Egisto: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|il nome proprio|Egisto (nome)}}
{{S|Mitologia greca}}▼
{{Personaggio
|medium = mitologia
|saga = [[Saga degli Atridi]]
|nome italiano = Egisto
|nome = Αἴγισθος
|immagine = Bernardino Mei.jpg
|didascalia = Oreste uccide Egisto e Clitemnestra di Bernardino Mei, Palazzo Salimbeni Siena.
|epiteto =
|sesso =
|luogo di nascita =
|prima apparizione =
|professione
|razza= umana
}}
== Le origini ==▼
'''Egisto''' ({{lang-grc|Αἴγισθος|Áighisthos}}, {{latino|Aegisthus}}) è un personaggio della [[mitologia greca]]. Fu un re di [[Micene]] appartenente alla stirpe dei [[Pelopidi]].
La loro feroce ostilità, aveva raggiunto il culmine quando Atreo aveva aveva cacciato il fratello e si era incoronato re, ma lo aveva poi attirato con l'inganno proponendogli la cessazione della contesa, la spartizione del regno e l'allestimento a palazzo di un banchetto che doveva suggellare la pace ritrovata<ref>Tzetze, ''Chiliadi'', I, versi 18 ss.</ref><ref name=Ps1>[[Pseudo-Apollodoro]], ''Epitome'', II, 13.</ref>. ▼
[[File:Temple d'Apollon Delphes.jpg|thumb|350px|right|[[Delfi]], il tempio di Apollo oggi]]▼
Atreo però uccise i tre figli che Tieste aveva avuto da una [[Naiadi|Naiade]], [[Aglao]], [[Orcomeno (mitologia)|Orcomeno]] e [[Callileonte]], che si erano rifugiati supplici sull'altare di [[Zeus]];<ref name=Ps1/> e al banchetto fece servire al fratello ignaro, le loro carni. Tieste, furioso, cercò i figli di Atreo per consumare su di loro la sua vendetta, ma i due ragazzi, Agamennone e Menelao (''Atridi'' perché discendenti da Atreo), erano riusciti a fuggire con l'aiuto di un un servo ed erano riparati a [[Sparta]].<br>▼
[[File:Themis Aigeus Antikensammlung Berlin F2538.jpg|thumb|upright=1.6| La [[Pizia]], qui con [[Egeo]], consulta l'oracolo di Delfi, tondo di una ceramica a figure rosse [[440 a.C.|440]]-[[430 a.C.]] Opera del Pittore di Kodros, (''[[Antikensammlung Berlin|Antikensammlung]]'' di [[Berlino]], ''Berlin Mus. 2538'').]]▼
== Genealogia ==
Tieste fuggì inorridito da Micene, e consultò l'[[oracolo di Delfi]] che gli suggerì di procreare con la propria figlia il bambino che l'avrebbe vendicato: Egisto.<br>Si recò dunque a [[Sicione]], regno di Tesproto, dove la figlia [[Pelopia]] era sacerdotessa della dea [[Atena]]<ref name=Igi>[[Igino (astronomo)|Igino]], ''Fabula'', 87.</ref><ref name="Ps"/>. Si nascose in una grotta per non officiare i riti e, a notte fonda, scrutò segretamente la fanciulla che sacrificava ad Atena Colocasia. Pelopia condusse la danza rituale, ma il suo piede affondò in una pozzanghera del sangue sgorgato dal collo dell'animale immolato, una pecora nera, e si macchiò la veste. Subito corse alla sorgente in prossimità del tempio, si tolse la tunica e s'affrettò a lavare la macchia, quando Tieste uscì dal suo nascondiglio e la violò.<ref>Igino, ''Fabula'', 253.</ref><ref name="Ig8"/> L'uomo si era coperto il viso con una maschera perciò Pelopia non riuscì a riconoscerlo, ma gli sfilò la spada che pose sotto il piedistallo della statua di Atena. Presto Tieste si accorse di aver perduto l'arma e temette di venire scoperto, per cui annunciò al re Tesproto di voler tornare in [[Lidia]]<ref>nella penisola anatolica </ref>, terra dei suoi antenati.<ref name="Ig8"/>▼
Atreo, nel frattempo, temendo la punizione degli dei per i suoi crimini, si rivolse all'oracolo di Delfi che gli intimò di richiamare Tieste da Sicione. Il re vi si recò personalmente, ma il fratello si era già allontanato, incontrò invece Pelopia e se ne innamorò credendola figlia del re Tesproto. Giacque con lei e la chiese in sposa. Il re acconsentì; lieto di rendere un buon servigio a Pelopia e di propiziarsi un re tanto potente, Tesproto non volle chiarire l'equivoco. Atreo celebrò le sue nozze con la fanciulla, che, alcuni mesi dopo, partorì il bambino concepito con Tieste.▼
Figlio di [[Tieste]] e di [[Pelopia]],<ref name = "Tze450">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/TzetzesChiliades1.html#18|titolo=Giovanni Tzetzes, 'Libro di storie' 1.18.450|lingua=en|accesso= 20 Agosto 2025}}</ref><ref name = "apol">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/ApollodorusE.html#2|titolo= Apollodoro, Biblioteca Epitome 2.14|lingua=en|accesso= 20 Agosto 2025}}</ref> da [[Clitennestra]] ebbe il figlio [[Alete (figlio di Egisto)|Alete]]<ref>{{cita web|url=https://topostext.org/work/206#122|titolo= Igino, 'Fabulae', 122|lingua=en|accesso= 22 agosto 2025}}</ref> e le figlie [[Erigone (figlia di Egisto)|Erigone]]<ref name="ApolEpitE6.25">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/ApollodorusE.html#6|titolo=Apollodoro, Biblioteca, Epitome VI, 25|lingua=en|accesso=18 giugno 2019}}</ref> ed Elena.
Pelopia abbandonò il neonato sulle montagne.<ref name="Ps"/> Qui fu rinvenuto da alcuni pastori che si presero cura di lui e lo nutrirono con latte di [[Capra hircus|capra]] (''aix, aigos'' in greco), che il piccolo Egisto poppò dall'animale stesso.<ref>Igino, ''Fabulae'', 252.</ref><br> ▼
Prima di sposare Clitennestra, aveva sposato una figlia di [[Strofio (figlio di Criso)|Strofio]] che poi aveva ripudiato.<ref name="Ditti6.2">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/DictysCretensis6.html|titolo= Ditti Cretese, Libro 6.2|lingua=en|accesso= 6 settembre 2025}}</ref>
Saputolo, Atreo cercò il bambino e, ritrovatolo, lo allevò come proprio figlio. Credeva infatti di essere padre del bambino e che Pelopia avesse abbandonato il figlio tra i monti perché colta dalla pazzia momentanea che affligge alcune donne dopo il parto.<ref name="Ig8"/><br>▼
La vita di Egisto si inserisce nel pieno contesto delle rivalità tra suo padre Tieste e suo zio [[Atreo]] che, nonostante fossero fratelli gemelli, si scoprirono rivali alla morte di [[Pelope]] e, continuando a contendendosi il trono del padre,<ref>{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/ApollodorusE.html#6|titolo=Apollodoro, Biblioteca, Epitome 2.11 |lingua=en|accesso=18 giugno 2019}}</ref> finirono con diventare acerrimi nemici.
Nato da un rapporto incestuoso tra il padre Tieste e sua sorella Pelopia,<ref name = "apol"/> Egisto diventa uno strumento della feroce vendetta del padre contro lo zio [[Atreo]] (e sulla sua discendenza) e su cui grava la maledizione del padre per l'uccisione del cugino [[Crisippo (mitologia)|Crisippo]].<ref>[[Scolio|Scholia]] su [[Euripide]], ''Orestes'', 4</ref><ref>[[Pindaro]], Olimpiche, 1. 144</ref>
Assassino di [[Agamennone]]<ref>{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/ApollodorusE.html#6|titolo=Apollodoro, Biblioteca, Epitome 6.23 |lingua=en|accesso=18 giugno 2019}}</ref>, s'incorona re di [[Micene]] ma, nell'ultimo atto della lunga e crudele faida viene assassinato da [[Oreste (figlio di Agamennone)|Oreste]],<ref>{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/ApollodorusE.html#6|titolo=Apollodoro, Biblioteca, Epitome 6.29 |lingua=en|accesso=18 giugno 2019}}</ref>, figlio dello stesso Agamennone ed ultimo della stirpe.
Egisto è un uomo destinato al rimorso fino all'intervento di [[Atena]].<ref>Eschilo, in [[Orestea]]: ''Eumenidi''</ref>
===I torti===
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▲Atreo però uccise i tre figli
▲[[File:Temple d'Apollon Delphes.jpg|thumb|
▲Tieste fuggì inorridito da Micene
▲Atreo, nel frattempo, temendo la punizione degli dei per i suoi crimini, si rivolse all[['oracolo di Delfi]] che gli intimò di richiamare Tieste da Sicione. Il re vi si recò personalmente, ma il fratello si era già allontanato, incontrò invece Pelopia e
▲Pelopia abbandonò il neonato sulle montagne.<ref name="Ps"/> Qui fu rinvenuto da alcuni pastori che si presero cura di lui e lo nutrirono con latte di [[Capra hircus|capra]] (''aix, aigos'' in greco), che il piccolo Egisto poppò dall'animale stesso.<ref>Igino, ''Fabulae'', 252.</ref>
▲Saputolo, Atreo cercò il bambino e, ritrovatolo, lo allevò come proprio figlio. Credeva infatti di essere padre del bambino e che Pelopia avesse abbandonato il figlio tra i monti perché colta dalla pazzia momentanea che affligge alcune donne dopo il parto.<ref name="Ig8"/
Alcuni anni dopo, Micene fu funestata da una serie di pessimi raccolti ed Atreo incaricò i figli [[Agamennone]] e [[Menelao]] di chiedere a Delfi notizie di Tieste. Lo incrociarono casualmente mentre tornava dopo aver interrogato l'oracolo, lo imprigionarono e lo ricondussero a Micene, dove fu rinchiuso in una cella per ordine di Atreo.<ref name="Ig8"/>
▲[[File:Themis Aigeus Antikensammlung Berlin F2538.jpg|thumb|upright=1.
Il re incaricò quindi Egisto di uccidere Tieste, segregato nel carcere. Egisto, giovinetto di sette anni, impugnò la spada e si diresse nella cella in cui riposava Tieste. L'uomo si destò al suo arrivo, si scansò tempestivamente, s'alzò e scalciò il giovane al polso, sottraendogli l'arma. Tieste riconobbe con sorpresa di stringere la spada di cui era stato privato molti anni prima a [[Sicione]]. Afferrò Egisto per le spalle e lo interrogò su come la spada fosse entrata in suo possesso. Il bambino impaurito balbettò di averla ricevuta dalla madre Pelopia e Tieste lo istigò ad obbedire ai tre ordini che gli avrebbe dato. Egisto annuì e s'apprestò innanzitutto a condurre sua madre in prigione al cospetto di Tieste. Pelopia, riconosciuto il padre, lo abbracciò e pianse per le sue disgrazie.<ref name="Ps">Pseudo-Apollodoro, ''Epitome'', II, 14.</ref><ref name="Ig8">Igino, ''Fabulae'', 88.</ref>
Tieste le chiese chi le avesse procurato quell'arma e la donna confessò di averla sfilata ad un ignoto straniero che
Egisto
Agamennone e Menelao si rifugiarono presso la corte di [[Tindaro]] a [[Sparta]], che li aiutò a recuperare i loro beni sottratti da Tieste ed Egisto. Il re marciò su Micene, strappò lo scettro a Tieste, rifugiatosi sull'altare di [[Era (
===
[[File:J G Trautmann Das brennende Troja.jpg|thumb|
Clitennestra
[[File:Primavera 02.jpg|thumb|
[[Zeus]] inviò [[Ermes]] ad Egisto, che gli consigliò di rinunciare al suo piano e gli predisse che se avesse ucciso Agamennone sarebbe stato a sua volta ucciso dal figlio, non appena avesse raggiunto le soglie della maturità. Egisto non ascoltò il monito del dio, ripudiò la moglie e si recò a Micene con ricchi doni e animato da feroci propositi di vendetta.<ref>Omero, ''Odissea'', libro I, vv. 37-43.</ref>. Qui divenne amante di Clitemnestra e visse con lei coltivando il suo stesso rancore insinuandole la volontà di assassinare il marito al suo ritorno.<br>▼
▲[[Zeus]]
Dapprima, la regina respinse le sue proposte
Clitemnestra macchinò quindi con Egisto di uccidere Agamennone al suo rientro da Troia. La regina temette che arrivasse inaspettatamente, così scrisse ad Agamennone in una lettera di accendere un falò sul [[Monte Ida (Turchia)|monte Ida]] non appena Troia fosse caduta. Clitennestra era stata
▲Dapprima, la regina respinse le sue proposte, temendo Agamennone che, prima di salpare per Troia, aveva ordinato all'aedo di corte, [[Demodoco]], di sorvegliare la regina e di comunicargli per iscritto ogni piccolo indizio sulla sua mancata fedeltà. Egisto lo acciuffò e lo relegò senza viveri in un'isola deserta, dove le bestie selvatiche e gli animali rapaci spolparono le sue ossa. Clitennestra si lasciò allora sedurre dal progetto omicida ed Egisto celebrò la sua futura vittoria sacrificando ad [[Afrodite]] ed offrendo monili d'oro e luminosi tessuti ad [[Artemide]] che maturava un odio profondo per i figli di Atreo.<ref>Omero, ''Odissea'', libro III, vv. 265-275.</ref><br>
▲Clitemnestra macchinò quindi con Egisto di uccidere Agamennone al suo rientro da Troia. La regina temette che arrivasse inaspettatamente, così scrisse ad Agamennone in una lettera di accendere un falò sul [[Monte Ida (Turchia)|monte Ida]] non appena Troia fosse caduta. Clitennestra era stata dunque informata dalla sua vedetta, della caduta Troia e dell'imminente ritorno del marito; lo uccise, con l'aiuto di Egisto, quando questi rimise piede in patria.
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File:Pittore di marlay, kylix con clitennestra che assale cassandra davanti all'ara di apollo, 425-400 ac., da tomba 264.JPG|Clitemnestra assale Cassandra davanti all'ara di Apollo, 425-400 ac., da tomba 264.
File:20100408 mykines44.JPG|Micene, tomba detta di Egisto
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Dieci anni dopo [[Oreste (figlio di Agamennone)|Oreste]] vendicò il padre uccidendo Egisto e Clitennestra.▼
▲Dieci anni dopo [[Oreste (figlio di Agamennone)|Oreste]] vendicò il padre uccidendo Egisto e Clitennestra, oltre ai fratellastri Alete ed Elena. Sopravvisse solo Erigone, secondo alcune fonti solo grazie all'intervento della dea Artemide.
== Note ==▼
{{Note strette}}
==
* [[Gaio Giulio Igino|Igino]], ''[[Fabulae]]''
* [[Eschilo]], Orestea in ''[[Orestea#Agamennone
* [[Eschilo]], Orestea in ''[[Orestea#Le Eumenidi|Eumenidi]]''.
* [[Euripide]], '' [[Elettra (Euripide)|Elettra]]''.
* [[Sofocle]], '' [[Elettra (Sofocle)|Elettra]]''.
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{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Ciclo Troiano}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|mitologia greca}}
[[Categoria:Re di
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