I festeggiamenti proseguono per circa una settimana, durante la quale ricorrono alcuni eventi ormai tradizionali, quali:
* -'''''La secolare '''Fiera di San Bartolomeo ''(à fera rô patronu'')''': anticamente svolta nelle mattinate e oggi vissuta tra la mezzanotte e il mezzodì del 21 agosto, è uno scampolo di quella grandiosa fiera che fino agli anni '50 del secolo scorso durava per più giorni. Migliaia di persone giungevano a Giarratana pronte ad incrementare l’economia essenzialmente agricola dell’area geografica degli Iblei, partecipando a quella che era, effettivamente, un grande convegno annuale di compratori e venditori di beni agricoli, bestiame e artigianato. Al mutare degli assetti economici e per via di una legislazione sempre più stringente in fatto di agricoltura e allevamenti cambiarono le abitudini della gente e la fiera si ridimensionò notevolmente. Ciò che rimane oggi di quella grande fiera è assai poco se confrontato al passato, ma basta per richiamare ancora folla di forestieri, per lo più come turisti che come compratori o venditori; la fiera, negli ultimi anni, si è conservata e per tradizione e perché è stata capace di rendersi più turistica, includendo spettacoli e altre attrazioni. Una petizione datata 1819 della Municipalità di Giarratana, dal clero e dal popolo, inviata al vescovo di Siracusa, alla Consulta Reale, rende chiara l’idea di ciò che doveva essere quella fiera per l’economia di questa zona di Sicilia. Il re di Napoli, Ferdinando di Borbone, elargì concessioni alla festa e diede ordine al vescovo di Siracusa, di elevarla a festa di doppio precetto secondo il calendario liturgico di allora.
* La serata dedicata al '''Giarratanese nel Mondo''', il 22 agosto, durante la quale vengono premiati i cittadini che hanno recato onore al paese pur vivendo in luoghi anche assai distanti.