Cuore di...: differenze tra le versioni

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'''Cuore d'[[Inghilterra]]'''. Questa edizione, dedicata al [[Regno Unito]], ha il sottotitolo “waiting for… [[Brexit]]“. L’ultimo festival dedicato a questo Paese prima del suo storico abbandono dell’[[Unione Europea]]. La Brexit è il filo conduttore, con i cortometraggi prodotti da [[The Guardian]], con diversi incontri in tema e con la mostra fotografica di [[Laura Pannack]]. Grande rilievo ha lo spettacolo dal vivo, che vede tra l’altro la partecipazione di [[Claire Dowie]] con il suo ultimo spettacolo e con l’allestimento in italiano di un suo testo diretto da Andrea Adriatico, “La maschia”. E grande rilievo ha anche il cinema, con una accurata selezione di film indipendenti, realizzata con il sostegno della Regione Emilia Romagna, da [[Stephen Berkoff]] a [[Francis Lee]].
 
=== 2019 ===
'''Cuore di [[Tokyo]]'''. Il festival dedicato al [[Giappone]] raddoppia, con un’ampia prima parte estiva e una seconda parte autunnale. Il programma comprende danza (con Kakuya Ohashi, Ryu Suzuki, Ikuyo Kuroda e dagli Usa [[Yoshiko Chuma]]), il cinema (con una selezione di film contemporanei, da [[Naomi Kawase]] a [[Sion Sono]], da [[Hirokazu Kore’eda]] a [[Leo Sato]]), la musica (con i concerti di [[Tujiko Noriko]] e [[Piana]]), gli incontri e ovviamente i [[manga]], con una dedica speciale ai 40 di [[Capitan Harlock]] in Italia e la mostra di opere autografe di [[Leiji Matsumoto]]. Grande exploit per la mostra d’arte contemporanea di Ai Hasegawa “(Im)possible baby”, che affronta il tema di bioetica dell’[[omogenitorialità]] senza apporto del sesso opposto. Infine, la nuova produzione di Teatri di Vita sul testo di [[Yukio Mishima]] “Il mio amico Hitler”.
 
===2020===
'''Cuore d'[[Italia]]'''. La quindicesima edizione del festival cade immediatamente dopo i mesi del [[Misure di confinamento|lockdown]] a causa del [[COVID-19|Covid]], portando a concentrare l'attenzione sull'Italia, che viene così considerata idealmente un "paese straniero". Il festival si estende per ben un mese, dal 2 luglio al 2 agosto, con 9 spettacoli teatrali (con [[Teatro delle Albe]], [[Fanny & Alexander]], [[Vetrano e Randisi]], Francesca Ballico, Macellerie Pasolini, Patrizia Bernardi, Davis Tagliaferro, Ateliersi, Irene Serini) e 1 di danza (con [[Silvia Gribaudi]]); 20 film, con diverse anteprime italiane; 4 concerti delle rapper e trapper italiane; 10 serate di “Lettere dal fronte interno” scritte e lette dai poeti di Bologna; 5 installazioni d’arte di rappresentanti della fiber art; e 5 “ritratti d’Italia”, incontri per approfondire personaggi e temi della società attuale, con figure come [[Matteo Maria Zuppi|Matteo Zuppi]], [[Cathy La Torre]] e [[Mattia Santori]]… Il tutto soprattutto negli spazi all’aperto, con un sistema originale per garantire la sicurezza: le sagome di Arianna e del Minotauro e i fili di Arianna per definire le distanze (cosa che ha suggerito il sottotitolo del festival: "Un'estate appesa a un filo").
 
== Note ==