Il domestico: differenze tra le versioni

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Rosario "Sasà" Cavadunni, alla fine della [[seconda guerra mondiale]], è chiamato a fare da attendente al [[Pietro Badoglio|Maresciallo Badoglio]]: viene deportato in [[Germania]] dall'[[wehrmacht|esercito tedesco]]. Da qui, grazie alle sue innate doti di lacchè, riuscirà a barcamenarsi in qualunque situazione.
 
Una volta concluso il conflitto, Sasà tornerà in Italia e attraverserà trent'anni di storia italiana. Sarà così il domestico di un produttore cinematografico di origini discutibili e divenuto ricco grazie ai film [[Neorealismo (cinema)|neorealisti]]. Poi andrà a servizio di una famiglia della nobiltà nera romana, per finire a lavorare in casa di una coppia "aperta".
 
L'ultimo impiego Sasà lo troverà presso un ingegnere milanese, ricchissimo e sposato con una ex-prostituta, che il protagonista aveva conosciuto anni prima (quando esistevano ancora le [[case chiuse]]).