Calcio (Italia): differenze tra le versioni
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Fu con questi ultimi che il paese visse un periodo di rinascita, dopo un lungo periodo di abbandono e di povertà che aveva reso il territorio una zona paludosa e per nulla sicura. La famiglia , tra le più in vista dell’intera Lombardia, garantì ai propri sudditi una serie di esenzioni, sgravi e diritti che fecero rinascere socialmente ed economicamente il borgo, che assunse un ruolo di rilievo tra i paesi del circondario.
Posto in una zona di confine, tra la [[Repubblica di Venezia]] ed il [[Ducato di Milano]], era da considerarsi una vera e propria zona franca, chiamata ''Calciana'', senza tasse da versare e con una propria amministrazione. E come in tutte le zone di confine, notevole era il contrabbando praticato nonostante le rigide leggi che lo vietavano, pena dure sanzioni
La totale esenzione dalle tasse durò fino alla metà del [[XVIII secolo]], mentre pochi decenni più tardi si verificò il passaggio alla [[Repubblica Cisalpina]]. La nuova dominazione revocò tutti i privilegi riservati al paese, che fu annesso al dipartimento
Il successivo arrivo degli austriaci, che instaurarono il [[Regno Lombardo-Veneto]], non ripristinò le vecchie agevolazioni ma garantì un nuovo sviluppo che portò nuovamente il paese di Calcio ad occupare un ruolo predominante in ambito economico nella pianura bergamasca.
Nel [[XX secolo]] il paese subì la crisi del settore agricolo che, non compensata dall’evoluzione industriale, lo ha nuovamente relegato a ruolo marginale nell’economia della ‘’bassa’’ bergamasca.
==Luoghi d’interesse==
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