Publio Virgilio Marone: differenze tra le versioni

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Come profeta inconsapevole Virgilio è rappresentato anche da [[Dante Alighieri|Dante]] nella [[Divina Commedia]] ([[Purgatorio]], [[Purgatorio - canto ventiduesimo|canto XXII]], vv. 67-72).
 
Alla fama di uomo sapiente con il tempo si affiancò nella fantasia popolare quella di mago, prima inteso come sapiente che conosce i segreti della natura e li usa a fin di bene, poi come vero e proprio stregone capriccioso che fa il suo interesse. Di queste curiose interpretazioni ci resta un corpus di leggende medievali che hanno come sfondo soprattutto le città di [[Roma]] e [[Napoli]], come per esempio, tanto per citarne una, quella che lo vede costruttore di [[Castel dell'Ovo]] magicamente edificato sopra il guscio di un uovo fatato che si sarebbe rotto solo quando la fortezza fosse definitivamente espugnata, oppure quella che riguarda la creazione e l'occultamento sotto terra del "palladio", una riproduzione fatata in miniatura della città di [[Napoli]] contenuta in una bottiglia vitrea dal collo finissimo, che la protesse dalle sciagure finché non fu trovato e distrutto da [[Corrado di Querfurt]], cancelliere dell'imperatore [[EnricoArrigo VIVII]] e mandato a conquistare il [[Regno delle Due Sicilie]].
 
Al sommo poeta latino è intitolata l'[[Accademia Nazionale Virgiliana]] di [[Mantova]].