Tarantella: differenze tra le versioni

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corretto il nome scientifico di Lycosa Tarantula (prima Lycosa tarentula)
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== Etimologia ==
Il nome "tarantella" deriva da "taranta", termine dialettale delle regioni meridionali italiane per designare la ''[[Lycosa tarantula|Lycosa tarentula]]'', un [[Araneidi|ragno]] velenoso diffuso nell'[[Europa meridionale]] e in particolare nelle campagne di [[Taranto]], da cui prende il nome. In quelle zone il ballo della tarantella è in parte legato alla terapia del morso della tarantola. La tradizione affidava al [[veleno]] di questo ragno effetti diversi, a seconda delle credenze locali: malinconia, convulsioni, disagio psichico, agitazione, dolore fisico e sofferenza morale.
 
Chi veniva morso o credeva di essere stato morso da una tarantola (ma anche da scorpioni, insetti o rettili vari) tendeva a un esagerato dinamismo e ricorreva a terapie coreo-musicali, particolarmente efficaci durante la festività dei santi Pietro e Paolo che, mediante l'insistenza della pratica della danza, provocassero l'espulsione del veleno attraverso sudori e umori. Per lo studio del fenomeno del tarantismo in Italia è fondamentale l'opera di [[Ernesto De Martino]] (v. ''La terra del rimorso''). Non tutte le forme di danza erano comunque legate a questo fenomeno: si danzava anche in occasioni pubbliche (festività religiose, pellegrinaggi ai santuari, ricorrenze agricole) e private (matrimoni, battesimi, ecc.) come espressione di religiosità e gioia.