Pseudo-Archimede: differenze tra le versioni

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[[File:Kitāb Arshimīdas fī al-binkāmāt - Add MS 23391 - 2r Archimedes' clock.jpg|thumb|L'«orologio di Archimede», così come raffigurato nel ''Kitāb Arshimīdas fī al-binkāmāt'']]
 
'''Pseudo-Archimede''' è lo pseudonimo dato a un [[Pseudoepigrafia|autore identificato]] col nome di «Archimede» e citato da vari autori dell'[[epoca d'oro islamica]], come [[Al-Jazari]] e Ridwan, come fonte per la costruzione di [[Orologio idraulico|orologi ad acqua]].<ref>Gerhard Dohrn-van Rossum, [https://books.google.com/books?id=xYhlNoUu-toC&pg=PA73&lpg=PA73&dq=%22pseudo+archimedes%22&source=web&ots=o0RDFCtCng&sig=-gnMfkujA_C6Nj04obUhHTtGwqo#PPA73,M1 History of the Hour: Clocks and Modern Temporal Orders]</ref> L'[[Archimede]] storico non è noto per aver scritto alcun manoscritto del genere, sebbene molte sue opere sono andate perdute.
 
Gli unici manoscritti sopravvissuti dello pseudo-Archimede sono copie di un [[Lingua araba|trattato arabo]], il ''Kitāb Arshimīdas fī al-binkāmāt'', ovvero il ''Libro di Archimede sugli orologi ad acqua''; nel trattato, non elencato tra le opere di Archimede, in cui è descritto un orologio ad acqua con meccanismi animati e suoni che rimandano chiaramente ai successivi orologi di al-Jazari e Ridwan, i quali attribuivano ad «Archimede» l'invenzione di questi oggetti.<ref>[[Ahmad Y Hassan]], [http://www.history-science-technology.com/Articles/articles%206.htm Al-Jazari and the History of the Water Clock]</ref>
 
Donald Routledge Hill riteneva che il manoscritto originale potesse essere stato vergato in [[lingua greca]], ma ritenevaritenevaanche che la maggior parte del manoscritto fosse stato scritto da autori arabi successivi. Lo studioso A.G. Drachmann ritiene che il manoscritto sia stato assemblato da traduzioni arabe di varie fonti greche, comprese le opere di [[Erone di Alessandria]], [[Ctesibio]] e [[Filone di Bisanzio]].<ref>{{Cita libro|autore=Hill|nome=P.|titolo=The Book of Knowledge of Ingenious Mechanical Devices|anno=2012|editore=Springer|p=271|capitolo=Clocks|ISBN=9789401025737}}</ref>
 
Anette Schomberg ha dimostrato invece che l'opera è riconducibile non ad Archimede ma a Filone di Bisanzio, che sarebbe stato l'inventore dell'orologio ad acqua originario, poi migliorato da Ctesibio, costruito da ignoti a [[Gaza]] (anche [[Cassiodoro]] cita questo orologio), e poi ripreso dalle fonti arabe.