Traditionis custodes: differenze tra le versioni

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I sacerdoti ordinati dopo la pubblicazione del ''motu proprio'' che intendono celebrare messa con il Messale del 1962 «devono inoltrare formale richiesta al Vescovo diocesano il quale prima di concedere l’autorizzazione ne chiederà il permesso (''licentiam rogabit'') alla Sede Apostolica».<ref>''Traditionis custodes'', Articolo 4</ref><ref name="ACI"/><ref name=":0" />
 
I ''Responsa ad dubia'' dichiarano che la richiesta alla Santa Sede (indirizzata alla Congregazione per il Cultoculto Divinodivino e la Disciplinadisciplina dei Sacramentisacramenti) non è la domanda «di un semplice parere consultivo, ma di una necessaria autorizzazione data al Vescovo diocesano da parte della Congregazione per il Cultoculto Divinodivino e la Disciplinadisciplina dei Sacramentisacramenti».<ref name="Responsa"/>
 
"I presbiteri i quali già celebrano secondo il Missale Romanum del 1962, richiederanno al Vescovo diocesano l’autorizzazione per continuare ad avvalersi della facoltà".<ref>''Traditionis custodes'', Articolo 5</ref>