Discretionary access control: differenze tra le versioni
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{{Cita libro|titolo=Trusted Computer System Evaluation Criteria|editore=United States Department of Defense|lingua=en|data=December 1985|url=http://www.radium.ncsc.mil/tpep/library/rainbow/5200.28-STD.html|cid= DoD Standard 5200.28-STD|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060527214348/http://www.radium.ncsc.mil/tpep/library/rainbow/5200.28-STD.html|dataarchivio=27 maggio 2006}}</ref> "come una forma per limitare l'accesso a contenuto appartenente a soggetti e/o gruppi. I controlli sono discrezionali in quanto un soggetto con un determinato permesso d'accesso riesce a trasmettere questi permessi a qualsiasi altro soggetto (a meno che questo non sia coperto da una restrizione del [[Mandatory Access Control]])".
Il ''Discretionary Access Control'' è generalmente contrapposto al ''Mandatory Access Control'' (MAC, chiamato anche ''Non-Discretionary Access Control''). Talvolta si dice che un sistema nel suo complesso abbia un controllo d’accesso "discrezionale" o "prettamente discrezionale" riferendosi alla mancanza del Mandatory Access Control. D’altra parte, un sistema può presentare simultaneamente sia MAC che DAC, dove con DAC ci si riferisce all’accesso a risorse che i soggetti possono trasferirsi a vicenda, mentre con MAC ci si riferisce a una seconda categoria di controllo d'accesso che impone dei vincoli alla prima.
== Implementazioni ==
Il significato del termine dato dal TCSEC non è molto chiaro, in quanto la definizione del ''Discretionary Access Control'' della TCSEC non
'''<span style="font-size: 120%;">Con il proprietario</span>'''
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