Felizzano: differenze tra le versioni
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La prima menzione storica è dell'anno 880, quando la ''cortem de filiciano'' venne donata agli abati del monastero milanese di [[Basilica di Sant'Ambrogio|Sant'Ambrogio]] da [[Carlo il Grosso]], in occasione della sua incoronazione a [[Re d'Italia]]. Passata sotto il dominio [[Aleramici|aleramico]], nella seconda metà del XI secolo (entro il 1085) la [[Corte (Medioevo)|corte]] di Felizzano venne scambiata dal marchese [[Bonifacio del Vasto]] con il castello di [[Dego]], terra di [[Ardizzone degli Aleramici|Ardizzone]], figlio di [[Ottone II del Monferrato]]. Prima del 1125, l'imperatore [[Enrico V di Franconia]] affermò la sola supremazia su "possessi, beni e dignità dei figli di Ardizzone" al marchese [[Ranieri I del Monferrato|Ranieri I]]. La concessione divenne motivo di discordia nel 1135, quando [[Guglielmo V del Monferrato|Guglielmo V]] la fece valere contro il primogenito [[Ardizzino degli Aleramici|Ardizzino]], che, per tutta risposta, donò la sua parte di Felizzano al [[Repubblica Astese (1095)|comune di Asti]]. Guglielmo V ottenne il controllo del borgo nel 1155, dopo la distruzione di Asti da parte di [[Federico Barbarossa]]; il marchese decise di fortificare il borgo con una possente cinta muraria e di dotarlo di una ''domus hospitalis'' affidata ai [[cavalieri ospitalieri]], successivamente consacrata a [[San Pietro]] secondo la bolla 17 aprile 1160 di [[papa Alessandro III]]. La supremazia su Felizzano da parte del marchese venne più volte ribadita da diplomi imperiali fino al 1172, quando il marchese si arrese alla [[Lega Lombarda]], che lo teneva assediato nel suo castello di [[Mombello Monferrato|Mombello]]; tra le condizioni che gli vennero imposte ci fu la restituzione del castello felizzanese agli astigiani. I destini del borgo e del marchese Guglielmo si incrociarono per l'ultima volta nel 1186, quando gli uomini di Felizzano gli prestarono giuramento nella sua ultima apparizione pubblica prima del viaggio per l'[[Oltremare (terre)|Oltremare]], dal quale non avrebbe mai più fatto ritorno<ref>Aldo A. Settia, ''Guglielmo V di Monferrato e il suo ritorno in Palestina'', in ''Il Monferrato: crocevia politico, economico e culturale tra Mediterraneo e Europa'', 2000</ref>.
[[File:Mura di Felizzano.png|thumb|left|270px|Disegno anonimo delle mura di Felizzano, XIV secolo]]▼
Nel 1213 il marchese [[Guglielmo VI del Monferrato|Guglielmo VI]], per finanziare la guerra contro Alessandria, cedette metà del castello di Felizzano al comune di Asti. La prima notizia certa relativa a un’organizzazione comunale è del 1266 circa, allorché il ''commune de Filiçano'', rappresentato dal sindaco Giacomo Carraria, appare impegnato in una causa con la chiesa felizzanese di San Salvario, gli ospitalieri e il monastero di San Bartolomeo di [[Azzano d'Asti|Azzano]]. Nel 1292, in seguito alla morte del marchese [[Guglielmo VII del Monferrato|Guglielmo VII]] per mano di [[Alessandria]], il castello fu interamente occupato dagli astigiani fino al 1303, anno in cui [[Giovanni I del Monferrato]] sottomise Asti. A questa parentesi astigiana si fanno risalire le origini della torre militare, che dalla piazza centrale dominava l'intero circuito delle mura. In seguito all'instabilità politica creata dall'estinzione degli [[Aleramici]] di Monferrato, nel 1370 Felizzano passò, insieme a [[Casale Monferrato|Casale]], sotto il dominio dei [[Visconti]]; nel 1395, con la nascita del [[ducato di Milano]], venne incluso nel [[contado di Alessandria]]. In questo periodo ebbe origine la [[Marchesato_del_Monferrato#Strada_Franca|strada franca del Monferrato]], che, passando attraverso Felizzano, consentiva un collegamento privo di dazi tra le due zone distinte in cui il marchesato si ritrovò diviso.
Nel 1412 il territorio alessandrino fu occupato dalla [[compagnia di ventura]] del condottiero [[Facino Cane]]; in seguito alla morte di questi, il suo sottoposto Giorgio [[Valperga (famiglia)|Valperga]] si proclamò signore di Felizzano. Probabilmente fu proprio il Valperga, spesso al seguito dell'imperatore [[Sigismondo di Lussemburgo]], colui che portò a Felizzano dieci piastrelle di raffinata fattura siriana, oggi conservate nel coro della chiesa di San Pietro. Nel 1447 [[Filippo Maria Visconti]] morì senza aver avuto figli e i cittadini di [[Milano]] proclamarono la [[Repubblica Ambrosiana]]. [[Carlo di Valois-Orléans|Carlo d'Orléans]], [[Contea di Asti (età bassomedievale)|conte di Asti]], rivendicò il ducato e diede ordine a [[Rinaldo di Dresnay]] di attaccare le terre milanesi; le truppe franco-astigiane saccheggiarono e diedero alle fiamme il castello di Felizzano, prima di essere sconfitte a [[Bosco Marengo]]. Con la [[pace di Lodi]] del 1454, il borgo fu ceduto in feudo a [[Guglielmo VIII del Monferrato|Guglielmo]], fratello del marchese [[Giovanni IV del Monferrato]].
[[File:Felizzano XVII secolo.jpg|thumb|
=== Età Moderna ===
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=== Simboli ===
Lo stemma del comune è uno scudo [[troncato]] e riporta: una [[Croce (araldica)#Croce patente|croce patente]] d'[[Oro (araldica)|oro]] su sfondo [[Rosso (araldica)|rosso]], simbolo medievale degli [[Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme|ospitalieri]]; una tazza [[al naturale]] su sfondo d'[[Argento (araldica)|argento]], simbolo del pedaggio che, fino all'età moderna, veniva imposto ai passanti.
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Cinta Muraria Felizzano.png|Lato Ovest della cinta muraria
Torre di Felizzano.png|Torre di Felizzano
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