogno di un cristianesimo che si distingua innanzitutto nell'"arte della preghiera"». La sua ultima enciclica, ''[[Ecclesia de Eucharistia]]'' ([[2003]]) è sull'Eucarestia, che Wojtyła II afferma «contenere l'intera ricchezza spirituale della Chiesa: Cristo stesso», enfatizzando il bisogno di «rinnovare la meraviglia» sull'Eucarestia e «contemplare il volto di Cristo».
 
=== Celibato del clero ===
Altri documenti importanti del suo pontificato sono stati la ''[[Laborem Exercens]]'' ([[1981]]) e la ''[[Centesimus Annus]]'' ([[1991]]) sui temi del lavoro, la ''[[Evangelium Vitae]]'' ([[1995]]) sull'inviolabilità della vita, la ''[[Fides et Ratio]]'' ([[1998]]) sui rapporti tra fede e ragione, e la ''[[Veritatis Splendor]]'' ([[1993]]), sulla morale cattolica.
{{vedi anche|Celibato ecclesiastico}}
Come [[papa Paolo VI]], anche Giovanni Paolo II intervenne più volte in difesa del celibato ecclesiastico nella [[Chiesa latina]], dichiarando che mantenerlo sarebbe stato positiva soluzione al calo delle vocazioni. Tra i motivi elencati in favore del celibato ecclesiastico, Giovanni Paolo II citò il maggior tempo da dedicare alla parrocchia/comunità<ref>{{Cita web|http://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/speeches/1978/documents/hf_jp-ii_spe_19781109_clero-roma.html|Discorso di Giovanni Paolo II al clero di Roma|data=9 novembre 1978|editore=Santa Sede|accesso=23 gennaio 2007}}</ref> e il fatto che i sacerdoti non debbano pensare ai beni terreni.
 
=== Divorzio ===
Diversi personaggi hanno criticato Giovanni Paolo II, adducendo che egli abbia bloccato gli sforzi progressisti seguiti al [[Concilio Vaticano II]], diventando un simbolo del lato conservatore della Chiesa cattolica. La sua opposizione a metodi [[contraccezione|contraccettivi]], [[aborto]] e [[omosessualità]] è stata continua; un punto molto controverso del suo papato fu la lettera del [[1º ottobre]] [[1986]] a tutti i vescovi in cui descriveva l'omosessualità come una «tendenza verso un male morale intrinseco» e «un disordine oggettivo». Nel suo libro ''Memoria e identità'' afferma che la spinta per il matrimonio gay potrebbe essere parte di «una nuova ideologia del male... che tenta di minare i diritti umani, contro la famiglia e le persone».
Ha confermato la posizione della Chiesa contraria all'ammissione di cattolici [[divorzio|divorziati]] risposati o conviventi con altri, al sacramento dell'[[eucaristia]] nell'[[esortazione apostolica]] ''[[Familiaris consortio]]''<ref>{{Cita web|http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_exhortations/documents/hf_jp-ii_exh_19811122_familiaris-consortio_it.html|Esortazione apostolica ''Familiaris Consortio'' di sua santità Giovanni Paolo II all'episcopato al clero e ai fedeli di tutta la chiesa cattolica circa i compiti della famiglia cristiana nel mondo di oggi|editore=Santa Sede|accesso=23 gennaio 2007}}</ref> del 22 novembre [[1982]]. Il 22 novembre [[2001]] ha nuovamente espresso tale posizione ai presuli dell'[[Oceania]], dopo che erano stati sollevati dei dubbi durante il ''Sinodo per l'Oceania'' tenutosi a Roma nel [[1998]] e nell'enciclica ''[[Ecclesia de Eucharistia]]'' del [[2003]].
 
=== Viaggi apostoliciEcologia ===
Ha dedicato particolare attenzione al tema dell'ecologia, ponendo più volte l'accento sulla necessità di salvaguardare l'ambiente e richiamando l'uomo ad essere l'artefice e il collaboratore di Dio in questo compito.
{{vedi anche|Viaggi apostolici di Giovanni Paolo II}}
[[File:PapaJCruz Brazil.jpg|right|thumb|Il Papa in [[Brasile]]]]
Durante il suo pontificato, Giovanni Paolo II ha viaggiato più di tutti i precedenti papi messi assieme. Mentre alcune delle mete dei suoi pellegrinaggi (come gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e la [[Terra Santa]]) erano già stati visitati dal predecessore [[Papa Paolo VI|Paolo VI]] (soprannominato a volte «il Papa pellegrino»), molti altri paesi non erano mai stati visitati in precedenza da alcun altro pontefice.
[[File:John Paul II Brazil 1997 1.jpg|left|thumb|Il Papa in [[Brasile]] nel [[1997]]]]
 
{{citazione|Del pari preoccupante, accanto al problema del consumismo e con esso strettamente connessa, è la questione ecologica. L'uomo, preso dal desiderio di avere e di godere, più che di essere e di crescere, consuma in maniera eccessiva e disordinata le risorse della terra e la sua stessa vita. Alla radice dell'insensata distruzione dell'ambiente naturale c'è un errore antropologico, purtroppo diffuso nel nostro tempo. L'uomo che scopre la sua capacità di trasformare e in un certo senso di creare il mondo con il proprio lavoro, dimentica che questo si svolge sempre sulla base della prima originaria donazione delle cose da parte di Dio: Egli pensa di poter disporre arbitrariamente della terra, assoggettandola senza riserve alla sua volontà come se essa non avesse una propria forma e una destinazione anteriore datale da Dio, che l'uomo può, sì, sviluppare, ma non deve tradire. Invece di svolgere il suo ruolo di collaboratore di Dio nell'opera della creazione, l'uomo si sostituisce a Dio e così finisce col provocare la ribellione della natura, piuttosto tiranneggiata che governata da lui.|''[[Centesimus Annus]]'', 37}}
=== Relazioni con le altre religioni ===
Papa Giovanni Paolo II ha viaggiato estesamente ed è entrato in contatto con molte diverse fedi. Tuttavia non ha mai cessato di trovare un terreno comune, dottrinale o dogmatico che fosse. Ha stabilito contatti con [[Israele]], pregando al [[Muro del pianto]] a Gerusalemme. Inoltre è stato il primo pontefice romano dopo [[san Pietro]] a pregare in una [[sinagoga]] visitando il [[13 aprile]] [[1986]] la sinagoga di Roma. Il [[Dalai Lama]], guida spirituale del [[Buddhismo tibetano]] ha avuto otto incontri con Giovanni Paolo II, più di ogni altro singolo dignitario, trovandosi spesso di comune opinione.
 
==== RelazioniL'anima condegli ilanimali popolo ebraico ====
Papa Giovanni Paolo II è stato il primo pontefice conosciuto a dichiarare di ritenere gli animali, sotto il profilo ultraterreno, possessori di una sorta di "anima", una scintilla vitale.<ref>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/01/11/giovanni-paolo-ii-anche-le-bestie-hanno.html|titolo=Giovanni Paolo II: anche le bestie hanno un'anima come gli uomini|pubblicazione=la Repubblica|accesso=6 aprile 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/audiences/1990/documents/hf_jp-ii_aud_19900110.html|titolo=10 gennaio 1990 {{!}} Giovanni Paolo II|accesso=26 febbraio 2018}}</ref>
Giovanni Paolo II ha scritto e parlato molto sull'argomento delle relazioni della Chiesa con gli ebrei, ed ha spesso reso omaggio alle vittime dell'[[olocausto]] in molte nazioni. È stato il primo papa ad aver visitato il [[campo di concentramento di Auschwitz]] in [[Polonia]], nel [[1979]]. Uno dei pochi papi ad essere cresciuto in un clima di fiorente cultura ebraica, che era tra le componenti chiave della Cracovia dell'epoca pre-bellica, il suo interesse per la cultura ebraica risaliva alla prima gioventù. La sua visita alla [[Tempio Maggiore di Roma|Sinagoga di Roma]] fu la prima da parte di un papa nella storia della Chiesa cattolica.
[[File:Jp2synogogue.jpg|thumb|Papa Giovanni Paolo II nella Sinagoga di Roma, 13 aprile 1986]]
Nel marzo [[2000]], papa Giovanni Paolo II si recò nel memoriale dell'olocausto di [[Yad Vashem]] in [[Israele]] e toccò il [[Muro occidentale]] di [[Gerusalemme]], uno dei luoghi più sacri del popolo ebraico, promuovendo la riconciliazione tra cristiani ed ebrei.
 
{{citazione|Altri testi, tuttavia, ammettono che anche gli animali hanno un alito o soffio vitale e che l’hanno ricevuto da Dio. Sotto questo aspetto l’uomo, uscito dalle mani di Dio, appare solidale con tutti gli esseri viventi.|}}
La [[Lega Anti-Diffamazione]] ha recentemente dichiarato: «La Lega Anti-Diffamazione si congratula con papa Giovanni Paolo II in occasione del 25° anniversario del suo pontificato. Il suo profondo impegno nella riconciliazione tra la Chiesa cattolica ed il popolo ebraico è stato fondamentale per il suo pontificato. Gli ebrei di tutto il mondo sono profondamente grati al Papa. Egli ha sempre difeso il popolo ebraico, come sacerdote nella sua natia Polonia e durante il suo pontificato... Preghiamo che rimanga in salute per molti anni a venire, e che ottenga molto successo nella sua opera santa e che le relazioni tra cattolici ed ebrei continuino a prosperare».<REF>{{en}} {{Cita web|http://www.adl.org/PresRele/VaticanJewish_96/4371_96.htm|Statement on the 25th Anniversary of Pope John Paul II's Papacy|editore=Anti-Defamation League|accesso=23-01-2007}}</REF>
 
=== Testo del catechismo ===
Nel febbraio [[2005]], l'agenzia [[Reuters]] pubblicò estratti dal nuovo libro del pontefice, il suo quinto, ''Memoria e identità''. In esso, il Papa sembra comparare l'[[aborto]] all'olocausto, dicendo: «C'è ancora, tuttavia uno sterminio legale di esseri umani che sono stati concepiti ma non sono ancora nati. E questa volta stiamo parlando di uno sterminio che è stato permesso da, niente di meno, parlamenti scelti democraticamente dove normalmente si sentono appelli per il progresso civile della società e di tutta l'umanità». Un dirigente del [[Consiglio centrale ebraico]] tedesco definì il confronto inaccettabile. Il cardinale [[Joseph Ratzinger]], prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, mise da parte le sue cariche, dicendo che il papa «non stava provando a mettere l'olocausto e l'aborto sullo stesso piano» ma soltanto stava avvertendo che la malvagità alligna dappertutto, «anche nei sistemi politici liberali».
Il 15 agosto [[1997]], con la lettera apostolica ''[[Laetamur Magnopere]]'',<ref>{{Cita web|http://www.vatican.va/archive/catechism_it/lettera-apost_it.htm|Lettera apostolica ''Laetamur Magnopere''|editore=Santa Sede|accesso=23 gennaio 2007}}</ref> approvò e promulgò in modo ufficiale il [[Catechismo della Chiesa cattolica]], che è stato accolto con diverso umore dai vari ambienti cattolici.
 
Uno dei temi più controversi riguardava la [[pena di morte]]. Pur essendovi una decisa condanna della pena di morte, questa condanna non è totale. Una successiva riscrittura ha eliminato molti dubbi, coniugando il rispetto della dottrina precedente (nello [[Stato Pontificio]] si praticava la pena di morte, così come in quasi tutti gli Stati dell'epoca) con l'affermazione secondo cui al giorno d'oggi i casi in cui tale pena è lecita sono ''praticamente inesistenti''.
=== Relazioni con le altre Chiese cristiane ===
Nel [[2003]], durante la «settimana di preghiera per l'unità dei cristiani» dichiarò che il [[primato di Pietro]] è il garante dell'unità dei cristiani; nell'enciclica ''Ecclesia de Eucharistia'' ha riaffermato la dottrina della [[transustanziazione]] stabilita nel [[concilio di Trento]] vietando la partecipazione di fedeli [[protestantesimo|protestanti]] alla comunione durante la [[celebrazione eucaristica]] e degli stessi cattolici al rito della cena delle chiese riformate.
 
Nella versione passata, il Catechismo scriveva (art. 2267):
==== Relazioni con la Chiesa Ortodossa Orientale ====
{{citazione|L'insegnamento tradizionale della Chiesa non esclude, supposto il pieno accertamento dell'identità e della responsabilità del colpevole, il ricorso alla pena di morte, quando questa fosse l'unica via praticabile per difendere efficacemente dall'aggressore ingiusto la vita di esseri umani.<br />Se invece i mezzi incruenti sono sufficienti per difendere dall'aggressore e per proteggere la sicurezza delle persone, l'autorità si limiterà a questi mezzi, poiché essi sono meglio rispondenti alle condizioni concrete del bene comune e sono più conformi alla dignità della persona umana.<br />Oggi, infatti, a seguito delle possibilità di cui lo Stato dispone per reprimere efficacemente il crimine rendendo inoffensivo colui che l'ha commesso, senza togliergli definitivamente la possibilità di redimersi, i casi di assoluta necessità di soppressione del reo "sono ormai molto rari, se non addirittura praticamente inesistenti"|''[[Evangelium vitae]]'', n. 56<ref>{{Cita web|http://www.vatican.va/archive/ITA0014/__P7Y.HTM|Catechismo della Chiesa cattolica|accesso=23 gennaio 2007}}</ref>}}
Nel [[maggio]] [[1999]], Giovanni Paolo II visitò la [[Romania]]. Era la prima volta che un papa visitava una nazione principalmente cristiana [[ortodossa]] dopo il [[Grande Scisma|Grande Scisma d'Oriente]], che aveva visto staccarsi dalla Chiesa cristiana la comunità che volle chiamarsi "ortodossa" nel [[1054]]. La visita nasceva in accoglimento di un invito rivolto da [[Teotisto]], [[patriarca (cristianesimo)|patriarca]] e capo spirituale della [[Chiesa ortodossa rumena]]. All'arrivo, il papa fu accolto dal patriarca e dal capo di stato romeno, allora [[Emil Constantinescu]]. Il Patriarca sottolineò che «il secondo millennio della storia cristiana era cominciato con una dolorosa ferita all'unità della Chiesa; la fine di quel millennio assisteva ad un concreto sforzo per ripristinare la cristiana unità».
 
=== Liturgia ===
Domenica [[9 marzo]] il Papa e il Patriarca assistettero ciascuno ad una celebrazione condotta dall'altro (una liturgia ortodossa e una messa cattolica, rispettivamente). Una folla di migliaia di persone si radunò ad assistere alle celebrazioni, tenute all'aperto. Il Papa disse alla folla «Sono qui tra di voi spinto soltanto dal desiderio di autentica unità. Non molto tempo fa era impensabile che il Vescovo di Roma potesse visitare i suoi fratelli e sorelle di fede che vivono in Romania. Oggi, dopo un lungo inverno di sofferenza e persecuzione, possiamo infine scambiarci il bacio della pace e lodare insieme il Signore». Una larga parte della popolazione ortodossa romena si è mostrata favorevole all'idea della riunificazione cristiana.
[[File:Giovanni Paolo II con fanone (1984).jpg|thumb|Giovanni Paolo II col [[fanone papale]], il 22 novembre [[1984]] a [[Basilica di Santa Cecilia in Trastevere|Santa Cecilia in Trastevere]]. Si trattò dell'unica occasione in cui indossò tale paramento<ref>{{Cita libro|autore=Giovanna Motta|titolo=La Moda contiene la Storia e ce la racconta puntualmente|editore=Edizioni Nuova Cultura|anno=2015|p=190|ISBN=978-88-6812-471-7}}</ref>|324x324px]]
Si è espresso contro le sperimentazioni nella liturgia, in un chirografo del 22 novembre [[2003]] dichiarò che «il sacro ambito della celebrazione liturgica non deve mai diventare laboratorio di sperimentazioni o di pratiche compositive ed esecutive introdotte senza un'attenta verifica», posizione ripetuta nella [[lettera apostolica]] ''Spiritus et Sponsa''<ref>{{Cita web|http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_letters/documents/hf_jp-ii_apl_20031204_sacra-liturgia_it.html|Lettera apostolica ''Spiritus et Sponsa'' del sommo pontefice Giovanni Paolo II nel XI anniversario della costituzione ''sacrosanctum concilium'' sulla sacra liturgia|accesso=23 gennaio 2007|editore=Santa Sede}}</ref> del 4 dicembre in occasione del quarantesimo anniversario della costituzione sulla liturgia del [[Concilio Vaticano II]].
 
In precedenza, il 24 maggio il cardinale [[Darío Castrillón Hoyos]] aveva celebrato a nome del Papa una [[messa tridentina]] nella [[basilica di Santa Maria Maggiore]] in Roma.
Due anni dopo, nel [[2001]], papa Wojtyła fu il primo pontefice a visitare la [[Grecia]] dopo 1.291 anni. La visita non fu serena, il papa fu accolto da manifestazioni ostili e fu snobbato dai vertici della [[Chiesa ortodossa]], che non inviò nessun suo esponente ad accoglierlo all'arrivo.
 
=== L'incontro con padre Pio ===
Ad [[Atene]] il Papa si incontrò con l'arcivescovo [[Christodoulos]], capo della chiesa ortodossa di Grecia. Dopo un incontro privato di 30 minuti, i due parlarono pubblicamente. Christodoulos lesse una lista di «13 offese» della Chiesa cattolica romana nei confronti della Chiesa Ortodossa dai tempi del [[Grande Scisma]], inclusi il sacco di [[Costantinopoli]] ad opera dei [[Quarta crociata|crociati]] nel [[1204]], e lamentò la mancanza di qualsiasi scusa da parte della Chiesa cattolica, affermando «Fino ad ora non si è udita una sola richiesta di perdono» per i «furiosi crociati del 13° secolo».
Desideroso di conoscere [[Pio da Pietrelcina|padre Pio da Pietrelcina]], nell'anno 1947 Wojtyła partì per il [[Gargano]] con un seminarista suo connazionale e si trattenne qualche giorno nel paese in cui viveva padre Pio. Le cronache registrano che ebbe vari incontri con il frate e che andò a confessarsi da lui.<ref>[http://www.time.com/time/world/article/0,8599,1735353,00.html Padre Pio, Pope Benedict: Soul Mates?] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130826063316/http://www.time.com/time/world/article/0,8599,1735353,00.html|data=26 agosto 2013 }} (25-4-2008).</ref> Nel novembre [[1962]] quando Wojtyła, già vescovo, era di nuovo a Roma per il Concilio, inviò una lettera a padre Pio chiedendogli l'intercessione per la salute di una sua amica affetta da una grave neoplasia. La signora guarì, a detta dei medici stessi, in modo prodigioso.<ref>{{Cita web|url=http://www.lastampa.it/2011/04/26/vaticaninsider/ita/inchieste-e-interviste/karol-wojtyla-raccontato-dalla-sua-amica-wanda-poltawska-BoUomZYJsL64KmFv0C3R2M/pagina.html|titolo=Karol Wojtyla raccontato dalla sua amica Wanda Poltawska|sito=LaStampa.it|accesso=6 aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170407054808/http://www.lastampa.it/2011/04/26/vaticaninsider/ita/inchieste-e-interviste/karol-wojtyla-raccontato-dalla-sua-amica-wanda-poltawska-BoUomZYJsL64KmFv0C3R2M/pagina.html|urlmorto=sì}}</ref> Il carteggio epistolare di tale evento (che comprende anche una lettera di ringraziamento spedita 11 giorni dopo la prima) è conservato come testimonianza.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/02/15/papa-wojtyla-pubbliche-le-lettere-con-la-filosofa-americana-anna-teresa-piu-che-amici-ma-meno-che-amanti/2466742/|titolo=Papa Wojtyla, pubblico lo scambio di lettere con la filosofa americana Anna-Teresa: "Più che amici, ma meno che amanti"|sito=Il Fatto Quotidiano|data=15 febbraio 2016|accesso=6 aprile 2017}}</ref>
 
Wojtyła dimostrò sempre grande considerazione per il frate di [[Pietrelcina]]<ref>{{Cita web|url=http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2016/02/04/padre-pio-karol-wojtyla-storia-legame-speciale_KiBkO0kgYiXGZvG1FkcxSL.html|titolo=Padre Pio e Karol Wojtyla, storia di un legame speciale|accesso=6 aprile 2017}}</ref> e fu proprio durante il suo pontificato che Pio fu prima [[beato|beatificato]] (2 maggio [[1999]])<ref>{{Cita news|nome=Rai|cognome=Storia|autore=|url=http://www.raistoria.rai.it/articoli/la-beatificazione-di-padre-pio/12907/default.aspx|titolo=La beatificazione di Padre Pio|pubblicazione=Rai Storia|data=|accesso=6 aprile 2017}}</ref> e poi [[santo|canonizzato]] (16 giugno [[2002]]).<ref>{{Cita web|url=http://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/homilies/2002/documents/hf_jp-ii_hom_20020616_padre-pio.html|titolo=16 giugno 2002, Canonizzazione di Padre Pio da Pietrelcina {{!}} Giovanni Paolo II|accesso=6 aprile 2017}}</ref>
Wojtyła rispose dicendo «Per le occasioni passate e le presenti, qualora i figli e le figlie della Chiesa cattolica abbiano peccato in azioni od omissioni contro i loro fratelli e sorelle ortodossi, che il Signore ci accordi il perdono», al che Christodoulos immediatamente applaudì. Giovanni Paolo II aggiunse che il saccheggio di Costantinopoli era una fonte di «profondo rincrescimento»<ref name=DiscorsoAtene> Giovanni Paolo II: ''Discorso ad Atene del 4 maggio 2001'' *[http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/2001/documents/hf_jp-ii_spe_20010504_archbishop-athens_it.html] </ref> per i cattolici.
 
== Viaggi apostolici, visite pastorali e uscite segrete ==
In seguito, Wojtyła e Christodoulos si incontrarono in un luogo dove [[Paolo di Tarso|san Paolo]] aveva una volta predicato ai cristiani ateniesi. Essi resero pubblica una dichiarazione comune che diceva «Noi faremo tutto ciò che è in nostro potere perché le radici cristiane dell'Europa e la sua anima cristiana siano preservate … Condanniamo ogni ricorso alla violenza, proselitismo e fanatismo nel nome della religione». Le due guide pronunciarono poi il [[Padre Nostro]] insieme, rompendo il [[tabù]] ortodosso contrario alla preghiera coi cattolici.
{{Vedi anche|Viaggi apostolici di Giovanni Paolo II|Visite pastorali di Giovanni Paolo II}}[[File:John Paul II Brazil 1997 3.jpg|thumb|Giovanni Paolo II in [[Brasile]] nel 1997]]
[[File:DC 9 esposto a Volandia.jpg|miniatura|Il [[Douglas DC-9]] dell’aeronautica militare italiana, in uso presso la presidenza della Repubblica e sovente utilizzato da Giovanni Paolo II per i suoi viaggi, conservato a [[Volandia]]|255x255px]]
Durante il suo pontificato, Giovanni Paolo II ha viaggiato più di tutti i precedenti papi messi assieme, compiendo più di 170 visite in 129 Paesi e per questo, fu insignito del riconoscimento di ''Globetrotter onorario'' dopo l'udienza del novembre [[2000]] quando ricevette gli [[Harlem Globetrotters]].
 
Mentre alcune delle mete dei suoi pellegrinaggi (come gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e la [[Terra santa]]) erano già stati visitati dal predecessore [[Papa Paolo VI|Paolo VI]] (soprannominato a volte «il Papa pellegrino»), molti altri Paesi non erano mai stati visitati in precedenza da alcun altro pontefice.
Tuttavia, durante la visita il Papa evitò ogni accenno a [[Cipro]], ancora fonte di tensione tra le due fedi.
 
Oltre ai viaggi ufficiali, inoltre, sono state annotate più di un centinaio di uscite segrete dal Vaticano, fatte dal pontefice per trascorrere momenti di vacanza; frequenti soprattutto furono le visite sui vicini monti dell'[[Abruzzo]], dove, come il suo segretario dichiara, «era come se riprendesse le forze».
Giovanni Paolo II visitò altre aree a maggioranza religiosa ortodossa, come l'[[Ucraina]], nonostante non sempre accoltovi calorosamente, ed affermò che la fine dello Scisma sarebbe stato uno dei suoi desideri più profondi.
 
== Relazioni con le altre religioni ==
Nell'enciclica [[Fides et Ratio]] del [[14 settembre]] [[1998]], rivolta ai [[vescovo|vescovi]] della [[Chiesa Cattolica]] circa i rapporti tra [[fede]] e [[ragione]], definì «significativo» il cammino di «ricerca filosofica», accanto ad alcuni autori occidentali, condotto dai [[Storia della filosofia russa|pensatori religiosi russi]] [[Vladimir Nikolaevič Losskij|V.L. Losskij]] e [[Pëtr Jakovlevič Čaadajev|P.J. Čaadaev]], [[Pavel Aleksandrovič Florenskij|P.A. Florenskij]], [[Vladimir Sergeevič Solov'ëv|V.L. Solov'ëv]].<ref>Antonio Maccioni, "Pavel Aleksandrovič Florenskij. Note in margine all'ultima ricezione italiana", ''eSamizdat'', 2007, V (1-2), pp. 471-478 [http://www.esamizdat.it/rivista/2007/1-2/pdf/rass_maccioni_eS_2007_(V)_1-2.pdf]</ref>
Papa Giovanni Paolo II è entrato in contatto con molte diverse fedi, senza mai cessare di ricercare con esse un terreno comune, etico, dottrinale o dogmatico. Ha stabilito contatti con [[Israele]], pregando a [[Gerusalemme]] presso il [[Muro del pianto]]; inoltre è stato il primo pontefice romano dopo [[san Pietro]] a pregare in una [[sinagoga]] visitando il 13 aprile [[1986]] la [[sinagoga di Roma]]. Il [[Dalai Lama]], guida spirituale del [[Buddhismo tibetano]], ha avuto otto incontri con Giovanni Paolo II, più di ogni altro singolo dignitario, trovandosi spesso di comune opinione.
 
Il 27 ottobre [[1986]] si è svolta ad [[Assisi]] una giornata di incontro tra le grandi religioni, indetta da Giovanni Paolo II che diede inizio allo [[spirito di Assisi]]. In tale circostanza, le differenti religioni «si sono dichiarate concordi nel riconoscere che, per diverso che sia il nome di Dio da esse invocato, la ricerca della [[pace]] per le vie della [[nonviolenza]] è la pietra di paragone dell'obbedienza alla sua volontà»<ref>[[Ernesto Balducci]], ''Gandhi'', Edizioni Cultura della Pace, Firenze, 1988, p. 6.</ref>.
=== Domande di perdono ===
{{quote|Come successore di Pietro, chiedo che in questo anno di misericordia la Chiesa, forte della santità che riceve dal suo Signore, si inginocchi davanti a Dio e implori il perdono per i peccati passati e presenti dei suoi figli [...] senza nulla chiedere in cambio.|Papa Giovanni Paolo II, ''[[Incarnationis mysterium]]'', [[29 novembre]] [[1998]].}}
Ha pubblicamente espresso più volte richieste di perdono per quelli che ha considerato come i [[peccato|peccati]] commessi da cattolici durante i secoli. Di seguito sono elencate alcune delle occasioni:
* Il [[31 ottobre]] [[1992]] per la persecuzione dello scienziato italiano [[Galileo Galilei]] ed il [[processo a Galileo Galilei|processo]] che seguì nel [[1633]].
* Il [[9 agosto]] [[1993]] per il coinvolgimento di cattolici nella [[tratta degli schiavi africani]].
* Nel maggio [[1995]], nella [[Repubblica Ceca]], per il ruolo avuto dalla Chiesa nei roghi e nelle guerre religiose che seguirono la [[riforma protestante]].
* Il [[10 luglio]] [[1995]] inviò una lettera destinata «ad ogni [[donna]]» in cui chiedeva perdono per le ingiustizie compiute verso le donne nel nome di Cristo, la violazione dei diritti femminili e per la denigrazione storica delle donne.
* Il [[21 maggio]] [[1995]] a [[Olomouc]] nella [[Repubblica Ceca]], a nome della Chiesa di Roma chiede perdono dei torti inflitti ai non cattolici e nel contempo assicura il perdono della Chiesa cattolica per le sofferenze che i suoi figli hanno patito. Al suo ritorno nella Repubblica Ceca, richiama esplicitamente tale discorso il [[27 aprile]] [[1997]].<ref>«''Possa questo giorno segnare un nuovo inizio nello sforzo comune di seguire Cristo, il suo Vangelo, la sua legge d'amore, il suo anelito supremo all'unità dei credenti in Lui.''». [http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/travels/documents/hf_jp-ii_spe_27041997_st-adalbert_it.html Discorso di Giovanni Paolo II in occasione della visita nella Repubblica Ceca - Servizio di preghiera in onore di Sant'Adalberto] ([[27 aprile]] [[1997]]) sul sito della [[Santa Sede]].</ref>
* Il [[29 novembre]] [[1998]] con la [[bolla pontificia|bolla]] di indizione dell'[[Anno Santo]] del [[Giubileo del 2000]] ''[[Incarnationis mysterium]]''.<ref>Il pontefice indica fra i segni «''che possono opportunamente servire a vivere con maggiore intensità l'insigne grazia del Giubileo» la purificazione della memoria, la quale richiede «''un atto di coraggio e di umiltà nel riconoscere le mancanze compiute da quanti hanno portato e portano il nome di cristiani''» e si fonda sulla convinzione che «''per quel legame che, nel corpo mistico, ci unisce gli uni agli altri, tutti noi, pur non avendone responsabilità personale e senza sostituirci al giudizio di Dio, che solo conosce i cuori, portiamo il peso degli errori e delle colpe di chi ci ha preceduto''». Aggiunge, poi, che «''i cristiani sono invitati a farsi carico, davanti a Dio e agli uomini offesi dai loro comportamenti, delle mancanze da loro commesse''», il Papa conclude: «''Lo facciano senza nulla chiedere in cambio, forti solo dell'"amore di Dio che è stato riversato nei nostri cuori"'' (Rm 5,5)»2. (''[[Memoria e riconciliazione]]'').</ref>
* Il [[18 dicembre]] [[1999]] per l'esecuzione di [[Jan Hus]] nel [[1415]].
* Durante una solenne celebrazione in [[Città del Vaticano|Vaticano]] il [[12 marzo]] [[2000]], chiese perdono per i peccati commessi in ogni epoca dai cattolici che violarono «i diritti di gruppi etnici e intere popolazioni, e dimostrarono disprezzo per le loro [[cultura|culture]] e tradizioni religiose.»
* Il [[4 marzo]] [[2001]] si scusò con il [[Patriarca di Costantinopoli]] per i peccati commessi dai crociati in occasione della [[Quarta crociata]], che nel [[1204]] si mosse contro [[Costantinopoli]] invece che verso la [[Terrasanta]].
* Il [[21 novembre]] [[2001]] chiese scusa, via [[internet]], per gli abusi commessi dai [[missionari]] nel passato contro le popolazioni indigene del [[Oceano Pacifico|Pacifico meridionale]].
 
==== DomandaRelazioni dicon perdonoil sullepopolo crociateebraico ====
Giovanni Paolo II ha scritto e parlato molto sull'argomento delle relazioni della Chiesa con gli ebrei, e ha reso omaggio alle vittime dell'[[Olocausto]] in molte nazioni. È stato il primo papa ad aver visitato il [[campo di concentramento di Auschwitz]] in [[Polonia]], nel [[1979]]. Uno dei pochi papi a essere cresciuto in un clima di fiorente cultura ebraica, che era tra le componenti chiave della [[Cracovia]] dell'epoca pre-bellica, il suo interesse per la cultura ebraica risaliva alla prima gioventù.
Molti [[Giudizio storico|storici]] e critici hanno interpretato in vario modo le parole di Giovanni Paolo II sulle [[crociate]]. Alcuni sono propensi nel credere che il Papa intendesse fare una pubblica accusa a queste campagne militari mentre altri, come [[Thomas F. Madden]], ritengono che il pontefice abbia solo criticato alcune malefatte di crociati durante queste, senza rivolgersi alle crociate stesse o ai loro risultati e creando così un parallelismo con le parole espresse da [[papa Innocenzo III]]<ref>«Il Santo Padre non le ha condannate, né ha chiesto scusa per esse.». Da [[Thomas F. Madden]], [http://www.zenit.org/article-2791?l=italian La vera storia delle Crociate], [[24 ottobre]] [[2004]], in zenit.org.</ref>.
[[File:Jp2synogogue.jpg|thumb|left|Papa Giovanni Paolo II nella [[Tempio Maggiore di Roma|Sinagoga di Roma]], 13 aprile [[1986]]|247x247px]]
Nel marzo [[2000]], papa Giovanni Paolo II si recò nel memoriale dell'Olocausto di [[Yad Vashem]] in [[Israele]] e toccò il [[Muro Occidentale]] di [[Gerusalemme]] (''Muro del Pianto''), uno dei luoghi più sacri del popolo ebraico, promuovendo la riconciliazione tra cristiani ed ebrei.
 
La [[Anti-Defamation League|Lega Anti-Diffamazione]] ha dichiarato nel [[2003]]: «La Lega Anti-Diffamazione si congratula con papa Giovanni Paolo II in occasione del 25º anniversario del suo pontificato. Il suo profondo impegno nella riconciliazione tra la Chiesa cattolica ed il popolo ebraico è stato fondamentale per il suo pontificato. Gli ebrei di tutto il mondo sono profondamente grati al Papa. Egli ha sempre difeso il popolo ebraico, come sacerdote nella sua natia [[Polonia]] e durante il suo pontificato... Preghiamo che rimanga in salute per molti anni a venire, e che ottenga molto successo nella sua opera santa e che le relazioni tra cattolici ed ebrei continuino a prosperare».<ref>{{cita web|lingua=en|http://www.adl.org/PresRele/VaticanJewish_96/4371_96.htm|Statement on the 25th Anniversary of Pope John Paul II's Papacy|editore=Anti-Defamation League|accesso=23 gennaio 2007}}</ref>
=== L'apostolato internazionale e l'universalità del messaggio ===
 
Nel febbraio 2005, l'agenzia [[Reuters]] pubblicò estratti dal nuovo libro del pontefice, il suo quinto, ''Memoria e identità''. In esso, il Papa sembra comparare l'[[aborto]] all'Olocausto, dicendo: «C'è ancora, tuttavia uno sterminio legale di esseri umani che sono stati concepiti ma non sono ancora nati. E questa volta stiamo parlando di uno sterminio che è stato permesso da, niente di meno, parlamenti scelti democraticamente dove normalmente si sentono appelli per il progresso civile della società e di tutta l'umanità». Un dirigente del [[Consiglio centrale ebraico]] tedesco definì il confronto inaccettabile. Il cardinale [[Joseph Ratzinger]], prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, mise da parte le sue cariche,<ref>{{Cita web|url=http://it.cathopedia.org/wiki/Congregazione_per_la_Dottrina_della_Fede|titolo=Congregazione per la Dottrina della Fede - Cathopedia, l'enciclopedia cattolica|sito=it.cathopedia.org|accesso=6 aprile 2017}}</ref> dicendo che il papa «non stava provando a mettere l'Olocausto e l'aborto sullo stesso piano» ma soltanto stava avvertendo che la malvagità alligna dappertutto, «anche nei sistemi politici liberali».
Il papato di Wojtyła si è caratterizzato per il grande impegno profuso per diffondere il Cattolicesimo nel mondo. Ha viaggiato in ogni angolo della terra, ed ha viaggiato in modo più "politico" rispetto ai predecessori. Ma soprattutto è possibile notare il cambiamento di rotta rispetto ai precedenti papati nel dato dei 500 santi e 1350 beati proclamati, a fronte di 296 santi e 1319 beati da parte di 33 papi precedenti. In particolare, notevole la differenza è con alcuni degli ultimi papi come [[Pio X]] (1903-14, 4 santi), [[Benedetto XV]] (1914-22, 3 santi), [[Giovanni XXIII]] (1958-63, 10 santi). Inoltre, è da tenere in conto la variegatissima composizione di provenienze dai nuovi santi, a differenza della estrema omogeneità dei precendenti.
 
=== Relazioni con le altre Chiese cristiane ===
Anche uno dei temi chiave del pontificato di Giovanni Paolo II, la pubblicizzazione e la rilevanza data ai ''[[Madonna di Fatima|Segreti di Fatima]]'', è leggibile come un tentativo di riportare la fede in una sfera maggiormente [[mistica]]{{citazione necessaria}}.
Nel 2003, durante la «settimana di preghiera per l'unità dei cristiani» dichiarò che il [[primato di Pietro]] è il garante dell'unità dei cristiani; nell'enciclica ''Ecclesia de Eucharistia'' ha riaffermato la dottrina della [[transustanziazione]] stabilita nel [[concilio di Trento]] vietando la partecipazione di fedeli [[protestantesimo|protestanti]] alla comunione durante la [[celebrazione eucaristica]] e degli stessi cattolici al rito della cena delle Chiese riformate.
 
==== Relazioni con la Chiesa ortodossa ====
Scelte di questo tipo sono legate all'obiettivo di "parlare al cuore" dei fedeli, a differenza di orientamenti che mirano a [[Secolarizzazione|"secolarizzare"]] in parte la Chiesa, mostrando cautela verso miracoli ed eccessive concessioni a sentimenti religiosi popolari.
[[File:Vladimir Putin with Pope John Paul II-1.jpg|thumb|Papa Giovanni Paolo II incontra [[Vladimir Putin]] nel 2000|269x269px]]
Nel novembre [[1979]] la visita di Giovanni Paolo II a Costantinopoli per la festa di S. Andrea. Con l'occasione fu istituita la Commissione teologica mista. Il [[Demetrio I di Costantinopoli|patriarca Demetrio I]] restituì poi la visita nel [[1987]], ricordando il XVI centenario del [[concilio di Costantinopoli I]] e recitando assieme in S. Pietro il [[Credo niceno-costantinopolitano]] in greco (cioè senza ''[[filioque]]'').
 
Nel maggio [[1999]], Giovanni Paolo II visitò la [[Romania]]. Era la prima volta che un papa visitava una nazione principalmente cristiana [[ortodossa]] dopo il [[Grande Scisma]], che aveva visto la rottura tra le due parti della chiesa indivisa nel [[1054]]. La visita nasceva in accoglimento di un invito rivolto da [[Teoctist Arăpaşu|Teotisto]], [[patriarca (cristianesimo)|patriarca]] e capo spirituale della [[Chiesa ortodossa rumena]]. All'arrivo, il papa fu accolto dal patriarca e dal capo di Stato romeno, allora [[Emil Constantinescu]]. Il Patriarca sottolineò che «il secondo millennio della storia cristiana era cominciato con una dolorosa ferita all'unità della Chiesa; la fine di quel millennio assisteva a un concreto sforzo per ripristinare la cristiana unità».
Anche l'ottimo rapporto con i [[media]], e l<nowiki>'</nowiki>immagine "giovane" che Wojtyła ha creato di se, è considerabile utile al fine di avvicinare alla Chiesa cattolica persone, ed in particolare giovani, di tutto il mondo.
 
Domenica 9 maggio il Papa e il Patriarca assistettero ciascuno a una celebrazione condotta dall'altro (una liturgia ortodossa e una messa cattolica, rispettivamente). Una folla di migliaia di persone si radunò ad assistere alle celebrazioni, tenute all'aperto. Il Papa disse alla folla «Sono qui tra di voi spinto soltanto dal desiderio di autentica unità. Non molto tempo fa era impensabile che il Vescovo di Roma potesse visitare i suoi fratelli e sorelle di fede che vivono in Romania. Oggi, dopo un lungo inverno di sofferenza e persecuzione, possiamo infine scambiarci il bacio della pace e lodare insieme il Signore». Una larga parte della popolazione ortodossa romena si è mostrata favorevole all'idea della riunificazione cristiana.
== Posizioni sociali e politiche ==
 
Due anni dopo, nel [[2001]], papa Wojtyła fu il primo pontefice a visitare la [[Grecia]] dopo 1291 anni (nel 711 l'ultima visita di papa Costantino per definire l'annosa questione del Concilio quininsesto). La visita non fu serena, il papa fu accolto da manifestazioni ostili e fu snobbato dai vertici della [[Chiesa ortodossa]], che non inviò nessun suo esponente ad accoglierlo all'arrivo. Ad [[Atene]] il Papa si incontrò con l'arcivescovo [[Cristodulo (arcivescovo)|Christodoulos]], capo della chiesa ortodossa di Grecia. Dopo un incontro privato di 30 minuti, i due parlarono pubblicamente. Christodoulos lesse una lista di «13 offese» della Chiesa cattolica romana nei confronti della Chiesa ortodossa dai tempi del [[Grande Scisma]], inclusi il [[sacco di Costantinopoli]] per opera dei [[Quarta crociata|crociati]] nel [[1204]], e lamentò la mancanza di qualsiasi scusa da parte della Chiesa cattolica, affermando: «Fino ad ora non si è udita una sola richiesta di perdono» per i «furiosi crociati del XIII secolo».
[[File:Bonino-papa.jpg|right|thumb|Giovanni Paolo II con [[Marco Pannella]] e [[Emma Bonino]]]]
 
Wojtyła rispose dicendo: «Per le occasioni passate e le presenti, qualora i figli e le figlie della Chiesa cattolica abbiano peccato in azioni od omissioni contro i loro fratelli e sorelle ortodossi, che il Signore ci accordi il perdono», al che Christodoulos immediatamente applaudì. Giovanni Paolo II aggiunse che il saccheggio di Costantinopoli era una fonte di «profondo rincrescimento»<ref name=DiscorsoAtene>[http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/2001/documents/hf_jp-ii_spe_20010504_archbishop-athens_it.html Giovanni Paolo II: ''Discorso ad Atene del 4 maggio 2001'' *]</ref> per i cattolici.
Wojtyła è stato considerato un conservatore sulla [[dottrina della Chiesa cattolica]] in relazione alla [[riproduzione]] e all'[[ordinazione]] sacerdotale femminile.
 
In seguito, Wojtyła e Christodoulos s'incontrarono in un luogo dove [[Paolo di Tarso|san Paolo]] aveva una volta predicato ai cristiani ateniesi. Essi resero pubblica una dichiarazione comune che diceva: «Condanniamo ogni ricorso alla violenza, proselitismo e fanatismo nel nome della religione […] Noi faremo tutto ciò che è in nostro potere perché le radici cristiane dell'Europa e la sua anima cristiana siano preservate»;<ref>''We condemn all recourse to violence, proselytism and fanaticism in the name of religion … We shall do everything in our power, so that the Christian roots of Europe and its Christian soul may be preserved inviolate'' in [http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/2001/documents/hf_jp-ii_spe_20010504_joint-declaration_en.html Common Declaration of pope John Paul II and his beatitude Christodoulos, archibishop of Athens and all Greece, before the Bema of St. Paul, the Apostle to the nations]</ref> quindi recitarono il [[Padre Nostro]] insieme, rompendo il [[tabù]] ortodosso contrario alla preghiera coi cattolici.
I suoi scritti sulla [[sessualità]] umana, raccolti ne ''[[La Teologia del Corpo]]'', sono un'estesa meditazione sulla natura dei sessi e le risultanti implicazioni su [[sesso]] e [[amore]] e diversi critici li considerano un significativo sviluppo dell'insegnamento sessuale della Chiesa, che ha origine con il [[Cantico dei Cantici]] e con l'insegnamento sui [[Sacramento|Sacramenti]].
 
Durante la visita, tuttavia, il Papa evitò ogni accenno a [[Cipro]], ancora fonte di tensione tra le due fedi. Giovanni Paolo II visitò altre aree a maggioranza religiosa ortodossa, come l'[[Ucraina]], pur non venendo sempre accolto calorosamente, e affermò che la fine dello Scisma sarebbe stato uno dei suoi desideri più profondi.
Riguardo all'[[aborto]], scrisse: «C'è ancora, tuttavia, una [[strage]] legalizzata di esseri umani che sono stati concepiti ma non sono nati. E questa volta stiamo parlando di una strage che è stata permessa nientemeno che da parlamenti democraticamente eletti, dove normalmente si ascoltano appelli per il progresso civile della società e di tutta l'umanità.»
 
Nell'enciclica [[Fides et Ratio]] del 14 settembre [[1998]], rivolta ai [[vescovo|vescovi]] della [[Chiesa cattolica]] circa i rapporti tra [[fede]] e [[ragione]], definì «significativo» il cammino di «ricerca filosofica», accanto ad alcuni autori occidentali, condotto dai [[Storia della filosofia russa|pensatori religiosi russi]] [[Vladimir Nikolaevič Losskij|V.L. Losskij]] e [[Pëtr Jakovlevič Čaadaev|P.J. Čaadaev]], [[Pavel Aleksandrovič Florenskij|P.A. Florenskij]], [[Vladimir Sergeevič Solov'ëv|V.L. Solov'ëv]].<ref>Antonio Maccioni, "Pavel Aleksandrovič Florenskij. Note in margine all'ultima ricezione italiana", ''eSamizdat'', 2007, V (1-2), pp. 471-478 [http://www.esamizdat.it/rivista/2007/1-2/pdf/rass_maccioni_eS_2007_(V)_1-2.pdf] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160605143457/http://www.esamizdat.it/rivista/2007/1-2/pdf/rass_maccioni_eS_2007_(V)_1-2.pdf|data=5 giugno 2016}}</ref>
Sono note le sue critiche nei confronti della [[Teologia della Liberazione]], la quale avrebbe calcato troppo la mano sulla liberazione politica a discapito della liberazione spirituale. La sua azione a contrasto di questa dottrina, in Sud America, fu massimamente energica: richiamò ripetutamente il clero locale per la sua partecipazione diretta a governi comunisti, promosse a cardinali molti sacerdoti di opposta posizione politica (anche quando erano accusati di essere conniventi con regimi dittatoriali di destra), non risparmiò durissime critiche e forti ammonimenti in tutti i suoi viaggi nel continente.
 
=== Domande di perdono ===
Il [[9 maggio]] [[1993]], un anno dopo le stragi che uccisero i giudici [[Giovanni Falcone]] e [[Paolo Borsellino]], nella [[Valle dei templi]], prese una posizione durissima contro la [[mafia]]. Si rivolse, quasi urlando, ai responsabili intimando loro di convertirsi e non solo di pentirsi (mettendoli così di fatto fuori dalla Chiesa) con parole forti: «Una volta verrà il giudizio di Dio!». Questa posizione provocò la reazione dei boss di [[Cosa nostra]] (risentiti - a detta del pentito [[Francesco Marino Mannoia]] - «soprattutto perché portavano i loro soldi in Vaticano»), i quali ordinarono i due attentati alla [[basilica di San Giovanni in Laterano]] e alla [[chiesa di San Giorgio al Velabro]] nella notte fra il [[27 luglio|27]] e il [[28 luglio]] [[1993]].<ref>{{Cita news|autore = [[Curzio Maltese]]|url = http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/cronaca/chiesa-commento-mauro/segreti-ior/segreti-ior.html|titolo=Scandali, affari e misteri - tutti i segreti dello Ior|pubblicazione=La Repubblica|giorno=26|mese=gennaio|anno=2008|accesso=30/08/2008}}</ref>
Giovanni Paolo II espresse pubblicamente più volte richieste di perdono per quelli che considerava come i [[peccato|peccati]] commessi da cattolici durante i secoli. Di seguito sono elencate alcune delle occasioni:
* Il 31 ottobre [[1992]] per la persecuzione dello scienziato italiano [[Galileo Galilei]] e il [[processo a Galileo Galilei|processo]] che seguì nel [[1633]].
* Il 9 agosto [[1993]] per il coinvolgimento di cattolici nella [[tratta degli schiavi africani]].
* Il 21 maggio [[1995]] a [[Olomouc]] nella [[Repubblica Ceca]], a nome della Chiesa di Roma chiede perdono per i torti inflitti ai non cattolici e nel contempo assicura il perdono della Chiesa cattolica per le sofferenze che i suoi figli hanno patito. Al suo ritorno nella Repubblica Ceca, richiama esplicitamente tale discorso il 27 aprile [[1997]].<ref>{{Cita web|url=http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/travels/documents/hf_jp-ii_spe_27041997_st-adalbert_it.html|titolo=Discorso di Giovanni Paolo II in occasione della visita nella Repubblica Ceca – Servizio di preghiera in onore di Sant'Adalberto|data=27 aprile 1997|citazione=«Possa questo giorno segnare un nuovo inizio nello sforzo comune di seguire Cristo, il suo Vangelo, la sua legge d'amore, il suo anelito supremo all'unità dei credenti in Lui.»}}</ref>
* Il 10 luglio 1995 inviò una lettera destinata «ad ogni [[donna]]» in cui sottolineava gli «enormi condizionamenti che, in tutti i tempi e in ogni latitudine, hanno reso difficile il cammino della donna, misconosciuta nella sua dignità, travisata nelle sue prerogative, non di rado emarginata e persino ridotta in servitù».<ref>{{Cita web|url=http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/letters/documents/hf_jp-ii_let_29061995_women_it.html|titolo=Lettera di Giovanni Paolo II alle donne}}</ref>
* Il 29 novembre [[1998]] con la [[bolla pontificia|bolla]] di indizione dell'[[Anno Santo]] del [[Giubileo del 2000]] ''[[Incarnationis mysterium]]''.<ref>Il pontefice indica fra i segni «che possono opportunamente servire a vivere con maggiore intensità l'insigne grazia del Giubileo» la purificazione della memoria, la quale richiede «un atto di coraggio e di umiltà nel riconoscere le mancanze compiute da quanti hanno portato e portano il nome di cristiani» e si fonda sulla convinzione che «per quel legame che, nel corpo mistico, ci unisce gli uni agli altri, tutti noi, pur non avendone responsabilità personale e senza sostituirci al giudizio di Dio, che solo conosce i cuori, portiamo il peso degli errori e delle colpe di chi ci ha preceduto». Aggiunge, poi, che «i cristiani sono invitati a farsi carico, davanti a Dio e agli uomini offesi dai loro comportamenti, delle mancanze da loro commesse», il Papa conclude: «Lo facciano senza nulla chiedere in cambio, forti solo dell'"amore di Dio che è stato riversato nei nostri cuori" (Rm 5,5)». (''[[Memoria e riconciliazione]]'').</ref>
* Il 18 dicembre [[1999]] per l'esecuzione di [[Jan Hus]] nel [[1415]].
* Durante una solenne celebrazione in [[Città del Vaticano|Vaticano]] il 12 marzo [[2000]], chiese perdono per i peccati commessi in ogni epoca dai cattolici che violarono «i diritti di gruppi etnici e intere popolazioni, e dimostrarono disprezzo per le loro [[cultura|culture]] e tradizioni religiose.»
* Il 4 marzo [[2001]] si scusò con il [[Patriarca di Costantinopoli]] per i peccati commessi dai crociati in occasione della [[Quarta crociata]], che nel [[1204]] si mosse contro [[Costantinopoli]] invece che verso la [[Terra santa|Terrasanta]].
* Il 21 novembre [[2001]] chiese scusa, via [[Internet]], per gli abusi commessi dai [[missionari]] nel passato contro le popolazioni indigene del [[Oceano Pacifico|Pacifico meridionale]].
 
Riguardo alle [[crociate]], molti [[Giudizio storico|storici]] e critici hanno interpretato in vario modo le parole di Giovanni Paolo II. Alcuni sono propensi nel credere che il Papa intendesse fare una pubblica accusa a queste campagne militari mentre altri, come [[Thomas F. Madden]], ritengono che il pontefice abbia solo criticato alcune malefatte di crociati durante queste, senza rivolgersi alle crociate stesse o ai loro risultati e creando così un parallelismo con le parole espresse da [[papa Innocenzo III]].<ref>{{Cita web|url=http://www.zenit.org/article-2791?l=italian|autore=[[Thomas F. Madden]]|titolo=La vera storia delle Crociate|data=24 ottobre 2004|citazione=«Il Santo Padre non le ha condannate, né ha chiesto scusa per esse»|accesso=31 marzo 2018|dataarchivio=27 settembre 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070927235323/http://www.zenit.org/article-2791?l=italian|urlmorto=sì}}</ref>
Nell'enciclica ''[[Evangelium Vitae]]'' del [[1995]] riaffermò l'alto valore che ha per la Chiesa la vita umana. In essa ha inoltre esteso la condanna dell'aborto, dell'[[eutanasia]] e di ogni uso della [[pena capitale]], chiamandole tutte insieme parte della «cultura della morte» di cui sarebbe pervaso il mondo moderno.
 
=== L'apostolato internazionale e l'universalità del messaggio ===
Le sue posizioni sulla [[guerra]], la pena capitale, la [[cancellazione del debito]] dei paesi poveri, e i temi sulla [[povertà]] sono stati considerati politicamente liberali, dimostrando che etichette politiche come «conservatore» e «[[liberalismo|liberale]]» non possono essere facilmente assegnate ai ''leader'' religiosi.
Il papato di Wojtyła si è caratterizzato per il grande impegno profuso per diffondere il Cattolicesimo nel mondo. Ha viaggiato in ogni angolo della Terra, e ha viaggiato in modo più "politico" rispetto ai predecessori. Ma soprattutto è possibile notare il cambiamento di rotta rispetto ai precedenti papati nel dato dei 500 santi e 1 350 beati proclamati, a fronte di 296 santi e 1&nbsp;319 beati da parte di 33 papi precedenti. In particolare, notevole la differenza è con alcuni degli ultimi papi come [[Pio X]] (1903-14, 4 santi), [[Benedetto XV]] (1914-22, 3 santi), [[Giovanni XXIII]] (1958-63, 10 santi). Inoltre, è da tenere in conto la variegatissima composizione di provenienze dai nuovi santi, a differenza dell'estrema omogeneità dei precedenti.
 
Anche uno dei temi chiave del pontificato di Giovanni Paolo II, la pubblicizzazione e la rilevanza data ai ''[[Madonna di Fátima|Segreti di Fátima]]'', è leggibile come un tentativo di riportare la fede in una sfera maggiormente [[mistica]].{{Senza fonte}} Scelte di questo tipo sono legate all'obiettivo di "parlare al cuore" dei fedeli, a differenza di orientamenti che mirano a [[Secolarizzazione|"secolarizzare"]] in parte la Chiesa, mostrando cautela verso miracoli ed eccessive concessioni a sentimenti religiosi popolari.
[[File:John Paul II George W. Bush Medal of Freedom 2004.jpg|left|280px|thumb|[[George W. Bush|Bush]] consegna a papa Giovanni Paolo II la ''Medal of Freedom'' nel [[2004]]]]
 
Anche l'ottimo rapporto con i [[mezzi di comunicazione]], e l'immagine "giovane" che Wojtyła ha creato di sé, è considerabile utile al fine di avvicinare alla Chiesa cattolica persone, e in particolare giovani, di tutto il mondo.
Papa Wojtyła, che aveva iniziato il suo pontificato quando la Polonia si trovava ancora nella sfera d'influenza sovietica, come pure il resto dell'Europa dell'est, è stato un aspro critico del [[socialismo reale]] ed ha offerto supporto, anche finanziario<ref name=calvi>In una lettera del [[5 giugno]] [[1982]] pubblicata nel libro di [[Ferruccio Pinotti]] ''Poteri forti'' (Bur, 2005), [[Roberto Calvi]] scriveva a Giovanni Paolo II: «Santità, sono stato io ad addossarmi il pesante fardello degli errori nonché delle colpe commesse dagli attuali e precedenti rappresentanti dello [[Istituto per le Opere di Religione|IOR]], comprese le malefatte di Sindona...; sono stato io che, su preciso incarico dei Suoi autorevoli rappresentanti, ho disposto cospicui finanziamenti in favore di molti Paesi e associazioni politico-religiose dell'Est e dell'Ovest...; sono stato io in tutto il Centro-Sudamerica che ho coordinato la creazione di numerose entità bancarie, soprattutto allo scopo di contrastare la penetrazione e l'espandersi di ideologie filomarxiste; e sono io infine che oggi vengo tradito e abbandonato...»</ref>, a movimenti [[anticomunismo|anticomunisti]] come il [[sindacato]] polacco [[Solidarność]] di [[Lech Wałęsa]], nonché organizzazioni in [[America centrale|Centro]] e [[Sudamerica]]<ref name=calvi/> quali i [[Contras]] [[nicaraguensi]].<ref>{{Cita news|autore=Massimo Gaggi|url=http://archiviostorico.corriere.it/2006/febbraio/22/morte_Paul_Marcinkus_banchiere_Dio_co_9_060222028.shtml|titolo=La morte di Paul Marcinkus «banchiere di Dio» in esilio|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=22|mese=02|anno=2006|pagina=|accesso=14-12-2009|cid=}}</ref> Il leader sovietico [[Mikhail Gorbaciov]] disse una volta che il crollo della [[Cortina di ferro]] sarebbe stato impossibile senza Giovanni Paolo II<REF>{{en}} {{Cita web|http://www.cnn.com/2005/WORLD/europe/04/03/pope.gorbachev/index.html|Gorbachev: Pope was 'example to all of us|editore=CNN.COM|accesso=23-01-2007}}</REF>. Questo punto di vista è condiviso da molti negli stati ex-sovietici, che lo vedono, insieme al presidente statunitense [[Ronald Reagan]], come uno degli artefici della dissoluzione dell'[[Unione Sovietica]]. In anni successivi, il Papa si mostrò assai critico anche verso gli eccessi del [[capitalismo]].
 
== Posizioni sociali e politiche ==
[[File:John Paul II, Emma Bonino, Marco Pannella (Vatican City, 1986).jpg|thumb|Giovanni Paolo II con [[Marco Pannella]] ed [[Emma Bonino]]]]
 
Wojtyła è stato considerato un conservatore sulla [[dottrina della Chiesa cattolica]] in relazione alla [[riproduzione]] e all'[[ordinazione]] sacerdotale femminile. I suoi scritti sulla [[sessualità]] umana, raccolti ne ''[[La Teologia del Corpo]]'', sono un'estesa meditazione sulla natura dei sessi e le risultanti implicazioni su [[sessualità]] e [[amore]] e diversi critici li considerano un significativo sviluppo dell'insegnamento sessuale della Chiesa, che ha origine con il [[Cantico dei cantici]] e con l'insegnamento sui [[Sacramento|Sacramenti]].
 
Riguardo all'[[aborto]], scrisse: «C'è ancora, tuttavia, una [[strage]] legalizzata di esseri umani che sono stati concepiti, ma non sono nati. E questa volta stiamo parlando di una strage che è stata permessa nientemeno che da parlamenti democraticamente eletti, dove normalmente si ascoltano appelli per il progresso civile della società e di tutta l'umanità.»
 
Sono note le sue critiche nei confronti della [[Teologia della liberazione]], la quale avrebbe calcato troppo la mano sulla liberazione politica a discapito della liberazione spirituale. La sua azione a contrasto di questa dottrina, in Sud America, fu massimamente energica: richiamò ripetutamente il clero locale per la sua partecipazione diretta a governi comunisti, promosse a cardinali molti sacerdoti di opposta posizione politica (anche quando erano accusati di essere conniventi con regimi dittatoriali di destra), non risparmiò durissime critiche e forti ammonimenti in tutti i suoi viaggi nel continente.
 
Il 9 maggio 1993, un anno dopo le stragi che uccisero i giudici [[Giovanni Falcone]] e [[Paolo Borsellino]], nella [[Valle dei templi]], prese una posizione durissima contro la [[mafia]]. Si rivolse, quasi urlando, ai responsabili intimando loro di convertirsi e non solo di pentirsi (mettendoli così di fatto fuori dalla Chiesa) con parole forti: «Una volta verrà il giudizio di Dio!». Questa posizione provocò la reazione dei boss di [[Cosa nostra]] (risentiti – a detta del pentito [[Francesco Marino Mannoia]] – «soprattutto perché portavano i loro soldi in Vaticano»), i quali ordinarono i due [[attentati alle chiese di Roma]], rispettivamente alla [[basilica di San Giovanni in Laterano]] e alla [[chiesa di San Giorgio al Velabro]], nella notte fra il 27 e il 28 luglio 1993.<ref>{{Cita news|autore = [[Curzio Maltese]]|url = http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/cronaca/chiesa-commento-mauro/segreti-ior/segreti-ior.html|titolo=Scandali, affari e misteri – tutti i segreti dello Ior|pubblicazione=La Repubblica|giorno=26|mese=gennaio|anno=2008|accesso=30 agosto 2008}}</ref>
 
Nell'enciclica ''[[Evangelium Vitae]]'' del 1995 riaffermò l'alto valore che ha per la Chiesa la vita umana. In essa ha inoltre esteso la condanna dell'aborto, dell'[[eutanasia]] e della [[pena capitale]] (questa ultima "se non in rarissimi casi di assoluta necessità"), chiamandole tutte insieme parte della «cultura della morte» di cui sarebbe pervaso il mondo moderno.
 
Le sue posizioni sulla [[guerra]], la pena capitale,<ref>{{Cita web|url=http://www.lastampa.it/2012/11/30/vaticaninsider/ita/vaticano/non-uccidere-la-chiesa-contro-la-pena-di-morte-7YHcIqSoWolJPRhON74u3J/pagina.html|titolo="Non uccidere". La chiesa contro la pena di morte|sito=LaStampa.it|accesso=6 aprile 2017}}</ref> la [[cancellazione del debito]] dei Paesi poveri,<ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/online/cronaca/primomaggio/messa/messa.html|titolo=la Repubblica/cronaca: Il Papa: 'Cancellate il debito dei paesi poveri'|accesso=6 aprile 2017}}</ref> e i temi sulla [[povertà]]<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.tempi.it/giovanni-paolo-ii-madre-teresa-calcutta-poveri-cristo#.WOZxTqLs_IU|titolo=Giovanni Paolo II: «Madre Teresa nel toccare i corpi deperiti dei poveri toccava il corpo di Cristo»|pubblicazione=Tempi.it|data=|accesso=6 aprile 2017}}</ref> sono stati considerati politicamente liberali, dimostrando secondo alcuni che etichette politiche come «conservatore» e «[[Liberalismo|liberale]]» non possono essere facilmente assegnate ai ''leader'' religiosi.
 
[[File:John Paul II George W. Bush Medal of Freedom 2004.jpg|thumb|left|upright=1.3|[[George W. Bush]] consegna a Giovanni Paolo II la [[medaglia presidenziale della libertà]] nel 2004]]
 
Papa Wojtyła, che aveva iniziato il suo pontificato quando la [[Polonia]] si trovava ancora nella sfera d'[[Impero sovietico#La sfera di influenza sovietica|influenza sovietica]], come pure il resto dell'Europa dell'Est, è stato un aspro critico del [[socialismo reale]] e ha offerto supporto, anche finanziario,<ref name=calvi>In una lettera del 5 giugno [[1982]] pubblicata nel libro di [[Ferruccio Pinotti]] ''Poteri forti'' (Bur, 2005), [[Roberto Calvi]] scriveva a Giovanni Paolo II: «Santità, sono stato io ad addossarmi il pesante fardello degli errori nonché delle colpe commesse dagli attuali e precedenti rappresentanti dello [[Istituto per le Opere di Religione|IOR]], comprese le malefatte di Sindona...; sono stato io che, su preciso incarico dei Suoi autorevoli rappresentanti, ho disposto cospicui finanziamenti in favore di molti Paesi e associazioni politico-religiose dell'Est e dell'Ovest...; sono stato io in tutto il Centro-Sudamerica che ho coordinato la creazione di numerose entità bancarie, soprattutto allo scopo di contrastare la penetrazione e l'espandersi di ideologie filomarxiste; e sono io infine che oggi vengo tradito e abbandonato...»</ref> a movimenti [[anticomunismo|anticomunisti]] come il [[sindacato]] polacco [[Solidarność]] di [[Lech Wałęsa]], nonché organizzazioni in [[America centrale]] e [[America meridionale|meridionale]]<ref name=calvi/> quali i [[Contras]] [[nicaraguensi]].<ref>{{Cita news|autore=Massimo Gaggi|url=http://archiviostorico.corriere.it/2006/febbraio/22/morte_Paul_Marcinkus_banchiere_Dio_co_9_060222028.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2006/febbraio/22/morte_Paul_Marcinkus_banchiere_Dio_co_9_060222028.shtml|titolo=La morte di Paul Marcinkus «banchiere di Dio» in esilio|pubblicazione=Corriere della Sera|data=22 febbraio 2006|accesso=14 dicembre 2009}}</ref> Il leader sovietico [[Michail Gorbačëv]] disse una volta che il crollo della [[Cortina di ferro]] sarebbe stato impossibile senza Giovanni Paolo II<ref>{{Cita web|https://www.cnn.com/2005/WORLD/europe/04/03/pope.gorbachev/index.html|Gorbachev: Pope was 'example to all of us|editore=CNN.COM|accesso=23 gennaio 2007|lingua=en}}</ref>. Questo punto di vista è condiviso da molti negli Stati ex sovietici, che lo vedono, insieme al presidente statunitense [[Ronald Reagan]], come uno degli artefici della dissoluzione dell'[[Unione Sovietica]]. In anni successivi, il Papa si mostrò assai critico anche verso gli eccessi del [[capitalismo]].
 
Nel [[2000]] firmò pubblicamente la campagna del Giubileo 2000 sulla cancellazione del debito africano, assieme alle star irlandesi del rock [[Bob Geldof]] e [[Bono (cantante)|Bono]].
 
Il 14 novembre [[2002]], Giovanni Paolo II, in occasione della prima visita di un [[Papa|pontefice]] al [[Parlamento della Repubblica Italiana|Parlamento italiano]] riunito in seduta comune nell'aula di Montecitorio, non mancò di prendere una chiara posizione in merito all'eventualità di un [[indulto]] per alleggerire la congestionata situazione delle carceri italiane. «Un segno di clemenza verso di loro [i detenuti] mediante una riduzione della pena costituirebbe una chiara manifestazione di sensibilità, che non mancherebbe di stimolarne l'impegno di personale recupero in vista di un positivo reinserimento nella società». A seguito di queste dichiarazioni, il Parlamento approvò nell'estate 2003 il cosiddetto "indultino" che prevedeva alcuni limitati benefici di sconto di pena. L'appello, che venne poi ripreso da una maggioranza trasversale di forze politiche, avrebbe portato al provvedimento d'[[indulto]] del [[2006]] dedicato dal ministro della giustizia [[Clemente Mastella]] proprio al pontefice.<ref>{{cita web|url=http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo321136.shtml|titolo=Il Parlamento approva l'indulto|editore=Tgcom|data=30 luglio 2006|accesso=30 aprile 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060919195227/http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo321136.shtml|urlmorto=sì}}</ref> "L'impegno di personale ricupero in vista di un positivo reinserimento nella società" si sarebbe però risolto in un aumento della criminalità.<ref>{{Cita web|autore=Giovanni Mastrobuoni e Alessandro Barbarino|url=http://www.lavoce.info/articoli/pagina2884.html|titolo=Crimini e misfatti a un anno dall'indulto|data=4 settembre 2007|accesso=19 gennaio 2018|dataarchivio=14 maggio 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080514220154/http://www.lavoce.info/articoli/pagina2884.html|urlmorto=sì}}</ref>
Il 14 novembre [[2002]], in occasione della visita al [[Parlamento italiano]] riunito in seduta comune nell'aula di Montecitorio, Giovanni Paolo II non mancò di prendere una chiara posizione in merito all'eventualità di un [[indulto]] per alleggerire la congestionata situazione delle carceri italiane. «Un segno di clemenza verso di loro [i detenuti] mediante una
riduzione della pena costituirebbe una chiara manifestazione di sensibilità, che non mancherebbe di stimolarne l'impegno di personale ricupero in vista di un positivo reinserimento nella società». A seguito di queste dichiarazioni, il Parlamento approvò nell'[[estate]] [[2003]] il così detto "indultino" che prevedeva alcuni limitati benefici di sconto di pena. L'appello venne poi ripreso da una maggioranza trasversale di forze politiche, avrebbe portato al provvedimento d'[[indulto]] del [[2006]] dedicato dal ministro della giustizia [[Clemente Mastella]] proprio al [[Pontefice]]<ref>{{cita web|url=http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo321136.shtml|titolo=Il Parlamento approva l'indulto|editore=Tgcom|accesso=2008-06-03}}</ref>. "L'impegno di personale ricupero in vista di un positivo reinserimento nella società" si sarebbe però risolto in un aumento della criminalità.<ref>Giovanni Mastrobuoni e Alessandro Barbarino, [http://www.lavoce.info/articoli/pagina2884.html Crimini e misfatti a un anno dall'indulto], [http://www.lavoce.info Lavoce.info], 4 settembre 2007.</ref>
 
Nel [[2003]], Giovanni Paolo II divenne ununa criticodelle divoci primopiù pianocritiche sullverso l'[[Invasione dell'Iraq|Invasioneinvasione americanastatunitense dell'Iraq]]. Mandò il suo ''ministro per la pace'', il cardinale [[Pio Laghi]], a parlare con il presidente degli Stati Uniti [[George W. Bush]] per esprimergli l'opposizione del Vaticano alla guerra. Giovanni Paolo II affermò che spettasse alle [[Nazioni Unite]] risolvere il conflitto internazionale attraverso la [[diplomazia]] e che un'aggressione unilaterale è un crimine contro la [[pace]] ede una violazione del [[Dirittodiritto internazionale]].
 
Durante i negoziati per la redazione della nuova [[Costituzione europea]], nel 2003 e [[2004]], i rappresentanti del Vaticano fallirono nell'assicurare una qualsiasi menzione alle «radici cristiane dell'Europa», uno degli obiettivi cui il Papa teneva. A più riprese durante il pontificato il Papa ha infatti sottolineato che l'Europa ha ricevuto per prima il "dono" della cristianità.
 
Papa Wojtyła criticò anche il [[matrimonio omosessuale|matrimonio trafra persone dello stesso sesso]]. Nel suo ultimo libro, ''[[Memoria e identità]]'', nel capitolo riguardante il ruolo dei legislatori, il Papa parla di «pressioni» sul Parlamento Europeoeuropeo per permettere il matrimonio omosessuale. Il papa scrisse a proposito della corrente ideologico-culturale che propugna la formalizzazione delle unioni omosessuali: «È legittimo e necessario chiederci se non sia parte di una nuova ideologia del male, forse più insidiosa e nascosta, che tenta di scagliare i diritti dell'uomo contro la famiglia e contro l'uomo».
 
Il [[13 gennaio]] [[2005]], ricevendo l'allora presidente della regione [[Lazio]] [[Francesco Storace]], espresse «vivo compiacimento per l'approvazione dello Statuto della regione Lazio. Esso infatti, oltre a sottolineare il ruolo di Roma come centro del Cattolicesimo, riconosce esplicitamente il primato della persona e il valore fondamentale della vita. Riconosce, inoltre, i diritti della famiglia quale società naturale fondata sul matrimonio e si propone di sostenerla nell'adempimento della sua funzione sociale, facendo esplicita menzione dell'Osservatorio regionale permanente sulle famiglie. Lo Statuto prevede anche che la regione garantisca il diritto allo studio e la libertà di scelta educativa».<ref>{{Cita web|url=http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/2005/january/documents/hf_jp-ii_spe_20050113_administration-rome_it.html|titolo=Discorso di Giovanni Paolo II alla Regione Lazio|data=13 gennaio 2005}}</ref>
 
Ancor dopo la sua morte, l'attualeallora [[presidente della Repubblica]] Italiana]] [[Giorgio Napolitano]] ha parlato in tal modo del pontificato di Giovanni Paolo II:{{quotecitazione|L'altissimo magistero spirituale di papa Wojtyła ha illuminato e continua ad illuminare l'intera umanità.|Giorgio Napolitano, dal quotidiano ''[[La Nazione]]'' del [[5 ottobre]] [[2006]], paginap. 14}}
 
== OnorificenzeCritiche ==
{{vedi anche|Critiche a Giovanni Paolo II}}
{{Onorificenze
Giovanni Paolo II fu oggetto di diverse critiche. Tra le principali ricordiamo:
|immagine=Order Orla Bialego1.gif
* Accusa di sostegno a dittature di destra: in particolare diversi osservatori sono rimasti perplessi dai rapporti che il pontefice instaurò con dittature dell'[[America Latina]] e criticano la stretta di mano con il dittatore [[cile]]no [[Augusto Pinochet]] e le pressioni effettuate sulle autorità inglesi per bloccarne l'estradizione,<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/282225.stm|titolo=Pope enters Pinochet row|pubblicazione=[[BBC]] News|giorno=19|mese=2|anno=1999|accesso=22 maggio 2008}}</ref> il silenzio sui ''[[Desaparecidos]]'', tuttavia sciolto nel 1981 quando venne informato dei fatti da [[Adolfo Pérez Esquivel]],<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/esteri/07_ottobre_10/intervista_esquivel.shtml|titolo=«Ma il suo non fu un caso isolato» . Corriere della Sera|accesso=26 ottobre 2020}}</ref> la proclamazione a cardinale di [[Pio Laghi]], accusato di appoggiare la cosiddetta "[[guerra sporca]]"<ref>
|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dell'Aquila Bianca
{{Cita news|lingua = es|autore = [[Madri di Plaza de Mayo]]|url = http://www.madres.org/asp/contenido.asp?clave=1031|titolo = La dictadura,la impunidad|pubblicazione =|accesso = 22 maggio 2008|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080704123238/http://www.madres.org/asp/contenido.asp?clave=1031}}{{Cita news|lingua = es|autore = [[Madri di Plaza de Mayo]]|url = http://www.madres.org/asp/contenido.asp?clave=174|titolo = Relaciones de la jerarquía eclesiástica con los gobiernos de Alfonsín y de Menem|pubblicazione =|accesso = 22 maggio 2008|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080323141019/http://www.madres.org/asp/contenido.asp?clave=174}}</ref> durante gli anni della [[Processo di riorganizzazione nazionale|dittatura argentina]], ma recentemente riabilitato.<ref>{{Cita web|url=https://www.lastampa.it/vatican-insider/it/2016/03/28/news/dittatura-argentina-e-il-nunzio-pio-laghi-le-verita-oscurate-br-1.36584886|titolo=Dittatura argentina e il nunzio Pio Laghi, le verità oscurate|sito=lastampa.it|data=28 marzo 2016|accesso=26 ottobre 2020}}</ref>
|collegamento_onorificenza=Ordine dell'aquila bianca
* Il teologo cattolico dissidente [[Hans Küng]] descrive ben undici contraddizioni che avrebbero segnato negativamente il pontificato di Giovanni Paolo II, che arriva a definire "in fin dei conti un disastro".<ref>{{Cita web|autore=Hans Küng|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Documento/2005/03_Marzo/26/index_kung.shtml|titolo=Wojtyła, il Papa che ha fallito|editore=Corriere della Sera|data= 2 gennaio 2006|accesso=21 luglio 2011}}</ref>
|motivazione=
* Giovanni Paolo II è stato anche aspramente criticato per la beatificazione di personaggi controversi come [[Pio IX]], [[Josemaría Escrivá de Balaguer]], fondatore dell'[[Opus Dei]]<ref>John Allen L. jr., ''Opus Dei. La vera storia. I segreti della forza più controversa della Chiesa Cattolica'', Newton Compton Editori, 2007</ref>, e [[Alojzije Viktor Stepinac|Alojzije Stepinac]], accusato di aver appoggiato le violenze perpetrate dagli [[ustascia]] croati contro i serbi e altri oppositori del loro regime filo-[[Nazismo|nazista]].<ref>* {{en}}[http://jmgainor.homestead.com/fles/PU/MDPC/CH/stp/case/case.htm Il caso dell'arcivescovo Stepinac]
|luogo=
* {{Cita pubblicazione|titolo=La santificazione di un assassino|url=http://www.ecn.org/uenne/archivio/archivio1998/un30/art157.html|3=La santificazione di un assassino|rivista=Umanità Nova|numero=30|data=11 ottobre 1998|accesso=21 luglio 2011}}
}}
* [http://digilander.libero.it/lajugoslaviavivra/CRJ/RELIGIO/vatican.html Santo o criminale?] (critiche dei nazionalisti serbi)
{{Onorificenze
* [http://www.we-are-church.org/it/attual/Stepcron.htm Una voce fuori dal coro all'interno della stampa cattolica] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080516041920/http://www.we-are-church.org/it/attual/Stepcron.htm|data=16 maggio 2008 }} (critiche di [[Noi Siamo Chiesa]])
|immagine=Ribbon of Presidential Medal of Freedom.png
* {{Cita web|url=http://www.uaar.it/uaar/archivio/archivio1999/attualita05.html|titolo=Beati i criminali di guerra, la verità sui fatti serbo-croati negli anni quaranta|autore=Costante Mulas Corraine|editore=UAAR|accesso=21 luglio 2011}}</ref>
|nome_onorificenza=Presidential Medal of Freedom
* Giovanni Paolo II si sarebbe servito di [[Paul Marcinkus]] e di [[Roberto Calvi]] per finanziare Solidarność.<ref>{{Cita libro|autore=Ferrucco Pinotti|titolo=Poteri forti|editore=BUR|anno=2005}}</ref><ref>[http://www.chiarelettere.it/libro/principio-attivo/wojtyla-segreto.php Wojtyła segreto – Ferruccio Pinotti, Giacomo Galeazzi – Chiarelettere<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>{{Cita web|autore=Ferruccio Pinotti & Giacomo Galeazzi|url=http://tg24.sky.it/tg24/cronaca/2011/04/29/wojtyla_segreto_beatificazione_giovanni_paolo_ii_galeazzi_pinotti_chiarelettere_controinchiesta.html|titolo=Lo Ior e Wojtyła: l'altro volto del Papa beato|data=30 aprile 2011|accesso=21 luglio 2011|dataarchivio=11 agosto 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110811094654/http://tg24.sky.it/tg24/cronaca/2011/04/29/wojtyla_segreto_beatificazione_giovanni_paolo_ii_galeazzi_pinotti_chiarelettere_controinchiesta.html|urlmorto=sì}} tratto da {{Cita libro|autore=Ferruccio Pinotti & Giacomo Galeazzi|titolo=Wojtyła Segreto|editore=Chiarelettere editore|p=315}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Lucien Gregoire|titolo=Murder In The Vatican: The Revolutionary Life Of John Paul And The CIA, Opus Dei And The 1978 Murders|url=https://archive.org/details/murderinvaticanr0000luci|anno=2008|pp=[https://archive.org/details/murderinvaticanr0000luci/page/n354 343] e sgg.}}</ref> L'ex agente del [[Servizio per le informazioni e la sicurezza militare|SISMI]] [[Francesco Pazienza]] ha dichiarato di avere trasportato dei lingotti d'oro in Polonia nascosti in una [[Lada-Vaz|Lada]].<ref name="chiarelettere.it">{{Cita web|url=http://www.chiarelettere.it/libro/principio-attivo/wojtyla-segreto.php|titolo=Wojtyla segreto - Giacomo Galeazzi,Ferruccio Pinotti - Chiarelettere|accesso=5 gennaio 2020}}</ref>
|collegamento_onorificenza=Presidential Medal of Freedom
*Secondo il pm Luca Tescaroli, lo [[Istituto per le opere di religione|IOR]] era divenuto negli anni settanta e ottanta strumento del riciclaggio di denaro mafioso al fine di contrastare il comunismo nell'Est europeo e in America Latina.<ref name="chiarelettere.it"/>
|motivazione=
*Giovanni Paolo II si è avvalso del segretariato di mons. [[John Magee]], vescovo di [[Cloyne]] ([[Irlanda]]), coinvolto in un'inchiesta sulla pedofilia.<ref>{{Cita web|url=http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2010/03/24/visualizza_new.html_1736601300.html|titolo=Pedofilia: lascia ex segretario Wojtyla - Mondo - ANSA.it|accesso=5 gennaio 2020}}</ref>
|luogo=
*Il 14 dicembre 2022 il giornalista Alessandro Ambrosini pubblica una registrazione di una conversazione avvenuta nel 2009 con un ex membro della Banda della Magliana — identificato come Marcello Neroni — il quale riferisce che Emanuela Orlandi sarebbe stata rapita o fatta sparire da Enrico De Pedis su richiesta di qualcuno all'interno del Vaticano (Neroni fa esplicitamente il nome di [[Agostino Casaroli]], all'epoca [[Segretario di Stato della Santa Sede]]) per nascondere uno scandalo sessuale che sarebbe avvenuto all'interno delle [[mura leonine]].<ref>{{Cita web|url=https://roma.repubblica.it/cronaca/2022/12/14/news/scomparsa_orlandi_gregori_pista_vaticano_pedofilia-379018554/|titolo=Rapimento Emanuela Orlandi, pubblicati audio inediti: "Una schifezza, per risolvere hanno chiesto a De Pedis"|sito=roma.repubblica.it|data=14 dicembre 2022}}</ref> Nell'audio pubblicato all'opinione pubblica sono stati censurati degli espliciti riferimenti a personalità del Vaticano coinvolte in questo presunto scandalo sessuale, mentre l'audio integrale senza censure è stato consegnato e fatto ascoltare nell'aprile 2023 al [[promotore di giustizia]] vaticano Alessandro Diddi dopo l'apertura del caso.<ref>{{Cita web|url=https://www.ilmessaggero.it/persone/emanuela_orlandi_audio_choc_cosa_e_successo_chi_l_ha_uccisa_news-7094614.html|titolo=Emanuela Orlandi, spunta l'audio choc, l'ex socio di De Pedis (registrato di nascosto) fa nomi e cognomi|sito=www.ilmessaggero.it|data=2022-12-05|lingua=it|accesso=2022-12-05}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilriformista.it/il-rapimento-di-emanuela-orlandi-la-grazia-di-pertini-e-il-ricatto-di-papa-wojtyla-la-lettera-di-ali-agca-al-fratello-pietro-334553/|titolo="Il rapimento di Emanuela Orlandi, la grazia di Pertini e il ricatto di papa Wojtyla", la lettera di Ali Ağca al fratello Pietro|sito=Il Riformista|data=2022-12-13|lingua=it-IT|accesso=2022-12-14}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilriformista.it/scomparsa-emanuela-orlandi-e-mirella-gregori-sex-gate-nelle-stanze-di-papa-wojtyla-lincredibile-verita-dellex-socio-del-boss-de-pedis-333888/|titolo=Scomparsa Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, sex-gate nelle stanze di Papa Wojtyla: l'audio inedito dell'ex-socio del boss De Pedis|sito=Il Riformista|data=2022-12-09|lingua=it-IT|accesso=2022-12-14}}</ref>
}}
 
{{Onorificenze
== Filatelia e numismatica ==
|immagine=Gold.Olimpicorder1.png
{{vedi anche|Emissioni filateliche della Città del Vaticano sotto Giovanni Paolo II}}
|nome_onorificenza=Collare d'oro dell'Ordine olimpico
 
|collegamento_onorificenza=Ordine olimpico
Durante il suo pontificato la Città del Vaticano ha emesso più di 500 [[Francobollo|valori postali]] diversi.
|motivazione=
 
|luogo=
Papa Giovanni Paolo II è il primo papa della storia a essere soggetto di una [[banconota]]. È infatti raffigurato in quella da 50 [[złoty]] polacca del 16 ottobre 2006. Su un lato Karol Wojtyła è ripreso con la [[Ferula (religione)|croce pastorale]], mentre l'altra faccia mostra la celebre immagine dell'inaugurazione del Ministero che testimonia il profondo legame tra il Papa e il cardinale [[Stefan Wyszyński]], [[Primate (ecclesiastico)|Primate]] di [[Polonia]].
}}
 
Per la sua canonizzazione il Ministero dello Sviluppo Economico decise di emettere un francobollo che successivamente venne messo in vendita dal concessionario [[Poste italiane]], il francobollo stampato dall'[[Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato]], riportante la sua effigie a destra e la scritta ''CANONIZZAZIONE DI PAPA GIOVANNI PAOLO II''.<ref>{{cita web|url=http://www.veneziatoday.it/cronaca/due-francobolli-per-la-canonizzazione-di-giovanni-xxiii-e-giovanni-paolo-ii-2139349.html|titolo=Due francobolli per la canonizzazione di Giovanni xxiii e Giovanni Paolo|editore=Venezia today|accesso=22 agosto 2018}}</ref> non è l'unico emesso in Italia per Giovanni Paolo II.
 
== Opere e documenti del pontificato ==
{{vedi anche|Opere e documenti di Giovanni Paolo II}}
 
=== Encicliche ===
{{vedi anche|Lista di encicliche#Giovanni Paolo II (1978-2005)}}
* ''[[Redemptor hominis]]'' - 4 marzo [[1979]]
* ''[[Dives in Misericordia]]'' - 30 novembre [[1980]]
* ''[[Laborem Exercens]]'' - 14 settembre [[1981]]
* ''[[Slavorum Apostoli]]'' - 2 giugno [[1985]]
* ''[[Dominum et Vivificantem]]'' - 18 maggio [[1986]]
* ''[[Redemptoris Mater (enciclica)|Redemptoris Mater]]'' - 25 marzo [[1987]]
* ''[[Sollicitudo Rei Socialis]]'' - 30 dicembre [[1987]]
* ''[[Redemptoris Missio]]'' - 7 dicembre [[1990]]
* ''[[Centesimus annus]]'' - 1º maggio [[1991]]
* ''[[Veritatis Splendor]]'' - 6 agosto [[1993]]
* ''[[Evangelium Vitae]]'' - 25 marzo [[1995]]
* ''[[Ut Unum Sint]]'' - 25 maggio [[1995]]
* ''[[Fides et Ratio]]'' - 14 settembre [[1998]]
* ''[[Ecclesia de Eucharistia]]'' - 17 aprile [[2003]]
 
=== Libri ===
* ''Amore e responsabilità: morale sessuale e vita interpersonale'', [[Bologna]], [[Marietti Editore]], 1980, ISBN 88-211-8508-7.
* ''La bottega dell'orefice. Meditazioni sul sacramento del matrimonio che di tanto in tanto si trasformano in dramma'', come Andrzej Jawień, [[Città del Vaticano]], [[Libreria editrice vaticana|Libreria Editrice Vaticana]], 1979 (ma 1960). ISBN 88-209-0000-9.
* ''Persona e atto'', con [[Anna-Teresa Tymieniecka]], Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1982 (ma 1969). ISBN 88-209-1331-3.
* ''Pietra di luce. Poesie'', Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1979. ISBN 88-209-0003-3.
* ''Il sapore del pane. Poesie'', Città del Vaticano , Libreria Editrice Vaticana, 1979. ISBN 88-209-0016-5.
* ''Insegnamenti di Giovanni Paolo II'', 28 voll., Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1979-2006.
* ''Alle fonti del rinnovamento. Studio sull'attuazione del Concilio vaticano secondo'', Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1981 (ma 1972). ISBN 88-209-0026-2.
* ''Discese dal cielo. Omelie per Natale'', Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1982. ISBN 88-209-1330-5.
* ''Esercizi spirituali per i giovani'', Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1982. ISBN 88-209-0006-8.
* ''Maria. Omelie'', Città del Vaticano , Libreria Editrice Vaticana, 1982. ISBN 88-209-1376-3.
* ''Massimiliano Kolbe patrono del nostro difficile secolo'', Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1982. ISBN 88-209-1378-X.
* ''Fratello del nostro Dio''; ''Raggi di paternità. Drammi'', Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1982. ISBN 88-209-1380-1.
* ''Giobbe ed altri inediti. Un dramma e sei poesie'', Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1982. ISBN 88-209-1392-5.
* ''Vescovo con voi. Discorsi'', Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1982. ISBN 88-209-1396-8.
* ''Anno santo. Omelie'', Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1983. ISBN 88-209-1428-X.
* ''Con me giorno dopo giorno. Soste di riflessione'', [[Roma]], [[Edizioni Piemme]], 1984.
* ''Uomo e donna lo creò. Catechesi sull'amore umano'', Roma, [[Città Nuova Editrice]], 1985. ISBN 88-311-1301-1; Roma-Città del Vaticano, Città Nuova Editrice-Libreria Editrice Vaticana, 1987. ISBN 88-209-1409-3.
* ''Parole sull'uomo'', a cura di [[Angelo Montonati]], [[Milano]], [[Biblioteca Universale Rizzoli]], 1989. ISBN 88-17-11517-7.
* ''Catechesi sul Credo'', 5 voll., Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1992-1998. ISBN 88-209-1782-3.
* ''Opere letterarie. Poesie e drammi'', Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1993. ISBN 88-209-1918-4.
* ''[[Varcare la soglia della speranza]]'', con [[Vittorio Messori]], Milano, [[Arnoldo Mondadori Editore]], 1994. ISBN 88-04-39270-3.
* ''Strade d'amore'', a cura di [[Massimo Bettetini]], Milano, [[Rusconi Libri]], 1994. ISBN 88-18-12141-3.
* ''Non temiamo la verità. Le colpe degli uomini e della Chiesa'', Casale Monferrato, Edizioni Piemme, 1995. ISBN 88-384-2398-9.
* ''Dono e Mistero. Nel 50º del mio sacerdozio'', Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 1996. ISBN 88-209-2313-0.
* ''Gesù di Nazaret. Centro dell'universo e del tempo'', Casale Monferrato, Edizioni Piemme, 1997. ISBN 88-384-2645-7.
* ''Maria, Maria stella del mattino. Chi prega ha in mano il timone della propria vita'', Casale Monferrato, Edizioni Piemme, 1997. ISBN 88-384-2756-9.
* ''Un invito alla gioia. Brani scelti dagli scritti e dai discorsi di Giovanni Paolo II'', Milano, Leonardo international, 1999. ISBN 88-86482-60-4.
* ''Padre...'', Casale Monferrato, Edizioni Piemme, 1999. ISBN 88-384-4173-1.
* ''Fondare la civiltà dell'amore. Preghiere e meditazioni per gli uomini e le donne del nostro tempo'', Milano, [[Rizzoli]], 2001. ISBN 88-17-86890-6.
* ''Le mie preghiere per voi'', Casale Monferrato, Edizioni Piemme, 2001. ISBN 88-384-6926-1.
* ''[[Trittico romano. Meditazioni]]'', Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 2003. ISBN 88-209-7451-7.
* ''Pensieri sparsi. Coraggiosi nella verità generosi nell'amore'', a cura di don [[Giovanni Battista Zilio]], Vicenza, [[Neri Pozza Editore]], 2002. ISBN 88-7305-866-3.
* ''Alzatevi, andiamo!'', Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 2004. ISBN 88-04-53409-5.
* ''Non uccidere in nome di Dio'', a cura di [[Natale Benazzi]], Casale Monferrato, Edizioni Piemme, 2005. ISBN 88-384-8431-7.
* ''Aprite i vostri cuori. [100 insegnamenti per la vita]'', a cura di [[Joseph Durepos]], Milano, [[Armenia Edizioni]], 2005. ISBN 88-344-1768-2.
* ''Sia pace!'', a cura di [[Maurizio Di Giacomo]], [[Torino]], [[Edizioni San Paolo]], 2005. ISBN 88-215-5270-5.
* ''Memoria e identità. Conversazioni a cavallo dei millenni'', Milano, Rizzoli, 2005. ISBN 88-17-00601-7.
* ''L’opera poetica completa di Karol Wojtyla'', a cura di Santino Spartà, Libreria Editrice Vaticana 2012. ISBN 88-209-2799-3
 
== [[Genealogia episcopale]] e [[successione apostolica]] ==
La [[genealogia episcopale]] è:
* Cardinale [[Scipione Rebiba]]
* Cardinale [[Giulio Antonio SantorioSantori]]
* Cardinale [[Girolamo Bernerio]], [[Ordine dei frati predicatori|O.P.]]
* Arcivescovo [[Galeazzo Sanvitale (arcivescovo)|Galeazzo Sanvitale]]
* Cardinale [[Ludovico Ludovisi]]
* Cardinale [[Luigi Caetani]]
* Cardinale [[Ulderico Carpegna]]
* Cardinale [[Paluzzo Paluzzi Altieri Deglidegli Albertoni]]
* Papa [[PietroPapa Francesco Orsini|Benedetto XIII]] O.P.
* Papa [[Prospero LorenzoPapa Lambertini|Benedetto XIV]]
* Papa [[Carlo della TorrePapa Rezzonico|Clemente XIII]]
* Cardinale [[Enrico Benedetto Stuart]]
* [[Papa Leone XII]]
* Papa [[Annibale Francesco Clemente Melchiore Girolamo Nicola della Genga|Leone XII]]
* Cardinale [[Chiarissimo Falconieri Mellini]]
* Cardinale [[Camillo Di Pietro]]
* Cardinale [[MieczyslawMieczysław Halka Ledóchowski]]
* Cardinale [[Jan Maurycy PawelPaweł Puzyna de Kosielsko]]
* Arcivescovo San [[Józef Bilczewski]]
* Arcivescovo [[BoleslawBolesław Twardowski]]
* Arcivescovo [[Eugeniusz Baziak]]
* Papa '''Giovanni Paolo II'''
 
La [[successione apostolica]] è:
== Critiche ==
{{Vedi anche|Critiche a Giovanni Paolo II}}
Giovanni Paolo II fu oggetto di diverse critiche. Tra le principali ricordiamo:
* Accusa di sostegno alle dittature di destra: in particolare diversi osservatori sono rimasti perplessi dai rapporti che il Pontefice instaurò con le sanguinarie dittature dell'[[America Latina]], e ricordano il viaggio apostolico in [[Cile]], il silenzio sui ''[[Desaparecidos]]'', la stretta di mano con [[Augusto Pinochet]] e le pressioni effettuate sulle autorità inglesi per bloccarne l'estradizione<ref>{{Cita news
|lingua = en
|autore =
|url = http://news.bbc.co.uk/2/hi/282225.stm
|titolo = Pope enters Pinochet row
|pubblicazione = [[BBC]] News
|giorno = 19
|mese = 2
|anno = 1999
|pagina =
|accesso = 22/05/2008
}}</ref>. Giovanni Paolo II è stato anche aspramente criticato per la beatificazione di personaggi controversi come [[Pio Laghi]], [[Josemaría Escrivá de Balaguer]] (fondatore dell'[[Opus Dei]]) e anche [[Alojzije Viktor Stepinac]].
* Sessualità: per il ruolo della [[donna]] nella Chiesa e nella società, l'opposizione ai [[rapporto sessuale|rapporti sessuali]] pre-matrimoniali in generale ed [[omosessualità|omosessuali]] in particolare, compreso lo scoraggiare l'uso del [[preservativo]], che può limitare il diffondersi dell'[[AIDS]].
* Interventismo politico, ateismo e laicità: alcuni osservatori hanno criticato il Papa per la rivendicazione di privilegi ritenuti anacronistici e per aver considerato l'[[ateismo]] alla stregua del comunismo.
* Il teologo cattolico dissidente [[Hans Küng]] descrive ben undici contraddizioni che avrebbero segnato negativamente il pontificato di Giovanni Paolo II <ref>[http://www.corriere.it/Primo_Piano/Documento/2005/03_Marzo/26/index_kung.shtml Corriere.it]</ref>
* Forti critiche si sono levate in occasione della beatificazione del cardinale [[Alojzije Stepinac]], accusato di aver appoggiato le violenze perpetrate dagli [[Ustascia]] croati nel [[campo di concentramento di Jasenovac]] contro i [[serbi]] ed altri oppositori di quel regime filo-[[Nazismo|nazista]]<ref>* {{en}} [http://jmgainor.homestead.com/fles/PU/MDPC/CH/stp/case/case.htm Il caso dell'arcivescovo Stepinac]
* [http://www.ecn.org/uenne/archivio/archivio1998/un30/art157.html La santificazione di un assassino] (da "Umanità nuova")
* [http://digilander.libero.it/lajugoslaviavivra/CRJ/RELIGIO/vatican.html Santo o criminale?] (critiche dei nazionalisti serbi)
* [http://www.we-are-church.org/it/attual/Stepcron.htm Una voce fuori dal coro all'interno della stampa cattolica] (critiche di [[Noi Siamo Chiesa]])
* [http://www.uaar.it/uaar/archivio/archivio1999/attualita05.html Beati i criminali di guerra, la verità sui fatti serbo-croati negli anni quaranta] articolo di Costante Mulas Corraine sul sito dell'UAAR
</ref>.
 
{{Div col}}
== Altro ==
* Vescovo [[Piotr Bednarczyk]] (1968)
=== Curiosità ===
* Vescovo [[Józef Rozwadowski]] (1968)
{{curiosità}}
* Vescovo [[Stanislaw Smolenski]] (1970)
* Nel [[2004]] ricevette un [[Premio Carlomagno]] straordinario da parte della città di [[Aquisgrana]], in [[Germania]].
* Vescovo [[Albin Małysiak]], [[Congregazione della missione|C.M.]] (1970)
* Anche se è difficile provare che abbia canonizzato più santi di tutti i suoi predecessori, poiché i documenti relativi a molte delle prime canonizzazioni sono incompleti, mancanti o poco accurati: è noto che l'abolizione, da parte sua, dell'ufficio di ''Promotor Fidei'' (Promotore delle Fede, noto anche come [[Advocatus diaboli|avvocato del Diavolo]]) ha reso più scorrevole il processo di canonizzazione. È comunque significativa l'assoluta discontinuità con tutti i suoi predecessori più prossimi: si calcola che fino all'ottobre [[2004]], abbia beatificato ben 1.340 cristiani.
* Vescovo [[Paweł Socha]], C.M. (1973)
* Lo chiamarono l'atleta di Dio, e atleta Giovanni Paolo II lo fu davvero: appassionato scalatore , nuotatore e molto abile nel canottaggio, oltre che abile sciatore, ha sempre amato praticare gli sport finché la salute glielo ha permesso. In nome della sua passione per il [[Calcio (sport)|calcio]] in età giovanile, quando giocava nel ruolo di [[Portiere (calcio)|portiere]], fu insignito della nomina di membro onorario del [[Futbol Club Barcelona]] nel [[1982]]<ref>[http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1999/may/documents/hf_jp-ii_spe_19990514_futbol-barcelona_it.html Discorso di Giovanni Paolo II alla delegazione del "Futbol Club Barcelona"], [[14 maggio]] [[1999]].</ref> e dell'[[FC Schalke 04]].
* Vescovo [[Józef Marek]] (1973)
* Sono state annotate più di un centinaio di uscite segrete dal Vaticano per trascorrere momenti di vacanza; frequenti soprattutto le visite sui vicini monti dell'[[Abruzzo]] dove, il suo segretario dichiara, «''era come se riprendesse le forze''»<ref>[[Stanislao Dziwisz]]; [[Gian Franco Svidercoschi]]. ''[[Una vita con Karol]]''. Rcs Libri e Libreria Editrice Vaticana, [[2007]], pag. 77-78-79-80.</ref>.
* Cardinale [[Franciszek Macharski]] (1979)
* L'unica auto mai appartenuta a Giovanni Paolo II, una [[Ford Escort]] celestina del [[1975]], auto con la quale aveva percorso più di 100.000 km prima dell'elezione al soglio di Pietro, è stata più volte venduta in aste internazionali ed è tuttora valutata dai 3 ai 5 milioni di dollari. L'auto era stata inizialmente fatta mettere all'asta da Wojtyła stesso per accumulare fondi per le missioni apostoliche e così venne affidata all'agenzia Kurse. L'ultimo proprietario, un avvocato collezionista di auto di [[Houston]] se la è aggiudicata per 680.000$.
* Arcivescovo [[Justo Mullor García]] (1979)
* Papa Giovanni Paolo II per i suoi molteplici viaggi è stato insignito del riconoscimento di ''Globetrotter onorario'' dopo l'udienza del [[novembre]] [[2000]] quando ricevette gli [[Harlem Globetrotters]].
* Arcivescovo [[Alfio Rapisarda]] (1979)
* Giovanni Paolo II è stato inserito tra le 10 persone del XX secolo più ammirate del mondo secondo la classifica Citizen stilata dalla società Gallup.
* Cardinale [[Achille Silvestrini]] (1979)
* Una popolare credenza attribuisce a Giovanni Paolo II la creazione in gioventù di un intricato problema [[Scacchi|scacchistico]] che pubblicò nel [[1946]] ma probabilmente la storia fu un'invenzione di Tomasz Lissowski<ref>Articolo che presenta il problema scacchistico attribuito a Giovanni Paolo II: [http://www.chessbase.com/newsdetail.asp?newsid=2316 Chess Base - Karol Józef Wojtyła]</ref>.
* Vescovo [[Samuel Seraphimov Djoundrine]], [[Agostiniani dell'Assunzione|A.A.]] (1979)
* A [[Introd]] ([[Valle d'Aosta]]) è sorto il "[[Museo Giovanni Paolo II]]" per ricordo a tutte le sue vacanze estive trascorse nella località.
* Vescovo [[Rubén López Ardón]] (1979)
* Arcivescovo [[Paulino Lukudu Loro]], [[Missionari comboniani del Cuore di Gesù|F.S.C.I.]] (1979)
* Vescovo [[Vincent Mojwok Nyiker]] (1979)
* Vescovo [[Armido Gasparini]], F.S.C.I. (1979)
* Vescovo [[Michael Hughes Kenny]] (1979)
* Vescovo [[William Russell Houck]] (1979)
* Arcivescovo [[José Cardoso Sobrinho]], [[Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo|O.Carm.]] (1979)
* Vescovo [[Gerhard Ludwig Goebel]], [[Missionari della Sacra Famiglia|M.S.F.]] (1979)
* Vescovo [[Décio Pereira]] (1979)
* Vescovo [[Fernando José Penteado]] (1979)
* Vescovo [[Girolamo Grillo]] (1979)
* Arcivescovo [[Paciano Basilio Aniceto]] (1979)
* Arcivescovo [[Alan Basil de Lastic]] (1979)
* Vescovo [[William Thomas Larkin]] (1979)
* Cardinale [[John Joseph O'Connor]] (1979)
* Vescovo [[Jean-Marie Lafontaine]] (1979)
* Vescovo [[Ladislau Biernaski]], C.M. (1979)
* Vescovo [[Newton Holanda Gurgel]] (1979)
* Vescovo [[Matthew Harvey Clark]] (1979)
* Vescovo [[Alejandro Goić Karmelić]] (1979)
* Vescovo [[Pedro G. Magugat]], [[Missionari del Sacro Cuore di Gesù|M.S.C.]] (1979)
* Vescovo [[Ramón López Carrozas]], [[Ordine di Santa Maria della Mercede|O. de M.]] (1979)
* Cardinale [[Jozef Tomko]] (1979)
* Cardinale [[Myroslav Ivan Lubachivsky]] (1979)
* Cardinale [[Giovanni Coppa]] (1980)
* Cardinale [[Carlo Maria Martini]], [[Compagnia di Gesù|S.I.]] (1980)
* Cardinale [[Christian Wiyghan Tumi]] (1980)
* Vescovo [[Marcel Bam’ba Gongoa|Marcel Bam'ba Gongoa]] (1980)
* Vescovo [[Louis Nkinga Bondala]], [[Congregazione del Cuore Immacolato di Maria|C.I.C.M.]] (1980)
* Cardinale [[Laurent Monsengwo Pasinya]] (1980)
* Vescovo [[Paride Taban]] (1980)
* Vescovo [[Roger Mpungu]] (1980)
* Vescovo [[Michel-Joseph-Gérard Gagnon]], [[Missionari d'Africa|M.Afr.]] (1980)
* Vescovo [[Dominique Kimpinde Amando]] (1980)
* Vescovo [[Joseph Nduhirubusa]] (1980)
* Arcivescovo [[Vicente Joaquim Zico]], C.M. (1981)
* Vescovo [[Sergio Goretti]] (1981)
* Vescovo [[Giulio Sanguineti]] (1981)
* Vescovo [[Francesco Voto]] (1981)
* Vescovo [[Gregory Obinna Ochiagha]] (1981)
* Arcivescovo [[Anicetus Bongsu Antonius Sinaga]], [[Ordine dei frati minori cappuccini|O.F.M.Cap.]] (1981)
* Vescovo [[Lucas Luis Dónnelly Carey]], O. de M. (1981)
* Vescovo [[Filippo Giannini]] (1981)
* Arcivescovo [[Ennio Appignanesi]] (1981)
* Vescovo [[Martino Scarafile]] (1981)
* Arcivescovo [[Alessandro Plotti]] (1981)
* Arcivescovo [[Stanislaw Szymecki]] (1981)
* Arcivescovo [[Charles Louis Joseph Vandame]], S.I. (1982)
* Arcivescovo [[John Bulaitis]] (1982)
* Arcivescovo [[Traian Crișan]] (1982)
* Vescovo [[Charles Kweku Sam]] (1982)
* Vescovo [[Thomas Joseph O'Brien]] (1982)
* Vescovo [[Antônio Alberto Guimarães Rezende]], [[Congregazione delle Sacre Stimmate di Nostro Signore Gesù Cristo|C.S.S.]] (1982)
* Vescovo [[Francis George Adeodatus Micallef]], [[Ordine dei carmelitani scalzi|O.C.D.]] (1982)
* Vescovo [[Anthony Michael Milone]] (1982)
* Vescovo [[Salim Sayegh]] (1982)
* Cardinale [[Virgilio Noè]] (1982)
* Arcivescovo [[Antonio Vitale Bommarco]], [[Ordine dei frati minori conventuali|O.F.M.Conv.]] (1983)
* Arcivescovo [[José Sebastián Laboa Gallego]] (1983)
* Cardinale [[Karl-Joseph Rauber]] (1983)
* Cardinale [[Francesco Monterisi]] (1983)
* Vescovo [[Kevin Joseph Aje]] (1983)
* Cardinale [[John Olorunfemi Onaiyekan]] (1983)
* Vescovo [[Pietro Rossano]] (1983)
* Vescovo [[Anacleto Sima Ngua]] (1983)
* Arcivescovo [[Ildefonso Obama Obono]] (1983)
* Vescovo [[Jaroslav Škarvada]] (1983)
* Arcivescovo [[Dominik Hrušovský]] (1983)
* Vescovo [[Luigi del Gallo Roccagiovine]] (1983)
* Cardinale [[Zenon Grocholewski]] (1983)
* Arcivescovo [[Juliusz Paetz]] (1983)
* Cardinale [[Alfons Maria Stickler]], [[Società salesiana di San Giovanni Bosco|S.D.B.]] (1983)
* Cardinale [[Paolo Romeo]] (1984)
* Vescovo [[Paul Kim Tchang-ryeol]] (1984)
* Cardinale [[Polycarp Pengo]] (1984)
* Vescovo [[Nicolas Okioh]] (1984)
* Vescovo [[Eugenio Binini]] (1984)
* Vescovo [[Ernest Kombo]], S.I. (1984)
* Cardinale [[Jan Pieter Schotte]], C.I.C.M. (1984)
* Vescovo [[Mathai Kochuparampil]], S.D.B. (1984)
* Vescovo [[Domenico Pecile (vescovo)|Domenico Pecile]] (1984)
* Vescovo [[Bernard Patrick Devlin]] (1985)
* Vescovo [[Kazimierz Górny]] (1985)
* Vescovo [[Aloysius Balina]] (1985)
* Vescovo [[Afonso Nteka]], O.F.M.Cap. (1985)
* Vescovo [[Pellegrino Tomaso Ronchi]], O.F.M.Cap. (1985)
* Arcivescovo [[Fernando Sáenz Lacalle]] (1985)
* Cardinale [[Jorge Arturo Augustin Medina Estévez]] (1985)
* Cardinale [[Justin Francis Rigali]] (1985)
* Arcivescovo [[Pier Luigi Celata]] (1986)
* Vescovo [[Franjo Komarica]] (1986)
* Vescovo [[Walmir Alberto Valle]], [[Istituto missioni Consolata|I.M.C.]] (1986)
* Arcivescovo [[Norbert Wendelin Mtega]] (1986)
* Vescovo [[John Bosco Manat Chuabsamai]] (1986)
* Cardinale [[Donald William Wuerl]] (1986)
* Vescovo [[Felipe González González]], O.F.M.Cap. (1986)
* Arcivescovo [[Józef Michalik]] (1986)
* Cardinale [[Gilberto Agustoni]] (1987)
* Arcivescovo [[Franc Perko]] (1987)
* Cardinale [[Dino Monduzzi]] (1987)
* Vescovo [[Joseph Sangval Surasarang]] (1987)
* Vescovo [[George Biguzzi]], [[Pia società di San Francesco Saverio per le missioni estere|S.X.]] (1987)
* Vescovo [[Benedict Dotu Sekey]] (1987)
* Vescovo [[Julio Edgar Cabrera Ovalle]] (1987)
* Vescovo [[William Jerome McCormack]] (1987)
* Vescovo [[Emmanuel A. Mapunda]] (1987)
* Vescovo [[Dominic Su Haw Chiu]] (1987)
* Vescovo [[John Magee]], [[Società di San Patrizio per le missioni estere|S.P.S.]] (1987)
* Cardinale [[Beniamino Stella]] (1987)
* Vescovo [[René Pierre Louis Joseph Séjourné]] (1987)
* Vescovo [[Giulio Nicolini]] (1987)
* Cardinale [[Giovanni Battista Re]] (1987)
* Patriarca [[Michel Sabbah]] (1988)
* Arcivescovo [[Marian Oles]] (1988)
* Arcivescovo [[Emery Kabongo Kanundowi]] (1988)
* Vescovo [[Luís d’Andrea|Luís d'Andrea]], O.F.M.Conv. (1988)
* Vescovo [[Victor Adibe Chikwe]] (1988)
* Vescovo [[Athanasius Atule Usuh]] (1988)
* Vescovo [[José Raúl Vera López]], [[Ordine dei frati predicatori|O.P.]] (1988)
* Vescovo [[Srecko Badurina]], [[Terzo ordine regolare di San Francesco|T.O.R.]] (1988)
* Vescovo [[Luigi Belloli]] (1988)
* Vescovo [[John Gavin Nolan]] (1988)
* Cardinale [[Audrys Juozas Bačkis]] (1988)
* Cardinale [[Giovanni Lajolo]] (1989)
* Arcivescovo [[Pasquale Macchi]] (1989)
* Cardinale [[Francesco Marchisano]] (1989)
* Vescovo [[Justin Tetmu Samba]] (1989)
* Vescovo [[John Mendes]] (1989)
* Vescovo [[Leon Augustine Tharmaraj]] (1989)
* Vescovo [[Tarcisius Ngalalekumtwa]] (1989)
* Vescovo [[Raffaele Calabro]] (1989)
* Vescovo [[Francisco José Arnáiz Zarandona]], S.I. (1989)
* Arcivescovo [[Ramón Benito de La Rosa y Carpio]] (1989)
* Vescovo [[Cipriano Calderón Polo]] (1989)
* Cardinale [[Álvaro Leonel Ramazzini Imeri]] (1989)
* Vescovo [[Andrea Maria Erba]], [[Chierici regolari di San Paolo|B.]] (1989)
* Arcivescovo [[Józef Kowalczyk (arcivescovo)|Józef Kowalczyk]] (1989)
* Arcivescovo [[Edmond Y. Farhat]] (1989)
* Arcivescovo [[Janusz Bolonek]] (1989)
* Arcivescovo [[Tadeusz Kondrusiewicz]] (1989)
* Arcivescovo [[Giovanni Tonucci]] (1990)
* Arcivescovo [[Ignazio Bedini]], S.D.B. (1990)
* Arcivescovo [[Mario Milano]] (1990)
* Arcivescovo [[Giovanni Ceirano (vescovo)|Giovanni Ceirano]] (1990)
* Arcivescovo [[Oscar Rizzato]] (1990)
* Cardinale [[Antonio Ignacio Velasco García]], S.D.B. (1990)
* Arcivescovo [[Paul R. Ruzoka]] (1990)
* Vescovo [[Marian Błażej Kruszyłowicz]], O.F.M.Conv. (1990)
* Vescovo [[Pierre Duprey|Pierre François Marie Joseph Duprey]], M.Afr. (1990)
* Arcivescovo [[Domenico Umberto D'Ambrosio]] (1990)
* Vescovo [[Edward Dajczak]] (1990)
* Vescovo [[Benjamin J. Almoneda]] (1990)
* Arcivescovo [[Francesco Gioia]], O.F.M.Cap. (1990)
* Arcivescovo [[Edward Nowak]] (1990)
* Arcivescovo [[Giacinto Berloco]] (1990)
* Arcivescovo [[Erwin Josef Ender]] (1990)
* Cardinale [[Jean-Louis Pierre Tauran]] (1991)
* Cardinale [[Vinko Puljić]] (1991)
* Arcivescovo [[Marcello Costalunga]] (1991)
* Arcivescovo [[Osvaldo Padilla]] (1991)
* Cardinale [[Francisco Javier Errázuriz Ossa]], [[Istituto dei padri di Schönstatt|P.Schönstatt]] (1991)
* Vescovo [[Bruno Pius Ngonyani]] (1991)
* Vescovo [[Francis Emmanuel Ogbonna Okobo]] (1991)
* Vescovo [[Andrea Gemma]], [[Piccola opera della Divina Provvidenza|F.D.P.]] (1991)
* Vescovo [[Joseph Habib Hitti]] (1991)
* Vescovo [[Jacinto Guerrero Torres]] (1991)
* Vescovo [[Alvaro del Portillo y Diez de Sollano]] (1991)
* Cardinale [[Julián Herranz Casado]] (1991)
* Arcivescovo [[Bruno Bertagna]] (1991)
* Arcivescovo [[Ernesto Maria Fiore]] (1992)
* Arcivescovo [[Rino Passigato]] (1992)
* Vescovo [[Juan Matogo Oyana]], [[Missionari figli del Cuore Immacolato di Maria|C.M.F.]] (1992)
* Vescovo [[Gastone Simoni (vescovo)|Gastone Simoni]] (1992)
* Vescovo [[Iñaki Mallona Txertudi]], [[Congregazione della Passione di Gesù Cristo|C.P.]] (1992)
* Vescovo [[Philippe Nkiere Keana]], C.I.C.M. (1992)
* Vescovo [[Benjamin D. de Jesus]], [[Missionari oblati di Maria Immacolata|O.M.I.]] (1992)
* Vescovo [[John Joseph Glynn]] (1992)
* Vescovo [[Petar Šolic]] (1992)
* Cardinale [[Michael Louis Fitzgerald]], M.Afr. (1992)
* Vescovo [[Henri Salina]], [[Canonici regolari della Congregazione svizzera di San Maurizio di Agauno|C.R.A.]] (1992)
* Cardinale [[Crescenzio Sepe]] (1992)
* Arcivescovo [[Antonio Franco (arcivescovo)|Antonio Franco]] (1992)
* Arcivescovo [[Carlo Maria Viganò]] (1992)
* Arcivescovo [[Luigi Travaglino]] (1992)
* Vescovo [[Tadeusz Rakoczy]] (1992)
* Vescovo [[Tadeusz Pieronek]] (1992)
* Vescovo [[Enzo Dieci]] (1992)
* Arcivescovo [[Nerses Der Nersessian]], [[Ordine mechitarista|C.A.M.]] (1992)
* Arcivescovo [[Diego Causero]] (1993)
* Arcivescovo [[Gabriel Charles Palmer-Buckle]] (1993)
* Cardinale [[Elio Sgreccia]] (1993)
* Vescovo [[Henryk Marian Tomasik]] (1993)
* Arcivescovo [[Henry Joseph Mansell]] (1993)
* Vescovo [[Jan Kopiec]] (1993)
* Arcivescovo [[Alojzij Uran]] (1993)
* Vescovo [[Luigi Sposito]] (1993)
* Vescovo [[Norbert Klemens Strotmann Hoppe]], M.S.C. (1993)
* Vescovo [[Elmo Noel Joseph Perera]] (1993)
* Arcivescovo [[Csaba Ternyák]] (1993)
* Arcivescovo [[Franco Illia]] (1993)
* Arcivescovo [[Rrok Kola Mirdita]] (1993)
* Vescovo [[Robert Ashta]], [[Ordine dei frati minori|O.F.M.]] (1993)
* Vescovo [[Zef Simoni]] (1993)
* Arcivescovo [[Peter Paul Prabhu]] (1994)
* Arcivescovo [[Peter Stephan Zurbriggen]] (1994)
* Arcivescovo [[Jean-Paul Aimé Gobel]] (1994)
* Vescovo [[Julien Mawule Kouto]] (1994)
* Vescovo [[Edward James Slattery]] (1994)
* Vescovo [[Uriah Ashley]] (1994)
* Vescovo [[Emiliano Antonio Cisneros Martínez]], [[Ordine degli agostiniani recolletti|O.A.R.]] (1994)
* Vescovo [[Américo do Couto Oliveira]] (1994)
* Vescovo [[Hristo Projkov]] (1994)
* Arcivescovo [[Ramon Cabrera Argüelles]] (1994)
* Vescovo [[Ricardo Jorge Valenzuela Rios]] (1994)
* Vescovo [[Paolo Gillet]] (1994)
* Vescovo [[Antoni Józef Dlugosz]] (1994)
* Arcivescovo [[Bruno Musarò]] (1995)
* Vescovo [[Petko Jordanov Christov]], O.F.M.Conv. (1995)
* Vescovo [[Antonio Napoletano]], [[Congregazione del Santissimo Redentore|C.SS.R.]] (1995)
* Vescovo [[Zacharias Cenita Jimenez]] (1995)
* Cardinale [[Raymond Leo Burke]] (1995)
* Vescovo [[Javier Echevarría Rodríguez]] (1995)
* Vescovo [[Pierfranco Pastore]] (1995)
* Vescovo [[Stanislav Szyrokoradiuk]], O.F.M. (1995)
* Vescovo [[Pawel Cieslik (vescovo)|Pawel Cieslik]] (1995)
* Vescovo [[Stefan Regmunt]] (1995)
* Arcivescovo [[José Paulino Ríos Reynoso]] (1996)
* Arcivescovo [[Riccardo Fontana]] (1996)
* Arcivescovo [[Claudio Maria Celli]] (1996)
* Arcivescovo [[Jaime Vieira Rocha]] (1996)
* Cardinale [[Kurt Koch]] (1996)
* Vescovo [[Ārvaldis Andrejs Brumanis]] (1996)
* Vescovo [[Antons Justs]] (1996)
* Arcivescovo [[Francisco Pérez González]] (1996)
* Arcivescovo [[Richard Anthony Burke]], S.P.S. (1996)
* Vescovo [[Marko Sopi]] (1996)
* Vescovo [[Rafael Ramón Conde Alfonzo]] (1996)
* Vescovo [[Riccardo Ruotolo]] (1996)
* Vescovo [[Antal Majnek]], O.F.M. (1996)
* Cardinale [[Stanisław Ryłko]] (1996)
* Arcivescovo [[Luigi Pezzuto]] (1997)
* Cardinale [[Paolo Sardi]] (1997)
* Cardinale [[Varkey Vithayathil]], C.SS.R. (1997)
* Vescovo [[Delio Lucarelli]] (1997)
* Vescovo [[Ignace Baguibassa Sambar-Talkena]] (1997)
* Vescovo [[Luciano Pacomio]] (1997)
* Arcivescovo [[Angelo Massafra]], O.F.M. (1997)
* Vescovo [[Florentin Crihălmeanu]] (1997)
* Arcivescovo [[Jean-Claude Périsset]] (1997)
* Vescovo [[Piotr Libera]] (1997)
* Vescovo [[Basílio do Nascimento]] (1997)
* Vescovo [[Hil Kabashi]], O.F.M. (1997)
* Cardinale [[Mario Francesco Pompedda]] (1998)
* Arcivescovo [[Marco Dino Brogi]], O.F.M. (1998)
* Vescovo [[Peter Kwaku Atuahene]] (1998)
* Vescovo [[Filippo Strofaldi]] (1998)
* Arcivescovo [[Wiktor Paweł Skworc]] (1998)
* Vescovo [[Franco Dalla Valle]], S.D.B. (1998)
* Arcivescovo [[Angelito Rendon Lampon]], O.M.I. (1998)
* Vescovo [[Tomislav Koljatic Maroevic]] (1998)
* Vescovo [[Francesco Saverio Salerno]] (1998)
* Cardinale [[James Michael Harvey]] (1998)
* Cardinale [[Stanisław Dziwisz]] (1998)
* Arcivescovo [[Piero Marini]] (1998)
* Arcivescovo [[Alessandro D'Errico (arcivescovo)|Alessandro D'Errico]] (1999)
* Arcivescovo [[Salvatore Pennacchio]] (1999)
* Arcivescovo [[Alain Paul Charles Lebeaupin]] (1999)
* Vescovo [[Cesare Mazzolari]], [[Missionari comboniani del Cuore di Gesù|M.C.C.I.]] (1999)
* Vescovo [[Pierre Trần Đình Tứ]] (1999)
* Vescovo [[Rafael Cob García]] (1999)
* Arcivescovo [[Mathew Moolakkattu]], [[Ordine di San Benedetto|O.S.B.]] (1999)
* Arcivescovo [[Diarmuid Martin]] (1999)
* Vescovo [[José Luis Redrado Marchite]], [[Ordine ospedaliero di San Giovanni di Dio|O.H.]] (1999)
* Arcivescovo [[Józef Wesołowski]] (2000)
* Arcivescovo [[Giacomo Guido Ottonello]] (2000)
* Arcivescovo [[George Panikulam]] (2000)
* Arcivescovo [[Alberto Bottari de Castello]] (2000)
* Vescovo [[Ivo Baldi Gaburri]] (2000)
* Arcivescovo [[Gabriel Mbilingi]], [[Congregazione dello Spirito Santo|C.S.Sp.]] (2000)
* Vescovo [[David Laurin Ricken]] (2000)
* Vescovo [[Anton Coșa]] (2000)
* Vescovo [[András Veres]] (2000)
* Cardinale [[Péter Erdő]] (2000)
* Vescovo [[Giuseppe Pasotto]], C.S.S. (2000)
* Vescovo [[Franco Croci]] (2000)
* Cardinale [[Fernando Filoni]] (2001)
* Arcivescovo [[Henryk Józef Nowacki]] (2001)
* Arcivescovo [[Timothy Broglio]] (2001)
* Arcivescovo [[Domenico Sorrentino]] (2001)
* Arcivescovo [[Tomasz Peta]] (2001)
* Vescovo [[Marcelo Sánchez Sorondo]] (2001)
* Cardinale [[Marc Ouellet]], [[Compagnia dei sacerdoti di San Sulpizio|P.S.S.]] (2001)
* Arcivescovo [[Giampaolo Crepaldi]] (2001)
* Vescovo [[Đura Džudžar]] (2001)
* Arcivescovo [[Giuseppe Pinto]] (2002)
* Cardinale [[Claudio Gugerotti]] (2002)
* Arcivescovo [[Adolfo Tito Yllana]] (2002)
* Arcivescovo [[Giovanni d’Aniello|Giovanni d'Aniello]] (2002)
* Vescovo [[Daniel Mizonzo]] (2002)
* Vescovo [[Louis Portella Mbuyu]] (2002)
* Arcivescovo [[Marcel Utembi Tapa]] (2002)
* Vescovo [[Franco Agostinelli]] (2002)
* Vescovo [[Amândio José Tomás]] (2002)
* Vescovo [[Vittorio Lanzani]] (2002)
* Arcivescovo [[Paul Tschang In-nam]] (2003)
* Arcivescovo [[Celestino Migliore]] (2003)
* Arcivescovo [[Pierre Nguyễn Văn Tốt]] (2003)
* Arcivescovo [[Pedro López Quintana]] (2003)
* Cardinale [[Angelo Amato]], S.D.B. (2003)
* Arcivescovo [[Calogero La Piana]], S.D.B. (2003)
* Vescovo [[René-Marie Ehouzou]], [[Congregazione di Gesù e Maria|C.I.M.]] (2003)
* Arcivescovo [[Ján Babjak]], S.I. (2003)
* Vescovo [[Andraos Abouna]] (2003)
* Vescovo [[Milan Šášik]], C.M. (2003)
* Vescovo [[Giuseppe Nazzaro]], O.F.M. (2003)
* Vescovo [[Brian Farrell]], [[Legionari di Cristo|L.C.]] (2003)
{{Div col end}}
 
=== Principali luoghi dedicati a Giovanni Paolo II ===
DallaDopo la morte di Giovanni Paolo II sono state intitolate a suo nome piazze, vie, corsi, parchi, infrastuttureinfrastrutture e aree geografiche.
Tra i principali:
* Gli [[aeroporto|aeroporti]] di [[Aeroporto Internazionale di Cracovia-Balice-Giovanni Paolo II|Cracovia]] in Polonia, di [[Aeroporto di Bari-Palese|Bari]] in Italia e di [[Aeroporto di Ponta Delgada|Ponta Delgada]] nell'isola di [[São Miguel (Azzorre)|São Miguel]], [[Azzorre]], [[Portogallo]].
* La stazione ferroviaria di [[Stazione di Roma Termini|Roma Termini]].
* La villa comunale a [[Pomigliano d'Arco]].
* Gli [[aeroporto|aeroporti]] di [[Cracovia]], di [[Aeroporto di Bari-Palese|Bari]] e di [[Ponta Delgada]].
* La piazza antistante la [[Cattedrale di Notre-Dame di Parigi|cattedrale di Notre Dame]] a [[Parigi]].
* Il [[chiesa di San Pietro della Ienca|santuario di Giovanni Paolo II]] a [[San Pietro della Ienca]].
* Una cima dell'[[Gruppo dell'Adamello|Adamello]].
* Una cima delle Alpi Orobie (cima papa Giovanni Paolo II) tra il passo laghi Gemelli e il monte Gallina.
* Una cima dell'[[Gruppo dell'Adamello|Adamello]] e una del [[Gran Sasso]].
* La [[Pontificia Università Giovanni Paolo II]] di [[Cracovia]] e l'[[Università Cattolica Giovanni Paolo II di Lublino]].
* Il Santuario e il [[Museo Giovanni Paolo II]] a [[Introd]] ([[Valle d'Aosta]]), in ricordo di tutte le sue vacanze estive trascorse nella località.
* La [[stazione di Roma Termini]].<ref>{{cita web|url=http://www.grandistazioni.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=06c48bc16f09a110VgnVCM1000003f16f90aRCRD|titolo=Roma Termini|accesso=11 novembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141111205858/http://www.grandistazioni.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=06c48bc16f09a110VgnVCM1000003f16f90aRCRD|urlmorto=sì}}</ref>
* Gli stadi di calcio di [[Nocera Superiore]] e [[Nardò]].
* Il [[Parco Papa Giovanni Paolo II (Milano)|Parco delle basiliche]] di [[Milano]], tra la [[Basilica di San Lorenzo (Milano)|basilica di san Lorenzo]] e quella di [[Basilica di Sant'Eustorgio|sant'Eustorgio]].
* L’ospedale di [[Lamezia Terme]].<ref>{{Cita web|url=https://www.asp.cz.it/presidio-ospedaliero-lamezia-terme/|titolo=Sito Web Asp di Catanzaro}}</ref>
* L'ospedale di [[Ragusa]].
* L'ospedale di [[Pieve di Cadore]].
 
=== Santuario di san Giovanni Paolo II ===
Il 18 maggio 2011 l'arcivescovo metropolita dell'[[arcidiocesi dell'Aquila|Aquila]], [[Giuseppe Molinari (arcivescovo)|Giuseppe Molinari]], eresse la [[chiesa di San Pietro della Ienca]], scelta da papa Wojtyła come "luogo di contemplazione di Dio a contatto con la natura", in santuario diocesano "beato Giovanni Paolo II" (poi "san Giovanni Paolo II"). È il primo santuario europeo dedicato a Giovanni Paolo II.<ref>{{cita web|url=http://www.santuariodelpapa.it/1/upload/decreto_jpg_copia.jpg|titolo=Erezione del Santuario diocesano "Beato Giovanni Paolo II"|autore=Giuseppe Molinari|data=18 maggio 2011|accesso=16 settembre 2020|urlarchivio=https://archive.is/20120911231736/http://www.santuariodelpapa.it/1/upload/decreto_jpg_copia.jpg|dataarchivio=11 settembre 2012}}</ref>
 
=== Monumenti a Giovanni Paolo II ===
[[File:Juan Pablo II 01.jpg|thumb|[[Monumento a Papa Giovanni Paolo II (San Cristóbal de La Laguna)|Monumento a papa Giovanni Paolo II]] in [[San Cristóbal de La Laguna]] ([[Tenerife]], [[Spagna]])|376x376px]]
[[File:Glasswall John Paul II Pisa baptistery.jpg|thumb|Vetrata su Giovanni Paolo II nel [[Battistero di San Giovanni (Pisa)]]|362x362px]]
 
Nel 2011 è stato inaugurato a [[Roma]], in Piazza dei Cinquecento, il [[Monumento a Giovanni Paolo II]], scultura bronzea realizzata da Oliviero Rainaldi. L'opera è stata oggetto di polemiche e critiche fin dall'inizio per cui sono state risistemate sia l'area sia la scultura stessa.
 
A memoria della visita pastorale del Pontefice a [[Bacolod (Negros Occidental)|Bacolod]], nelle [[Filippine]], del 20 febbraio 1981, la città ha voluto commemorare la presenza del Papa con la costruzione della ''Pope John Paul II Tower'', torre di sette piani eretta nei pressi del porto della città asiatica.<ref>{{Cita web|url = http://www.choosephilippines.com/go/heritage-sites/86/bacolod-honors-pope/|titolo = A Papal Tower in the Philippines?|autore = Belle Piccio|data = 25 aprile 2013|lingua = en|accesso = 29 maggio 2015}}</ref>
 
Il 15 aprile 2012 è stato inaugurato un altro [[Monumento a papa Giovanni Paolo II (San Cristóbal de La Laguna)|monumento a papa Giovanni Paolo II]] a [[San Cristóbal de La Laguna]] ([[Tenerife]], [[Isole Canarie]], [[Spagna]]). È una statua in bronzo raffigurante Giovanni Paolo II, che si trova accanto alla porta principale della [[Chiesa della Concezione (San Cristóbal de La Laguna)|chiesa di Nostra Signora della Concezione]]. Sempre in Spagna, una statua dedicata al santo si trova all'esterno della [[Cattedrale dell'Almudena]], il principale luogo di culto cattolico di Madrid.
 
Il 2 maggio 2012 sotto una leggera pioggia, è stata inaugurata nel parco vicino alla stazione tram di Riccione una statua in bronzo che riporta "Non abbiate paura del Futuro!"
 
=== Segretari particolari di Giovanni Paolo II ===
Il segretario particolare per tutta la durata del pontificato è stato [[Stanisław Dziwisz]].
 
Come secondo segretario particolare si sono avvicendati:
* [[John Magee]] fino al 1982
* [[Emery Kabongo Kanundowi]] dal 1982 al 1987
* [[Vincent Tran Ngoc Thu]] dal 1988 al 1996
* [[Mieczysław Mokrzycki]] dal 1996 al 2005
 
== Altro ==
=== Produzioni video ===
==== Documentari ====
* ''Giovanni Paolo II il grande'' (Parte I: ''Il gigante del XX secolo''; Parte II: ''L'eredità di Giovanni Paolo II''), di Cinehollywood e [[History (Italia)|History Channel]] (2005).
* ''Da un paese lontano, Giovanni Paolo II'' di [[RAI Radiotelevisione Italiana|Rai]]; [[1981]].
* ''Giovanni Paolo II. il grande'' (diviso in 2 parti: ''Il gigantecammino del XXSanto secoloPadre'' e ''L'eredità, di GiovanniFinsom Paolo II''(2005) di [[Cinehollywood]] e [[History Channel]]; 2005.
* ''Giovanni Paolo II. IlPapa camminoJuan delPablo SantoII Padre/ Pope John Paul II DVD'', di Finsom;St.Clair Vision USA Unity Award 2005(2006).
* ''Giovanni Paolo II. Karol il GRANDE'', di [[Rai- Trade]] e [[Chi (settimanalerivista)|Chi]]; (2005).
* ''Giovanni Paolo II. Pellegrino del mondo'', di Bibax; (2005).
* ''[[Karol WojtylaWojtyła - Un Papa nella storia|Karol Wojtyła - Un Papa nella Storia]]'', di Rai- Trade; [[(2005]]).
* ''La vita di papa Giovanni Paolo II'', di [[NBC]] news e [[Universal Pictures]]; (2005).
* ''Papa Giovanni Paolo II, il costruttore di ponti. In memoriam'', di [[CBS]] e [[Paramount Home Entertainment]]; (2005).
* ''Viaggi ed emozioni, Giovanni Paolo II'', di [[Libero (quotidiano)|Libero]] con la collaborazione di [[Centro Televisivo Vaticano (CTV)]]; (2005).
* ''Giovanni Paolo II, ambasciatore di pace'', di Rai; [[(2006]]).
* ''Giovanni Paolo II. Il Papa che ha fatto la storia'', di Centro Televisivo Vaticano, distribuito da HDH Communications; (2006).
* ''Giovanni Paolo II, la storia di Karol Wojtyła'', di [[Rai Tre3]] ''[[La grande storia]]'', a cura di Nicola Vicenti con Alberto Melloni; in onda il [[22 novembre|22]] e [[29 novembre]] (2006 su Rai Tre).
* ''Giovanni Paolo II: la vita, il Pontificato'', di Centro Televisivo Vaticano, distribuito da HDH Communications; (2006).
* ''Giovanni Paolo II; le stagioni dell'Apostolo'', di Centro Televisivo Vaticano, distribuito da HDH Communications; (2006).
* ''[[Giovanni Paolo II, l- L'uomo che ha cambiato il mondo]]'' in 7 [[DVD]]: ''Un uomo chiamato da lontano''; ''Il vescovo del mondo''; ''Il Papa delle genti''; ''Testimone, di pace'';Rai ''Il Giubileo raccontato da Karol''; ''Il Papa del silenzio e della sofferenza''; ''[[Attentato al Papa]]''Trade ([[film]]).7 ProdottoDVD dausciti Rai-Trade e [[Rai struttura Vaticano]] e distribuito dacon ''[[La Gazzetta dello Sport]]''; nel 2006).
* ''Giovanni Paolo II. Quella parte di anima chiamata corpo'', di [[Rai Educational]] per ''[[La storia siamo noi]]'', a cura di Stefano Rizzelli; [[(2006).<ref>[http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/dossier/dossier-giovanni-paolo-ii/65/1/default.aspx Giovanni Paolo II. Quella parte di anima chiamata corpo]] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20181008134540/http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/dossier/dossier-giovanni-paolo-ii/65/1/default.aspx|data=8 ottobre 2018 }} puntata de La Storia siamo noi dedicata a Giovanni Paolo II</ref>
* ''Giovanni Paolo II: «Vi racconto la mia vita.»'', di Nova T, distribuito da HDH Communications; (2006).
* ''Le Chiavi del Regno, da Giovanni Paolo II a Benedetto XVI'', di Centro Televisivo Vaticano, distribuito da HDH Communications, (2006).
* ''Vows of Silence: El Legionario de Cristo'',<ref>{{Cita web |url=http://www.vowsofsilencefilm.com/ |titolo=Vows of silence (El Legionario de Cristo) |accesso=19 dicembre 2023 |dataarchivio=7 ottobre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181007041910/http://www.vowsofsilencefilm.com/ |urlmorto=sì }}</ref> prodotto e distribuito da Vows of silence LLC ([[2008]]).
 
==== Film ====
* ''[[Il pap'occhio]]'', commedia italiana del [[1980]] di [[Renzo Arbore]], il cui titolo è un gioco di parole che sta per "occhio del Papa", inizialmente sequestrato per [[vilipendio della religione]] e poi dissequestrato nel [[1982]].<ref>[http://www.mymovies.it/film/1980/ilpapocchio ''Il pap'occhio''] su [[MyMovies]].</ref>
* ''[[Attentato al Papa]]''; [[1986]].
* ''[[Da un paese lontano - Giovanni Paolo II]]'' (''From a Far Country''), film del [[1981]] di [[Krzysztof Zanussi]], unica biografia cinematografica sul Papa.
* ''Have no fear: the life of John Paul II'' (''Non abbiate paura: la vita di Giovanni Paolo II'') di [[Australian Broadcasting Corporation|ABC]]; 2005.
* ''[[Non abbiate paura - La vita di Giovanni Paolo II]]'' (''Have no Fear: The Life of Pope John Paul II''), film biografico per la televisione lituano/statunitense del [[2005]] di [[Jeff Bleckner]] sul periodo che va dalla elezione del [[1978]] alla morte, con [[Thomas Kretschmann]] nella parte di Karol.
* ''[[El baño del Papa]]'', commedia uruguaiana del [[2007]] di [[César Charlone]] e [[Enrique Fernández]] che descrive la popolazione locale in attesa di una [[Visite pastorali di Giovanni Paolo II|visita pastorale di Giovanni Paolo II]].<ref>{{es}}[http://www.golem.es/elbanodelpapa ''El baño del Papa'']</ref><ref>[http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=56287 ''El baño del Papa''] su [[MyMovies]].</ref>
* ''[[La bottega dell'orefice]]'', un film tratto da un dramma dello stesso Wojtyła.
* In [[Sister Act - Una svitata in abito da suora]] si immagina che Karol Woytila, essendogli giunta all'orecchio la notizia del coro diretto da Suor Maria Claretta, se ne interessi e decida di vedere una loro esibizione.
 
==== Serie e film tv ====
Inoltre, Giovanni Paolo II è apparso nel film ''[[Il pap'occhio]]'' di [[Renzo Arbore]], dove era interpretato dall'attore [[Alto Adige|altoatesino]] [[Manfred Freyberger]]
* ''[[Pope John Paul II (film)|Pope John Paul II]]'' primo film di produzione statunitense con [[Albert Finney]] protagonista, andato in onda su CBS la sera di Pasqua del 22 aprile 1984. Inedito in Italia.
* ''[[Attentato al Papa (miniserie televisiva)|Attentato al Papa]]'', prodotta dalla Rai e trasmessa su [[Rai 1]] il 6 e 7 aprile 1986.
* ''[[Karol - Un uomo diventato papa]]'' e ''[[Karol - Un papa rimasto uomo]]'' di [[Mediaset]] su [[Canale 5]]; 18-19 aprile 2005, 10-11 maggio 2006.
* ''[[Giovanni Paolo II (miniserie televisiva)|Giovanni Paolo II]]'' di [[Rai]] su [[Rai 1]] 27-28 novembre; 2005. Con Jon Voight, regia di John Kent Harrison (esiste anche in DVD, edito da San Paolo 2005, con una durata di circa 200 minuti).
* ''[[Non avere paura. Un'amicizia con Papa Wojtyla]]'', in onda su [[Rai 1]] il 27 aprile [[2014]]''. ''Con [[Aleksei Guskov]] nella parte di Giovanni Paolo II e con [[Giorgio Pasotti]], [[Claudia Pandolfi]], [[Ugo Dighero]] e [[Katia Ricciarelli]].
* ''[[Maradona: sogno benedetto]]'' (''Maradona: sueño bendito''), serie TV di [[Prime Video]] del [[2021]]. Con [[Tommaso Ragno]] nella parte di Giovanni Paolo II.
 
==== Serie televisiveAnimazione ====
* ''Karol Wojtyła'', Regia e animazione di [[Mario Verger]], 2001 – Il primo cartone animato su un papa; benedetto personalmente in presenza dell'autore da Giovanni Paolo II e trasmesso integralmente dalla Rai l'8 aprile 2005.
* ''[[Karol - Un uomo diventato Papa]]'' e ''[[Karol - Un Papa rimasto uomo]]'' di [[Mediaset]] su [[Canale 5]]; [[18 aprile|18]]-[[19 aprile]] 2005 e [[10 maggio|10]]-[[11 maggio]] 2006.
* ''[[GiovanniJuan PaoloPablo II, lael vitaamigo dide untoda uomola chehumanidad'' ha(''Giovanni cambiatoPaolo laII, storial'amico di tutta delll'umanità]]'') di [[RAICavin RadiotelevisioneCooper Italiana|RaiProductions]] suin [[Raicollaborazione Uno]]con [[27il novembre|27]]-[[28 novembre]]CTV; 20052006.
* ''Karol'', di Orlando Corradi, con musiche di [[Luis Bacalov]], 2011.
 
==== SerieMusica animate ====
==== Brani musicali ====
* [[Wojtyla]], Regia e Animazione di [[Mario Verger]], 2001 - Il primo cartone animato su un papa; Benedetto personalmente in presenza dell'autore da Sua Santità Giovanni Paolo II e trasmesso integralmente dalla Rai l'8 aprile 2005
* Nel [[1979]] i [[Federico l'Olandese Volante|Freddy The Flying Dutchman And The Sistina Band]] incisero il singolo ''Wojtyła Disco Dance'', pubblicato in Italia e in Germania dalla [[Polydor]].<ref>{{cita web|url=https://www.discogs.com/Freddy-The-Flying-Dutchman-And-The-Sistina-Band-Wojtyla-Disco-Dance/release/446108|titolo=Wojtyła Disco Dance|editore=discogs.com|accesso=20 agosto 2013}}</ref>
* Viene citato in due canzoni di [[Rino Gaetano]]: ''Ping Pong'' (insieme alla nuotatrice [[Novella Calligaris]]) e ''Jet Set'' contenute nel suo ultimo album ''[[E io ci sto (album)|E io ci sto]]'' (1980).
* Nella clip del brano del [[1986]] [[Land of Confusion]] del gruppo rock inglese dei [[Genesis]] il Papa compare, come caricatura nelle fattezze di pupazzo che suona una chitarra elettrica.
* "Un uomo venuto da molto lontano, negli occhi il ricordo dei campi di grano, il vento di Auschwitz portava nel cuore e intanto scriveva poesie d'amore, amore che nasce dentro il cuore dell'uomo per ogni altro uomo". Sono i primi versi della canzone ''Un uomo venuto da lontano'', scritta da [[Amedeo Minghi]] e [[Marcello Marrocchi]] e interpretata dal cantautore romano Amedeo Minghi. Il brano è stato cantato per la prima volta nel [[1995]], nella sala Nervi davanti al pontefice e pubblicato per la prima volta nel disco ''[[Decenni (album)|Decenni]]'' di Amedeo Minghi nel [[1998]]. Il CD contiene anche un video con le immagini del Papa.
* ''Sulla tua bianca tomba'', poesia composta dal giovane Karol in memoria della prematura scomparsa della madre Emilia nel [[1929]]. Musica di [[Sergio Militello]] per mezzosoprano, quartetto d'archi, arpa e organo. Il brano è stato eseguito per la prima volta nel [[1997]] in occasione del 1º Concorso nazionale di Composizione di Musica Sacra "M. Amati".
* ''Non temere (Don't be afraid)'', ([[2007]]), di [[Roberto Bignoli]], su musica di Nico Fortarezza.
* ''Non abbiate paura'', ([[2011]]), con musica di Giorgio Mantovan su testo di Francesco Fiumanò. Il brano, interpretato da Matteo Setti, riprende le parole con le quali il pontefice si presentò al mondo il giorno della sua elezione.<ref>[http://www.corriere.it/cronache/speciali/2011/beatificazione-giovanni-paolo/notizie/canzone_dedicata_7923b2b2-7281-11e0-8477-9f85e9060fe2.shtml Una canzone dedicata a Giovanni Paolo II], Corriere della Sera, 29 aprile 2011</ref>
* ''Tu Es Christus'' ([[2011]]), raccolta di composizioni musicali con la partecipazione di [[Andrea Bocelli]], [[Plácido Domingo]]<ref>Adnkronos, [http://www.adnkronos.com/IGN/News/Spettacolo/Musica-Tu-es-Christus-nuovo-cd-con-voce-di-Wojtyla-e-Bocelli-Domingo_311843169020.html Musica: 'Tu es Christus', nuovo cd con voce di Wojtyła e Bocelli-Domingo], 29 marzo 2011.</ref> e altri artisti internazionali. Gli autori/compositori dell'opera sono Simon Boswell, [[Nando Bonini]] e Stefano Mainetti.
 
==== Musical ====
* ''Juan Pablo II, el amigo de toda la humanidad'' (''Giovanni Paolo II, l'amico di tutta l'umanità'') di [[Cavin Cooper Productions]] in collaborazione con il CTV; 2006.
* ''Non abbiate paura'', di Giuseppe Spedicato, portato in scena nel [[2010]] con regia di Gianluca Ferrato. L'opera presenta la vita di Giovanni Paolo II a partire dalla sua giovinezza in [[Polonia]] e propone un filo conduttore nel legame con il mondo dei giovani.<ref>[http://roma.corriere.it/roma/notizie/arte_e_cultura/10_giugno_7/papa-musical-teatro-italia-1703155348500.shtml «Non abbiate paura» il musical dedicato a Giovanni Paolo II], Corriere della Sera, 7 giugno 2010</ref>
* ''Wojtyła Generation'', di Raffaele Avallone, presentato per la prima volta durante la [[Giornata Mondiale della Gioventù 2011]]. L'opera musicale aveva precedentemente esordito nel 2009 in [[Polonia]] sotto forma di concerto.<ref>[http://www.lastampa.it/2012/04/11/blogs/san-pietro-e-dintorni/wojtyla-generation-love-rock-d5rOSOegCvKa0jOavQaYNK/pagina.html Wojtyła Generation Love Rock] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140301005213/http://www.lastampa.it/2012/04/11/blogs/san-pietro-e-dintorni/wojtyla-generation-love-rock-d5rOSOegCvKa0jOavQaYNK/pagina.html|data=1 marzo 2014 }}, ''La Stampa'', 11 aprile 2012, url consultato il 28 febbraio 2014.</ref>
 
=== Fumetti ===
La prima citazione di Giovanni Paolo II nel mondo del [[fumetto]] risale al [[1979]], quando Francesco Pescador disegna, su testi di Giò Signori, le 95 pagine in bianco e nero di ''Papa Wojtyła. Storia di una vita'', che ripercorre la vita del Papa a partire dalla sua infanzia in [[Polonia]]. Nello stesso anno è quindi [[Guido Buzzelli]] a realizzare ''Wojtyła'', 116 strisce quotidiane pubblicate sul quotidiano ''[[L'Occhio]]''.
 
Negli [[Stati Uniti]] è invece la [[Marvel Comics]] a produrre il comic book ''The life of Pope John Paul II'', con disegni di John Tartaglione e Joe Sinnot su testi di Steven Grant. L'opera, che si sofferma in particolar modo sulla giovinezza del Papa, è pensata per il mercato americano e viene pubblicata in Italia nel [[1983]].
 
Segue quindi il fumetto argentino ''Vida Y obra del Papa Juan Pablo II'', disegnato da [[Enrique Breccia]] e tradotto in Italia nel [[1984]].
 
[[Sergio Toppi]] realizza, su testi di [[Nino Pagot]], il volume a fumetti ''Karol Wojtyła. Il Papa del terzo millennio'',<ref>[http://www.vicariatusurbis.org/beatificazione/italiano/Fumetto/IlFumetto.htm Fumetto: Karol Wojtyła, il Papa del Terzo Millennio] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110119133947/http://www.vicariatusurbis.org/beatificazione/italiano/Fumetto/IlFumetto.htm|data=19 gennaio 2011 }}</ref> originariamente pubblicato nel [[2000]] sulle pagine del settimanale ''[[Il Giornalino]]''. Lo spunto narrativo è qui offerto da un nonno polacco che racconta ai nipoti alcuni momenti della vita del Papa.
 
Negli anni successivi viene pubblicato in Francia ''Avec Jean Paul II'', due albi di 40 pagine di Guy Lehideux (testi) e Dominique Bar (disegni), che vengono presto tradotti e diffusi anche in [[Polonia]].
 
La [[linea chiara]] caratterizza il volume ''La vita di Giovanni Paolo II a fumetti'' realizzato nel [[2005]] da Alessandro Mainardi e [[Werner Maresta]]. Nel [[2011]] viene quindi pubblicato ''Giovanni Paolo II, il papa dal cuore giovane'' con disegni di Andrea Lucci e [[Antonio Scricco]] su testi di Luigi Mezzadri e sceneggiatura di Giuliano Rossi.
 
Le opere a fumetti su Giovanni Paolo II sono state più volte raccolte, a partire dal [[2000]], nella mostra ''Un Papa a quadretti. I giorni e le opere di Karol Wojtyła a fumetti''.<ref>Per approfondimenti sulle rappresentazioni di Giovanni Paolo II a fumetti, cfr. [http://www.repubblica.it/2005/d/sezioni/spettacoli_e_cultura/fumettipapa/fumettipapa/fumettipapa.html Il Papa a quadretti, al Palalottomatica i fumetti dedicati a Giovanni Paolo II], la Repubblica, 20 aprile [[2005]], e [http://www.g-web.it/teen/scopri/che-storia/articolo/giovanni-paolo-ii-un-papa-a-fumetti.aspx Giovanni Paolo II: un Papa a fumetti] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111206054914/http://www.g-web.it/teen/scopri/che-storia/articolo/giovanni-paolo-ii-un-papa-a-fumetti.aspx|data=6 dicembre 2011 }}, G-web</ref>
 
=== Veicoli ===
A lui è intitolata la nave [[MV Saint John Paul II]], della compagnia [[Virtu Ferries]].
 
== Ascendenza ==
<div align="center">
{{Ascendenza
|1 = Karol Józef Wojtyła<br/>(Papa Giovanni Paolo II)<ref>{{Cita web|url = https://www.geni.com/people/Saint-John-Paul-II/6000000010258496905|titolo = Saint John Paul II|accesso = 22 marzo 2021}}</ref>
|2 = Karol Wojtyła
|3 = Emilia Kaczorowska
|4 = Maciej Wojtyła
|5 = Anna Przeczek
|6 = Feliks Kaczorowski
|7 = Maria Anna Scholz
|8 = Franciszek Wojtyła
|9 = Franciszka Galuszka
|10 = Franciszek Przeczek
|11 = Maria Hess
|12 = Mikolaj Kaczorowski
|13 = Urszula Malinowska
|14 = Jan Franciszek Scholz
|15 = Zuzanna Rybicka
|16 = Bartłomiej Wojtyła
|17 = Anna Chudecka
|18 = Kasper Gałuszka
|19 = Apolonia Kaspera
|20 = Bernard Przeczek
|21 = Helena Pawlica
|22 = Jan Karol Hess
|23 = Teresa Rek
|24 = Jan Kaczorowski
|25 = Ewa Adamkiewicz
|26 = Jan Malinowski
|27 = Agata Migora
|28 = Józef Scholz
|29 = Łucja Podworska
|30 = Jan Rubicki
|31 = Maria Rubicka
}}
</div>
 
== Onorificenze ==
=== Onorificenze della Santa Sede ===
Il [[Papa]] è sovrano degli ordini pontifici della Santa Sede mentre il Gran magistero delle singole onorificenze può essere mantenuto direttamente dal pontefice o concesso a una persona di fiducia, solitamente un [[cardinale]].
 
{{Onorificenze
|immagine = Ordine Supremo del Cristo Rib.png
|nome_onorificenza = Sovrano dell'Ordine supremo del Cristo
|collegamento_onorificenza = Ordine Supremo del Cristo
|motivazione =
|data = 16 ottobre 1978-2005
}}
{{Onorificenze
|immagine = D-HES-Order Iron Helmet.png
|nome_onorificenza = Sovrano dell'Ordine dello Speron d'Oro
|collegamento_onorificenza = Ordine dello Speron d'Oro
|motivazione =
|data = 16 ottobre 1978-2005
}}
{{Onorificenze
|immagine = VA Ordine Piano BAR.svg
|nome_onorificenza = Sovrano dell'Ordine Piano
|collegamento_onorificenza = Ordine Piano
|motivazione =
|data = 16 ottobre 1978-2005
}}
{{Onorificenze
|immagine = Order of St. Gregory the Great.png
|nome_onorificenza = Sovrano dell'Ordine di San Gregorio Magno
|collegamento_onorificenza = Ordine di San Gregorio Magno
|motivazione =
|data = 16 ottobre 1978-2005
}}
{{Onorificenze
|immagine = Order of Pope Sylvester BAR.svg
|nome_onorificenza = Sovrano dell'Ordine di San Silvestro Papa
|collegamento_onorificenza = Ordine di San Silvestro Papa
|motivazione =
|data = 16 ottobre 1978-2005
}}
 
{{Onorificenze
|immagine = OESSG Cavaliere di Collare BAR.jpg
|nome_onorificenza = Sovrano dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme
|collegamento_onorificenza = Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme
|motivazione =
|data = 16 ottobre 1978-2005
}}
 
=== Onorificenze polacche ===
{{Onorificenze
|immagine=Odznaka Skarbu Narodowego Rzeczypospolitej Polskiej ribbon bar.svg
|nome_onorificenza=Insegne del Tesoro Nazionale della Repubblica di Polonia
|collegamento_onorificenza=Insegne del Tesoro Nazionale della Repubblica di Polonia
|motivazione=
|luogo=1979
}}
{{Onorificenze
|immagine=POL_Krzy%C5%BC_Armii_Krajowej_BAR.svg
|nome_onorificenza=Croce dell'esercito
|collegamento_onorificenza=Croce dell'esercito
|motivazione=
|luogo=1979
}}
{{Onorificenze
|immagine=POL Order Uśmiechu BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine del Sorriso
|collegamento_onorificenza=Ordine del Sorriso
|motivazione=
|luogo=28 marzo 1984
}}
{{Onorificenze
|immagine=POL Order Orła Białego BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Bianca
|collegamento_onorificenza=Ordine dell'Aquila Bianca
|motivazione=
|luogo=3 maggio 1993
}}
{{Onorificenze
|immagine=POL Order Ecce Homo BAR.png
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine dell'Ecce Homo
|collegamento_onorificenza=Ordine dell'Ecce Homo
|motivazione=
|luogo=10 ottobre 2001
}}
{{Onorificenze
|immagine=WWIRib.gif
|nome_onorificenza=Medaglia Missio Reconciliationis (Commendatore)
|collegamento_onorificenza=Medaglia Missio Reconciliationis
|motivazione=
|luogo=
}}
 
=== Onorificenze italiane ===
{{Onorificenze
|immagine = Insigne Romanum coronatum.svg
|nome_onorificenza = Cittadino onorario di Roma
|collegamento_onorificenza = Roma
|motivazione =
|luogo =
}}
{{Onorificenze
|immagine = Cassino-Stemma.svg
|nome_onorificenza = Cittadino onorario di Cassino
|collegamento_onorificenza = Cassino
|motivazione =
|luogo =
}}
{{Onorificenze
|immagine = Alatri-Stemma.png
|nome_onorificenza = Cittadino onorario di Alatri
|collegamento_onorificenza = Alatri
|motivazione =
|luogo =
}}
 
=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze
|immagine = Decoration without ribbon - it.svg
|nome_onorificenza = Capitano della Caccia dell'Ordine della Caccia al bufalo (Manitoba, Canada)
|collegamento_onorificenza = Ordine della Caccia al bufalo
|motivazione = Arcivescovo Metropolita di Cracovia, in occasione della sua visita al Congresso canadese polacco a Winnipeg, 1969
|luogo = 7 settembre 1969<ref>{{cita web|url=http://www.mhs.mb.ca/docs/people/orderofbuffalohunt.shtml|titolo=Elenco degli insigniti}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Olympic Order gold ribbon.svg
|nome_onorificenza=Collare d'oro dell'Ordine olimpico (CIO)
|collegamento_onorificenza=Ordine olimpico
|motivazione=
|data=2 ottobre 1981
}}
{{Onorificenze
|immagine = 2000 Pope John Paul II Congressional Gold Medal front.jpg
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro del Congresso (Stati Uniti d'America)
|collegamento_onorificenza = Medaglia d'oro del Congresso
|motivazione =
|data = 27 luglio 2000
}}
{{Onorificenze
|immagine = 682px Ribbon of the Military Order of Merit of Württemberg.svg
|nome_onorificenza = Premio Carlo Magno straordinario (Città di Aquisgrana, Germania)
|collegamento_onorificenza = Premio Carlo Magno
|motivazione =
|data = 24 marzo 2004
}}
{{Onorificenze
|immagine = Presidential Medal of Freedom with Distinction (ribbon).PNG
|nome_onorificenza = Medaglia Presidenziale della Libertà con lode (Stati Uniti d'America)
|collegamento_onorificenza = Medaglia presidenziale della libertà
|motivazione =
|data = 4 giugno 2004
}}
 
=== Altri riconoscimenti ===
* Nel [[1994]] ha ricevuto il premio come [[Persona dell'anno|Uomo dell'anno]] dalla rivista statunitense ''[[Time]]''.<ref>[http://www.time.com/time/specials/packages/article/0,28804,2019712_2019711_2019690,00.html Pope John Paul II: 1994] {{Webarchive|url=https://archive.is/20130412001126/http://www.time.com/time/specials/packages/article/0,28804,2019712_2019711_2019690,00.html|data=12 aprile 2013 }}, Time</ref>
* Giovanni Paolo II è stato inserito tra le 10 persone del XX secolo più ammirate del mondo secondo la classifica Citizen stilata dalla società Gallup.
* In nome della sua passione per il [[Calcio (sport)|calcio]] in età giovanile, quando giocava nel ruolo di [[Portiere (calcio)|portiere]], fu insignito della nomina di membro onorario del [[Futbol Club Barcelona|Barcellona]] nel [[1982]]<ref>[http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/1999/may/documents/hf_jp-ii_spe_19990514_futbol-barcelona_it.html Discorso di Giovanni Paolo II alla delegazione del "Futbol Club Barcelona"], 14 maggio [[1999]].</ref> e dello [[Fußball-Club Gelsenkirchen-Schalke 04|Schalke 04]].
* Ha ricevuto dall'Università ''La Sapienza'' di Roma una ''Laurea honoris causa'' in Giurisprudenza il 17 maggio 2003.<ref>{{Cita web|url=https://www.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2003/05/17/0258/00772.html|titolo=CONFERIMENTO AL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II DELLA LAUREA "HONORIS CAUSA" IN GIURISPRUDENZA DA PARTE DELL’UNIVERSITÀ "LA SAPIENZA" DI ROMA|sito=www.vatican.va|accesso=2024-04-28}}</ref> Sul finire della sua ''Lectio Magistralis'' papa Giovanni Paolo II afferma il seguente monito per il terzo millennio, per il nostro tempo: "Sensibili al monito dantesco: "Fatti non foste a viver come bruti, / ma per seguir virtute e conoscenza" (''Inf''. XXVI, 119-120), gli uomini e le donne del terzo millennio sappiano iscrivere nelle leggi e tradurre nei comportamenti i valori perenni su cui poggia ogni autentica civiltà.".
 
== Note ==
{{references|2note strette}}
 
== Bibliografia ==
{{vedi anche|Bibliografia su Giovanni Paolo II}}
 
* [[Luigi Accattoli]]. ''Giovanni Paolo. La prima biografia completa''. Cinisello Balsamo, San Paolo Edizioni, 2006. ISBN 88-215-5562-3.
* Luigi Accattoli. ''Io ho avuto paura a ricevere questa nomina. Ritratto di Papa Wojtyła in parole e immagini''. Torino, Edizioni Sei, 1993.
* Luigi Accattoli. ''Quando il Papa chiede perdono''. Milano, Mondadori, 1997.
* Luigi Accattoli. ''Karol Wojtyła. L'uomo di fine millennio''. Cinisello Balsamo, Edizioni San Paolo, 1998.
* Luigi Accattoli. ''Chiamatemi Karol''. Milano, Mondadori, 1999.
* [[Papa Benedetto XVI]]. '' [[Giovanni Paolo II - Il mio amato predecessore]]''. [[Libreria Editrice Vaticana]], [[2007]].
* Gaetano Currà. ''L’ecologia nell’insegnamento di Giovanni Paolo II''. Vibo Valentia, Edizioni Progetto 2000, 1999
* Domenico Del Rio. ''I fioretti di Papa Wojtyła''. Bologna, Edizioni Dehoniane Bologna, 1999.
* [[Stanislaw Dziwisz]]; Czeslaw Drazek; Renato Buzzonetti; [[Angelo Comastri]]. ''Lasciatemi andare. La forza nella debolezza di Giovanni Paolo II''. Cinisello Balsamo, Edizioni San Paolo, 2006.
* Stanislao Dziwisz; [[Gian Franco Svidercoschi]]. ''[[Una vita con Karol]]''. Rcs Libri e Libreria Editrice Vaticana, 2007. ISBN 88-17-01566-0.
* Antonio Fronte, ''Le Encicliche di Giovanni Paolo II: Motivazioni Storico-Antropologiche'', Catania 2003.
* Francesco Antonio Grana. ''Aprite le porte a Cristo''. Napoli, Graus Editore, 2006. ISBN 88-8346-143-6.
* Jonathan Kwitny. ''L'uomo del secolo''. Casale Monferrato, Edizioni Piemme, 2002.
* [[Giovanni Reale]]. ''Karol Wojtyła. Un pellegrino dell'assoluto''. Milano, Bompiani, 2005.
* Alceste Santini. ''L'eredità di Papa Wojtyła. Le sfide ancore aperte del Papa che ha sconfitto il comunismo''. Milano, Boroli Editore, 2004.
* Alceste Santini. ''Giovanni Paolo II. I viaggi nel mondo. In cammino per la pace''. Milano, Edizioni De Agostini, 2004.
* Piero Schiavazzi (a cura di). ''Andate in tutto il mondo. I vaticanisti italiani raccontano Giovanni Paolo II''. Bologna, Edizioni Dehoniane Bologna, 2004.
* [[Antonio Socci]], ''I segreti di Karol Wojtyla'', Rizzoli, 2009
* [[Andrea Tornielli]], ''I miracoli di Papa Wojtyła'', [[Casale Monferrato]], Edizioni Piemme, 2005.
* [[Aldo Maria Valli]], ''Il mio Karol. Così ho raccontato Giovanni Paolo II, così lui ha parlato a me'', prefazione di [[Gianni Riotta]], Edizioni Paoline, 2008.
* George Weigel. ''Testimone della speranza. La vita di Giovanni Paolo II''. Milano, Mondadori, 2005.
* Giancarlo Zizola. ''L'altro Wojtyła. Riforma, restaurazione e sfide del millennio''. Milano, Edizioni Sperling & Kupfer, 2005.
* [[Elvio Ciferri]], ''John Paul II'', in «Encyclopedia of the Cold War», New York, Routledge, 2008
=== Bibliografia critica ===
* Juan Arias. ''L'enigma Wojtyła''. [[Edizioni Borla]], 1986.
* Carlo Cardìa. ''Karol Wojtyła. Vittoria e tramonto''. Donzelli, 1994.
* [[Filippo Gentiloni]]. ''Karol Wojtyła. Nel segno della contraddizione''. Baldini & Castoldi, 1996.
* Mario Alighiero Manacorda e [[Giovanni Franzoni]]. ''Le ombre di Wojtyła''. Editori Riuniti, 1999.
* Luigi Sandri. ''L'ultimo papa re''. Datanews, 1996.
* ''Discepoli di verità. All'ombra del Papa infermo''. Milano, Kaos Edizioni, 2001, ISBN 88-7953-095-X
 
== Voci correlate ==
* [[Concistori di papa Giovanni Paolo II]]
* [[Conclave dell'ottobre 1978]]
* [[Città del Vaticano]]
* [[Cristianesimo]]
* [[Dialogo interreligioso]]
* [[Domenica della Divina Misericordia]]
* [[Fondazione Internazionale Giovanni Paolo II]]
* [[Museo Giovanni Paolo II]]
* [[Polonia]]
* [[Santa Sede]]
* [[Solidarność]]
* [[StanislawStanisław Dziwisz]]
* [[Trittico romano]]
* [[Conclave del 2005]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Johannes Paulus II|q}}
{{Interprogetto/notizia|Speciale Papa Giovanni Paolo II}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/index_it.htm Schede complete di Papa Giovanni Paolo II] sul sito della [[Santa Sede]].
* {{cita web|url=http://www.giovannipaolosecondo.rai.it/|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070216072120/http://www.giovannipaolosecondo.rai.it/|titolo=Papa Giovanni Paolo II}}
* [http://www.santiebeati.it/dettaglio/90026 Scheda del ''Servo di Dio'' Giovanni Paolo II] dal sito [http://www.santiebeati.it/index.html Santiebeati.it].
* {{cita web|url=https://www.ilcattolico.it/catechesi-e-formazione/santi/giovanni-xxiii-e-giovanni-paolo-ii-una-santita-narrata-dai-segretari-personali|titolo=Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, una santità narrata dai segretari personali}}
* [http://www.vatican.va/archive/ccc/index_it.htm Il Catechismo della Chiesa cattolica].
* {{cita web|http://www.karol-wojtyla.org/|Papa Giovanni Paolo II}}
* [http://www.vatican.va/news_services/press/documentazione/documents/santopadre_biografie/giovanni_paolo_ii_biografia_pontificato_it.html?IMAGE.X=0\&IMAGE.Y=0 Biografia del pontificato di Giovanni Paolo II].
* {{cita web|http://www.intratext.com/Catalogo/Autori/AUT197.HTM|Analisi di testi con concordanze e liste di frequenza|lingua=en}}
* [http://www.giovannipaolosecondo.rai.it/ Il sito internet a lui dedicato] a cura di [[Rai Net]].
* {{cita web|http://www.documentacatholicaomnia.eu/01_01_1978-2005-_Ioannes_Paulus_II.html|1978-2005 - Ioannes Paulus II}}
* [http://www.vicariatusurbis.org/beatificazione/ Processo di beatificazione].
* [{{cita web|http://www.jp2fsantuariodelpapa.org/it|Santuario OperaSan Giovanni Paolo II - ONLUS].}}
 
* {{en}} [http://www.intratext.com/Catalogo/Autori/AUT197.HTM Analisi di testi con concordanze e liste di frequenza].
{{Box successione
* [http://www.corriere.it/Primo_Piano/Documento/2005/03_Marzo/26/index_kung.shtml "Il Papa che ha fallito", riflessioni di Hans Kung, teologo dissidente].
|tipologia=regnante
* [http://www.documentacatholicaomnia.eu/01_01_1978-2005-_Ioannes_Paulus_II.html Multilanguage Opera Omnia].
|carica=[[Papa]] della [[Chiesa cattolica]]
* {{En}}[http://www.saintpetersbasilica.org/Grottoes/JPII/Tomb%20of%20John%20Paul%20II.htm Dettagli e foto della tomba di Giovanni Paolo II]
|periodo=16 ottobre [[1978]] - 2 aprile [[2005]]
* {{cita web
|precedente=[[Papa Giovanni Paolo I]]
|lingua= en
|successivo=[[Papa Benedetto XVI]]
|url= http://www.cnn.com/SPECIALS/2005/pope/
|immagine=Emblem of the Papacy SE.svg
|titolo= Pope John Paul II
|editore= Special Reports from [[CNN.com]]
|accesso= 17-2-2009
}}
{{Box successione
|tipologia=episcopale
|carica=[[Sede titolare di Ombi|Vescovo titolare di Ombi]]
|carica=[[Diocesi di Ombi|Vescovo titolare di Ombi]]
|periodo = [[4 luglio]] [[1958]] - [[13 gennaio]] [[1964]]
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|precedente = [[James Johnston Navagh]]
|precedente=[[James Johnston Navagh]]
|successivo = [[António de Castro Xavier Monteiro]]
|successivo=[[António de Castro Xavier Monteiro]]
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|immagine=BishopCoA PioM.svg
}}
{{Box successione
|tipologia=episcopale
|carica=[[Arcidiocesi di Cracovia|Arcivescovo di Cracovia]]
|carica=[[Arcidiocesi di Cracovia|Arcivescovo metropolita di Cracovia]]
|periodo = [[13 gennaio]] [[1964]] - [[16 ottobre]] [[1978]]
|periodo=13 gennaio [[1964]] - 16 ottobre [[1978]]
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{{Box successione
|tipologia=cardinale
|carica=[[Cardinale#Ordini di cardinali|Cardinale presbitero]] di [[San Cesareo in Palatio (titolo cardinalizio)|San Cesareo in Palatio]]
|carica=[[San Cesareo in Palatio (titolo cardinalizio)|Cardinale presbitero di San Cesareo in Palatio]]<br/><small>(titolo presbiterale ''[[pro hac vice]]'')</small>
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{{Papi|precedente=[[Papa Giovanni Paolo I|Giovanni Paolo I]]|successivo= [[Papa Benedetto XVI|Benedetto XVI]]|}}
}}
{{Box successione
|tipologia=incarico governativo
|carica=[[Chiesa cattolica in Polonia#Conferenza episcopale|Vicepresidente della Conferenza Episcopale della Polonia]]
|periodo=[[1969]] - [[1978]]
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}}
{{Papi|precedente = [[Papa Giovanni Paolo I|Giovanni Paolo I]]|successivo = [[Papa Benedetto XVI|Benedetto XVI]]}}
{{Papa Giovanni Paolo II}}
{{Premio Carlo Magno}}
{{Persone dell'anno del Time}}
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