Patrick Depailler: differenze tra le versioni

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La scuderia britannica approntò per lui una terza vettura, un modello [[Tyrrell 004|004]], da far gareggiare assieme a quelle assegnate ai piloti titolari, [[Jackie Stewart]] (a cui era affidata la nuova [[Tyrrell 005|005]]) e [[François Cevert]]. Partito sedicesimo non risultò classificato. Depailler ebbe una seconda opportunità nel [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 1972|Gran Premio degli USA]], ultimo gp della stagione, in cui chiuse al margine della zona dei punti, settimo.
 
La Tyrrell offrì al pilota francese, anche per il {{F1|1973}}, l'opportunità di disputare le gare nordamericane di fine stagione ma, pochi giorni prima della partenza per il continente americano, Depailler subì un incidente con la moto, che porto alla frattura di una gamba.<ref name=motorsport>{{cita web|url=https://www.motorsportmagazine.com/archive/article/march-2000/16/patrick-depailler-2|lingua=en|accesso=24 settembre 2020|sito=motorsportmagazine.com|titolo=Patrick Depailler}}</ref>
 
=====1974=====
La sua prima stagione intera in Formula 1 fu nel {{F1|1974}}, quando divenne pilota titolare della Tyrrell, che aveva perso Stewart, ritiratosi, e Cevert, deceduto nelle prove dell'ultima gara del 1973.<ref>{{cita web|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1973/11/03/pagina-19/1398169/pdf.html#&mode=fullScreen|formato=pdf|data=3 novembre 1973|pagina=19|accesso=20 settembre 2020|lingua=es|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|titolo=Depailler ficha por la escudería Tyrrell}}</ref> Il suo compagno di scuderia era [[Jody Scheckter]]. Anche in questo caso il suo ingaggio fu perorato da Guiter e dalla Elf. Depailler, a inizio stagione, non era ancora in perfetta forma, per i postumi di un incidente occorsogli facendo motocross.<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1974/argentine.aspx|accesso=30 agosto 2020|lingua=fr|sito=statsf1.com|titolo=1. Argentine 1974}}</ref> Venne comunque confermato il suo impegno anche nel [[Campionato europeo di Formula 2 1974|Campionato di Formula 2]].<ref name=march74>{{cita web|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1973/11/03/pagina-19/1398169/pdf.html#&mode=fullScreen|formato=pdf|data=8 novembre 1973|pagina=21|accesso=20 settembre 2020|lingua=es|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|titolo=Depailler en Formula 1 y 2}}</ref>
 
Depailler ottenne i primi punti iridati col quarto posto nel [[Gran Premio del Sudafrica 1974|Gran Premio del Sudafrica]], e conquistò la ''pole position'' nel [[Gran Premio di Svezia 1974|Gran Premio di Svezia]].<ref>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,0016_01_1974_0126_0019_16403984/|data=9 giugno 1974|accesso=17 maggio 2019|pubblicazione=[[La Stampa]]|titolo=Le Ferrari dalla seconda fila per vincere|pagina=19|autore=Michele Fenu}}</ref> Quella di Depailler fu la prima partenza al palo, nel mondiale, per un pilota francese,<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/france/pole.aspx|lingua=fr|sito=statsf1.com|titolo=France-Pole positions|accesso=17 maggio 2019}}</ref> e fu anche l'unica occasione in cui due [[Tyrrell]] completarono la prima fila.<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/statistiques/constructeur/pole/detail-tyrrell--double.aspx|lingua=fr|sito=statsf1.com|titolo=STATISTIQUES CONSTRUCTEURS-Pole positions-Doublé-Tyrrell|accesso=17 maggio 2019}}</ref> In gara Depailler partì peggio del suo compagno di scuderia, [[Jody Scheckter]], che si pose così al comando, e vinse davanti al francese, che ottenne però il suo primo giro veloce in gara.<ref name=swe>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1974/suede.aspx|accesso=9 maggio 2019|sito=statsf1.com|titolo=7. Suède 1974|lingua=fr}}</ref>
 
Nelle prove del [[Gran Premio di Francia 1974|Gran Premio di Francia]] Depailler finì fuori pista, ma senza conseguenze fisiche.<ref name=sab>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,17/articleid,1113_01_1974_0147_0017_16409712/|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=6 luglio 1974|accesso=8 dicembre 2019|titolo=Digione: le Ferrari tentano il "sorpasso" di Fittipaldi|formato=pdf|pagina=17|autore=Michele Fenu}}</ref>
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Il francese tornò a punti in [[Gran Premio di Svezia 1977|Svezia]], ove giunse quarto, dopo che per un buon tratto di gara era stato sul podio virtuale.<ref>{{cita news|titolo=La Ferrari si salva dal naufragio in Svezia|data=20 giugno 1977|accesso=16 maggio 2012|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=Walter Rosboch|pagina=17}}</ref> Seguì poi una fase molto deludente, sia in prova che in gara. Dopo la gara in Svezia, infatti, Depailler collezionò tre ritiri di fila, l'arrivo al tredicesimo posto in Austria, due altri ritiri in Olanda e Italia, e un piazzamento lontano dai punti a Watkins Glen.
 
Le due ultime gare della stagione regalarono al francese due podi. In [[Gran Premio del Canada 1977|Canada]] partì sesto e giunse secondo, dietro al suo ex compagno di scuderia Scheckter, in una gara dominata da [[Mario Andretti]] fino a pochi giri dal termine.<ref>{{cita news|titolo=Andretti rompe alla fine causando il caos in pista|data=10 ottobre 1977|accesso=14 giugno 2012|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|pagina=19|autore=}}</ref> Nell'ultima gara della stagione, in [[Gran Premio del Giappone 1977|Giappone]], il transalpino si qualificò solo quindicesimo ma grazie a una gara regolare finì terzo. Depailler fu anche l'unico a presentarsi sul podio, infatti [[James Hunt]] e [[Carlos Reutemann]], giunti rispettivamente primo e secondo, preferirono abbandonare subito il circuito per non perdere il volo che li avrebbe riportati in Europa. Depailler, invece, decise di restare, per onorare la [[Tyrrell P34|P34]], alla sua ultima gara mondiale.<ref name=prem>{{cita news|titolo=40 anni senza Patrick Depailler. L'uomo senza paura|data=1°º agosto 2020|accesso=2 settembre 2020|sito=motorinolimits.com|url=https://www.motorinolimits.com/2020/08/01/40-anni-senza-patrick-depailler-luomo-senza-paura/|autore=Riccardo Turcato}}</ref><ref>{{cita news|titolo=Villeneuve tampona Peterson a 230 l'ora|data=24 ottobre 1977|accesso=20 giugno 2012|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|pagina=19|autore=}}</ref> Il podio in Giappone fu il dodicesimo nel mondiale per il francese. All'epoca nessun pilota aveva colto così tanti podi, senza mai una vittoria.
 
=====1978=====
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{{Citazione| Finalmente! L'ho atteso tanto questa vittoria che quasi non mi sembra vero. Adesso sono contento di aver aspettato perché il successo è venuto proprio a Montecarlo. È stata una vittoria fin troppo facile. In partenza mi sono infilato in un varco che si è aperto sulla sinistra e ho praticamente trovato strada libera. È presto per parlare del campionato. Comunque posso anche io nutrire qualche speranza perché la macchina è ottima e si adatta facilmente a ogni tracciato.<ref>{{cita news<!-- |titolo=Perché mi sono ritirato in Giappone -->|data=8 maggio 1978|titolo=Depailler: "Ho tanto atteso questa vittoria che ora non ci credo..."|accesso=5 settembre 2020|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,19/articleid,0034_02_1978_0103_0021_24162669/|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|pagina=19|autore=Ercole Colombo}}</ref>}}
 
Le speranze del francese di poter lottare per il titolo vennero meno quando, dal successivo [[Gran Premio del Belgio 1978|Gran Premio del Belgio]], la [[Team Lotus|Lotus]] introdusse il modello [[Lotus 79|79]], che sfruttava a pieno l'effetto suolo, e che dominò la restante parte della stagione.<ref name=ven>{{cita news|url=|titolo=Mario Andretti imbattibile in Belgio?|data=20 maggio 1978|accesso=16 luglio 2012|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Michele Fenu|pagina=17|lingua=}}</ref> Da questa gara, e fino a quella in Francia, la [[Goodyear Tire & Rubber Company|Goodyear]] decise di concentrarsi maggiormente su dieci piloti (tra cui Patrick Depailler), fornendo loro tutte le mescole possibili. La casa si impegnava inoltre a fornire tutte le mescole ai due piloti, che in ciascun gran premio, avessero fatto segnare i tempi migliori nella prima giornata di prove.<ref>{{cita news|url=|titolo=Solo i dieci più bravi avranno le gomme veloci|data=22 maggio 1978|accesso=18 luglio 2012|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|autore=|pagina=17|lingua=}}</ref><ref>{{cita news|data=3 luglio 1978|accesso=4 agosto 2012|titolo=Lauda ha fatto l'alzabandiera|autore=|pagina=15|pubblicazione=[[Stampa Sera]]}}</ref>
[[File:Incidente Peterson Monza 1978 (2).JPG|thumb|right|250px|Patrick Depailler mentre aiuta i commissari a spegnere le fiamme che avvolgevano la vettura di [[Ronnie Peterson]], dopo l'incidente al via del [[Gran Premio d'Italia 1978]].]]
Dal Belgio Depailler fu costretto, per 4 gare di fila, al ritiro. Nella prima gara per colpa del cambio, in Spagna per il motore, in Svezia per una sospensione e in Francia ancora a causa del propulsore. Tornò a punti, quarto, nel [[Gran Premio di Gran Bretagna 1978|Gran Premio di Gran Bretagna]]. Dopo un altro ritiro, per incidente, nel Gran Premio di Germania, il francese ottenne il secondo posto, nel successivo [[Gran Premio d'Austria 1978|Gran Premio d'Austria]]. Partito tredicesimo, fu autore di un ottimo avvio, che lo portò al secondo posto già al secondo giro, alle spalle di Peterson.
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Pochi giorni dopo il transalpino testò per la prima volta la nuova monoposto sul [[Circuito Paul Ricard]],<ref name=alfa1/> ma l'esito non fu molto incoraggiante: Depailler soffriva ancora di dolori agli arti inferiori, quale postumi dell'incidente di giugno. Venne ipotizzato che potesse essere sostituito, almeno per le prime gare della stagione {{F1|1980}} da [[Patrick Tambay]].<ref>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,25/articleid,1080_01_1979_0284_0027_15797028/|data=14 dicembre 1979|accesso=30 agosto 2020|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=Cristiano Chiavegato|pagina=25|titolo=Ancora validi i motori col turbo}}</ref> Depailler lodò comunque la competitività della vettura italiana.<ref>{{cita web|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,20/articleid,1080_01_1979_0285_0021_15797752/anews,true/|data=15 dicembre 1979|accesso=30 agosto 2020|pubblicazione=[[La Stampa]]|autore=|pagina=20|titolo=Depailler: Alfa Ok}}</ref>
 
La vettura si presentava competitiva in prova, ma poco affidabile in gara. Dopo i primi due gran premi, corsi in Sudamerica, con risultati deludenti in prova, seguiti da ritiri per problemi tecnici in gara, nel [[Gran Premio del Sudafrica 1980|Gran Premio del Sudafrica]] Depailler conquistò il settimo posto in griglia, anche se in gara risultò non classificato. Depailler si lamentò di aver perso un po' l'abitudine alla guida, che lo portò a degli errori di cambiata, che provocarono anche un cedimento del motore nelle prove libere. Il francese era comunque soddisfatto del risultato delle qualifiche.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,26/articleid,1060_01_1980_0049_0028_15076796/|titolo=Depailler è tornato in forma Che rischio per Giacomelli|data=1°º marzo 1980|accesso=4 settembre 2020|pubblicazione=[[La Stampa]]|pagina=15|autore=Ercole Colombo}}</ref> Nel frattempo il francese aveva testato la nuova Alfa Romeo 180, sul circuito de Le Castellet.<ref>{{cita news|url=http://hemeroteca.mundodeportivo.com/preview/1980/02/20/pagina-26/1063405/pdf.html|titolo="Renault" y "Ligier" apabullantes en Paul Ricard|data=20 febbraio 1980|accesso=7 dicembre 2012|pubblicazione=[[El Mundo Deportivo]]|autore=|pagina=26|lingua=es}}</ref>
 
Il francese ottenne il terzo posto in griglia nel successivo [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest 1980|Gran Premio USA Ovest]], prima di essere nuovamente costretto al ritiro, mentre era quarto.<ref>{{cita web|url=https://www.statsf1.com/fr/1980/etats-unis-ouest/tour-par-tour.aspx|lingua=fr|titolo=Etats-Unis 1980-Tour par Tour}}</ref>
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A Depailler è dedicata una via nel parco tecnologico ''de la Pardieu'' a [[Clermont-Ferrand]].
 
Nel 2013 il pilota francese è stato interpretato da [[Xavier Laurent]], nel film, dedicato alla Formula 1, ''[[Rush (film 2013)|Rush]]''. L'episodio ''La Formule 1'' della serie televisiva [[Salut champion]] è un omaggio postumo imprevisto alla sua memoria.<ref>{{cita web|url=http://www.ina.fr/video/CPA81051749/salut-champion-s2e05-formule-1-video.html|sito=ina.fr|lingua=fr|titolo=Salut Champion}}</ref> L'episodio, ambientato al [[Gran Premio di Francia 1980]], disputato sul au [[Circuito Paul Ricard]], racconta la storia di un pilota della scuderia [[Ligier]] che si rompe una caviglia con un [[carro a vela]] (con riferimento all'incidente in deltaplano patito da Depailler), qualche giorno prima della gara. Girato a giugno del 1980, poche settimane prima della morte del pilota francese.
 
==Risultati==
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{| class="wikitable" style="text-align:center; font-size:85%;"
|- class="hintergrundfarbe5"
!rowspan=2| [[Campionato internazionale sportprototipi 1967|1967]]
!Scuderia
!Vettura
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!
|-
! [[Matra]]
! [[Matra MS660|MS660]]
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!
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! [[Matra]]
! [[Matra MS670|MS670]]
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|-
! Alpine
! [[Alpine A441|A441]]
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Riga 511:
|-
! [[Alpine|Renault Sport]]
! [[Alpine A442|A442]]
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Riga 546:
|-
! [[Alpine|Renault Sport]]
! [[Alpine A442|A442]]
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Riga 580:
!
|-
! [[Alpine|Renault Sport]]
! [[Alpine A443|A443]]
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Riga 808:
|-
| [[Campionato europeo di Formula 2 1974|1974]]
! [[March Engineering|March Racing Team]]
! [[March Engineering|March 742]]
! [[BMW]]
|style="background:#DFDFDF;"| [[Circuito del Montjuïc|BAR]]<br/>2
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* Giri veloci: 4 ({{Bandiera|SWE}} [[Gran Premio di Svezia 1974]], {{bandiera|MCO}} [[Gran Premio di Monaco 1975]], {{bandiera|CAN}} [[Gran Premio del Canada 1976]], {{bandiera|MCO}} [[Gran Premio di Monaco 1979]] )
* Podi: 19
* Punti totalizzati: 141 <ref>Depailler iscrisse in classifica solo 139 punti; due punti vennero scartati nella stagione 1979, in quanto in regolamento prevedeva che venissero contati solo i 4 migliori risultati delle prime 7 gare, e i migliori 4 delle ultime 8.</ref>
* Giri in testa: 164 (pari a 614 km)
* Giri totali percorsi in gara: {{formatnum:4635}} (pari a {{formatnum:21297}} km)