Rosario Nicoletti: differenze tra le versioni
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{{Carica pubblica
|nome = Rosario Nicoletti
|carica = Sindaco di Lascari
|mandatoinizio = 10 giugno 1962
|mandatofine = 1982
|capo di stato =
|predecessore = Avv. Salvatore Sanfilippo
|successore = Dott. La Franca (Commissario Prefettizio)
|carica2 = Deputato dell'Assemblea Regionale Siciliana
|mandatoinizio2 = 9 Giugno 1963
|mandatofine2 = 17 Novembre 1984
|predecessore2 =
|partito = [[Democrazia Cristiana]]
|professione = Avvocato
}}
{{Bio
|Nome = Rosario
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|GiornoMeseMorte = 17 novembre
|AnnoMorte = 1984
|Attività = politico▼
|Epoca = 1900
▲|Attività = politico
|Nazionalità = italiano
}}
==Biografia==
Avvocato, Consigliere della Corte dei Conti. Ispirato da profonde motivazioni cattoliche iniziò la carriera politica nel movimento giovanile DC. Nel
Assessore regionale al Turismo a soli 33 anni, poi ai Lavori Pubblici
▲Avvocato, Consigliere della Corte dei Conti. Ispirato da profonde motivazioni cattoliche iniziò la carriera politica nel movimento giovanile DC Nel [[1959]] fu eletto deputato regionale, e rieletto all'[[Ars]] per 5 legislature, restandovi fino alla morte. Sindaco del Comune di [[Lascari]] sin dal 1962.
Già negli [[anni settanta]] pose la questione della ridefinizione della struttura costituzionale della Regione, individuando nella piena attuazione della autonomia lo strumento atto a colmare i ritardi economici e sociali del Mezzogiorno.▼
▲Assessore regionale al Turismo a soli 33 anni, poi ai Lavori Pubblici ed alla Presidenza (oggi Funzione pubblica), fu studioso della macchina amministrativa pensò, da precursore, la riforma della burocrazia regionale ed approfondì temi di diritto amministrativo relativi alla autonomia regionale. Fece parte della Sinistra Democristiana - sin dal 1968 – e portò la compponente interna fino a eleggere il governo di “solidarietà autonomistica” del Presidente della Regione [[Piersanti Mattarella]].
Fu Membro del Consiglio e della Direzione nazionale della [[Democrazia Cristiana]] e Segretario regionale in Sicilia dal marzo
Formò alla politica generazioni di giovani quadri di partito e sostenne ferventi battaglie moralizzatrici
Si suicidò improvvisamente il 17 novembre del 1984 lanciandosi dal quarto piano della sua casa di via Lincoln a Palermo<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/11/18/alla-fine-non-ha-retto-ai.html|titolo=E ALLA FINE NON HA RETTO AI SOSPETTI - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2023-02-16}}</ref>. Si pensò che il suicidio fosse determinato dal rimorso per le accuse mosse da [[Nando dalla Chiesa]] nel suo libro ''Delitto imperfetto'' in cui lo accusava di essere uno dei responsabili politici dell'omicidio di [[Carlo Alberto dalla Chiesa|suo padre]]<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/11/20/voglio-stare-solo-con-gli-onesti.html|titolo='VOGLIO STARE SOLO CON GLI ONESTI' - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2023-02-16}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/11/22/hanno-tradito-gli-amici.html|titolo='L' HANNO TRADITO GLI AMICI' - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2023-02-16}}</ref>. Nel suo diario il gen. [[Carlo Alberto dalla Chiesa]] aveva scritto che Nicoletti fosse l'unico esponente DC non appartenente alla ''[[Primavera (politica)|corrente andreottiana]]'' ad ostacolarlo<ref>Rita Di Giovacchino, ''Il libro nero della prima Repubblica'', Fazi editore, pag. 288</ref>. Nel 1990 il pentito [[Francesco Marino Mannoia]] lo chiamò in causa, riferendo che il boss [[Stefano Bontate]] veniva ricevuto nel suo studio.<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/06/27/mafia-politica-omicidi-che-cosa-disse-mannoia.html|titolo=MAFIA, POLITICA E OMICIDI CHE COSA DISSE MANNOIA - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|lingua=it|accesso=2023-02-16}}</ref>
▲Già negli anni settanta pose la questione della ridefinizione della struttura costituzionale della Regione, individuando nella piena attuazione della autonomia lo strumento atto a colmare i ritardi economici e sociali del Mezzogiorno.
▲Fu Membro del Consiglio e della Direzione nazionale della [[Democrazia Cristiana]] e Segretario regionale in Sicilia dal marzo [[1974]] al novembre [[1982]].
▲Formò alla politica generazioni di giovani quadri di partito e sostenne ferventi battaglie moralizzatrici all’interno della stessa Democrazia Cristiana.
== Note ==
<references />
== Voci correlate ==
==Collegamenti esterni==▼
*[[Appartenenti alla P2]]
*[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/11/18/una-carriera-finita-con-la-guerra-di.html Una carriera finita con la guerra di mafia, Repubblica, 18 novembre 1984]▼
▲==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
▲*
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Politici della Democrazia Cristiana|Nicoletti, Rosario]]
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[[Categoria:Deputati
[[Categoria:Deputati della VI legislatura dell'Assemblea Regionale Siciliana]]
[[Categoria:Deputati della VII legislatura dell'Assemblea Regionale Siciliana]]
[[Categoria:Deputati dell'VIII legislatura dell'Assemblea Regionale Siciliana]]
[[Categoria:Deputati della IX legislatura dell'Assemblea Regionale Siciliana]]
[[Categoria:Appartenenti alla P2]]
[[Categoria:Sindaci in Italia]]
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