Cusano Milanino: differenze tra le versioni

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Intorno all'anno Mille, il potere sarebbe passato alla famiglia dei Cusani, alla quale la precedente aveva devoluto i propri beni. Sul finire del XV secolo il feudo fu donato dal duca di Milano [[Ludovico il Moro]] alla moglie [[Beatrice d'Este]].<ref>[[Francesco Malaguzzi Valeri]], La corte di Lodovico il Moro: la vita privata e l'arte a Milano nella seconda metà del Quattrocento, vol. 1, Milano, Hoepli, 1913, p. 381.</ref> Durante il periodo della dominazione spagnola fu legato amministrativamente al [[Feudo]] di [[Desio]], di cui seguì le sorti fino al [[1657]], quando fu scisso e ceduto alla famiglia [[Omodei (famiglia)|Omodei]]. Il palazzo Omodei ospita gli ''[[affresco|affreschi]]'' degli anni [[1654]]-[[1655]] dipinti da [[Carpoforo Tencalla]].
 
Nel Catasto Lombardo Veneto risultano a Cusano i seguenti proprietari terrieri: [[Aliprandi]], [[Arrighini]], Maderna, Radice, Zucchi, [[Arconati]] e Asnago, Beretta, Brambilla, Colombo, Donzelli, Mariani, Oriani, [[Piantanida]], [[Rusconi]], Schieppati, Turati, Venini e il Convento dei Padri Ospedalieri Fatebenefratelli come piccoli proprietari<ref>AA.VV., Archivi, biblioteche e territorio: Vol. I - da Arese a Legnano, 2010, pag. 171</ref>.
 
Ai primi dell'[[XIX secolo|Ottocento]] il Comune — retto da deputati, dei quali uno fungeva da presidente — era molto efficiente e possedeva già un archivio, i cui primi atti risalgono al [[1816]]. Nel [[1860]] venne istituito il Consiglio Comunale e fu anche nominato il primo sindaco, nella persona di Giovanni Panizzoni, farmacista. Due anni dopo, Cusano divenne Cusano sul Seveso e nel [[1869]] vi si aggregano [[Cormano]] e [[Brusuglio]], ma appena un anno dopo si staccarono di nuovo. Nel [[1875]] si acquistò il terreno per la costruzione della prima Casa Comunale, che venne terminata nel [[1879]].