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Nel 1794 aprì ad Ekaterinoslav la prima manifattura tessile. Dal 1797 al 1802 la città fu ribattezzata Novorossyisk per volontà dello zar [[Paolo I di Russia|Paolo I]] e proclamata capitale del [[governatorato della Nuova Russia]]. Dal 1820 al 1925 fu capoluogo della [[Gubernija di Ekaterinoslav]]. Per tutta la prima metà del [[XIX secolo]] la città rimase un centro agro-industriale di modeste dimensioni. La scoperta di grandi giacimenti di carbone a Juzovka (l'attuale [[Donec'k]]), di ferro a [[Kryvyj Rih]] e di [[manganese]] a [[Nikopol']] diede l'impulso a costruire una ferrovia che collegasse le località minerarie. Ekaterinoslav divenne il punto di passaggio sul Dnepr della nuova tratta ferroviaria, aperta al transito nel 1884, e di conseguenza la sua importanza strategica crebbe enormemente. Da piccolo centro di provincia la città divenne in pochi decenni un grande centro industriale e commerciale con nuovi quartieri operai sorti ai margini della città. Nel 1897 fu inaugurata la rete tranviaria elettrica urbana.
Nel corso della [[rivoluzione russa del 1905|rivoluzione del 1905]] che seguì la sconfitta nella [[Guerra russo-giapponese|guerra contro il Giappone]] anche ad Ekaterinoslav si verificarono durissimi scontri che causarono decine di vittime. Dal 21 al 23 ottobre dello stesso anno la città fu teatro di un violentissimo [[pogrom]] che causò la morte di 66 ebrei<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.yadvashem.org/untoldstories/database/index.asp?cid=283|titolo=Dnepropetrovsk|editore=Yad Vashem}}</ref>. Nel 1917, dopo lo scoppio della [[rivoluzione di febbraio]], i [[bolscevichi]] cercarono invano di prendere il possesso della città. Con la ratifica del [[trattato di Brest-Litovsk]] del 1918 Ekaterinoslav fu assegnata al territorio della neonata [[Repubblica Popolare Ucraina]]. Il 5 aprile dello stesso anno la città fu occupata dalle truppe degli [[Imperi centrali]] in appoggio all'[[etmano]] [[Pavlo Petrovyč Skoropads'kyj]]. Per tutta la durata della guerra d'indipendenza ucraina Ekaterinoslav fu conquistata più volte dalle varie fazioni in lotta, come le truppe anarchiche di [[Nestor Machno]] o l'[[Armata dei Volontari]] del generale [[Denikin]]. In questa situazione estremamente instabile e convulsa si verificarono nuovi violenti attacchi e saccheggi, compiuti sia dall'Armata Rossa che da quella Bianca oltre che da bande locali, contro la locale [[comunità ebraica]] che ebbe a piangere centinaia di morti<ref name=":0" />. Nel 1919 i bolscevichi presero definitivamente il controllo della città. Nel 1926 assunse il nome ''Dnepropetrovsk'', dalla combinazione del fiume [[Dnepr]] (''Dnipro'' in ucraino) con il cognome del leader sovietico [[Grigorij Ivanovič Petrovskij|Grigorij Petrovskij]].<ref name="rename">{{Cita web|url=https://www.unian.info/politics/1349753-dniprodzerzhynsk-renamed-kamianske.html|titolo=Dnipropetrovsk renamed Dnipro|data=19 maggio 2016|accesso=18 luglio 2017|lingua=en|editore=[[UNIAN]]}}</ref>
Fu occupata dalle truppe La città venne liberata dall'[[Armata Rossa]] sovietica il 25 ottobre 1943 nel corso dell'[[offensiva del basso Dnepr]]<ref>J. Erickson, ''The road ot Berlin'', p. 139.</ref>.
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