Impero Gupta: differenze tra le versioni

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=== Il declino e la fine ===
A Skandagupta succedette prima il fratello Pûrugupta (467-[[472]]) e quindi il figlio Narasimhagupta I Baladitya (472-[[473]]), seguito da Kumaragupta II (473-[[476]]) e da Budhagupta (476-[[495]]?). Durante il regno di quest'ultimo gli [[Unni BianchiAlchon]], guidati dal loro re [[Toramana]], superarono le difese ai confini nord-orientali e l'impero si disgregò. Gli Unni Alchon, sotto Toramana e il suo successore [[Mihirakula]] si impadronirono della maggior parte delle province dell'impero e in alcune regioni si installarono diverse dinastie locali, mentre i Gupta continuavano a regnare nella parte più occidentale.
 
Si conoscono i nomi di alcuni re successivi, sebbene la linea di successione non sia del tutto chiara: Chandragupta III (data incerta), Prakâshâdityagupta e Vainyagupta ([[508]]?), Narasimhagupta II ([[510]]?), Bhanugupta, Baladitya (510-[[530]]?) Kumaragupta III (530-[[540]]?) e l'ultimo sicuro appartenente alla dinastia, Vishnugupta (540-[[550]]?). Le iscrizioni provano che la sovranità di questi re doveva essere ancora riconosciuta nella valle del [[Narmada (fiume)|Narmada]] nel [[528]] e nel [[Bengala]] settentrionale nel [[543]]-[[544]] ma il loro potere entro la metà del [[VI secolo]] si era ridotto a quello di semplici capi locali.