Atlantis (HSK 2): differenze tra le versioni
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== Impiego bellico ==
A dicembre del 1939 venne posta sotto il comando del [[Kapitän zur See]] [[Bernhard Rogge]] ma, a causa del ghiaccio, non poté lasciare il porto di Brema fino al 31 marzo 1940, quando la [[corazzata]] ''Hessen'' venne inviata come [[rompighiaccio]] per aprire una via verso il mare aperto.
L’''Atlantis'' navigò attraverso i [[Campo minato|campi minati]] del [[Mare del Nord]], tra Norvegia e Gran Bretagna, varcò il [[Circolo Polare Artico]] ed entrò nell'[[Oceano Atlantico]] attraverso il [[Canale di Danimarca]], camuffata per assomigliare alla nave sovietica ''Krim'': batteva infatti la bandiera dell'
Intorno al 25 aprile, passò l'[[Equatore]] e cambiò livrea, assumendo quella del cargo giapponese ''Kasii Maru'': una grande K venne dipinta sul fumaiolo rosso per identificarla come una nave appartenente alla Kokusai Line
=== Atlantico ===
Il 2 maggio il corsaro tedesco incontrò una nave di linea inglese, la SS ''City of Exeter'', che tuttavia venne risparmiata poiché il comandante Rogge temeva di provocare molte vittime tra i passeggeri civili. Mentre la nave inglese si allontanava, venne intercettata una segnalazione alla Royal Navy sull'attività sospetta di un mercantile giapponese<ref name=":1">Hilfskreuzer (Auxiliary Cruiser / Raider) Atlantis – The History</ref>.
Il 3 maggio l’''Atlantis'' fece la sua prima vittima, un cargo inglese chiamato ''Scientist'' che trasportava minerali di ferro e iuta. La nave tedesca si avvicinò, issò la bandiera da guerra della [[Kriegsmarine]] e segnalò visivamente di fermare le macchine e non usare la radio, sparando anche un colpo di avvertimento. Tuttavia il comandante inglese iniziò a trasmettere una richiesta di soccorso e tentò di disimpegnarsi, ma una seconda salva da parte della nave tedesca colpì il locale caldaie, costringendolo alla resa. Tra i 78 membri dell'equipaggio vi fu una vittima, mentre gli altri 77 vennero imprigionati e la nave affondata.
=== Capo Agulhas ===
Continuando a procedere verso sud, la nave corsara doppiò il [[Capo di Buona Speranza]] e raggiunse il [[Capo Agulhas]] il 10 maggio. In questa zona posò con successo un campo minato esaurendo tutte le [[Mina navale|mine]] imbarcate. Tuttavia il campo minato fu rapidamente scoperto in seguito al comunicato radio della
L’''Atlantis'' fece quindi rotta per l'[[Oceano Indiano]], assumendo l'aspetto della nave mercantile olandese MV ''Abbekerk''<ref name=":1" />.
=== Oceano Indiano ===
Il 10 giugno 1940 l’''Atlantis'' catturò la motonave norvegese ''Tirranna'' dopo un cannoneggiamento durato 3 ore. La nave risultò essere carica di rifornimenti per le truppe australiane che combattevano nel
L'11 luglio venne
Il 13 luglio l’''Atlantis'' incontrò la nave passeggeri ''Kemmendine'', diretta a [[Burma]], il cui equipaggio aprì il fuoco con un cannone da 75 mm, ma fu rapidamente sopraffatta dalla corsara tedesca. Tutti i passeggeri e l'equipaggio furono presi prigionieri e la nave venne affondata.
In agosto l’''Atlantis'' affondò la ''Talleyrand'', una gemella della ''Tirranna''. Successivamente incontrò il cargo ''King City'' che trasportava carbone e che venne erroneamente scambiata per una ''[[Q-ship]]'' inglese a causa dei bruschi cambi di rotta. Successivamente si scoprì che tale andatura era dovuta a problemi tecnici agli organi di manovra. La nave venne duramente colpita da tre cannonate che causarono cinque morti.
Durante il mese di settembre la corsara tedesca catturò le navi ''Athelking'', ''Benarty'' e ''Commissaire Ramel'', che vennero affondate successivamente al trasferimento di prigionieri, rifornimenti e documenti. In ottobre venne catturata la nave iugoslava ''Durmitor'', che trasportava un carico di sale. La
Nella prima metà di novembre l’''Atlantis'', presentandosi come HMS ''Anthenor'', catturò due petroliere norvegesi, la ''Teddy'' e la ''Ole Jacob''.
==== La cattura della ''Automedon'' ed il suo carico segreto ====
L'11 novembre il corsaro tedesco entrò in contatto con la nave da carico ''Automedon'' a circa 250 miglia a nordovest di [[Sumatra]] e cercò di fermarla sparando un colpo di avvertimento. Tuttavia il radio operatore inglese iniziò a trasmettere di essere sotto attacco da parte di una nave corsara, forzando l'attaccante ad un pesante cannoneggiamento che distrusse il ponte di comando, le scialuppe e gli alloggi dell’''Automedon'', causando sei morti e dodici feriti. I tedeschi arrembarono la nave danneggiata e trovarono quindici sacchi di posta per il ''British Far East Command'', classificata ''Top Secret'', che comprendevano tabelle di decodificazione, report dell'intelligence della marina, ordini di flotta ed istruzioni di artiglieria. Trovarono inoltre una piccola borsa marcata come “Altamente
La preda fu affondata ed il comandante Rogge realizzò ben presto l'importanza del materiale catturato. Trasferì il tutto sulla petroliera ''Ole Jacob'' precedentemente catturata e la pose al comando del tenente Paul Kamenz con l'ordine di fare rotta per [[Kōbe]], dove arrivarono il 4 dicembre 1940 dopo un viaggio privo di eventi.
La documentazione arrivò all'ambasciata tedesca in [[Tokyo]] il giorno seguente e l'attaché navale Paul Wenneker ne spedì un sunto a Berlino via telegrafo, mentre l'originale venne portato a mano dallo stesso Kamenz attraverso la [[Ferrovia Transiberiana
Successivamente alla lettura del rapporto catturato, il 7 dicembre 1941 l'ammiraglio giapponese Yamamoto scrisse al ministro della marina affermando che, se il Giappone avesse ridotto all'impotenza gli Stati Uniti d'America, le altre forze Alleate nel teatro del Pacifico sarebbero state troppo deboli per resistere. Si crede che tra le conseguenze della cattura dei report sull’''Automedon'' vi siano l'[[Attacco di Pearl Harbor|attacco a sorpresa di
=== Isole Kerguelen ed Africa ===
Nel periodo di Natale del 1940 l’''Atlantis'' trovò rifugio nell'arcipelago
Verso la fine di gennaio del 1941, l’''Atlantis'' riprese la guerra di corsa ed affondò la nave inglese ''Mandasor'' e catturò la ''Speybank'' al largo delle coste orientali dell'Africa. Successivamente, il 2 febbraio, venne catturata la petroliera norvegese ''Ketty Brøvig'', il cui carico venne utilizzato per rifornire la stessa ''Atlantis
=== Ritorno in Atlantico ===
In aprile la corsara tedesca ritornò nell'Oceano Atlantico, dove catturò, il giorno 17, la nave egiziana ''Zamzam'', che però fu erroneamente scambiata per una ''Q-ship'' e cannoneggiata da grande distanza. Furono presi oltre 200 prigionieri di guerra, tra cui missionari ed autisti di ambulanza. Tra i prigionieri vi erano anche Charles J.V. Murphy, editore del giornale ''[[Fortune]]'', e David E. Scherman, un fotografo della rivista ''[[Life (periodico)|Life]]''. I tedeschi permisero a Scherman di fare fotografie e, nonostante fosse stato perquisito allo sbarco, riuscì fortunosamente a rientrare a [[New York]] portando con sé quattro rullini. Le fotografie aiutarono in seguito l'ammiragliato inglese ad identificare ed affondare l’''Atlantis''<ref>{{Cita web|autore=Holcomb B. Noble|titolo=David Scherman, 81, Editor Whose Photos Sank a Ship|sito=The New York Times|data=7 maggio 1997 |url=https://www.nytimes.com/1997/05/07/arts/david-scherman-81-editor-whose-photos-sank-a-ship.html |lingua=en}}</ref>.
=== Oceano Pacifico ===
Come conseguenza della caccia alla corazzata tedesca [[Bismarck (nave da battaglia)|Bismarck]] da parte degli Alleati, il Nord Atlantico era affollato di navi da guerra, per cui il comandante tedesco abbandonò il piano originale di ritornare in Germania e si diresse nell'Oceano Pacifico. In questo periodo affondò le navi inglesi ''Rabaul'', ''Trafalgar'', ''Tottenham'' e ''Balzac''. Il 10 settembre, ad est della [[Nuova Zelanda]], venne catturata la motonave norvegese ''Silvaplana''.
Successivamente incrociò nella [[Polinesia Francese]], tra le isole [[Tubuai]] e l'arcipelago [[Isole Tuamotu|Tuamotu]]. All'insaputa delle autorità francesi, marinai tedeschi sbarcarono sull'isola di [[Vanavana]] e scambiarono beni con i suoi abitanti. La zona di caccia venne quindi spostata nell'area tra le isole [[Pitcairn]] ed [[Henderson (isola)|Henderson]], dove l'idrovolante della nave effettuò numerosi voli di ricognizione senza avvistare alcuna nave. Il 19 ottobre l’''Atlantis'' fece rotta verso l'Oceano Atlantico, doppiando [[Capo Horn]] dieci giorni dopo.
== Ultime azioni ==
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