Programma atomico sovietico: differenze tra le versioni
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Kurčatov concentrò inizialmente le sue ricerche sulla progettazione e costruzione di una [[Reattore nucleare a fissione|pila atomica]]; egli prese la decisione corretta rinunciando ad utilizzare l'[[acqua pesante]] come sistema moderatore e adottando invece il modello con raffreddamento a barre di [[grafite]], la cui produzione era già in corso in uno stabilimento sovietico<ref>A. Lattanzio, ''Atomo rosso'', p. 27.</ref>. La prima pila atomica sovietica iniziò ad essere costruita nel "Laboratorio N.2" sotto la direzione di Kurčatov e del suo collaboratore I. S. Panašjuk. Un grave problema iniziale del programma atomico sovietico era indubbiamente la mancanza di miniere funzionanti di uranio; per sopperire a questa difficoltà essenziale, i responsabili del programma attivarono un piano accelerato di ricerca minerealogico sull'immenso territorio per trovare giacimenti di uranio che, sotto la direzione di Vladimir Vernadskij e Dmitrij Scerbakov, iniziarono a esplorare gli Urali e l'Asia sovietica<ref>A. Lattanzio, ''Atomo rosso'', pp. 28-29.</ref>.
Nel frattempo Kurčatov richiese la costruzione di un [[ciclotrone]] per produrre il [[plutonio]]; i problemi iniziali erano immensi; lo
Contemporaneamente procedeva la ricerca sui metodi di produzione del materiale fissile che era stata affidata al fisico [[Isaak Konstantinovič Kikoin]] che dopo alcuni esperimenti con una grande centrifuga, iniziò a lavorare sul metodo di [[arricchimento dell'uranio]] mediante diffusione gassosa<ref name="AL28"/>. Altri scienziati studiavano le tecniche di separazione isotopica dell'uranio mediante la diffusione termale, affidata a Anatolij Aleksandrov, e la separazione elettromagnetica, affidata a Lev Aržimovič<ref name="AL28"/>.
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