Donatismo: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m risolta disambigua |
No2 (discussione | contributi) →Cause dello scisma: Riduco overlinking |
||
Riga 35:
Dopo l'[[abdicazione]] di [[Massimiano]] ([[305]]) la persecuzione, in [[Africa]], sembrò calmarsi, al punto che fu possibile riunire quattordici o più vescovi a Cirta, per scegliere un successore a Paolo. Secondo presiedette il [[sinodo]] come primate e, nel suo [[Diligenza|zelo]], tentò di esaminare il comportamento dei suoi colleghi. Essi si riunirono in una casa privata, poiché la Chiesa non era ancora stata restituita ai cristiani. "Dobbiamo prima processare noi stessi ", disse il primate ", per poter [[Ordine sacro|ordinare]] un nuovo vescovo". Disse allora a Donato di Mascula: "Si racconta che sei stato un ''traditor''". "Sai", rispose il vescovo, "come Floro mi abbia cercato per farmi offrire incenso, ma Dio non mi ha consegnato nelle sue mani, fratello. Poiché Dio mi ha dimenticato, vuoi sottopormi tu al Suo giudizio?". "Che cosa dire, allora," disse Secondo "dei martiri? È perché non hanno rinnegato nulla coloro che sono stati coronati". "Mandami a Dio", disse allora Donato, "a Lui renderò conto" (All'epoca un vescovo non era suscettibile di penitenza, la cui somministrazione era riservata a Dio). "Mettiti da una parte", disse il primate, e apostrofò Marino di ''Aquae Tibilitanae'': "Si dice che anche tu sia stato un ''traditor''". Marino rispose: "Ho dato dei documenti a Polluce; ma i miei libri sono al sicuro". La risposta non fu soddisfacente e Secondo gli ordinò: "Vai da quella parte", quindi si rivolse a Donato di Calama: "Si dice che tu sia stato un ''traditor''". "Ho consegnato libri di medicina". Secondo non ci credette o, almeno, pensò che fosse necessaria una prova, così disse nuovamente: "Mettiti in un lato."
Poi Secondo si rivolse a Vittore, vescovo di Russicade: "Si dice che tu abbia consegnato i [[Vangelo|Quattro Vangeli]]". Vittore rispose: "È stato il
A questa risposta, un nipote di Secondo disse al primate: "Sentite cosa dicono di voi? Egli è pronto ad andarsene e a provocare uno scisma, e la stessa cosa vale per tutti coloro che accusi; ed io so che sono in grado di rivoltarsi contro di te e condannarti, trasformandoti nel solo eretico. Che cosa è per te quello che hanno fatto? Ognuno deve rendere conto a Dio". Secondo (come ricordava [[Agostino d'Ippona]]), non rispose all'accusa di Porporio, ma si rivolse ai due o tre vescovi che ancora non aveva accusato: "Cosa ne pensate?" Questi risposero: "Essi devono rendere conto solo a Dio". Secondo allora disse: "Voi sapete e Dio sa. Sedete." E tutti risposero: ''Deo gratias''.
|