Germano Nicolini: differenze tra le versioni

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La sua storia nei media: rinominato la sezione e divisa per categorie
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Fausto invece, medico pediatra, dal 2010 è stato direttore generale prima dell'Ausl poi dell'arcispedale "Santa Maria Nuova" di Reggio, e dal 2017 al 2020 dell'azienda unica nata dalla loro fusione.<ref>Ansa, 30 Giugno 2017</ref>
 
== LaNella suacultura storiadi nei mediamassa ==
===Musica===
La sua storia è stata ripresa più volte in ambito musicale. Il [[Consorzio Suonatori Indipendenti]] lo cita in ''Linea Gotica'', canzone presente nell'[[Linea Gotica (album)|album omonimo]] e nella quale viene nominato anche un altro personaggio simbolo della lotta antifascista, [[Giuseppe Dossetti]].<ref name=ondarock/> I [[Modena City Ramblers]] gli hanno dedicato la canzone ''Al Dievel'',<ref>{{Cita web |url = https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=3423|titolo = Al Dievel (La marcia del Diavolo)|accesso = 25 ottobre 2016|sito=antiwarsongs.org}}</ref> che compare in una prima versione nell'album ''[[La grande famiglia (album)|La grande famiglia]]'' e in una seconda versione modificata, contenuta nell'album ''[[Appunti partigiani]]'', in cui interviene come voce narrante lo stesso Nicolini, che corregge una frase non veritieria presente nella canzone originale<ref name=ngv/>. A quest'ultimo disco è allegato un testo di [[Luciano Ligabue]], concittadino di Nicolini, intitolato ''Il diavolo''.<ref name=vanityfair/>
 
===Cinema e tv===
Nicolini compare inoltre nel documentario ''Partigiani'' (1997) di [[Davide Ferrario (regista)|Davide Ferrario]] e [[Guido Chiesa]], dove sono state raccolte le testimonianze sulla guerra partigiana. La vicenda giudiziaria di Germano Nicolini viene raccontata da Davide Ferrario e [[Daniele Vicari]] nel documentario ''Comunisti'' del 1998. Sempre alla vicenda della morte di don [[Umberto Pessina]] è stata dedicata, all'epoca della riapertura del caso giudiziario, una puntata della trasmissione televisiva ''[[Telefono giallo]]'' di [[Corrado Augias]].<ref name=falsoteste/>
 
La testimonianza di Nicolini è presente inoltre in ''[[Materiale resistente#Il documentario|Materiale resistente]]'', documentario del 1995 diretto e girato da [[Davide Ferrario (regista)|Davide Ferrario]] e [[Guido Chiesa]], allegato a un disco che contiene rifacimenti di numerose canzoni famose proprie della [[Resistenza italiana|Resistenza]] e del movimento antifascista. L'opera trae spunto dal [[Materiale resistente#Il concerto|concerto]] di Correggio del 25 aprile [[1995]],<ref>{{Cita web |url = http://guidochiesa.net/filmografia/materiale-resistente/ |titolo = Materiale resistente|accesso = 25 ottobre 2016|sito=guidochiesa.net}}</ref> cui diede il suo contributo lo stesso Nicolini. Agli spettatori del concerto che lo accolsero sulle note di ''[[Bella Ciao]]'', il comandante Diavolo disse:<ref>Il discorso integrale è contenuto nel documentario ''Materiale resistente''.</ref>
{{Citazione| Io sono una persona del popolo molto modesta, che ha fatto solo il suo dovere di italiano. Io credo che voi con questo canto, con questo vostro entusiasmo giovanile che mi riporta a cinquant'anni fa quando anch'io avevo 25 anni; io credo che voi abbiate voluto ricordare tutti i partigiani, non solo della mia zona, i 70 caduti in combattimento, ma tutti i partigiani d'Italia [...]. Io non sono un cultore della musica moderna, non sono neanche – permettetemi l'espressione – un esegeta, cioè non riesco a capirla in tutta la sua profondità. Sento comunque che parte dall'animo e sento che voi oggi traducete nella musica, nell'entusiasmo, nella passione, nelle sofferenze e nello spirito di lotta dei partigiani quello che noi siamo stati! Io ho avuto il modo, amico e compagno, di cantare quando ero in carcere ricordando coloro che mi davano la forza di resistere, perché sapevo di essere un partigiano pulito ed onesto che meritava il rispetto del Paese e non la carcerazione. La forza di resistere mi è venuta dal fatto che mi sentivo sempre l'uomo partigiano che combatteva per una causa giusta che non era terminata il 25 aprile, perché noi abbiamo combattuto per un'Italia diversa! }}
 
===Libri===
Nel 2011 compare un suo contributo nel libro di [[Luciana Castellina]] dal titolo "''Ribelliamoci"'' assieme ad altri co-autori tra i quali don [[Andrea Gallo]], [[Margherita Hack]], Gianfranco Mascia, Tino Tellini, [[Marco Travaglio]] ed [[Enrico Vaime]].<ref>{{Cita libro|autore=Luciana Castellina|titolo=Ribelliamoci|anno=2011|editore=Aliberti editore|pp=66-68}}</ref>
 
Negli ultimi anni Nicolini si è dedicato a incontrare giovani provenienti da diverse regioni italiane, sia in ambito scolastico o associativo, sia ricevendoli a domicilio. I temi principalmente affrontati erano la Resistenza, la sua storia e i suoi valori, la [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione italiana]] e la difesa dei suoi principi fondanti, i valori etici e sociali delle comunità aperte, il ruolo fondamentale della politica e dei partiti nella convivenza civile e democratica. Due sono in particolare le testimonianze materiali di questo impegno: il libro-intervista ''Noi sognavamo un mondo diverso'' (2012), scritto con lo storico Massimo Storchi, e illa video-testimonianza ''Non camminiamo da soli'' (2015). A Germano Nicolini è dedicata la prima intervista nel libro ''Noi partigiani'' di [[Gad Lerner]], edito da Feltrinelli nel febbraio 2020.
 
Anche dopo la morte numerose opere hanno continuato ad alimentare la memoria dell'eroe partigiano con una narrazione storica a volte in parte romanzata, ma sempre ispirata a fatti realmente accaduti.