Brendola: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Bot: correggo formattazione numeri e/o unità di misura |
Recupero di 2 fonte/i e segnalazione di 0 link interrotto/i.) #IABot (v2.0.9.5 |
||
Riga 192:
Tra gli eventi di fine secolo memorabili si cita una eccezionale rotta del fiumicello Brendola del [[1882]], dopo la quale l'intera comunità si è attivata per la ricostruzione degli argini offrendo materiale e manodopera<ref>{{cita|Rossi, Storato, Dalla Via, Visonà|pp. 90-91|Rossi}}.</ref>.
Il 24 maggio [[1915]] l'Italia dichiara guerra all'[[Impero austro-ungarico]]: alla prima occasione di richiesta di fedeltà alla patria contro i precedenti occupatori, Brendola risponde con 735 cittadini arruolati (cioè oltre un terzo dei maschi, uno per famiglia), di cui 65 perdono la vita e ben 12 vengono decorati al valor militare per le encomiabili azioni (tra cui l'aviatore [[Ferruccio Marzari]])<ref name=GrandeGuerra>{{pdf}}{{cita web|url=http://www.comune.brendola.vi.it/include/mostra_foto_allegato.php?servizio_egov=ev3&idBlocco=6&idTesto=8|editore=Comune di Brendola|autore=Isabella Bertozzo|titolo=La Grande Guerra a Brendola|data=ottobre 2008|accesso=5 novembre 2013|dataarchivio=5 novembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131105135518/http://www.comune.brendola.vi.it/include/mostra_foto_allegato.php?servizio_egov=ev3&idBlocco=6&idTesto=8|urlmorto=sì}}</ref>. I militari brendolani sono particolarmente impegnati sui territori vicentini luogo di aspra battaglia, il [[Pasubio]] e il [[monte Grappa]] (in particolare nella vittoriosa [[Seconda battaglia del monte Grappa]]). Brendola diventa un vero e proprio quartiere militare, in cui vengono convogliati quando possibile i soldati per riposo o preparazione prima di giungere al fronte: nell'anno [[1917]] hanno alloggiato in totale 150.000 militari<ref name=GrandeGuerra/> e in Villa Piovene venne istituito un circolo militare obbligatorio per tutti gli [[Ufficiale (forze armate)|ufficiali]]. Dopo 3 anni viene comunicato l'armistizio, con il bilancio per Brendola sopracitato. Viene eretto il monumento ai caduti di fronte al municipio (oggi spostato in Piazza della Vittoria).
Negli [[Anni 1930|anni trenta]] e [[Anni 1940|quaranta]] a Brendola arriva la meccanizzazione agricola e iniziano a vedersi le prime vetture (davanti all'ingresso inferiore di Villa Maffei a Vo' era posto il primo distributore di benzina di gestione [[Texaco]]<ref>{{cita|Rossi, Storato, Dalla Via, Visonà|p. 28|Rossi}}.</ref>).
Riga 426:
Per quanto riguarda l'agricoltura e l'allevamento, l'intero territorio è dedito alla coltivazione di [[cereali]], [[ortaggio|ortaggi]] (e [[frutta]]), [[frumento]] e [[foraggio|foraggi]]; molto importante è anche la coltivazione di [[Vite (botanica)|viti]] e [[Olea europaea|ulivi]]. L'allevamento è centrato su [[bovinae|bovini]], [[suini]] (antica è la pratica del ''fare el mas-cio'') ed è presente anche l'[[avicoltura]].
Dal secondo dopoguerra Brendola ha sviluppato un ampio settore industriale, con stabilimenti attivi in settori come l’abbigliamento<ref>{{cita web|url=http://volcar.it/la-storia/|editore=volcar.it|titolo=La storia|accesso=21 marzo 2015|dataarchivio=8 marzo 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150308132720/http://volcar.it/la-storia/|urlmorto=sì}}</ref>), il legno, l'editoria, la chimica, i materiali da costruzione (importanti produttori sono Aristoncavi<ref>{{cita web|url=http://www.aristoncavi.com/italian/azienda/storia.php|editore=aristoncavi.com|titolo=Storia|accesso=21 marzo 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150302061934/http://www.aristoncavi.com/italian/azienda/storia.php|dataarchivio=2 marzo 2015|urlmorto=sì}}</ref> e La Triveneta Cavi<ref>{{cita web|url=http://www.latrivenetacavi.com/it/ltc_azienda.aspx|editore=latrivenetacavi.com|titolo=Azienda|accesso=21 marzo 2015|dataarchivio=2 aprile 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150402133735/http://www.latrivenetacavi.com/it/ltc_azienda.aspx|urlmorto=sì}}</ref>) e gli articoli in plastica. Altre aziende del territorio operano nella metalmeccanica (in produzione di macchine per l'agricoltura, la silvicoltura e l'ufficio), l'elettronica, l'automobilistica, cantieristica, l'edile, la gioielleria e l'oreficeria, articoli sportivi, giocattoli e giostre, produzione di gas.
Nel terziario sono attive più imprese di consulenza informatica e di ambito bancario. Per quest'ultimo in particolare, si cita la [[Cassa Rurale ed Artigiana di Brendola Credito Cooperativo|Cassa Rurale e Artigiana di Brendola]], organo tuttora indipendente con 29 filiali<ref>Nel 2014.</ref> in provincia e in regione, aperto per volere dei brendolani stessi unitisi per la fondazione dell'istituto di credito, avvenuta il 21 giugno [[1903]]<ref>{{cita web|url=http://www.crabrendola.it/template/default.asp?i_menuID=41680|editore=crabrendola.it|titolo=La storia|accesso=20 febbraio 2015}}</ref>.
|