Martirio (cristianesimo): differenze tra le versioni
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{{NN|cristianesimo|dicembre 2022}}
{{citazione|''Christus in martyre est''|[[Tertulliano]], ''De Pudicitia'', 22.|Cristo è nel martire|lingua=italiano|lingua2=latino}}
Il '''martirio nel cristianesimo''' è la condizione che il seguace (''martire'', dal [[lingua greca|greco]]
== Storia ==
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Rimasto famoso in ambito di fede nel [[cristianesimo]] durante le persecuzioni iniziate da [[Nerone]], il martirio era visto come una rinascita in Cristo piuttosto che come una morte. I martiri si rifiutavano di [[abiura]]re la propria [[religione]]: il fatto che cristiani, ad esempio, non partecipassero a feste pagane e non offrissero sacrifici, interrompendo questi rituali [[apotropaici]], per l'[[Impero romano]] determinava la rottura della [[pax deorum]] e quindi una grave offesa agli "dei".
La morte in martirio di un cristiano viene considerata un "[[battesimo]] nel [[sangue]]", nel senso di una purificazione totale dell'anima, simile all'effetto del battesimo in [[acqua]]. Tradizionalmente, il martirio è considerato valido per l'ingresso nella Chiesa, anche in assenza del battesimo.<ref>[[Catechismo della Chiesa Cattolica]], 1258.</ref>
La testimonianza di amore era intesa non solo come fedeltà a Dio, ma anche come beneficio degli altri credenti e non credenti, anche per gli eventi soprannaturali riferiti dalle Vite dei Santi riguardo alla loro sorte finale. La prima traccia biblica è il mancato martirio dei santi [[Azaria, Anania e Misaele]], forti della presenza invisibile e incorporea dell'angelo inviato da Dio. A questi
== Analisi ==
{{c|La seguente formulazione è contraddittoria e non chiara; se sono state rimosse "le tracce di culti pagani" come mai la storiografia moderna...|cristianesimo|marzo 2014}}
Nella tradizione storiografica occidentale la questione dei martiri ha spesso acceso dibattiti mai risolti in posizioni univoche. Dopo il [[Concilio di Trento]], alcune disposizioni pontificie promossero una revisione del [[martirologio romano]], il libro con l'elenco di tutti i martiri e le ''passiones'' relative. In alcuni casi vi furono indagini sulle date, epurazione di informazioni ritenute ambigue o spurie, rimozione di alcune evidenti tracce di culti pagani che il culto dei martiri conservava, per cui la storiografia moderna ha poi sostenuto la tesi della "cristianizzazione passiva" dei pagani, diretta a sovrapporre le posizioni cristiane a quelle pagane senza mutare tradizioni e festività.<ref>{{Cita web|url=http://www.intratext.com/IXT/ITA0476/_P9.HTM|titolo=Conferenza Stampa sul Nuovo Martirologio Romano: testo - IntraText CT|accesso=2021-05-30}}</ref><ref>H. Dodwell, ''De paucitate martyrum'', in ''Dissertationes Cyprianiae'', Londra 1684.</ref>
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=== Cesare Baronio e il martirologio romano ===
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== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Theofried Baumeister, ''La teologia del martirio nella Chiesa antica'', Torino, S.E.I., 1995, ISBN 8805054437.
* Fabrizio Bisconti, Danilo Mazzoleni, ''Alle origini del culto dei martiri. Testimonianze nell'archeologia cristiana'', Roma, Aracne, 2004, ISBN 8879999230.
* Geoffrey E. M. De Ste. Croix, ''Christian Persecution, Martyrdom, and Orthodoxy'', edito da Michael Whitby e Joseph Streeter, Oxford, Oxford University Press, 2006, ISBN 9780199278121.
* Paul Middleton (
== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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