Amaleciti: differenze tra le versioni

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{{C|Non certa l'identificazione con uno o più gruppi Arabi; ref. "...parlavano l'Arabo" non è un'allusione all'origine araba degli Ameleciti né alla reale sede originaria di quest'ultimi o di quanto comunemente si intende per Arabi|Popoli arabi|Febbraio 2010}}
Gli '''Amaleciti''' sono un popolo ricordato più volte nella [[Bibbia]] ebraica e sono considerati come discendenti di un ancestrale personaggio di nome Amalek, ricollegato alla discendenza di Iram, figlio di [[Sem]], figlio di [[Noè]].
 
Secondo il Libro del [[Genesi]] e del [[Libro delle Cronache|1º Libro delle Cronache]], ''Amalek'' {{Arabo|عماليق|ʿAmāliq}}, [[Lingua ebraica|Ebraico]] '''עֲמָלֵק''', ''ʻAmaleq'' o ''ʻĂmālēq'' - fu il figlio di [[Eliphaz]] e il nipote di [[Esaù]] ({{passo biblico|Gen36,12}}); ({{passo biblico|1Cron1,36}}); e capo di una tribù [[Edomiti|edomita]] ({{passo biblico|Gen36,16}}). Sua madre fu una [[Hurriti|Hurrita]], appartenente cioè a una tribù il cui territorio di cui s'erano impadroniti i discendenti di [[Esaù]] a cui egli appartiene.
 
Secondo la genealogia di {{passo biblico|Gen36,12}} e di {{passo biblico|1Cron1,36}}) Amalek era figlio di [[Eliphaz]] e della concubina [[Timna (concubina)|Timna]], una Hurrita e sorella di [[Lotan]]. Il passaggio di {{passo biblico|Gen36,16}} si riferisce a lui come al "capo di Amalek", per cui il suo nome potrebbe essere inteso come un titolo riferibile al clan o al territorio sul quale questi avrebbe regnato. In realtà una tradizione extra-[[Bibbia|biblica]], registrata da Nachmanide,<ref>Rabbino catalano (1194 – c. 1270), filosofo, medico, mistico ed esegeta biblico. Il suo nome è la grecizzazione di Moshe ben Nahman Gerondi.</ref> riferisce che gli Amaleciti non discendevano dal nipote di Esaù, bensì da un uomo chiamato Amalek, e il nome di questi sarebbe stato imposto anche al nipote di Esaù. Anche le tradizioni arabe lo ricordano come antenato eponimo degli Amaleciti.
 
Gli Amaleciti sono ricordati come una delle prime tribù che, pur non essendo "arabe puri", insediatesi in [[Hijaz]], avevano tra i primi parlato [[Lingua araba|arabo]], all'epoca del profeta arabo [[Hud]]<ref>Cfr. George Vajda, ''s. v.'' «ʿAmāliḳ», in: [[Encyclopaedia of Islam'', vol. I, p. 429a.</ref> al pari dei [[Tasm|Ṭasm]], dei [[Jadis (arabi)|Jadīs]] e dei [[Thamudeni|Thamūd]].<ref>Ibidem e [[Armand-Pierre Caussin de Perceval]], ''Essai sur l'histoire des Arabes avant l'islamisme'', Parigi, 1847, Index ''s.v.'' «Amālica».</ref>
La medesima tradizione ne sottolinea l'abiezione morale e la loro conseguente da parte di [[Allah]].
 
Nella [[Torah]] sono descritti come la prima popolazione che attaccò il [[popolo d'Israele]].