Data Flow Diagram: differenze tra le versioni

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Il '''Data Flow Diagram''' (abbreviato in '''DFD''') è un tipo di diagramma definito nel 1978 da [[Tom DeMarco]] nel testo ''Structured Analysis and Systems Specification'' per aiutare nella definizione delle [[specifica|specifiche]].
 
È una notazione grafica molto usata per i [[sistemi informativi]] e per la descrizione del [[flusso di dati]] in quanto permette di descrivere un sistema per livelli di astrazione doioioioioiecrescentidecrescenti con una notazione di specifica molto "intuitiva".
 
Attraverso i Data Flow Diagram si definiscono soprattutto come fluiscono (e vengono elaborate) le informazioni all’internoall'interno del sistema, quindi l'oggetto principale è il '''flusso delle informazioni''' o, per meglio dire, '''dei dati'''. Motivo per il quale diventa fondamentale capire dove sono immagazzinati i dati, da che fonte provengono, su quale fonte arrivano, quali componenti del sistema li elaborano.
 
[[ImmagineFile:DataFlowDiagram Notation.png|thumb|upright=0.7|Notazioni Data Flow Diagram]]
 
==Componenti==
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* '''Flussi di dati''', rappresentati da frecce;
* '''Archivi di dati''', rappresentati da scatole aperte;
* '''Agenti esterni''' o [[Input/output|Input/Output]] di dati, rappresentati da scatole chiuse.
 
===Funzioni===
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* Possono essere basati su qualunque tecnologia;
* I dati che entrano in un archivio vengono scritti;
* I dati che escono dall’archiviodall'archivio sono letti (ma non cancellati).
 
=== Agenti esterni ===
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Un generico sistema è sempre rappresentabile nel seguente modo:
 
[[ImmagineFile:DataFlowDiagram Esempio1.png]]
 
Se gli ingressi e/o le uscite sono molteplici si introducono nuovi flussi.
Questo tipo di rappresentazione ha un livello di astrazione elevato e individua solo l’interfaccial'interfaccia tra il sistema e il mondo esterno per cui vanno inseriti altri dettagli raffinando le funzioni. Ogni funzione, infatti, è a sua volta specificabile mediante un Data Flow Diagram per cui è possibile ottenere diversi livelli con sempre maggiore definizione.
 
==Criteri di stesura==
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==Limiti==
Questa notazione, quindi, presenta dei limiti consistenti:
* Semantica: i simboli non sono sufficientemente chiari e i nomi vengono scelti dall’utentedall'utente;
* Controllo: gli aspetti di controllo non sono definiti dal modello e, quindi, anche la sequenza temporale è poco chiara.
 
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* Usare una notazione complementare per colmare le lacune del data flow diagram;
* Migliorare il modello in modo da completare la versione tradizionale.
 
== Altri progetti ==
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==Collegamenti esterni==
*Articolo "[http://www.cems.uwe.ac.uk/~tdrewry/dfds.htm Data Flow Diagrams]" di [[Tony Drewry]]
*Capitolo "[http://www.yourdon.com/strucanalysis/chapters/ch9.html Dataflow Diagrams]" di [[Ed Yourdon]]
 
==Bibliografia==
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* C. Gane and T. Sarson, ''Structured Systems Analysis'', Prentice-Hall, Sydney, 1979.
 
== Altri progetti ==
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{{interprogetto}}
ilili}}
 
==Collegamenti esterni==
*Articolo "[http://www.cems.uwe.ac.uk/~tdrewry/dfds.htm Data Flow Diagrams]" di [[Tony Drewry]]
*Capitolo "[https://web.archive.org/web/20051026100956/http://www.yourdon.com/strucanalysis/chapters/ch9.html Dataflow Diagrams]" di [[Ed Yourdon]]
 
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[[Categoria:Diagrammi]]
[[Categoria:Modellazione dei dati]]