Valsolda: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
Storia: Integrazione info rielaborate da (e riferimenti a) libro di Cantù, aggiunto in bibliografia
Riga 54:
Il territorio era composto dalle XII Terre di Albogasio, Casarico, Castello, Cima, Cressogno, Dasio, Drano, Loggio, Oria, Puria, San Mamette e Bisnago, con quest'ultima detta anche Roncaglia e situata sulla sponda opposta del lago rispetto alle altre.<ref name=":0" /> Il capoluogo amministrativo fu posto a San Mamete ove risiedeva periodicamente un delegato dell'arcivescovo che vi esercitava anche funzioni di giudice straordinario, affiancandosi al potere amministrativo del podestà elettivo della valle.<ref name=":0" /> Le XII terre erano originariamente divise in sei comuni ([[Albogasio]] con Oria,<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3000179/?view=toponimi&hid=0|titolo=Comune di Albogasio con Oria, sec. XIV - 1757 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali|sito=www.lombardiabeniculturali.it|accesso=2020-05-20}}</ref> [[Cressogno]],<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3000186/?view=toponimi&hid=0|titolo=Comune di Cressogno, sec. XIV - 1757 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali|sito=www.lombardiabeniculturali.it|accesso=2020-05-20}}</ref> [[Dasio (Valsolda)|Dasio]],<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3000193/?view=toponimi&hid=0|titolo=Comune di Dasio, sec. XIV - 1757 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali|sito=www.lombardiabeniculturali.it|accesso=2020-05-20}}</ref>, Drano con Loggio,<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3000200/?view=toponimi&hid=0|titolo=Comune di Drano con Loggio, sec. XIV - 1757 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali|sito=www.lombardiabeniculturali.it|accesso=2020-05-20}}</ref> [[Puria]]<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3000214/?view=toponimi&hid=0|titolo=Comune di Puria, sec. XIV - 1757 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali|sito=www.lombardiabeniculturali.it|accesso=2020-05-20}}</ref> e [[Castello (Valsolda)|Castello]]<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3000207/|titolo=Comune di Castello, sec. XIV - 1757 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali|sito=www.lombardiabeniculturali.it|accesso=2020-05-20}}</ref>), il numero dei quali variò più volte nel corso del tempo: sceso a cinque nel corso del Cinquecento, si ridusse a uno nel 1751 (il comune di San Mamete), per poi diventare due nel 1753 e ritornare ai sei originari nel 1757.<ref name=":0" />
 
Il governo austriaco, con un dispaccio imperiale di [[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena|Giuseppe II]] del [[1784]], disconobbe la sovranità degli arcivescovi sulla valle pur confermando la concessione del feudo.<ref name=":0" /> Con quest'atto, l'imperatore integrò di fatto e di diritto la Valsolda"valle del Soldo" nello [[Ducato di Milano|Stato di Milano]],<ref name=":62">{{Cita libro|nome=|cognome=Cantù|titolo=Storia della città e della diocesi di Como|url=https://books.google.de/books?id=lMDtSr1I_aUC&printsec=frontcover&hl=de&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false|accesso=2022-05-04|data=|lingua=it|p=226|pp=|cid=Cantù}}</ref> decretando la fine di quel regime particolare di cui il territorio godeva fin dalle origini.<ref name=":0" />
 
Due anni più tardi, l'editto di attivazione delle province della [[Ducato di Milano|Lombardia austriaca]] previde l'inserimento della Valsolda all'interno della [[Provincia di Como (Lombardia austriaca)|provincia di Como]]. La decisione fu tuttavia ribaltata dalla compartimentazione del [[1791]], anno in cui la valle andò a formare, assieme alla [[pieve di Porlezza]], uno dei distretti della [[Provincia di Milano (Lombardia austriaca)|provincia di Milano]].<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3001938/?view=toponimi&hid=0|titolo=Valsolda, 1786 - 1797 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali|sito=www.lombardiabeniculturali.it|accesso=2020-05-20}}</ref>
Riga 243:
 
==Bibliografia==
*{{cita libro|Cesare|Cantù|Storia della città e della diocesi di Como, etc.|url=https://books.google.de/books?id=lMDtSr1I_aUC&printsec=frontcover&hl=de&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false|1856|Felice Le Monnier|Firenze|cid=Cantù}}
*Romano Amerio, ''Introduzione alla Valsolda'', Fondazione Ticino Nostro, Lugano 1970.
*{{Cita libro|autore=Luigi Mario Belloni|autore2=Renato Besana|autore3=Oleg Zastrow|curatore=Alberto Longatti|titolo=Castelli basiliche e ville - Tesori architettonici lariani nel tempo|annooriginale=1991|editore=La Provincia S.p.A. Editoriale|città=Como - Lecco|cid=Belloni et al.}}